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transfert


Ospite truillio

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Ospite truillio
lo credo anche io è una cosa talmente grossa che uno rischia di dover fare un'altra terapia per digerire una cosa del genere...è un pò come dire che tutto il lavoro fatto deve restare un segreto, cioè non esiste!!!! Devastante davvero!!! Quasi quasi che mi vien voglia di parlarne con la mia psi.... :icon_confused:

Riguardo all'età io invece non credo sia il vero problema, anzi devo dire la verità, per me il nuovo psi di triullio si è anche sbilanciato un pò troppo con le critiche!!!

La mia psi ha 36-37 anni al massimo e di questi errori non ne ha mai fatti....ed è professionalmente davvero in gamba, tant'è che mi fu consigliata dalla mia ex psi dell'asl, che di anni ne aveva una cinquantina ed esperienza da vendere...lei me la descrisse come una psicterapeuta "davvero brava e sensibile"!!! E io non posso che confermare, transfert a parte!!!! Poi piccole incomprensioni fanno parte del lavoro terapeutico, tutto fa brodo, l'improtante secondo me è che uno psi abbia sempre l'umiltà di mettersi in discussione!

Ciao a tutte,cominciamo col dire che avete fatto centro un po' tutte nelle vostre riflessioni.E' vero che un/una psicologo/a se e' giovane sia x forza "scarso",certo che e' piu' facile trovare quello inesperto.Nel mio caso vi posso assicurare che mi e' andata proprio male,la psi e' avviamente inesperta,e la sua inesperienza si vede dal comportamento che ha assunto dopo che ha saputo del transfert.Ci puo' stare che con un problema cosi' delicato possa cambiare atteggiamento,ma il suo e' stato di mettersi in difesa e aspettare l'avversario(citazione calcistica),solo che e' stata troppo in difesa e ha aspettato troppo,mentre io le chiedevo aiuto,lei non ha mai messo le mani dentro la pentola che bolliva(come ha detto lo psi nuovo),intanto io ero in picchiata sempre di piu' verso la disperazione. Una cosa che penso e che molto grave secondo me,e' che non sia mai andata da un supervisore(anche perche' altrimenti che cacchio le avrebbe detto visto i risultati),e che lei sia sicura di quello che stava facendo.Potrebbe essere una mina vagante ,qui' non si scherza con la mente umana. Altro punto,si sono convinto che l'umilta' sia una delle cose piu' importanti,anche qui' vi assicuro che non ha mostrato di essere tanto umile. Tanto per fare un esempio, l'ultimo colloquio,ad una mia affermazione,e in seguito ad una mia considerazione,mi ha dato del visionario e del bugiardo,con una certa arroganza. Gia' questo lo trovo maleducato e poco professionale,se ci mettiamo, che e' lei che aveva torto (credetemi anche perche' ho un diario dove scrivevo tutto,colloquio x colloquio) allora e' il colmo. Non ce' che dire sono stato sfortunato con la psi. In quanto nuovo psi,si e' limitato a fare una constatazione sull'operato della psi,e era evidente che e' inesperta,anche perche' io ne sono la prova,purtroppo. Il nuovo psi mi ha detto che quella donna e' veleno x me,e quindi di escluderla assolutamente,quando invece lei, mi disse che se volevo potevo andare ancora in terapia da lei. Due affermazioni assolutamente opposte tra di loro,e' ovvio che ce' qualcosa che non va',e questa cosa e' la psi. Cara Digi, tu hai fatto quasi una battuta (in senso buono),dicendo che bisognerebbe andare in terapia x digerire il fatto, che finito il rapporto professionale non ci si puo' piu' vedere,be' a me e' successo proprio questo,la parte devastante x me,e' stata quando la psi mi disse proprio questo,e me lo disse in pieno transfert senza avere mai affrontato il transfert stesso,e me lo disse con aria minacciosa, x esempio a voler dirmi di stare alla larga,che non ce' niente da fare,ecc.,tutto questo e' stato insensibile e poco professionale,non so' se e' piu' inesperta o str...a. Comunque lasciatemi dire che lo psi nuovo,e' un super professionista con le palle,ed e' una persona corretta,pensate che lui non da' l'appuntamento,ma dice che se hai bisogno sai dove trovarlo. Un ultima cosa,sono un po' perplesso perche' alcune di voi, sono mesi e alcune anni, che fanno terapia x uscire dal transfert,va bene che non siamo tutti uguali,pero' non so' cosa dire...boh'. ciao

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Ospite truillio
Semmai l'aspetto triste della situazione è che i "giovani e inesperti" vengano mandati a farsi le ossa là dove il paziente non ha possibilità di scelta: nel pubblico. Che tanto il paziente che non paga o paga solo un ticket, cosa potrà mai pretendere... E' assolutamente giusto che sia possibile accedere a questo genere di servizio anche attraverso la sanità pubblica, ma così come è strutturato (senza garanzia di continuità, senza la dedizione che questo lavoro richiede) secondo me è più dannoso che utile.

:Doh:

E' proprio cosi',li mandano li' x farsi le ossa,solo che le spaccano a qualcun'altro,vedi me. :Waiting:

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...................

Un ultima cosa,sono un po' perplesso perche' alcune di voi, sono mesi e alcune anni, che fanno terapia x uscire dal transfert,va bene che non siamo tutti uguali,pero' non so' cosa dire...boh'. ciao

Non è così, forse avrai avuto un'impressione sbagliata perché non hai potuto leggere tutto il topic e poi alcune si limitano a parlare solo di questo aspetto. Ma la verità è che la terapia non finisce perché i problemi psicologici ed esistenziali in genere non sono ancora risolti......magari fosse solo il transfert!

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sì, infatti non è che in seduta si parla solo di quanto è figo il terapeuta, magari! si parla di lavoro, di famiglia, di casini, di paranoie, di stanchezza, di figlioli, di suocere, di mariti, ecc ecc

Te lo immagini che du' palle si fa quel disgraziato.

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Te lo immagini che du' palle si fa quel disgraziato.

E pure noi, se è per questo!

Però mi ritorna in mente una frase di Erica Jong: In tutta quella noia stava succedendo qualcosa di buono.

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E pure noi, se è per questo!

Però mi ritorna in mente una frase di Erica Jong: In tutta quella noia stava succedendo qualcosa di buono.

Ah, la Erika, sempre grande.

:icon_surprised:

Senti come ha tradotto bene.

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Un ultima cosa,sono un po' perplesso perche' alcune di voi, sono mesi e alcune anni, che fanno terapia x uscire dal transfert,va bene che non siamo tutti uguali,pero' non so' cosa dire...boh'. ciao

volevo commentare questa cosa. le persone che scrivono qui non stanno facendo terapia per superare il transfert, ma stanno facendo una psicoterapia all'interno della quale le dinamiche di transfert hanno un ruolo molto importante ai fini della terapia stessa.

è molto diverso!

tieni presente che alcune psicoterapie, soprattutto quelle analitiche, si basano soprattutto sull' "analisi del transfert".

(peccato non scriva nessuno psicologo che potrebbe spiegare queste cose con più competenza di me)

comunque, sintetizzando al massimo, la relazione col terapeuta non è altro che uno specchio fedele del nostro modo di vivere le relazioni. analizzando quello che succede con lui, possiamo analizzare il nostro modo di relazionarci, con tutte le nevrosi che ci caratterizzano.

poi ci sono terapie che non "usano" il transfert, penso alla cognitivo comportamentale e non so se ce ne sono altre...

come non so come si svolgono le terapie in ambito pubblico, la lettera che avevi segnalato sembra indicare che in quell'ambito le dinamiche di transfert vengano trascurate per questioni di tempi e di organizzazione, non so...

ci sta pure che la tua psi sia di orentamento cognitivo e per inesperienza non abbia saputo gestire la tua situazione...

però ci tenevo a precisare questa cosa, prima che facciamo passare il messaggio per il quale le persone che scrivono qui sono degli allocchi che hanno iniziato la psicoterapia per vari motivi, finendo poi per continuarla solo per risolvere i sentimenti "contingenti" verso il terapeuta. non è così!

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poi ci sono terapie che non "usano" il transfert, penso alla cognitivo comportamentale e non so se ce ne sono altre...

come non so come si svolgono le terapie in ambito pubblico, la lettera che avevi segnalato sembra indicare che in quell'ambito le dinamiche di transfert vengano trascurate per questioni di tempi e di organizzazione, non so...

ci sta pure che la tua psi sia di orentamento cognitivo e per inesperienza non abbia saputo gestire la tua situazione...

però ci tenevo a precisare questa cosa, prima che facciamo passare il messaggio per il quale le persone che scrivono qui sono degli allocchi che hanno iniziato la psicoterapia per vari motivi, finendo poi per continuarla solo per risolvere i sentimenti "contingenti" verso il terapeuta. non è così!

Giusto, Judy, grazie.

Sono caduta dalla sedia leggendo che alcune terapie non analizzano il transfert. Non me l'aspettavo e sono rimasta molto incuriosita. Qualcuno ne sa qualcosa di più? Come si svolgono e di cosa si occupano allora?

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Giusto, Judy, grazie.

Sono caduta dalla sedia leggendo che alcune terapie non analizzano il transfert. Non me l'aspettavo e sono rimasta molto incuriosita. Qualcuno ne sa qualcosa di più? Come si svolgono e di cosa si occupano allora?

scusate , ma io nn ho mica capito! :Rolling Eyes:

nn analizzate il transfert solo nel momento che si verifica

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scusate , ma io nn ho mica capito! :Rolling Eyes:

nn analizzate il transfert solo nel momento che si verifica

il transfert si dovrebbe analizzare nel momento in cui si verifica (anche perchè se ancora non c'è che cosa si analizza ? :He He:)

però ci sono terapie che sono centrate sull'analisi del transfert e altre che invece non lo prendono in considerazione o che cmq non lo considerano un elemento fondamentale della terapia

immagino sia come per i sogni: per alcuni tipi di psicoterapia sono fondamentali, in altri tipi invece non vengono utilizzati minimamente

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volevo commentare questa cosa. le persone che scrivono qui non stanno facendo terapia per superare il transfert, ma stanno facendo una psicoterapia all'interno della quale le dinamiche di transfert hanno un ruolo molto importante ai fini della terapia stessa.

è molto diverso!

tieni presente che alcune psicoterapie, soprattutto quelle analitiche, si basano soprattutto sull' "analisi del transfert".

(peccato non scriva nessuno psicologo che potrebbe spiegare queste cose con più competenza di me)

comunque, sintetizzando al massimo, la relazione col terapeuta non è altro che uno specchio fedele del nostro modo di vivere le relazioni. analizzando quello che succede con lui, possiamo analizzare il nostro modo di relazionarci, con tutte le nevrosi che ci caratterizzano.

poi ci sono terapie che non "usano" il transfert, penso alla cognitivo comportamentale e non so se ce ne sono altre...

come non so come si svolgono le terapie in ambito pubblico, la lettera che avevi segnalato sembra indicare che in quell'ambito le dinamiche di transfert vengano trascurate per questioni di tempi e di organizzazione, non so...

ci sta pure che la tua psi sia di orentamento cognitivo e per inesperienza non abbia saputo gestire la tua situazione...

però ci tenevo a precisare questa cosa, prima che facciamo passare il messaggio per il quale le persone che scrivono qui sono degli allocchi che hanno iniziato la psicoterapia per vari motivi, finendo poi per continuarla solo per risolvere i sentimenti "contingenti" verso il terapeuta. non è così!

confermo e sottoscrivo tutto !!

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il transfert si dovrebbe analizzare nel momento in cui si verifica (anche perchè se ancora non c'è che cosa si analizza ? :He He: )

però ci sono terapie che sono centrate sull'analisi del transfert e altre che invece non lo prendono in considerazione o che cmq non lo considerano un elemento fondamentale della terapia

immagino sia come per i sogni: per alcuni tipi di psicoterapia sono fondamentali, in altri tipi invece non vengono utilizzati minimamente

grazie froggy

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sintetizzando al massimo, la relazione col terapeuta non è altro che uno specchio fedele del nostro modo di vivere le relazioni. analizzando quello che succede con lui, possiamo analizzare il nostro modo di relazionarci, con tutte le nevrosi che ci caratterizzano.

bello! credo che dalle riflessione su questa definizione ci riempirò una decina di pagine del mio diario. :im Not Worthy:

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Comunque lasciatemi dire che lo psi nuovo,e' un super professionista con le palle,ed e' una persona corretta,pensate che lui non da' l'appuntamento,ma dice che se hai bisogno sai dove trovarlo.

Mi sa che ti stai innamorando anche dell'altro psi... :He He:

Scherzi a parte, vedi come ognuno è diverso? A me se lo psi mi avesse detto "se hai bisogno sai dove trovarmi", lo avrei interpretato, "speriamo che non hai bisogno"!!!! Anzi te lo dico con certezza perchè la ex psi dell'asl, a volte non m idava appuntamento dicendomi proprio così, facendomi stare veramente male, perchè io poi non sapevo quando avrei potuto chiamare e non mi sembrava mai di stare "male abbastanza" per meritarmi di vederla!

Infatti la psi attuale questo lo sa bene e cerca sempre di programmare tutto! :Talking Ear Off:

il transfert si dovrebbe analizzare nel momento in cui si verifica (anche perchè se ancora non c'è che cosa si analizza ? :He He:)

però ci sono terapie che sono centrate sull'analisi del transfert e altre che invece non lo prendono in considerazione o che cmq non lo considerano un elemento fondamentale della terapia

immagino sia come per i sogni: per alcuni tipi di psicoterapia sono fondamentali, in altri tipi invece non vengono utilizzati minimamente

Sottoscrivo quello che ha detto juditta, per rispondere all'altro dubbio di Triullio, e anche queste paroeldi froggy aggiungendo che l'analisi del trasnfert dipende anche dal paziente stesso, insomma il transfert non è un fenomeno indotto, almeno non sempre....quindi gli psi cognitivisti dovrebbero imparare a saper gestire una cosa del genere! Se no poi che fanno? Mica si può soppromere i sentimenti del paziente perchè non si è preparati abbastanza!!!! Bah!!!

Tra l'altro non esiste solo il transfert positivo da innamoramento ma anche quello negativo...in quel caso che fanno?

Se non sbaglio priscilla (la prima) faceva una terapia cognitivo-comportamentale e forse anche Arley....eppure hanno portato il loro transfert in seduta....

sono convinta sempre che molto dipende dalle attitudini del terapeuta il suo carattere e la passione per questo lavoro!

bello! credo che dalle riflessione su questa definizione ci riempirò una decina di pagine del mio diario. :im Not Worthy:

'ssagerata!!! :huh:

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Ospite truillio
volevo commentare questa cosa. le persone che scrivono qui non stanno facendo terapia per superare il transfert, ma stanno facendo una psicoterapia all'interno della quale le dinamiche di transfert hanno un ruolo molto importante ai fini della terapia stessa.

è molto diverso!

tieni presente che alcune psicoterapie, soprattutto quelle analitiche, si basano soprattutto sull' "analisi del transfert".

(peccato non scriva nessuno psicologo che potrebbe spiegare queste cose con più competenza di me)

comunque, sintetizzando al massimo, la relazione col terapeuta non è altro che uno specchio fedele del nostro modo di vivere le relazioni. analizzando quello che succede con lui, possiamo analizzare il nostro modo di relazionarci, con tutte le nevrosi che ci caratterizzano.

poi ci sono terapie che non "usano" il transfert, penso alla cognitivo comportamentale e non so se ce ne sono altre...

come non so come si svolgono le terapie in ambito pubblico, la lettera che avevi segnalato sembra indicare che in quell'ambito le dinamiche di transfert vengano trascurate per questioni di tempi e di organizzazione, non so...

ci sta pure che la tua psi sia di orentamento cognitivo e per inesperienza non abbia saputo gestire la tua situazione...

però ci tenevo a precisare questa cosa, prima che facciamo passare il messaggio per il quale le persone che scrivono qui sono degli allocchi che hanno iniziato la psicoterapia per vari motivi, finendo poi per continuarla solo per risolvere i sentimenti "contingenti" verso il terapeuta. non è così!

Hai fatto bene a precisare, perche' in effetti mi sembrava un po' strano che si protrasse troppo sta storia del transfert,quindi prendo con sollievo la tua notizia,perche' x me e' una notizia..eheh.(scusate la mia ignoranza in tema,e se non ho letto tutto quello che avete scritto,ma sono un po' pigro). Si in effetti andro' avanti anch'io con la terapia per il mio problema di sempre,i cari vecchi attacchi di panico.In quanto alla lettera dice tutto sulla situazione pubblica,io aggiungerei anche,che nelle strutture pubbliche ci mettono spesso e volentieri psi che si devono formare.Ciao a tutte.

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Hai fatto bene a precisare, perche' in effetti mi sembrava un po' strano che si protrasse troppo sta storia del transfert,quindi prendo con sollievo la tua notizia,perche' x me e' una notizia..eheh.(scusate la mia ignoranza in tema,e se non ho letto tutto quello che avete scritto,ma sono un po' pigro). Si in effetti andro' avanti anch'io con la terapia per il mio problema di sempre,i cari vecchi attacchi di panico.In quanto alla lettera dice tutto sulla situazione pubblica,io aggiungerei anche,che nelle strutture pubbliche ci mettono spesso e volentieri psi che si devono formare.Ciao a tutte.

scusa triullio mi son persa qualcosa di che lettera parli? :unsure:

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scusa triullio mi son persa qualcosa di che lettera parli? :unsure:

Quella di cui ha dato il link quando è entrato una delle prime volte, anche te cominci coll'Alzheimer! :muttley:

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Quella di cui ha dato il link quando è entrato una delle prime volte, anche te cominci coll'Alzheimer! :muttley:

pur'io me l'ero scordata! :o:

e dire che me l'ero anche letta :icon_confused:

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Sarà perchè l'avete rimossa! :D:

magari...

tengo na memoria 'e mmerda, nè più nè meno :icon_confused:

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Scherzi a parte, vedi come ognuno è diverso? A me se lo psi mi avesse detto "se hai bisogno sai dove trovarmi", lo avrei interpretato, "speriamo che non hai bisogno"!!!! Anzi te lo dico con certezza perchè la ex psi dell'asl, a volte non m idava appuntamento dicendomi proprio così, facendomi stare veramente male, perchè io poi non sapevo quando avrei potuto chiamare e non mi sembrava mai di stare "male abbastanza" per meritarmi di vederla!

Infatti la psi attuale questo lo sa bene e cerca sempre di programmare tutto! :Talking Ear Off:

Io a volte gli dico che avrei voluto chiamarlo perche stavo molto male o perchè mi era successo qualcosa di molto bello e lui era la prima persona a cui avrei voluto raccontarlo. Allora lui mi chiede stupito perchè non lo faccia.Ma io non penso mai che sia un motivo sufficente per disturbarlo, inoltre penso che dovrei lavorare di più per conto mio cosi da far durare la terapia il meno possibile e non sprecare il suo tempo,ho paura che dicendo quello che provo lui si infastidisca, che non sia educato.E l'altro giorno avevo freddo ma l'idea di chiedergli di abbassare la temperatura non mi ha nenache sfiorato, perchè pensavo che lui doveva avere caldo.E non è una questione di attenzione nei confronti dell'amato...io lo faccio con tutti! :fool:

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'ssagerata!!! :huh:

Intendevo dire che analizzerò le mie relazioni partendo da questa osservazione. :blush:

Magari per te sembra la cosa è già stata chiarita sul forum, ma io non avevo ancora capito bene cosa fosse una proiezione e questo mi sembra un buon aiuto. ^_^

per truillio:

si protrae perchè ci sono nuove/i pazzi per gli psi bisognosi di aiuto... :Big Grin:

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Quella di cui ha dato il link quando è entrato una delle prime volte, anche te cominci coll'Alzheimer! :muttley:

io non ho letto questo topic dall'inizio...un pò rimbambita sono ma non a tal punto... -_-

mò sono curiosa però!!!! :Just Kidding:

Intendevo dire che analizzerò le mie relazioni partendo da questa osservazione. :blush:

Magari per te sembra la cosa è già stata chiarita sul forum, ma io non avevo ancora capito bene cosa fosse una proiezione e questo mi sembra un buon aiuto. ^_^

intendevo esagerata a scrivere "decine di pagine"...ma scherzavo eh....ci mancherebbe pure! :;):

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scusa triullio mi son persa qualcosa di che lettera parli? :unsure:

pur'io me l'ero scordata! :o:

e dire che me l'ero anche letta :icon_confused:

annamo bene..... :icon_rolleyes:

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