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transfert


Ospite truillio

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Ospite truillio
Ciao, ci provo anch'io a risponderti, anche ai messaggi precedenti.

Anch'io come Zazà ho un incontro alla settimana ma ci sono anche persone che ogni settimana ne hanno ben due e mi fanno molta invidia perché per me già una settimana è un'attesa troppo lunga e tante sensazioni che vorrei analizzare subito sono costretta a metabolizzarle da sola, ma anche questo credo sia un passaggio faticoso ma necessario. Per alcuni mesi, per problemi economici, ho chiesto di diradare le sedute a 1 ogni due settimane e ho notato un peggioramento nella mia stabilità. Adesso che devo aspettare fino a settembre faccio decisamente fatica, anche perché quel biiiip del mio psicologo mi ha portata a un'accelerazione dell'intensità per poi mollarmi come un pesce lesso, piena fino all'orlo di obiezioni, emozioni ecc. ecc. Transfert in piena ebollizione. Quindi capisco che una seduta al mese sia pesante per te come penso per tutti noi che abbiamo bisogno del supporto degli psicologi.

Il mio è un bell'uomo che mi ha colpita subito per l'aspetto e per i modi: l'attrazione a pelle c'è stata subito e sarebbe scattata anche se non fosse stato il mio terapeuta e inizialmente ha costituito un ostacolo perché non volevo proprio saperne di parlarne con lui, dato che mi sembrava avesse poco a che fare con la terapia.

Al di là dell'attrazione fisica che è un dato oggettivo, quello di cui parliamo è il mio modo di rapportarmi a questa attrazione: la timidezza nell'esprimerla, la paura di essere rifiutata da lui (e di conseguenza da altri uomini), il mio senso di inadeguatezza nei suoi confronti e anche la paura e lo sconforto di fronte a queste emozioni che mi scombussolano la vita, il bisogno che avrei anche solo di essere abbracciata: questo non ho mai avuto il coraggio di dirglielo per la verità, ma è venuto fuori perché per un certo periodo gli ho chiesto di potermi sedere sulla sua poltrona anziché sul divano, perché la poltrona era più "abbraccevole". Vedi come siamo strani. Lui non ha mai riso come temevo e ha fatto in modo di farmi sentire abbracciata, qualche volta con un abbraccio vero, più spesso con i modi di fare e con le parole.

Sono due o tre anni che smanio dietro a quest'uomo, in certi periodi con più serenità, adesso che sono "sospesa" per le ferie va proprio male, compenso mangiando e fumando come una turca - io che avevo smesso. L'importante è che, malgrado l'impazienza di parlargli, ho fiducia in lui e so che prima o poi arriveremo a un equilibrio. Quello che manca a te, mi sembra di capire, è la fiducia nella persona che dovrebbe aiutarti.

Per quanto riguarda il codice deontologico, è abbastanza comune credo soprattutto fra i freudiani, mantenere una rigida distanza che impedisce qualsiasi rapporto al di fuori del setting, anche dopo la conclusione del rapporto professionale. Non è niente di personale, è solo la loro impostazione, anche se io non la capisco e non credo che potrei adeguarmi.

Cara Muchacha....,nel tuo racconto mi ci rivedo molto bene, ho vissuto e vivo il transfert come lo vivi tu,e anche x i stessi motivi con le stesse sensazioni.Tu hai un colloquio a settimana,e ti senti gia' un po' in crisi perche' devi aspettare qualche giorno in piu' x via delle ferie,prova ad immaginarti la mia situazione,in pieno transfert anch'io,non abbiamo mai approfondito l'argomento (il motivo ormai non conta piu'),e in piu' adesso lei se ne va',quindi sto' vivendo il distacco-separazione (io lo vedo piu' come un abbandono,cmq...) in modo devastante. Mi pare che tu abbia detto che hai potuto abbracciare fisicamente lo psi,be' la mia psi al massimo mi da' la mano x prassi,cmq non tutti sono uguali (anche se x me dovrebbe essere cosi' x tutti...mah'). Quello che mi preoccupa un po' di quello che hai detto,e' che sono 3 anni circa che sei innamorata di lui,io credo di non resistere tutto questo tempo,tanto che sto' gia' pensando di scriverle dei messaggi x "sopravvivere",anche se so' che sarebbe inutile,e sciocco.Io cmq provo a reagire,nel senso che sto' cercando un'altra ragazza,tu ci hai provato a cercarti un altro?E hai mai mandato messaggi a lui?(allo psi). Concludo dicendo che anche io digerisco poco quella regola,che a fine terapia non ci si puo' neanche salutare,mi fa' sentire un po' etichettato,e non uno qualsiasi.Lei me lo ha detto che non si puo' avere una relazione al di fuori xche' lei ha un COMPITO. Ciao e grazie.

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Cara Muchacha....,nel tuo racconto mi ci rivedo molto bene, ho vissuto e vivo il transfert come lo vivi tu,e anche x i stessi motivi con le stesse sensazioni.Tu hai un colloquio a settimana,e ti senti gia' un po' in crisi perche' devi aspettare qualche giorno in piu' x via delle ferie,prova ad immaginarti la mia situazione,in pieno transfert anch'io,non abbiamo mai approfondito l'argomento (il motivo ormai non conta piu'),e in piu' adesso lei se ne va',quindi sto' vivendo il distacco-separazione (io lo vedo piu' come un abbandono,cmq...) in modo devastante. Mi pare che tu abbia detto che hai potuto abbracciare fisicamente lo psi,be' la mia psi al massimo mi da' la mano x prassi,cmq non tutti sono uguali (anche se x me dovrebbe essere cosi' x tutti...mah'). Quello che mi preoccupa un po' di quello che hai detto,e' che sono 3 anni circa che sei innamorata di lui,io credo di non resistere tutto questo tempo,tanto che sto' gia' pensando di scriverle dei messaggi x "sopravvivere",anche se so' che sarebbe inutile,e sciocco.Io cmq provo a reagire,nel senso che sto' cercando un'altra ragazza,tu ci hai provato a cercarti un altro?E hai mai mandato messaggi a lui?(allo psi). Concludo dicendo che anche io digerisco poco quella regola,che a fine terapia non ci si puo' neanche salutare,mi fa' sentire un po' etichettato,e non uno qualsiasi.Lei me lo ha detto che non si puo' avere una relazione al di fuori xche' lei ha un COMPITO. Ciao e grazie.

Ciao Truillio,

no, non ho mai provato a cercare un altro uomo per il semplice motivo che... già tengo famiglia! Ma te l'ho detto: per quanto l'infatuazione nei confronti dello psicologo mi turbi, non sono preoccupata perché ho capito che fa parte del "gioco" e che prima o poi passerà. In questo attaccamento riesco a individuare il mio modo tipico di comportarmi nei confronti degli uomini e delle persone in generale: la paura del rifiuto e dell'abbandono, l'esigenza di avere la persona tutta per me, la gelosia. Mettere in evidenza questi aspetti nel dialogo con lui dovrebbe aiutarmi a correggere i miei squilibri e ti assicuro che ho già visto progressi notevoli. L'errore, credo, nel mio caso sta nel fatto che prima delle vacanze abbiamo premuto troppo sull'acceleratore mentre forse avremmo dovuto prepararmi con un po' di gradualità al distacco estivo e così adesso sono irrequieta e avrei la tentazione di gridargli che, mentre lui si gode le vacanze, io sto qua "col kulo per terra nell'acqua ghiaccia" (come diciamo dalle mie parti, e scusa il francesismo).

Il tuo caso è diverso perché, diamine, se lei sapeva che non avrebbe potuto seguirti e sostenerti, non avrebbe dovuto neanche iniziare: il rapporto che si sviluppa in terapia è una faccenda delicata e capisco che tu sia scosso e anche arrabbiato. Insomma, mi sembra lo stesso atteggiamento di quelle donne che fanno le moine e poi non concedono niente e ti mollano senza una parola. Spero solo che questo suo atteggiamento non alimenterà la sfiducia nella psicoterapia perché se trovi la persona giusta vale davvero la pena continuare. E' anche possibile che l'approccio freudiano non sia adatto a te e che forse avresti bisogno di un terapeuta più "caloroso" nei modi. Ma dimmi, le vostre sedute come erano? Del tipo che tu stavi sul lettino e lei alle tue spalle senza dire niente oppure faccia a faccia e anche lei ti parlava?

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Ospite truillio
Ciao Truillio,

no, non ho mai provato a cercare un altro uomo per il semplice motivo che... già tengo famiglia! Ma te l'ho detto: per quanto l'infatuazione nei confronti dello psicologo mi turbi, non sono preoccupata perché ho capito che fa parte del "gioco" e che prima o poi passerà. In questo attaccamento riesco a individuare il mio modo tipico di comportarmi nei confronti degli uomini e delle persone in generale: la paura del rifiuto e dell'abbandono, l'esigenza di avere la persona tutta per me, la gelosia. Mettere in evidenza questi aspetti nel dialogo con lui dovrebbe aiutarmi a correggere i miei squilibri e ti assicuro che ho già visto progressi notevoli. L'errore, credo, nel mio caso sta nel fatto che prima delle vacanze abbiamo premuto troppo sull'acceleratore mentre forse avremmo dovuto prepararmi con un po' di gradualità al distacco estivo e così adesso sono irrequieta e avrei la tentazione di gridargli che, mentre lui si gode le vacanze, io sto qua "col kulo per terra nell'acqua ghiaccia" (come diciamo dalle mie parti, e scusa il francesismo).

Il tuo caso è diverso perché, diamine, se lei sapeva che non avrebbe potuto seguirti e sostenerti, non avrebbe dovuto neanche iniziare: il rapporto che si sviluppa in terapia è una faccenda delicata e capisco che tu sia scosso e anche arrabbiato. Insomma, mi sembra lo stesso atteggiamento di quelle donne che fanno le moine e poi non concedono niente e ti mollano senza una parola. Spero solo che questo suo atteggiamento non alimenterà la sfiducia nella psicoterapia perché se trovi la persona giusta vale davvero la pena continuare. E' anche possibile che l'approccio freudiano non sia adatto a te e che forse avresti bisogno di un terapeuta più "caloroso" nei modi. Ma dimmi, le vostre sedute come erano? Del tipo che tu stavi sul lettino e lei alle tue spalle senza dire niente oppure faccia a faccia e anche lei ti parlava?

ciao Muchacha,comincio col dire che anch'io le avrei detto che mentre lei e' sotto l'ombrellone,ce' una persona che sta' di me... ,e che muore dalla voglia di vederla,ma non sono riuscito solo x il fatto che si ha divagato nel colloquio e allora e' sfuggito,quindi come vedi le sensazioni e le emozioni sono le stesse. Pero' ho letto che ci sono varie scuole di provenienza ,addirittura psi. che abbracciano,che parlano della loro vita privata,addirittura una che ha fatto scegliere tra il rapporto d'amicizia fuori,o la terapia,insomma un po' di tutti i colori,a me e' capitata una incellofanata,altro che abbracci,e altre cose,questa mentre parlavo,e il mio sguardo cadeva su i suoi piedi che si intravedevano da sotto la scrivania,be' lei li tirava indietro,mi faceva sentire quasi un maniaco,e di conseguenza a disagio. Voglio dire perche' scuole e strategie cosi' diverse (direi radicalmente),mentre noi siamo gli stessi esseri umani con sensazioni,pensieri e sentimenti molto simili tra di noi,insomma un modello unico,ma trattamento diverso.avrai capito che i colloqui si svolgevano facci a faccia in un ambiente poco accogliente direi,anche xche' vado in una struttura pubblica,dove ho notato che siamo carne da macello(il modo di dire e' un po' spinto,ma ti assicuro che si avvicina molto).Ah',volevo commentare il fatto che sapeva che il tempo era poco,e che quindi ci saremo distaccati "troppo presto", be' si non so' se la scuola di derivazione comprenda anche lasciare la gente assolutamente nei guai(x non dire altro),e andarsene come se si dovesse cambiare meccanico.Ti saluto e grazie.

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ciao Muchacha,comincio col dire che anch'io le avrei detto che mentre lei e' sotto l'ombrellone,ce' una persona che sta' di me... ,e che muore dalla voglia di vederla,ma non sono riuscito solo x il fatto che si ha divagato nel colloquio e allora e' sfuggito,quindi come vedi le sensazioni e le emozioni sono le stesse. Pero' ho letto che ci sono varie scuole di provenienza ,addirittura psi. che abbracciano,che parlano della loro vita privata,addirittura una che ha fatto scegliere tra il rapporto d'amicizia fuori,o la terapia,insomma un po' di tutti i colori,a me e' capitata una incellofanata,altro che abbracci,e altre cose,questa mentre parlavo,e il mio sguardo cadeva su i suoi piedi che si intravedevano da sotto la scrivania,be' lei li tirava indietro,mi faceva sentire quasi un maniaco,e di conseguenza a disagio. Voglio dire perche' scuole e strategie cosi' diverse (direi radicalmente),mentre noi siamo gli stessi esseri umani con sensazioni,pensieri e sentimenti molto simili tra di noi,insomma un modello unico,ma trattamento diverso.avrai capito che i colloqui si svolgevano facci a faccia in un ambiente poco accogliente direi,anche xche' vado in una struttura pubblica,dove ho notato che siamo carne da macello(il modo di dire e' un po' spinto,ma ti assicuro che si avvicina molto).Ah',volevo commentare il fatto che sapeva che il tempo era poco,e che quindi ci saremo distaccati "troppo presto", be' si non so' se la scuola di derivazione comprenda anche lasciare la gente assolutamente nei guai(x non dire altro),e andarsene come se si dovesse cambiare meccanico.Ti saluto e grazie.

Ciao Truillio,

a volte trovare un terapeuta adatto alle proprie esigenze è come trovare il partner adatto: il primo ti molla, il secondo lo molli tu, il terzo magari è quello giusto. Ci vuole pazienza e un po' di fortuna.

Il mio primo psicologo, più di dieci anni fa, era un clone di Freud. Mi fece sdraiare su un lettino da cui vedevo Modena fuori dalla finestra. E mi distraevo mentre lui stava seduto dietro di me, in silenzio. Non sono mai riuscita a stabilire un contatto con lui e mi sono detta che non avrei mai più cercato l'aiuto di uno psico-qualcosa.

Tanti anni dopo, arrivata "alla frutta", mi sono rivolta per disperazione allo psichiatra di mia suocera, che in quanto psichiatra-della-suocera immaginavo essere un vecchio professore grasso e serioso che mi avrebbe prescritto un bell'elenco di pasticche magiche. Beh, era tutt'altro :wub: e sono scivolata nella psicoterapia senza neanche sospettare che fosse una psicoterapia: insomma pensavo che dopo due o tre incontri mi avrebbe prescritto i farmaci più adatti e arrivederci.

Prima di trovare il modo giusto per farmi aprire, ha avuto approcci diversi e alla fine, non senza discussioni e perfino qualche litigio paragonabile al fare le valigie e uscire di casa sbattendo la porta, abbiamo trovato la sintonia.

C'è da dire che il mio terapeuta è a pagamento e anche piuttosto costoso: prima di perdere un paziente che mensilmente gli versa un terzo del proprio stipendio, ci pensa due volte e si impegna. Il sistema sanitario pubblico fa quel che può, e spesso può veramente poco; oltre a questo, hai avuto la sfortuna di trovare una persona con un approccio non adatto al tuo modo di essere. Ti capisco perché neanch'io riuscirei ad esprimermi con un analista impersonale, ma ti giuro che qua sul forum ci sono persone che si sono "ritrovate" proprio grazie a questo tipo di terapia: a volte funziona. D'altra parte, un mio conoscente va dal mio stesso terapeuta e non è entusiasta quanto lo sono io. Non ti scoraggiare e spera solo di trovare una persona più in sintonia con te la prossima volta: parlargli di quanto e perché tu sia rimasto insoddisfatto e scottato dall'esperienza precedente potrebbe essere un buon inizio.

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Ospite truillio
Ciao Truillio,

a volte trovare un terapeuta adatto alle proprie esigenze è come trovare il partner adatto: il primo ti molla, il secondo lo molli tu, il terzo magari è quello giusto. Ci vuole pazienza e un po' di fortuna.

Il mio primo psicologo, più di dieci anni fa, era un clone di Freud. Mi fece sdraiare su un lettino da cui vedevo Modena fuori dalla finestra. E mi distraevo mentre lui stava seduto dietro di me, in silenzio. Non sono mai riuscita a stabilire un contatto con lui e mi sono detta che non avrei mai più cercato l'aiuto di uno psico-qualcosa.

Tanti anni dopo, arrivata "alla frutta", mi sono rivolta per disperazione allo psichiatra di mia suocera, che in quanto psichiatra-della-suocera immaginavo essere un vecchio professore grasso e serioso che mi avrebbe prescritto un bell'elenco di pasticche magiche. Beh, era tutt'altro :wub: e sono scivolata nella psicoterapia senza neanche sospettare che fosse una psicoterapia: insomma pensavo che dopo due o tre incontri mi avrebbe prescritto i farmaci più adatti e arrivederci.

Prima di trovare il modo giusto per farmi aprire, ha avuto approcci diversi e alla fine, non senza discussioni e perfino qualche litigio paragonabile al fare le valigie e uscire di casa sbattendo la porta, abbiamo trovato la sintonia.

C'è da dire che il mio terapeuta è a pagamento e anche piuttosto costoso: prima di perdere un paziente che mensilmente gli versa un terzo del proprio stipendio, ci pensa due volte e si impegna. Il sistema sanitario pubblico fa quel che può, e spesso può veramente poco; oltre a questo, hai avuto la sfortuna di trovare una persona con un approccio non adatto al tuo modo di essere. Ti capisco perché neanch'io riuscirei ad esprimermi con un analista impersonale, ma ti giuro che qua sul forum ci sono persone che si sono "ritrovate" proprio grazie a questo tipo di terapia: a volte funziona. D'altra parte, un mio conoscente va dal mio stesso terapeuta e non è entusiasta quanto lo sono io. Non ti scoraggiare e spera solo di trovare una persona più in sintonia con te la prossima volta: parlargli di quanto e perché tu sia rimasto insoddisfatto e scottato dall'esperienza precedente potrebbe essere un buon inizio.

ciao,avevo gia' seguito il tuo consiglio prima di leggerlo,cioe' mi sono cercato un'altro psi che conosco gia',e questo ha veramente i maroni quadri (ovviamente a pagamento),e come dici tu vado da lui quasi esclusivamente x parlargli della mia vicenda.Grazie x le risposte sempre chiare e utili,ciao,e buone vacanze a tutti.

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  • 3 weeks later...
perdonate l'insistenza della mia ignoranza, in poche parole oltre ad andare da un analista/psicoterapeuta per capire, gestire, risolvere problemi esistenziali, devi anche lavorare per creare un rapporto umano-sociale (o no so') con il tuo analista? se ho capito bene è veramente devastante.

L.

non deve per forza essere devastante.Lo diventi se ti preoccupi troppo che possa devastarti.

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Il controtransfert vissuto dall'analista mi sa tanto essere più devastante, così come é umano che non lo sappia gestire...in teoria dovrebbe saperlo fare, ma la teoria si sa é fatta di parole...non di tutte quelle emozioni devastanti del vissuto del paziente che lo psi deve saper reggere, non essendo dunque umanamente facile, spesso si incontrano non tanto inesperti quanto situazioni che se non chiarite o condotte verso un'elaborazione del transfert possono far soffrire sia l'uno che l'altro in termini di: autostima, fiducia in sè e negli altri e frustrazione del non poter comunque godere di una felicità al 100% perché il nostro pensiero di fondo fu ed è ancora il buon esito della terapia, che solo il confronto con un due di picche di questa portata ci aiuta a superare. Essere rifiutati è doloroso e questo lo sa il paziente, il medico e il resto dell'umanità. La felicità di aver compreso le cose finalmente, ci rende liberi ed è impagabile, non ha confronti assolutamente con una scopata con la propria dottoressa. :Four Leaf Clover:

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Ospite truillio
Il controtransfert vissuto dall'analista mi sa tanto essere più devastante, così come é umano che non lo sappia gestire...in teoria dovrebbe saperlo fare, ma la teoria si sa é fatta di parole...non di tutte quelle emozioni devastanti del vissuto del paziente che lo psi deve saper reggere, non essendo dunque umanamente facile, spesso si incontrano non tanto inesperti quanto situazioni che se non chiarite o condotte verso un'elaborazione del transfert possono far soffrire sia l'uno che l'altro in termini di: autostima, fiducia in sè e negli altri e frustrazione del non poter comunque godere di una felicità al 100% perché il nostro pensiero di fondo fu ed è ancora il buon esito della terapia, che solo il confronto con un due di picche di questa portata ci aiuta a superare. Essere rifiutati è doloroso e questo lo sa il paziente, il medico e il resto dell'umanità. La felicità di aver compreso le cose finalmente, ci rende liberi ed è impagabile, non ha confronti assolutamente con una scopata con la propria dottoressa. :Four Leaf Clover:

Non so' se questo post e' diretto a me,o anche a me,comunque mi sento di rispondere.Il transfert e' decisamente complicato e difficile da gestire da parte dello psi,e anche dal paziente e qui' siamo daccordo.Pero' accade (ed e' accaduto a me),che la psi sia giovane inesperta e non formata abbastanza x affrontare e gestire un problema del genere,oppure non lo sappia gestire e basta. Tutto questo pero' non significa che una terapista insista nel suo lavoro,e che non sia coerente con se stessa ( x il bene del paziente e anche x il bene della sua professionalita') , e che non capisca che e' il caso di interrompere mandando il paziente altrove,dove ci sia qualcun'altro piu' attrezzato x farlo. Per terminare, io non ho mai pensato di "scoparmi" la psi,ma e' innamoramento senza pensare al sesso (noi uomini a volte ci innamoriamo anche.Non pensiamo sempre e solo al sesso),quindi non si tratta di semplice sesso,ce' un po' di differenza in questo.

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............ Per terminare, io non ho mai pensato di "scoparmi" la psi,ma e' innamoramento senza pensare al sesso (noi uomini a volte ci innamoriamo anche.Non pensiamo sempre e solo al sesso),quindi non si tratta di semplice sesso,ce' un po' di differenza in questo.

Giusto, bella precisazione.

Perché se fosse solo una questione di desiderio sessuale non ci sbatteremmo tanto, eh eh, uomo o donna non fa differenza!

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Ospite truillio
Giusto, bella precisazione.

Perché se fosse solo una questione di desiderio sessuale non ci sbatteremmo tanto, eh eh, uomo o donna non fa differenza!

Ciao Zaza',tu hai il dono eheh,di rasserenarmi (un po' paraculo),cmq si e' vero nessun capriccio verso la psi.

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Ciao Zaza',tu hai il dono eheh,di rasserenarmi (un po' paraculo),cmq si e' vero nessun capriccio verso la psi.

Ah, questo mi fa molto piacere.

Se poi capirai che non c'è nemmeno paraculaggine da parte mia, meglio ancora.

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Ospite truillio
Ah, questo mi fa molto piacere.

Se poi capirai che non c'è nemmeno paraculaggine da parte mia, meglio ancora.

Noo noo,vedi come si fa' presto a non intenderci scrivendoci,paraculo era riferito a me stesso,non mi permetterei mai con quello che succede qui'...ahah ciao

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Noo noo,vedi come si fa' presto a non intenderci scrivendoci,paraculo era riferito a me stesso,non mi permetterei mai con quello che succede qui'...ahah ciao

:muttley:

Vabbè, ce lo stiamo continuamente dicendo che gli equivoci sono sempre alla porta.

Però, hai visto, anche se avevo equivocato, mica me l'ero presa a morte!

Semmai m'ero dispiaciuta un po' :;):

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Ospite truillio
:muttley:

Vabbè, ce lo stiamo continuamente dicendo che gli equivoci sono sempre alla porta.

Però, hai visto, anche se avevo equivocato, mica me l'ero presa a morte!

Semmai m'ero dispiaciuta un po' :;):

Si e' vero te ne rendo merito,basta con i complimenti pero'...ahah...ciao

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Ospite truillio
Si e' vero te ne rendo merito,basta con i complimenti pero'...ahah...ciao.... :Applause:
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Ciao,si purtroppo e' una realta',x esempio ho visto che nella struttura pubblica,se telefoni xche' hai bisogno della terapeuta,quasi quasi fa fatica a risponderti,mentre io sono stato anche da un privato,ed e' incredibile non solo mi ha lasciato il num. di cellulare,ma mi ha anche dato quello di CASA,nel caso avessi bisogno.Non ho parole ma solo parolacce,pazienti di serie A,e pazienti di serie B,a secondo del portafoglio. ciao

non è sempre così.la mia esperienza ne è l'esempio. Uno psi "di buona volontà" rimane tale anche in una struttura pubblica.Certo alla asl non si può parlare di organizzazione e io oggi consiglierei il privato nella maggior parte dei casi e magari il pubblico per terapie brevi o "assaggi".

A me era stato consigliato da più persone il privato per motivi di continuità e privacy (nel pubblico le cartelle sono a disposizione di tutti e in una piccola città non è il massimo della tranquillità),ma io non avevo soldi e neanche troppa convinzione.Ora penso che il privato sia meglio perchè si crea più intimità e ci si sente protetti e coccolati, anche se queste poi sono le corsie preferenziali per un bel transfert.Continuo a non avere i soldi ma li trovo.

Però se il problema è una psi che non sa gestire il transfert sarebbe successo ugualmente anche in privato, non credi?

Come ti trovi con il nuovo?

diciamo che non ho proprio l'ansia di uscirne,pero' la cosa e' un po' pesante da sopportare.Lasciarsi andare al sentimento(nei limiti),come l'intendi tu? xche' lasciarsi andare mi sembrerebbe peggio...mah'.Scusa ma non capisco cosa vuoi dire con associazioni mentali,in che senso? Tu x esempio,di cosa avete parlato con lo psi ,e in quali termini? E in quanto tempo sei stata decisamente meglio? Scusami x tutte le domande,ma le dovevo fare. Grazie x avermi risposto. Ciao

Provo anche io a risponderti anche se in realtà leggendo i post delle ragazze ho avuto delle risposte anche io...

Io mi sono "innamorata" quando ho iniziato in privato e quando ho lasciato il mio uomo, fino ad allora la psicoterapia mi piaceva ma ero incostante e non troppo fiduciosa.Quando mi sono resa conto dei miei sentimenti li ho soppressi e analizzati e negati.Risultato? non avevo più niente da dire!Andavo in seduta e parlavamo di cinema.Poi c'è stata una piccola pausa (da quando ero in privato andavo una volta a settimana) e l'attesa mi ha fatto fermentare e ho cercato qualcosa su internet, ho trovato il topic sull'innamoramento e ho fatto come dicevano loro.Dopo aver vuotato il sacco sono stata in paranoia, rimuginavo sulla seduta e mi sentivo scema.Avevo paura che si spaventasse e non mi volesse piu vedere, perchè questo è quello hanno fatto gli uomini di cui mi sono innamorata e che fà anche mio padre.E invece lui era tranquillo, rilassato e allora mi sono rilassata acnhe io e ogni tanto ne riparliamo.L'ultima volta però ho sentito che desideravo qualche cosa di più e mi sono arrabbiata con me stessa perche non era previsto che questo amore fosse qualcosa di più di un unione di menti elette.Ma è così.E' un'amore normale in cui è compreso il desiderio.Ora non penso ad altro e spero di tranquillizzarmi raccontandoglielo.In realtà sesso ancora ne vedo poco nei miei sogni, perche sono talmente bloccata che non riesco a vederlo anche sforzandomi.però limoniamo tanto!

Comunque anche io analizzo i motivi dei pensieri o delle azioni ricorrenti.Prova a chiederti perche fai quello che fai o vuoi quello che vuoi.

Per terminare, io non ho mai pensato di "scoparmi" la psi,ma e' innamoramento senza pensare al sesso (noi uomini a volte ci innamoriamo anche.Non pensiamo sempre e solo al sesso),quindi non si tratta di semplice sesso,ce' un po' di differenza in questo.

uguale uguale uguale.Pensa che io vorrei giocare alla playstation con lui.

una curiosita',a nessuna di voi lo psi ha detto che finito il rapporto professionale non sarebbe stato possibile neanche salutarsi?

:shok: SCHERZI VERO?

:cry::Broken Heart: è una cosa tristissima.... :Praying:

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Ospite truillio
non è sempre così.la mia esperienza ne è l'esempio. Uno psi "di buona volontà" rimane tale anche in una struttura pubblica.Certo alla asl non si può parlare di organizzazione e io oggi consiglierei il privato nella maggior parte dei casi e magari il pubblico per terapie brevi o "assaggi".

A me era stato consigliato da più persone il privato per motivi di continuità e privacy (nel pubblico le cartelle sono a disposizione di tutti e in una piccola città non è il massimo della tranquillità),ma io non avevo soldi e neanche troppa convinzione.Ora penso che il privato sia meglio perchè si crea più intimità e ci si sente protetti e coccolati, anche se queste poi sono le corsie preferenziali per un bel transfert.Continuo a non avere i soldi ma li trovo.

Però se il problema è una psi che non sa gestire il transfert sarebbe successo ugualmente anche in privato, non credi?

Come ti trovi con il nuovo?

Provo anche io a risponderti anche se in realtà leggendo i post delle ragazze ho avuto delle risposte anche io...

Io mi sono "innamorata" quando ho iniziato in privato e quando ho lasciato il mio uomo, fino ad allora la psicoterapia mi piaceva ma ero incostante e non troppo fiduciosa.Quando mi sono resa conto dei miei sentimenti li ho soppressi e analizzati e negati.Risultato? non avevo più niente da dire!Andavo in seduta e parlavamo di cinema.Poi c'è stata una piccola pausa (da quando ero in privato andavo una volta a settimana) e l'attesa mi ha fatto fermentare e ho cercato qualcosa su internet, ho trovato il topic sull'innamoramento e ho fatto come dicevano loro.Dopo aver vuotato il sacco sono stata in paranoia, rimuginavo sulla seduta e mi sentivo scema.Avevo paura che si spaventasse e non mi volesse piu vedere, perchè questo è quello hanno fatto gli uomini di cui mi sono innamorata e che fà anche mio padre.E invece lui era tranquillo, rilassato e allora mi sono rilassata acnhe io e ogni tanto ne riparliamo.L'ultima volta però ho sentito che desideravo qualche cosa di più e mi sono arrabbiata con me stessa perche non era previsto che questo amore fosse qualcosa di più di un unione di menti elette.Ma è così.E' un'amore normale in cui è compreso il desiderio.Ora non penso ad altro e spero di tranquillizzarmi raccontandoglielo.In realtà sesso ancora ne vedo poco nei miei sogni, perche sono talmente bloccata che non riesco a vederlo anche sforzandomi.però limoniamo tanto!

Comunque anche io analizzo i motivi dei pensieri o delle azioni ricorrenti.Prova a chiederti perche fai quello che fai o vuoi quello che vuoi.

uguale uguale uguale.Pensa che io vorrei giocare alla playstation con lui.

:shok: SCHERZI VERO?

:cry::Broken Heart: è una cosa tristissima.... :Praying:

Ciao Mattafaluga,vedo che ti sei presa cura di me...ahah,scherzi a parte,e' vero non ci si deve vedere piu',e questa cosa quando me l'ha detta sono andato giu' di testa,figurati uno innamorato all'ennesima potenza sentirsi dire che per ragioni deontologiche ecc. , non e' assolutamente possibile vederci neanche per dirci ciao,e' stato devastante x me. Se poi metti che il transfert la psi non lo ha saputo gestire perche' giovane e inesperta,be' e' stato una violenza mentale allucinante. Premetto che lo psi da cui sono andato,mi ha chiesto quanti anni avesse la psi,alla mia risposta(33-34),e' sobbalzato sulla sedia dicendo "no no e' troppo giovane e' una bambina,dovrebbe essere visionata da un anziano,non si dovrebbe lasciare sola un che non si e' ancora formata". Penso che basti x spiegare la mia disavventura. Vuoi sapere una cosa?ho fatto un colloquio con questo,ed e' bastato.Credo di non averne piu' bisogno riguardo l'innamoramento. Ah dimenticavo,tra le altre cose, mi ha detto che per me quella psi-donna li',e' VELENO! Se vuoi chiedere qualcos'altro,non farti scrupoli. ciao

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Ciao Mattafaluga,vedo che ti sei presa cura di me...ahah,scherzi a parte,e' vero non ci si deve vedere piu',e questa cosa quando me l'ha detta sono andato giu' di testa,figurati uno innamorato all'ennesima potenza sentirsi dire che per ragioni deontologiche ecc. , non e' assolutamente possibile vederci neanche per dirci ciao,e' stato devastante x me. Se poi metti che il transfert la psi non lo ha saputo gestire perche' giovane e inesperta,be' e' stato una violenza mentale allucinante. Premetto che lo psi da cui sono andato,mi ha chiesto quanti anni avesse la psi,alla mia risposta(33-34),e' sobbalzato sulla sedia dicendo "no no e' troppo giovane e' una bambina,dovrebbe essere visionata da un anziano,non si dovrebbe lasciare sola un che non si e' ancora formata". Penso che basti x spiegare la mia disavventura. Vuoi sapere una cosa?ho fatto un colloquio con questo,ed e' bastato.Credo di non averne piu' bisogno riguardo l'innamoramento. Ah dimenticavo,tra le altre cose, mi ha detto che per me quella psi-donna li',e' VELENO! Se vuoi chiedere qualcos'altro,non farti scrupoli. ciao

Caro Duilio,

hai visto? bisogna sempre aspettarsi qualcosa di buono dagli altri. :Batting Eyelashes:

Credo che tu abbia avuto sfortuna con la tua psi, il mio ha 30 anni...comunque l'importante è che con questo vada bene.cerca di non fissarti troppo con lei e concentrati su quello che senti tu.Forse anche lei ha bisogno di un buon psi!

Ciao

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................

..........Forse anche lei ha bisogno di un buon psi!

Ciao

Sicuramente, perché sta cosa che dopo non ci si può nemmeno salutare non sta nè in cielo nè in terra!

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Sicuramente, perché sta cosa che dopo non ci si può nemmeno salutare non sta nè in cielo nè in terra!

lo credo anche io è una cosa talmente grossa che uno rischia di dover fare un'altra terapia per digerire una cosa del genere...è un pò come dire che tutto il lavoro fatto deve restare un segreto, cioè non esiste!!!! Devastante davvero!!! Quasi quasi che mi vien voglia di parlarne con la mia psi.... :icon_confused:

Riguardo all'età io invece non credo sia il vero problema, anzi devo dire la verità, per me il nuovo psi di triullio si è anche sbilanciato un pò troppo con le critiche!!!

La mia psi ha 36-37 anni al massimo e di questi errori non ne ha mai fatti....ed è professionalmente davvero in gamba, tant'è che mi fu consigliata dalla mia ex psi dell'asl, che di anni ne aveva una cinquantina ed esperienza da vendere...lei me la descrisse come una psicterapeuta "davvero brava e sensibile"!!! E io non posso che confermare, transfert a parte!!!! Poi piccole incomprensioni fanno parte del lavoro terapeutico, tutto fa brodo, l'improtante secondo me è che uno psi abbia sempre l'umiltà di mettersi in discussione!

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lo credo anche io è una cosa talmente grossa che uno rischia di dover fare un'altra terapia per digerire una cosa del genere...è un pò come dire che tutto il lavoro fatto deve restare un segreto, cioè non esiste!!!! Devastante davvero!!! Quasi quasi che mi vien voglia di parlarne con la mia psi.... :icon_confused:

Riguardo all'età io invece non credo sia il vero problema, anzi devo dire la verità, per me il nuovo psi di triullio si è anche sbilanciato un pò troppo con le critiche!!!

La mia psi ha 36-37 anni al massimo e di questi errori non ne ha mai fatti....ed è professionalmente davvero in gamba, tant'è che mi fu consigliata dalla mia ex psi dell'asl, che di anni ne aveva una cinquantina ed esperienza da vendere...lei me la descrisse come una psicterapeuta "davvero brava e sensibile"!!! E io non posso che confermare, transfert a parte!!!! Poi piccole incomprensioni fanno parte del lavoro terapeutico, tutto fa brodo, l'improtante secondo me è che uno psi abbia sempre l'umiltà di mettersi in discussione!

Però mi sembra che lo psi di Truillio abbia detto che avrebbe solo bisogno di un supervisore, suppongo che molto probabilmente anche la tua ce l'abbia, tuttavia non avrà bisogno di andarci troppo spesso come quella :He He:

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Però mi sembra che lo psi di Truillio abbia detto che avrebbe solo bisogno di un supervisore, suppongo che molto probabilmente anche la tua ce l'abbia, tuttavia non avrà bisogno di andarci troppo spesso come quella :He He:

beh a me pare si sia espresso un pò troppo, anche psi esperti hanno i supervisori, quindi non vuol dire niente! Ma è un mio parere, ovviamente, mi fa paicere però che per Triullio sia stato un incontro fruttuoso, questo mi dice anche che lo psi sa il fatto suo....

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Però mi sembra che lo psi di Truillio abbia detto che avrebbe solo bisogno di un supervisore, suppongo che molto probabilmente anche la tua ce l'abbia, tuttavia non avrà bisogno di andarci troppo spesso come quella :He He:

In fondo l'esperienza va fatta sul campo, a qualcuno toccheranno pure anche i giovani e inesperti. Poi, supervisore a parte, l'attitudine e la sensibilità sono un altro discorso.

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In fondo l'esperienza va fatta sul campo, a qualcuno toccheranno pure anche i giovani e inesperti.

E poi pare che, alla base, varie volte le scuole non garantiscano una buona preparazione ma di questo s'è già abbondantemente parlato altrove in passato.

Poi, supervisore a parte, l'attitudine e la sensibilità sono un altro discorso.

Condivido, magari quella è senza speranza, tipo l'anziano brutto precedente di cui ti ho raccontato :He He:

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E poi pare che, alla base, varie volte le scuole non garantiscano una buona preparazione ma di questo s'è già abbondantemente parlato altrove in passato.

Semmai l'aspetto triste della situazione è che i "giovani e inesperti" vengano mandati a farsi le ossa là dove il paziente non ha possibilità di scelta: nel pubblico. Che tanto il paziente che non paga o paga solo un ticket, cosa potrà mai pretendere... E' assolutamente giusto che sia possibile accedere a questo genere di servizio anche attraverso la sanità pubblica, ma così come è strutturato (senza garanzia di continuità, senza la dedizione che questo lavoro richiede) secondo me è più dannoso che utile.

Condivido, magari quella è senza speranza, tipo l'anziano brutto precedente di cui ti ho raccontato :He He:

:Doh:

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