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Quali doti bisogna avere per studiare psicologia.


Tc_to

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Premetto che questo è il mio primo messaggio sul forum, quindi non so ancora bene come orientarmi.

Per il momento dico soltanto che sono una persona, relativamente giovane, attratta dall'argomento psicologia. Mi piacerebbe potere un giorno sfruttare le conoscenze che via via acquisisco (lo spero, è proprio questo il punto della discussione) per aiutare le persone in difficoltà (e non necessariamente farlo per mestiere), sperando che ciò non sia "deontologicamente" o moralmente sbagliato.

Il problema, però, è che alle volte non mi ritengo all'altezza di poter comprendere appieno gli scritti di tale affascinante materia e i concetti che pure mi appassionano, nè di poter avere quella capacità di astrazione tipica degli psicologi. Il caso più emblematico è quello dell'interpretazione dei sogni: sebbene abbia pochissime competenze (quasi nulle, visto che, per intenderci, ho letto solo le prime cento pagine del libro di Freud), non riesco nemmeno a sfruttare queste per interpretare i miei sogni. E' vero, è un procedimento difficile, che richiede tanta applicazione e preparazione. Io mi riferivo più che altro allo "schema" che tante volte si ripete e segna tutti i miei fallimenti in molti campi: pur avendo qualche competenza, seppur minima, non riesco ad applicarla in alcuna analisi. Forse la mia mente è scarsamente abituata a farlo; o ancora, non ha conoscenze tali da poter tradurre il linguaggio analogico di chi soffre in linguaggio comunemente inteso (alla fine il "chi soffre" in questione sono solamente io); altre volte mi capita di non capire i concetti che cerco di imparare; altre volte ancora sento fortemente il peso del mio avvilimento, derivato dalla mia incapacità di fare ciò che forse mi preme più di ogni altra cosa.

La domanda che alla fine pongo è la seguente: cosa bisogna avere per studiare psicologia? Quali doti, quale talento? Come faccio per vedere se sono realmente portato per la cosa? Quale "forma mentis" bisogna acquisire? Cosa può servire per svilupparla? E' il caso di impegnarsi, anche solo per "hobby", oppure bisogna lasciar perdere?

Ringrazio in anticipo chi mi risponderà.

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Innanzitutto vorrei sapere quanti anni hai perchè non so se sto parlando con un ragazzino o con un'adulto....

altre volte ancora sento fortemente il peso del mio avvilimento, derivato dalla mia incapacità di fare ciò che forse mi preme più di ogni altra cosa.

Roma non è stata costruita in un giorno.

La domanda che alla fine pongo è la seguente: cosa bisogna avere per studiare psicologia?

Devi sentirti portato, devi desiderarlo in modo spontaneo senza che nessuno ti obblighi ad esserlo.

Quali doti, quale talento?

Ogni psicologo ha talenti diversi... chi ha talento di analisi, chi ha talento di indagine... ma la chiave per essere bravi psicologi è l'empatia.

Ricordati per essere psicologi bisogna essere estremamente empatici e con una vena investigativa... d'altronde lo psicologo è un detective della mente umana.

Come faccio per vedere se sono realmente portato per la cosa?

Devi applicarti

Quale "forma mentis" bisogna acquisire?

Quella che tu ritieni più tua.

Cosa può servire per svilupparla?

Gli strumenti che ti porteranno a farla più tua.

E' il caso di impegnarsi, anche solo per "hobby", oppure bisogna lasciar perdere?

Sei solo tu che devi renderti conto se il tuo hobby è davvero così profondo da farlo diventare un mestiere (ricorda che dovrai psicanalizzare gente per tutta la vita.......................)

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Intanto ti ringrazio per avermi risposto. Sei stata molto gentile ;).

Innanzitutto vorrei sapere quanti anni hai perchè non so se sto parlando con un ragazzino o con un'adulto....

Ho 25 anni.

Roma non è stata costruita in un giorno.

E' vero. Non pensi però anche tu che i germi della sua "grandezza" o quantomeno della sua "adeguatezza storica" ci fossero già prima che costruisse l'impero?

Devi sentirti portato, devi desiderarlo in modo spontaneo senza che nessuno ti obblighi ad esserlo.

La spontaneità credo ci sia ;).

Ogni psicologo ha talenti diversi... chi ha talento di analisi, chi ha talento di indagine... ma la chiave per essere bravi psicologi è l'empatia.

Ricordati per essere psicologi bisogna essere estremamente empatici e con una vena investigativa... d'altronde lo psicologo è un detective della mente umana.

Ecco, non so se possa definirmi un tipo "investigativo". Inoltre, vari fallimenti nella vita mi hanno portato a una perdita notevole della fiducia in me stesso. Così, ogni volta che si presenta una difficoltà nuova, l'ansia mi paralizza a tal punto da ottundere la mente. Comunque, questa è un'altra storia, che forse è collegata con la mia sfiducia, ma non necessariamente.

Inoltre, una volta un'amica mi disse che lei mi invidiava per il fatto che riuscivo a descrivere con facilità le mie sensazioni. La capacità di autoanalisi (che forse potevo avere prima, e che ora è messa in serio dubbio da tanti fattori, a tal punto che dubito anche di averla potuta avere prima) non credo però basti.

Devi applicarti

Non c'è dubbio ;).

Grazie ancora per la risposta, ho risposto ad alcune tue affermazioni o domande ;).

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Per semplificare metto in grassetto nero le tue parole e il resto son le mie.

Ho 25 anni.

Ok, sto parlando con un adulto.

Roma non è stata costruita in un giorno.

E' vero. Non pensi però anche tu che i germi della sua "grandezza" o quantomeno della sua "adeguatezza storica" ci fossero già prima che costruisse l'impero?

Appunto.. era quello che intendevo... se sei portato sei portato dall'adolescenza.

Io pensa che addirittura all'età di 8 anni volevo fare la psicologa!!!

Avevo 8 anni quando, forse a causa di una percezione degli adulti sempre molto "impegnati e frenetici" iniziai a chiedermi se si potesse trovare una soluzione ai loro problemi, e quindi a 8 anni iniziai a chiedere a tutti (parenti, nonni, genitori, amici di genitori...) <<Dimmi un tuo problema e io te lo risolvo>>... rompevo le scatole finchè non mi davano corda e ad ogni problema trovavo la giusta soluzione (vi ricordo avevo 8 anni, quindi concepivo la vita con semplicità ed innocenza ^__^ )

Mi sentivo "speciale" credevo di avere trovato un nuovo mestiere!!!

mi ero inventata un nuovo lavoro e da grande avrei fatto la "La risolvi-problemi!"...

triste scoperta quando da grandicella (13-14 anni) scoprìi che la "risolvi-problemi" che volevo fare non era altro che il mestiere di "Psicologo".

Peccato, qualcuno se lo era già inventato prima di me...

non so se possa definirmi un tipo "investigativo". Inoltre, vari fallimenti nella vita mi hanno portato a una perdita notevole della fiducia in me stesso. Così, ogni volta che si presenta una difficoltà nuova, l'ansia mi paralizza a tal punto da ottundere la mente. Comunque, questa è un'altra storia, che forse è collegata con la mia sfiducia, ma non necessariamente.

Non conoscendo la tua vita non posso sapere cosa ti ha fatto perdere la fiducia in te stesso.

Inoltre, una volta un'amica mi disse che lei mi invidiava per il fatto che riuscivo a descrivere con facilità le mie sensazioni. La capacità di autoanalisi (che forse potevo avere prima, e che ora è messa in serio dubbio da tanti fattori, a tal punto che dubito anche di averla potuta avere prima) non credo però basti.

La capacità di autoanalisi è una dote innata.

E' un talento.

Quella sta alla base della psicologia. Se sei capace di quello, hai la strada spianata per fare lo psicologo.

Solo che la tua strada in questo momento è intasata da rami secchi che dovrai con il tempo ripulire per riuscire a percorrere al meglio il tuo percorso.

I periodi no capitano a tutti.

E poi ... fattelo dire in modo bonario...

ma quando sarai psicologo (se vorrai), ti sarà chiaro che un Talento non sparisce mai. Se eri capace prima di essere introspettivo lo sei ancora capace.

Ripeto, hai solo i tronchi e rami secchi che ti ostruiscono la strada ma è una sitauzione momentanea dovuta a qualcosa che ha messo in discussione le tue capacità.

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Quali doti bisogna avere per studiare psicologia

una media intelligenza..

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Ah beh, certo tex-... per studiare psicologia può studiarla anche uno stupido !!! tutti possono studiare psicologia....

ad applicarla e ad essere davvero capaci servono appunto "le capacità"... e quindi il tipo di intelligenza elencate.

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Per studiare psicologia occorre la volontà di studiare.

Per fare lo psicologo, tanto tempo e la voglia di imparare sempre.

Per aiutare gli altri, l'umiltà di pensare di non poterlo fare.

Per fare lo psicoanalista, conoscere se stessi. Aggiungerei anche, in seduta, la tensione ad essere senza memoria né desiderio di Bion.

Ti parlo con riferimento alla psicoanalisi: non cercare gli "schemi" interpretativi dei sogni perché non esistono. E' molto difficile anche interpretare i propri sogni specialmente se non si è mai fatto analisi. E' tecnicamente impossibile fare autoanalisi.

Però puoi rivolgerti ad altri orientamenti che non sono incentrati sull'analisi dell'inconscio: porteranno a risultati diversi, ma hanno anch'essi una loro dignità d'indagine psicologica. Dipende da cosa senti di più nelle tue corde.

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Ti parlo con riferimento alla psicoanalisi: non cercare gli "schemi" interpretativi dei sogni perché non esistono. E' molto difficile anche interpretare i propri sogni specialmente se non si è mai fatto analisi. E' tecnicamente impossibile fare autoanalisi.

:49:

Scusami,

adesso io sono una tua paziente,

vengo da te

e ti voglio raccontare un sogno-incubo (qualsiasi cosa)

perchè tu non me lo interpreti ???

che psicologo sei???

se ho bisogno di parlare con qualcuno senza che questo mi fa nè dei test nè delle analisi oniriche... allora parlo con il mio gatto che mi da la stessa soddisfazione e almeno non spendo soldi per niente.

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:49:

Scusami,

adesso io sono una tua paziente,

vengo da te

e ti voglio raccontare un sogno-incubo (qualsiasi cosa)

perchè tu non me lo interpreti ???

che psicologo sei???

se ho bisogno di parlare con qualcuno senza che questo mi fa nè dei test nè delle analisi oniriche... allora parlo con il mio gatto che mi da la stessa soddisfazione e almeno non spendo soldi per niente.

Scusa ma i sogni non si interpretano mica come la smorfia napoletana! Una volta anche io pensavo, dopo aver fatto un sogno, di provare a ricercarne il significato in giro, poi ho capito che (purtroppo) non è così semplice. Non è che ad un determinato sogno corrisponde un significato valido per chiunque.

Lo psicologo non è che non interpreta, semplicemente non può farlo immediatamente come una macchinetta perché un minimo ti dovrà conoscere prima.

A parità di elemento sognato, questo potrà avere significati diversi a seconda della persona.

Almeno così ho capito io...

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Lo psicologo non è che non interpreta, semplicemente non può farlo immediatamente come una macchinetta perché un minimo ti dovrà conoscere prima.

Detta così mi va bene...

ma se permetti l'interpretazione dei sogni è fondamentale per indagare sulla vera natura dei problemi psicologici di un individuo.

I simboli onirici sono importanti.

Ovvio che una vera e più seria interpretazione è favorita da una profonda conoscenza del paziente.

Questo è indiscutibile.

Però dico solo che essendo reduce, io personalmente, da uno psicologo verso il quale ho perso tempo, soldi, ore di permessi di lavoro per ben 4 mesi della mia vita per poi sentirmi dire un giorno "ah io non interpreto i sogni perchè non ci credo"... sai avevo voglia di sbattergli quella scrivania in faccia elencandogli tutta la sua incapacità di lavorare....

è stato molto fortunato che ho evitato il tutto.

Quindi, detto questo, sono assai contrariata verso chi studia per anni un mestiere difficile e poi non ha voglia di capire un ca*** !

Anzi.... alla fine sono io che ho capito che gente del genere non è che non vuole capire........... PROPRIO NON CAPISCE !!!

se uno nasce tondo non muore quadrato.

se certa gente non è intelligente c'è poco da fare.

E io gli dissi: addio.

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Detta così mi va bene...

ma se permetti l'interpretazione dei sogni è fondamentale per indagare sulla vera natura dei problemi psicologici di un individuo.

I simboli onirici sono importanti.

Ovvio che una vera e più seria interpretazione è favorita da una profonda conoscenza del paziente.

Questo è indiscutibile.

Però dico solo che essendo reduce, io personalmente, da uno psicologo verso il quale ho perso tempo, soldi, ore di permessi di lavoro per ben 4 mesi della mia vita per poi sentirmi dire un giorno "ah io non interpreto i sogni perchè non ci credo"... sai avevo voglia di sbattergli quella scrivania in faccia elencandogli tutta la sua incapacità di lavorare....

è stato molto fortunato che ho evitato il tutto.

Quindi, detto questo, sono assai contrariata verso chi studia per anni un mestiere difficile e poi non ha voglia di capire un ca*** !

Anzi.... alla fine sono io che ho capito che gente del genere non è che non vuole capire........... PROPRIO NON CAPISCE !!!

se uno nasce tondo non muore quadrato.

se certa gente non è intelligente c'è poco da fare.

E io gli dissi: addio.

Sì, ho letto che non hai avuto una bella esperienza...

Però non ho capito che tipo di percorso hai fatto (magari lo puoi scrivere nell'altro topic così non si divaga qui, non so); si era parlato di sogni o l' "iniziativa" era partita da te? Chissà magari era proprio la terapia a non prevedere un lavoro del genere (insomma magari la persona da cui sei andata seguiva la corrente cognitivo-comportamentale, per dirne una che coi sogni non ha nulla a che fare). Certo che andare da uno/una che sta tipo mummia e non dice niente lo credo bene che sia frustrante, francamente è un modo di fare che non capisco :icon_rolleyes:

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Ad Alyson:

Forse tu avevi un aspettativa diversa rispetto al tipo di psicologo che hai scelto e per questo ne sei rimasta delusa.

Mi spiego meglio. L'intervento che hai contestato si riferiva alla psicoanalisi (mi pare di averlo scritto). L'interpretazione dei sogni, la "via regia per l'inconscio" é un costrutto psicoanalitico. E' chiaro che se ti rivolgi ad uno strategico o ad un cognitivista, ti risponda che "non ci crede".

Rintracciare il simbolismo onirico poi non può prescindere da un'approfondita conoscenza della persona alla quale si arriva dopo l'instaurazione di un rapporto terapeutico che faccia emergere la nevrosi di transfert. Non c'è un simbolismo onirico oggettivo e valido per chicchessia; esiste la persona con la sua complessità, per cui per me sognare di fare un bagno in acqua calda puó significare una cosa e per te un altro.

Ovviamente mi sto riferendo sempre al dispositivo psicoanalitico. Per altri percorsi il discorso cambia.

Spero di essere stata più chiara adesso.

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:49:

Scusami,

adesso io sono una tua paziente,

vengo da te

e ti voglio raccontare un sogno-incubo (qualsiasi cosa)

perchè tu non me lo interpreti ???

che psicologo sei???

se ho bisogno di parlare con qualcuno senza che questo mi fa nè dei test nè delle analisi oniriche... allora parlo con il mio gatto che mi da la stessa soddisfazione e almeno non spendo soldi per niente.

Poi non ci fermiamo solo ai sogni, in analisi si interpreta tutto,richieste, libere associazioni, ecc....

Per esempio, in risposta a ciò che ho quotato, si potrebbero restituire interpretazioni sulla necessità di avere test per potersi sentire compresa, oppure sul modo in cui viene "usato" lo psicologo per ricevere dei risultati su se stessi. Solo come esempio, ovviamente.

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Eh, amara delusione è stato scoprire che cognitivo o quel che era...

quello psicologo di sogni proprio se ne fregava...

io avevo sempre letto di psicologi capaci di interpretare i sogni ovviamente in relazione alla storia clinica del cliente.

Avevo bisogno di trovare la radice del mio problema ma da sola mi era difficile. Il dottore è lì apposta, è il suo lavoro!

Ho avuto 5 psicologi in vita mia.

Tutti per motivi diversi e in fasi diverse della vita.

L'ultimo è stato quello che mi ha più deluso.

Tutti gli altri sono stati ottimi.

(voi direte, perchè non sei andato da quelli ottimi?)

perchè a quei tempi ero precaria e quelli ottimi costano anche 70 euro a seduta, che di certo non mi posso permettere.

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Alyson il fatto che il tuo ex-psi non interpretasse i sogni non significa che non fosse uno psi capace, ma semplicemente che è uno psi di un orientamento che non prevede l'analisi dei sogni.

sono gli orientamenti psicanalitici e psicodinamici che usano l'interpretazione dei sogni (chi ne sa di più mi corregga se sbaglio) poi ci sono altri orientamenti che non la usano, ma hanno la stessa dignità, semplicemente usano metodi (in parte) diversi.

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La domanda che alla fine pongo è la seguente: cosa bisogna avere per studiare psicologia? Quali doti, quale talento? Come faccio per vedere se sono realmente portato per la cosa? Quale "forma mentis" bisogna acquisire? Cosa può servire per svilupparla? E' il caso di impegnarsi, anche solo per "hobby", oppure bisogna lasciar perdere?

Per studiare Psicologia, cosi come con qualunque altra disciplina, oltre alla materia prima (un Q.I. che ti permette di saper leggere quantomeno), basta avere un buon metodo di acquisizione delle informazioni, del tempo, e naturalmente l'interesse a farlo :ola (4):

se la vuoi studiare all'Università, sostanzialmente ti servono i soldi per pagarti quantomeno le tasse. se i corsi sono a numero chiuso e li "missi" (fallisci, non li superi), basta avere qualche "spintarella" ( :;): ) che ti ci infila lo stesso.

poi certo, un conto è acquisire le conoscenze, un altro è poterne usufruire, ed un altro ancora quello di riuscire ad usufruirne nel modo e nel momento adatto alla situazione. qui subentrano variabili (per lo più innate) legate alla memoria, al ragionamento logico, alla velocità di elaborazione, fino a quelle più personali e sociali (quindi acquisite o acquisibili) diciamo, come tolleranza alla frustrazione, gestione dell'ansia ecc ecc.

se ci vuoi lavorare dunque, e se ci vuoi vivere lavorandoci, devi possedere ed essere in grado di sfruttare capactà del genre.

resta cmq il fatto che se hai "conoscenze" varie ed eventuali, puoi sempre prendere i due piccioni con una fava, o addirittura senza, facendoti infilare nel settore pubblico, dove puoi lavorare, o non lavorare, ma cmq essere pagato, indipendentemente dalla qualità del tuo lavoro :ola (4):

riguardo all'hobby, dipende da quali sono gli obiettivi di questo tuo hobby che intendi....

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se ho bisogno di parlare con qualcuno senza che questo mi fa nè dei test nè delle analisi oniriche... allora parlo con il mio gatto che mi da la stessa soddisfazione e almeno non spendo soldi per niente.[/color]

e infatti è per questo che lo Psicologo gode di una certa reputazione, e alle volte pure il fruttivendolo (per dire) si spaccia come tale, sempre che non si possa/voglia andare dal prete :Just Kidding:

d'altronde, finche cè gente, da ambo le parti (professionisti, pazienti e non) che continua a dire "quello che conta è la persona, quello che conta è l'empatia, quello che conta è l'ascolto" ecc, che te voi aspetta -_-

però dai, alla fine, ci sarà pure in medicina la gente che preferisce farsi curare le epatiti (per dire) dal medico che è "bello e simpatico", invece che da quell'altro con le medicine... oppure no? :Straight Face:

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Certo che andare da uno/una che sta tipo mummia e non dice niente lo credo bene che sia frustrante, francamente è un modo di fare che non capisco :icon_rolleyes:

adesso, non per dire che lo psicologo che fa "zitto e mosca" ( :Straight Face: ) sia cosa buona e giusta, però quella della frustrazione, è una delle regole base proprio, per il buon esito della psicoterapia.

è (anche) da li che si parte :;):

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Avevo bisogno di trovare la radice del mio problema ma da sola mi era difficile. Il dottore è lì apposta, è il suo lavoro!

e che ce dovevi fa con la radice del problema? :Confused:

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adesso, non per dire che lo psicologo che fa "zitto e mosca" ( :Straight Face: ) sia cosa buona e giusta, però quella della frustrazione, è una delle regole base proprio, per il buon esito della psicoterapia.

è (anche) da li che si parte :;):

Sì questo lo so, in effetti mi sono resa conto in seguito che quella mia frase avrebbe potuto suscitare facilmente una risposta come la tua...

Ok la frustrazione, ma, a parte che basta andare ovunque/rapportarsi con qualsiasi cosa/situazione/persona che potenzialmente la si può provare, pure abbastanza facilmente (almeno a me succede così), poi...

In qualsiasi altro contesto una persona che sta zitta senza dir nulla nella migliore delle ipotesi viene presa per scema, invece certi psicologi non solo non vengono presi per tali (anzi capace che se hai qualcosa da ridire te la rigirano contro), ma vengono pure pagati... Sarà che non ho capito niente ma non mi piace proprio questo atteggiamento.

Scusa lo sfogo.

Per quanto riguarda il topic, il titolo di per sé non permette chissà quali risposte se non cose banali come "aver voglia di studiare": per il resto poi serve sicuramente, oltre alla preparazione di per sé, la pratica sul campo, perché altrimenti uno conosce tante belle nozioni nella teoria ma poi non sa come utilizzarle (ma questo vale per qualsiasi disciplina mica solo la psicologia). Credo serva anche una certa predisposizione dal punto di vista umano, checché se ne dica.

Uno può pure essere bravissimo ma se poi tratta il paziente come uno stupido, o con sufficienza, o facendolo sentire un numero (faccio esempi in generale anche in base a testimonianze che ho letto), alla fine fa più danni che altro.

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Sì questo lo so, in effetti mi sono resa conto in seguito che quella mia frase avrebbe potuto suscitare facilmente una risposta come la tua...

Ok la frustrazione, ma, a parte che basta andare ovunque/rapportarsi con qualsiasi cosa/situazione/persona che potenzialmente la si può provare, pure abbastanza facilmente (almeno a me succede così), poi...

In qualsiasi altro contesto una persona che sta zitta senza dir nulla nella migliore delle ipotesi viene presa per scema, invece certi psicologi non solo non vengono presi per tali (anzi capace che se hai qualcosa da ridire te la rigirano contro), ma vengono pure pagati... Sarà che non ho capito niente ma non mi piace proprio questo atteggiamento.

Scusa lo sfogo.

Per quanto riguarda il topic, il titolo di per sé non permette chissà quali risposte se non cose banali come "aver voglia di studiare": per il resto poi serve sicuramente, oltre alla preparazione di per sé, la pratica sul campo, perché altrimenti uno conosce tante belle nozioni nella teoria ma poi non sa come utilizzarle (ma questo vale per qualsiasi disciplina mica solo la psicologia). Credo serva anche una certa predisposizione dal punto di vista umano, checché se ne dica.

Uno può pure essere bravissimo ma se poi tratta il paziente come uno stupido, o con sufficienza, o facendolo sentire un numero (faccio esempi in generale anche in base a testimonianze che ho letto), alla fine fa più danni che altro.

Guarda, ti dico che il silenzio dello psicoterapeuta può avere una motivazione tecnica. Certo che é necessario anche capire il tempismo e soprattutto riuscire a capire se non sia dettato da motivazioni personali. Per questo dicevo che per uno psicoanalista é fondamentale conoscere se stesso ed aver concluso almeno un paio di analisi personali, proprio per una motivazione tecnica. Col silenzio si riesce anche a testare la capacità del paziente di effettuare un lavoro su se stesso senza"contaminazioni" oppure se ha bisogno ancora di una forma di sostegno. Sembra una sciocchezza, ma ci sono persone che non riescono a sostenere neanche l'analisi sdraiati sul lettino perché si sentono indifesi, nudi con i propri pensieri, in una parola non sostenuti.

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Ah beh, certo tex-... per studiare psicologia può studiarla anche uno stupido !!! tutti possono studiare psicologia....

ad applicarla e ad essere davvero capaci servono appunto "le capacità"... e quindi il tipo di intelligenza elencate.

dubito che tutti possono studiare psicologia e nn credo che uno stupido potrebbe essere all'altezza.

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