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Rapporto con la gente


Blue

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E' un controsenso, mi piace la solitudine e il silenzio invece faccio un lavoro che mi porta a contatto con la gente tutto il giorno: un negozio.

Preferirei certo un lavoro in cui non devo vedere e parlare in continuazione con persone (soprattutto persone che non conosco), ma è andata così :roll:

Questo contatto continuo con gente di tutti i tipi mi porta ancora di più, quando non lavoro, a desiderare di stare da sola, anzi, ho la nausea di stare a sentire tutti quanti, e l'atmosfera natalizia, questa gente impazzita che gira dappertutto, mi mette il malumore :wink:

Per non parlare dei clienti che rompono...

Proprio con la gente non ci so fare.

Mi irrito in fretta, e ho il brutto vizio di stabilire subito "quello mi sta antipatico/mi piace" senza conoscerlo, solo da una frase o dall'atteggiamento o dall'aspetto fisico!

Il risultato di tutto questo è che la mia vita sociale è quasi nulla, ma il fatto è che non mi dispiace.... mi sento così lontana da tutti gli altri... forse sono circondata da persone sbagliate... o sono proprio così asociale!

....opinioni al riguardo :?::

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ciao blue!

il lavoro è lavoro e oggi come oggi serve più che mai quindi non trovo contraddittorio il fatto che tu lavori in un negozio nonostante la tua avversione per la gente , ma la trovo solo una necessità lavorativa..non credo che ci si possa permettere più di tanto di snobbare le occasioni lavorative....

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grazie per la risposta :)

è vero, il lavoro è sacro, oltretutto il negozio è mio quindi me lo tengo ben stretto :wink:

proprio perchè è sul lavoro che ho occasione di vedere gente in continuazione, lì mi sembra di essere una specie di aliena: noto quanta gente maleducata c'è in giro, o arroganti, e penso che secondo loro certamente il loro comportamento è normale :shock:

io mi faccio sempre un sacco di scrupoli per non creare fastidi in genere, faccio un esempio idiota, per esempio per non parcheggiare l'auto dove dà fastidio, anche per una commissione, piuttosto faccio due giri in + e un pezzo a piedi..... oppure quando entro in un negozio cerco di non fare perdere tempo inutilmente (come invece fanno spesso con me :LOL: )...non so, per esempio raccolgo i bisogni del mio cane per strada (invece un sacco di gente se ne frega), ...

ma il buon senso dov'è finito? sono io che "pretendo troppo"?

Quante parole inutili si spendono...

ora però devo mettere gli addobbi di natale al negozio :LOL: .... che pizza!

ciao e grazie :)

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ciao blue :)

e se la tua ricerca/bisogno di solitudine nascono proprio dal contatto continuo con la gente? ....magari se facessi un lavoro più "solitario" ed abitassi in un posto isolato, non la penseresti così....

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Ciao Blue,

mi è sembrato di capire che il tuo essere "asociale" non ti dispiaccia...quindi è solo del lavoro che ti lamentavi?

Riguardo al giudicare subito simpatico/antipatico qualcuno, succede anche a me...e ne sono contenta, lo considero una sorta di istinto primordiale, che tante volte mi ha aiutata a non prendere fregature...

Un saluto :wink:

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grazie per la risposta :)  

è vero, il lavoro è sacro, oltretutto il negozio è mio quindi me lo tengo ben stretto :LOL:  

proprio perchè è sul lavoro che ho occasione di vedere gente in continuazione, lì mi sembra di essere una specie di aliena: noto quanta gente maleducata c'è in giro, o arroganti, e penso che secondo loro certamente il loro comportamento è normale :shock:  

io mi faccio sempre un sacco di scrupoli per non creare fastidi in genere, faccio un esempio idiota, per esempio per non parcheggiare l'auto dove dà fastidio, anche per una commissione, piuttosto faccio due giri in + e un pezzo a piedi.....  oppure quando entro in un negozio cerco di non fare perdere tempo inutilmente (come invece fanno spesso con me :LOL: )...non so, per esempio raccolgo i bisogni del mio cane per strada (invece un sacco di gente se ne frega), ...

ma il buon senso dov'è finito? sono io che "pretendo troppo"?  

Quante parole inutili si spendono...

ora però devo mettere gli addobbi di natale al negozio :evil:  .... che pizza!

ciao e grazie :)

credo di aver capito che sei una persona educata e corretta nei comportamenti e il vedere che la gente non ti riserva lo stesso trattamento con cui la tratti tu ti ha radicato dentro questo sentimento di avversione....

non sei cmq l'unica che lavora a contatto con le persone ed è nelle tue stesse "condizioni"..anche il mio fidanzato lavora con la gente e torna tutte le sere a casa "schizzato"..o una mia amica fa la commessa in un negozio...stessa cosa....quindi se ti può consolare tranquilla che non sei sola!! :LOL::LOL:

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Perchè hai scelto un lavoro che ti obbliga a stare con la gente se il contatto con il pubblico non ti piace?

Oltrettutto l'attività è tua, quindi a maggior ragione credo che la scelta sia stata particolarmente meditata... questa è una cosa sulla quale dovresti riflettere, secondo me.

Azzardo un ipotesi, forse più che il non piacerti il contatto con le persone non riesci a relazionarti in maniera rilassata con esse.

Sai, stare con la gente implica molta tolleranza, e ti spiego cosa intendo io per tolleranza in questo discorso: Oggi ho le palle girate e sbotto, se però domani mi entra in negozio uno che sbotta metto in presupposto che possa avere le palle girate pure lui.

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E' un controsenso' date=' mi piace la solitudine e il silenzio invece faccio un lavoro che mi porta a contatto con la gente tutto il giorno: un negozio... o sono proprio così asociale! ....opinioni al riguardo?"[/quote']

se sei così asociale allora per fortuna che hai un lavoro che ti permette di stare vicino alla gente, forse riflettendoci un pò sulle tue fantasie simbiotiche e di controllo la smetterai di essere prevenuta e potrei (anche tu) vivere dignitosamente.

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La capacità comportamentale è quella di modificare il carattere e non viceversa

il vero sforzo non è la'ssecondare il proprio istinto comportamentale ma di adeguarlo alle necessità sociali.........

quindi lavora e impara..........

ti consiglierei di condurre attività fisica di sfogo tipo : bicicletta, ginnastica, nuoto ecc...., vedrai che che ti farà bene a livello di tossine neurologiche....

ciao.........a proposito cosa vendi di bello? 8)

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Ti rispondo un po' risentita, ma ti assicuro, non ce l'ho con te:

Anche io sono una persona molto corretta, non parcheggio mai in doppia fila o cose del genere... Ma una cosa che mi fa arrabbiare, quanto la scorrettezza, è l'assoluta mancanza di accoglienza nei PUBBLICI ESERCIZI, almeno nella cittaà dove vivo.

Sottolineo questa parola perché immagino che quando una persona apre un negozio, dovrebbe rendersi conto che quel pubblico che gli porta tanti bei soldini, in cambio vorrebbe sentirsi accogliere nel negozio.

Se entro in un negozio e ci sono quindici persone, è ovvio che non mi metto a fare duecento domande, ma se entro in un negozio dove la commessa sta leggendo il giornale e di altri clienti nemmeno l'ombra, e ne approfitto per provare tre o quattro paia di scarpe, tanto per vedere come mi stanno, non penso di fare nulla di male no?

La mia domanda è ma forse questi esercenti perennemente imbronciati e stanchi di dare retta ai clienti, qualunque sia la ragione, in realtà stanno scaricando sui questi malcapitati le loro umane tristezze?

Ti auguro tanto di trovare innanzitutto tanta gioia nella vita, in modo che magari ne regali un pochino a chi per caso si affaccia all'uscio del tuo negozio.

P.S.: acnhe io odio il Natale.

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E' un controsenso' date=' mi piace la solitudine e il silenzio invece faccio un lavoro che mi porta a contatto con la gente tutto il giorno: un negozio... o sono proprio così asociale! ....opinioni al riguardo?"[/quote']

se sei così asociale allora per fortuna che hai un lavoro che ti permette di stare vicino alla gente' date=' forse riflettendoci un pò sulle tue fantasie simbiotiche e di controllo la smetterai di essere prevenuta e potrei

"potrei" ...cioè parli con te stesso, più che con blue?

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WOW :D ringrazio tutti per le risposte, mi piace sentire diversi punti di vista! Come sempre son di corsa, domani volentieri rileggerò tutto con calma. un saluto a tutti :wink:

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Perchè hai scelto un lavoro che ti obbliga a stare con la gente se il contatto con il pubblico non ti piace?  

Oltrettutto l'attività è tua, quindi a maggior ragione credo che  la scelta  sia stata particolarmente meditata...  questa è una cosa sulla  quale dovresti riflettere, secondo me.

prendo come spunto la tua citazione perchè centra abbastanza il punto :)

Quando ho aperto il negozio (a proposito, vendo computer insieme a mio marito che fa anche l'assistenza tecnica, e poi facciamo fotocopie e servizi vari) doveva essere una specie di magazzino di carta all'ingrosso, e non un vero e proprio negozio aperto a tutti. Poi la richiesta è stata diversa, e per lavorare ci siamo dovuti adeguare.

abbiamo mollato i rispettivi lavori in una grande città e ci siamo buttati in questa "avventura" trasferendoci in una cittadina di mare, quindi posto nuovo, gente sconosciuta... ma ero abbastanza giovincella :) , piena di tante belle aspettative e fiduciosa!

Nel giro di pochi anni ho preso tante di quelle batoste, che adesso sono diventata tutta un'altra persona :shock: soprattutto, molto, molto, diffidente. Sintetizzo così: il 99,9% delle persone che ho conosciuto qui, si fingono amici solo perchè visto che ho il negozio, vogliono un tornaconto.

Finisco per forza col mischiare la vita privata col lavoro, perchè non appena mi sono azzardata a dare confidenza a qualcuno, sperando di fare nuove amicizie, è successo come si usa dire "gli dai un dito, si prendono il braccio".

"Amici" a cui ho fatto credito e sono spariti; gente che mentre sono in giro per i fatti miei, magari al supermercato a fare la spesa, mi fermano per chiedermi cose di lavoro; abbiamo dovuto cambiare n° di cell perchè ci chiamavano senza ritegno la sera, o la domenica, qualunque ora per chiederci le cose :x ....

questa è la maleducazione che non sopporto, che non capisco, non capisco come si fa a non farsi scrupoli...

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....una cosa che mi fa arrabbiare, quanto la scorrettezza, è l'assoluta mancanza di accoglienza nei PUBBLICI ESERCIZI, almeno nella cittaà dove vivo.

Sottolineo questa parola perché immagino che quando una persona apre un negozio, dovrebbe rendersi conto che quel pubblico che gli porta tanti bei soldini, in cambio vorrebbe sentirsi accogliere nel negozio.

Se entro in un negozio e ci sono quindici persone, è ovvio che non mi metto a fare duecento domande, ma se entro in un negozio dove la commessa sta leggendo il giornale e di altri clienti nemmeno l'ombra, e ne approfitto per provare tre o quattro paia di scarpe, tanto per vedere come mi stanno, non penso di fare nulla di male no?

La mia domanda è ma forse questi esercenti perennemente imbronciati e stanchi di dare retta ai clienti, qualunque sia la ragione, in realtà stanno scaricando sui questi malcapitati le loro umane tristezze?

Ti auguro tanto di trovare innanzitutto tanta gioia nella vita, in modo che magari ne regali un pochino a chi per caso si affaccia all'uscio del tuo negozio.

P.S.: acnhe io odio il Natale.

Parole sante!! :wink: Su questo non ci piove, sono la prima che quando entra in un negozio cerca un sorriso dall'altra parte del bancone...

Non vorrei avere dato un'impressione sbagliata: non immaginatemi come una specie di strega che fulmina i clienti con lo sguardo e gli sbatte la roba in faccia :LOL:

Anche se per me è faticoso, non nego mai un sorriso a chi entra, e ci metto tutta la mia gentilezza possibile (anche se ho le b*** in giostra :roll: )... ma l'atteggiamento di molti mi disarma;

mettiamoci poi che il settore "computer" è abbastanza "delicato", vi sono molte persone che non ne capiscono molto, e per carità, nulla da ridire, mica tutti devono essere dei geni dell'informatica.... ma la maggior parte pur essendo completamente ignoranti in materia vogliono fare i sapientoni, e con quale arroganza! La frase "il computer non funziona" può avere dietro decine di motivazioni che non sono un guasto, ma il fatto di non saperlo usare :roll: ...

... e qui dico: ma se io so di essere ignorante (nel senso di "ignorare") in una cosa, non mi permetterei mai di sbraitare le mie ragioni senza sapere di cosa sto parlando... ma perchè è così difficile da capire?

perchè è così difficile per me comunicare con le persone? :wink:

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La capacità comportamentale è quella di modificare il carattere e non viceversa

il vero sforzo non è la'ssecondare il proprio istinto comportamentale ma di adeguarlo alle necessità sociali.........

quindi lavora e impara..........

ti consiglierei di condurre attività fisica di sfogo tipo : bicicletta, ginnastica, nuoto ecc...., vedrai che che ti farà bene a livello di tossine neurologiche....

ciao.........a proposito cosa vendi di bello? 8)

Vado a correre quando posso, se non lo facessi penso che impazzirei :wink:

Mi spieghi meglio la tua prima frase per favore? :)

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ciao blue :)

e se la tua ricerca/bisogno di solitudine nascono proprio dal contatto continuo con la gente? ....magari se facessi un lavoro più "solitario" ed abitassi in un posto isolato, non la penseresti così....

QUANTO VORREI PROVARE!!! :wink: :D

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Perchè hai scelto un lavoro che ti obbliga a stare con la gente se il contatto con il pubblico non ti piace?  

Oltrettutto l'attività è tua, quindi a maggior ragione credo che  la scelta  sia stata particolarmente meditata...  questa è una cosa sulla  quale dovresti riflettere, secondo me.

prendo come spunto la tua citazione perchè centra abbastanza il punto :)

Quando ho aperto il negozio (a proposito, vendo computer insieme a mio marito che fa anche l'assistenza tecnica, e poi facciamo fotocopie e servizi vari) doveva essere una specie di magazzino di carta all'ingrosso, e non un vero e proprio negozio aperto a tutti. Poi la richiesta è stata diversa, e per lavorare ci siamo dovuti adeguare.

abbiamo mollato i rispettivi lavori in una grande città e ci siamo buttati in questa "avventura" trasferendoci in una cittadina di mare, quindi posto nuovo, gente sconosciuta... ma ero abbastanza giovincella :) , piena di tante belle aspettative e fiduciosa!

Nel giro di pochi anni ho preso tante di quelle batoste, che adesso sono diventata tutta un'altra persona :shock: soprattutto, molto, molto, diffidente. Sintetizzo così: il 99,9% delle persone che ho conosciuto qui, si fingono amici solo perchè visto che ho il negozio, vogliono un tornaconto.

Finisco per forza col mischiare la vita privata col lavoro, perchè non appena mi sono azzardata a dare confidenza a qualcuno, sperando di fare nuove amicizie, è successo come si usa dire "gli dai un dito, si prendono il braccio".

"Amici" a cui ho fatto credito e sono spariti; gente che mentre sono in giro per i fatti miei, magari al supermercato a fare la spesa, mi fermano per chiedermi cose di lavoro; abbiamo dovuto cambiare n° di cell perchè ci chiamavano senza ritegno la sera, o la domenica, qualunque ora per chiederci le cose :x ....

questa è la maleducazione che non sopporto, che non capisco, non capisco come si fa a non farsi scrupoli...

..io credo che non ti piaccia il tuo lavoro...sai cosa penso? quando non si sta bene, oppure quando si fa qualcosa perchè si deve e non perchè lo vogliamo davvero, siamo negativi, e la negatività porta altra negatività... ci carichiamo di aspettative e magari inconsapevolmente "pretendiamo" laddove non ci sarebbe nulla da pretendere, e non ci accorgiamo che non siamo in grado di dare o di accetare le "mancanze" degli altri, e quindi, come si suol dire, ci accaniamo a "tirare fuori il sangue dalle rape":arrow:

Forse non è questa la tua situazione ma mi è venuto da dire questo.

bello abitare in una città di mare, piacerebbe tanto anche a me.

l'acqua è il mio elemento praferito.

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sì, hai ragione, il mio lavoro non mi piace molto: amo la natura e gli animali, invece lavoro con le macchine e la gente :roll:

Mi auto-consolo dicendomi: "è il prezzo da pagare per la vita che faccio qui al mare (che adoro)".... oppure penso a tutti quelli che il lavoro non ce l'hanno.

Penso che ho comunque molti vantaggi, dal fatto che non ho padroni, non devo chiedere permessi a nessuno, se non ho voglia di lavorare non lavoro... ho fatto lavori da dipendente ed era peggio quando il "capo" mi alitava sul collo....

lo so, le mie sono tutte "scuse" :wink:

però, questo secondo me non giustifica la maleducazione generale che trovo sempre di più nella gente.

esempio: proprio pochi giorni fa, sotto casa, qualcuno aveva parcheggiato la macchina in modo da chiudere completamente la nostra. Per potere uscire mio marito si è messo a suonare il clacson.... arrivano i nuovi vicini di casa, dopo più di un quarto d'ora, e si incaz** perchè STAVANO DORMENDO :shock: :shock: ... cioè, mi chiudi il passaggio e te ne vai a dormire, ma come si fa? Ma mentre lo fanno, si rendono conto e se ne fregano, oppure sono proprio lobotomizzati? :shock: no perchè non è la prima volta che capita!

E POI CI INSULTANO PURE! :shock:

dico io, ma a voi capitano queste cose? non è tanto il fatto in sè, perchè mi rendo conto che è una cretinata, è solo un piccolo esempio di cosa intendo, è il MODO di agire che mi sciocca; proprio non riesco ad accettare, a capire.

a volte penso che se potessi tornare indietro, nella vita, sceglierei di studiare per fare la ricercatrice, sai, quelle persone che fanno i documentari sugli animali, e stanno settimane o mesi nelle foreste per filmare i gorilla :LOL:

perchè con gli animali ci capiamo a meraviglia... mi sa che sono io che sono proprio nel posto sbagliato :LOL:

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  • 2 weeks later...

avete ragione in tante cose, certo che quando uno come me il lavoro non ce lo ha pie', siannoia, non vede nessuno, e inizia a pegiorarela sua depressione, altaletante che migliora solo col lavoro.

poi il lavoro non porta a casa solo isoldi, il lavoroè anche un ruolo,

per alcuni il tipo di lavoro che si fa è quasi una missione, comunque è una componente fondamentale per la nostra vita, ed è inutile che alcuni psicologi dicano ai disocuopati che si fanno falsi problemi perchè hanno tempo libero, e che il lavoro non è importante ma è bene stare con sè stessi.

Gli altri lavorano, e tu stai a spasso da solo, in giro vedisolo casalinghe a fare la spesa, metà di loro è frustrata ma non lo dice, alcune son contente di darsi tutte per famiglia e casa, altre no.

C'è chi ha bisonogo di volontariato e chidi un lavoro anche perchè non tuti siamo agiati, e visto che oggi anche i cani hanno il diploma figurati un laureato che cosa deve dire. Conosco laureati che si sono ridotti a fare le pulizie, nonostante siano usciti con brillanti voti.

Ma questa è questione di fortuna,. del sistema aclientelare italiano e di un non so che di altro, L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro e meno male, se poi c'è chi lavora troppo e non cura gliaffeti allroa è altro discorso, ma purtroppo non siamo più ai tempi del baratto e coltivare l'orticello sotto casa non è più tanto produttivo, anche per via dello smog che vi si posa e i trattametni che dovrebbe subire la verdura per non farsi mangiare dai golosi insetti.

Templare 1971

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  • 2 weeks later...

Approfitto di questo mio primo intervento per salutare tutti gli utenti del forum... come avrete sicuramente notato io un nuovo iscritto. Voglio esordire rispondendo all'intervento di batsabea. 8)

Ti rispondo un po' risentita, ma ti assicuro, non ce l'ho con te:

Anche io sono una persona molto corretta, non parcheggio mai in doppia fila o cose del genere... Ma una cosa che mi fa arrabbiare, quanto la scorrettezza, è l'assoluta mancanza di accoglienza nei PUBBLICI ESERCIZI, almeno nella cittaà dove vivo.

Beh di sicuro non è un problema esclusivo della tua città, anzi io direi addirittura mondiale.

Sottolineo questa parola perché immagino che quando una persona apre un negozio, dovrebbe rendersi conto che quel pubblico che gli porta tanti bei soldini, in cambio vorrebbe sentirsi accogliere nel negozio.

Guarda che la dignità l'ha sia il negoziante che il cliente. E' ovvio che il cliente va trattato con un certo riguardo, ma da come leggo la tua esposizione mi sembra troppo la parola accogliere. Se io voglio essere accolto in generale vado a casa mia, parenti o amici.

Se entro in un negozio e ci sono quindici persone, è ovvio che non mi metto a fare duecento domande, ma se entro in un negozio dove la commessa sta leggendo il giornale e di altri clienti nemmeno l'ombra, e ne approfitto per provare tre o quattro paia di scarpe, tanto per vedere come mi stanno, non penso di fare nulla di male no?

La mia domanda è ma forse questi esercenti perennemente imbronciati e stanchi di dare retta ai clienti, qualunque sia la ragione, in realtà stanno scaricando sui questi malcapitati le loro umane tristezze?

Ma scusa, il suo problema non è avere rapporti con i clienti del suo negozio, ma con le persone in generale e sicuramente io trovo ammirevole il fatto che, credo per sua volontà e sicuramente per necessità, abbia scelto di aprire un negozio di vestiti. Indubbiamente se un negozio entra un cliente ogni mese non ha sicurtamente vita lunga :-)

Ti auguro tanto di trovare innanzitutto tanta gioia nella vita, in modo che magari ne regali un pochino a chi per caso si affaccia all'uscio del tuo negozio.

P.S.: acnhe io odio il Natale.

Guarda, io auguro anche te di trovare tanta gioia nella vita, e in particolare di cercare gioia anche al di fuori dei negozi di abbigliamento! :(

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ciao Blue...quello che hai scritto sul tuo lavoro mi ha ricordato un pò qualcosa di me.non sono brava ad avere a che fare con le persone, me la cavicchio con quelle vicine, ma con quelle che vicine non sono divento un mezzo disastro. faccio lavori che implicano un contatto con le persone molto particolare, non certo diretto come può essere in un negozio.e di tanto in tanto mi *butto* nel lavoro con il pubblico, nei mercatini.per quanto mi pesi stare in mezzo alle persone per tutto il giorno, questo tipo di lavoro mi aiuta ad usare una parte di me che è quasi sempre silente, e mi scopro brava ad avere a che fare con le persone,anche quando mi stanno antipatiche, mi diverto a fare questa cosa proprio perchè fa parte di una mia *zona d'ombra*, visto che per il resto del tempo sono solitaria,misteriosa,ostica.

la differenza sostanziale per me è che so che è un lavoro a termine, che poi tornerò alle mie occupazioni solite, grazie alle quali c'è comunque uno schermo che mi separa dagli altri.

e mi verrebbe da farti la stessa domanda che ti ha fatto xela. mi sei sembrata di primo acchito una persona che non si fa problemi rispetto al suo desiderio di star sola....quindi mi viene spontaneo chiedermi cosa ti ha portata a metterti così a contatto con le persone?forse c'è qualcosa di te che lo desidera, forse l'entrare e uscire da sè è un movimento che è giusto sia come la risacca(immagino gradirai la metafora,visto che ami il mare...),è un armonioso andare e venire,quando si esce si sente nostalgia dell'interno, quando si entra si sente nostalgia dell'esterno....

Forse.

S.

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