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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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P.s.: Facciamoci una risata, volevo raccontare un equivoco accaduto nell'ultima seduta....

Mi pare si parlava di relazioni amorose o di cosa sentivo nella relazione terapeutica, non ricordo bene....ma all'improvviso mi chiede se mia madre soffriva di ragadi.....

:icon_rolleyes: io penso tra me e me: e mo' che c'entra il culo???? :icon_rolleyes:

Rispondo di no e poi lui mi specifica meglio iniziando a parlare di seno :o::o::fool:

Quindi: "Dottore.....scusiiii! Ma io veramente avevo pensato al...... :rofl: "

"No, perché, sa, avevo un ex che ne soffriva e all'epoca non conoscevo nemmeno il termine, al massimo avevo sentito parlare di emorroidi :rofl: ....effettivamente, ora, pensandoci, sì, so che è anche un problema del senoooo!"

ma che deficiente ignorante che sono :Just Kidding:

........comunque in generale devo avergli talmente rotto le scatole con le mie più disparate richieste affettive che mi ha anticipato il rientro di una settimana :Just Kidding:

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Il caso ha voluto che lo psicoterapeuta che avrebbe dovuto tirarmi fuori da questo pasticcio sia un gran pezzo d'uomo che sostiene la causa di una sessualità libera, condotta con discrezione ed equilibrio.

Che dire, io non sono in cerca di evasioni, ma questo suo stile di vita mi avrebbe aiutato molto, a suo tempo, se fossi stata capace di sostenerlo. Traete voi le conclusioni :Batting Eyelashes:

questa cosa mi fa riflettere su quanto entrino in gioco le personalità dei terapeuti...

ad esempio, in totale controtendenza rispetto le vostre (tua e di zazà) esperienze, il mio psi non è a favore della sessualità libera.

non è nemmeno contro, che sia chiaro! e so che non esprimerebbe giudizi negativi se mi capitasse qualche avventura, anzi, se fosse capitato in qualche periodo particolarmente difficile, e mi avesse fatto bene, sarebbe stato solo contento per me... però so che non lo "consiglierebbe" esplicitamente come stile di vita. questo no!

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Buongiorno!

Per il libro, perché non provi da feltrinelli? al limite lo ordini da loro, non credo sia diventato un libro raro, è della Bompiani e non bisogna confonderlo con "la casa dell'incesto" che invece è un suo romanzo. Quello di cui parlo è una parte dei suoi diari, vita e personaggi reali.

Grazie per la precisazione. Per ora ho cercato solo su Internet perché non ho tempo di uscire, e in effetti ho trovato solo "La casa dell'incesto" ma non mi convinceva. Ma troverò.

Se il tuo psi è "progressista", il mio precedente era cento volte "peggio" perché non parlava solo di sessualità libera ma andava oltre, sosteneva che alcuni di noi sono troppo articolati e complessi perché possa bastare una persona sola a cui relazionarsi, in qualche modo sosteneva una forma di "poligamia", legittima a livello affettivo quanto la monogamia. Ovviamente riconosceva l'enorme difficoltà di conciliare questa istanza con la realtà e secondo me non aveva affatto trovato la soluzione ideale.

È pressappoco quello che sostiene anche il mio e, anche se non l'ha mai detto esplicitamente, ho ragione di credere che lui questa filosofia la metta in pratica. Nel suo caso però, se ho ben capito, si tratterebbe di relazioni puramente sessuali, non credo c'entri niente l'affettività. In teoria lo penso anch'io, anzi credo che esista tutto un sottobosco di relazioni occasionali insospettabili e più frequenti di quanto non si ammetta. Solo che bisogna saperle gestire o si rischia di rimanere invischiati e farsi del male. In altre parole, ci vogliono le palle. L'Eccelso sostiene che non è necessario investirci troppo in termini di coinvolgimento emotivo: ma allora, scusate, a che serve? Il sesso ridotto ai minimi termini, senza quell'alone un po' mistico che giustifica la partecipazione di un secondo elemento, equivale a una masturbazione. Froggy docet.

(Poi, diciamocelo, quando si tirano in ballo le passioni e gli istinti animali, gli uomini sono pericolosi: ci mettono un attimo a tirar fuori il coltello).

Guarda, a me è accaduto di portare avanti relazioni parallele ma col tempo ho capito che per me significava soprattutto moltiplicare al quadrato la mia nevrosi, non a caso le persone in questione avevano tratti nevrotici in comune!!

Ciò nonostante, per me la questione monogamia-poligamia è ancora aperta, cioè un giorno lui mi disse che io sono tendenzialmente monogama ma non so davvero quanto sia vero.

A me è successo quando finalmente ho avuto la libertà di vivere la mia vita. Mi spiego: ho vissuto con i miei genitori fino a 28 anni, hanno sempre imposto dei limiti molto rigidi alla mia libertà d'azione e di movimento, le mie esperienze ho dovuto farmele di nascosto con tanta frustrazione e molta tensione (che sono nemiche del piacere). Potevo dire, fare, baciare, lettera e testamento solo se scortata da un fidanzato. NO, dico, ma si può? È ovvio che ho sempre fatto in modo di avere un fidanzato e anche di mettere una certa distanza fisica tra me e la mia famiglia: l'Erasmus prima, il lavoro in un'altra città... Fidanzato o non fidanzato, appena le paratie che mi avevano costruito intorno si sono socchiuse, la vita è fluita dentro con una certa irruenza. Alla vita non si sfugge.

Nel tuo caso dovresti chiederti cosa cerchi, cosa ti aspetti dallo sguardo degli uomini e tutto ciò che può esservi d'implicito dietro quello sguardo.....cerca appunto di esplicitarlo!

Semplicizzo un po', ma penso che è tutta una questione di aspettative, più sono grandi e più diventa difficile viversi quel che viene per quel che è.

Guarda, io ho vissuto e lavorato 4 anni in un'altra città, e sono stati gli anni più "normali" della mia vita. Poi circa dieci anni fa sono tornata in questa città del menga, ammirata in tutto il mondo e su cui io getterei una bella colata di cemento. Il mio è un lavoro solitario - io e il mio computer - tanto che fino allo scorso anno lo svolgevo da casa, non avevo contatti né con amici né con clienti e colleghi se non per via telematica. Lo scorso anno, arrivata a livelli di alienazione ormai insostenibili, ho preso in affitto un ufficio e sono finalmente uscita di casa, ho conosciuto persone, sono dimagrita, mi sono riproposta al pubblico! Solo che dieci anni fa ero giovane e sufficientemente carina e capitava che gli uomini mi guardassero. Dopo dieci anni, qualche chilo, due figli e quarant'anni suonati, all'improvviso mi sento tanto gallina vecchia :Chicken: e dato che l'ultimo decennio l'ho vissuto praticamente chiusa in casa (giuro, quasi non riesco a crederci io stessa) non ho avuto modo di assimilare il cambiamento graduale che avveniva in me. Praticamete sono invecchiata di dieci anni nel giro di un mese o quel che è servito per organizzare il cambiamento di vita. E non riesco ad accettarlo.

Io penso che tu abbia ragione ad aver timore di intaccare la tua tranquillità familiare perché è qualcosa a cui tu giustamente tieni, ma mi sembra di capire che la tua paura non sia tanto quella di essere scoperta quanto di venire intaccata dall'interno. Ora è normale che le relazioni anche apparentemente solo sessuali possano smuovere dentro un mare immenso di questioni che investono la personalità, il proprio modo di essere nel mondo. Questo, credo, per la donna.

Bingo. Ho paura proprio di quello. Tanto più che, tranne qualche eccezione, le relazioni che ho avuto non le ho cercate ma mi sono cadute sulla testa senza che riuscissi a gestirle/dominarle/incanalarle, quello che vuoi. Insomma, per me si è trattato quasi sempre di catastrofi naturali imprevedibili e indesiderate. Quindi per me l'equilibrio tra il cercare ancora lo sguardo di un uomo e il desiderio di una vita serena e tranquilla con i miei cuccioli e il loro papà si svolge tutto sul filo di una lama. Oh yes, I need a psychiatrist.

Tornando alla storia che hai avuto, beh direi che è più che comprensibile che hai avuto problemi! quando ci si innamora si desidera tutto ed è veramente difficile sapersi accontentare. Da come hai raccontato mi sembra di capire che in un primo tempo tu eri innamorata ma dovendo scegliere non volevi perdere la storia col tuo futuro marito e poi in seguito hai cambiato idea ma l'altro non se la sentiva, giusto? Cioè non mi è chiaro perché non ti è andato bene di riprendere come avevate iniziato...cosa di preciso ha creato il conflitto? forse semplicemente ti sei resa conto che lo avevi idealizzato? ti ha fatto male scoprirlo fragile?

E poi: cosa metti come valore aggiunto nella sessualità per cui non riesci a viverla per quello che è?

Io ero innamorata ma non particolarmente frustrata dall'impossibilità di convivere: in fondo cosa c'è di più bello di un amore idealizzato senza puzze di piedi, borgorigmi e bollette da pagare? Ero perfettamente appagata dall'intimità epistolare culminata nella fuitina, avrei sofferto un po' come è giusto che sia in ogni amore come si deve :rolleyes: e sarei tornata piano piano alla mia quotidianità, condivisa con lui solo virtualmente. Per me è stato traumatico e stressante accettare l'idea del cambiamento radicale che lui proponeva. Dato che ormai eravamo entrambi ai ferri corti con i rispettivi compagni, avrei anche accettato di vivere con lui in quel paese che non mi piace neanche un po', per consentirgli di stare vicino ai figli. Solo che all'ultimo momento lui ha cominciato a nicchiare e non ha detto che non se ne faceva di nulla solo perché a quel punto ho sbattuto la porta io. Però, come dire: questo è piombato nella mia vita come un ciclone, ha frantumato tutto quello che ha potuto e se n'è andato senza neanche spazzare i cocci. Ekkekkavolo.

La sessualita... non riesco a viverla per quello che è? Boh. Non saprei. Chiedo all'Eccelso e poi ti dico :p:

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ma che deficiente ignorante che sono :Just Kidding:

........comunque in generale devo avergli talmente rotto le scatole con le mie più disparate richieste affettive che mi ha anticipato il rientro di una settimana :Just Kidding:

tu sei matta da legare :complimenti:

(e già che si trata di lapsus, l'altro giorno in seduta, invece di parlare dell'ormai ricorrente "bastone con la carota" ho detto "bastone con la banana" :ph34r: )

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per deprimervi con argomenti molto meno stuzzicanti... io sto in crisi economica! :help:

ho delle cure dentistiche urgenti da fare, e non so come pagarmi in contemporanea dentista e psicoterapia.

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per deprimervi con argomenti molto meno stuzzicanti... io sto in crisi economica! :help:

ho delle cure dentistiche urgenti da fare, e non so come pagnarmi in contemporanea dentista e psicoterapia.

Compagna, siamo in due... :drinks: Io quest'anno sorvolo sulle vacanze, e gli dei sanno se ne avrei bisogno :Skull:

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vacanze già sorvolate... altre idee?

Innanzitutto comincia a considerare i metodi di controllo della natalità, perché con tutti quei draghi che metti al mondo chiunque si troverebbe in difficoltà.

Mai pensato di vendere qualcosa su ebay?

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e che mi vendo? :(: un rene? :unknw:

Indumenti che non utilizzate più, per esempio? Quando mio figlio era piccolino vendevo i suoi capi smessi e con il ricavato ne ricompravo altri sempre su ebay. La gente vende e compra le cose più impensabili.

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temo con i miei capi smessi di poterci fare poche decine di euro... non le più di mille che mi servirebbero!

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temo con i miei capi smessi di poterci fare poche decine di euro... non le più di mille che mi servirebbero!

L'unica cosa che potrei fare è mandarti in visione il mio estratto conto che forse ti consolerebbe un po'. Ma mi rendo conto che servirebbe a poco :icon_rolleyes:

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Per il libro, perché non provi da feltrinelli? al limite lo ordini da loro, non credo sia diventato un libro raro, è della Bompiani e non bisogna confonderlo con "la casa dell'incesto" che invece è un suo romanzo. Quello di cui parlo è una parte dei suoi diari, vita e personaggi reali.

Mi dai il titolo esatto....casa ed. ecc..... Domani devo già andare alla feltrinelli e vedo se lo trovo, Grazie.

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L'unica cosa che potrei fare è mandarti in visione il mio estratto conto che forse ti consolerebbe un po'. Ma mi rendo conto che servirebbe a poco :icon_rolleyes:

ne parlerò con lui nella prossima seduta. sono un po' angosciata... vorrei, tanto per cambiare, raccogliere qualcosa di bello anch'io, e non dover fare solo sacrifici... ti faccio un esempio banale, tu devi fare sacrifici perchè hai dei figli, però oltre al sacrificio c'è la gioia che loro di danno. ecco, vorrei anch'io nella mia vita qualcosa che mi desse gioia!

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ne parlerò con lui nella prossima seduta. sono un po' angosciata... vorrei, tanto per cambiare, raccogliere qualcosa di bello anch'io, e non dover fare solo sacrifici... ti faccio un esempio banale, tu devi fare sacrifici perchè hai dei figli, però oltre al sacrificio c'è la gioia che loro di danno. ecco, vorrei anch'io nella mia vita qualcosa che mi desse gioia!

Sì, certo, danno gioia ma complicano tremendamente la vita, costano tanto e si vorrebbe dare loro sempre qualcosa di più. A me saltare le vacanze pesa doppiamente: un po' perché avrei bisogno di staccare, un po' perché costringo loro a stare in città ad annoiarsi con questo caldo.

Cosa ritieni che ti manchi di preciso? Cos'è che credi potrebbe darti gioia?

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Sentite,in vacanza è bello, ma come si sta bene a casa propria non c'è altro posto.

Ve lo faccio dire dai figli: tutto il tempo a mugugnare che a loro delle vacanze non fregava niente, e volevano tornare nel loro ambiente.

E' tutto relativo, a volte i ragazzi sono di una saggezza sorprendente, più dei loro genitori.

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beh...piccolo appunto... facile a dirsi se si vive vicino al mare! un po' diverso se su sta in una grande e afosa città!

(ps. io comunque in vacanza ci vado, non rientra nel "discorso soldi" perchè andiamo in una casa di proprietà di amici e quindi niente affitto da pagare)

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Mi dai il titolo esatto....casa ed. ecc..... Domani devo già andare alla feltrinelli e vedo se lo trovo, Grazie.

Se il libro fosse esaurito ............ potete cercarlo nelle biblioteche! Oltretutto, non costa nulla, il che non guasta visto il clima negativ-economico!

:-)

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Mi dai il titolo esatto....casa ed. ecc..... Domani devo già andare alla feltrinelli e vedo se lo trovo, Grazie.

Se il libro fosse esaurito ............ potete cercarlo nelle biblioteche! Oltretutto, non costa nulla, il che non guasta visto il clima negativ-economico!

:-)

E' vero non ci avevo pensato..Grazie!

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Anche in vacanza ho pensato al terapeuta, va beh, novità.

Sapete che me lo porto sempre dietro ovunque?

Rigoverno i piatti e zac! il terapeuta.

Faccio una passeggiata e arieccolo.

Annacquo i fiori e ridài.:)

A me non passerà mai.:)

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