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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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non a caso il nostro "sintomo" è lo stesso!

I miei sintomi non sono proprio gli stessi, ma non ho un buon rapporto con il cibo..anche a me l'analisi ha aiutato moltissimo, ma penso che certi muri, come dice digi, non vengono mai giù..come ho detto altre volte non si guarisce completamente, non si può, certe ferite non si rimarginano, forse da un certo punto di vista ci caratterizzano anche....non è che non si riesce a guarire dai disturbi alimentari, è che una parte di noi, quale che sia, sarà sempre malata..poi certo il cibo è stata la nostra prima soddisfazione, il primo piacere...ferite nate in quel periodo sono perciò le più antiche e le più ostiche. Per me il cibo era un pensiero continuo, capace di condizionare molto della mia quotidianeità...l'analisi mi ha fatto prima capire che ero ossessionata da un pensiero, da un peso ...perchè non me ne rendevo conto, faceva parte di me, poi mi ha aiutato a vedere la cosa in una giusta prospettiva, a capirla, a capire che non ha ragione d'essere, ma avrò sempre paura di ingrassare (anche ora che ho una certa età e mi rendo conto sarebbe meglio avere qualche chilo in più), controllerò sempre le mie forme, mangiare fuori norma mi creerà sempre un certo disagio......

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I miei sintomi non sono proprio gli stessi, ma non ho un buon rapporto con il cibo..anche a me l'analisi ha aiutato moltissimo, ma penso che certi muri, come dice digi, non vengono mai giù..come ho detto altre volte non si guarisce completamente, non si può, certe ferite non si rimarginano, forse da un certo punto di vista ci caratterizzano anche....non è che non si riesce a guarire dai disturbi alimentari, è che una parte di noi, quale che sia, sarà sempre malata..poi certo il cibo è stata la nostra prima soddisfazione, il primo piacere...ferite nate in quel periodo sono perciò le più antiche e le più ostiche. Per me il cibo era un pensiero continuo, capace di condizionare molto della mia quotidianeità...l'analisi mi ha fatto prima capire che ero ossessionata da un pensiero, da un peso ...perchè non me ne rendevo conto, faceva parte di me, poi mi ha aiutato a vedere la cosa in una giusta prospettiva, a capirla, a capire che non ha ragione d'essere, ma avrò sempre paura di ingrassare (anche ora che ho una certa età e mi rendo conto sarebbe meglio avere qualche chilo in più), controllerò sempre le mie forme, mangiare fuori norma mi creerà sempre un certo disagio......

ora non voglio sembrare quella che dice di stare peggio degli altri, assolutamente ma il mio problema è un pò più grave, perchè io il mio peso non riesco a controllarlo...in un anno vado e vengo di dieci kili come fosse niente....ciò che è peggio è che mi sento impotente! Il mio stato d'animo fa il bello e il cattivo tempo e il mio corpo ne è vittima senza possibilità di scampo! Se ci penso mi sento morire, specialmente adesso che l'età non mi permette più di fregarmene, meglio cambiare argomento va!

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Ho sognato di mio padre.

Ho sognato mio padre, l'ho raccontato in seduta, ad alta voce.

Se riesco a liberarmi di questo fantasma, cosa assai difficile, potrò recuperare mio marito.

Saluti, questo è quel che posso dire, per ora.

Molte cose non si sanno dire ad alta voce, si cresce.

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Capisco relativamente, cioè capisco il meccanismo, ma è un dato di fatto che nessuno guarisce dai disturbi alimentari? te lo ha detto la psicologa?

Non fare l'esempio dei fumatori perché c'è gente che è riuscita a smettere definitvamente.

io! senza mai più aver sentito la voglia di ricominciare!

si, anche io !! 42.gif

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ora non voglio sembrare quella che dice di stare peggio degli altri, assolutamente ma il mio problema è un pò più grave, perchè io il mio peso non riesco a controllarlo...in un anno vado e vengo di dieci kili come fosse niente....

mi sento chiamata in causa perchè sento marilena affine. il fatto di altalenare di 10kg in un anno senza avere nessun controllo è sicuramente grave, ma quello che capita a marilena secondo me è altrettanto "grave" nel senso che lei non perde il controllo, non si lascia mai andare, non si concede mai di sgarrare, e questo capita con il cibo e con le emozioni.....

(marilena scusa, ovviamente sto proiettando alla grande e parlo principalmente di me !! )

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ora non voglio sembrare quella che dice di stare peggio degli altri, assolutamente ma il mio problema è un pò più grave, perchè io il mio peso non riesco a controllarlo...in un anno vado e vengo di dieci kili come fosse niente....ciò che è peggio è che mi sento impotente! Il mio stato d'animo fa il bello e il cattivo tempo e il mio corpo ne è vittima senza possibilità di scampo! Se ci penso mi sento morire, specialmente adesso che l'età non mi permette più di fregarmene, meglio cambiare argomento va!

Questa sembro io.

Una delle parole chiave della mia vita, e anche della mia terapia, è "contenimento". Non riesco a contenermi negli eccessi (di varia natura: cibo, spese, emozioni), non riesco a contenere il mio corpo che a volte dilaga dai suoi confini ideali, sento la necessità di essere contenuta - dagli abiti, da una casa, da un abbraccio. Quando cerco di contenermi da sola è un disastro perché mi contengo eccessivamente e poi scoppio.

Tuttavia, e per tornare all'affermazione di Joker secondo cui dai disturbi alimentari non si guarisce, io sono fiduciosa. La terapia mi sta procurando un contenimento "contenuto" e sento che poco a poco sto riuscendo a mettere a fuoco i limiti di cui ho bisogno per contenere il danno :Talking Ear Off:

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mi sento chiamata in causa perchè sento marilena affine. il fatto di altalenare di 10kg in un anno senza avere nessun controllo è sicuramente grave, ma quello che capita a marilena secondo me è altrettanto "grave" nel senso che lei non perde il controllo, non si lascia mai andare, non si concede mai di sgarrare, e questo capita con il cibo e con le emozioni.....

(marilena scusa, ovviamente sto proiettando alla grande e parlo principalmente di me !! )

qua siamo tutte iun po' proiettate l'una nell'altra :p: Io credo che quello che ci porta a parlare di minore e maggiore gravità di un sintomo sia in parte dettato dal disagio sociale che questo comporta, in questo senso può essere più grave prendere e perdere peso in continuazione e senza controllo, che rimanere più o meno sullo stesso peso, ma i meccanismi e il disagio interiore può essere molto simile. Detto ciò sono d'accordo con digi, può essere che il mio problema col cibo sia meno grave e doloroso del suo, infatti ero intervenuta solo per dire che il problema vero non è il cibo, ma forse la mancata o poca o troppa soddisfazione che al cibo abbiamo collegato da piccolissime.

Comunque io sono sempre stata un organetto, su e giù anche di parecchi chil...gli abbandoni mi hanno sempre portato all'anoressia (temporanea), l'ultima volta, quattro anni fa ho perso 16 chili in poco più di due mesi, mi ha stoppato la mia psi, con una frase che non posso scordare e i farmaci.

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ecco appunto gli abbandoni... finita la terapia ne ho subiti di troppi secondo le mie capacità!

Come ho fatto a resistere e non rituffarmi del tutto nella mia bulimia-anoressia, solo dio lo sa.

Prima mia sorella che va a convivere, poi il mio migliore amico che si trasferisce a più di 600 km da me, poi il mio pseudofidanzato anche lui a più di 600 km da qui, e due settimane fa una mia carissima amica. Ecco forse ques'ultima l'ho tenuta proprio poco in considerazione, tant'è che tutt'ora non mi sembra che lei sia andata via. In qualche modo gli squilibri alimentari dei giorni scorsi possono essere riconducibili a qualcuna di queste cause??? non lo so non lo so... uff (è una domanda retorica ovviamente, non voglio tediarvi oltre!)

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per chi nn lo sapesse.

le malattie alimentari ora appartengono

secondo il DSM alle malattie mentali.

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qua siamo tutte iun po' proiettate l'una nell'altra :p: Io credo che quello che ci porta a parlare di minore e maggiore gravità di un sintomo sia in parte dettato dal disagio sociale che questo comporta, in questo senso può essere più grave prendere e perdere peso in continuazione e senza controllo, che rimanere più o meno sullo stesso peso, ma i meccanismi e il disagio interiore può essere molto simile. Detto ciò sono d'accordo con digi, può essere che il mio problema col cibo sia meno grave e doloroso del suo, infatti ero intervenuta solo per dire che il problema vero non è il cibo, ma forse la mancata o poca o troppa soddisfazione che al cibo abbiamo collegato da piccolissime.

Comunque io sono sempre stata un organetto, su e giù anche di parecchi chil...gli abbandoni mi hanno sempre portato all'anoressia (temporanea), l'ultima volta, quattro anni fa ho perso 16 chili in poco più di due mesi, mi ha stoppato la mia psi, con una frase che non posso scordare e i farmaci.

Esatto marlena il "più grave" non era riferito al disagio psicologico, su quello non c' è assolutamente metro! Ma chi ha avuto a che fare con questa bestia dei disturbi alimentari credo può confermare che avere un fisico piò o meno sempre asciutto è meno sconvolgente che ingrasssare e dimagrire di 10 kili in un anno, con tutti icommenti che ne conseguono....e i vestiti che non entrano e la sensazione che riperdere dinuovo quei kili sia troppo per te!

Scusate se ho offeso la sensibilità non volevo assolutamente ma io ho letto tanto du questo argomento per affermare questo, per esempio molto anoressiche pur vivendo un forte disagio interiore, però sono orgogliose dei loro "risultati", spesso sentono di essere forti, davanti agli altri sembrano vicenti! come dire...almeno la vita "fuori" pare funzionare (ovviamente è un discorso molto generalizzato ma ci sta!). Provate a guardare una donna grassa (anche non consapevole di soffrire di disturbi alimentari) già dal modo in cui si pone e si rapporta con gli altri, si vede il suo disagio, sa e la vita glielo conferma spesso, che la gente vede solo il grasso che espone! Che poi è lo stesso problema al cotnrario dellaanoressica o donna bella e curata....anche lì il giudizio si ferma fuori all'involucro!!!

Ma fra le due voi chi vorreste essere?

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Esatto marlena il "più grave" non era riferito al disagio psicologico, su quello non c' è assolutamente metro! Ma chi ha avuto a che fare con questa bestia dei disturbi alimentari credo può confermare che avere un fisico piò o meno sempre asciutto è meno sconvolgente che ingrasssare e dimagrire di 10 kili in un anno, con tutti icommenti che ne conseguono....e i vestiti che non entrano e la sensazione che riperdere dinuovo quei kili sia troppo per te!

Scusate se ho offeso la sensibilità non volevo assolutamente ma io ho letto tanto du questo argomento per affermare questo, per esempio molto anoressiche pur vivendo un forte disagio interiore, però sono orgogliose dei loro "risultati", spesso sentono di essere forti, davanti agli altri sembrano vicenti! come dire...almeno la vita "fuori" pare funzionare (ovviamente è un discorso molto generalizzato ma ci sta!). Provate a guardare una donna grassa (anche non consapevole di soffrire di disturbi alimentari) già dal modo in cui si pone e si rapporta con gli altri, si vede il suo disagio, sa e la vita glielo conferma spesso, che la gente vede solo il grasso che espone! Che poi è lo stesso problema al cotnrario dellaanoressica o donna bella e curata....anche lì il giudizio si ferma fuori all'involucro!!!

Ma fra le due voi chi vorreste essere?

tanto per non abbandonare l'abitudine alle libere associazioni...mi viene in mente uno scritto di quando avevo sedici anni in cui avrei voluto gridare a tutti i miei amici che il mio cervello non era grasso! :blush:

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Esatto marlena il "più grave" non era riferito al disagio psicologico, su quello non c' è assolutamente metro! Ma chi ha avuto a che fare con questa bestia dei disturbi alimentari credo può confermare che avere un fisico piò o meno sempre asciutto è meno sconvolgente che ingrasssare e dimagrire di 10 kili in un anno, con tutti icommenti che ne conseguono....e i vestiti che non entrano e la sensazione che riperdere dinuovo quei kili sia troppo per te!

Scusate se ho offeso la sensibilità non volevo assolutamente ma io ho letto tanto du questo argomento per affermare questo, per esempio molto anoressiche pur vivendo un forte disagio interiore, però sono orgogliose dei loro "risultati", spesso sentono di essere forti, davanti agli altri sembrano vicenti! come dire...almeno la vita "fuori" pare funzionare (ovviamente è un discorso molto generalizzato ma ci sta!). Provate a guardare una donna grassa (anche non consapevole di soffrire di disturbi alimentari) già dal modo in cui si pone e si rapporta con gli altri, si vede il suo disagio, sa e la vita glielo conferma spesso, che la gente vede solo il grasso che espone! Che poi è lo stesso problema al cotnrario dellaanoressica o donna bella e curata....anche lì il giudizio si ferma fuori all'involucro!!!

Ma fra le due voi chi vorreste essere?

ti assicuro però, per esperienza personale, che le donne anoressiche sono tra le più pesanti da avere accanto! riescono a farsi il vuoto intorno...

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ti assicuro però, per esperienza personale, che le donne anoressiche sono tra le più pesanti da avere accanto! riescono a farsi il vuoto intorno...

questo pure è vero...capisco bene il disagio di avere troppi chili addosso, ma è anche vero che le rotondità fanno simpatia e rimandano all'accoglienza, ad un morbido abbraccio! per esempio la mia psi mi è subito piaciuta moltissimo anche per il suo morbidissimo aspetto...mia figlia, tredicenne all'epoca del mio grande e repentino dimagramento mi disse che non aveva più niente da abbracciare ....

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per chi nn lo sapesse.

le malattie alimentari ora appartengono

secondo il DSM alle malattie mentali.

Il DSM è una caxxata, Tex.

L'hanno inventato per chi di psicologia non capisce niente.

Ricorda Mario Tobino, " Le libere donne di Magliano".

Il confine tra malattia e sanità, in campo mentale, è una convenzione, caro.Sempre stata.

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Il DSM è una caxxata, Tex.

L'hanno inventato per chi di psicologia non capisce niente.

No no, è stato inventato per aumentare i clienti delle case farmaceutiche...

Ho un'amica che vive negli USA, la cui figlia a detta degli insegnanti soffre di deficit dell'attenzione e iperattività. Le hanno consigliato caldamente di imbottirla di psicofarmaci. Inutile dire che, quando l'estate scorsa ho conosciuto la bambina, l'ho trovata deliziosa, educata e vivace nell'intelligenza e nel comportamento come ogni bambino della sua età. Se è da psicofarmaci lei, mio figlio è da ricovero.

Prevedo che entro breve anche il singhiozzo sarà considerato una malattia mentale e troveranno una pasticca miracolosa pure per quello.

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ti assicuro però, per esperienza personale, che le donne anoressiche sono tra le più pesanti da avere accanto! riescono a farsi il vuoto intorno...

è vero, ma io parlavo proprio di come ci si sente, in generale poi eh....da quello che ho letto delle anoressiche di solito si sentono forti e belle quando sono con gli altri, o sanno di essere considerate così proprio per la loro magrezza, almeno all'apparenza, salvo poi trattarsi malissimo per mantenere quel peso e quell'apparenza!

Ovviamente parliamo di casi non troppo al limite, casi come noi, che tutto sommato hanno una vita sociale! I casi limite da una parte e dall'altra non sono da paragonare a nulla, anche perchè lì c'è "solo" sofferenza!

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non lo so giusy... io ho vissuto l'anoressia per due anni e mezzo... ero magrissima e tutti me lo dicevano, ma io mi vedevo grassa... ma stavo zitta, sapevo che nessuno mi avrebbe capito... davanti agli altri non mi sono mai sentita bella tant'è che alle superiori quando si andava a fare ed. fisica e ci si spogliava negli spogliatoi, dopo che un giorno una mia compagna mi disse che "non hai un filo di cellulite" e un'altra "ma che porti la 38?", beh da quel giorno andavo a cambiarmi nel bagno, al riparo da tutti gli sguardi. Per quanto riguarda l'euforia, quella si c'è. Io mi facevo paura da sola, quando mi dicevo "brava", oppure quando con soddisfazioni mi toccavo per interminabili minuti (anche mezz'ora di seguito) le ossa (purtroppo mi capita tutt'ora!)... lì andavo in estasi... oppure quando non avendo mangiato da due giorni mi mettevo su quella ciclette e pedalavo come una forsennata... giuro, io non so da dove mi veniva tutta quella energia... questo per dirti che io il mio disagio lo vivevo in pieno di fronte agli altri (non parliamo di mettersi in costume), forse per un milione di motivi che non sto qui a dirvi...

io spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno.. sono pensieri malati lo so e forse molte di voi (me lo auguro) non possono capirlo... ma è così... è una prigione... davvero...

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infatti a dispetto di quello che si può pensare le anoressiche non sono a proprio agio nel mostrare il proprio corpo. anche se hanno un corpo che chi è in sovrappeso invida.

la ragazza che conosco io, che ha un bel corpo, magro ma non "da ricovero", in spiaggia non ha tolto nemmeno il copricostume!

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Il DSM è una caxxata, Tex.

L'hanno inventato per chi di psicologia non capisce niente.

Ricorda Mario Tobino, " Le libere donne di Magliano".

Il confine tra malattia e sanità, in campo mentale, è una convenzione, caro.Sempre stata.

son daccordo con te, ci sono troppi infiltrati

che mettono i loro interessi nel processo.

infatti ebbi una grande e lunga discussione

su sto' topic con una sessuologa in questo forum.

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No no, è stato inventato per aumentare i clienti delle case farmaceutiche...

Ho un'amica che vive negli USA, la cui figlia a detta degli insegnanti soffre di deficit dell'attenzione e iperattività. Le hanno consigliato caldamente di imbottirla di psicofarmaci. Inutile dire che, quando l'estate scorsa ho conosciuto la bambina, l'ho trovata deliziosa, educata e vivace nell'intelligenza e nel comportamento come ogni bambino della sua età. Se è da psicofarmaci lei, mio figlio è da ricovero.

Prevedo che entro breve anche il singhiozzo sarà considerato una malattia mentale e troveranno una pasticca miracolosa pure per quello.

leggo tanta rabbia nelle tue parole

e cadi precocemente in affermazioni arbitrarie.

io nn posso dire che in italia ci si puo' morire

solo se si va' in ospedale per un paio di punti allo scalpo

perche' so' che oltre ai calzolai ci sono dottori di estrema

eccellenza.

pero' devi capire che la ricerca scentifica in italia

e' inesistente mentre negli usa sono i primi al mondo.

cio' nn vuol dire che tutti hanno ragione o che tutti curano

i bimbi dando psicofarmaci al primo venuto.

e per finire,

giusto o sbagliato le malattie nutritive da ora in poi

saranno classificate come malattie mentali!.........eppoi

detta da insegnanti. nn so' chi IMBOTTISCA i bimbi

con psicofarmaci ma so' che ci sono calzolai

dalle mie parti come da voi.

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leggo tanta rabbia nelle tue parole

e cadi precocemente in affermazioni arbitrarie.

io nn posso dire che in italia ci si puo' morire

solo se si va' in ospedale per un paio di punti allo scalpo

perche' so' che oltre ai calzolai ci sono dottori di estrema

eccellenza.

pero' devi capire che la ricerca scentifica in italia

e' inesistente mentre negli usa sono i primi al mondo.

cio' nn vuol dire che tutti hanno ragione o che tutti curano

i bimbi dando psicofarmaci al primo venuto.

e per finire,

giusto o sbagliato le malattie nutritive da ora in poi

saranno classificate come malattie mentali!.........eppoi

detta da insegnanti. nn so' chi IMBOTTISCA i bimbi

con psicofarmaci ma so' che ci sono calzolai

dalle mie parti come da voi.

Vabbè....poi ti risponderà direttamente Muchacha, però intanto penso che lei non metteva affatto in discussione la ricerca scientifica americana semmai i problemi legati agli interessi di Big Pharma e al conseguente clima "culturale".

Più che rabbia, in lei vedo sagace ironia.

Penso anche che qui in Italia non possiamo rilassarci tanto perché prima o poi finiamo per adeguarci alle peggiori abitudini d'oltreoceano :icon_rolleyes:

Ciò che si apprende dai giornali è che l'ultimo DSM sembra aumentare le patologie proprio per incentivare l'uso dei medicinali ma non solo...adesso non ricordo bene....credo anche questioni legate alle assicurazioni lavorative e/o assunzioni ecc ecc.

Non è un mistero che l'industria farmaceutica e non solo lei cerchi di corrompere la classe medica.......come sempre e in ogni cosa: Follow the money!

Non capisco nemmeno questa faccenda dello stare a specificare che i disturbi alimentari sono psicologici......boh....mi sembra la scoperta dell'acqua calda!

direi che in questo caso il DSM ha preso atto di qualcosa già appurato!

se poi non ho capito nulla della questione, spiegatemi voi :icon_rolleyes:

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leggo tanta rabbia nelle tue parole

e cadi precocemente in affermazioni arbitrarie.

io nn posso dire che in italia ci si puo' morire

solo se si va' in ospedale per un paio di punti allo scalpo

perche' so' che oltre ai calzolai ci sono dottori di estrema

eccellenza.

pero' devi capire che la ricerca scentifica in italia

e' inesistente mentre negli usa sono i primi al mondo.

cio' nn vuol dire che tutti hanno ragione o che tutti curano

i bimbi dando psicofarmaci al primo venuto.

e per finire,

giusto o sbagliato le malattie nutritive da ora in poi

saranno classificate come malattie mentali!.........eppoi

detta da insegnanti. nn so' chi IMBOTTISCA i bimbi

con psicofarmaci ma so' che ci sono calzolai

dalle mie parti come da voi.

Non fraintendermi Tex. Io non sono contraria agli psicofarmaci: personalmente posso solo essere grata a una certa casa farmaceutica americana senza la quale non avrei neanche l'energia di affrontare la psicoterapia. Non sono neanche contraria a classificare i disturbi alimentari come "malattie mentali" (disturbi psicologici, magari).

Sono solo scettica rispetto all'uso indiscriminato degli psicofarmaci, che a mio modesto parere in molti casi curano il sintomo ma non le cause. Ma soprattutto, sempre a mio modesto parere, ci andrei cauta con la somministrazione di psicofarmaci ai bambini. Ed è comunque innegabile che le case farmaceutiche hanno tutto l'interesse a vendere e che quel librone che menzioni tu cresce continuamente di spessore.

A me il ricorso dilagante agli psicofarmaci, che spesso sono prescritti dai medici di base dopo una rapida consultazione del DSM, fa un po' paura.

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Ma soprattutto, sempre a mio modesto parere, ci andrei cauta con la somministrazione di psicofarmaci ai bambini. Ed è comunque innegabile che le case farmaceutiche hanno tutto l'interesse a vendere e che quel librone che menzioni tu cresce continuamente di spessore.

A me il ricorso dilagante agli psicofarmaci, che spesso sono prescritti dai medici di base dopo una rapida consultazione del DSM, fa un po' paura.

d'accordissimo!

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volevo segnalare a tex questo articolo http://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/sc...a_news_1123.htm

(l'ho postato anche di la ma magari non legge quel topic...)

è interessante come con strumenti quali la risonanza magnetica si riescano a dimostrare modificazioni nel cervello in seguito alla psicoterapia... questi studi dimostrano come non solo i farmaci agiscano sulla biologia del cervello!

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non lo so giusy... io ho vissuto l'anoressia per due anni e mezzo... ero magrissima e tutti me lo dicevano, ma io mi vedevo grassa... ma stavo zitta, sapevo che nessuno mi avrebbe capito... davanti agli altri non mi sono mai sentita bella tant'è che alle superiori quando si andava a fare ed. fisica e ci si spogliava negli spogliatoi, dopo che un giorno una mia compagna mi disse che "non hai un filo di cellulite" e un'altra "ma che porti la 38?", beh da quel giorno andavo a cambiarmi nel bagno, al riparo da tutti gli sguardi. Per quanto riguarda l'euforia, quella si c'è. Io mi facevo paura da sola, quando mi dicevo "brava", oppure quando con soddisfazioni mi toccavo per interminabili minuti (anche mezz'ora di seguito) le ossa (purtroppo mi capita tutt'ora!)... lì andavo in estasi... oppure quando non avendo mangiato da due giorni mi mettevo su quella ciclette e pedalavo come una forsennata... giuro, io non so da dove mi veniva tutta quella energia... questo per dirti che io il mio disagio lo vivevo in pieno di fronte agli altri (non parliamo di mettersi in costume), forse per un milione di motivi che non sto qui a dirvi...

io spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno.. sono pensieri malati lo so e forse molte di voi (me lo auguro) non possono capirlo... ma è così... è una prigione... davvero...

sono d'accordo che comunque sia si vive un disagio, però se io ti chiedessi proprio a te che hai passato entrambe le cose, se per assurdo dovessi scegliere fra anoressia e bulimia (e non sto dicendo obesità) tu cosa mi diresti? Ecco io intendo dire che quella euforia di cui tu parli manca completametne a chi è in sovrappeso per disturbi alimentari.... (non è che che tutti quelli sovrappeso sono problematici)!

Però quando parlo di queste cose, intendo perosne che stanno cercando di affrotnare questi problemi, non quelle completamente inconsapevoli! Penso per esempio alla psicoterapia, quando cominci a comprende i tuoi problemi, e ad attutire le abbuffate o nel caso delle anoressiche a mangiare in modo pochino più corretto, a rivedere il tuo corpo nello specchio per quello che è, e non in modo tanto distorto! Ecco quando si arriva a qusto punto, l'anoressica si accorge che è magra, forse troppo e che forse può "permettersi" di mangiare senza sensi di colpa!

La scoperta che ho fatto io, è che devo imparare a contenermi, che no sono obesa come mi vedevo, ma che comunque ho bisogno di rivedere tutto e nel frattempo i jeans non mi vanno, nel frattempo vivo un forte disagio nel rapportarmi con il mio corpo disfatto dalle abbuffate!

Se non sbaglio qualcosa del genere la diceva anche la De Clerque nel suo libro....in occasione di un incontro con una sua amica che era bulimica e lei invece anoressica! Si rendeva conto che alla fine di tutto, quella con tanti kili in più doveva in più fare i conti con una dieta, al cotnrario della anoressica che invece poteva cominciare a "rigustarsi" la vita!

Se ho tempo devo cercare questa cosa, non vorrei che nella mia mente abbia distorto quello che ho letto!

comunque non volevo assolutamente, ripeto, fare u nconfronto del dolore e del disagio che si vive con queste malattie, ma parlare appunto di quello che tocca affrontare dopo aver acquistato consapevolzza sulla propria malattia!

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