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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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è che secondo me la tua testimonianza verrà moolto commentata... :Whistle:

però non volevo insinuare tu fossi innamorata, eh! -_-

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spero di non passare per la rompiballe del forum... :icon_confused:

No, secondo me hai ragione, l'ho spiegato anche nell'altro topic a Truillio.

Qui c'è maggior visibilità per le persone che fanno terapia e che frequentano esclusivamente questo topic.

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Il rapporto ad oggi è proceduto in modo altalenante, nel senso che durante le sedute o le conversazioni telefoniche a volte percepivo sensazione di estremo distacco, altre invece di affettuosa vicinanza da parte sia sua che mia, così come ancora qualchè caffè, e soprattutto gli abbracci fatti di coccole e carezze alla fine della seduta, quelli ad oggi sono rimasti. Comportamenti questi che seppur già rimasta scottata in precedenza, nell'intimo hanno comunque creato ancora qualche aspettativa, puntualmente espressa così come altrettanto puntualmente delusa, in quanto proprio la scorsa settimana, dopo avergli detto che questi atteggiamenti mi destabilizzano e mi provocano sofferenza, mi ha risposto candidamente, che gli dispiace di avere creato in me, tanta confusione...

Ma lui come si eprime al riguardo?

cioè per esempio ti dice che vuole mostrarti il suo affetto fisicamente ma questo non implica un'attrazione erotica? ma in questo caso come spiega la sua mano sul seno?

oppure ti dice altro? insomma avete chiarito davvero per bene l'accaduto?

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allora... ho riletto più di una volta il messaggio e comunque mi rimane addosso la stessa sensazione che ho avuto a una prima lettuta. la sensazione è quella di un abuso.

so che è una parola un po' forte, mi sono fatta anche dei problemi a scriverlo, perchè so quanto sia delicato questo argomento e quanto possano essere violente le emozioni che vengono provocate dal rapporto terapeutico...

però non riesco a non vedere quei comportamenti come un abuso. e lo dico io che non faccio un tipo di psicoterapia "ortodossa" con il terapeuta che si pone in maniera molto distaccata, come può essere in una terapia analitica classica ad esempio. ovviamente per chi fa questo tipo di terapia anche una carezza è qualcosa di inconcepibile. insomma, il giudizio potrebbe nascere dal paragone improprio di due metodi terapeutici differenti...

ma nel mio caso non è così. il mio terapeuta ha un approccio abbastanza "fisico", diciamo... intendo dire che anch'io ho ricevuto delle carezze, o degli abbracci, o dei baci (sulla guancia). ma se si è potuto permettere questa vicinanza fisica è per la totale trasparenza e limpidezza nelle sue intenzioni! e conta che io non sono una persona abituata al contatto fisico, neanche con gli amici... di solito (mio malgrado!!!) mi irrigidisco quando vengo toccata o abbracciata. per permettere a qualcuno di entrare così nel mio spazio fisico, significa che sono davvero a mio agio.

tutto questo per spiegare che non sono certo la persona che si scandalizza per abbracci o carezze... però, però...

innanzitutto la modalità, un abbraccio a fine seduta, in uno slancio di affetto, una carezza...sono ben altra cosa da abbracci di 10 minuti a fine seduta, da sedute svolte con lui che ti tiene le mani...o addirittura con lui che ti accarezza il collo... qui i limiti imposti dall'etica e dalla deontologia sono stati spinti troppo oltre. troppo!

e poi c'è un'altra cosa che aggrava il tutto: il suo sottrarsi al confronto su questo argomento. il rapporto paziente-terapeuta è per sua natura sbilanciato: troppo comodo usare la posizione di "superiorità" e liquidare tutto come un "malinteso" o un "fraintendimento". a me fa una pessima impressione un terapeuta che si tira indietro e sfugge all'analisi dei propri di comportamenti. per dirti, anch'io ho avuto momenti di crisi e conflittualità, anche pochi mesi fa: e quando ho affrontato l'argomento, lui di sua spontanea iniziativa mi ha chiesto se la sua affettuosità fisica avesse potuto in qualche modo creare confusione o disagio in me. nel mio caso non era così, non c'entrava nulla e gliel'ho detto: ma se invece fosse stato così lui era pronto a mettersi in discussione, così come ha dimostrato di saper fare riguardo alle altre cose che gli "contestavo".

cercare di far passare per "visionaria" una persona che si crea certe aspettative dopo abbracci di 10 minuti è a dir poco scorretto. a dir poco!!! truillio di la ha scritto che potresti segnalare i suoi comportamenti... e non ha torto. credo che il tuo psi avrebbe seri problemi con l'ordine degli psicologi.

però leggo che tu comunque sei andata avanti con la terapia, dal 2006 son passati quattro anni... come mai hai fatto questa scelta? non hai mai pensato che il suo comportamento potesse essere professionalmente scorretto? credi che ti abbia danneggiata?

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juditta; premetto che la mia terapia ebbe inizio nel 2001 e che comunque non è mia intenzione quella di passare per la povera vittima, la pecorella aggredita dal lupo cattivo, in quanto sin dal principio del trattamento psicologio ho provato sentimenti di attrazione ed affetto (suppongo anche in modo esasperato) nei confronti del terapeuta. Dirò di più; considerai questo genere di attrazione una sorta di sfida tra ma e lui, facendomi forte del mio aspetto fisico e confidando nel fatto che prima o poi questa sfida l'avrei vinta. Lui però, con il passare del tempo, manteneva sempre un comportamento accogliente ma nello stesso tempo professionale ed ammetto che, nonostante le mie continue provocazioni, perchè sì, ammetto di essere stata io la prima a provocarlo seppur in modo non apertamente sfacciato, questo suo "comportamento distaccato" mi faceva sentire sempre più frustrata e sofferente. Poi pian piano, iniziò ad avvicinarsi un po' di più, cominicarono gli abbracci e le carezze sino quando in quela famosa seduta del luglio 2006 si comportò nel modo descritto ed io credetti di finalmente aver provocato ciò che da anni desideravo, ossia la reazione di un interesse, non so se definirlo sentimentale od erotico nei miei confronti. Nello stesso tempo però la situazione mi appariva molto ambigua e strana e quindi decisi di parlarne apertamente con lui, il quale mi rispose in poche parole che avevo frainteso i suoi atteggiamenti. Ne seguì la mia reazione molto rabbiosa aggressiva ma poi pian piano, seppur con unsa sofferenza indicibile decisi di accettare questa realtà, di "metttermi l'animo in pace" di soffocare i miei sentimenti e di continuare, anche su suo consiglio di pensare alla mia vita e alla mia famiglia. Nel 2009 ho avuto un figlio e pensa che lui venne persino all'ospedale e mi portò un'azalea bianca; ciò per significare che comunque nonostante tutto eravamo riusciti ad andare avanti...

chiedo scusa ma per ora non posso proseguire... a più tardi...

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Lo proteggi, cara?

Te l'hai provocato?

Così lui ha l'alibi.

Ricordati che in qualunque causa lui potrebbe sostenere che sono le tue "fantasie di regressione","infantili", che sei rimasta allo "stadio dei sei anni",che le mani addosso te le sei inventate tu, e che ancora ci fantastichi sopra.

Tienilo ben presente.

L'asimmetria è schiacciante.

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lighting; hai ragione; ciò che affermi in modo schietto e per il quale ti ringrazio, non è certo una novità.

Ribadisco che vorrei avere disponibilità di tempo per continuare il discorso, ma credetemi non è facile scrivere a singhiozzo, con un piccolo poltergeist che gira per casa e non riesco a trovare lo sportellino dove si tolgono le pile ...

Appena posso, continuo... :icon_surprised:

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non posso che quotare Lightning... tu l'hai provocato??? ma sai quante pazienti provocano i loro terapeuti.. tentano di sedurli? (ovviamente quando c'è di mezzo un transfert di tipo amoroso)

se ci dovessimo basare sulle provocazioni praticamente ogni psicologo sarebbe giustificato nel finire a letto con almeno una paziente.

tu hai messo in scena il tuo copione di comportamento con il mondo maschile... lui da terapeuta doveva saperlo gestire e aiutare te ad analizzarlo e a superarlo. questo era il suo compito di terapeuta.

però capisco anche che ormai tra voi c'è un rapporto che va avanti da quasi dieci anni. non saremo certo noi a scalfire le tue convinzioni in proposito...

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Comunque io non trovo niente di male se lo psi e il paziente si innamorano reciprocamente. Siamo esseri umani e tutto può succedere. Quello che non condivido è il nascondersi dietro ad un dito. Il fatto di nascondere verbalmente, vuoi per paura, i propri sentimenti. Dico verbalmente perchè dal punto di vista "pratico" sono più che palesi. Insomma una sorta di immaturità da parte dello psi che non ha guardato, o ha avuto paura di guardare, in faccia la realtà. Sarebbe sato molto meglio, credo, se avesse parlato apertamente con Snake, magari confidandole che provava qualche cosa ma che non se la sentiva di approfondire ulteriormente... Tanto per fare un esempio.

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si possono anche innamorare, è successo! ma a quel punto la terapia va interrotta e il rapporto portato avanti in maniera privata e non più professionale. confidarle i sentimenti no, non è compito del paziente accogliere sentimenti conflittuali dello psicologo, per quello ci sono i supervisori.

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si possono anche innamorare, è successo! ma a quel punto la terapia va interrotta e il rapporto portato avanti in maniera privata e non più professionale. confidarle i sentimenti no, non è compito del paziente accogliere sentimenti conflittuali dello psicologo, per quello ci sono i supervisori.

Sono d'accordo con te!

Intendevo:

Confidare i sentimenti (visto che erano e /o sono reciproci)

troncare la terapia

e portare avanti il rapporto.

Questo sarebbe stato, da parte dello psi, un discorso maturo e da persone serie...

Non fare un miscuglio indefinito di tutto.

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Sono d'accordo con te!

Intendevo:

Confidare i sentimenti (visto che erano e /o sono reciproci)

troncare la terapia

e portare avanti il rapporto.

Questo sarebbe stato, da parte dello psi, un discorso maturo e da persone serie...

Non fare un miscuglio indefinito di tutto.

condivido questa cosa, la cosa che continua a spavetnarmi quando leggo queste storie è la difficoltà per noi pazienti di tirarci fuori a queste storie che se da una parte ci creano disagio come ammette anche snake, dall'altra probabilmente è ciò che cerchiamo da una vita....terribile! La cosa particolare è che snake è anche parecchio consapevole della cosa!

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AGGIORNA-MENTI....

che dire s'ignori...

era da molto tempo che non provavo così tanto disgusto verso me stessa... torno ora dalla seduta con lo "psicologo"... oggi abbiamo messo in tavola una volta per tutte l'argomento del nostro rapporto... Mi sento pressochè sfinitia...Per ora ho soltanto la forza di dirvi che quando tra le varie scuse che ha detto, ha negato di avermi mehsso la mano sul seno, il mio autocontrollo è andato a farsi benedire... Mi sono alzata dalla sedia, e urlando e imprecando mi sono avventata su di lui colpendolo con pugni, calci e ginocchiate dove non batte il sole... Ripeto, provo disgusto per me stessa e per ciò che ho fatto... la presente testimonianza spero possa essere di utilità a qualche paziente che si venisse a trovare nelle medesime condizioni... Ho le spalle larghe, cado e ogni volta mi rialzo e anche stavolta mi impegnerò per rialzarmi ancora; anche se ora mi sento sfinita e mi sembra tutto così difficile...

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ok... diciamo che la tua non è stata la reazione ottimale... però non riesco a non pensare che se la sia meritata... -_-

ma come vi siete lasciati, dopo la colluttazione?

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io continuo a pensare che le tue di reazioni siano più che leggittime per il tuo ruolo snake!

Sono le sue che restano un pò "ambigue"!

Te lo ha già chiesto juditta, come vi siete lasciati?

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mi ha congedata con tono glaciale, con un'asettica stretta di mano, senza fissarmi ulteriore appuntamento e dicendomi di pensarci un po' su; se ritengo che lui possa fare ancora qualcosa per aiutarmi professionalmente di tornare e proseguire il rapporto. mentre, al contrario, si chiude qui...

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digi; le sue sono stasera si sono rivelate tutt'altro che ambigue... mi ha detto chiaramente che lui nei miei riguardi non prova alcun sentimento nè di attrazione fisica nè di coinvolgimento affettivo. Comunque, siccome il discorso avevamo iniziato ad intavolarlo la scorsa settimana, con tutta sincerità stasera mi aspettavo queste sue risposte; la cosa che però mi ha fatta perdere le staffe è stata la sua reazione quando gli ho chiesto, allora come avrei dovuto interpretare secondo Lei la mano sul seno . Mi sono sentita rispondere... perchè io le ho messo una mano sul seno ? Non mi sembra di averle mai dato occasione di crearsi delle aspettative...

Per Juditta... che se lo meritasse o meno... ho ferito me stessa comportandomi con aggressività animale, anzichè mantenere il controllo...

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capisco cosa intendi dire...

onestamente "dal fuori" è molto molto difficile commentare la tua storia. soprattutto senza conoscerti. intendo dire, per come la racconti non sembrano esserci dubbi sulla mancanza di professionalità che sfora nella violazione del codice deontologico...

vorrei chiederti una cosa, spero che non ti offenda, te la chiedo proprio perchè non ti conosco e non so nulla di te: i problemi che ti hanno portato in terapia hanno mai causato in te una difficoltà nell'interpretare quello che ti succede? ti è mai capitato di credere vero qualcosa e poi di aver scoperto che era stata una tua errata percezione?

davvero, te lo chiedo senza malizia, ci sono problemi psicologici che possono portare a questo...lo chiedo col massimo rispetto.

non c'è bisogno che tu mi risponda, vorrei solo che tu fossi sicura di quello che è successo. se tu sei una persona che non ha mai avuto di questi problemi e quindi sei sicura di ciò che è successo: beh, sei capitata in mani scellerate...e più o meno il nostro consiglio te l'abbiamo già dato.

se invece c'è la possibilità che tu ti stia sbagliando, parlane e riparlane con lui, fino a cercare di capire cosa e perchè hai frainteso.

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Per Juditta... che se lo meritasse o meno... ho ferito me stessa comportandomi con aggressività animale, anzichè mantenere il controllo...

Snake, non farti problemi inutili, non hai aggredito un bambino indifeso, pensi di esserti abbassata troppo? perché? io penso che hai solo mostrato il tuo senso d'impotenza e la tua rabbia.

Osserva questi tuoi sentimenti e cerca di capire se ti dicono qualcosa che vada oltre l'episodio che li ha scatenati, non autogiudicarti negativamente, ti allonatana dalla comprensione.

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digi; le sue sono stasera si sono rivelate tutt'altro che ambigue... mi ha detto chiaramente che lui nei miei riguardi non prova alcun sentimento nè di attrazione fisica nè di coinvolgimento affettivo. Comunque, siccome il discorso avevamo iniziato ad intavolarlo la scorsa settimana, con tutta sincerità stasera mi aspettavo queste sue risposte; la cosa che però mi ha fatta perdere le staffe è stata la sua reazione quando gli ho chiesto, allora come avrei dovuto interpretare secondo Lei la mano sul seno . Mi sono sentita rispondere... perchè io le ho messo una mano sul seno ? Non mi sembra di averle mai dato occasione di crearsi delle aspettative...

Per Juditta... che se lo meritasse o meno... ho ferito me stessa comportandomi con aggressività animale, anzichè mantenere il controllo...

beh snake l'ambiguità in un rapporto però non nasce da una sola seduta ma da un'inseme di sedute diverse, nel senso appunto che una volta si dimostra affettuoso fino a sfiorarti un seno e l'altra distaccato come un feudiano doc! E' da questo che nasce l'equivoco ed è questo che ti crea confusione. Se fosse sempre quello che t ibacia e t'abbraccia sicuramente non avresti avuto dubbi sulla natura del vostro rapporto, e nemmeno lui a quanto pare!

Quello che ti ha chiesto juditta te lo avrei chiesto anche io, con altrettanto rispetto, in passato su questo forum stesso si sono verificati diversi episodi di fraintendimento, a votle rientrati...per cui insomma capirai che il dubbio, non conoscendoti, si insinua ma appunto sempre vedendola da un punto divista psicologico, non come nel senso che sei qui per prenderci in giro! Assolutamente!

Sulla tua reazione io la comprendo, avolte escono fuori parti di noi che vorremmo evitare, però sarebbe il caso anche dichiederti come mai sei arrivata a questo genere di reazione, cosa dentro di te si è scatenato, a cosa ti riporta....

Certo che questo rimandare l'appuntamento al dopo averci pensato, a me non piace molto, detta così pare un litigio fra amanti/amici e non fra uno psi con le spalle robuste e una paziente che evidentemente sta elaborando delle cose! Poi magari mi sbaglio...

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che dire s'ignori...

era da molto tempo che non provavo così tanto disgusto verso me stessa... torno ora dalla seduta con lo "psicologo"... oggi abbiamo messo in tavola una volta per tutte l'argomento del nostro rapporto... Mi sento pressochè sfinitia...Per ora ho soltanto la forza di dirvi che quando tra le varie scuse che ha detto, ha negato di avermi mehsso la mano sul seno, il mio autocontrollo è andato a farsi benedire... Mi sono alzata dalla sedia, e urlando e imprecando mi sono avventata su di lui colpendolo con pugni, calci e ginocchiate dove non batte il sole... Ripeto, provo disgusto per me stessa e per ciò che ho fatto... la presente testimonianza spero possa essere di utilità a qualche paziente che si venisse a trovare nelle medesime condizioni... Ho le spalle larghe, cado e ogni volta mi rialzo e anche stavolta mi impegnerò per rialzarmi ancora; anche se ora mi sento sfinita e mi sembra tutto così difficile...

:o: Cavolo Snake!!!

Comunque ti posso dire una cosa:

HAI FATTO BENEEEEEE

Altro che rimorsi e sensi di colpa...

Questo è proprio un gran mascalzone.

Il problema è cosa fare ora?

Penso che troncare la relazione finto-terapeutica sia l'unica soluzione anche perchè non ci puoi mettere una pietra sopra e fare finta di nulla. E' troppo grave quello che è accaduto tra voi. Trovare un nuovo psi?

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se questo riesce a recuperare comprendonio, e analizzare i calci e i pugni..

Avrebbe dovuto "restituirli", però, così è segno di incuria e disattenzione, trascuratezza imperdonabile per la propria paziente.

Io lo avrei rifatto nuovo, sto elemento...

Uno sganassone ben assestato, per fargli la supervisione.

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digi; le sue sono stasera si sono rivelate tutt'altro che ambigue... mi ha detto chiaramente che lui nei miei riguardi non prova alcun sentimento nè di attrazione fisica nè di coinvolgimento affettivo. Comunque, siccome il discorso avevamo iniziato ad intavolarlo la scorsa settimana, con tutta sincerità stasera mi aspettavo queste sue risposte; la cosa che però mi ha fatta perdere le staffe è stata la sua reazione quando gli ho chiesto, allora come avrei dovuto interpretare secondo Lei la mano sul seno . Mi sono sentita rispondere... perchè io le ho messo una mano sul seno ? Non mi sembra di averle mai dato occasione di crearsi delle aspettative...

Per Juditta... che se lo meritasse o meno... ho ferito me stessa comportandomi con aggressività animale, anzichè mantenere il controllo...

a volte certi atteggiamenti vengono fraintesi , forse lui voleva solo esserti vicino nel tuo momento di difficoltà , probabilmente a volte siamo che vediamo cose che nn ci sono .....solo perchè le vorremmo!

ciao

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