Margherita76 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 qualunque dipendenza implica il desiderio di possesso.... vale per la droga, per "l'amore", ecc...ecc... va bene, ti concedo il termine "possesso", ma ciò che si possiede, in questo caso, è qualcos che ci porta alla sofferenza o ad autodistruggerci. Possiedo la droga, quindi mi dorgo. Ma il processo non finisce lì: quello è solo il modo per affrontare il disagio. Il problema è: perchè mi drogo? Perchè ho bisogno di qualcuno che mi ricordi che esisto, che ho valore, che non sono male? Perchè ho bisogno che qualcuno mi ami per esistere? Da questp qualcuno il DIPENDO per esistere, ma non possiedo affatto... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Perdonami, ma il problema è porprio questo: é questo "se lo osservi...vedi". Tu vedi questo problema in questa angolazione, ma non tieni conto che potrebbe trattarsi di qualcosa che non "piace", ma di cui si ha "bisogno", magari per motivi che per anni, in piena consapevolezza, cerchiamo di trovare e non riusciamo ad individuare. Si può essere anche dipendenti da una affettività distorta, a qualcuno che offre dolore, ci fa stare male. La domanda è: perchè accade? Sei sicuro che se accadesse accadrebbe "stupidamente"? Non sarebbe più appropriato dire "inconsciamente"? Mica si decide se dipendere affettivamente da qualcuno o meno. Se accade (a te no, come scrivi) penso che la mia risposta (se ce l'avessi) non sarebbe adatta per nessun altro. Anche l'alcool è una dipendenza. E' così semplice inquadrare le cause dell'innesco di una tale patologia per tutti gli alcolisti? Sono tutti individui che "vigliaccamente", "stupidamente" si attaccano alla bottiglia perchè non hanno il coraggio di affrontare la realtà? Uno che dipende da cocaina è solo un vip viziato che si da agli stravizi? Chi dipende da sonniferi è pazzo? Le dipendenze portano sofferenza prima di tutto a chi le vive, io penso, e non ci trovo nulla di "semplice" nè di "stupido". E' complesso e doloroso. E' il sintomo di un disagio profondo, non di un capriccio (come penso che potrebbe esserlo qualcosa che si vuole "stupidamente" possedere). Non ti prendo per il culo: avrei potuto non rispondere affatto. Era solo che trovo curioso il tuo modo di procedere e (forse le cose solo collegate) i "saggi" mi spaventano a morte. Io so solo di non sapere nulla, in primo luogo di me stessa, e come tale cerco di pormi le domande e le questioni in maniera problematica, ecco tutto. Siamo diversi, il che non implica una dimensione di giudizio. se piace, non piace, ecc....ecc... non cambia cio che è la cosa in sè..... vedi io (esempio) sono dipendente da un desiderio.....di una cosa che mi manca...e lo sono perchè lo voglia, la voglio devo averlo... cio non implica nè bene nè male, nè giusto nè sbagliato semplicemente è l'osservazione della cosa....tu vedi diverso??? il pensiero per me ha un moviemento molto stupido, ma non il tuo o il suo, anche il mio,....quello di tutti....ma non stupido nel senso di non ragionevole, ma stupido perchè si autoinganna....comunque vada per Incosciamente.... prendiamo l'alcool da te citato... un conto è il perchè iniziamo a bere un conto è la dipendenza dalla bottiglia....desiderare di bere per un alcoolista è sempre ricerca di sicurezza di cio che lo fa star come lui desidera.... non parlo di capricci,,,,anzi parli con uno che dice che ognuno fa semplicemente cio che gli è concesso e può nulla di meritevole o non meritevole... i saggi?? l'unica saggezza è che non so nulla per dato di fatto, e dunque osservo la cosa senza nessun scopo diverso dal comprenderla..... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 va bene, ti concedo il termine "possesso", ma ciò che si possiede, in questo caso, è qualcos che ci porta alla sofferenza o ad autodistruggerci. Possiedo la droga, quindi mi dorgo. Ma il processo non finisce lì: quello è solo il modo per affrontare il disagio. Il problema è: perchè mi drogo? Perchè ho bisogno di qualcuno che mi ricordi che esisto, che ho valore, che non sono male? Perchè ho bisogno che qualcuno mi ami per esistere? Da questp qualcuno il DIPENDO per esistere, ma non possiedo affatto... ok...dividiamo cio che in realtà è unico per capirci meglio.... intanto premetto che ogni desiderio implica sofferenza.... perchè ci droghiamo? Perchè la sera dipingo? Perchè faccio la settimana enigmistica...? perchè non so affrontare cio che è, e ognuno come può e come gli è concesso dal suo contenuto agisce in qualche modo per distrarsi e fuggire da cosa è realmente : solo. Allora c'è chi aiuta il prossimo siano ad arrivare a chi si droga ....non c'è merito nè demerito---- questo passatempo che distrae dalla verità da sicurezza al pensiero che BASTARDAMENTE impone dipendenza. il pensiero sa che incosciamente teme cio che è perchè non lo può comprendere allora crea gli scopi, le dipendenze, i desideri, le paure...insomma si tiene occupato....si distrae... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 io credo che la dipendenza ffaettiva sia legata all'affetto avuto o no durante l'infanzia dai genitori. Un vuoto affettivo può portare a una dipendenza appena si viene amati da qualcuno, o anche solo stimati. Una bassa autostima porta a dipendenze affettive, l'insicurezza anche. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 io credo che la dipendenza ffaettiva sia legata all'affetto avuto o no durante l'infanzia dai genitori. Un vuoto affettivo può portare a una dipendenza appena si viene amati da qualcuno, o anche solo stimati. Una bassa autostima porta a dipendenze affettive, l'insicurezza anche. concordo ... i vuoti affettivi spingono al desiderio d'affetto e quando lo si trova ne dipendiamo violentemente...anc Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Sì e si fa della persona trovata il nostro oggetto assoluto d'amore, si crede di amare troppo, ma in realtà è solo egoismo per conservare l'affetto che ha colmato i vuoti... che poi non ha colmato per niente, altrmenti non si soffrirebbe. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Sì e si fa della persona trovata il nostro oggetto assoluto d'amore, si crede di amare troppo, ma in realtà è solo egoismo per conservare l'affetto che ha colmato i vuoti... che poi non ha colmato per niente, altrmenti non si soffrirebbe. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Margherita76 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Beh, devo dire che questo forum da più risposte che una lunga psicoterapia. Ho trovato la fonte dei mei problemi: mamma e papà sono stati cattivi con me! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Beh, devo dire che questo forum da più risposte che una lunga psicoterapia. Ho trovato la fonte dei mei problemi: mamma e papà sono stati cattivi con me! oggi sei un po' polemica o sbaglio? comunque, volendo semplificare al massimo... ho trovato un articolo interessante, che mi ha fatto riflettere...poi lo posto. devo dire che questo topic mi sta facendo pensare. temo di avere problemi di dipendenza sentimentale più di quanto non sia consapevole... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Beh, devo dire che questo forum da più risposte che una lunga psicoterapia. Ho trovato la fonte dei mei problemi: mamma e papà sono stati cattivi con me! le risposte che cerchi tu le cercano anche gli altri. Io ho scritto cosa penso, posso avere dei pensieri? O devono passare per verità? Se qualcuno concorda vuol dire che siamo sulla stessa onda di pensiero. Se tu non concordi dì la tua, senza fare sarcasmo. Io non sono sicura di quello che dico, parlo per quello che ho vissuto, letto, visto e ascoltato. Aprimi tu gli occhi se ho capito male. Anchio voglio vederci chiaro. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Margherita76 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 le risposte che cerchi tu le cercano anche gli altri. Io ho scritto cosa penso, posso avere dei pensieri? O devono passare per verità? Se qualcuno concorda vuol dire che siamo sulla stessa onda di pensiero. Se tu non concordi dì la tua, senza fare sarcasmo. Io non sono sicura di quello che dico, parlo per quello che ho vissuto, letto, visto e ascoltato. Aprimi tu gli occhi se ho capito male. Anchio voglio vederci chiaro. Ma io non ne ho idea! Solo che, alla fine, mi sembra che si arrivi sempre a mancanze di affetto inziale, quando non ci si capisce nulla. Mi chiedo e vi chiedo: non pensate sia una semplificazione? E, soprattutto, cosa saremmo, noi, se fossimo portati a mettere in atto quasi meccanicamente, inconsciamente, spinti da una necessità incontrollabile meccanismi di compensazione? Come si dovrebbe immaginare che viviamo i rapporti affettivi? Solo determinati ad agire per il nostro vissuto? Dove sarebbe la nostra personalità, dove i nostri desideri? Quello che scrivi è ciò che si pensa generalmente della questione: lo dicono gli psi, lo si legge sui libri; non uso il sarcasmo contro di te, assolutamente, ma contro la visione sconsolata che ci sarebbe, a mio modo di vedere, se quello che dici fosse vero (dato il fatto che non ho un altro modo di vedere la cosa). Non trovi sconsolante la possibilità che ciscuno di noi sia determinato da ciò che ha avuto o non ha avuto? E se domani avessimo un figlio, e per qualche motivo lui non sentisse il nostro amore incondizionato, lui è destinato ad essere un infelice? Quando possiamo "correggere" l'errore iniziale? Io posso aver anche subito una mancanza d'affetto iniziale, ma solo perchè mia madre stava male e non poteva stare più di tanto con me. Razionalmente lo so, ma fuggo dall'idea che irrazionalmente io stia continuando ad agire in conseguenza di quel fatto. Mi sentirei una sorta di bamboccio nelle mani del caso. Niente sacrasmo, Sirena, se non nel senso che, circa le questioni di questo tipo, sono sarcastica nei confronti della vita. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Ma io non ne ho idea! Solo che, alla fine, mi sembra Non trovi sconsolante la possibilità che ciscuno di noi sia determinato da ciò che ha avuto o non ha avuto? E se domani avessimo un figlio, e per qualche motivo lui non sentisse il nostro amore incondizionato, lui è destinato ad essere un infelice? come disse una volta il mio psi "li roviniamo noi i figli!" Quando possiamo "correggere" l'errore iniziale? Io posso aver anche subito una mancanza d'affetto iniziale, ma solo perchè mia madre stava male e non poteva stare più di tanto con me. Razionalmente lo so, ma fuggo dall'idea che irrazionalmente io stia continuando ad agire in conseguenza di quel fatto. Mi sentirei una sorta di bamboccio nelle mani del caso. purtroppo la razionalità non serve a nulla. la consapevolezza invece si! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Margherita76 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 purtroppo la razionalità non serve a nulla. la consapevolezza invece si! E se la consapevolezza ti dicesse che non li sai gestire in maniera sana i rapporti? A me questa cosa fa soffrire molto, forse perciò uso il sarcasmo, ma rifiuto di pensare che questa sia l'unica soluzione. E se non riuscissi a capire cosa sia amore autentico e cosa compensazione del mio vuoto? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite filotea Share Inserita: 18 febbraio 2009 Quindi come si fa ad uscire dalla dipendenza affettiva? p.s. chissà se oscarmoreno lo sa....ihihihhihi Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Ok, comprendo il tuo punto di vista. Quello che provi tu lo provo anchio quando penso che ciò che sono dipende da come sono cresciuta. Non vale per tutto, ma se è vero anche solo per la dipendenza affettiva mi sento sconfitta. Però ho fatto davvero tanti passi. Sono cambiata tantissimo rispetto a 10 anni fa per esempio. Sarà che si matura, si impara. Ma so che si può guarire da tutto, a meno che non si abbiano disfunzioni di natura biologica. Intanto qualcosa che ci fa comportare in un certo modo ci deve essere. Se non è l'affetto avuto, l'educazione ecc cosa può essere? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Margherita76 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Quindi come si fa ad uscire dalla dipendenza affettiva? p.s. chissà se oscarmoreno lo sa....ihihihhihi la domanda è, piuttosto: se capiamo di esserci stati o di esserci dentro, e se capiamo che lo è in conseguenza di una carenza iniziale, come facciamo a recuperare una valutazione meno condizionata degli affetti? Saremo infelici per sempre? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Margherita76 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Intanto qualcosa che ci fa comportare in un certo modo ci deve essere. Se non è l'affetto avuto, l'educazione ecc cosa può essere? La paura di stare al mondo e la necessità di avere qualcuno che ci leggittimi? Ma in questo modo torneremmo al punto di vista di Mio, e neppure l'ipotesi della necessità di possedere mi convince del tutto. Quanto alla guarigione, spero che tu abbia ragione ma, diversamente da te, non so se la consapevolezza mi abbia fatto migliorare: dall'ultima volta che mi sono infilata in un rapporto perchè senza l'amore di quell'uomo mi sembrava di non esistere, non ci ho più provato. Non ho più osato. Inoltre, mi chiedo anche se il transfert non sia una forma estrema di dipendenza affettiva. Se fosse così, non sarei affatto migliorata! Sono contenta che tu abbia capito cosa intendevo Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 Ma io non ne ho idea! Solo che, alla fine, mi sembra che si arrivi sempre a mancanze di affetto inziale, quando non ci si capisce nulla. Mi chiedo e vi chiedo: non pensate sia una semplificazione? E, soprattutto, cosa saremmo, noi, se fossimo portati a mettere in atto quasi meccanicamente, inconsciamente, spinti da una necessità incontrollabile meccanismi di compensazione? Come si dovrebbe immaginare che viviamo i rapporti affettivi? Solo determinati ad agire per il nostro vissuto? Dove sarebbe la nostra personalità, dove i nostri desideri? Quello che scrivi è ciò che si pensa generalmente della questione: lo dicono gli psi, saremmo cio che siamo, macchine in preda del vissuto.....ecco il gran imbroglio del libero arbitrio.... lo si legge sui libri; non uso il sarcasmo contro di te, assolutamente, ma contro la visione sconsolata che ci sarebbe, a mio modo di vedere, se quello che dici fosse vero (dato il fatto che non ho un altro modo di vedere la cosa). Non trovi sconsolante la possibilità che ciscuno di noi sia determinato da ciò che ha avuto o non ha avuto? E se domani avessimo un figlio, e per qualche motivo lui non sentisse il nostro amore incondizionato, lui è destinato ad essere un infelice? Quando possiamo "correggere" l'errore iniziale? Io posso aver anche subito una mancanza d'affetto iniziale, ma solo perchè mia madre stava male e non poteva stare più di tanto con me. Razionalmente lo so, ma fuggo dall'idea che irrazionalmente io stia continuando ad agire in conseguenza di quel fatto. Mi sentirei una sorta di bamboccio nelle mani del caso. Niente sacrasmo, Sirena, se non nel senso che, circa le questioni di questo tipo, sono sarcastica nei confronti della vita. il nostro contenuto ci domina sino a quando sei identificato con esso, se ne scorgi l'imbroglio lo cestini in un lampo.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 E se non riuscissi a capire cosa sia amore autentico e cosa compensazione del mio vuoto? beh, un pò di compensazioni non devono preoccuparti, chi non le fa? siamo tutti egoisti in fondo. Non è questo che secondo me nuoce a un figlio. Piuttosto se si è un caso "patologico" direi. esempio essere aggressivi, troppo apprensivi, soffocarlo di attenzioni e preoccupazioni, fare dispetti, provare gelosia. quando mi chiedo se amo davvero o se sto compensando. metto al primo posto il rispetto per l'altro. Lo sto rispettando come persona? Sto facendo a lui qualcosa che se fosse fatto a me non mi piacerebbe? Desidero che sia diverso da com'è? Conosco davvero chi ho difronte o sto proiettando? vedo la realtà delle cose o mi sto illudendo di qualcosa? speranze, desideri. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 La paura di stare al mondo e la necessità di avere qualcuno che ci leggittimi? Ma in questo modo torneremmo al punto di vista di Mio, Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 beh, un pò di compensazioni non devono preoccuparti, chi non le fa? siamo tutti egoisti in fondo. Non è questo che secondo me nuoce a un figlio. Piuttosto se si è un caso "patologico" direi. esempio essere aggressivi, troppo apprensivi, soffocarlo di attenzioni e preoccupazioni, fare dispetti, provare gelosia. quando mi chiedo se amo davvero o se sto compensando. metto al primo posto il rispetto per l'altro. Lo sto rispettando come persona? Sto facendo a lui qualcosa che se fosse fatto a me non mi piacerebbe? Desidero che sia diverso da com'è? Conosco davvero chi ho difronte o sto proiettando? vedo la realtà delle cose o mi sto illudendo di qualcosa? speranze, desideri. sirena mi fai rabbrividire.... siamo maturati ben bene in emilia.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 sirena mi fai rabbrividire.... siamo maturati ben bene in emilia.... non è l'emilia che mi ha fatto maturare mio. Un pò di merito ce l'hai anche tu, anzi tanto. Io iniziai a capire tante cose nascoste su di me grazie ai tuoi commenti e di altri. I tuoi erano luce (come anche quelli di tempofuoriluogo), gli altri spunti. poi una mente curiosa di conoscere e comprendere l'ho sempre avuta, si trattava solo di tempo. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lastellaelarcobaleno 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 beh, un pò di compensazioni non devono preoccuparti, chi non le fa? siamo tutti egoisti in fondo. Non è questo che secondo me nuoce a un figlio. Piuttosto se si è un caso "patologico" direi. esempio essere aggressivi, troppo apprensivi, soffocarlo di attenzioni e preoccupazioni, fare dispetti, provare gelosia. quando mi chiedo se amo davvero o se sto compensando. metto al primo posto il rispetto per l'altro. Lo sto rispettando come persona? Sto facendo a lui qualcosa che se fosse fatto a me non mi piacerebbe? Desidero che sia diverso da com'è? Conosco davvero chi ho difronte o sto proiettando? vedo la realtà delle cose o mi sto illudendo di qualcosa? speranze, desideri. la consapevolezza dell'essere egoisti ci da la possibilità di scegliere di amare disinteressatamente.Poi perchè distinguere tra amore e richiesta dello stesso.Inutile farsi la domanda,inutile cercare una risposta logica.Perseguire la felicità di chi si ama dovrebbe dare almeno metà della felicità anche a se stessi.Amare è sempre giusto persino per un secondo fine,in fondo chi ne beneficia lo rifiuterebbe sapendo che l'altro si aspetta qualcosa?E perchè poi?A meno che non ci si rifiuti di amare per paura.E' come cercare la realtà delle cose che reali non sono mai,poichè nell'osservarle io le modifico per decriverle e comprenderle,chissà di che colore è veramente il cielo?Ma azzurro è bellissimo da vedere per me che azzurro me lo aspetto.mi aspetto amore da chi amo ma non direi che sono dipendente da questo.Sono un dipendente sensoriale invece.Senza musica per le mie orecchie mi manca l'aria.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sirena 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 la consapevolezza dell'essere egoisti ci da la possibilità di scegliere di amare disinteressatamente.Poi perchè distinguere tra amore e richiesta dello stesso.Inutile farsi la domanda,inutile cercare una risposta logica.Perseguire la felicità di chi si ama dovrebbe dare almeno metà della felicità anche a se stessi.Amare è sempre giusto persino per un secondo fine,in fondo chi ne beneficia lo rifiuterebbe sapendo che l'altro si aspetta qualcosa?E perchè poi?A meno che non ci si rifiuti di amare per paura.E' come cercare la realtà delle cose che reali non sono mai,poichè nell'osservarle io le modifico per decriverle e comprenderle,chissà di che colore è veramente il cielo?Ma azzurro è bellissimo da vedere per me che azzurro me lo aspetto.mi aspetto amore da chi amo ma non direi che sono dipendente da questo.Sono un dipendente sensoriale invece.Senza musica per le mie orecchie mi manca l'aria.... non tutti sanno amare, c'è gente che ha bisogno di imparare a farlo. Io ero/sono tra questi. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lastellaelarcobaleno 0 Share Inserita: 18 febbraio 2009 non tutti sanno amare, c'è gente che ha bisogno di imparare a farlo. Io ero/sono tra questi. forse più ne hai la mancanza nei primi anni di vita più impari a darne,per riceverne in cambio.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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