Che la chiesa di tanto in tanto, nella persona del tuttologo cardinal ruini, si faccia sotto per parlare (male) della legge sull'aborto, è una cosa che bene o male ci si può aspettare. anche se non credo ci si possa aspettare che un'istituzione religiosa si senta in diritto di mettere bocca sulla legislazione di un libero stato laico. questo. Lo so, è difficile crederlo, ma l'Italia sarebbe uno stato laico.
Ma che Ferrara proponga, dopo la moratoria sulla pena di morte, una moratoria sull'aborto, osando un paragone che per me è improponibile, è una cosa decisamente delirante. Non ho per mia fortuna letto il suo articolo in proposito, ma mi è bastato ascoltarlo per capire la follia di questa proposta. Non solo Ferrara offende e condanna, e nemmeno tanto velatamente chi, per un motivo o per un altro, ricorre a questa pratica (che ricordiamoci, non è un reato, è un dramma umano, e come tale va assolutamente rispettato) , ma sostiene che l'aborto sia una pratica eugenetica e cita, completamente a sproposito, scrittori e teorici che, come Huxley, hanno scritto libri di grande provocazione sul pericolo dell'eugenetica. Come donna, mi sento profondamente offesa dal fatto che un imbecille come Ferrara si permetta di dire che si possa ricorrere all'aborto perchè si vuole un figlio biondo, piuttosto che con gli occhi azzurri, piuttosto che con un quoziente intellettivo di140. Ed ovviamente tutti gli vanno appresso, Bondi, Cicchitto, la Binetti, che tra una punizione corporale e l'altra, trova anche il tempo di dire boiate...come se un membro dell'Opus Dei fosse la persona adatta per una questione di tale delicatezza.
Il mio massimo rispetto va al ministro Livia Turco, che per fortuna su questo aspetto è stata assolutamente chiara e netta: la legge sull'aborto non si tocca. se ne può parlare, discutere, ma passi indietro in questo senso non se ne possono proprio fare.
E menomale, perchè con l'aria che tira oggi in Italia stavo già cominciando a vedere le piazze addobbate di pire per dar fuoco alle streghe.