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pippononlosa

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  1. Spesso anche le cose che ci enusiasmano ci svuotano di energie, ci tolgono la forza e l'entusiasmo si trasforma in paura di non riuscire, ci frena e talvolta ci fermiamo. Ognuno di noi sa quali sono i motivi che ci spingono a mollare una cosa che abbiamo iniziato con tanto ardore, in genere ci nascondiamo dietro frasi del tipo "...che stanchezza, ma chi me lo fa fare...", oppure "...beh in fondo non mi interessa poi così tanto questa cosa...". Penso che in questi casi sia necessario riflettere, fermarsi un attimo e guardarsi da fuori, apprezzarsi. Le motivazioni che ti hanno spinto ad iniziare sono ancora lì e sono ancora valide, devi solo guardarle con serenità e soprattutto non devi farti abbattere dal numero di esami da sostenere, dal tempo che è trascorso... Su questi fattori non puoi influire in alcun modo, però puoi influire su quello che dipende da te, un piano di studi, un percorso di studio serio, concreto, un giusto utilizzo del tempo che hai a disposizione. Prenditi il tempo che ti serve, non piangere su quello che è passato, riparti con serenità, hai la forza e le capacità per riuscire. Coraggio
  2. Ciao nipote!!!!!!! Vengo sempre più di rado sul forum, ma non potevo non salutare la piccola Chiaretta!!!
  3. Credo che nella coppia esistano dei cicli di umore, di tono, di reattività per così dire sinusoidali. Finchè i picchi in basso dell'uno coincidono con quelli in alto dell'altro, le cose si compensano. Il brutto arriva quando il picco in basso coincide per entrambi: in quel momento, usando l'esempio riportato negli interventi precedenti, l'uomo non apre lo sportello perchè non ne ha voglia e la donna se ne accorge e lo nota con risentimento; oppure la donna sta tutto il giorno con i bigodini perchè non ha voglia di toglierli e l'uomo si volta per strada a guardare altre donne... Siamo esseri umani, soggetti a "cali di rendimento" anche affettivo, ci vuole tanto tanto amore e tanta comprensione per superarli e non sempre è facile. L'abitudine, la routine quotidiana, talvolta appannano i gesti esteriori di affetto. A volte non li facciamo, ma altre volte non vengono più notati, entrano per così dire nel quotidiano e si danno per scontati...
  4. Ciao a tutti. Sono secoli che non mi faccio vivo sul forum... Sono qui per chiedervi un parere, un consiglio. Ho sempre cercato di dare il massimo per la mia famiglia, magari non riuscendo sempre, però ho sempre cercato di essere presente, di essere un punto di riferimento, una sicurezza. Adesso sento sul groppone tutto il peso di questo mio modo di fare. Comincio davvero a sentire la stanchezza dell'essere sempre presente, di non aver mai usato un po' di sano menefreghismo... Purtroppo quando lo faccio notare a casa, la cosa viene sottovalutata, anzi, viene quasi derisa... Mi sembra di essere trasparente a volte, anzi direi invisibile; le mie esigenze, anche quelle lavorative, passano in terzo piano: prima quelle dei figli, poi quelle della moglie, alla fine le mie... Mi sembra di girare in tondo, senza concludere molto. In breve, mi sembra di non essere apprezzato. Come faccio a farlo capire a casa senza ferire nessuno? Vi abbraccio
  5. pippononlosa

    SFOGATEVI.

    ...ennesima notte in bianco, con i figli che si sono inventati di tutto per non farci dormire... moglie al limite del crollo, io al lavoro con gli occhi che bruciano... ...cresceranno, e finalmente useranno la testa non solo per separare le orecchie!!! Spero...
  6. Posso dire la mia?... Lavoro in A.M. e qualcosa ne so. Le scie dipendono dalla diversa temperatura e densità dell'aria in funzione delle quote a cui gli aerei stanno volando. Anche la velocità del velivolo incide, e così l'angolo di incidenza, ossia l'angolazione del velivolo e delle sue ali rispetto al banco di nubi o della condensa dell'aria. Altre scie vengono determinate dalla condensa di carburante in eccesso rilasciato dagli aerei. Non abbiamo notizie di scie relative a sistemi di controllo e variazione climatica. La forza aerea in possesso di un sistema simile, avrebbe il controllo dei cieli e nessuno lo ha in assoluto...
  7. non c'è una ricetta standard su come affrontare queste situazioni. Il tuo racconto mi ha ricordato un fatto che è capitato quando avevo 15 anni. Andavo discretamente a scuola, avevo dai miei tutto quello che chiedevo, però volevo anche a tutti i costi un basso elettrico. Ho ricevuto anche io una risposta negativa ed ho iniziato ad essere insofferente, a rispondere male, a fare lo sciopero dello studio... La mia rappresaglia non ha funzionato. I miei hanno lasciato che io continuassi nelle mie intemperanze, mi hanno ridotto le uscite con gli amici e mi hanno fatto notare che il mio era un comportamento irresponsabile ed immaturo. Dopo un paio di settimane di "guerriglia psicologica", ho mollato io la presa; non avevo ottenuto niente, se non di dover recuperare le insufficienze a scuola e di avere la certezza che il basso elettrico non sarebbe arrivato. Morale della favola, ho acquistato il basso l'anno dopo, con i miei risparmi. La mia "guerriglia familiare" non era servita a niente. I miei avevano vinto senza colpo ferire, lasciando che io riflettessi da solo sul mio comportamento e che sfogassi questa mia follia adolescenziale...
  8. Penso che tu abbia ragione, non stai chiedendo la luna. Sono figlio di divorziati e so quanto un bambino possa diventare un despota nei confronti del genitore che si risposa o che ha una relazione. Questo essere "Figliodidivorziati" diventa un'arma da usare a proprio piacimento per ottenere di più dall'uno o dall'altro. Sono sposato con una donna che ha una figlia da un precedente matrimonio: educarla, amarla, crescerla è difficile perchè man mano che l'età della bambina aumenta, questa affina le tecniche per garantirsi i vantaggi dell'essere "Figliodidivorziati", rispetto ai suoi coetanei figli di"famiglieregolari". Rispetta i suoi figli, cerca di voler loro bene, ma difendi anche il tuo amore e te stessa. Il tuo uomo ha sicuramente a cuore i suoi figli, ed è giustissimo, però è opportuno che tu rivendichi anche i tuoi spazi, un po' alla volta in modo soft, per non farti schiacciare. In bocca al lupo.
  9. Negli ultimi anni abbiamo assisitito ad una massificazione dei giovani in senso totalmente negativo: fin da bambini hanno ricevuto input in cui si esaltavano unicamente figure quali i divi del pallone e le veline... Il Grande Fratello ed altre scempiaggini catodiche hanno fatto il resto... Anche la scuola non era immune da questo male che addormentava le coscienze, che lasciava ad altri il compito di pensare, di decidere... Poi è arrivata la riforma Gelmini... E' stato un grande autogol da parte di chi "comanda"... Le coscienze non erano morte, solo addormentate... ed ecco che i giovani si risvegliano, chiedono di decidere del loro futuro, chiedono di partecipare, non solo di subire passivamente... Tra tre anni, molti di quegli studenti che ora si sono svegliati potranno esercitare il diritto di voto, potranno decidere il proprio futuro e forse le cose potranno cambiare. Chissà che tra qualche anno non dovremo ringraziare la Gelmini per aver scosso e risvegliato le coscienze dei giovani, altrimenti intorpidite da lodi alfani e da amici di maria de filippi...
  10. pippononlosa

    SCUSATE L'ASSENZA

    Ciao Nello!!! La vita ci riserva prove difficili da superare e salite ardue, ripide... Tu però sei uno degli scalatori più forti che io conosca e sono sicuro che sei già prossimo alla fine della salita, per trovare finalmente un tratto di strada dritto e pianeggiante e poter pedalare in scioltezza e tranquillità. Tieni duro Nello, non mollare mai!!! Un abbraccio. J.L.
  11. pippononlosa

    Get Back

    Ciao Tex!!!!! Ciao LeGoLaS!!!! Quanto tempo è passato !!!
  12. pippononlosa

    Get Back

    Ehiiii!!!!!! C'è ancora qualcuno della "vecchia guardia"????? S., Tex, Chiaretta, Nello, Alessandro.... ci siete ancora????
  13. pippononlosa

    Dove sbaglio?

    Non devi cambiare la tua natura, puoi smussare gli spigoli, ma nessuno ha il diritto di chiederti di cambiare così tanto. Cosa pensi ci sia di tanto strano nel tuo comportamento, da non farti avere nessuno accanto?
  14. pippononlosa

    sindrome premestruale

    Esiste davvero la sindrome premestruale? Mia moglie, circa 72 ore prima dell'inizio del ciclo diventa intrattabile; l'accondiscendenza la irrita, se mi irrigidisco si irrita, se provo con l'indifferenza si irrita... Questa agitazione si riflette anche sui bambini che non capiscono perchè certi loro comportamenti, fino al quel momento tollerati, vengono repressi con urlacci. La situazione sta peggiorando progressivamente, perchè questi episodi "premestruali" diventano sempre più difficili da gestire, ti viene voglia di fuggire via ed aspettare che il ciclone passi... Cosa posso fare? Qual'è il modo migliore per affrontare la cosa? e soprattutto, è possibile che il ciclo mestruale generi un tale scompenso nell'equilibrio e nell'emotività di una persona?
  15. ...beh, prima ero J.L. in omaggio a John Lennon, ma un giorno qualcuno a casa mia è entrato nel forum ed ha letto qualche mio intervento, che non è piaciuto.... è scoppiata la terza guerra mondiale!!!... così, per il quieto vivere sono uscito dal forum e dopo un po' di tempo sono rientrato con il nuovo nick... ho scelto Pippononlosa perchè è una canzoncina orecchiabile che mi cantava mio nonno è poi in fondo è una metafora... "...Pippo(a)...non lo sa che sono di nuovo nel forum e scrivo quello che voglio..."
  16. Non riusciamo a far filtrare attraverso la corazza di cinismo ed egoismo che nostra figlia indossa, alcun ideale o principio. Non riusciamo a far passare il concetto che non è importante "avere", ma è importante "essere"... Non riusciamo a convincerla che siamo in una collettività, in una società dove l'agire dell'uno interagisce con l'agire dell'altro... non riusciamo a farlo noi, ma non riescono nemmeno i nonni, gli zii, la scuola, gli scout, l'attività sportiva, addirittura il catechismo... sembra quasi che tutti debbano essere a disposizione solo per assecondare ogni suo desiderio... Le regole sembrano fatte solo per essere violate, dalla cintura di sicurezza in auto, all'orario di ingresso a scuola... dalle buone maniere a tavola, all'evitare di schiamazzare a tarda ora... Sembra che conti solo assomigliare alla protagonista di un telefilm americano, dove è importante fare colpo sui ragazzi, avere vestiti alla moda, truccarsi... Sarebbe comprensibile se fosse adolescente, ma ha solo 8 anni... Solo il cinismo dei suoi compagni di classe la frena: lì la battaglia si combatte da pari a pari e spesso la perde... Forse sbagliamo a spiegare il perchè di tutto, forse dovremmo tornare ai vecchi metodi, dove non c'era sempre una spiegazione, bisognava allinearsi e basta... Probabilmente eravamo tutti un po' più tonti, però non eravamo dei piccoli dittatori che tengono in ostaggio i propri genitori...
  17. pippononlosa

    i sentimenti

    Può non bastare, la tua volontà potrebe vacillare davanti alla sua vicinanza ed alla sua partecipazione al rapporto. Non concordo con quanto scritto da Mio: le dichiarazioni di intenti, le grandi muraglie etiche "puoi amare colui che tradisce una famiglia intera?" (cit.), sono baluardi insormontabili solo a parole; i fatti, le persone, le circostanze, possono vanificare tutto e rendere il più duro dei guerrieri una tigre di carta. Forse devi riflettere su quello che vuoi veramente: esporti al rischio forse significa che non hai calcolato cosa può succedere se la volontà di resistere viene meno. Oppure lo hai calcolato, sai che la volontà verrà meno e quindi stai partendo consapevolmente in quella direzione, pur tormentandoti con questioni etico-morali di facciata...
  18. Ciao. Il motivo per cui è preferibile che padrino e madrina non siano i genitori è semplice: nel caso del battesimo ad esempio, la funzione dei padrini è quella di coadiuvare i genitori nell'educazione cattolica del bambino. Nell'eventualità più estrema dovrebbero addirittura prenderne il posto nel caso di impedimento o di scomparsa, affinchè al bambino sia impartita un'educazione cattolica. Facendo un paragone calcistico irriverente, i padrini sono le riserve, i panchinari, ed entrano in campo quando i titolari non possono giocare la partita. Se affidi questo compito educativo ai genitori, (che già hanno questa funzione in quanto genitori cattolici), chi si occuperà della formazione cristiana del bambino nel caso di impedimento dei genitori stessi? tornando al paragone calcistico irriverente, se rinunci alle riserve, cosa farai in caso di infortunio dei titolari?... Nel caso della cresima dovrebbe essere più semplice, visto che il cresimando dovrebbe avere un'età tale da aver già ricevuto una educazione cattolica e quindi la funzione del padrino non è più così strettamente correlata alla formazione cristiana, pertanto non dovrebbero esserci problemi a che il padrino sia un genitore. Il padrino del cresimando è una sorta di testimone (infatti accompagna il cresimando a ricevere il sacramento), con la sua presenza attesta l'intenzione del ragazzo di ricevere il sacramento e "testimonia" la aderenza dei sentimenti e della vita del ragazzo ai valori cristiani..
  19. Cerca tra gli amici: gli amici li scegli, i parenti no, ti capitano. Per il battesimo del nostro bambino abbiamo scelto tra i nostri amici: l'affinità che ci lega è maggiore di quella che abbiamo con molti dei nostri parenti. Usa il buon senso e pensa alle persone a cui tieni, a quelle che pensi possano dare un contributo alla crescita di tuo figlio, a quelle che possono essere dei riferimenti per tuo figlio, tutto il resto è aria fritta. Il significato cristiano dell'essere padrino si è perso ormai, è sempre più vago...
  20. pippononlosa

    L HO LASCIATO

    Continua a respirare, respira profondamente, fai arrivare l'ossigeno al tuo cervello e cerca di mettere a fuoco le cose: hai fatto la scelta giusta. E' dolorosa adesso, ma mai quanto lo sarebbe stata in futuro. Coraggio, vai avanti e soprattutto non voltarti, non voltarti mai. In bocca al lupo!!!!
  21. AUGURISSIMIIIII !!!!!!!! E BENVENUTO AL PICCOLINO!!!!!!
  22. ...sembra che il sistema funzioni...
  23. Almeno Ego insisti a che legga e metta in pratica le indicazioni scritte sul foglietto illustrativo e poi insisti affinchè si faccia vedere da un medico. Il colmo sarebbe che si rovinasse la salute ed in più che non ottenesse il suo scopo anticoncezionale perchè oltre alla pillola assume altri farmaci oppure perchè fa uso di droghe... Però se tu hai a cuore la tua amica, insisti con lei, rompile le scatole, non trincerarti dietro ad un "sono fatti suoi", perchè se vedi uno che si sta facendo del male cerchi di fermarlo, mica dici "...che me ne importa, sono fatti suoi..." no?!
  24. Dai Michael, questo e maccartismo puro!!! E' anacronistico, andava bene negli anni '50 ma da allora è passato mezzo secolo....
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