Vai al contenuto

Bello_e_Impossibile

Membri
  • Numero di messaggi

    246
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Contenuti inseriti da Bello_e_Impossibile

  1. Ma perché un omosessuale dovrebbe voler far parte di un'istituzione che lo disprezza? Non capisco... lo stesso discorso vale per le donne in generale, cosa le spinge ad intraprendere la carriera ecclesiastica? Per essere sempre delle figure di serie b? Mah... Lasciate le chiese con le loro regole e idee, ma lasciatele vuote!
  2. ciao Ana, siamo tutti omosessuali qui, benvenuta. Per rispondere al tuo quesito devo prima sapere una cosa, la tua terapeuta è omosessuale o almeno bisessuale? Tu potresti anche vagamente essere il suo tipo? Se le risposte sono negative il problema che ti stai ponendo non esiste, dirlo o non dirlo non fa alcuna differenza (anche se non vedo perché dovresti dirle tutto, non è mica il tuo confessore, e poi non c'è più gusto ad avere qualche segreto?). Se inveci pensi di poterle piacere e di poter iniziare una simpatica relazione con lei se ti giochi bene le tue carte (come fanno tutti i terapeuti maschi con le belle pazienti che vivono il famigerato transfert) ti consiglio di non dirle niente ma di usare queste informazioni a tuo vantaggio, in modo da fare breccia nel suo cuore (o nelle sue mutande, a seconda del tuo obiettivo). Ok? Spero di esserti stato d'aiuto, come regola generale è però opportuno che ricordi che perdere una psicologa è statisticamente improbabile, indipendentemente dalle circostanze. Buon transfert
  3. Poveri mici... se mi capitasse tra le mani uno di quei satanisti gli tirerei il collo come fosse un tacchino (con tutto il rispetto per i poveri tacchini e per la loro miseranda fine).
  4. Ciao mio. Sì, tutto ok, grazie.

  5. Peccato madison, eri partita bene, non scontata senza essere per questo arrogante, e al secondo post hai già corretto il tiro... allora qui ti sentirai a casa
  6. Bello_e_Impossibile

    ciao

    la tua passione per il dark/gothic si limita alla musica o ti vesti sempre come fosse halloween? Perché in tal caso potrebbe essere quello il motivo...
  7. Non credo che esista un metodo universale per vincere la timidezza. In generale i tipi di approcci possono essere 2: - quello comportamentista: piano piano devi farti forza e provare a intervenire sempre più spesso nelle discussioni, ponendotelo come vero e proprio obiettivo, fino a che il disagio che provi non sarà sparito. - quello introspettivo: devi riuscire a capire la causa interiore di questo tuo atteggiamento. Quando ci sarai riuscito saprai eventualmente come correggerlo.
  8. @oscar Voi parlate di abbandonare qualcuno quando ne ha bisogno, ma io non credo che le cose stiano così. Un depresso ha spesso bisogno di un aiuto, quello sì, ma un aiuto da parte di personale specializzato, la moglie che gli tiene la mano non serve a niente (altrimenti sarebbe già guarito). Appunto, ma una volta che la scelta inconsapevole è stata fatta cosa si fa? Si continua nell'errore per coerenza? Non ho mai sostenuto quello, solo che comprendo benissimo come si possano fare delle scelte sbagliate e poi pentirsene. Secondo me, invece, basta il disagio che prova al momento. Non è vero che ci sono valori uguali in tutte le etnie, ma che al giorno d'oggi si è affermato un set di valori che è molto simile fra tante popolazioni. In ogni caso, anche se avessimo tutti gli stessi valori in cui credere ciò non cambierebbe nulla: come si vive non da senso alla vita (per me). Quindi tu preferiresti provare "estremo disagio" per il resto della tua vita (non è detto infatti che il marito riesca a guarire o non abbia ricadute) piuttosto che violare un patto fatto anni prima? Mi sembri un po' troppo rigido. Handbook of Personality Disorders: Theory, Research, and Treatment. @joker sono contento per te e per i tuoi genitori, ma rimanere sposati non è sempre la soluzione migliore. I miei avevano un sacco di problemi che poi sono spariti dopo la separazione. @digi79 Non vedi che la povera primula è schiacciata da quell'uomo che la colpevolizza e non le riconosce alcun merito? Per me dovrebbe lasciarlo.
  9. Certo, sono bello e impossibile di nome e di fatto ^^

  10. Beh, se dovesse essere lui la vittima di uno stupro (qui a milano ci sono stati alcuni casi di ragazzi stuprati da marocchini) potrai sempre dirgli che è stata colpa sua perché indossava dei jeans troppo stretti...
  11. Risponderò con ordine, premettendo solo che non penso che a Primula passi nemmeno per la testa di lasciare il marito, ma ciò non vuol dire che io non deva darle il consiglio che reputo più adeguato. @Oscar/Joker Sì e no, come anche tu precisi dopo bisogna vedere con quale ottica e aspettative ci si è sposati, e non mi sembra giusto che se le condizioni iniziali sono cambiate drasticamente, un coniuge viva una situazione di estremo disagio a causa dell'altro. Una cosa è infatti affrontare delle difficoltà comuni insieme, ben altra è vedere uno dei due trascinare l'altro in un pozzo di infelicità. Ora, in questo caso è evidente che la povera signora non ha sposato un depresso, ma se lo è ritrovato ad un certo punto della loro vita coniugale. Indipendentemente da quali possano essere i fattori scatenanti di tale patologia, perché ella dovrebbe attraversare un calvario del genere? In nome di una promessa avventata fatta in gioventù e della quale non ha ponderato bene le gravi implicazioni? Ricordo che ha giurato di stargli accanto in salute e in malattia solo agli occhi di dio, per lo stato italiano ha semplicemente firmato un contratto (in realtà non è proprio così, ma lasciamo perdere questa sottigliezza) che può terminare in qualsiasi momento quando si accorgesse che non è più vantaggioso per lei. Secondo me la sfortunata dovrebbe farsi forza e avere il coraggio di cambiare. Si è assunta un dovere, è vero, ma possiamo biasimarla se di fronte alla prospettiva di una lunga infelicità decidesse di sottrarsene? A mio parere no, è anzi un gesto che deve a sé stessa. Il matrimonio obbliga ad una scelta lunga un vita, e secondo me ciò è contro natura, la nostra mente è dinamica ed è giusto che si possa cambiare idea. Quanto al fatto che assumersi un dovere darebbe un senso alle nostre vite ti rispondo solo che, per come la vedo io, niente di ciò che facciamo può dare un senso a ciò che non ce l'ha. Forse sono immaturo, potresti avere ragione, e sicuramente egoista, ma meglio così che fare la fine di coloro che mentono a sé stessi perché non vogliono accettare di avere la naturale esigenza di ricercare la propria felicità e così si convincono di fare le scelte che fanno per mille motivi inutili nessuno dei quali è quello vero. Si raccontano le storielle che nel rapporto c'erano incomprensioni, che mancava il dialogo o altre ragioni che fino al momento prima non esistevano senza scorgere il reale motivo, il bisogno di cambiare. Tu lo chiami egoismo? Anch'io, ma ci aggiungo anche la parola onestà. @Digi79 No, credo sia una malattia, ma credo anche che a volte venga usata come scusa, pur non soffrendone, per giustificare insoddisfazioni personali e comportamenti negativi (non sto dicendo che è questo il caso). Se con il tumore l'uomo cambiasse il proprio umore, fosse arrabbiato con lei e con il mondo e la facesse stare male, rendendo così l'ambiente familiare pesante (come nel caso della depressione), allora dovrebbe lasciarlo anche in quel caso. E' molto probabile, l'altruismo incondizionato è molto raro (oltre che patologico).
  12. Bel messaggio viola.blù, concordo in pieno col tuo punto di vista. Rallegriamoci dunque che il signore abbia richiamato a sé una così bieca e deleteria anima. Aggiungo solo che saranno in particolar modo contente quelle povere donne che avevano deciso di abortire e che il caro don andava a torturare fuori dagli ospedali cercando di incutere loro un senso di colpa. Un vero fanatico.
  13. Bell'intervento caro oscar. Data l'ora tarda seguirò l'esempio di joker e ti risponderò domani, in ogni caso grazie per essere intervenuto. La mia risposta non si farà attendere molto, ciao
  14. Certo, e secondo me non dovrebbe buttare via la propria vita per colpa del marito. Ma dico, perché farla sentire in obbligo a portare quella croce? Non sarebbe meglio indirizzarla verso una felicità sicura e immediata, quella di trovarsi un uomo/marito sano oppure un sereno periodo da single (a seconda delle preferenze)? Tanto i figli sono un problema sopravvalutato, stanno bene comunque, io stesso sono figlio di genitori divisi e non ne ho mai sofferto. Quella poverina deve pensare solo alla propria felicità, trascinare per un tempo indeterminato un matrimonio pesante in cui il marito le attribuisce anche la causa della sua situazione non mi sembra una buona idea. E poi chi ti dice che se il marito dovesse guarire sparirebbero i problemi? E se la causa della depressione fosse proprio un matrimonio nel quale il marito si sente stretto? Secondo me a mollare il marito non sbaglia in nessun caso.
  15. Joker, ma sai che palle convivere con un depresso? E poi potrebbe metterci anni a guarire (ammesso che ci riesca), perché quella poverina deve rovinarsi la vita per una scelta sbagliata fatta in passato? E poi è facile che se lo lascia questo si svegli un po' (oppure commetta il classico omicidio-suicidio, ma è meno probabile).
  16. Ti consiglio di cambiare marito.
  17. Per chi non sapesse di quale paleolitico personaggio si tratti questo è uno stralcio di una sua lettera in una rubrica del Corriere Romagna del 24/07/2005: "Oggi aumentano sempre più gli stupri di donne e bambine. La disinibizione di ogni regola morale di comportamento ha gravi conseguenze, fra le quali l'eccitazione sessuale dei maschi fin da adolescenti. È orrore ciò che i maschi fanno, ma un po’ di colpa, forse molta, l’hanno anche le donne che scoprendosi invitano sempre più il maschio ad approfittare del sesso femminile; non solo invitano, ma eccitano il maschio ad approfittare dell'occasione." E questa un'intervista in cui esprime chiaramente le proprie opinioni (quelle ufficiali della chiesa) in merito all'omosessualità: http://www.youtube.com/watch?v=BuN0aKm6CDs
  18. Fervente cattolico il sindaco, blasfemo e bestemmiatore il telefonino dell’assessore. Che al secondo lungo e scellerato trillo fatto di insulti a Dio e alla Madonna, è stato scaraventato fuori dall’aula in cui si teneva la riunione di giunta assieme al suo padrone, un «Pierino» che l’ha fatta davvero grossa, al secolo Emanuele Gaiani, l’assessore ai Servizi demografici di Desio, scuderia di Alleanza nazionale. L’altro giorno s’è fatto blu di rabbia, il sindaco Giampiero Mariani, uno cresciuto all’ombra del campanile, al pomeriggio sempre all’oratorio, tutte le domeniche seduto sui primi banchi della chiesa dei Santi Siro e Materno, da una vita impegnato nell’Unitalsi e nella San Vincenzo. Perché nel bel mezzo della giunta il telefonino dell’assessore Gaiani, uno che pure di nome fa Emanuele, ovvero «Dio è con noi», ha suonato due volte a distanza di pochi minuti. E per due volte ha snocciolato sotto le cattolicissime orecchie del primo cittadino una serie di parolacce e vergognose bestemmie scaricate come suoneria da Internet. «Intollerabile», è sbottato il sindaco con un diavolo per capello e un altro improvviso demonio (l’assessore, ndr) seduto poco lontano. «Fuori! Vai fuori subito — ha tuonato Mariani — e torna soltanto dopo aver trovato una suoneria adeguata alla dignità di questo luogo». Ammutoliti tutti, paonazzo in volto l’Emanuele di An, che ha dovuto zittire il portatile in fretta e furia e portare immediatamente altrove le sue chiappe. Si difende, Gaiani, dicendo che voleva solo essere goliardico e che in ogni caso s’è reso conto di avere esagerato. Chiede anche scusa, l’assessore. Lo perdonerà il suo sindaco, uno che ha già «licenziato» certi assessori «lazzaroni»? Dipende tutto dalla voglia che avrà di applicare il cristiano perdono al blasfemo Pierino. «Non sono un bigotto — spiega Mariani — sono un uomo aperto e tollerante. Non posso certo pretendere che i miei assessori facciano professione di fede cristiana, ma il rispetto per il sentimento religioso condiviso dalla grande maggioranza dei nostri concittadini e il rispetto per i valori che da sempre ispirano il mio impegno politico, questo sì, lo pretendo». http://www.corriere.it/vivimilano/cronache...assessore.shtml
  19. ransie, rispetto la tua tragica esperienza, però lo stesso discorso che fai per gli uomini vale anche per molte donne. Cosa vuoi farci? Così va il mondo...
  20. Bello_e_Impossibile

    interessi

    Non hai interessi? Meglio così, avrai un sacco di tempo libero... E poi, scusa, anche avendo degli interessi, cosa si vive a fare? Non cambia nulla, solo che se sei impegnata a fare altro non hai tempo per pensarci. Dai retta a me, sei una persona benedetta da dio, certo, forse un po' vuota (senza offesa), ma cosa importa?
  21. Maximus sei una barzelletta, dai a me dell'ignorante e non conosci nemmeno l'italiano... Assurdità che hai scritto: zichichi è lo zimbello dell'intera comunità scientifica italiana, ama circondarsi di fisici illustri ma è veramente un personaggio mediocre, basta questa tua singola affermazione (oltre alla grammatica) per capire che non sei uno scienziato e non capisci nulla di scienza. Queste non sono dimostrazioni, sono conti. Inoltre mi sembrano numeri veramente buttati a caso, puoi riportare un collegamento che confermi quanto hai scritto? In matematica solo lo zero è considerato probabilità zero, hai scritto una xxxxxxx. Forse volevi dire in fisica, ma anche in quel caso non conta solo la probabilità di un evento (prendi per capire la prima reazione del ciclo pp). Se l'universo fosse destinato a infiniti cicli di big bounce, ad esempio, anche una probabilità piccolissima ma non nulla si verificherebbe prima o poi nell'infinità di tentativi a disposizione (per la verità sarebbe destinata a verificarsi infinite volte). Cosa ne dici di riportare i link sullo studio di queste possessioni di cui si è accertata la natura soprannaturale? Questo lo dici tu, maximus, utonto di psiconline. Sempre meglio dell'intelligent design (quella sì che è religione vera e propria). La matematica non lo ha mai dimostrato, lo stai dicendo tu che di matematica non sai nulla. Link per favore. A proposito di equazioni matematiche rigorose, tu le comprendi? Ovvio che no, allora perché non la pianti di riempirti la bocca con parole e numeri di cui non capisci nulla? Torna a leggere la bibbia e zichichi, giusto quello puoi fare.
  22. Maximus, hai scritto delle cose che non stanno né in cielo né in terra. E poi deciditi, se ritieni la scienza una cavolata perché la usi (ovviamente in modo completamente errato e scrivendo castronerie - ma tu non sai di farlo) per dar credito alle tue tesi? Comunque maximus ho il sospetto che tu sia un burlone che ha pensato di ravvivare un po' la discussione, non credi veramente alle sciocchezze che hai scritto (almeno spero per te). bravo, continua così.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.