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EuridiceBrescia

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  1. x stauff...così che mi perdoni http://www.youtube.com/watch?v=ijLBYIKUR7I
  2. scusami se mi permetto stauff....ma tu pensi troppo, aveva ragione il tuo precedente psi a cacciarti le cose con la forza ora mi odierai a vita...
  3. Ludmilla non credo! Grazie del link appena smetto di sragionare leggo l'articolo voentieri, anche a me il tema della separazione tocca da vicino anche se ho imparato a farci i conti purtroppo in maniera più vicina a un falso equilbrio che altro. nn mi ricordo chi proprio inquesto 3d parlò della pericolosità di elaborarsi i vissuti per conto proprio, senza un oppurtuno contenimento delle figure genitoriali.... comunque nei deliri febbrili sono arrivata ad una verità.... signore, ho finalmente trovato il sosia del mio analista...tatatatatatata...Lupo Alberto (però lui è più chic)
  4. io sto qui tutto il pome, febbre permettendo..attendo foto
  5. anche io credevo di essere rifiutata da lui, poi è saltato fuori che nutrivo questo complesso di sentimenti, vulnerabilità e chi più ne ha più ne metta, verso mia madre... accadeva invece che con lui mi predisponevo in una maniera oppositia e di scarsa fiducia innescando la stessa reazione, me l'ha fatto notare lui stesso, io non so come sia stato capace di ribaltare questa situazione ma ha proceduto quasi rinforzando le parti narcisistiche sane ricordandomi le cose belle che vede in me, lui lo fa spesso proprio per controbilanciare le massicce proiezioni cariche di rabbia verso i miei genitori, così ricostruendomi... Io sono convinta he quando sentite puzza di antipatia è un fatto strettamente nostro, perchè se stssimo antipatiche sul serio al terapeuta questo non potrebbe dirsi tale,altresì potrebbe essere messo alla prova dal rapporto, provato, potrebbe essere preoccupato, il rapporto potrebbe toccare qualche nucleo irrisolto, antico doloroso, tutte faccende che deve scontarsi con se stesso.. p.s. ragà mi sent di nuovo invasa dall'angoscia, ho paura della gola, di cantare e parlare, mi fa male insieme alle coliche e non sono andata neanche oggi a lavorare
  6. i sentimenti di oggi si sono trasformati in malinconia
  7. si, mi hai letto nel pensiero... sono meccanismi di comunicazione, a volte mettiamo nell'altro quello che no riusciamo a provare noi o che temiamo di provare, di reiterare a causa i un'esperienza dolorosa, molte volte ciò accade proprio per conoscenza dell'altro, di se stessi, forse per stabilire un limite come quando camminiamo nel mare senza sapere quando non si toccherà più, altre volte questo meccanismo è come se andasse in loop ripetendo in continuazione la stessa storie, le stesse proiezioni, rimettendo in scena le stesse figure.. ...c'eravate solo tu e lui li dentro ed in fondo solo voi potete sapere come sono andate le cose, la terapia serve prprio per disvelare questi meccanismi quindi secondo me dovresti tornare
  8. ma c'è in cmune qualche velato tratto, tipo gli occhi grandi alla orientale, il naso importante, un po' i lineamenti, la tenebrosità ma lui è magro e alto, bello come il sole (nonostante la tenebrosità), con i capelli lunghetti, non lunghissimi, molto fascinoso
  9. ma lo sai che io continuo a percepire questa storia come un vissuto di muchacha? Secondo me è stata lei a viversi le sue antipatie attraverso di lui
  10. noooooooooooooo per imparanoiarmi mi sono persa la fotonza
  11. diciamo che il mio umore è altalenante ed è un po' come stanno andando le cose in analisi, repentine e altalenanti, ma sai cosa...scopro gli aspetti di me e poi durante le ore tra una seduta e l'altra mentre li rielaboro mi uccidono. Da quando siamo più in sintonia nel rapporto, emergono come fiori un sacco di cose, mostrando chi sono, non ci sono solo le cose belle, come il sentirmi bene, accettata e amata da lui, ci sono anche e cose brutte, come quanto io sia stata trascurata e abbandonata da i miei; inoltre mi sta mettendo davanti a cose di me che prima avevo evitato di vedere, cose che mi sono inflitta da sola, con il mio bel funzionamento...tipo ''guarda che hai fatto della tua vita?'', ''perchè non i sei rispettata? ''dov'eri con la testa?''...fa male assai. Forse è normale così e piuttosto in passato ero io a non essere capace di tollerare gli aspetti nefasti della mia vita... oggi ho parlato della mia sessualità e dei motivi per cui ora ho paura, mentre parlavo mi veniva da rimettere.. poi invece il rapporto con lui (infamata a parte, che ho accennato e accettato qualche post fa, -nonostante anche quella faccia rimettere-) ora va molto bene, gli voglio un bene dell'anima ma allo stesso tempo me ne sto distaccando (per via dell'infamata) e allo stesso tempo ancora ci stiamo avvicinando di più rispetto a prima, lui in particolar modo, è difficile da spiegare e non è quello il problema, il problema è il contatto con se stessi. Sto vivendo tutta una serie di contraddizioni che inseme però funzionano, che formano il me... anche perchè il connubio distacco-affetto/amore-spazio stanno creando un hbaitat interno per rendermi conto di cose, brutte, bruttissime che non volevo vedere (vedo anche le cose belle, tipo la sua emotività, il riguardo ed il suo bene), questo spazio mi rende capace di ascoltarlo e ascoltarmi nel bene e nl male. oggi però sto a pezzi, mi è venuta un'ltra colica e non sono andata a lavoro, mi sono trnati anche mille timori di essere contaminata ora, nonostante la seduta, ho ancora paura di come vivevo, e vivrò, la sessualità in coppia, cioè insieme alla consapevolezza mi stanno tornando tutte le schifezze e la paura di contaminarmi con queste stesse schifezze. Non so se mi sono spiegata in parole povere mi sto a medicare le incisioni che mi ha fatto il dottore e fa un male cane, mi dispiace se sono presente sul forum solo per rompere e non avere spazio per i discorsi del gruppo, finirà questa fase dolorifica prima o poi. Però allo stesso tempo non sono sola, lui c'è e mi rispecchia amorevolmente... P.s. ma non è che sto così male perchè io mi sono letteralmente forzata di perdonargli l'infamata, io ho glissato l'argomento perchè mi sembrava che quasi dovessi contenere io lui, non entr nei particolari sul 3d, anche se mi è stato vivamente consigliato di parlare, di sviscerare la cosa, li per lì non ho avuto le palle, non ne ho pià parlato soprattutto per tranqillizzarlo, forse dovrei tornare suldiscorso?
  12. nooooo...anche io lo immaginavo iverso.. ragazze come va? Io mi sento uccisa dai contenuti che stanno emergendo in questa fase del rapporto
  13. per sempre tra le tue braccia..

  14. ciao tutti/e..sto scoprendo-capendo-apprendendo tante cose e mi sa che gli incontri scontri dei giorni passati sono sbocciat diventando me in tutto questo provo un affetto sempre più profondo per il mio analista che va di pari passo all'amore, l'amore per lui che sta tornando sullo sfondo mentre sta emergendo l'amore per me, il suo sguardo mi ricostruisce, ci siamo incontrati per caso in una situzione di studio, mi ha salutata e mi ha guardata tanto intensamente che mi sono rispecchiata in lui, mi sono ritrovata nel suo sorridermi, anche io gli ho sorriso diritta al volto, è stato bello, mi sono sentita bella e amata (anche se continuo ad essere arrabbiata con lui)...
  15. ragazzi, rassicuratemi...sono anni che non faccio questa pratica per paura...ora come ho letto l'articolo temo per il passato nonostante le varie visite dall'otorino , l'ultima un anno fa
  16. misadisì... judy lol...quando mi piace un uomo io mi espongo ma devo sentire che da parte sua anche lui è d'accordo. Infatti ora ho capito, sempre in questa fase di distacco, che Lui è proprio d'accordo nel ricevere il mio erotismo, il mio amore e tutti gli altri sentimenti di appartenenza, tenerezza e reciprocità, che anche lui mostra e scambia. Mi sembra che ciò nn gli diaspiaccia affatto perfino quando si difende o cerca di riportarmi sui binari dell'analisi, anche con durezza. A volte quasi cambia voce, l'aria si fa più densa e piacevole, è difficile da spiegare; ricordo che spesso ''mi ha cercata'', ha cercato lui stesso i miei sentimenti nel dire della seduta, sbottonandosi, aprendosi e riportandomi evocando certe immagini e sensazioni che per fare la brava avevo cercato di evitare... Ho pensato che ciò vuol dire che ci stiamo vivendo così, che fa parte del processo, io ho sempre sentito istintivamente, già dall'inizio, che ci fosse un quind affettivo in più il che non vuol dire che io sia una paziente speciale, non lo sono e non è importante, il che vuol dire che c'è quella scintilla tra noi, solo che è faticosissimo procedere, andare avanti nel simbolico, nel metafoico, se c'è amorevolezza e attrazione da parte di entrambi, desiderio come si fa? lui è esperto e bravo quindi mi fido, so che la nave arriverà in porto anche se sarà faticossissimo... ed io ripeto, per fortuna mi sto disaccando, anche se l'amore e la voglia di lui permangono, nel fare questo mi sono accorta che lui era (è) ancora più attaccato a me di quanto lo fossi io a lui...
  17. è normale frustrare il paziente però, il contrario sarebbe una collusione con le sue difese
  18. we so tornata...madò muchacha quante storie... mi chiedo, ma la terapia è forse un mare tempestoso...? Siam navi all'onde algenti Lasciate in abbandono, Impetuosi venti I nostri affetti sono, Ogni diletto è scoglio, Tutta la vita è un mar.
  19. se non avessi più un briciolo di energia vitale non scriveresti qui, pensaci... ragà..io vo'
  20. Punto. Riflettevo leggendo questi post su due considerazioni: 1) che la terapia è un processo esistenziale, fatto di intoppi, intrecci perdite, ritorni, incontri che è necessario uno sguardo d'insieme, al di là del tempo e a lungo termine...(4 anni in questo post suonano come 4 giorni) 2) che essere terapeuti è veramente difficile, proprio per questa capacità di galleggiare sull'onda, maneggiando il timone, riassestando coninuamente la rotta... capacità che nessun libro o nessuna tecnica, scuola ti fornisce, ma chissà perchè, chissà per come, avviene, sboccia, forse proprio facendo esperienza di se stessi...
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