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lightning

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  1. ciao:) Come va? smontare e rimontare significa ristrutturare, è bella come immagine, stai ristrutturando "casa"?
  2. Gulp, quando li perdevo:)))))
  3. mi sono sognata che avevo peli dalla vita in giù,come una scimmia, e poi li perdevo tutti. colpa vostra, un sogno kafkiano, metamorfosi...
  4. auguri, buon compleanno!

  5. auguri, buon compleanno!

  6. L'analista cerca sempre in linea di massima di smuovere le nostre libere e autonome risorse interiori, anche facendoci a volte smontare da soli le cose. Anch'io ho paura dell'aereo e devo andare a Londra tra breve. beh, gliene parlo anch'io, va, buona idea.
  7. può darsi benissimo che tu non gliela ponga nemmeno la questione, perchè nel qui e ora della seduta e della vostra relazione, potrebbero essere prioritarie altre esigenze,quel che viene, non importa studiarci prima. Mette ansia doverci studiare, invece il bello è dire sul momento quel che vien da dire, senza desideri particolari:))
  8. Io le porrei la domanda e le chiederei quale significato ha essa all'interno della vostra relazione.
  9. :)), eserciti il libero arbitrio:)))
  10. euridice,io la vedo che ne devi parlare con l'analista. Tu come la vedi l'idea?
  11. :)) per il sorriso sono convinta che basti il sorriso di un paio di occhi azzurri come il cielo:))
  12. sì, per poter in santa pace pensare solo alla psicoanalisi, per l'eternità.
  13. esatto, proprio nel momento in cui cita e si aggrappa a un'altra, parla di sè. Questa è la psicoanalisi. in tutto ciò niente vi è di male, basta esserne consapevoli, consci. Tutto aiuta a comprendersi, a riflettere, a notare aspetti importanti di ciò che siamo, senza pregiudizi, senza gioire, senza incensarsi inutilmente, senza buttarsi giù inutilmente. senza teorie.
  14. Alda Merini: "Il mio passato" Spesso ripeto sottovoce che si deve vivere di ricordi solo quando mi sono rimasti pochi giorni. Quello che è passato è come se non ci fosse mai stato. Il passato è come un laccio che stringe la gola alla mia mente e toglie energie per affrontare il mio presente. Il passato è solo fumo di chi non ha vissuto. Quello che ho già visto non conta più niente Il passato ed il futuro non sono realtà ma solo effimere illusioni Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacchè non esiete altro tempo che questo meraviglioso istante. vi è una meditazione sull'attesa della fine, che ci riguarda tutti universalmente, come nel film "Melancholia" di Lars Von Trier. La ricerca del senso, "L'ho sempre saputo", è al fondo della nostra vita e delle nostre inquietudini. Vince chi accetta l'ineluttabilità del destino, è più forte chi non si chiude in sciocche, razionalissime autoillusioni, e chi confida nel regno del magico, nella "grotta magica" del presente.
  15. Una psicoterapia è l'archetipo del "viaggio", della Quest degli antichi cavalieri, ti porta a sofferenza ma anche a momenti di gioia, come tutto ciò che offre la vita. Un viaggio che si affronta soli, attraversando crisi, momenti di solitudine, per mano a una persona di cui fidarsi. Vi sono molti archetipi che ci rappresentano, TS Eliot ci ha visti come "The hollow men", Joyce come i Dubliners, uomini persi, alla ricerca di un significato non per se stessi, ma per tutti. Ed è un viaggio interminato e interminabile, la Merini pure l'ha descritto per fare un esempio, ha parlato del qui e ora di questo viaggio, solo per fare un esempio. Vi è poi il mito dell'infertilità, della ferita che ci rende aridi, inaridisce l'uomo e la Terra, il nostro animo, e quello della cecità, del cieco che vede al di là, l'indovino Tyresia. Sono tutte metafore di ciò che siamo e di ciò che facciamo. E il piccolo spazio che prendiamo, ci consente di riflettere, e non è gioia, non è dolore, è entrambe le cose.
  16. Imparare a combattere nelle relazioni, per farle funzionare, è un intento bellissimo, anche perchè secondo me si è in pace con noi stessi nell'altruismo, inteso nel non chiudersi nel proprio Io, ma nell'aprirsi agli altri. Più si è chiusi nelle proprie esigenze di autoconsiderazione, e più perdiamo autostima di noi stessi, per paradosso. Il depresso è colui che vede solo se stesso e il proprio malessere, o al contrario benessere, che si chiude al mondo in un impulso distruttivo e autodistruttivo. La terapia è costruzione di un rapporto con l'Altro da sè, che non significa dire "Io sto tanto bene, ho imparato a distinguere l'amico dal nemico, mi ritengo serena perchè ho grande stima di me, oppure sono tanto migliorata, tanto cambiata, tutto mi va bene", non è questo. In questo vi è solo " Io,io, io" ripetuto all'infinito. Quando l'Io lascerà il posto al dialogo con l'Altro,costruttivamente, avremo autostima vera. Il terapeuta è come tu lo vuoi, nel senso che vi riversi le tue emozioni, ma è anche come tu non lo vuoi, e così rispecchia il nostro limite, perchè il mondo non cambia a nostro piacimento, l'Altro è diverso da te, non è come lo immaginiamo. E dalla conciliazione degli opposti, nasce qualcosa. Nero e bianco, non solo bianco come lo vorremmo, non solo luce, ma notte, punto di vista diverso, comico e tragico, come l'esistenza. Ying e yang, vita e morte, luce e ombra, Io e l'Altro, Bianco e Nero. Energia che permea tutto l'universo tangibile, la ritrovi nell'infinitamente piccolo e nell'infinitamente grande.
  17. Poichè questo posto è stato usato come luogo di prevaricazione e violenza psicologica e verbale proprio da chi si lamenta ora di esserne oggetto, è giusto stroncare ogni tentativo di presa di giro e di bullismo in anticipo,chiarendo che le prese per i fondelli sono un comportamento disfunzionale ed errato, e costituiscono un problema SERIO, sono lo specchio della nostra società. Una psicoterapia dovrebbe occuparsi della persona in toto, e curare anche chi prende in giro, chi SCHERNISCE con cattiveria il prossimo suo, il che è manifestazione di rabbia e aggressività. Con questo concludo. Perchè non parlare del ruolo educativo degli psicoterapeuti, indipendendentemente dal loro modello epistemologico, ma con particolare riferimento ai cognitivo-comportamentali, che non hanno solo il compito di assecondare l'Ego del paziente e colludere con lui per fargli recuperare la tanto osannata autostima, il cui confine col narcisismo e senso di onnipotenza è alquanto labile, ma di infondere dei dubbi, fare autocritica, dare l'autocoscienza dei propri limiti, in relazione agli altri?
  18. il problema economico in effetti non è da sottovalutare, ci preoccupa tutti, c'è un notevole dispendio economico e di energie. La garanzia non è prevista, secondo me, ed è giusto, fa parte del patto, del contratto, sarebbe disonesto un terapeuta, un professionista, che garantisse i risultati, non li garantisce neanche un chirurgo, l'incertezza e il dubbio fanno parte integrante dell'esistenza umana, ed è una crescita comprendere questo. Infine il tempo non ha senso, poichè parliamo di dimensione psichica, e non c'è fretta, l'unico limite di tempo è la fine dell'esistenza, ma per coglierne il senso, ed è probabile non coglierlo mai, bisogna aspettare la fine:) Ciao:)
  19. ti preoccupa, izumi,per un problema "economico" o per un problema di orgoglio personale? <solo una curiosità, perchè chi fa terapia, poi, è destinato comunque a diventare terapeuta di se stesso, per sempre, questo è il concetto.
  20. anche te evita di rispondere con le tue solite finte smilies in cui ti sbellichi, veramente indisponenti e fatte ai danni altrui, se loro non se ne accorgono di cosa fai,meglio per loro. Io sì, invece, e stigmatizzo comportamenti che sarebbero da correggere, da parte del tuo terapeuta, visto propagandi la sistemico-relazionale. Con te non funziona. Ah, l'espressione, "te ne sbatte il caxxo" è volgare e non consona, secondo le tue rigide regole di netiquette, che invochi sempre. Complimenti.
  21. sì, c'è posto anche per te, purtroppo. il risultato della terapia per cretini che segui.
  22. Sei così cambiata che continui a mancare di rispetto alle persone, così come ti ha insegnato il tuo terapeuta sistemico relazionale, uh.
  23. E' verissimo, solo chi ne ha fatto esperienza può comprendere questo passaggio così elevato, così grande. Grazie!
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