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lightning

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  1. Allora ego, se mi dovessi riferire al problema per cui mi sono rivolta al tera, cioè attacco di panico due volte e burn out scolastico, la mia terapia sarebbe già finita. Per l'attacco di panico, si è risolto alla prima seduta, più avuti attacchi isterici di quella portata, con le mani ad artiglio classiche, bloccate. Per lo stress scolastico, ci è voluto un po' di più, diciamo tre anni, toh. Il problema è che una persona è a tutto tondo, la vita è u flashback, e non è che ci si limita al problema che ti ha condotto inizialmente in terapia, troppo semplice, eh.
  2. beh, chiedeva una cosa molto precisa: come faccio a sapere a chi devo rivolgermi, e a sapere quale terapia è migliore per me, come faccio a valutare la professionalità del mio terapeuta. E' una domanda molto significativa, sia per chi pensa di rivolgersi a un professionista, sia per chi la terapia l'ha in corso di svolgimento. Non c'è un metro di valutazione obiettivo, secondo me, poichè non si misura certo col benessere generico, e neanche si può dire obiettivamente quello è "meglio". Il paziente, sempre secondo me profana, non ha grandi metri di paragone, può solo provare, e anche se viene indirizzato o inviato, sarà bene non abbia giudizi preconfenzionati costruiti da altri. Vi saranno senz'altro dei sistemi per misurare l'efficacia di una terapia, ma la loro scientificità è provata? Io non credo proprio che si possa misurare con criteri obiettivi, trattandosi di scienze umane e aria fritta. La più semplice è quando la terapia risolve un sintomo, qualcosa di osservabile, forse.
  3. che vuol dire che si è vivacizzata e perchè? Magari ci puoi dire di più. Se l'autore è sparito è un problema? Succede spesso.
  4. grazie. stasera sto meglio, ma comunque con i problemi ci devo comunque fare i conti. al di là del malessere che mi dà parlarne, dei conflitti, della sensazione di essere tra l'uscio e il muro, che mi dà la nausea, è il non trovare soluzioni accettabili, che mi fa vomitare. Resto sempre lì, e quando ci ho pensato? E quando mi ci sono fatta venire l'emicrania? Che ho risolto? Che la vita è tragica, ho imparato, per me.
  5. no no, ho proprio fatto la seduta, non c'è pericolo, mal di testa da pazzi. ho una coperta addosso e vado a letto, piglierò un analgesico, che devo dì. Prima stavo normale.
  6. è ufficiale: le sedute a volte fanno vomitare, a certi pazienti come me, ho appena vomitato, eureka, funziona.
  7. santo cielo, che emicrania pazzesca improvvisa.
  8. io ho fatto la seduta ora e mi viene da vomitare e ho il mal di testa e ho freddo e ho le mani ghiacce, era meglio se non la facevo. Ora vomito sul computer.
  9. sono contenta che con te funzioni Finora sei l'unico che non mi manda in kulo
  10. lightning

    psicologa "a gratis"

    e qualcun altro fa il turno...la vita è una ruota.uffi.
  11. lightning

    psicologa "a gratis"

    figurat, mi an son scema del tutto.:)
  12. lightning

    psicologa "a gratis"

    Non è che rompo le palle, ma d'altronde il lavoro è importante per un uomo no?, dà sicurezza e dignità, anche se è infimo. Anche se è in miniera, il lavoro è mooolto importante avere una sensazione di autonomia, di utilità, a un certo punto i soldi ti consentono di distaccarti dalla famiglia, di dire "Io basto a me stesso, non ho bisogno di nessuno, con le mie forze mi guadagno il mio posto, il mio spazio, di "che vivere, di che mangiare ecc. Mi ci pago questo e quest'altro, e lo pago con le mie forze. Almeno per me , questa è una energia positiva, la terapia me la pago da me, per ora, finchè posso, al limite rinuncio a tante altre cose, è una cosa per me. Certo, come madre, la pagherei volentieri a mia figlia, senza condizioni e senza far storie, smetterei la mia, pur di pagare la sua, se me lo chiedesse, ma questa è un'altra storia.
  13. da noi si dice " Un po' per uno in collo a mamma", per indicare che prima o poi tocca a tutti una cosa spiacevole, e che è bene fare un po' a turno a condividerla, oppure, al contrario, una cosa bella, si fa a turno, eh, un po' per uno! Così, quando ho visto questa signora che usciva dalla seduta evidentemente affaticata, l'ho guardata bene nelle palle degli occhi, era turbata, ho pensato a questo detto, allora non ci sono solo io, siamo in più d'uno a uscire in queste condizioni. Quando si sbattono le palpebre in quel modo, ci si sta riprendendo da qualcosa, questa era come se cercasse di darsi un buffetto e svegliarsi:)))
  14. lightning

    psicologa "a gratis"

    aaah, ho capitooo, vuole che tu sia autonomo, e che la psicoterapia sia uno spazio tuooo. Bene! Allora spicciati a trovare lavoro!:))
  15. lightning

    psicologa "a gratis"

    Ogni terspeuta è libero di dare la propri prestazione professionale al prezzo che vuole. E' una scelta. Così magari ti può insegnare che vi sono delle scelte, prendi esempio. Sono caxxi suoi, se non vuole essere pagata, non tuoi. Affrintalo con lei, veramente insolito, come problema, se lei la terapia te la fa gratis,te lo dica. Non è un problema tuo.
  16. Seduta stressante? Io esco sempre rimbambita, tutti escono rimbambiti, pure mio marito, il che è tutto dire, e non è una seduta individuale, mi tocca fargli il sostegno morale:), solo mia figlia esce emozionata e soddisfatta, e dice che è divertente, moh figurati quando esco io dalla mia individuale, ce sto a pensà tutta la sera E poi ho visto una che usciva e sbatteva le palpebre, un po' per uno in collo a mamma, ghghgh.
  17. Dunque, vediamo che mi vien da dire in proposito Io ho diversi modi di litigare, esempio,fare uno sberleffo, voltare elegantemente il kulo e andarmene, mettendo il muso. Contraddire fino allo sfinimento, per avere l'ultima parola, concludendo per finire che sostanzialmente l'interlocutore è un cretino e che a lui mancano le rotelle Covare a scoppio ritardato e non litigare per l'argomento che mi aveva fatto rabbia, ma per un pretesto che non c'entra un piffero Non dire nulla, ma pensare e rimuginare a lungo su di me, e ciuciuciu e ciaciacia, che potevo dire di più cattivo invece di quello che ho detto,ed era meglio se gli avevo detto così e se gli avevo detto cosà. Rinfacciare, sì però te mi hai detto così e io per forza ho risposto e bla bla bla. Rigirare la frittata a mio favore, sempre e comunque. Naturalmente con chi mi preme, certo con chi ho messo le distanze, non mi frega nulla. Dopo mi tramuto. Il passaggio da rabbia a ira è repentino, nessuno se lo aspetta mai. E allora è il corpo che parla, non più la testa. Rigida, urlo con tutto il fiato che ho in gola, punto il dito contro, mi avvicino agitata, l'istinto è colpire, proprio. Fare male. Scaricare tutta la forza che ho. In genere le parole sono: "Ti faccio vedere chi sono, tu non sai con chi hai a che fare"
  18. deh, il tuo pensier è colmo di poesia, suscita un'attrazion per la campagna!
  19. Mi inibisci. Qual orrenda sorte toccò a me tapina, quel giorno che incrociai siffatto uomo!
  20. Invece sì! Ho bisogno di esprimermi anche per iscritto, e poi mi rassicura! Mia madre mi ha sempre chetato perchè facevo discorsi inutili, secondo lei, qui mi rifaccio scrivevo bene, ma la mia libera espressione è durata fino alle superiori, fino ai compiti d'italiano, benedetti furono! Ci prendevo sempre nove, arrampicandomi sugli specchi e usando l'arte della retorica a modo mio. Lo sai che c'è un modo di scrivere musicale, e che il periodo ha le sue pause, gli accenti, il ritmo,il movimento come la musica? Ordunque...
  21. questa me l'ero persa sono appena rientrata dal ristorante giapponese, mi sono bevuta tante tazzine di sakè, e guarda qua che trovo ma anche te però i caxxi tuoi mai, eh? E poi stai sempre qua in agguato come un gatto, hai presente quando i gatti stanno acquattati, muovono solo il kulo e le zampe di dietro e poi balzano sulle lucertole? Uguale
  22. anche a me, poi i colori pastello sanno di maglioncini comprati al mercato Mai comprare il rosa, il celeste, mai, vietato:)9 Se compri il nero o il bianco, sembri sempre vestita in boutique, anche se l'hai comprato dai cinesi uahuahua
  23. la mia non è questione di età, io tra l'altro sono un tipo anticonformista e ribelle, proprio c'avevo la trasgressione nel sangue, è questione di intolleranza. Non ho problemi ad ammettere che a volte ho una mentalità fascista, nel senso non politico del termine. Se n'è discusso tante volte, anche a casa, io non sono di quelle che riesce a entrare in contatto con il prossimo, a capire le ragioni altrui, sono proprio categorica di carattere. Quindi un'intollerante nel vero senso del termine, e negativo. ma, ee, ci sto lavorando, eh?, nel senso che già sono cambiata, lo vedo a scuola, sono anzi più vecchia! I vecchi, al contrario di quel che si pensa, sono MOOLTO più dolci nei confronti dei ragazzi! L'intolleranza è un residuo di ribellione adolescenziale, è un comportamento infantile, non è proprio della persona anziana nel senso, saggia. Io vedo mia mamma, è molto più disponibile a capire a novant'anni, di quanto non lo fosse quando ne aveva quaranta. I ragazzi le fanno più tenerezza ora! O allora?
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