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Mi son persa...


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Mi scuso in anticipo per il fuori tema.

Eri stata chiara pure prima. Solo che c'è qualcosa di illogico. Tu parli di due persone: "noi" e "uno più pazzo di noi". E io, siccome non riesco a assumere il puno di vista del tuo "noi", mi identifico con l'altro. Quindi mi chiedo, se il "più più pazzo di noi" non deve impelagarsi in una relazione con qualcuno ancora più pazzo di lui, gli restano due possibilità o trovare uno "pazzo come lui" ma non credo che la relazione verrebbe un granché o entrere in relazione con uno meno pazzo, per esempio il tuo "noi". Ma visto che tu dici che il tuo "noi" deve evitarlo perché è "più pazzo di noi", lui che deve fare?

Perciò ne ho dedotto che deve starsene al di fuori. Del resto, come dice giustamente quintessenza, se uno sta al di fuori anche quando in realtà è dentro, tanto vale che stia al di fuori e basta senza affliggere il resto dell'umanità.

Non si tratta di essere illogici, semmai di farsi "furbi" durante il percorso, rilfettendo e sbagliando piano piano s'impara....

Be' certo. Sarebbe giusto. Del resto (certo non per le nobili ragioni cui accenni tu) faccio così anche io.

Chissà che deve fare però chi non ha "lo sviluppo psico-emotivo sufficiente"...

Deve vivere, fare esperienza, rischiare, qualsiasi cosa tranne tenersi fuori!

Vai frcns, affliggi il tuo prossimo, sporcati le mani :clapping:

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Ed è per questo motivo che non mi basta aver amato, no, io voglio essere amata in modo sano, per parte mia cerco d'impegnarmi nel fare altrettanto.

Sarebbe stato molto più bello se la protagonista del film avesse detto: ho sofferto molto ma ho amato e sono stata amata.....nella vita l'amore reciproco è l'unica cosa che conta.

Lo so che è molto meno poetico....perchè è la sofferenza che è poetica (nei film).....ma noi dobbiamo stare attenti a non rendere poetico ciò che non lo è affatto.

In realtà non credo che la questione sia essere o meno poetici. Il fatto è che il film sosteneva (così mi pare) proprio il contrario (non come aspirazione, ma come constatazione). Lei, la protagonista, in realtà era anche stata amata però da un altro, dal marito, a modo suo. Tutti amori che non si incontrano insomma.

In fondo non c'è nemmeno una vera contraddizione con quello che dici tu: descrivere in modo triste e cupo una situazione alla fine non è poi tanto lontano dall'aspirare alla situazione opposta. Tranne per il fatto che nel primo caso manca la speranza. L'idea di un'impossibilità irrimediabile al posto dell'idea di una possibilità a cui aspirare. Mi torna in mente, a proposito della tendenza a vivere la relazione tutta all'interno di se stessi e della volontà invece di una condivisione reale, questo (forse lo conoscete già, sennò guardatelo che è molto bello):

ps L'ho risentito anche io. Pure lui parla, più o meno come te, di "lirismo degli impotenti". (Non pensava a Dreyer naturalmente...).

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io credo che l'amore prescinda poi dal resto...nel senso che si può essere innamorati si ma se si è "sani" , si ama priam sè stessi, quindi (diciamo così) il cuore cerca fra coloro che possono amarti senza nuocerti...

Al cotnrario se si è masochisti (per esempio) si cerca chi ci può fare del male...e anche questo è amore si, ma solo eprchè si provano i classici sentimenti di chi è innamorato...il punto è che non ci fa bene...

Una persona sana sa porre dei limiti all'altro e asè stesso, sa salvaguardarsi...una persona non consapevole dei suoi meccanismi insani, no!

...personalmente penso di essere diventata pienamente cosciente da poco, di essere stata fino ad oggi una persona non consapevole dei propri meccanismi insani... dovrò fare un percorso in questo senso perché non ce la faccio più con i miei comportamenti auto-distruttivi... credo che in questo forum mi possano capire in molti e posso anche imparare da molti.. in realtà già sto imparando... grazie...

...quoto il tuo post Digi!! :Four Leaf Clover:

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beh si è ambo i sessi!!! prego! spero tu possa risolvere i tuoi dubbi... buona serata!!!

...ho ricomprato il libro intanto ..grazie :Batting Eyelashes:

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dai a parte il libro........hai amato perchè rinnegare un sentimento che si ha avuto cercando di psicologizzarlo considerando patologici se stessi e chi siè amato...........l' altra volta ho citato il film Gertrud di Dreyer, la protagonista alla fine diceva: ''ho sofferto molto ma ho amato.... e nella vita l'amore è l'unica cosa che conta''-- aveva i capelli bianchi era presso un camino con un romanzo e riferiva questa parole a un suo amico anche lui con i capelli grigi che veniva a rendergli visita..........perche' rinneagare i propri sentimenti...........e certe volte è meglio vedersi un buon film o leggersi un buon libro magari stropicciato , scritto nell' 800 ma che ancora esprime sentimenti umani e non teorie che lasciano il tempo che trovano, il cuore si accende con la passione non con le teorie

...infatti non rinnego niente ...ma neanche posso far finta che ci sia equilibrio quando non c'è ...in questa discussione sono emerse molte cose importanti per me ...soprattutto mi sono guardata dentro e indietro nel tempo e ho capito che anche io ho da risolvere qualcosa di grosso con me stessa ...da sola ...il fatto che due problemi grossi si siano incontrati forse può portare a qualcosa di positivo, magari ad una maturazione per entrambi... mi è servito molto scrivere qui ...grazie... :Four Leaf Clover:

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Chissà che deve fare però chi non ha "lo sviluppo psico-emotivo sufficiente"...

...siccome ho preso atto che molto probabilmente anche la sottoscritta non è psico-emotivamente preparata per stabilire una relazione "sana" con un'altro a livello di coppia, credo che per quanto mi riguarda cercherò di trovare degli strumenti, dovunque, che mi possano far capire come risolvermi... leggerò, mi confronterò, farò qualche percorso adatto a me che mi possa ri-educare... chissà se ci sono delle terapie di gruppo al riguardo (sulle dipendenze affettive dico)? ...comunque ancora grazie per gli input!

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Non si tratta di essere illogici, semmai di farsi "furbi" durante il percorso, rilfettendo e sbagliando piano piano s'impara....

...è proprio ora di imparare!!! ..grazie! :im Not Worthy:

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...siccome ho preso atto che molto probabilmente anche la sottoscritta non è psico-emotivamente preparata per stabilire una relazione "sana" con un'altro a livello di coppia, credo che per quanto mi riguarda cercherò di trovare degli strumenti, dovunque, che mi possano far capire come risolvermi... leggerò, mi confronterò, farò qualche percorso adatto a me che mi possa ri-educare... chissà se ci sono delle terapie di gruppo al riguardo (sulle dipendenze affettive dico)? ...comunque ancora grazie per gli input!

La terapia di gruppo? Mi sa che bisogna avere uno " sviluppo psico-emotivo sufficiente " pure per quella. Io non potrei mai. Non ci andrei neanche sotto tortura.

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...personalmente penso di essere diventata pienamente cosciente da poco, di essere stata fino ad oggi una persona non consapevole dei propri meccanismi insani... dovrò fare un percorso in questo senso perché non ce la faccio più con i miei comportamenti auto-distruttivi... credo che in questo forum mi possano capire in molti e posso anche imparare da molti.. in realtà già sto imparando... grazie...

...quoto il tuo post Digi!! :Four Leaf Clover:

buon percorso, certo qui molti ti comprendono, infatti ho scritto quella frase proprio per esperienza diretta....non che io ora sia peinamente consapevole, di tutto eh, non credo si arrivi mai a imparare tutto di noi...ma almeno qualche cosa spiacevole riesco a evitarmela adesso....

...ho ricomprato il libro intanto ..grazie :Batting Eyelashes:

anche a me è servito molto quel libro, poi quando lo ri-leggi se ti va possiamo ri-parlarne... :ola (4):

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Buona serata a tutti... :ola:

..non so davvero come impostare nel modo giusto la domanda :icon_confused: , per cui la butto fuori come mi viene, sperando che qualcuno possa esprimere il suo punto di vista in merito... dunque, vorrei sapere se secondo voi una persona che ha un forte disagio a livello psicologico può sostenere una relazione affettiva, come ad esempio un rapporto di coppia, in modo costruttivo o quantomeno non distruttivo... di solito si usa dire che, se una persona non vuole bene a sé stessa, non può riuscire ad amare neanche l'altro... ecco, io mi sono un pò persa in questa cosa.. nel senso che certo si può voler bene, si può amare tantissimo un altra persona ma se questa non ha gli strumenti per interagire con noi nel modo psico-affettivamente "adatto" al rapporto stesso, su cosa si stanno costruendo le fondamenta di quella relazione? Sul nulla?

Bisogna aver superato prima i propri disagi interiori per poter soltanto dopo coinvolgesi in un "impegno" relazionale verso un'altro essere umano?

Non ci capisco più nulla... e mi sa che ho fatto un casino! :Raised Eyebrow:

..grazie a chi vorrà dirmi la sua! :im Not Worthy:

Senza aver letto le altre risposte, ripeterò forse concetti già esposti da altri...qualsiasi cosa può essere affrontata "in modo costruttivo", compreso il rapporto di coppia, da una persona che sia piena di problemi a livello psicologico...purché questa persona abbia un minimo di consapevolezza dei propri problemi e voglia di risolverli. Altrimenti, il rapporto va a putt... . Rapido e conciso! :icon_mrgreen:

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La penso come Joker, la capacità di amare è inversamente proporzionale ai propri casini psicologici.

Purtroppo l'ho imparato sulla mia pelle e ne pago ancora le conseguenze.

Beh certamente, è difficile che chi è troppo impegnato dal PROPRIO star male abbia tempo e modo per guardare verso il mondo dell'altro...forse non è neanche tutta colpa sua, se dovessimo parlare di "colpe"...L'amore è un sentimento "positivo", non può nascere da un modo "negativo" di percepire la vita...

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Ma io non credo che qui si tratti di rinnegare un sentimento in toto, semmai si cerca di diventare consapevoli dei suoi aspetti lesivi e autolesivi......poi succede di tutto....ci sono alcune coppie che riescono a crescere insieme, altre in cui uno va avanti e l'altro si blocca e quindi inevitabilmente il legame si rompe, altre ancora che passano una vita intera basata su vincoli nevrotici più che su amore sano, certe volte anche l'odio lega moltissimo :Raised Eyebrow:

Il libro di cui parla Jok affronta il problema della dipendenza affettiva, non sono teorie fuori dal mondo, purtroppo è realtà.

Giustamente si dice Uomo avvisato mezzo salvato perchè spesso la consapevolezza è solo il primo passo verso il miglioramento, e invece scardinare comportamenti consolidati non è per niente facile.

Per quanto riguarda la mia esperienza, mi è spesso accaduto di far rientrare dalla finestra ciò che credevo di aver cacciato dalla porta, non mi sento vittima, le cose si fanno sempre in due. Solo in futuro potrò verificare se finalmente ho imparato la lezione.

Ed è per questo motivo che non mi basta aver amato, no, io voglio essere amata in modo sano, per parte mia cerco d'impegnarmi nel fare altrettanto.

Sarebbe stato molto più bello se la protagonista del film avesse detto: ho sofferto molto ma ho amato e sono stata amata.....nella vita l'amore reciproco è l'unica cosa che conta.

Lo so che è molto meno poetico....perchè è la sofferenza che è poetica (nei film).....ma noi dobbiamo stare attenti a non rendere poetico ciò che non lo è affatto.

chiedo scusa se scrivo disordinatamente e senza rileggere

concordo,ma inel caso del film non si trattava di un melodramma, la protagonista era pienamente cosciente dei suoi meccanismi ed è stata lei a lasciare accortasi di non essere amata........... ma a un certo punto della vita ti accorgi che avere provato dei sentimenti anche se non corrisposti è una nobilta' , anche se a volte ti è parso di esserti concessa troppo , la tua interiorità , la tua essenza non è riuscito a scalfirla nessuno., e ripercorrendo a ritroso la tua vita non puoi avere rimorsi, tutto ha contribuito a farti crescere interiormente, una delle cose per lae quali l' uomo si distiingue, ricorsdo anche un altro film di bergman , '' un' estate d' amore, Bergman non si puo' dire ottimista, i suoi personaggi vivono sempre con un pesante senso di colpa..., comunque la protagonista, una ragaza sprizzante energia da ogni poro della pelle dopo la morte del suo ragazzo continua la sua carriera di ballerina, piano piano si chiude in una gabbia per proteggersi dalla vita, finchè ad un certo punto questa gabbia cade e non riesce piu' ne a vivere ne a morire, guardandosi allo specchio quel volto espressivo di un tempo non esiste piu' , come la sua ombra uscita dalla stanza d' ospedale del ragazzo,..guardandosi vede il corpo di una 20 enne è il viso di una vecchia, cerca di mascherare il suo viso con il trucco bianco ..ma ad un certo punto , grazie all' amore, non al principe azzurro la gabbia cade da sola ed improvvisamente il suo viso riprende luce, e ora di nuovo la sua anima a ''a fare la sua faccia''........................in generale anche io mi ritrovo in molti aspetti della psicologia femminile , mi sono piaciute le poesie romantiche di Christina Rossettii, il suo preservarsi per una amante celeste da abbracciare dopo la vita, mi è piaciuta V Woolf, nonostante il suo tragico destinio, mi è piaciuta la sua caratterizzazione anche di quelle donne che hanno rinunciato a tutto, nella loro autosufficienza , la sua capacità di indagare uno sguardo per capire perchè cosa comunica l' ombra di quella donna che forse ha detto no ad un uomo ed ora mette mano alle lettere ricevute, al suo giardino................mi fermo.

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...personalmente penso di essere diventata pienamente cosciente da poco, di essere stata fino ad oggi una persona non consapevole dei propri meccanismi insani... dovrò fare un percorso in questo senso perché non ce la faccio più con i miei comportamenti auto-distruttivi... credo che in questo forum mi possano capire in molti e posso anche imparare da molti.. in realtà già sto imparando... grazie...

...quoto il tuo post Digi!! :Four Leaf Clover:

è bene diventare coscienti di se stessi e dei propri meccanismi ( anche se ci sarebbe anche una tesi diversa ma sara' per la prossima volta), pero' bisogna anche imparare a conoscere anche gli altri perchè in taluni soggetti la nostra espansività o la nostra aggressività potrebbe causare delle conseguenze non piacevoli per loro..........con questo non voglio dire che siamo responsabilio dei sentimenti degli altri e che dobbiamo sempre tenere il massimo del controllo , a volte bisogna saper controllare il proprio '' esplodere''...................poi nel forum vedo che siete tutti piiu' o meno appasionati di psicoanalisi e di solito si dice che la maggiorparte dell' aggressivita' ma anche delle inibizioni, della timideza , i vari blocchi derivino daun desiderio represso di supremazia che puo' trasformarsi anche in senso di inferiiorità eccccccccccccccccccccc, attacco di panico ........bisognerebbe trovare la situazione che la prima volta lo abbia attivato e tutto passa, non lo si puo' fare da soli per via dell' autocensura..................almeno in linea gernerale dicono sia cosi........... di solito la psicoanalisi si adatta pero' ai tipi gia' abbastanza coscienti .e che le hanno gia' provate tutte., o ad un certo punto si sono bloccate, non per il semplice non sapersi porre con il proprio ragazzo -a.....ma chi sa' , ci sono pure altri metodi come comprarsi un reglolatore della luminosità della lampadina e spegnerala piano pianote prima di starsene del tutto al buioi:icon_surprised:

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Senza aver letto le altre risposte, ripeterò forse concetti già esposti da altri...qualsiasi cosa può essere affrontata "in modo costruttivo", compreso il rapporto di coppia, da una persona che sia piena di problemi a livello psicologico...purché questa persona abbia un minimo di consapevolezza dei propri problemi e voglia di risolverli. Altrimenti, il rapporto va a putt... . Rapido e conciso! :icon_mrgreen:

...ma questa persona però dovrebbe essere la prima a crederci di poter "affrontare", dico bene? :Raised Eyebrow:

L'amore è un sentimento "positivo", non può nascere da un modo "negativo" di percepire la vita...

...quoto!! :Four Leaf Clover:

..grazie anche a te Turbo! :flowers2:

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è bene diventare coscienti di se stessi e dei propri meccanismi ( anche se ci sarebbe anche una tesi diversa ma sara' per la prossima volta), pero' bisogna anche imparare a conoscere anche gli altri perchè in taluni soggetti la nostra espansività o la nostra aggressività potrebbe causare delle conseguenze non piacevoli per loro..........con questo non voglio dire che siamo responsabilio dei sentimenti degli altri e che dobbiamo sempre tenere il massimo del controllo , a volte bisogna saper controllare il proprio '' esplodere''...................poi nel forum vedo che siete tutti piiu' o meno appasionati di psicoanalisi e di solito si dice che la maggiorparte dell' aggressivita' ma anche delle inibizioni, della timideza , i vari blocchi derivino daun desiderio represso di supremazia che puo' trasformarsi anche in senso di inferiiorità eccccccccccccccccccccc, attacco di panico ........bisognerebbe trovare la situazione che la prima volta lo abbia attivato e tutto passa, non lo si puo' fare da soli per via dell' autocensura..................almeno in linea gernerale dicono sia cosi........... di solito la psicoanalisi si adatta pero' ai tipi gia' abbastanza coscienti .e che le hanno gia' provate tutte., o ad un certo punto si sono bloccate, non per il semplice non sapersi porre con il proprio ragazzo -a.....ma chi sa' , ci sono pure altri metodi come comprarsi un reglolatore della luminosità della lampadina e spegnerala piano pianote prima di starsene del tutto al buioi:icon_surprised:

...continuo a meditare... :im Not Worthy:

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Buona serata a tutti... :ola:

..non so davvero come impostare nel modo giusto la domanda :icon_confused: , per cui la butto fuori come mi viene, sperando che qualcuno possa esprimere il suo punto di vista in merito... dunque, vorrei sapere se secondo voi una persona che ha un forte disagio a livello psicologico può sostenere una relazione affettiva, come ad esempio un rapporto di coppia, in modo costruttivo o quantomeno non distruttivo... di solito si usa dire che, se una persona non vuole bene a sé stessa, non può riuscire ad amare neanche l'altro... ecco, io mi sono un pò persa in questa cosa.. nel senso che certo si può voler bene, si può amare tantissimo un altra persona ma se questa non ha gli strumenti per interagire con noi nel modo psico-affettivamente "adatto" al rapporto stesso, su cosa si stanno costruendo le fondamenta di quella relazione? Sul nulla?

Bisogna aver superato prima i propri disagi interiori per poter soltanto dopo coinvolgesi in un "impegno" relazionale verso un'altro essere umano?

Non ci capisco più nulla... e mi sa che ho fatto un casino! :Raised Eyebrow:

..grazie a chi vorrà dirmi la sua! :im Not Worthy:

i membri di una coppia sono come i tasselli dei puzzle, si incastrano a vicenda (non significa che si completano eh);

esempio banale: se in una coppia che funziona ci sta chi fugge, chi se la tira, dall'altra ci sta chi la insegue, chi gliela lascia tirare, altrimenti se spezza.

allo stesso modo se in in una coppia che funziona ci sta uno che è "malato", dall'altro ci sta quello che ha la "malattia uguale e contraria".

esempio banale: ci sta uno che non sa esprimere e donare affetto da una parte, dall'altra ci sta chi non ha bisogno di ste dimostrazini, e stanno bene cosi.

vuoi proporre un caso specifico particolare? :huh:

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i membri di una coppia sono come i tasselli dei puzzle, si incastrano a vicenda (non significa che si completano eh);

esempio banale: se in una coppia che funziona ci sta chi fugge, chi se la tira, dall'altra ci sta chi la insegue, chi gliela lascia tirare, altrimenti se spezza.

allo stesso modo se in in una coppia che funziona ci sta uno che è "malato", dall'altro ci sta quello che ha la "malattia uguale e contraria".

esempio banale: ci sta uno che non sa esprimere e donare affetto da una parte, dall'altra ci sta chi non ha bisogno di ste dimostrazini, e stanno bene cosi.

vuoi proporre un caso specifico particolare? :huh:

scommetto che fra un po' mi tiri fuori la storia di quelli a bassa energia e di quelli ad alta energia, chi sa se la conosci.?........................poi c' è la storiella della coppia in cui ad uno piace il mare e all' altro la montagna, apparentemente sembrerebbero avere interessi diversi in realtà ad entrambi piace staere all' aria aperta ............................sul completamento si potrebbero tirare fuori anche i cromosomi per collegarsi a quel tanto osannato Gustav.............ma in realtà certe volte le cose sono piu' semplici di quanto sembra

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eh? :huh:

forse ci chiariamo meglio se prendiamo in esame i membri di una coppia concreta...

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eh? :huh:

forse ci chiariamo meglio se prendiamo in esame i membri di una coppia concreta...

perchè quelli del mare e della montagna sono di carta...................riguardo a bassa ed alta energia dicono che se due ad alta energia stanno insieme per via delle scintille potrebbero creare danni.........di solito uno è a bassa energia e a letto dorme mentre quello ad alta energia guarda compagno-a, il soffitto, ogni tanto sale sul balcone e spicca il volo

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non sono d'accordo con quello che scrivi ciao... paragoni libri scritti da scrittori con libri scritti da psicologi... se le due cose ti sembrano uguali, per me sono totalmente differenti... poi parli di psicanalisi senza averla mai fatta... come puoi parlare di cose che non conosci in prima persona? e infatti si nota da come affronti l'argomento "amare troppo"...per te risulta essere una stupidata... perchè in realtà le cose si possono affrontare in altri modi, oppure sono meno complicate di quanto sembrino... a volte bisogna pensare che non tutti siamo uguali, che ognuno reagisce in maniera differente alle situazioni...

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non sono d'accordo con quello che scrivi ciao... paragoni libri scritti da scrittori con libri scritti da psicologi... se le due cose ti sembrano uguali, per me sono totalmente differenti... poi parli di psicanalisi senza averla mai fatta... come puoi parlare di cose che non conosci in prima persona? e infatti si nota da come affronti l'argomento "amare troppo"...per te risulta essere una stupidata... perchè in realtà le cose si possono affrontare in altri modi, oppure sono meno complicate di quanto sembrino... a volte bisogna pensare che non tutti siamo uguali, che ognuno reagisce in maniera differente alle situazioni...

allora ,io non ho detto che amare troppo sia una stupidata e se ultimamente sono stato ironico era perchè mi rivolgevo ad Ego..............riguardo alla psicoanalisi, se leggi bene ho detto che in alcuni casi è necessaria perche' non è sempre possibile fare l'autoanalisi da soli per via dei meccanismi della censura , del transfert che si pone come necessario.....se ti va ne possiamo pure parlare di questi meccanismi........poi quello che ho scritto riguardo a chi è rivolta la psicoanalisi è quello che consigliano gli stessi pasicologi a determinate persone se vuoi ti fornisco pure gli indirizzi dove informarti,,,,,,,,,,,,infine se leggi bene quello che scrivo riguardo all' amore vedi che il piu' delle volte la penso in maniera del tutto contraria a quello che dici tu, e certe sottigliezze , certo inflessioni dell' essere le so cogliere forse meglio di chi ostenta grande sensibilita' e credendo di cambiare punto di vista in realta' cambia solo il colore della lente..........poi per parlare di psicoanalisi qui non è detto che uno si debba fare anche lui 10 anni di analisi e credo che sia l'ora che capiate che non mi sono mai detto contrario alla psicoanalisi anche se a volte scherzo un po.........solo certe volte bisogna essere pronti a valutare , ad informarsi su cio' che l' altro dice.............

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,,,,,,,,,,,infine se leggi bene quello che scrivo riguardo all' amore vedi che il piu' delle volte la penso in maniera del tutto contraria a quello che dici tu, e certe sottigliezze , certo inflessioni dell' essere le so cogliere forse meglio di chi ostenta grande sensibilita' e credendo di cambiare punto di vista in realta' cambia solo il colore della lente..........

non ho capito...

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a joker, forse è un po lontano dal nostro modo di comunicare ma se rileggi bene la divina commedia troverai un ' analisi delle passioni molto piu' puntigliosa di quella dei libri con la copertina patinata..............oppure magari ti puoi fare coinvolgere con un romanzo di qualche scrittore russo, sai anche Freud ci si è soffermato, poi se ti annoia leggere dai un' occhiata al Mose' di Michelangelo, credo che quel tipo della bioenergetica lo abbia fatto e poi si è letto il relativo saggio di Freud.........puoi anche leggerti cosa dice Freud riguardo all' arte..............jung riguardo ai mandala

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non ho capito...

voglio dirti che spesso dietro l' ironia si nasconde pessimismo, amarezza...........l' ironia è anche descritta in psicologia ma bisogna tirare fuori tutte le teorie dell' io e del super io..............in poche parole dietro al sorriso che non irride, ma che è ironico si nascondono risposte piu' approfondite se solo si sapesse cogliere senza preconcetti..........in fondo le saccadi dell' occhio nella visione rispondono ad impulsi del cervello, e se non si esercitano i propri meccanismi mentali si finisce solo per addormentarsi sul lettino dello psicoanalista senza nessuna ipnosi regressiva

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beh non ho preconcetti se è a quello che ti riferisci... e comunque non ti ho condannato o giudicato, ho solo espresso il mio parere dicendoti che su alcune cose che scrivi non concordo e ti ho motivato il perchè... nessun preconcetto da parte mia...

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