ransie 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 scusate mi sono resa conto che si parlava di catechismo enon di "ora di religione", anche se il discorso non cambia molto! Io mi ero decisa a non far frequentare il catechismo a mio figlio ma poi ho capito che gli facevo un torto, in quanto lui vorrebbe fare quella esperienza insieme ai suoi amici....e poi la comunione quelle cose inutili là...non so cosa farò, è difficile andare contro a uan cultura molto radicata in un piccolo paese...ovviamente il problema non lo pongo per me che sono adutla e me ne prenderei le responsabilità con consapevolezza ma per mio fgilio, che dovrebbe in qualche modo "subire" le mie scelte (e del padre ovviamente). Alla fine da grande lui potrà come ho fatto io scegliere, tanto se non credi al battesimo, non ha nemmeno valore! mi piacerebbe poter essere più determinata ma non si parla solo di me... Ok scusate sono proprio fuori argomento.... riflettevo... scusa Digi, ma non puoi chiederlo a lui direttamente se vuol fare la comunione o il catechismo? Da quel che ricordo io da bimba, mi ci mandavano, ma se avessi potuto scegliere, già ai tempi, mi sarei rifiutata. Tanto gli amichetti li vedi fuori, in quei posti lì ti rompi solo le scatole. A mio parere, potresti provare a parlargliene... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lorella 0 Autore Share Inserita: 17 settembre 2010 ho letto tutti i vostri interventi e non c'è che dire: abbiamo tutti ragione. ovvio è che poi il discorso diventa molto più ampio. il cristiano con la Croce al collo e, la stessa, appesa nei muri di vari edifici, l'uomo ebreo che si copre il capo con il suo cappello ebraico, la donna indiana con il suo simbolo tatuato sulla fronte...insomma hai voglia a trovare questa espansione religiosa. ma quella che mi colpisce di più è proprio la donna musulmana e la sua religone così profondamenre radicata e totalmente integralista. sono disposte a pagare multe pur di non far entrare nessuno nel loro mondo, donne che non si fanno toccare dai medici se non donne o se mai sono medici uomini, visitate in presenza dei mariti, padri e toccate attraverso delle grate. mi chiedo se forse è questo il vero "credere". p.s.: miei cari pensavo che siamo dei grandi in un grande forum. ('sta cosa mi è uscita così all'improvviso). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 ultimamente l'ora di religione non è cattolicesimo ma studio delle religioni... stiamo progredendo piano piano... bah dalle tue parti magari, qui sento cose aberranti...anche se devo dire che proprio in classe di mio figlio ci è andata bene, ni quanto la maestra di religione è anche quella di matematica che salta religione uan volta si e l'altra pure...basta che assegna due paginette a casa da leggere da libro...e tra l'altro, ironia della sorte, mi tocca pure seguirlo... una volta rimandai così tanto che mi scordai di fargliela fare e si beccò la nota....non sapte quante volte me l'ha rinfacciato mio figlio... mah, io ho imparato l'importanza del "come" si fanno le cose... io credo che come si racconta del topino per i denti e di babbo natale credo possiamo parlare di Gesù... poi saranno loro a decidere... ovvio che se nasci in una famiglia integralista cattolica ..... io sono stato fortunato , le mie figlie credo pure , fanno catechismo ma stanno maturando una loro idea , propria del loro tempo....come un po' tutti....i miei nipoti all'albo dei loro 20 anni, catechisti e scout non sono assolutamente cattolico praticanti o fanatici del credo, anche loro sono molto "avanti" nel senso che hanno una certa criticità nel osservare le cose.. appunto il mondo cambia per che caxxo continuare con l solite cose? Evolversi anche da quel punto di vista mai? TRa l'altro vorrei farvi leggere il programma del catechismo che hanno dato a scuola, tutta una serie di imposizioni anche a noi genitori, come l'andare "obbligatoriamente" a messa la domenica!!! E se non lo fai ti rimproverano di brutto... Io anche quest'anno ho detto "no"!!! (c'è una chiesa in cui lo fanno in terza elemenare, poi si vede!). scusa Digi, ma non puoi chiederlo a lui direttamente se vuol fare la comunione o il catechismo? Da quel che ricordo io da bimba, mi ci mandavano, ma se avessi potuto scegliere, già ai tempi, mi sarei rifiutata. Tanto gli amichetti li vedi fuori, in quei posti lì ti rompi solo le scatole. A mio parere, potresti provare a parlargliene... va beh era sottointeso che lui vorrebbe andarci al catechismo (motivo: i miei amici si e io no, gli ho anche spiegato che se va non si gioca ma non c'è verso!) io gliel'ho chiesto...e io l'ho rimandato già l'anno scors oe lo farò pure quest'anno,affinchè diventi più grande, quindi l'anno prossimo che come ho scritto sopra è l'ultimo utile vedrò, per adesso è troppo piccolo. Sui sacramenti chiederò al momento, certo è che se non fa il catechismo non fa nememno i sacramenti...quindi...speriamo l'anno prossimo cambi idea, se no io non me la sento di imporgli le mie idee, che poi tra l'altro respira tutti i giorni, tant'è che a messa lui c'è andato sie no tre volte in 7 anni di vita! La cosa che più mi scoccia non è l'ora alla settimana in sè, mica gli fanno il lavaggio del cervello, ma tutto quello che ne consegue... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 Stavo pensando...non vuoi che evitando evitando, alla fine per spirito di contraddizione si fa prete? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 siccome è sbagliato porre obblighi ti obbligo a non essere obbligato? Quindi, se una certifica che il velo lo vuol mettere se po' fa? Magari rilasciando l' apposito certificato se vogliamo giocare con le parole facciamolo: e tu che imponi una falsa libertà da che parte stai? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 Stavo pensando...non vuoi che evitando evitando, alla fine per spirito di contraddizione si fa prete? non ti preoccupare... quando comincerà ad accorgersi dell' esistenza delle femmine non solo come delle piccole rompiballe rovina gioco, si riavrà... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 io credo che sfugga la cosa più importante. In francia è viatato circolare con il volto coperto e/o deve essere reso visibile in banca, luoghi pubblici ecc..ecc.. per motivi di sicurezza.... non conta la cultura o la fede....manco con il casco puoi entrare in banca. più che la più importante è la più ovvia ma non è di questo che si vuole discutere.....si parla della libera scelta.... il burqa è il segno del comando maschile poi alle imbecilli che pensano che sia libertà ci passa un millennio di emacipazione femminile ancora da iniziarsi Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 secondo me il problema è piu' ampio.. anche nella nostra cultura obbligano i bambini a fare il catechismo. a me non risulta proprio nemmeno ai miei tempi negli anni 60 era obbligatorio andare a catechismo credo che Tu voglia dire che i problemi siano più ampi in generale....e con ciò? è ovvio........ non parliamo di questo.... cosa quota rispetto il fatto che ci sono donne imbecilli che pensano di essere libere applicando alla lettera leggi e veti maschili? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 non ti preoccupare... quando comincerà ad accorgersi dell' esistenza delle femmine non solo come delle piccole rompiballe rovina gioco, si riavrà... 'nfatti, masculo fu.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 Il discorso si è allargato sui SIMBOLI RELIGIOSI pare che i simboili a qualcuno diano fastidio a prescindere anche quando sono l'espressione di una libera scelta individuale...... quanto ai figli che si autodeterminano a fare religione mi pare apologia di ideologia......... vogliamo vivere in una tribù o pensiamo che siamo degli eremiti che tutto vediamo e tutto evitiamo? e che sapienza di giudizio abbiamo su ogni condotta emotiva? a me patre solo che ci voglia più serenità ad ccettare di vivere in una comunità con determinate tipi di tradizioni.......poi crescendo con la propria critica e coscienza autodeterminativa (sempre che ci sia) si deciderà.....ma a me paiono tutti falsi problemi...........................il vero problema è : era il caso di Freud? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lightning 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 comunque in questo paese la legge è chiara: bisogna essere identificabili. Abbiamo la carta d'identità, nome, cognome , indirizzo, ecc.. Se io domani mattina mi presento al lavoro col burqa, perchè improvvisamente mio marito si è fatto musulmano, vorrei vedere cosa succede. Se i mariti vogliono che le mogli portino il mascherone, vadano nei loro paesi. Stai a vedere che sul burqa divento leghista. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 17 settembre 2010 Stai a vedere che sul burqa divento leghista. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 più che la più importante è la più ovvia ma non è di questo che si vuole discutere.....si parla della libera scelta.... il burqa è il segno del comando maschile poi alle imbecilli che pensano che sia libertà ci passa un millennio di emacipazione femminile ancora da iniziarsi pare che non tutte le donne desiderino la libertà. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lorella 0 Autore Share Inserita: 18 settembre 2010 ROMA - Per i bimbi è "la maestra nera". Nera come gli incubi dell'infanzia. In realtà è una mamma, di fede islamica, che accompagna una loro compagna in classe indossando il burqa. Una mamma contro la quale le altre mamme hanno scatenato una protesta davanti al direttrice scolastica della scuola materna di Sonnino, centro in provincia di Latina. "Se vuole il burqa lo indossi per strada, qui a scuola spaventa i nostri figli. Se lo deve togliere e mostrare la faccia", hanno obiettato davanti alla direttrice scolastica precisando a scanso di equivoci "il nostro non è razzismo". Insomma spiegano le mamme, che pure quella donna conoscono bene perché è la moglie dell'imam e vive nel centro di circa 7000 anime da un anno e mezzo senza mai avere avuto problemi, "fuori dalla scuola può indossare quello che vuole ma chiediamo che quando è dentro la scuola si scopra almeno gli occhi e la bocca così da permettere ai bambini di capire che sotto il vestito scuro c'é una signora". Insomma no 'la maestra nera', per via del colore del burqa, ma una mamma in carne ed ossa. Le donne hanno anche detto anche di volere parlare con la signora, "le vogliamo far capire, vogliamo confrontarci". Il marito della donna, Moustafa Addi, imam della moschea di Priverno dunque uomo di fede e che segue i principi islamici, spiega cercando di abbassare i toni. "Non c'é proprio nulla da temere -dice fuori dalla sua casa ai giornalisti- si tratta solo dell'abito che indossano le donne del mio paese, appartiene a fede e tradizione. Non c'é da avere paura". Ma il caso nel piccolo centro è gia scoppiato e non si parla d'altro. La scuola cerca di correre ai ripari anche perché si tratta di tutelare i bimbi, tutti i bimbi. Per questo la direttrice scolastica Assuntina Natalini per lunedì ha convocato una riunione dove sono invitati tutti: mamme che protestano, mamma col burqa e il sindaco Gino Cesare Gasbarrone. Anche perché le genitrici -senza burqa- sollecitano una soluzione immediata e, in caso contrario, non escludono di arrivare ad una raccolta di firme a sostegno delle loro ragioni. Il sindaco Gasbarrone non esclude nulla, anche provvedimenti radicali tipo un'ordinanza anti-burqa. "Per ora nessuna ordinanza ma a mali estremi estremi rimedi -dice Gasbarrone- Spero però di non arrivarci. Con il dialogo sono certo che si potrà far capire alla signora che, nel momento in cui i bambini risentono di questa cosa e manifestano un disagio, è necessario ragionare insieme e trovare una soluzioni condivisa, che rispetti le esigenze della signora e anche quelle dei bambini. Con il dialogo si potrà risolvere la vicenda. Spero non ci sia bisogno di altro". Il pastore evangelico della comunità di Sonnino, Claudio Zappalà, individua un'altra possibile strada: "Insegniamo ai nostri bambini la diversità. Se la legge italiana lo consente non capisco perché tanta paura, se le regole giuridiche consentono di girare con il viso coperto è giusto che la signora assecondi la sua religione e indossi il burqa, se crede. Ai bambini è possibile insegnare la diversità". Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 bisognerebbe riflettere attentamente sul significato della parola - cultura - Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 Va beh però io non me la sentirei mai di obbligare qualcun'altro a fare quello che non vuole, semmai speigherei a mio figlio come stanno le cose! E comunque a me questo sembra più un pretesto razzista! Altroche! Se parliamo di legge per motivi di sicurezza (quindi uguale per tutti) è un discorso, se invece si tratta solo di alcune mamme che non sono in gradi di speigare ai propri figli le diversità è un altro conto! I cambiamenti culturali non avvengono con la forza, quellla mi pare dittatura! E questo è uno dei motivi per cui poi queste leggi passano per "razziste"! poi siamo d'accordo sul fatto che il burqa è una cosa avvilente e quanto di più castrante per una donna, ma di certo non possiamo costringere nessuno a fare ciò che noi riteniamo giusto, tutal più che "giusto" come concetto è molto relativo! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lightning 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 Comunque, se mi entrasse una col burqa in classe, ma anche col casco integrale da moto, le direi, lei se lo tolga e si faccia riconoscere, sennò con me non ci parla, anzi, a scuola non può entrare. Guardate che pretendere di entrare in una scuola mascherati è grave. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lightning 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 Il rispetto è bilaterale, se la tua cultura è incompatibile con la mia.... Ma noi ci andiamo in India ad ammazzare le mucche? Il burqa è il simbolo della donna reclusa in casa, che fa da mangiare, non lavora e accudisce i figlioli, che non può studiare, che è tenutanell'ignoranza..che vale meno di un cammello. E' il simbolo della donna "proprietà" dell'uomo. Per cui nelle nostre scuole, proprio, questo simbolo, indipendentemente dalla paura, è incompatibile. Noi non gli si insegnano queste cose, ai nostri figliuoli. Usi, costumi e abitudini non possono essere incompatibili, come non è compatibile la fustigazione, la lapidazione, l'infibulazione e altre porcherie simili. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zazà 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 tra i due litiganti il terzo le piglia più di tutti, povera la figlia di questa signora, sai come starà male...... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 ma poi scusate... credo che le donne che portano il burqa quando sono in casa coi bambini se lo possano togliere. perchè davanti ai bambini a scuola no? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zazà 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 ci sarà qualche uomo in giro, boh! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 Il rispetto è bilaterale, se la tua cultura è incompatibile con la mia.... Ma noi ci andiamo in India ad ammazzare le mucche? Il burqa è il simbolo della donna reclusa in casa, che fa da mangiare, non lavora e accudisce i figlioli, che non può studiare, che è tenutanell'ignoranza..che vale meno di un cammello. E' il simbolo della donna "proprietà" dell'uomo. Per cui nelle nostre scuole, proprio, questo simbolo, indipendentemente dalla paura, è incompatibile. Noi non gli si insegnano queste cose, ai nostri figliuoli. mi sento d'accordo. anche se poi ci sarebbero dei ma, nel senso che la nostra società (quella italiana) insegna cose simili in maniera mascherata.... però è un altro discorso che ora non ho tempo di fare Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 doppione, non so perchè... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 ci sarà qualche uomo in giro, boh! dai appunto...integralismi. mi dispiace ma credo anch'io che quando si vive in un paese con un altra cultura bisogna avere la volontà di integrarsi... altrimenti si rimane ai margini, senza fare le vittime però! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
digi79 0 Share Inserita: 18 settembre 2010 ma io non dico sia giusto che lei lo indossi, non mi piace il modo e i toni con cui la cosa viene recriminata dagli altri genitori (che poi quanto è brutto parlare solo di "mamme" quand osi parla di scuola e figli!!! Non so se avete notato!). Cioè capisco che se ne possa parlare, magari le maestre possono appunto addurre argomenti come la riconoscibilità, anche per tutelare la stessa figlia, potrebbe venire a prenderla chiunque, per fare un esempio! Ovviamente non chiedere che vesta come noi ma almeno che mostri il viso! Perchè voi avete tutte le ragioni del mondo ma vi immaginate cosa vuol dire per uan donna costretta a uscire d icasa per 20 o 30 anni con qualcosa che le copre il viso, mostrarsi d'un tratto e per di più in un paese che è evidente la giudica? cioè mettiamoci nei panni delle donne, non degli uomini, perchè è chiaro chei loro motivi sono di prevaricare le donne! Io critico le motivazioni addotte, i bambini si spaventano! Perchè le suore non potrebbero spaventare? Un bambino con gravi problemi non potrebbe spaventare? mi ricordo una volta uan figuraccia che mi fece fare mo figlio, in mezzo a tanta gente....c'era un ragazzo di colore, mooolto nero, lui non ne aveva mai visti dal vivo, a parte qualche marocchino chedalle nostre parti sono parecchi, mio figlio avrà avuto 2 o tre anni... Disse in altissima voce "mamma andiamo via, quello è un mostro"!!! tutti si girarono a guardarmi, anche i lragazzo. Dovetti spiegare che era semplicemente una perosna con la pelel diversa, lui capì e anche se per un pò comunque se vedevaqueste perosne era spaventato, vedendo al nostra indifferenza verso lacosa, poi alal fine nemmeno lui ci ha fatto più caso! Questo per dire che i bambini si spaventano perchè probabilmente sentono i discorsi dei genitori o vedono la loro indignazione senza che nessuno spieghi loro come stanno le cose! neanche le maestre ! Ripeto il punto è che il filo è sottile fra rispetto della cultura, le usanze e la legge in cui si vive , e intolleranza! Povera la figlia!!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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