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Una preghiera per Federica


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La mia prendiamola come un'ipotesi.

Dovremmo cominciare allora  a verificare se la ragazza avesse qualche motivo per desiderare di morire.

:shock:

P.S.: Ste ti ringrazio e ti do atto dell'attenzione; in effetti è come ricordi... :)

Prego. :wink:

In Verità Ti Dico... mi meraviglia il fatto che apparentemente sono l'unico

perplesso e un po' preoccupato da questa Idea portata all'estremo.

   

Ora siamo in due  :shock:

Aggiungete pure me!    :shock:

Razza di fifoni… :)

Tex, tu si che sei un vero uomo... :wink: laggiù nell'Arizona non c'è tempo per la paura, ma solo per l'azione...se no sei un uomo morto :ok2 ...

e i luoghi comuni non vi preoccupano?

Proponevo di indagare...

capisco le vostre paure ad affrontare il discorso da un versante insolito...ma le paure potrebbero magari trovare maggiore spazio in un topic tipo "cosa sento in questo momento?"

Tornando in tema, l'intestino ha a che fare con l'"evacuazione"...cosa non riusciva a tirare fuori F.? Quindi il cosiddetto discorso sul "carattere anale"...cioè problematiche legate al "trattenere" ...e cioè alla rabbia...rabbia inespressa , in questo caso...non evacuata...

S., mi sembra che anche tu hai avuto , come avevo tempo fa indicato alla tua riflessione, problemi di stomaco....ed anche tu ti trovi a dover lavorare su tematiche legate alla rabbia, come dicevi giorni fa.... :wink:

Ok, mi toccherà continuare ad indagare da solo...

Grazie dell'aiuto , eh? :?

( meno male che non mi aspetto mai nulla... :) )

Ciao Aio,

a mio avviso la vera paura è la tua.

Vedi la psicosomatica è una gran bella cosa...ma come tutte le cose belle deve essere sapientemente dosata...proprio per evitare di mandare dallo psicologo una persona che ha l'appendicite.

Perchè tu vuoi credere che Federica voleva morire?

Forse non ti riesce di ammettere che noi siamo fatti di carne ed ossa oltre che di spirito...e la carne è assai deperibile...

Forse è più facile credere che Federica sia morta perchè lo voleva...anziché pensare che è morta per un errore...aimé umano...e magari voleva invece vivere...

E' più facile accettare la malattia, nostra e altrui, se pensiamo di essercela procurata...ma alle volte semplicemente è un qualcosa di fisico che ci fa ammalare e morire...

Certamente vi è un enorme interagire tra la nostra mente ed il nostro corpo...ma non sempre la mente può comandare il corpo...alle volte mi duole dirlo la mente è più debole del corpo.

Ciao :wink:

Magari ci fosse andata dallo psicologo...!

io "voglio credere" esattamente come tu al contrario "vuoi credere" al caso ed all'ineluttabilità...anche questa può essere una visione delle cose più "comoda", in quanto deresponsabilizzante a livello personale...

daltronde la psicosomatica, che non ho inventato io, serve per indagare qualsiasi evento sotto l'aspetto psicofisico complessivo...non per sponsorizzare studi di psicoterapia...ma fai anche bene a precisarlo...

E intanto continuiamo a non fare un passo in avanti nella ricerca che avevo proposto...

io accetto di essere fatti anche di carne e che siamo fragili e che moriremo...io muoio tutti i giorni... :wink:, ovvero siamo anche molto più forti di quel che pensiamo... ma sono tra quelli che sono convinti che non vi sia alcuna differenza tra mente e corpo...quindi cerco di capire come funziona il tutto...la vedo così...scusa...non si tratta quindi di "dosare", secondo me, ( non parliamo infatti di medicine...qui non dobbiamo risolvere nulla...nè propinando qualche intruglio...) o di capire chi è più forte, se la mente o il corpo...essi sono esattamente la stessa cosa... sono tutt'uno...

Vorrei suggerire delle letture che potranno essere molto utili per approfondire i concetti di cui parliamo:

Rudiger Dahlke- Malattia linguaggio dell'anima.

Thorwald Dethlefsen - Il destino come scelta.

Thorwald Dethlefsen e Rudiger Dahlke - Malattia e destino.

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Una preghiera per Federica

Una preghiera per Federica che voleva morire, ed ora, per accontentare questo suo desiderio, qualche "distratto" dovrà pagare un prezzo alto al proprio desiderio di accontentarla e soprattutto al suo desiderio di non lavorare in un ospedale, perchè il vero desiderio del "distratto" è di dedicarsi ad altro...

Che il signore ci illumini...e ci perdoni tutto quello che facciamo senza esserne consapevoli....

Non sono ancora riuscita a capire perchè la prima sensazione che ho provato leggendo il tuo post è stata una rabbia lancinante...mi sono detta che forse avevo capito male...e allora ho provato a chiederti se credevi nella predestinazione...ma dentro di me avevo capito...e allora ecco quel'ira incomprensibile continuo a provarla...non è colpa tua...anzi bisognerebbe sempre riflettere su tutto senza tabù...ma io non capisco la mia rabbia...non nei tuoi confronti sia chiaro...forse nei confronti del significato che queste parole hanno avuto per me...

Ciao :wink:

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[quote=

Razza di fifoni… :)

Tex, tu si che sei un vero uomo... :wink: laggiù nell'Arizona non c'è tempo per la paura, ma solo per l'azione...se no sei un uomo morto :ok2 ...

ok corral :!:

si aio concordo sono un'uomo vero forse unico :!: :!: :LOL::LOL:

cmq io nn sono come agli americani che sparo agl'indiani :!: :LOL::LOL:

de gregori. pam pam psssssss ouch :!: :!:

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Il tuo è uno splendido esempio di autenticità. :wow

Grazie.

Riguardo alla rabbia...credo di aver capito...in passato anche io ho avuto dei momenti bui...ho pensato alla morte...ho desiderato la mia morte...ma se ora mi ammalassi non accetterei che qualcuno potesse ipotizzare un suicidio così subdolo...così oltre le apparenze...

Ciao :wink:

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Ciao. Buongiorno. :) Certo, capisco...cionondimeno è una possibilità realistica, come tu stessa, implicitamente, mi par di capire che ammetta...e chissà quante volte causiamo noi ciò che gli altri non possono che vedere come violenza viceversa da noi semplicemente subita...

il fatto è che andiamo sempre verso la spiegazione più semplice, quella che non ci impone di approfondire...o di provare sentimenti veri ma dolorosi, come invece hai avuto il coraggio di fare tu... :wink:

io ho esperienza diretta di casi in cui una ragazza ha posto fine ai suoi giorni volontariamente...ed altri che hanno tentato di farlo...: in base anche a queste esperienze ho capito quanto sia labile il confine tra una decisione propria e la difficoltà di vivere un certo clima ambientale...spesso non si hanno i mezzi per "contrastare"/non subire la condizione esterna..e così nascono malesseri apparentemente senza causa, o peggio, come riportavo...: se invece si riuscisse a guardare oltre le spiegazioni "semplici"... :wink:

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Ciao. Buongiorno. :) Certo, capisco...cionondimeno è una possibilità realistica, come tu stessa, implicitamente, mi par di capire che ammetta...e chissà quante volte causiamo noi ciò che gli altri non possono che vedere come violenza viceversa da noi semplicemente subita...

il fatto è che andiamo sempre verso la spiegazione più semplice, quella che non ci impone di approfondire...o di provare sentimenti veri ma dolorosi, come invece hai avuto il coraggio di fare tu... :wink:  

io ho esperienza diretta di casi in cui una ragazza ha posto fine ai suoi giorni volontariamente...ed altri che hanno tentato di farlo...: in base anche a queste esperienze ho capito quanto sia labile il confine tra una decisione propria e la difficoltà di vivere un certo clima ambientale...spesso non si hanno i mezzi per "contrastare"/non subire la condizione esterna..e così nascono malesseri apparentemente senza causa, o peggio, come riportavo...: se invece si riuscisse a guardare oltre le spiegazioni "semplici"... :wink:

Il fatto è che quella ragazza non è morta di appendicite, ma per un

incidente sul quale è pericoloso approfondire perché potrebbe portare

a mettere in discussione un clima ambientale. E questa è una via di

approfondimento molto pericolosa, come sanno tutti quelli che dopo

aver trovato il modo di "adattarsi" lo difendono a denti stretti.

La via più semplice è buttarla sul personale, e la psicosomatica (che di

per sé ha la sua dignità) è un modo molto facile per buttare ogni cosa

sul personale (possibilmente della "vittima") fino al punto di chiedersi

ed indurre gli altri a chiedersi, come punto di partenza, se una ragazza

morta per un incidente in sla operatoria... magari... era perché "aveva

voluto" morire.

Questo non è indagare sulle cose, è banale gattopardismo.

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x Aio,

E' strano sai...di solito mi piace cercare di capire...mi appassionano le ricerche fatta nella mente umana...ma questo "caso" mi ha demotivata semplicemente perchè noi non avremo mai una risposta...non sapremo mai la verità...la ragazza purtroppo è morta e non è possibile fare l'autopsia dei suoi pensieri...

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Appunto per questo si parte facendo ipotesi sulla sua "volontà"...

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Infatti, come Ste giustamente ricorda, avevo posto la mia convinzione sotto forma di ipotesi, per agevolare il discorso , rendedomi conto che le cose non si può vederle per fede... :)

daltronde approfondire potrà, in ogni caso, contribuire a delucidare un pò la condizione reale in cui si sono svolti i fatti, tenendo presente "anche" la mia ipotesi, ma non solo...

potremo in ogni caso, anche se sfortunatamente la ragazza è morta, cercare di ricostruire le condizioni reali , sue interne ed esterne, che ha vissuto...

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Appunto per questo si parte facendo ipotesi sulla sua "volontà"...

Però trovo "crudele" (scusate è l'unico termine che mi è venuto in mente) tutto ciò...è come se io morissi e qualcuno poi rivoltasse i miei pensieri fino a farne uscire qualcosa che potrebbe essere vero ma potrebbe altresì non esserlo affatto...ma io non avrei mai la possibilità di difendermi...ma forse è solo un problema mio...già perchè io la volontà di morire la vedo come un'acccusa...

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Lo è.

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Lo è.

Ma allora stiamo accusando una persona che non può difendersi...

Mi torna in mente ciò che mi dice sempre il mio compagno...lascia stare i morti...

Il punto è che ponendo la questione in quei termini, non potrebbe

difendersi nemmeno se fosse viva.

Mai sentito parlare di "probatio diabolica"? (spero d'aver citato

giustamente... il latino non è il mio forte... :oops: )

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Lo è.

Ma allora stiamo accusando una persona che non può difendersi...

Mi torna in mente ciò che mi dice sempre il mio compagno...lascia stare i morti...

Il punto è che ponendo la questione in quei termini, non potrebbe

difendersi nemmeno se fosse viva.

Mai sentito parlare di "probatio diabolica"? (spero d'aver citato

giustamente... il latino non è il mio forte... :oops: )

Potrebbe eccome invece...potrebbe esprimere il suo parere...raccontare le sue esperienze...potrebbe anche decidere di abbracciare le idee di Aio...

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Potrebbe far solo quello, perché chiedere "cos'è successo nella

sala operatoria mentre m'operavano" sarebbe una "fuga da se

stessa", una "ricerca della via più comoda", un voler negare

una parte di sé, una "deresponsabilizzazione". :wink:

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Potrebbe far solo quello, perché chiedere "cos'è successo nella

sala operatoria mentre m'operavano" sarebbe una "fuga da se

stessa", una "ricerca della via più comoda", un voler negare

una parte di sé, una "deresponsabilizzazione".  :wink:

Infatti.

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E se insistesse un po' nel voler chiedere "cos'è successo nella sala

operatoria mentre..." sarebbe una conferma del suo voler fuggire,

e volendo anche un sintomo di... "rabbia repressa"... :wink:

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A volte si vede quello che vogliamo vedere... e nn quello che realmente c'è. Per conto mio nn è possibile che tutte le malattie siano riconducibili a disagi psicologici. Se io d' inverno esco e mi prendo il raffreddore nn stò a rompermi l' anima pensando a cosa mi vuol dire...

Metti caso che io esco di casa e lascio mi figlio in casa da solo e poi scoppia una bombola di gas e ci rimane secco nn stò a rompermi la testa sul fatto che forse l' ho fatto apposta.

La psicologia è bella ma è un arma a doppio taglio, a volte si cerca di dare a tutto una spiegazione anche quando nn c'è ne bisogno.

Io ho letto "psicopatologia della vita quotidiana" di Freud e l' ho trovai molto bello come libro, però su certe cose mi ha lasciato un pò perplesso, sopratutto sulla storiella dei numeri, mi sembra che forzi troppo sul trovare sempre una "logica".

Poi ogniuno la vive a suo modo :wink:

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A volte si vede quello che vogliamo vedere...

A volte... :wink:

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La mia prendiamola come un'ipotesi.

Dovremmo cominciare allora  a verificare se la ragazza avesse qualche motivo per desiderare di morire.

:shock:

P.S.: Ste ti ringrazio e ti do atto dell'attenzione; in effetti è come ricordi... :)

Prego. :wink:

In Verità Ti Dico... mi meraviglia il fatto che apparentemente sono l'unico

perplesso e un po' preoccupato da questa Idea portata all'estremo.

   

Ora siamo in due  :shock:

Aggiungete pure me!    :shock:

Razza di fifoni… :)

Tex, tu si che sei un vero uomo... :wink: laggiù nell'Arizona non c'è tempo per la paura, ma solo per l'azione...se no sei un uomo morto :ok2 ...

e i luoghi comuni non vi preoccupano?

Proponevo di indagare...

capisco le vostre paure ad affrontare il discorso da un versante insolito...ma le paure potrebbero magari trovare maggiore spazio in un topic tipo "cosa sento in questo momento?"

Tornando in tema, l'intestino ha a che fare con l'"evacuazione"...cosa non riusciva a tirare fuori F.? Quindi il cosiddetto discorso sul "carattere anale"...cioè problematiche legate al "trattenere" ...e cioè alla rabbia...rabbia inespressa , in questo caso...non evacuata...

S., mi sembra che anche tu hai avuto , come avevo tempo fa indicato alla tua riflessione, problemi di stomaco....ed anche tu ti trovi a dover lavorare su tematiche legate alla rabbia, come dicevi giorni fa.... :wink:

Ok, mi toccherà continuare ad indagare da solo...

Grazie dell'aiuto , eh? :?

( meno male che non mi aspetto mai nulla... :) )

io sarei ben felice di indagare con te,invece.e non mi unisco alla schiera di coloro che ritengono la tua un'ipotesi portata alle estreme conseguenze....a me sembra più che plausibile, invece.

forse perchè anche io ho avuto l'appendicite,anzi, la peritonite....e fin quando non mi hanno aperto la pancia(per un altro motivo) non sapevo di averla....

aio, non so nulla riguardo a F. ma in generale questo potrebbe essere un buono spunto di indagine

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Una ragazza finisce in ospedale per appendicite, lì accade qualcosa

e muore per altri motivi, di cui non si sa bene la responsabilità ma si

sa che l'appendicite non c'entra molto, se non per il fatto che l'ha

portata lì.

Ragà... capisco che vi amate ma trovarsi d'accordo sul fatto che

"aveva voluto morire" come "ottimo spunto d'indagine" per dimostrarvi

reciproca stima è squallido.

Datevi bacetti in coccole&carezze e rispettate i morti.

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Una ragazza finisce in ospedale per appendicite, lì accade qualcosa

e muore per altri motivi, di cui non si sa bene la responsabilità ma si

sa che l'appendicite non c'entra molto, se non per il fatto che l'ha

portata lì.

Ragà... capisco che vi amate ma trovarsi d'accordo sul fatto che

"aveva voluto morire" come "ottimo spunto d'indagine" per dimostrarvi

reciproca stima è squallido.

Datevi bacetti in coccole&carezze e rispettate i morti.

allora Ste, il motivo per cui Federica è morta è una cosa, il motivo per cui una persona possa *farsi venire* l'appendicite è un'altra.

c'è stato un black out in sala operatoria, e Federica è morta.

Federica aveva l'appendicite, e non è morta di questo.

personalmente "una preghiera per" la trovo una cosa un pò sterile,e personalmente penso sia più interessante porsi delle domande, che possono essere sulla sanità in italia o sulle possibili cause psicologiche dell'appendicite.....dove sta la mancanza di rispetto?

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