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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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Ragazze dolcissime, io vi saluto in quanto vado alla mia seduta :blink: e vi auguro buona serata!

A Fra' e Elli auguro anche buona seduta e ci riaggiorniamo domani...Elli stai serena e parla col tuo psicologo-pellicciato ( :muttley: ) ..Fra', tu spacca il cu*o ai passeri e fai come sempre che non sbagli.

Un bacione grandissimo a tutti!!!!

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Ragazze dolcissime, io vi saluto in quanto vado alla mia seduta :blink: e vi auguro buona serata!

A Fra' e Elli auguro anche buona seduta e ci riaggiorniamo domani...Elli stai serena e parla col tuo psicologo-pellicciato ( :muttley: ) ..Fra', tu spacca il cu*o ai passeri e fai come sempre che non sbagli.

Un bacione grandissimo a tutti!!!!

baciotti

buona seduta........e mani a posto..........

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Ragazze dolcissime, io vi saluto in quanto vado alla mia seduta :rofl: e vi auguro buona serata!

A Fra' e Elli auguro anche buona seduta e ci riaggiorniamo domani...Elli stai serena e parla col tuo psicologo-pellicciato ( :muttley: ) ..Fra', tu spacca il cu*o ai passeri e fai come sempre che non sbagli.

Un bacione grandissimo a tutti!!!!

Arley buona seduta e mi raccomando..... tieni le manine a posto !! :rofl:

io spaccherò il BIP ai passeri !! :blink:

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ciao belle..........

vado...sta sera...........seduta!

elli buona seduta anche a te e mi raccomando anche a te le manine a posto che stai mesa bene pure tu !! :muttley:

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Fra, una curiosità... ma anche con le precedenti psi li usavi?

no, ho avuto esperienze diversissime con le altre 2!!

la prima mi piaceva tanto, ma, pur essendo anche lei junghiana, era completamente diversa da questa ! prima di tutto era una sciura ultrasessantenne, poi era molto più seria, non rideva mai alle mie battute (al massimo un sorrisetto appena abbozzato), non si lasciava andare mai e di lei e della sua vita privata non sapevo assolutamente niente !

lasciarla fu traumatico, ma non fu una mia scelta, ma dovuto a un mio trasferimento in un'altra città :blink:.

con la seconda nessun foglietto e.... nessuna sintonia !! :muttley:

non mi piaceva come persona, non avevamo nessun punto di contatto, certe volte mi sembrava che mi facesse domande solo per una sua curiosità e non perchè fossero legate al mio percorso. quindi mollarla è stata una vera liberazione (:rofl: ) anche se, in ogni caso, non facile come può sembrare !

di questa sapete già tutto..... :rofl:

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vi saluto anche io che vado a spaccare il c..o ai passeri dalla mia psi !! :friends:

buona serata a tutti !

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io ho avuto varie fasi.

all'inizio segnavo gli argomenti di cui parlare su un post it tipo lista della spesa :huh: e lei, dopo qualche mese, mi disse di provare a non scrivere più niente, di portare la mia anima e vedere cosa usciva di volta in volta in seduta.

spesso (e ancora adesso) le scrivo delle "lettere" . all'inizio erano miei pensieri su argomenti spinosi, poi, visto che quello che scrivevo era indirizzato a lei, sono deventate vere e proprie lettere in cui mi confidavo.

ultimamente sto ricominiciando con i post it, ma in maniera diversa rispetto a prima, nel senso che magari durante la seduta provo un certo stato d'animo, ma non riesco a comunicarglielo subito, allora me lo appunto su un post it e la volta successiva glielo dico.

cmq ora la situazione è un po' più fluida perchè ho meno bisogno dei fogliettini, riesco, più o meno, a parlarle di cose difficili anche senza dovergliele scrivere.

se tu senti di avere bisogno di una preparazione, scrivi tutto, poi magari gli dai i fogli e lei può leggerli subito o quando tu sei andata via. l'importante è che trovi un modo per comunicare con lei, poi mano mano vedrai che la situazione migliorerà !!

eh lo so, ma questo è anche il bello della terapia..... non sai dove stai andando, ma senti di poterti affidare completamente alla persona seduta di fronte a te perchè lei sa quello che sta facendo

ogni tanto, perdere il controllo non è male !! :;):

Per me scrivere i miei pensieri, le mie emozioni, è già un traguardo, all'inizio non ci riuscivo assolutamente, non riuscivo a rileggere ciò che avevo scritto, mi faceva impressione mettere nero su bianco (verba volant, scripta manent!) delle cose così intime e personali... tempo fa la psi mi chiese di scirvere come vedevo la mia vita fino ad allora, feci una fatica tremeda! poi ho cominciato a scrivere per riordinarmi le idee, per fissare qualche elucubrazione prima che svanisse, poi mi sono resa conto che poteva essere un modo per sfogarmi, per tranquillizzarmi, e ho cominciato a portarle ciò che scrivevo. Ora mi capita spesso di scrivere, non sono vere e proprie lettere, ma miei pensieri in cui però mi rivolgo direttamente alla psi, come se stessi parlando con lei.

Sicuramente è anche un modo x tenere un pò sotto controllo l'andamento della seduta, xò x ora è l'unico modo in cui riesco a comunicarle cose difficili, o che la riguardano (nel bene e nel male)... x riuscire a perderlo sto benedetto controllo credo che ci vorrà ancora un pò di tempo!

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Provo a fare una domanda a tutti, se vi va di rispondere, tanto non c'è bisogno di entrare sul personale:

Secondo voi e quello che vi dicono i vostri psi, dacchè andate in terpai avete compreso che c'è stato un motivo in particolare che vi ha portato a star male e a chiedere aiuto o una serie di eventi/traumi dall'infanzia fino ad oggi?

O sia un evento in particolare abbianto ad altri eventi traumatici (nno parlo di traumi necessariamente gravi)?????

Gli eventi traumatici che mi hanno fatto scatenare l'ansia, con attacchi di panico ... e un po' di depressione ... sono stati due aborti consecutivi, ma questi in realtà sono state le gocce che hanno fatto traboccare il vaso: con la psicoterapia ho scoperto che da piccola ho ricevuto poco affetto e poche attenzioni dai miei genitori che pur volendomi un sacco di bene erano troppo impegnati nel sociale, con riunioni di vario tipo e volontariato. Questo è il motivo per cui forse mi sono trovata il moroso molto presto (17 anni): dovevo compensare dell'affetto e attenzioni che i miei non mi davano a sufficienza per le mie necessità. Quel moroso dopo 9 anni di fidanzamento è diventato mio marito e dopo 4 anni di matrimonio anche il suo affetto e attenzioni hanno incominciato a mancare perchè lui si è aperto una società e da allora non pensa altro che al lavoro e alla sua moto (per straviarsi dal lavoro)!! Ed ecco che in me ha incominciato a crearsi un vuoto, un stato di insicurezza, di sfiducia, anche in me stessa, ed ora sto cercando di ricostruire me e la mia autostima! Questa in sintesi è la mia storia, ma man mano che procedo con la terapia vengono fuori anche altre cose .... però la cosa centrale e sulla quale sto lavoranto sia con lo psi che con mio marito è comunque questo suo distacco da me .... motivo per cui IO mi sono invece attaccata molto allo psi ..... vorrò forse compensare?!!!!!!!

Ciao

Ciao bissa. Se devo essere sincera, a volte trovo poca apertura su questo forum e sul topic. Io non so chi sei dove vivi, non lo saprò mai..

E allora perchè non aprirsi di più, raccontare con semplicità i propri proplemi...che ci perdi? Forse temi il giudizio di qualcuno o perdi la tua immagine? Oppure samo legate al segreto professionale come i nostri psi? Se raccontiamo una storia facciamo in modo che sia comprensibile, altrimenti facciamomone a meno.

Stare qui è bello perchè puoi essere te stessa, quasi come con il tuo psi, e potere raccontare le tue problematiche più intime.

Tu mi piaci perchè sei sincera e non hai paura di manifestare le tue cose personali...

Anche a me piace esserlo ma a volte mi sento fuori luogo perchè non lo fa quasi nessuna.

Io credo che dipende anche dal fatto che alcune ragazze si conoscono realmente, vivono nella stessa città e allora si chiudono un pò.

Sono consapevole, dicendo questo di scatenare risse... ci siamo abituate!!!!

Ma mi va bene..Alla fine chi riesce ad aprirsi ha più coraggio e determinazione.

Rispondo alla tua bella domanda.

I motivi per cui ho sentito l'urgenza di rivolgermi ad uno psicoterapeuta sono stati diversi. Come dici tu, la goccia scatenante è stata una profonda depressione e dipendenza da psicofarmaci che mi avevano ridotta una pezza.

Le cause di questo mio malessere, gravi e dolorose: un crollo economico familiare improvviso, una situazione in casa complicata:una mamma divorante, un marito assente( come per te),un bel lavoro prestigioso di ricercatore universitario a cui tenevo tanto, abbandonato per recuperare la famiglia, figli ormai grandi , affettuosi ma... autonomi per tutto tranne che per chiedere sempre, e poi lontani. Su altri particolari molto intimi preferisco lasciar correre. Mi sono sempre chiesta perchè c'è chi ha problemi più gravi dei miei(per es. di salute) che non crolla e riesce a superare tutto senza bisogno di un supporto psicologico? Siamo noi più fragili?

Anche per me nel corso del percorso terapeutico sono venute fuori tante altre mie problematiche e traumi rimossi ma almeno in questo è andata bene... ho acchiappato la persona giusta che per quanto glaciale e ortodoso allo spasimo.. mi ha risollevata...Mi sono rimboccata le maniche e ora ho un lavoro molto stressante ma che mi gratifica e con mio marito ho recuperato un bel rapporto di stima e affetto.

Per il mio psi ho un transfert positivo, di grande rispetto, stima e un'attrazione e dipendenza che col procedere del trattamento mi auguro troveranno il loro canale di sbocco e di annullamento.

Tu, cara , rivedi bene il tuo rapporto con lo psi e ricorda che quello è solo un sogno ipotetico. Bacioni

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ciao oscar, come va?

hai visto quanto scrivono le ragazze? fino a fine febbraio, periodo in cui hai postato per l'ultima volta, avevate scritto circa 50 pagine...e da febbraio ad ora, in poco più di tre mesi, camminando sulle loro gambe, ne hanno scritte più di 170!!!

ma soprattutto, hai visto che progressi? hai visto che evoluzioni nelle alleanze terapeutiche?

e invece tu, dopo tre mesi, hai ripreso esattamente da dove avevi lasciato.

hai scritto e bissa:

"Nel controtransfert sintonico l'analista ascolta e osserva l'altro, notando che emozioni gli suscita, in un personale coinvolgimento che, con l'attività spontanea del sé, favorisce l'introiezione di aspetti transferali e risposte controtransferali adeguate.

Se il tuo terapeuta fosse coinvolto in un controtransfert illusorio potrebbe applicare meccanicamente un modello teorico o avere atteggiamenti difensivi egli stesso (resistenze). Non so che caso è il tuo, nè è il caso di analizzarlo, tantomeno ti sarebbe utile saperlo".

ti ricordo che uno psicologo, prima che uno psicopatologo, è un esperto di comunicazione.

analizziamo il messaggio che, tra le righe, ad un livello metacomunicativo, passa attraverso le tue parole:

"cara bissa, esistono 2 modi di gestire il controtransfert. sintaticamente classifichiamoli uno come positivo ed uno negativo. sappi che c'è la possibilità che il tuo analista possa gestirlo in maniera negativa. nessuna affermazione definitiva ovviamente, ma io ti sto "comunicando" che il tuo analista, in quanto tale, ha queste due opzioni per gestire il proprio controtransfert".

hai esordito il secondo punto addirittura dicendo "se il "tuo" terapeuta fosse coinvolto in un controtransfert illusorio..."

che effetto ha sull'interlocutore questo tipo di affermazione? io non so nemmeno se bissa abbia recepito il messaggio in questa maniera, ma come saprai bene, sotto il livello di coscienza un messaggio, anche se a livello subliminale, passa sempre.

a questo punto bissa, o chiunque altra al suo posto, probabilmente si chiederà in che modo il proprio analista gestisca il controtransfert.

in sintesi, il tuo messaggio ha una duplice valenza: da una parte invertirà il ruolo "analista-analizzato" perchè anche bissa adesso vorrà sapere "come lavora il proprio terapeuta" e quindi se è bravo o no, in sintesi che persona è, dall'altra sposterà il focus della terapia dai vissuti di bissa alla professionalità del terapeuta. insomma, una complicante rispetto al rapporto di "fiducia"

ora io mi chiedo: ha forse bissa bisogno di anteporre alle proprie quastioni irrisolte quella di giudicare il proprio analista? che strumenti ha per farlo? forse dovrebbe chiedere a te se ha un buon analista o no?

però hai concluso dicendo "è meglio che tu non lo sappia...", stile eva e la mela.

ora, dimmi tu se questo non è interferire con la terapia altrui.

quasi mi dispiace scriverti queste cose ma, considerato il fatto che ti considero un collega, per quanto immaturo, ho il dovere di dirti tutto questo.

io ti chiedo solo una cosa: io do per scontato che tu sia uno psicologo o laureando in psicologia, ma se non è così, se tu sei solo un appassionato o un avventuriero mediatico molto preparato in materia di psicologia, almeno dillo, ti risparmierai le mie invettive.

adesso sarò io a fare una interpretazione: il contenuto dei tuoi messaggi lascia trasparire sempre quantomeno una certa "ambivalenza" nei confronti delle psicoterapie (e soprattutto degli psicoterapeuti), rispetto al fatto di produrre cambiamenti e miglioramenti della qualità di vita.

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Innanzitutto il transfert non avviene sempre nei termini che molti credono, infatti il "trasferimento" si manifesta in tante forme, anche relativamente a sentimenti ed emozioni che non siano necessariamente di ammirazione, anzi. A volte non avviene neppure, ma è normale che un qualche transfert avvenga. Nessuno si meraviglia se non accade niente, l'importante è saper usare bene ciò che accade, altrimenti si creano ostacoli alla terapia.

Rispetto ai tuoi benefici lo stai verificando da sola, ma è opportuno rivedere anche il "contratto" che avete stipulato fra voi all'inizio, per verificare con precisione "quando" l'esito poteva definirsi concluso. Capita che dopo anni, mesi o settimane ti dicano: - la terapia è finita, ora può camminare con le sue gambe. Auguri. - Noto che tu stai già correndo... :Yawn:

ciao carissimo, grazie per la risposta!!!

Certo io sento fortemente che questa terapia mi stia risollevando dal torporo acumulato negli anni però credo che da qui a essere già verso la fine ce n'è di strada, diciamo che non ho ancora capito quali sono le radici più profonde del mio problema, causa rimozioni e forse resistenze.....cioè mi capita di pensare che quello che potrebbe essere il vero motivo e che io dentro di me so essere, sia solo un'invenzione della mia mente per giustificare tutto quello che provo e che mi sta succedendo, in poche parole ho bisogno di qualcosa di eclatante per giustificare tutta questa sofferenza della mia anima....ma il mio cuore mi dice che non è così....è come se dentro di me c'è una piccola Giusy che cerca di parlarmi forse, e che io trascuro perchè ascoltarla mi costerebbe troppo!!!!

Non so se si capisce oscar....io sto correndo e spesso la psi mi frena....(ho questa sensazione), e non ho capito se è per proteggermi o per deviarmi (perchè magari la strada che voglio percorrere è errata)....

Il contratto iniziale non prevedeva un periodo preciso di terapia, solo la mia psi mi anticipato che sono molto avanti, che ho portato a lei già la "domanda", che alcuni riescono a formulare dopo svariato tempo....e che riesco a interpretare molto bene me stessa o i miei sogni, però credo che questo da una parte vadaa mio svantaggio perchè noto che in certe cose lei ancora non mi conosce, e a volte fatica a seguirmi, a entrarmi completamente dentro e sorreggermi nel mio percorso...è come se qualsiasi cosa che ne verrà fuori la scopriremo insieme, senza avere la possibilità di essere anticipata durante una caduta, e questo un pò mi spaventa!!!!

Sai credo che ho bisogno di parlarle di questo......grazie per lo spunto di riflessione.....

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a voi tutte ragazze, grazie per le risposte mi sono servite per capire....il mio problema secondo me è che a differenza di molte di voi, io sono arrivata lì intuendo dentro di me quale fosse uno dei tanti problemi/traumi che mi hanno portato i terapia e sperando di averne conferma o smentita dalla psi, invece mi ritrovo qui ad indagare insieme a lei su qualcosa di oscuro a entrambe....

Mi capita quindi che qualsiasi argomento esca fuori non mi soddisfa perchè voglio risolvere questo mio punto interrogativo e così facendo comprometto me stessa, bloccando i ricordi e la mente.....razionalizzando tutto e sentendomi impotente!!!!

Lunedì mi tocca parlarne!!!!!

Grazie!

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ragazze,anche se ultimamente non intervengo un po' per poco tempo,ho paura di dare consigli sbagliati... sappiate che vi leggo spesso.... e quindi vi sono vicino.

meno un'ora alla seduta... sono gia' in ansia..positiva.

fra 60 minuti circa vedro' la donna piu' affascinante del mondo.

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Ciao andrea...in bocca al lupo...........

poi aggiornaci buona seduta!!Bacio grande.......

ps: lo so che ci leggi vedo che sei spesso collegato.....ti tengo sotto controllo,e poi vado a leggere tutto quello che scrivi!!!E non è vero che dai consigli sbagliati........scrivi quello che pensi........perchè a priori dici che è sbagliato?Il tuo modo di vedere per te è giusto no?Quindi...

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ragazze,anche se ultimamente non intervengo un po' per poco tempo,ho paura di dare consigli sbagliati... sappiate che vi leggo spesso.... e quindi vi sono vicino.

meno un'ora alla seduta... sono gia' in ansia..positiva.

fra 60 minuti circa vedro' la donna piu' affascinante del mondo.

ciao andrea in boa al lupo per la tua seduta, cavolo è fortunata la tua psi che la reputi la donna più affascinante del mondo!!!! :Yawn:

Comunque dai tutti i consigli che vuoi, non esistono consigli giusti o sbagliati se fatti con affetto.....un abbraccio

Giusy

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ragazze,anche se ultimamente non intervengo un po' per poco tempo,ho paura di dare consigli sbagliati... sappiate che vi leggo spesso.... e quindi vi sono vicino.

meno un'ora alla seduta... sono gia' in ansia..positiva.

fra 60 minuti circa vedro' la donna piu' affascinante del mondo.

ciao Andrea, in bocca al lupo per la seduta e stai tranquillo per i consigli: se dati con il cuore non sono mai sbagliati !!

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grazie ragazze,ora scappo senno' faccio tardi

e...crepi il lupo.

ci "leggiamo" piu' tardi :Yawn:

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Ospite bissa73
Ciao bissa. Se devo essere sincera, a volte trovo poca apertura su questo forum e sul topic. Io non so chi sei dove vivi, non lo saprò mai..

E allora perchè non aprirsi di più, raccontare con semplicità i propri proplemi...che ci perdi? Forse temi il giudizio di qualcuno o perdi la tua immagine? Oppure samo legate al segreto professionale come i nostri psi? Se raccontiamo una storia facciamo in modo che sia comprensibile, altrimenti facciamomone a meno.

Stare qui è bello perchè puoi essere te stessa, quasi come con il tuo psi, e potere raccontare le tue problematiche più intime.

Tu mi piaci perchè sei sincera e non hai paura di manifestare le tue cose personali...

Anche a me piace esserlo ma a volte mi sento fuori luogo perchè non lo fa quasi nessuna.

Io credo che dipende anche dal fatto che alcune ragazze si conoscono realmente, vivono nella stessa città e allora si chiudono un pò.

Sono consapevole, dicendo questo di scatenare risse... ci siamo abituate!!!!

Ma mi va bene..Alla fine chi riesce ad aprirsi ha più coraggio e determinazione.

Rispondo alla tua bella domanda.

I motivi per cui ho sentito l'urgenza di rivolgermi ad uno psicoterapeuta sono stati diversi. Come dici tu, la goccia scatenante è stata una profonda depressione e dipendenza da psicofarmaci che mi avevano ridotta una pezza.

Le cause di questo mio malessere, gravi e dolorose: un crollo economico familiare improvviso, una situazione in casa complicata:una mamma divorante, un marito assente( come per te),un bel lavoro prestigioso di ricercatore universitario a cui tenevo tanto, abbandonato per recuperare la famiglia, figli ormai grandi , affettuosi ma... autonomi per tutto tranne che per chiedere sempre, e poi lontani. Su altri particolari molto intimi preferisco lasciar correre. Mi sono sempre chiesta perchè c'è chi ha problemi più gravi dei miei(per es. di salute) che non crolla e riesce a superare tutto senza bisogno di un supporto psicologico? Siamo noi più fragili?

Anche per me nel corso del percorso terapeutico sono venute fuori tante altre mie problematiche e traumi rimossi ma almeno in questo è andata bene... ho acchiappato la persona giusta che per quanto glaciale e ortodoso allo spasimo.. mi ha risollevata...Mi sono rimboccata le maniche e ora ho un lavoro molto stressante ma che mi gratifica e con mio marito ho recuperato un bel rapporto di stima e affetto.

Per il mio psi ho un transfert positivo, di grande rispetto, stima e un'attrazione e dipendenza che col procedere del trattamento mi auguro troveranno il loro canale di sbocco e di annullamento.

Tu, cara , rivedi bene il tuo rapporto con lo psi e ricorda che quello è solo un sogno ipotetico. Bacioni

La domanda non era mia, ma di Giusy, se non sbaglio ... ho fatto casino nella risposta ed è sparito il suo riquadro!

Comunque concordo con te: molte del forum non sono molto esplicite quando parlano dei loro problemi e dei loro rapporti col psi, sembra che abbiano paura che tutti sappiano dei loro affari ... della loro intimità .... ma tanto non ci conosciamo di persona, che differnza fa! Io non mi sono mai trattenuta più di tanto nel raccontare certe cose, anche se so che qualcuno potrebbe riconoscermi (il nic che ho usato era un mio soprannome a scuola... che furba!!!) e anche se so che il mio psi potrebbe leggermi perchè sa che sono iscritta a questo forum ... ma tanto le poche cose che scrivo lui le sa già, ecco forse ho fatto resistenza sul raccontare quello che è successo tra noi, ma c'erano anche motivi deontologici, io non voglio metterlo nei guai .... se mi ha letto stasera prenderò la carne!!!

Una volta, però, lui stesso mi aveva messo in guardia sul forum dicendomi che non posso mai sapere chi c'è dall'altra parte: della serie tuo marito, tua mamma!!!! ... forse è il motivo per cui molte non si sbottonano: hanno paura di essere riconosciute da qualcuno ... o hanno paura del giudizio, come dici tu.

Comunque sono contenta che anche tu non abbia paura di metterti a nudo ... l'Italia è grande, non sarai mica la mia vicina di casa?!!!!!!!!!!!

Anche io mi sono fatta le tue stesse domande: i miei problemi non sono così insormontabili, perchè la mia psiche è così fragile da non riuscirere a sopportarli? Veramente c'è chi sta peggio di me, sia economicamente che fisicamente, ma magari psicologicamente sta meglio di me! Pazienza!

Comunque da quando sono in terapia sto meglio, ed è per questo che stasera in seduta voglio recuperare il rapporto con lo psi ... non posso permettermi di buttare all'aria 10 mesi di lavoro!

Ciao

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Ospite bissa73
ciao oscar, come va?

hai visto quanto scrivono le ragazze? fino a fine febbraio, periodo in cui hai postato per l'ultima volta, avevate scritto circa 50 pagine...e da febbraio ad ora, in poco più di tre mesi, camminando sulle loro gambe, ne hanno scritte più di 170!!!

ma soprattutto, hai visto che progressi? hai visto che evoluzioni nelle alleanze terapeutiche?

e invece tu, dopo tre mesi, hai ripreso esattamente da dove avevi lasciato.

hai scritto e bissa:

"Nel controtransfert sintonico l'analista ascolta e osserva l'altro, notando che emozioni gli suscita, in un personale coinvolgimento che, con l'attività spontanea del sé, favorisce l'introiezione di aspetti transferali e risposte controtransferali adeguate.

Se il tuo terapeuta fosse coinvolto in un controtransfert illusorio potrebbe applicare meccanicamente un modello teorico o avere atteggiamenti difensivi egli stesso (resistenze). Non so che caso è il tuo, nè è il caso di analizzarlo, tantomeno ti sarebbe utile saperlo".

ti ricordo che uno psicologo, prima che uno psicopatologo, è un esperto di comunicazione.

analizziamo il messaggio che, tra le righe, ad un livello metacomunicativo, passa attraverso le tue parole:

"cara bissa, esistono 2 modi di gestire il controtransfert. sintaticamente classifichiamoli uno come positivo ed uno negativo. sappi che c'è la possibilità che il tuo analista possa gestirlo in maniera negativa. nessuna affermazione definitiva ovviamente, ma io ti sto "comunicando" che il tuo analista, in quanto tale, ha queste due opzioni per gestire il proprio controtransfert".

hai esordito il secondo punto addirittura dicendo "se il "tuo" terapeuta fosse coinvolto in un controtransfert illusorio..."

che effetto ha sull'interlocutore questo tipo di affermazione? io non so nemmeno se bissa abbia recepito il messaggio in questa maniera, ma come saprai bene, sotto il livello di coscienza un messaggio, anche se a livello subliminale, passa sempre.

a questo punto bissa, o chiunque altra al suo posto, probabilmente si chiederà in che modo il proprio analista gestisca il controtransfert.

in sintesi, il tuo messaggio ha una duplice valenza: da una parte invertirà il ruolo "analista-analizzato" perchè anche bissa adesso vorrà sapere "come lavora il proprio terapeuta" e quindi se è bravo o no, in sintesi che persona è, dall'altra sposterà il focus della terapia dai vissuti di bissa alla professionalità del terapeuta. insomma, una complicante rispetto al rapporto di "fiducia"

ora io mi chiedo: ha forse bissa bisogno di anteporre alle proprie quastioni irrisolte quella di giudicare il proprio analista? che strumenti ha per farlo? forse dovrebbe chiedere a te se ha un buon analista o no?

però hai concluso dicendo "è meglio che tu non lo sappia...", stile eva e la mela.

ora, dimmi tu se questo non è interferire con la terapia altrui.

quasi mi dispiace scriverti queste cose ma, considerato il fatto che ti considero un collega, per quanto immaturo, ho il dovere di dirti tutto questo.

io ti chiedo solo una cosa: io do per scontato che tu sia uno psicologo o laureando in psicologia, ma se non è così, se tu sei solo un appassionato o un avventuriero mediatico molto preparato in materia di psicologia, almeno dillo, ti risparmierai le mie invettive.

adesso sarò io a fare una interpretazione: il contenuto dei tuoi messaggi lascia trasparire sempre quantomeno una certa "ambivalenza" nei confronti delle psicoterapie (e soprattutto degli psicoterapeuti), rispetto al fatto di produrre cambiamenti e miglioramenti della qualità di vita.

Bene ... adesso mi sento ancora più incasinata!

Quindi stasera sbaglierei a chiedere allo psi perchè, per cosa e per come? Sbaglierei a pretendere una spiegazione su quello che ha/abbiamo fatto?

Quindi cosa devo fare stasera? Lasciare che sia lui a condurre la seduta? e se poi mi lascia ancora con dubbi?

Ciao

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mi sa che il messaggio di Emilio non era per te, Bissa...

tu fai quello che senti, è quella la cosa più giusta!

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Ospite bissa73

Ciao ragazze, vi vedo, come sono andate le sedute?

Io sono agitata e adesso anche confusa sul da farsi, grazie ad Emilio/Oscar, per la seduta di stasera!

Secondo voi è sbagliato invertire le parti? é sbagliato che sia io a psicoanalizzarlo per una volta?!

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Ospite bissa73
mi sa che il messaggio di Emilio non era per te, Bissa...

tu fai quello che senti, è quella la cosa più giusta!

Era per Oscar, ma parlano del "mio caso" .... io avevo preso per buone le cose che mi disse Oscar, ma adesso capisco anche il punto di vista di Emilio ... un psicologo!

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Ciao ragazze, vi vedo, come sono andate le sedute?

Io sono agitata e adesso anche confusa sul da farsi, grazie ad Emilio/Oscar, per la seduta di stasera!

Secondo voi è sbagliato invertire le parti? é sbagliato che sia io a psicoanalizzarlo per una volta?!

non è sbagliato...non sei in grado di farlo, perchè non hai gli strumenti che ha lui.

tu non devi analizzarlo. Devi comunicare con lui. Devi capire insieme a lui se il vostro rapporto è recuperabile.

come lui gestisce il suo controtransfert non è una cosa di cui ti devi preoccupare tu. E' una sua preoccupazione, con te e con tutti gli altri pazienti.

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Bene ... adesso mi sento ancora più incasinata!

Quindi stasera sbaglierei a chiedere allo psi perchè, per cosa e per come? Sbaglierei a pretendere una spiegazione su quello che ha/abbiamo fatto?

Quindi cosa devo fare stasera? Lasciare che sia lui a condurre la seduta? e se poi mi lascia ancora con dubbi?

Ciao

tu stasera devi solo fare quell oche senti dentro...nè oscar nè Emilio ti hanno dato dei consigli....oscar ci dice semrpe che dovremmo dire tutto quello che sentiamo ai nostri psi, questo è un consiglio ma è vero perchè lo abbiamo visto con i nostri occhi che dire quello che sentiamo prota dei risultati, tuttavia credo anche che bisogna rispettare i nostri tempi interni, non violentarsi, chiedendo a noi stesse di fare sforzi troppo grandi....

Leggiti dentro, Bissa il tuo rapporto con il terapeuta lo conoscete solo tu e lui!!!!! Il resto sono solo sfoghi, consigli o confronti.....la realtà si vive nel setting!!!!

In bocca al lupo

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Era per Oscar, ma parlano del "mio caso" .... io avevo preso per buone le cose che mi disse Oscar, ma adesso capisco anche il punto di vista di Emilio ... un psicologo!

parla con lui

solo insieme a lui, potete affrontare questa cosa.

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