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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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cioè stai dicendo che non hai legami con i tuoi, non hai amici, niente di niente?

certo non posso rispondere io al problema che poni in generale, non ne ho proprio idea, ma ne hai parlato col tuo analista?

"disturbi in cui c'è un'impossibilità a stabilirli"......parli quasi come se fossi un extraterrestre inguaribile :(:

sei na capa tosta, mannaggia a te! :chair:[/

no, non ne ho

niente di niente

sono un extraterrestre inguaribile

ne ho parlato un po' con lui

dice che li potrei creare se volessi

il problema in generale non glielo ho posto

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no, non ne ho

niente di niente

sono un extraterrestre inguaribile

ne ho parlato un po' con lui

dice che li potrei creare se volessi

il problema in generale non glielo ho posto

non hai legami nemmeno con i tuoi?!

che vuoi dire? puoi spiegarti meglio?

o stai dicendo che sei nata sotto un cavolo? (battutaccia :crazy: )

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non hai legami nemmeno con i tuoi?!

che vuoi dire? puoi spiegarti meglio?

o stai dicendo che sei nata sotto un cavolo? (battutaccia :crazy: )

voglio dire che anche se a volte li vedo i miei, vado a pranzo da loro per esempio o altro, però non sento un legame

ci vado perché mi chiamano, perché si aspettano che ogni tanto ci vada,

ma non mi importa

potrei partire e non mi importerebbe di sapere di loro

potrei non vederli più da un giorno all'altro se avessi un motivo per non farlo

affondo nell'indifferenza

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affondo nell'indifferenza

non sempre però, qualche volta ti ho vista arzilla in altri topic, chissà.....forse dovresti trovarti uno psi antipatico :icon_surprised:

io vado, buonanotte e anche se ti sarà indifferente........ :abbr:

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non sempre però, qualche volta ti ho vista arzilla in altri topic, chissà.....forse dovresti trovarti uno psi antipatico :icon_surprised:

io vado, buonanotte e anche se ti sarà indifferente........ :abbr:

forse sarebbe meglio

buonanotte pure a te

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frncs secondo me il fatto che lui ti ha dato la diagnosi ti ha fornito un alibi, perchè non si può essere indifferenti...è impossibile, si può fingere a se stessi di esserlo per difesa....si per difesa e per paura di soffrire....il punto è che dovresti affrontare questa tua paura di esere ferita o tradita...

Qualche mese fa è morto mio zio, che aveva adottato due figli quandoerano piccoli. Il più grande aveva 8 anni quando fu adottato, una vita alle spalle davvero triste (abusi, violenze e abbandoni), il piccolo aveva la mia età 5 anni.

Con il tempo il piccolo ha reagito alla vita fregandosene del prossimo, rubava, spacciava ecc.ecc. e in tutto questo predneva in giro i miei zii, con la sua faccia d'angelo....

l'altro sembrava completamente distaccato dai rapporti umani, gli erano tutti indifferenti, diffidava di tutti, se ne fregava, aveva sempre pronte rispostacce, un cafone...ma io li conoscevo, abitavano a fianco casa mia, sono cresciuta con loro...

Il più grande dentro soffriva, il suo comportamneto era di difesa, e come biasimarlo...la mamma lo ha portato un giorno dalle suore (questo sappiamo ma credo che al storia è ancora più complicata) dicendo che sarebbe tornata e invece lo ha lasciato lì solo, malato e con un fratellino a cui badare....

Insomma per farla breve, quando è morto mio zio, il fratello più grande, quello che sembrava fregarsene di tutto, indifferente come dici tu, la notte in cui è morto improvvisamente mio zio, si è ubriacato e nel dolore ha fatto uscire fuori i suoi VERI sentimenti....altrochè indifferenza!!!!

I miei per la prima volta mi hanno dato ragione su di lui....io l'ho sempre detto che lui un cuore ce l'aveva e come!!!!

Ovviamente dopo la sbronza anche se pian piano ha ricominciato a indossare la maschera dell'indifferenza.....anche se credo che questa esperienza gl iha isnegnato che non sempre le persone abbandonano....per esempio io dopo esser stata trattata di merda tempo fa da lui per nessun motivo, quella notte ero al suo fianco quando vomitava e piangeva....

Quanto ho cercato in passato di fare qualcosa per lui....ma c'è troppa ignoranza in quella famiglia....associata alle resistenze è impossibile davvero...

Ma frncs, tu sei in analisi, uan scelta dopotutto l'hai fatta, non so cosa ti ha portato a essere indifferente, ma sono certa che non lo sei davvero!!!! sono certa che puoi davvero ritrovare i tuoi sentimenti ma devi volerlo per prima tu...non ti serve uno psi simpatico o carino, che ti consola o non so che, ti serve uno psi che prima ti faccia soffrire ....perchè è da lì che dobbiamo passare...e poi ti dimostri che si può soffrire ma rimanere a galla e accorgersi che c'è qualcuno pronto ad accoglierci ancora....

Scusa se ti ho messa al corrente di cose che ti potranno essere indifferenti, a ragione stavolta, ^_^ , ma volevo dirti il mio pensiero....

bacio

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non ti serve uno psi simpatico o carino, che ti consola o non so che, ti serve uno psi che prima ti faccia soffrire ....perchè è da lì che dobbiamo passare...e poi ti dimostri che si può soffrire ma rimanere a galla e accorgersi che c'è qualcuno pronto ad accoglierci ancora....

*

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sono sotto esame, sotto transfert e sempre più innamorata e frustrata... ma sto..relativamente ..bene

leggo felicità (a parte gli ultimi scambi ma ci stanno bene anche quelli! C'est la vie! ) nel forum e mi fa piacere

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frncs secondo me il fatto che lui ti ha dato la diagnosi ti ha fornito un alibi, perchè non si può essere indifferenti...è impossibile, si può fingere a se stessi di esserlo per difesa....si per difesa e per paura di soffrire....il punto è che dovresti affrontare questa tua paura di esere ferita o tradita...

Qualche mese fa è morto mio zio, che aveva adottato due figli quandoerano piccoli. Il più grande aveva 8 anni quando fu adottato, una vita alle spalle davvero triste (abusi, violenze e abbandoni), il piccolo aveva la mia età 5 anni.

Con il tempo il piccolo ha reagito alla vita fregandosene del prossimo, rubava, spacciava ecc.ecc. e in tutto questo predneva in giro i miei zii, con la sua faccia d'angelo....

l'altro sembrava completamente distaccato dai rapporti umani, gli erano tutti indifferenti, diffidava di tutti, se ne fregava, aveva sempre pronte rispostacce, un cafone...ma io li conoscevo, abitavano a fianco casa mia, sono cresciuta con loro...

Il più grande dentro soffriva, il suo comportamneto era di difesa, e come biasimarlo...la mamma lo ha portato un giorno dalle suore (questo sappiamo ma credo che al storia è ancora più complicata) dicendo che sarebbe tornata e invece lo ha lasciato lì solo, malato e con un fratellino a cui badare....

Insomma per farla breve, quando è morto mio zio, il fratello più grande, quello che sembrava fregarsene di tutto, indifferente come dici tu, la notte in cui è morto improvvisamente mio zio, si è ubriacato e nel dolore ha fatto uscire fuori i suoi VERI sentimenti....altrochè indifferenza!!!!

I miei per la prima volta mi hanno dato ragione su di lui....io l'ho sempre detto che lui un cuore ce l'aveva e come!!!!

Ovviamente dopo la sbronza anche se pian piano ha ricominciato a indossare la maschera dell'indifferenza.....anche se credo che questa esperienza gl iha isnegnato che non sempre le persone abbandonano....per esempio io dopo esser stata trattata di merda tempo fa da lui per nessun motivo, quella notte ero al suo fianco quando vomitava e piangeva....

Quanto ho cercato in passato di fare qualcosa per lui....ma c'è troppa ignoranza in quella famiglia....associata alle resistenze è impossibile davvero...

Ma frncs, tu sei in analisi, uan scelta dopotutto l'hai fatta, non so cosa ti ha portato a essere indifferente, ma sono certa che non lo sei davvero!!!! sono certa che puoi davvero ritrovare i tuoi sentimenti ma devi volerlo per prima tu...non ti serve uno psi simpatico o carino, che ti consola o non so che, ti serve uno psi che prima ti faccia soffrire ....perchè è da lì che dobbiamo passare...e poi ti dimostri che si può soffrire ma rimanere a galla e accorgersi che c'è qualcuno pronto ad accoglierci ancora....

Scusa se ti ho messa al corrente di cose che ti potranno essere indifferenti, a ragione stavolta, ^_^ , ma volevo dirti il mio pensiero....

bacio

Quello che scrivi è interessante come al solito. E ti ringrazio. Anche lo psi, gentilimente, mi dice cose del genere. Che l'indifferenza è una difesa e che per paura dei soffrire mi condanno in realtà a situazioni ancora peggiori a quelle che probabilmente temo. Per molto tempo ho immaginato, sentendomi in colpa per pensieri del genere, fatti drammatici, tragedie e morti, per immaginare la mia eventuale reazione. Forse pensavo che, come nel caso che hai raccntato tu, avrebbero potuto spezzare improvvisamente questa specie di patina di indifferenza in cui mi sentivo e mi sento avvolta. QUando poi i fatti sono successi invece sono rimasta confinata nell'irrealtà, come se si trattasse sempre di fantasie, nel senso di colpa per l'incapacità di provare qualcosa e, per il resto, nell'indifferenza. Comunque per una volta mi sento in dovere di difenderlo lo psi. Anche lui mi fa discorsi del genere, anche in modo più rude a volte. Quando dico che la terapia per me ha tutt'al più un valore consolatorio non intendo dire che lui mi consoli. Non lo fa per niente. Anzi mi sembra che mi accusi sempre un po'. MA siccome io resto comunque distaccata e indifferente e forse non riesco a "volerlo" davvero il cambiamento, il risultato generale della terapia è comunque consolatorio. COme in un certo può essere consolatoria per me anche la tua risposta. Nel senso che la terapia mi fa sentire meno abbandonata. So che c'è qualcuno che sa della mia semi-esistenza, che si interessa un po', che ogni tot giorni ho una cosa da fare... Non so... Cose del genere insomma. Allora da una parte mi dico che se non ho il coraggio o la volontà di aderire alla terapia in modo vero dovrei avere almeno quello di interromperla. Sarebbe più onesto, in un certo senso.

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sono sotto esame, sotto transfert e sempre più innamorata e frustrata... ma sto..relativamente ..bene

leggo felicità (a parte gli ultimi scambi ma ci stanno bene anche quelli! C'est la vie! ) nel forum e mi fa piacere

bhè sei molto impegnata a quanto pare!!! ^_^ Tutto sommato però ti sento positiva...ed è un bene....ogni tantofacci sapere coem stai, mi raccomando.... :Rose:

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fr...francesca? leggendoti mi sembra di ritrovare la severità e l'affabile distacco del mio terapeuta.

Fa soffrire, molto, soprattutto chi come me si nutre anche solo di una parola dolce. Credo che il percorso

passi da questa frustrazione, per me è l'inferno ma un inferno evidentemente necessario.

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Quello che scrivi è interessante come al solito. E ti ringrazio. Anche lo psi, gentilimente, mi dice cose del genere. Che l'indifferenza è una difesa e che per paura dei soffrire mi condanno in realtà a situazioni ancora peggiori a quelle che probabilmente temo. Per molto tempo ho immaginato, sentendomi in colpa per pensieri del genere, fatti drammatici, tragedie e morti, per immaginare la mia eventuale reazione. Forse pensavo che, come nel caso che hai raccntato tu, avrebbero potuto spezzare improvvisamente questa specie di patina di indifferenza in cui mi sentivo e mi sento avvolta. QUando poi i fatti sono successi invece sono rimasta confinata nell'irrealtà, come se si trattasse sempre di fantasie, nel senso di colpa per l'incapacità di provare qualcosa e, per il resto, nell'indifferenza. Comunque per una volta mi sento in dovere di difenderlo lo psi. Anche lui mi fa discorsi del genere, anche in modo più rude a volte. Quando dico che la terapia per me ha tutt'al più un valore consolatorio non intendo dire che lui mi consoli. Non lo fa per niente. Anzi mi sembra che mi accusi sempre un po'. MA siccome io resto comunque distaccata e indifferente e forse non riesco a "volerlo" davvero il cambiamento, il risultato generale della terapia è comunque consolatorio. COme in un certo può essere consolatoria per me anche la tua risposta. Nel senso che la terapia mi fa sentire meno abbandonata. So che c'è qualcuno che sa della mia semi-esistenza, che si interessa un po', che ogni tot giorni ho una cosa da fare... Non so... Cose del genere insomma. Allora da una parte mi dico che se non ho il coraggio o la volontà di aderire alla terapia in modo vero dovrei avere almeno quello di interromperla. Sarebbe più onesto, in un certo senso.

sai una volta la psi mi chiese cosa mi aspettassi dall'analisi: io le dissi che ci volevo credere in questa cosa e lei mi rispose che la psicoterpaia non è una religione, crederci non serve a niente, quello che fa la differenza è il mettersi al centro, volere, mettersi in discussione veramente....anche quando pensi di aver detto tutto c'è qualcosa che ancora non hai detto, e di solito da ciò che tu ritieni inutile, stupido, insignificante che comincia il lavoro dell'analisi...te l odico per esperienza, e non per consolarti, magari per te è un'altra cosa, magari hai ragione tu, non cambierai mai perchè sei davvero indifferente a tutto...ma il punto non è tanto comprendere cosa ti porta a essere indifferente, questo è facile, sono certa che tu lo sai bene....secondo me tu potrai cambiare quando davvero deciderai di farlo, quando smetterai di chiederti se funziona o no o comincerai a provare a vedere se funziona, mettendoti in gioco a rischio di smuovere la tua indiferenza e vedere cosa c'è sotto...per me non lo hai mai voluto....

Non è uan critica, credo che ognuno ha i suoi tempi, c'è anche chi non ci proverà mai e chi ci riesce in poco tempo non c'è uan motivazione aprticoalre per cui ognuno è fatto a modo suo, non c'è nemenouna classifica di intelligenza o sensibilità...è solo che ognuno è fatto a modo suo...spero tu riesca a smuovere davvero qualcosa...

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allegro psicologo mode on

secondo me l'indifferenza di cui parli è verso qualcosa alla quale non riesci a dare forma ma che ti lavora in malo modo dentro,

diciamo un peso specifico ma non una forma e neanche un nome. Indifferenza proprio nel valore etimologico della parola, come un qualcosa di tossico che non ha differenza e che invischia il resto. Per vivere giustamente sei costreta a metterti a lato di questa ''cosa maligna'' senza forma sacrificando purtroppo anche aspetti belli della tua persona invischiati, tappati. Ti metti a lato in maniera indifferenziata e giustamente ciò si ripercuote nella vita mettendoti a lato di qualsiasi altra cosa.

Quoto digi, nel senso, vai a vivere il tuo dolore...

allegro psicologo mode off

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allegro psicologo....mi sa che c'hai ragione, però devo dire che le tue parole le potrei usare anche per me stessa...la mia indifferenza all'amore per esempio...come sentimento generale, la mia incapacità di innamorarmi e donarmi....indifferenza al dolore, mi fai male??? Si giusto è quello che mi merito, anzi facciamo così ora ti lecco pure i piedi visto che cisiamo....

Cioè peggio che andar di notte...magari non si direbbe, ma non sapete quante volte l'ho fatto...mi odio ancora parecchio per questo...si perchè dopo aver capito il mecanismo ho dovuto capire che sono sempre stata io a permettere tutto questo...tranne quando non ne avevo le facoltà..come quando si è piccoli e "in balia" di mamma e papà!!!

E anche la mia psi era indifferente,si certo era chiaro, pure lei...infatti non mi sarei mai immagianto una psi accogliente cme quella di froggy per esempio...però devo ammettere che mi sentivo sfortunata quando leggevo alcune cose...così mi difendevo dietro alla maschera dell'indifferenza....qualcuno ha parlato di paziente preferito, io nememno nell'anticamera del cervello avrei immaginato di poterlo essere, nememno adesso...propendevo più per l'antipatica andante...

Insomma però ho lottato e ho sconfitto almeno sotto certi aspetti la mia indifferenza, accorgendomi che così riesco a sconfiggere anche quella altrui verso di me....e anche la psi da un pò di tempo la sento più "amichevole", tanto da non saper gestire bene questa cosa....ho paura di fare un passo avventato...e sentirmi dinuovo rifiutata....

non so ancora calibrare le cose ma qualche passetto l'ho fatto....

Tutto parte da noi....non è semplice affattoma sta a noi dipanare la matassa....

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we are all on the same boat!!!

con un capitano claustrofibico, un timoniere cieco, un marconista claudicante, un dottore dal nome impronunciabile, senza cucine..

ma con l'unica, inimitabile...ATLAAAAANTIC JAZZZZZ BAAAAAND!!

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viva gli allegri psicologi

la sento proprio questa sostanza indifferenziata che mi invischia

come il blob del film

quanto al credere nella terapia, credo che serva

semplicemente perché se non si crede almeno in parte nella riuscita è difficile che si riesca rischiare facendo un tentativo vero

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c'è gente che è andato in terapia a forza, non credendo e poi è scattato quel qualcosa dentro di sè, che gli ha fatto capire che era il momento di farsi aiutare....magari anche andando contro allo psi, ma anche quello è un rapporto terapeutico....

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scriviamo un trattato sull'argomento!

Euridice, ha detto il dottore che devi andare a fare un bel bagno a mare, urge!

Immersione nell'inconscio assicurata, in quello positivo però!

......meno male che ti sei divertita, abbiamo qualche appiglio! :Just Kidding:

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L'ho proprio sognato! Torno a stutiare va...

ma vafff.....

stutiare......sarebbe un lapsus interessante se tu fossi napoletana.....stutare significa spegnere.

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