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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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ah interessante sta cosa se pensi chedi solito la lampada la si fa NUDI!!!!! :Batting Eyelashes: Chissà come l'avrà interpretata la bettina.....sai che loro interpretano tutto, ma proprio tutto no???? :He He:

:Smug:

:Talking Ear Off:

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Che diavolo però. Speravo almeno in quelli meno intransigenti. Magari Zazà l'ha avuto un regalino. Speriamo. Per rialzare un po' le sorti della comunità dei pazienti. Io ho avuto qualche prestito. Meglio di niente. In compenso regali non ne ho fatti. E nemmeno prestiti. Quindi diciamo che contribuisco positivamente alla media dell'insieme.

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Fanciulle, come mai secondo voi quando confesso alla mia psi di vivere male i distacchi tra una seduta e l'altra (peraltro di pochi giorni) mi risponde che non ho fiducia in lei? Questa cosa mi getta nello sconforto più nero perché non è così, sento che la mia fiducia è incondizionata ma lei si ostina a non crederlo. Un saluto a chi stacca per il weekend e a chi resta :ciao:

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Che diavolo però. Speravo almeno in quelli meno intransigenti. Magari Zazà l'ha avuto un regalino. Speriamo. Per rialzare un po' le sorti della comunità dei pazienti. Io ho avuto qualche prestito. Meglio di niente. In compenso regali non ne ho fatti. E nemmeno prestiti. Quindi diciamo che contribuisco positivamente alla media dell'insieme.

io l'ho avuto un regalino!

la cosa che dimostra quanto sia fusa in sto periodo... è che dopo aver letto la tua domanda c'ho pensato su un po' prima di ricordarmelo... il mio transfert ormai va dove gli pare a lui...

comunque mi regalò una piccola pianta fiorita.

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Ciao Diotima, credo che dovresti approfondire questo argomento in analisi, parlarle cioè di quanto ci resti mael quando lei ti dice così e magari chiederle anche da cosa deduce questa mancanza di fiducia...

Però non sentirti sconfortata da questa cosa, a votle loro guardano un pò più avanti di noi....e vedono cose che noi non vediamo, non è che lei ti stia rimproverando..non si tratta di una fiducia a livello di coscienza ma di qualcosa probabilmente di più subdolo e nascosto nei meandri del tuo inconscio e di cui sei ancora inconsapevole...

A me è capitato per esempio di sentirmi dire più volte che ero arrabbiata per la sua gravidanza e io ero convinta non fosse cosìm finchè invece non è venuto a galla che invece lo ero e come...ma appunto la cosa riguardava l'analisi e l'inconscio, niente a che fare con il raziocinio!!!

Da quanto tempo fai psicoterapia?

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io l'ho avuto un regalino!

la cosa che dimostra quanto sia fusa in sto periodo... è che dopo aver letto la tua domanda c'ho pensato su un po' prima di ricordarmelo... il mio transfert ormai va dove gli pare a lui...

comunque mi regalò una piccola pianta fiorita.

Ah meno male. E' come un petalo per ciascuno.

Invece quei draghi terrificanti te li puoi tenere tutti per te.

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Ciao Digi, faccio terapia da 8 mesi. La psi ha circa dieci anni meno di me e quindi è una trentenne. Con lei mi trovo molto bene, anche se a volte mi blocco e vado in tilt perché affrontiamo temi per me dolorosi. Anche in queste occasioni mi dice che sente la mia mancanza di fiducia e questa cosa mi fa stare male. Ho provato a parlarne, ma non si smuove di un millimetro dalla sua posizione. Forse è proprio come dici tu e il mio inconscio mi impedisce di lasciarmi andare completamente. Però è così doloroso. Vai lì, ti metti totalmente in discussione, sacrifichi la famiglia, rinunci ad altre cose, senti il transfert a mille e poi ti senti dire che non hai fiducia in lei. E pensare che mi sta aiutando immensamente. Grazie, a presto.

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Una curiosità.

Ma a nessuno di voi è capitato di ricevere un regalo dal terapeuta?

A me è capitato, qualcosa di scarso valore monetario ma di grande valore affettivo.

Non ho mai avuto l'abitudine di fare regali per le feste comandate, infatti vorrei chiedere a tutte le vostre motivazioni.

Soprattutto all'inizio, regalavo molta musica ad Enzo, era un modo per comunicargli il mio affetto, per parlargli in un'altra maniera, un po' come si fa da ragazzi...

E poi gli regalai due foto, con tanto di dedica, fatte da me, dense di significati personali. Erano entrambe belle (scusate la modestia -_- ) ma lui ne appese solo una nello studio perchè riteneva che l'altra non avesse un significato positivo.

Lui accettava di buon grado e ci scherzava sopra supponendo che nemmeno padre pio ricevesse tanti regali.....

Poi le cose si sono trasformate, ci scambiavamo ogni tanto libri, film, musica.....mi è rimasta una pipa che mi prestò perchè m'era venuta la curiosità di provarla!

Ci passavamo le cose, ad esempio gli facevo copie dei film che scaricavo oppure mi faceva lui le ordinazioni, film introvabili se non con emule, mi regalava i dvd che comprava dopo averli visti.

Con Ric è diverso, ogni tanto vorrei regalargli qualche film o musica che ritengo particolarmente significativi, ma il suo atteggiamento mi inibisce, ne abbiamo anche parlato.

In quell'occasione gli dissi che anche se avessi voluto fargli un dono per il solo piacere di dare, senza aggiungere questi significati personali e comunicativi, non avrei potuto farglielo perchè non lo conosco per niente; al massimo potevo puntare su una camicia a quadri o a righe visto che ho notato che le indossa spesso!

.........e lui s'è fatto la sua risata.

Mah, non so spiegare, dentro di me sento che non si possono fare regali se poi bisogna analizzarli fino all'osso, cioè mi sembra che lui mi chieda di fare questo quando invece il contenuto è così ovvio per cui o mi lasci agire un desiderio di contatto, di incontro in santa pace oppure meglio togliere tutto da mezzo perchè è come se si creasse una stonatura.....scusate, non credo si capisca bene cosa sto dicendo, ho solo voglia di sfogarmi senza nemmeno rileggere.....

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Fanciulle, come mai secondo voi quando confesso alla mia psi di vivere male i distacchi tra una seduta e l'altra (peraltro di pochi giorni) mi risponde che non ho fiducia in lei? Questa cosa mi getta nello sconforto più nero perché non è così, sento che la mia fiducia è incondizionata ma lei si ostina a non crederlo. Un saluto a chi stacca per il weekend e a chi resta :ciao:

Ciao Diotima, credo che dovresti approfondire questo argomento in analisi, parlarle cioè di quanto ci resti mael quando lei ti dice così e magari chiederle anche da cosa deduce questa mancanza di fiducia...

Però non sentirti sconfortata da questa cosa, a votle loro guardano un pò più avanti di noi....e vedono cose che noi non vediamo, non è che lei ti stia rimproverando..non si tratta di una fiducia a livello di coscienza ma di qualcosa probabilmente di più subdolo e nascosto nei meandri del tuo inconscio e di cui sei ancora inconsapevole...

Quoto Digi e anch'io farei lo stesso, cercherei di approfondire, anche se riflettendo su sentimenti analoghi che provavo io mi sta venendo in mente che probabilmente c'è una correlazione tra mancanza di fiducia e dipendenza emotiva :icon_rolleyes:

Ah meno male. E' come un petalo per ciascuno.

Invece quei draghi terrificanti te li puoi tenere tutti per te.

Cos'hai da dire sui tenerissimi draghetti di judi??!! :aggressive::Just Kidding:

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Ciao a tutte,

un caldo benvenuto a Diotima, che bel nick che hai scelto!

Vi ho letto oggi dopo qualche giorno di latitanza causa problemi e impegni personali.

Riguardo alla terapia, diciamo che grazie ai mille casini che ho avuto in questi giorni mi sono un po' calmata, tornando alla realtà.

E problemi con il pianto non ne ho proprio nella realtà, anzi, come vi ho scritto tempo fa, ho sempre avuto crisi di pianto incotrollabili, tipo anche in autobus o al supermercato, bastava una canzone, un'immagine anche solo mentale, un'idea, un ricordo...ed era come se uscisse fuori la mia anima con le lacrime, e quanto male faceva... per me il pianto non è mai stato liberatorio, in effetti: nel senso che non mi sono mai sentita più leggera "dopo".

In presenza dello psico ho pianto una volta, altre volte ho limitato perché avevo bisogno di parlare: ci sono momenti in cui trovo molto importante trovare le parole per definire i miei pensieri, i miei stati d'animo, è come dare una forma al caos, a volte è necessario.

Il mio problema con l'analisi, ragazze, deriva dal fatto che io non ho alcuna certezza, e, fondamentalmente non ne ho mai avute nella mia vita. E questa "pars destruens" si sta espandendo ad ogni cosa, e sottolineo ogni! :icon_surprised: Dovrei raccontarvi troppe cose, ma devo elaborarle prima e parlarne con lui, scusate.

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Berenice non ti devi scusare, mica si può dire tutto tutto....sapessi quante parti di me non ho mai portato qui!!!

Ci sono degli aspetti che non si possono nemmeno raccontare, ci sono e bisogna affrotnarli solo in un unico posto: in seduta!!!

Per quanto riguarda il caos e le incertezze, ti posso dire la mia verità a riguardo e cioè che io invece ho scoperot di non averne affatto e di vivere ne lcaos più completo solo grazie all'analisi..accorgermene non mi ha fatto bene ,anzi, mi ha tolto ogni possibile appiglio....ma almeno so che adesso senza appigli posso solo cotnare sulle mie forze!!!

Per me è importante, anche se difficile e doloroso!!!

Piccola digressione:

oggi per caso ho incontrato la mamma di un compagno di classe di mio figlio, e sempre per caso mi ha chiesto se le ptesi prestare un quaderno, visto che suo figlio era mancato una settimana dalla classe, per non portarla alla lunga, ci siamo msse a parlare, lei di getto mi ha raccontato che sta male, che è depressa e che sente di non essere più in gradi di gestire tutto questo!

Io sapevo bene di che parlava, non volevo però indagare oltre, un pò perchè non la conoscevo e un pò perchè c'ho già i miei di caxxi!!!!

Quindi le ho semplicemente queste testuali parole (molto sentite però): "ma se sta icosì male, però fatti aiutare, non è giusto che ti tieni tutto dentro".

Ecco quello è che è success dopo ancora non me lo so spiegare, questa donna fino a oggi sconosciuta mi ha praticamente vomitato addosso tutto il suo malessere, che guardacaso avevo parecchi punti in comune con il mio, solo che lei ne è completamente inconsapevole. Mi ha detto che le è stato consigliato di intraprendere uan psicoterapia o di prendere degli psicofarmaci, insomma di parlare con un professionista! Il marito non è d'accordo!!! :Rolling Eyes:

Io a quel punto ho sentito quasi il dovere morale di parlarle di me, del mio percorso personale e della psicoterapia che faccio! Niente di specifico, è davvero troppo fuori da sto mondo per comprendere certe cose ma ha assorbito tutto in modo così avido che ho capito che qualcosa le è maturato dentro....ovviamente si è aggrappata al mio "esempio", m'ha detto che mi vede uan donna stabile e che spera di riuscire anche lei a diventarlo, io le ho detto di non fidarsi delle apparenze e che io proprio stabile non lo sono e che ho molta strada ancroadavant ia me, anche se potevo confermarle che al terapai mi ha aiutato a uscire dalla depressione più nera!

E' la prima votla che mi capita di raccontare al primo estaneo che mi trovo davanti della psicoterapia, non è molto piacevole farlo con chi non ha mai avuto a che fare con ste cose, alla fine è come se non capissero a pieno il senso di ciò che facciamo!

In compenso questa donna è sembrata confortata da questo sfogo e questo confronto soprattutto....difatti mi ha chiesto se poteva vederci ancora ,magari anche uscire con ibambini qualche pomeriggio cose così....io non so che fare.

Da una parte mi sta simpatica e mi paicerebbe che mio figlio allargasse le sue amicizie pomeridiane....e con sto bambino si trova bene. Dall'altra ho paura che io sia per lei solo un riferimento, la vedo molto molto esaurita, non capisco come il marito possa non capire che ha bisogno d'aiuto e serio! Insomma non c'ho davvero voglia di ascoltare sfoghi vari e magari sentirmi alla fine dire che sono stata io a spingerla a fare psicoterapia....anche perchè ho voluto specificarle che non è una passegggiataassolutamente....e averecontro un marito non è cosa da sottovalutare!

Ora non so bene perchè ve lo racconto ma è stato davvero strano per me, parlarne al di fuori dell'ambito privato o anche qui del forum! La sensazione è quella di essere vulnerabili, di non essere compresi (nel bene e nel male) . Tra l'altor si è informata sulla mia psi, io ho detto solo di dov'era, onestamente mi scoccerebbe condividerla con una persona che conosco! Lei ovviamente questo non lo capirebbe, mica sa di tutti i casini connessi al trasnfert!!!!

A tratti mi chiedo se non sia stato un errore parlarle di sta cosa, non vorrei che davvero pensasse che si "guarisce", la vedo così disperata che potrebbe aggrapparsi a qualsiasi cosa!!!

Avete avuto mai esperienze simili, dite che ho sbagliato?

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Non credo proprio che tu abbia sbagliato Digi. Hai avuto di fronte una persona bisognosa di aiuto, probabilmente disperata, e le hai mostrato che è possibile trovare una strada attraverso la quale poter recuperare se stessa e la propria interezza. Non sappiamo perché il marito sia contrario a questo percorso, potrebbe essere per motivi economici o, più probabilmente, per quella sorta di elementare pregiudizio per cui una persona che fa psicoterapia è in fondo "un po' matta". Io stessa non sono stata in grado di dirlo a mia madre perché so come avrebbe reagito e questo mi avrebbe fatto molto male. Nasconderlo al marito è ben più difficile e non sarebbe nemmeno giusto per lei stessa. Il fatto che veda in te una donna stabile e che tu le abbia parlato con naturalezza secondo me l'aiuterà parecchio a non sentirsi diversa e in quanto tale da rifiutare. L'unica cosa verso la quale presterei attenzione è quella di impedire che lei voglia far svolgere a te la parte della terapeuta, vale a dire che i vostri eventuali incontri finiscano per essere solo un'occasione per lei di sfogo anziché di reciproco confronto. Spiegale chiaramente che se decidesse di intraprendere una psicoterapia sarebbe meglio anche per lei rivolgersi a una persona estranea anziché alla tua psicologa, io penso che capirebbe. Pensa che hai dato conforto a una persona che ne aveva bisogno. Sei stata brava, non so quanti sarebbero riuscite a farlo

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Non credo proprio che tu abbia sbagliato Digi. Hai avuto di fronte una persona bisognosa di aiuto, probabilmente disperata, e le hai mostrato che è possibile trovare una strada attraverso la quale poter recuperare se stessa e la propria interezza. Non sappiamo perché il marito sia contrario a questo percorso, potrebbe essere per motivi economici o, più probabilmente, per quella sorta di elementare pregiudizio per cui una persona che fa psicoterapia è in fondo "un po' matta". Io stessa non sono stata in grado di dirlo a mia madre perché so come avrebbe reagito e questo mi avrebbe fatto molto male. Nasconderlo al marito è ben più difficile e non sarebbe nemmeno giusto per lei stessa. Il fatto che veda in te una donna stabile e che tu le abbia parlato con naturalezza secondo me l'aiuterà parecchio a non sentirsi diversa e in quanto tale da rifiutare. L'unica cosa verso la quale presterei attenzione è quella di impedire che lei voglia far svolgere a te la parte della terapeuta, vale a dire che i vostri eventuali incontri finiscano per essere solo un'occasione per lei di sfogo anziché di reciproco confronto. Spiegale chiaramente che se decidesse di intraprendere una psicoterapia sarebbe meglio anche per lei rivolgersi a una persona estranea anziché alla tua psicologa, io penso che capirebbe. Pensa che hai dato conforto a una persona che ne aveva bisogno. Sei stata brava, non so quanti sarebbero riuscite a farlo

grazie Diotima, hai ragione è meglio comunque essere molto chiara con lei....ripeto l'ho vista disperata ed è una disperazione che conosco molto bene...

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Cara Digi, quel che hai fatto è encomiabile! Non ricordo dove né quando, ma son certa che Jung ha scritto che il percorso dell'analisi dovrebbe, insieme a un cambiamento interiore, portare a un diverso modo di stare al mondo in termini di apertura e condivisione della consapevolezza acquisita. Certamente è pure opportuno che, se quella donna dovesse insistere col suo attaccamento a te (e ci sta pure, quando si è disperati, a me è successo, in diverso modo, ma è successo), tu mettessi dei paletti, ovviamente per il "bene" di entrambe!

E mai mai mai dare il nominativo del proprio psicoterapeuta! :icon_surprised: Scherzo, io certo non lo farei, non ora almeno, ma se ci penso, il suo numero l'ho avuto da una collega che ho frequentato anche al di fuori del lavoro. Inutile aggiungere che nel tempo sono diventata gelosissima ed evito in tutti i modi che lei mi faccia domande sul mio percorso con lui...

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sono d'accordo con Diotima e Berenice...mi piace molto il discorso della "condivisione della consapevolezza".

secondo me hai fatto una bella cosa, mostrando uno spiraglio a una persona disperata...

sono sicura che avrebbe fatto piacere anche a te, nei momenti più bui, ricevere una parola buona e un po' di comprensione...

brava!

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premessa la mia ignoranza sul vero significato del nome Diotima...volevo dire che ogni volta mi viene da leggerlo "Dio ti ama"... beh, è un buon auspicio, no?

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Grande Juditta! Ma lo sai che non ci avevo pensato? Io l'ho scelto per un altro motivo, ma è bella questa tua interpretazione. Un filo di speranza nel buio dell'abisso. Ed io che non riuscivo a farmi coraggio ad entrare in contatto con voi..... che paura che avevo..... che ho ......

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Cara Digi, quel che hai fatto è encomiabile! Non ricordo dove né quando, ma son certa che Jung ha scritto che il percorso dell'analisi dovrebbe, insieme a un cambiamento interiore, portare a un diverso modo di stare al mondo in termini di apertura e condivisione della consapevolezza acquisita. Certamente è pure opportuno che, se quella donna dovesse insistere col suo attaccamento a te (e ci sta pure, quando si è disperati, a me è successo, in diverso modo, ma è successo), tu mettessi dei paletti, ovviamente per il "bene" di entrambe!

E mai mai mai dare il nominativo del proprio psicoterapeuta! :icon_surprised: Scherzo, io certo non lo farei, non ora almeno, ma se ci penso, il suo numero l'ho avuto da una collega che ho frequentato anche al di fuori del lavoro. Inutile aggiungere che nel tempo sono diventata gelosissima ed evito in tutti i modi che lei mi faccia domande sul mio percorso con lui...

sono d'accordo con Diotima e Berenice...mi piace molto il discorso della "condivisione della consapevolezza".

secondo me hai fatto una bella cosa, mostrando uno spiraglio a una persona disperata...

sono sicura che avrebbe fatto piacere anche a te, nei momenti più bui, ricevere una parola buona e un po' di comprensione...

brava!

In effetti questa volta rispetto ad altre volte mi sono sentita non alla pari verso la sua sofferenza ma come se io avessi qualcosa in più, tanto da dover dare io un contributo a lei. Infatti non mi sono lamentata non le ho aprlato di tutti i miei problemi passati presenti, ma dato solo un assaggio di qello che è stato e di come mi è servito affrotnarlo!

Non so se capita anche a voi di sentirvi a volte al di sopra degli altri, ma non nel senso comune del termine, intendo è coem se vedeste qualcosa in più....a me la terapia ha dato questo e a votle è uno strumento difficile da manovrare, perchè percepisci la cattiveria, il dolore, larabbia, l'impotenza ecc. degli altri senza poterci fare niente, dall'altra però se puoi fare qualcosa almeno sei consapevole di ciò che fai....non sapete in apssato quanta confusione ho fatto, pensando di aiutare perosne che non lo volevano o aggrappandomi io stesso a quelle sbagliate!

TRa l'altro questo incontro ha dato qualcosa anche a me, mi ha permesso di vedermi sotto vesti diverse, non più di vittima, di quella che ha bisogno d'aiuto ma di persona che ha acquisito forza e che può addirittura trasmettrla agli altri senza farsi coinvolgere!

Sul numero della mia psi, beh nememno i osono protna a condividerlo ma poi io non credo che a questo punto della gravidanza possa prendere persone per poi lasciarle nel pieno della fase iniziale del percorso, per qualche mese da sole! Almeno secondo la mia esperienza sarebbe devastante!

Grande Juditta! Ma lo sai che non ci avevo pensato? Io l'ho scelto per un altro motivo, ma è bella questa tua interpretazione. Un filo di speranza nel buio dell'abisso. Ed io che non riuscivo a farmi coraggio ad entrare in contatto con voi..... che paura che avevo..... che ho ......

Diotima questo spazio è davvero "aperto", in tutti i sensi...non solo perchè è pubblico, ma proprio perchè abbiamo tacitamente deciso di accetarci così come siamo e prendere solo in confronto che questo spazio ci può dare! E io non so davvero come sarebbe stato il mio percorso, senza aver avuto sempre la possibilità di un confronto o confrorto in questo posto!

Tra l'altro io ho cominciato la terapia che il topic c'era già e io ci scrivevo solo per condividere il dolore e prendere la forza dalle altre per cominciare il mio percorso. La cosa che a volte mi fa strano è che è solo uno spazio virtuale, di cui chissà cosa conserveremo tra tanti anni quando le nostre vite saranno cambiate e per tanti motivi ognuno di noi si sarà allontanato da qui....a volte sento una grande nostalgia se ci penso!!!!

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Domani ho la seduta. Si avvicinano le tre settimane di interruzione e sono terrorizzata. Senza gli incontri ripiomberò nell'abisso. Se proverò a parlarne tornerà a dire che non ho fiducia in lei, se non dirò nulla si accorgerà comunque che sto male e dirà la stessa cosa. Sono a terra

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Diotima credo sia necessario affrotare sta cosa della fiducia...questa tua paua a dirle qualsiasi cosa per non sentirti ripetere sta cosa...devi esplicitarle quanto ti indispone questa cosa e quanto ti dispiaccia!

Tre settimane di interruzione? Cavolo! IO non ne ho parlato, spero e credo che quest'anno (ma anche l'anno scorso fu così) non faremo un'interruzione per tutto il periodo natalizio (ammenochè lei ha qualche viaggio lungo in previsione), visto che sospenderemo per parecchio tempo quando dovrà partorire! Meglio che non ci penso!!!

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Non parliamo di interruzioni, che già domani ho avuto la seduta spostata causa festività! Già sto pensando a tutte le cattiverie concepite in questi giorni che dovrò raccontargli. :Frustrated:

Diotima, è difficile dirti dall'esterno qualcosa di ragionevole sulla tua esperienza, ma ti confesso che mi sembra piuttosto strano che la psicoterapeuta insista nel dirti che non hai fiducia in lei, nel senso che credo tu lo sappia già, e che probabilmente ciò che lei può fare è proprio comportarsi e parlarti in modo che questa fiducia, pian piano, tu possa acquisirla! E' fondamentale che tu ti senta libera di poterle parlare anche di questo, dille chiaramente che ti ha stancato questa considerazione...

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Ciao, rieccomi tra voi..nel frattempo mi sono aggiornata leggendo gli arretrati. Vi volevo chiedere a proposito di interruzioni..ma per quanto tempo interrompe lo psic di solito? il mio la scorsa estate quasi 3 mesi...ora a natale 2 settimane...aiuto già mi viene l'ansia! :(

poi ricreare il " legame" è sempre più difficile quando passa un pò di tempo...è anche vero che prima o poi dovremo camminare da sole...e se non ci si riuscisse più a staccare????? :Straight Face:

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