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domanda su psicoterapia


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ho letto con grande interesse questo post e su alcune mi ritrovo in pieno mentre su altre non sono molto d'accordo

prima di tutto non credo che gli psicologi "scavino morbosamente" nel nostro passato come dice TempoFuoriLuogo. credo invece che sia importante andare in alcuni casi a ripercorrere il passato per cercare l'inizio di alcune dinamiche che si sono attivate in un certo punto della nostra vita e che continuano a ripertersi. sono convinta che capire le cause di una cosa possa aiutarci a risolvere la cosa stessa.

non credo neanche che da soli si possa fare un lavoro su se stessi che sia paragonabile a quello che si fa con uno psicoterapeuta non fosse altro percè mancherebbe il confronto con l'altro. lo psicoterapeuta non ti dà delle risposte già pronte, non ti indica la via da seguire nè tanto meno ti dice cosa fare in determinate situazioni perchè siamo NOI che dobbiamo fare tutto questo. credo invece che lo psicoterapeuta possa aiutarci a vedere con più chiarezza quelle che sono le nostre difficoltà. è come se illuminasse la via, ma poi siamo noi che dobbiamo fare il cammino vero e proprio.

per quanto riguarda l'anali e la psicoterapia io non ho ovviamente le conoscenze per dare indicazioni al riguardo, ma sinceramente non credo che l'analizzare i sogni sia una chiara indicazione di analisi. la dottoressa da cui vado è una psicologa e psicoterapeuta che utilizza le tecniche della psicologia analitica junghiana (e quindi lavora molto con i sogni), ma il percorso che stiamo affrontando è quello di una psicoterapia

e cmq la prossima volta che andrò le chiederò di spiegarmi una volta per tutte la differenza tra analisi e psiocoterapia !! :D:

Riguardo a tutto ciò ho già risposto sopra...specialmente riguardo al passato. Io dico solo una cosa: nella storia dell'umanità non ci sono mai stati mai così tanto problemi psichici come nel secolo della nascita della psicanalisi. Penso che le persone abbiano perso il contatto con se stesse, con la loro interiorità e con il mondo esteriore...è il ruolo in qualche modo è diventato della psicanalisi. Il "lavoro su se stessi" si è sempre fatto nel corso dei secoli e -ripeto- non è una cosa esterna all'uomo. Gli strumenti sono interiori, ma noi continuamente li cerchiamo attraverso una figura esterna. Lo si è fatto senza l'aiuto della psicanalisi, anche se a volte -in diverse società- vi erano altri strumenti che agivano per far crescere l'individuo nei vari passaggi della vita. Nessuno contesta che possa servire a qualcosa questo rapporto con lo psicologo, ma crea dell'altro. Tutto in qualche modo si "paga" se la guarigione non avviene ad un livello più alto. Negli interventi precedenti ho affermato che i "problemi" della personalità sono questioni che pone qualcosa di più alto (chiamatela anima, spirito, vita o altro). Il nodo di tutto è quello. Alcuni psicologi particolarmente lucidi (a mio parere) le chiamano "emergenze spirituali". So che su questo punto non troverò gente favorevole, ma io volevo solo sollevare domande. Dire che il terapeuta può fare un lavoro migliore del nostro, mi sembra eccessivo proprio perchè l'uomo nell'antichità (o prima della psicanalisi) l'ha sempre fatto. Senza "lettino" e senza psicofarmaci (a volte il passaggio è breve). Tutto è dentro di noi. L'antichissimo "motto": "uomo conosci te stesso e conoscerai gli dei" non l'ha inventato Freud. Ma come ho detto qui sta diventando una discussione morta tra chi è "pro" e chi è "contro", e non era il "pasticcio" in cui volevo mettermi :LMAO: ...Ognuno trae dalle discussioni che si son fatte ciò che vuole...

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E' proprio questo un punto...Il suo trauma è il suo e non il tuo. La figura dello psicanalista (magari con un trauma alle spalle di un certo tipo) può operare su pazienti? Quando parlavo di "lavoro su se stesso" parlavo di un vero lavoro "spirituale" da parte dello psicanalista.

scusami Tempo se non specifichi che cosa intendi per spiritualità o lavoro spirituale possiamo star qui a parlarne per sempre...perchè come ho già detto lo psicoterapeuta su se stesso DEVE lavorare prima di poter prendere in cura dei pazienti, e come dice judi se lui ha vissuto anche se in modo diverso quello che abbiamo vissuto noi, per me può solo essere una garanzia in più del fattoche riesca a comprendermi....ma non da amico, questo punto è importante ma da specialista!!!! Con il dovuto distacco...

Il trasfert è un processo molto particolare, dove possono essere messe in atto una serie di proiezioni da parte del paziente come da parte dello psicanalista. Il ruolo che si crea è spesso di dipendenza (ovviamente si può creare anche molto altro vedi qualcuno che si innamora dello psicanalista, o vede nello psicanalista veramente la madre o il padre...). Ovviamente anche dall'altra parte si può creare un rapporto "sottile". Comunque è giusto che tu creda in questa strada se ritieni che possa darti frutti...anche se continuo a ripetere che gli strumenti interiori per lavorare in modo indipendente li abbiamo...

Quel molto altro è sempre il transfert, e non è una cosa negativa se lo psicoterapeuta sa gestirla (e io parto dal presupposto che un bravo psicoterapeuta sappia gestirla)....che lui in qualche modo si affezioni a noi è pure normale, non è un robot, ha anche lui dei sentimenti ma questo non gli DEVE permettere di andare oltre quello che è il rapporto psicologo-paziente!!!! Tant'è che la psicoterapia non può essere fatta a parenti e amici...è chiaro che il coinvolgimento sarebbe diverso....ci sono delle regole precise che se rispettato garantiscono che il trasfert sia solo qualcosa che serva alla psicoterapia....e ripeto comunque di base ci deve essere la fiducia....

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Io credo che solo un eletto possa permettersi l'ambizione di sentirsi superiore ad un' altra persona.

Esiste il buonsenso, ma questo non lo si impara a scuola, anche un povero analfabeta potrebbe dare consigli migliori di un laureato in psicologia che non abbia buonsenso.

Certo, gli studiosi sono arrivati a comprendere alcuni meccanismi della mente umana, ma ora che hanno sottomano quei pochi dati e cercano di seguire uno schema preordinato, schematizzando e classificando i vari disturbi e profili psicologici, possono fare gravi danni e solo in pochi casi aiutare realmente qualcuno veramente in difficoltà.

So che non sarete d'accordo con me, ma non credo esista nessuno che si possa ritenere all'altezza di un eletto, un essere superiore, ovviamente non intendo come intelletto, bensì come essere.

Ripeto, secondo me ci si può certamente aiutare vicendevolmente tra esseri umani, ma utilizzando solo IL BUON SENSO.

scusami mirtilla ma quello che dici mi pare un concetto assai superato della psicoterapia...e la psicologia in genere..."quei pochi dati" di cui tu parli non sono assoluti ma sono solo delle linee guida poi ogni psicologo deve lavorare (dopo anni di studi, esperienza sul campo e psicoterapia personale) sul proprio paziente per capire dinamiche e comportamenti e aiutarlo a uscire da alcuni schemi che gli fanno del male o a conoscersi affondo e accettare quegli schemi....

ti faccio solo una domanda: tu ti sentiresti in grado di aiutare una donna che ha subito violenza? Un tossicodipendente? Un'anoressica? IO sinceramente no....non mi sentirei un'"eletta" e lascerei fare a chi ha delle basi e tanta esperienza alle spalle....

Come mai sei approdata su questo forum?

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scusami Tempo se non specifichi che cosa intendi per spiritualità o lavoro spirituale possiamo star qui a parlarne per sempre...perchè come ho già detto lo psicoterapeuta su se stesso DEVE lavorare prima di poter prendere in cura dei pazienti, e come dice judi se lui ha vissuto anche se in modo diverso quello che abbiamo vissuto noi, per me può solo essere una garanzia in più del fattoche riesca a comprendermi....ma non da amico, questo punto è importante ma da specialista!!!! Con il dovuto distacco...

Quel molto altro è sempre il transfert, e non è una cosa negativa se lo psicoterapeuta sa gestirla (e io parto dal presupposto che un bravo psicoterapeuta sappia gestirla)....che lui in qualche modo si affezioni a noi è pure normale, non è un robot, ha anche lui dei sentimenti ma questo non gli DEVE permettere di andare oltre quello che è il rapporto psicologo-paziente!!!! Tant'è che la psicoterapia non può essere fatta a parenti e amici...è chiaro che il coinvolgimento sarebbe diverso....ci sono delle regole precise che se rispettato garantiscono che il trasfert sia solo qualcosa che serva alla psicoterapia....e ripeto comunque di base ci deve essere la fiducia....

Penso di aver risposto a tutto, in tutti post precedenti...

Ho cercato di spostare la visuale su alcuni punti, anche non vengono presi in considerazione...

penso che non ci sia nulla da aggiungere, non essendo bene ripetersi troppo :D:

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tempofuoriluogo ha le idee un confuse.. sulla psicoterapia..

piu' che altro .. ne ha un immotivata paura.

io la chiamerei UNA MOTIVATA DIFFIDENZA.. ed è la stessa che ho io...

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tempofuoriluogo ha le idee un confuse.. sulla psicoterapia..

piu' che altro .. ne ha un immotivata paura.

Può darsi che abbia le idee confuse...ma paura no, perchè mai...

ho amici psicologi...

da ragazzo andavo anche ad un consultorio...

qui ho solo sollevato delle questioni...che a molti non piacciono...tutto qui.

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TEMPOFUORILUOGO SCRIVE:

Dire che il terapeuta può fare un lavoro migliore del nostro, mi sembra eccessivo proprio perchè l'uomo nell'antichità (o prima della psicanalisi) l'ha sempre fatto

Il punto è proprio questo, tu parti dal prsupposto che con lapsicoterapia si delega il proprio lavoro di conoscenza interiore a qualcun'altro, (lo psicoterapeuta), io parto dal presupposto che lui è solo una guida al nostro fianco che ci aiuta a trovare da soli questa conoscenza....

L'uomo nell'antichità credeva negli dei, poi in dio, e si rimetteva al caso, pensando che fosse il loro Dio a volere che accadessero certe cose.....sarà anche spirituale ma poco realistico però....intendi questo per spirituale? spero di no!!!

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Penso di aver risposto a tutto, in tutti post precedenti...

Ho cercato di spostare la visuale su alcuni punti, anche non vengono presi in considerazione...

penso che non ci sia nulla da aggiungere, non essendo bene ripetersi troppo :D:

io ho preso in considerazione il tuo punto di vista facendoti uan domanda specifica: COSA INTENDI PER SPIRITUALITà???

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io la chiamerei UNA MOTIVATA DIFFIDENZA.. ed è la stessa che ho io...

CARA MIRTILLA NON CREDERE CHE CHI VA DALLO PSICOLOGO NON SIA DIFFIDENTE....SOLO CHE A UN CERTO PUNTO UNA PERSONA SI RENDE CONTO CHE HA BISOGNO D'AIUTO, PROBABILMETNE NON HAI AVUTO LA STESSA SENSAZIONE...E NATURALMENTE BUON PER TE.... :D:

p.s.: Scusate l'udo delle maiuscole, non me n'ero resa conto, non volevo alzare asolutamente i toni....rispetto le vostre idee...

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Può darsi che abbia le idee confuse...ma paura no, perchè mai...

ho amici psicologi...

da ragazzo andavo anche ad un consultorio...

qui ho solo sollevato delle questioni...che a molti non piacciono...tutto qui.

vedi tempo .. la psicologia prevede un approccio laico alla vita..

non ci sono dogmi ne assolute verità ..

quindi è qualcosa di molto lontano dalle vie della ricerca interiore di tipo spiritual religioso.

nella psicologia la responsabilità è solo del paziente. .il terapeuta è solo uno specchio . .

non ha poteri .. e non esercita influenze..

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Dire che il terapeuta può fare un lavoro migliore del nostro, mi sembra eccessivo proprio perchè l'uomo nell'antichità (o prima della psicanalisi) l'ha sempre fatto. Senza "lettino" e senza psicofarmaci (a volte il passaggio è breve).

non credo che lo psicoterapeuta possa fare un lavoro migliore del nostro, soltanto ha più strumenti per aiutarci a smascherare le nostre resistenze ci possa aiutare a trovare una strada, ma, ripeto, il lavoro lo dobbiamo fare sempre e cmq noi, se noi remiamo contro lo psicologo non può farci cadere dall'alto le risposte!

Negli interventi precedenti ho affermato che i "problemi" della personalità sono questioni che pone qualcosa di più alto (chiamatela anima, spirito, vita o altro). Il nodo di tutto è quello. Alcuni psicologi particolarmente lucidi (a mio parere) le chiamano "emergenze spirituali".

ti riferisci alla teoria di Grof e alla tecnica della respirazione olotropica?

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TEMPOFUORILUOGO SCRIVE:

Il punto è proprio questo, tu parti dal prsupposto che con lapsicoterapia si delega il proprio lavoro di conoscenza interiore a qualcun'altro, (lo psicoterapeuta), io parto dal presupposto che lui è solo una guida al nostro fianco che ci aiuta a trovare da soli questa conoscenza....

L'uomo nell'antichità credeva negli dei, poi in dio, e si rimetteva al caso, pensando che fosse il loro Dio a volere che accadessero certe cose.....sarà anche spirituale ma poco realistico però....intendi questo per spirituale? spero di no!!!

La vera conoscenza interiore è ben altra cosa. Nell'antichità l'uomo riconosceva dopo un lungo percorso la sua divinità e al sua origine divina. Ciò comportava una perdita di quello che chiamiamo sommariamente Ego. Moltissimi miti ci parlano di questo. Spesso nella stessa "carne" gli si aprivano spiragli di eterno, anche solo per un attimo, e pur ritornando ad uno stato egoico comprendevano che v'era un'altro stato dell'essere (o lo stato dell'essere)...La conoscenza di se stessi può essere interpretata come comprensione della nostra macchina psichica o come qualcosa che sta oltre. La vera conoscenza di se stessi è sempre quella che sta oltre. Ecco il conoscere gli Dei o l'universo. La conoscenza della macchina psichica mi sta bene, ma dopo? Pensiamo che la sofferenza se ne vada con un colpo di spugna soltanto perchè abbiamo delle conoscenze in più riguardo a noi stessi in quanto psiche? Ecco che il conoscere se stessi assume un altro significato...L'emergenza spirituale è questo richiamo a riconoscere la nostra "divinità", e i disagi della personalità sono richiami per andare verso quella conoscenza. Noi invece cerchiamo di guarire i disagi delle personalità, ma non ci riconosciamo quell'altro conosci te stesso...spero di aver chiarito un pochetto questo pensiero...

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Riguardo a tutto ciò ho già risposto sopra...specialmente riguardo al passato. Io dico solo una cosa: nella storia dell'umanità non ci sono mai stati mai così tanto problemi psichici come nel secolo della nascita della psicanalisi. Penso che le persone abbiano perso il contatto con se stesse, con la loro interiorità e con il mondo esteriore...è il ruolo in qualche modo è diventato della psicanalisi. Il "lavoro su se stessi" si è sempre fatto nel corso dei secoli e -ripeto- non è una cosa esterna all'uomo. Gli strumenti sono interiori, ma noi continuamente li cerchiamo attraverso una figura esterna. Lo si è fatto senza l'aiuto della psicanalisi, anche se a volte -in diverse società- vi erano altri strumenti che agivano per far crescere l'individuo nei vari passaggi della vita. Nessuno contesta che possa servire a qualcosa questo rapporto con lo psicologo, ma crea dell'altro. Tutto in qualche modo si "paga" se la guarigione non avviene ad un livello più alto. Negli interventi precedenti ho affermato che i "problemi" della personalità sono questioni che pone qualcosa di più alto (chiamatela anima, spirito, vita o altro). Il nodo di tutto è quello. Alcuni psicologi particolarmente lucidi (a mio parere) le chiamano "emergenze spirituali". So che su questo punto non troverò gente favorevole, ma io volevo solo sollevare domande. Dire che il terapeuta può fare un lavoro migliore del nostro, mi sembra eccessivo proprio perchè l'uomo nell'antichità (o prima della psicanalisi) l'ha sempre fatto. Senza "lettino" e senza psicofarmaci (a volte il passaggio è breve). Tutto è dentro di noi. L'antichissimo "motto": "uomo conosci te stesso e conoscerai gli dei" non l'ha inventato Freud. Ma come ho detto qui sta diventando una discussione morta tra chi è "pro" e chi è "contro", e non era il "pasticcio" in cui volevo mettermi :D: ...Ognuno trae dalle discussioni che si son fatte ciò che vuole...

Da come parli, tu dai per scontato che solo nella psicanalisi si deleghi la propria vita interiore, che ci si affidi a qualcuno che ci accompagna in un viaggio di ricerca dentro se stessi...

Quindi dai per scontato che nel passato "il lavoro su se stessi" venisse sempre fatto in solitaria, diciamo...

Ma sei sicuro? E il ruolo della religione, quindi dei preti, delle guide spirituali, nel percorso di ricerca spirituale?

Il ruolo dei guru, in altre culture? Il ruolo dei filosofi a partire dall'antica grecia?

Solo per farti degli esempi...

Tutte queste figure non accompagnavano forse l'individuo nella ricerca di se stesso, del senso della vita, di una crescita spirituale?

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non credo che lo psicoterapeuta possa fare un lavoro migliore del nostro, soltanto ha più strumenti per aiutarci a smascherare le nostre resistenze ci possa aiutare a trovare una strada, ma, ripeto, il lavoro lo dobbiamo fare sempre e cmq noi, se noi remiamo contro lo psicologo non può farci cadere dall'alto le risposte!

ti riferisci alla teoria di Grof e alla tecnica della respirazione olotropica?

Ho letto qualcosa di Grof...per alcune cose mi ci ritrovo, per altre no. Penso che qualsiasi tipo di tecnica forzata per raggiungere uno stato alterato di coscienza (tipo respirazioni), siano comunque delle vie "violente". Va bene se ci si deve sperimentare, ma personalmente non andrei oltre...

Per il resto è stato detto tutto...

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scusami mirtilla ma quello che dici mi pare un concetto assai superato della psicoterapia

Beh avrò delle opinioni antiquate, ma sono comunque opinioni.

linee guida poi ogni psicologo deve lavorare (dopo anni di studi, esperienza sul campo e psicoterapia personale) sul proprio paziente

linee guida + esperienza personale + paziente = seguire uno schema, ed è il motivo per cui diffido degli psicologi.

capire dinamiche e comportamenti e aiutarlo a uscire da alcuni schemi che gli fanno del male o a conoscersi affondo e accettare quegli schemi

perchè lo psicologo è così presuntuoso da credere di poterlo fare con TUTTE le persone che ne abbiano bisogno?

può accadere che QUELLO psicologo riesca ad aiutare QUELLA persona, perchè l'ha capita ed è abbastanza sensibile da darle i consigli giusti, ma questo lo può fare anche un muratore, se è abbastanza sensibile.

tu ti sentiresti in grado di aiutare una donna che ha subito violenza? Un tossicodipendente? Un'anoressica?

perchè no? non dico tutte le donne, tutti i tossicodipendenti, e tutte le anoressiche, ma perchè pensi che una persona che abbia fatto un certo tipo di studi abbia più possibilità di un'altra di sostenere psicologicamente una persona che soffre?

Come mai sei approdata su questo forum?

se devo leggerci provocazione caschi male, altrimenti ti rimando al post in cui ne parlo perchè questo non è il topic adatto.

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Ho letto qualcosa di Grof...per alcune cose mi ci ritrovo, per altre no. Penso che qualsiasi tipo di tecnica forzata per raggiungere uno stato alterato di coscienza (tipo respirazioni), siano comunque delle vie "violente". Va bene se ci si deve sperimentare, ma personalmente non andrei oltre...

Per il resto è stato detto tutto...

io ho fatto dei seminari di respirazione olotropica e posso assicurarti che non si tratta di una via "violenta", ma solo di un modo per entrare in contatto con il proprio guaritore interiore

in ogni caso, capisco che tu possa preferire di non praticare questo tipo di tecniche e cmq, non è questo il topic giusto epr parlarne

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Beh avrò delle opinioni antiquate, ma sono comunque opinioni.

linee guida + esperienza personale + paziente = seguire uno schema, ed è il motivo per cui diffido degli psicologi.

ti sentiresti più sicura se lo psicologo si muovesse alla xxxx, improvvisando al momento?

Pensi lo stesso ad esempio dei cardiochirurgi ? credi che non abbiano degli schemi o delle linee guida in base alle quali operare chirurgicamente sul cuore?

perchè lo psicologo è così presuntuoso da credere di poterlo fare con TUTTE le persone che ne abbiano bisogno?

chi te l'ha detto che uno psicologo ritenga di poter aiutare tutti?

perchè no? non dico tutte le donne, tutti i tossicodipendenti, e tutte le anoressiche, ma perchè pensi che una persona che abbia fatto un certo tipo di studi abbia più possibilità di un'altra di sostenere psicologicamente una persona che soffre?

Forse perché quel tipo di studi riguarda proprio come aiutare psicologicamente una persona? Se ho bisogno di una consulenza legale vado da un avvocato proprio perché i suoi studi gli hanno dato competenza riguardo la legge. Se ho un problema di salute vado da un medico che grazie a un certi tipo di studi ha acquisito competenza su come curare la salute.

Perché dovrei comportarmi diversamente per un problema psicologico?

PS emilo e oscar perché ora che servite non ci siete?

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Sarebbe bello se tutti potessero aiutare tutti, se tutti avessimo la possibilità, la volontà, il coraggio di guardare dentro noi stessi e trovare le risposte giuste al momento giusto, sarebbe fantastico. Ma mi chiedo, è così che funziona la vita?

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Da come parli, tu dai per scontato che solo nella psicanalisi si deleghi la propria vita interiore, che ci si affidi a qualcuno che ci accompagna in un viaggio di ricerca dentro se stessi...

Quindi dai per scontato che nel passato "il lavoro su se stessi" venisse sempre fatto in solitaria, diciamo...

Ma sei sicuro? E il ruolo della religione, quindi dei preti, delle guide spirituali, nel percorso di ricerca spirituale?

Il ruolo dei guru, in altre culture? Il ruolo dei filosofi a partire dall'antica grecia?

Solo per farti degli esempi...

Tutte queste figure non accompagnavano forse l'individuo nella ricerca di se stesso, del senso della vita, di una crescita spirituale?

Si hai ragione...ed io non ho specificato...

In effetti non ho specificato che comunque nell'antichità erano comunque in pochi a fare certi percorsi, e non erano le masse veneranti un guru, un papa o altro. Tanti avevano bisogno di un guru, specialmente in alcune società proprio per essere avviati (anche qui il legame di dipendenza ch spesso si creava è stato denunciato da altri "guru"). La figura del guru in occidente è stata soppianta da varie figure ed una può essere lo psicoterapeuta. Fin qui tutto bene, nulla da ridire. Però è anche vero che -per la ragioni che ho spiegato sopra- che forse il livello di conoscenza interiore a cui aspiravano in antichità era diverso dal nostro. Qui si agisce sulla psiche, nella vera "ricerca" c'era il riconoscere se stessi come il Tutto, conoscere l'universo in se stessi. L'intento è diverso....I grandi "mistici" poi erano assolutamente dei solitari, i "folli di Dio"...Nell'epoca attuale abbiamo ancor più strumenti per riconoscere "ciò che è" in noi stessi, senza bisogno di intermediari quali guru o persone carismatiche.

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ti sentiresti più sicura se lo psicologo si muovesse alla xxxx, improvvisando al momento?

Pensi lo stesso ad esempio dei cardiochirurgi ? credi che non abbiano degli schemi o delle linee guida in base alle quali operare chirurgicamente sul cuore?

chi te l'ha detto che uno psicologo ritenga di poter aiutare tutti!

PS emilo e oscar perché ora che servite non ci siete?

Grande Judi!!! :ola (3):

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vedi tempo .. la psicologia prevede un approccio laico alla vita..

non ci sono dogmi ne assolute verità ..

quindi è qualcosa di molto lontano dalle vie della ricerca interiore di tipo spiritual religioso.

nella psicologia la responsabilità è solo del paziente. .il terapeuta è solo uno specchio . .

non ha poteri .. e non esercita influenze..

Certo...ed è per quello che a mio parere non funziona la psicoterapia...o non funziona a fondo (ma vi prego non ritorniamo sul tema).

Negando le pulsioni spirituali, si nega qualcosa di profondo, che la scienza medica ignora (le cose stanno cambiando). Non è una questione di dogmi, ne di verità assolute...è una questione di approcci.

senza andare dal terapeuta abbiamo la possibilità di vedere in tutte le persone che incontriamo ogni giorno, degli specchi per capire noi stessi. Nesuno queste cose ce le dice....Sul fatto che non eserciti potere o influenza, non ne sarei sicuro...i legami sono sottili, molto sottili...e riguardano due persone.

comunque nessuno contesta che si possa avere qualche tipo di beneficio dalle sedute...

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Certo...ed è per quello che a mio parere non funziona la psicoterapia...o non funziona a fondo (ma vi prego non ritorniamo sul tema).

Negando le pulsioni spirituali, si nega qualcosa di profondo, che la scienza medica ignora (le cose stanno cambiando). Non è una questione di dogmi, ne di verità assolute...è una questione di approcci.

senza andare dal terapeuta abbiamo la possibilità di vedere in tutte le persone che incontriamo ogni giorno, degli specchi per capire noi stessi. Nesuno queste cose ce le dice....Sul fatto che non eserciti potere o influenza, non ne sarei sicuro...i legami sono sottili, molto sottili...e riguardano due persone.

comunque nessuno contesta che si possa avere qualche tipo di beneficio dalle sedute...

Ecco la parte sottolineata è la parte in cui mi trovi perfettamente d'accordo...è solo una questone di approcci....non credo nelle verità assolute e mi piace confrontarmi con chi è è aperto a tutto...comprendo le tue idee e per certi versi le condivido, ma comunque il punto essenziale è che aprtiamo dapresupposti diversi....rispettabilissimo il tuo naturalmentente...

hai fatt obene a specificare che in passato solo alcuni raggiungevano la "spiritualità" di cui tu parli, le masse si appoggiavano a qualcosa che permetteva esse di non disperare quando la vita andava male....(carestie, guerre, malattie, angherie...) che però era lo stesso metivo per cui loro non si ribellavano.....

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Si hai ragione...ed io non ho specificato...

In effetti non ho specificato che comunque nell'antichità erano comunque in pochi a fare certi percorsi, e non erano le masse veneranti un guru, un papa o altro. Tanti avevano bisogno di un guru, specialmente in alcune società proprio per essere avviati (anche qui il legame di dipendenza ch spesso si creava è stato denunciato da altri "guru"). La figura del guru in occidente è stata soppianta da varie figure ed una può essere lo psicoterapeuta. Fin qui tutto bene, nulla da ridire. Però è anche vero che -per la ragioni che ho spiegato sopra- che forse il livello di conoscenza interiore a cui aspiravano in antichità era diverso dal nostro. Qui si agisce sulla psiche, nella vera "ricerca" c'era il riconoscere se stessi come il Tutto, conoscere l'universo in se stessi. L'intento è diverso....I grandi "mistici" poi erano assolutamente dei solitari, i "folli di Dio"...Nell'epoca attuale abbiamo ancor più strumenti per riconoscere "ciò che è" in noi stessi, senza bisogno di intermediari quali guru o persone carismatiche.

è inaccettabile che tu confonda lo psicoterapeuta con un guru di stampo religioso ..

o la tua è provocazione o è proprio ignoranza totale.. scusa se te lo dico .

cerco di essere sincero.

cosa cavolo centrano i grandi mistici con la psicoanalisi..

e cosa centra il carisma..

qui si evince proprio una tua soggezione rispetto alla figura dello psicoterapeuta di cui hai una visione assurda .. e sbagliata .. che ti porta a vederlo come qualcuno che ha un potere sulla mente..

è assolutamente falso . .

ma capisco la tua paura e mi rendo conto che non è parlandone su un forum che ti passa..

pero' allora mi chiedo perchè scrivi su un forum di psicologia se ne hai una visione cosi assurda ??..

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