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proibizionismo/anti-proibizionismo voi da che parte state?


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Il corpo umano è uno stabilimento di droghe naturali tra cui l’adrenalina, giusto per citarne una… dalle ghiandola pineale dell’adrenalina dei cadaveri umani si estrae l’adrenocromo, una droga potentissima commerciata clandestinamente. L’uomo è quindi completamente dipendente dalle droghe presenti nel proprio organismo che tanto non si distaccano dalle droghe esterne a noi.

Sono d'accordo...ma se abbiamo tutto dentro allora perchè ricercare sostanze all'esterno? La domanda è: ma non è un bisogno? Sicuri che non c'è null'altro dietro?

Tu affermi di fumare per il gusto di fumare...io non voglio indagare. Ci voglio credere. La cosa che mi fa sorridere è che praticamente tutti quelli che fumano affermano la stessa cosa.... personalmente avendo vissuto sulla mia pelle certe cose e avendole viste (e vedendole su altre persone), mi vien da ridere sentendo certe cose....(con tutto il rispetto). Non voglio generalizzare, ma penso che tanta gente si racconti un sacco di pagliacciate...Ma non voglio entrare nel merito...

Nella parte finale si è caduto nel solito giochino di "difendere" una cosa, paragonandole ad un'altra e dandogli un valore personale.... Ma come abbiamo affermato sia io che Mio (mi prendo il diritto di citarlo), non abbiamo nulla da difendere a proposito...Personalmente che sia legalizzata o no, non mi tocca...

più che dare un valore personale intendevo mostrare come molti non sanno le complete conseguenze dei loro gesti (e non solo nel fumare una canna), ma non posso trascendere l'arbitraria interpretazione umana che con tutti gli sforzi possibili rimane sempre e comunque interpretazione e non imparzialità. come dici tu potrebbe anche per molti essere un bisogno, io sto dei lunghi periodi senza fumare, poi capita in una maniera o nell'altra che si presenti l'occasione e non disdico 4 tiri in compagnia. chi non ha nulla da difendere ha sempre qualcosa da difendere come ad esempio l'affermazione stessa in cui si dice che non si ha nulla da difendere, nessuno nota l'incoerenza? spesso capita anche a me... :wub:

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mio, .. esistono anche i grigi . tu vedi solo in bianco o nero .

fumare non fumare.. che esagerazioni ..

come se fumarsi una canna ti mette dentro una categoria..

fumatore di canne.. ma dai ..

a me sembra , mio . che tu fuggi da una relatà .. perchè ?.

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chi non ha nulla da difendere ha sempre qualcosa da difendere come ad esempio l'affermazione stessa in cui si dice che non si ha nulla da difendere, nessuno nota l'incoerenza? spesso capita anche a me... :wub:

Forse hai ragione...

Ma posso farti una domanda? E dimmi la verità... Perchè ti batti molto per la legalizzazione? Dimmi il motivo personale, non quello sociale (riflesso sempre di quello personale)?

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...come dici tu potrebbe anche per molti essere un bisogno, io sto dei lunghi periodi senza fumare, poi capita in una maniera o nell'altra che si presenti l'occasione e non disdico 4 tiri in compagnia.

Faccio una precisazione: per bisogno non intendo "dipendenza" dalla sostanza, ma bisogno interiore....che può essere vista come fuga da quello che è, voglia di evadere, sentirsi accettato e partecipe di un gruppo (quando si fuma con altre persone), ecc..ecc...

E poi non mi hai risposto alla domanda sopra... :wub: Perchè se abbiamo tali sostanze "dentro" (la chimica del cervello) le andiamo a ricercare "fuori di noi"?

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chi non ha nulla da difendere ha sempre qualcosa da difendere come ad esempio l'affermazione stessa in cui si dice che non si ha nulla da difendere, nessuno nota l'incoerenza? spesso capita anche a me... :wub:

Forse hai ragione...

Ma posso farti una domanda? E dimmi la verità... Perchè ti batti molto per la legalizzazione? Dimmi il motivo personale, non quello sociale (riflesso sempre di quello personale)?

perchè vorrei davvero un paese libero di fatto e non solo di nome, non penso che fisicamente a me cambi qualcosa che sia legalizzata o meno... se fumo un paio di canne alla settimana lo faccio anche se è considerato illegale, e poi di certo non lo faccio in giro per le strade, bensì in casa con gli amici...

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Dunque..Io fumo perchè mi piace..sono in compagnia con i miei amici,passa..fumo..rido..Ti assicuro che il sapore della marjuana mi piace molto..mai provato nella torta..?!?..

Vi dirò,se voglio scappare dai miei pensieri mi bevo una bottiglia di vino,non mi fuomo una canna..

Se per caso ho da fumare lo faccio con gusto..come "l'aristrocatico" che si gusta il suo cognac..

Per chi voleva sapere perchè fumiamo..io dal mio piccolo spero di essere stata esauriente..:wub:

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...come dici tu potrebbe anche per molti essere un bisogno, io sto dei lunghi periodi senza fumare, poi capita in una maniera o nell'altra che si presenti l'occasione e non disdico 4 tiri in compagnia.

Faccio una precisazione: per bisogno non intendo "dipendenza" dalla sostanza, ma bisogno interiore....che può essere vista come fuga da quello che è, voglia di evadere, sentirsi accettato e partecipe di un gruppo (quando si fuma con altre persone), ecc..ecc...

E poi non mi hai risposto alla domanda sopra... :wub: Perchè se abbiamo tali sostanze "dentro" (la chimica del cervello) le andiamo a ricercare "fuori di noi"?

questo potrei solo ipotizzarlo... le risposte sarebbero infinite... una ad esempio: perchè fa parte della natura primordiale dell'uomo, per ritornare alle origini...

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Dunque..Io fumo perchè mi piace..sono in compagnia con i miei amici,passa..fumo..rido..Ti assicuro che il sapore della marjuana mi piace molto..mai provato nella torta..?!?..

Vi dirò,se voglio scappare dai miei pensieri mi bevo una bottiglia di vino,non mi fuomo una canna..

Se per caso ho da fumare lo faccio con gusto..come "l'aristrocatico" che si gusta il suo cognac..

Per chi voleva sapere perchè fumiamo..io dal mio piccolo spero di essere stata esauriente..:wub:

ti ammiro lusi.... :(:

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a regà! ma voi vi scatenate quando io non sono online...mo' mi devo leggere tutto e ho altre cose da fare...accidenti!

Comunque per quanto riguarda me:

Io non amo troppo l'effetto del hascish, l'ultima volta che l'ho fumato non sono stata bene...ero a tavola giravano canne su canne, io non sono abituata a fumare così tanto...insomma mi è venuta la tachicardia e ho rischiato di collassare...da li mi è passata la voglia! Invece la maria mi ha sempre fatto un effetto positivo, divento ancora più stupida del solito e mi faccio un sacco di risate...direi che come effetto è meglio dell'alcool!

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perchè vorrei davvero un paese libero di fatto e non solo di nome, non penso che fisicamente a me cambi qualcosa che sia legalizzata o meno... se fumo un paio di canne alla settimana lo faccio anche se è considerato illegale, e poi di certo non lo faccio in giro per le strade, bensì in casa con gli amici...

Ma la libertà di un paese la valuti da queste cose? (non prenderla come una critica)

Beh..io penso che l'unica libertà che possiamo avere e "ricercare" è quella interiore, la libertà dai condizionamenti psicologici, dai nostri pensieri e dall'immagine che abbiamo del mondo e di noi stessi...

Se abbiamo un immagine del mondo di come dovrebbe essere, siamo sempre in conflitto con questo e con le persone che non la pensano come noi. C'è separazione e non acettazione di quello che è. Correggimi se dico delle idiozie. So che questo punto potrà non essere accettato da molte persone, ma so che tu (per quello che ho letto in passato) capirai. Non accettando ciò che è, creiamo attrito...ora non dico che uno non si debba battere per qualcosa se crede giusto farlo, ma qui ho solo esposto una dinamica di come nasce lo scontro e la separazione... niente di personale

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mio, .. esistono anche i grigi . tu vedi solo in bianco o nero .

fumare non fumare.. che esagerazioni ..

come se fumarsi una canna ti mette dentro una categoria..

fumatore di canne.. ma dai ..

a me sembra , mio . che tu fuggi da una relatà .. perchè ?.

esiste cio che è....

le categorie dividono, io non sono uno spartitore....

fuggo la realtà? Se lo dici tu....

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Ma la libertà di un paese la valuti da queste cose? (non prenderla come una critica)

Beh..io penso che l'unica libertà che possiamo avere e "ricercare" è quella interiore, la libertà dai condizionamenti psicologici, dai nostri pensieri e dall'immagine che abbiamo del mondo e di noi stessi...

Se abbiamo un immagine del mondo di come dovrebbe essere, siamo sempre in conflitto con questo e con le persone che non la pensano come noi. C'è separazione e non acettazione di quello che è. Correggimi se dico delle idiozie. So che questo punto potrà non essere accettato da molte persone, ma so che tu (per quello che ho letto in passato) capirai. Non accettando ciò che è, creiamo attrito...ora non dico che uno non si debba battere per qualcosa se crede giusto farlo, ma qui ho solo esposto una dinamica di come nasce lo scontro e la separazione... niente di personale

appunto..... :D:

vedi sospiro.....io chiedo perchè? Il perchè c'è...non puoi dire che non c'è,,,,

per tornare all'origine,,,,,,,,hai bisogno di fumare per tornare all'origine? Non credo...

osserva che ti piace quella sensazione assuefatta, osserva che ti piace quel romanticismo dietro quel gesto...il che non è ne un male nè un bene, semplicemente è....

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Dunque..Io fumo perchè mi piace..sono in compagnia con i miei amici,passa..fumo..rido..Ti assicuro che il sapore della marjuana mi piace molto..mai provato nella torta..?!?..

Vi dirò,se voglio scappare dai miei pensieri mi bevo una bottiglia di vino,non mi fuomo una canna..

Se per caso ho da fumare lo faccio con gusto..come "l'aristrocatico" che si gusta il suo cognac..

Per chi voleva sapere perchè fumiamo..io dal mio piccolo spero di essere stata esauriente..:D:

penso di averle provate tutte!

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Scusa Xela, con tutto il rispetto penso che sia facile difendere una cosa argomentando in questo modo. Paragonare dipendenze affettive (qualcosa che è creato al nostro "interno") con dipendenze da sostanze indotte (qualcosa che introduciamo dall'esterno) mi sembra fuori luogo per vari motivi. Anche il cibo può essere una dipendenza in questo caso, ma il cibo può creare malessere fisico (nel caso si faccia abuso) a lungo raggio, oltre ad essere l'effettivo carburante della macchina umana. Gli effetti delle droghe sono quasi istantanei, agiscono immediatamente sulla macchina psico-fisica umana alterandola. E' vero ci sono molti libri che argomentano a favore o contro la cannabis, ma di una cosa certa una cosa che altera in quel modo le tue percezioni e il tuo corpo, fa violenza su questo. Liberi di fare qualsiasi cosa sul proprio corpo, ma se ci tengo forse ci penso due volte ad assumere alcune sostanze (visione personale). V'era un mio amico medico che poi affermava che fumare è uno degli atti più violenti e innaturali che l'uomo può fare. Su questo ci sarebbe da riflettere molto. Per quanto riguarda le classiche argomentazioni di chi è a favore mettendo in campo che indiani, indios e via discorrendo facessero uso di sostanze psicotrope o altro, c'è da dire una cosa molto importante. L'uso che ne facevano era determinato da un scopo e veniva fatto nel bel mezzo di un rituale... Nella nostra società non sappiamo nemmeno cos'è un rito e a cosa servisse in quelle società. Queste persone erano coscienti in quel rituale di "violentare" se stessi perchè v'era nel rituale uno scopo ben preciso e non un semplice piacere da soddisfare (o una dipendenza da sfamare). Il rituale veniva fatto di tanto in tanto. Nella società d'oggi non si può dire che è così. Uno essenzialmente vuole uscire da quello che è perchè non gli piace quel tipo di realtà, non gli piace la sua vita, e perchè vuole evasione... In questo bisogna essere sinceri, ma purtroppo tutti si mascherano dietro il semplice "mi piace". Con ciò non voglio dire che sia giusto o sbagliato, ma che bisogna dare una giusta valenza alle cose. Avrei milioni di esempi personali e non. Penso che Mio abbia argomentato in modo eccellente tutto quanto c'era da dire a riguardo e il fatto che sia stato "attaccato" presumo abbia colto nel segno. Anche paragonare un argomento con un altro (l'alcool) è un modo per prendere posizione a riguardo e difendere la cosa. Io -ripeto- non sono ne ha favore ne contro la liberalizzazione, ma ho una precisa visione di ciò che c'è dietro lo "spinello", condivisibile o no, ma nuda e cruda...

Sai che invece non lo è per nulla fuori luogo.

Quando parlo di dipendenza affettiva, e la paragono a quella di un tossico, nel caso specifico eroinomane, non parlo a casaccio (cosa che credo di non fare mai)

Non so se ti è mai capitato di vivere una dipendenza affettiva.

I sintomi che subisci nel momento in cui il tuo partner ti abbandona o nel momento in cui percepisci / immagini che ci sia questa possibilità, sono molto, molto vicini ad un astinenza.

Panico, brividi, impotenza, il tuo corpo e la tua mente sono in assoluto DOWN.

Tu hai bisogno di quella persona e se non ce l'hai ti senti vuoto, morto, e farai di tutto per averla, a costo di venderti (il tossico ruba, si prostituisce, il dipendente dimentica se stesso, le sue esigenze, cambia, si modifica, implora in ginocchio... a patto di riavere il partner, a patto di non essere abbandonato)

E questa cosa non la dico solo io ma è argomentata in numerosi testi.

Scrivi che le dipendenze affettive sono qualcosa che si crea nel nostro "interno" mentre quelle da sostanze stupefacenti sono generate da un qualcosa che introduciamo dall'esterno. Tu non pensi che dietro al gesto di iniettarsi eroina in vena ci sia una motivazione creata dal nostro interno? Io si. è una dipendenza psicologica ancor prima che fisica. Per un eroinomane è molto più difficile perdere la dipendenza della mente che quella del suo corpo. Il tossico arriva a sognare di rifarsi anche quando il suo corpo è completamente pulito. ( e anche qui non parlo a casaccio ma in base a esperienze a me molto vicine)

RIEMPIRSi: cibo, sostanze, amore = colmare un vuoto. Alla base c'è questo.

COLMARE UN VUOTO CON QUALCOSA CHE VIENE DALL'ESTERNO, con qualcosa CHE NON SIAMO NOI. Un partner non è noi.

Non sono molto convinta che nei rituali di alcune popolazioni non c'era anche il semplice piacere di soddisfare la mera perdita di coscienza.. fumare lo vedo assolutamente come un rituale, e per noi come per gli indios messicani o indiani d'america, può assumere anche la valenza di provare piacere nell' alterare la propria coscienza per approdare in territori diversi da quelli che siamo normalmente e ovviamente abituati a vivere e percepire, per soddisfare appunto la perdita delle percezioni abituali e per acquisirne altre.

Concordo quando dici che assumere sostanze (e quindi alterare la propria coscienza) sia un evadere dalla realtà. Tu non trovi che ci siano numerosi metodi per evadere la realtà?

Visto che dici che non ti interessa dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato e prendere delle posizioni (cosa che non comprendo, anche se mi sembra tu lo stia facendo) e che vuoi dare una giusta valenza alle cose (cosa che invece comprendo), a questo punto mi viene da porre la tua riflessione anche nei confronti di chi evade la realtà meditando, ad esempio, lo fa quindi perché vuole uscire da quello che è, perchè non gli piace la realtà in cui vive, ( cito le tue parole) ...Quindi mi viene da domandarmi: Evadere è dannoso? Se si, in che termini?

Lo è quando la cosa implica un danno fisico o solo per questioni psicologiche / ideologiche?

Perchè se evadere è dannoso anche sotto il punto di vista psicologico, noi ,TUTTI, evadiamo ogni giorno e nei più disparati modi, se invece è solo in termini fisici allora mi viene da dire, per come la penso io, che sono dannose solo certi tipi di sostanze, la cannabis e la marijuana no.

E vorrei nuovamente sottolineare che l'alcol da maggiore dipendenza che cannabis e marijuana. e il mio non è paragonare un argomento con un altro per prendere posizioni, ma è un dato di fatto.

Per la mia esperienza personale ti posso garantire che le uniche sostanze che mi hanno dato e mi danno dipendenza sono le sigarette e l'alcol, tutto il resto ( e ho provato molte cose) non lo hanno fatto nel modo più assoluto.

Comunque vorrei ribadire la mia opinione a riguardo visto che non mi sembra di averlo fatto nel primo messaggio.. SI alla liberalizzazione delle droghe leggere. perchè, come ha detto sospiro, credo nella libertà, e mi piacerebbe poter vivere in un paese LIBERO e democratico, in un paese dove falsi moralismi e questioni di interesse non intaccassero il libero arbitrio.

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appunto..... :D:

vedi sospiro.....io chiedo perchè? Il perchè c'è...non puoi dire che non c'è,,,,

per tornare all'origine,,,,,,,,hai bisogno di fumare per tornare all'origine? Non credo...

osserva che ti piace quella sensazione assuefatta, osserva che ti piace quel romanticismo dietro quel gesto...il che non è ne un male nè un bene, semplicemente è....

no no no mio, mi fai fare casino, ho risposto ad una domanda di TempoFuoriLuogo immaginandola rivolta ad una vasta porzione di individui... che casino... non è ciò che succede in me quando lo faccio... mi sono forse espresso male :;):

Ma la libertà di un paese la valuti da queste cose? (non prenderla come una critica)

Beh..io penso che l'unica libertà che possiamo avere e "ricercare" è quella interiore, la libertà dai condizionamenti psicologici, dai nostri pensieri e dall'immagine che abbiamo del mondo e di noi stessi...

Se abbiamo un immagine del mondo di come dovrebbe essere, siamo sempre in conflitto con questo e con le persone che non la pensano come noi. C'è separazione e non accettazione di quello che è. Correggimi se dico delle idiozie. So che questo punto potrà non essere accettato da molte persone, ma so che tu (per quello che ho letto in passato) capirai. Non accettando ciò che è, creiamo attrito...ora non dico che uno non si debba battere per qualcosa se crede giusto farlo, ma qui ho solo esposto una dinamica di come nasce lo scontro e la separazione... niente di personale

Non vorrei che si capisse che se la cannabis venisse legalizzata l’italia diventerebbe un paese libero o viceversa, magari fossero questi i problemi del nostro stato…

Non dici affatto delle idiozie, trovo fantastico quello che dici… l’attrito ci deve essere perché nasce in me come nasce in te, poiché è nella nostra natura, ma il problema di fondo non è poi tanto la legalizzazione o meno se ci guardiamo bene… se legalizzando la cannabis si scatenasse un putiferio allora non varrebbe assolutamente la pena farlo, sarebbe giusto lasciare le cose come stanno senz’ombra di dubbio, ma non si può fermare ciò che scorre di nascosto dietro la società, perché magari è nascosto agli occhi di molti ma ben visibile a chi sa dove e cosa guardare.

Vorrei un paese in cui se una coalizione politica va al governo, fa quello che promette durante la campagna elettorale pensando con sincerità ai cittadini (che sia di destra o di sinistra non importa) se poi al potere ci sono degli avvoltoi che pensano solo al proprio interesse, che ci posso fare?, il mondo va avanti lo stesso, mi adatterò, cercherò di non covar rancore perché non porterebbe a nulla… ecco il problema di fondo del nostro paese, ecco la vera libertà (dal punto di vista giuridico e non interiore).

Se poi un giorno la maggioranza del nostro paese decidesse di legalizzare la cannabis per non so quali motivi, allora quella sarebbe una manifestazione della libertà, quindi se viene legalizzata la cannabis (mi fermo su questo tema, ma ci sarebbero tantissime altre cose da dire che scatenerebbero soltanto altra confusione) non è libertà di per sé, ma se c’è liberta allora viene legalizzata la cannabis.

(VERA) Libertà = causa.

Legalizzazione cannabis = effetto.

Per quanto riguarda la seconda parte del tuo discorso: In noi deve sorgere (come in realtà succede) il bivio del “cambiare ciò che è/non cambiare ciò che è”

Mi spiego: se ci fosse solo spazio “all’accettazione di ciò che è” senza il suo opposto vi sarebbe sterilità assoluta, ma in noi quando nasce l’accettazione, la individuiamo subito come sensazione perché la separiamo dalla non-accettazione. Ora, non si deve portare all’esasperazione nessuno degli estremi poiché non ci sarebbe equilibrio, ed allo stesso tempo non si deve esasperare l’equilibrio perché da tanto giusto che può sembrare è comunque un opposto di qualcosa (squilibrio). Il discorso è molto complesso, diciamo che è un continuo movimento della propria posizione psichica che comporta la stabilità nel movimento stesso, in pratica se vedi bianco guarda bene e cerca il nero, se vedi nero guarda bene e cerca il bianco, e poi anche tutti gli altri colori…

gate, gate, paragate, parasamgate, bodhi svaha!

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Sai che invece non lo è per nulla fuori luogo.

Quando parlo di dipendenza affettiva, e la paragono a quella di un tossico, nel caso specifico eroinomane, non parlo a casaccio (cosa che credo di non fare mai)

Non so se ti è mai capitato di vivere una dipendenza affettiva.

I sintomi che subisci nel momento in cui il tuo partner ti abbandona o nel momento in cui percepisci / immagini che ci sia questa possibilità, sono molto, molto vicini ad un astinenza.

Panico, brividi, impotenza, il tuo corpo e la tua mente sono in assoluto DOWN.

Tu hai bisogno di quella persona e se non ce l'hai ti senti vuoto, morto, e farai di tutto per averla, a costo di venderti (il tossico ruba, si prostituisce, il dipendente dimentica se stesso, le sue esigenze, cambia, si modifica, implora in ginocchio... a patto di riavere il partner, a patto di non essere abbandonato)

E questa cosa non la dico solo io ma è argomentata in numerosi testi.

Scrivi che le dipendenze affettive sono qualcosa che si crea nel nostro "interno" mentre quelle da sostanze stupefacenti sono generate da un qualcosa che introduciamo dall'esterno. Tu non pensi che dietro al gesto di iniettarsi eroina in vena ci sia una motivazione creata dal nostro interno? Io si. è una dipendenza psicologica ancor prima che fisica. Per un eroinomane è molto più difficile perdere la dipendenza della mente che quella del suo corpo. Il tossico arriva a sognare di rifarsi anche quando il suo corpo è completamente pulito. ( e anche qui non parlo a casaccio ma in base a esperienze a me molto vicine)

RIEMPIRSi: cibo, sostanze, amore = colmare un vuoto. Alla base c'è questo.

COLMARE UN VUOTO CON QUALCOSA CHE VIENE DALL'ESTERNO, con qualcosa CHE NON SIAMO NOI. Un partner non è noi.

Non sono molto convinta che nei rituali di alcune popolazioni non c'era anche il semplice piacere di soddisfare la mera perdita di coscienza.. fumare lo vedo assolutamente come un rituale, e per noi come per gli indios messicani o indiani d'america, può assumere anche la valenza di provare piacere nell' alterare la propria coscienza per approdare in territori diversi da quelli che siamo normalmente e ovviamente abituati a vivere e percepire, per soddisfare appunto la perdita delle percezioni abituali e per acquisirne altre.

Concordo quando dici che assumere sostanze (e quindi alterare la propria coscienza) sia un evadere dalla realtà. Tu non trovi che ci siano numerosi metodi per evadere la realtà?

Visto che dici che non ti interessa dire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato e prendere delle posizioni (cosa che non comprendo, anche se mi sembra tu lo stia facendo) e che vuoi dare una giusta valenza alle cose (cosa che invece comprendo), a questo punto mi viene da porre la tua riflessione anche nei confronti di chi evade la realtà meditando, ad esempio, lo fa quindi perché vuole uscire da quello che è, perchè non gli piace la realtà in cui vive, ( cito le tue parole) ...Quindi mi viene da domandarmi: Evadere è dannoso? Se si, in che termini?

Lo è quando la cosa implica un danno fisico o solo per questioni psicologiche / ideologiche?

Perchè se evadere è dannoso anche sotto il punto di vista psicologico, noi ,TUTTI, evadiamo ogni giorno e nei più disparati modi, se invece è solo in termini fisici allora mi viene da dire, per come la penso io, che sono dannose solo certi tipi di sostanze, la cannabis e la marijuana no.

E vorrei nuovamente sottolineare che l'alcol da maggiore dipendenza che cannabis e marijuana. e il mio non è paragonare un argomento con un altro per prendere posizioni, ma è un dato di fatto.

Per la mia esperienza personale ti posso garantire che le uniche sostanze che mi hanno dato e mi danno dipendenza sono le sigarette e l'alcol, tutto il resto ( e ho provato molte cose) non lo hanno fatto nel modo più assoluto.

Comunque vorrei ribadire la mia opinione a riguardo visto che non mi sembra di averlo fatto nel primo messaggio.. SI alla liberalizzazione delle droghe leggere. perchè, come ha detto sospiro, credo nella libertà, e mi piacerebbe poter vivere in un paese LIBERO e democratico, in un paese dove falsi moralismi e questioni di interesse non intaccassero il libero arbitrio.

Facciamo un pò di chiarezza e capiamoci. Su diverse cose si è d'accordo, ma partiamo da presupposti diversi. Parliamo delle dipendenze... Che ci sia la dipendenza affettiva è un dato di fatto, ma è una dipendenza creata e formatasi nella psiche. La dipendenza creata da una droga è sia psichica che fisica. La differenza dove sta? Come hai detto anche tu (e sei una delle poche che lo afferma in questo forum) la dipendenza dalle droghe deriva da un malessere più profondo, un disagio, un bisogno interiore. Il problema quindi è alla radice. Se tu non ripari il guasto interiore avrai sempre un qualcosa da ricercare all'esterno. Nel primo caso però è solo psichica la dipendenza, nel secondo caso (quando si comincia a far uso di droga e si diventa dipendenti) è sia psichica (con in profondità un altro problema da risolvere) e fisica. A me sembra che ci sia una grossa differenza. Nel primo caso se ne può uscire "facilmente", nel secondo caso la situazione è molto più complicata perchè gli strati sono molti e più complessi. Al problema di base si è aggiunta la dipendenza fisica e psichica dovuta alla droga..... Ripulirsi da una dipendenza di droga e poi arrivare a guarire il buco interiore che ha spinto la persone verso la scelta della droga, penso che sia più arduo di uscire da una dipendenza affettiva. Anch'io posso parlare per esperienze vicine.... A parte questa visuale leggermente spostata mi pare, che anche tu sia d'accordo che dietro una dipendenza c'è un disagio...

Sulla domanda se evadere è dannoso...ti puoi dare una risposta solo tu, in base a come vedi la cosa. Da parte mia posso dire che inutile. Ce chi lo riterrà utile, ma fa parte del gioco. Le domande che abbiamo posto io e mio, non riguardavano se è giusto o sbagliato, ma semplicemente cosa c'è dietro...cosa interiormente c'è dietro. Anche qui tutti si danno le risposte che vogliono, e tanti mentono a se stessi. Ma va bene anche qui...il gioco è diventato delle parti e non una riflessione su una questione. Per il resto una persona può fare del proprio corpo e della propria psiche ciò che vuole. Mio ha riportato degli articoli interessanti sugli effetti dellla canapa. Uno se ne può fare un'idea e decidere se fa male o no, e in quale grado fa male. Liberissimi di scegliere. Per quanto mi riguarda a me non interessa alterare il mio grado di coscienza e violentare il mio corpo, ne cercare fughe o paradisi artificiali. So che che ha un effetto violento sulla psiche e sul corpo, e visto che il veicolo principale che ho su questa terra è il corpo, personalmente lo rispetto. Anche qui ognuno tira le sue considerazioni.

Sulle evasioni varie ti do ragione...Anche andare al cinema può essere un'evasione. Ma a mio parere non intacca violentemente il mio corpo e la mia psiche (dipende dai film :D: ). Ma questo è un metro di paragone mio. Certo c'è evasione, ma penso che la vita ti mostri sempre il conto. Tutto ti viene posto davanti e prima o poi non puoi più scappare. Rifugiarsi in una alterazione della coscienza dovuta a sostanze è diverso che andarsi a fare una passeggiata nel giardino dopo una litigata con la moglie. E' una fuga diversa... ma come ho detto anche quella fuga prima o poi dovrà essere "affrontata".

Sul fatto che la mariuana e la cannabis, non diano problemi fisici, non sono d'accordo. Ma oramai sull'argomento ognuno dice la sua. Ed anche qui subentrano le credenze proprie e le posizioni...Personalmente io guardo l'effetto che hanno avuto su di me, e sulle persone che mi stavano accanto....

Ritornare sul fatto che l'alcool mieta più vittime e faccia più danno, è fuori tema. Si sta parlando di una cosa e non si può valorizzare una cosa prendendo come riferimento un'altra cosa. Nessuno mette in dubbio l'affermazione e le statistiche, ma il dibattito è sulla legalizzazione della marjiuana e non sull'abolizione degli alcolici o sulla libertà di vendita che hanno questi. Sono questioni che andrebbero trattate in scomparti separati. E' come dire che è più innocente e bravo Pol Pot di Hitler (non prendete alla lettera l'esempio). Ragionando in questo modo si riesce a valorizzare tutto ciò che si vuole perchè lo si mette in paragone con altro che riteniamo inferiore o più pericoloso.

Anche tirare in ballo ciò che facevano nel passato è -a mio parere- fuoritema. In primis perchè il rituale era ben preciso e con uno scopo non di evasione e nemmeno di piacere come tanti affermano. Non era una fuga dalla realtà, ma un rito controllato dagli sciamani per portare alla visione di una realtà oltre il velo. Non v'era ne dipendenza da ciò, e nemmeno fuga dalla realtà. La visioni di tali mondi per alcuni durava anche solo una seduta...le tecniche erano diverse nelle varie parti del mondo....Questo tipo di realtà e di ricerca è praticamente impossibile da fare al giorno d'oggi, per una serie di motivi; ed uno è lo stato della psiche dell'uomo moderno. Lo stato di coscienza di uno sciamano o di un iniziato nel passato, era completamente diverso da quello di una persona del giorno d'oggi, prima che iniziasse il rito. Erano pienamente consci e preparati a quello che avrebbero fatto. Sapevano che era una via violenta. Non esiste nessun tipo di rituale conscio nel fumare al giorno d'oggi; nulla che possa essere lontanamente paragonato ai rituali del passato. V'è una evasione fine a se stessa e spesso incontrollata (chi non ha mai mischiato alcolici e fumo?)... Questa non vuole essere una critica all'evasione...ma penso che non ci siano punti di contatto tra le due cose.

Per quanto riguarda la legalizzazione o no non mi interessa prendere posizioni...ma nell'altro post ho espresso il mio pensiero riguardo alla libertà, come la intendo.

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Ritornare sul fatto che l'alcool mieta più vittime e faccia più danno, è fuori tema. Si sta parlando di una cosa e non si può valorizzare una cosa prendendo come riferimento un'altra cosa. Nessuno mette in dubbio l'affermazione e le statistiche, ma il dibattito è sulla legalizzazione della marjiuana e non sull'abolizione degli alcolici o sulla libertà di vendita che hanno questi. Sono questioni che andrebbero trattate in scomparti separati. E' come dire che è più innocente e bravo Pol Pot di Hitler (non prendete alla lettera l'esempio). Ragionando in questo modo si riesce a valorizzare tutto ciò che si vuole perchè lo si mette in paragone con altro che riteniamo inferiore o più pericoloso.

Anche tirare in ballo ciò che facevano nel passato è -a mio parere- fuoritema. In primis perchè il rituale era ben preciso e con uno scopo non di evasione e nemmeno di piacere come tanti affermano. Non era una fuga dalla realtà, ma un rito controllato dagli sciamani per portare alla visione di una realtà oltre il velo. Non v'era ne dipendenza da ciò, e nemmeno fuga dalla realtà. La visioni di tali mondi per alcuni durava anche solo una seduta...le tecniche erano diverse nelle varie parti del mondo....Questo tipo di realtà e di ricerca è praticamente impossibile da fare al giorno d'oggi, per una serie di motivi; ed uno è lo stato della psiche dell'uomo moderno. Lo stato di coscienza di uno sciamano o di un iniziato nel passato, era completamente diverso da quello di una persona del giorno d'oggi, prima che iniziasse il rito. Erano pienamente consci e preparati a quello che avrebbero fatto. Sapevano che era una via violenta. Non esiste nessun tipo di rituale conscio nel fumare al giorno d'oggi; nulla che possa essere lontanamente paragonato ai rituali del passato. V'è una evasione fine a se stessa e spesso incontrollata (chi non ha mai mischiato alcolici e fumo?)... Questa non vuole essere una critica all'evasione...ma penso che non ci siano punti di contatto tra le due cose.

se vedi davvero non corretto il modo in cui si sta argomentando il tema, allora dev'essere proprio cosi... ma se non si possono fare i paragoni che dici tu, quali altri esempi si possono fare per far capire l'insensatezza del proibizionismo su questa pianta? come posso spiegarti qualcosa se non la paragona a qualcosa che già conosci? come puoi sostenere di sapere alla perfezione ciò che dici sugli scamani in relazione all'uomo moderno?

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Perchè se evadere è dannoso anche sotto il punto di vista psicologico, noi ,TUTTI, evadiamo ogni giorno e nei più disparati modi, se invece è solo in termini fisici allora mi viene da dire, per come la penso io, che sono dannose solo certi tipi di sostanze, la cannabis e la marijuana no.

dannoso?? non dannoso....

un muro non è dannoso, ma ti impedisce di vedere magari il mare.....

la meditazione da un punto di vista (psicologico) è come la canna...è un fuggire per ottenere un qualcosa....parlo delle meditazioni per trovare il nirvana, quelle tecniche,,,,,io vivo meditando non mi impongo di meditare, meditare significa essere cio che è.....

Quando l'ego non ha più le distrazioni della vita, ha come un sesto senso che lo farebbe capitolare contro cio che è, la Verità, ingiusta, crudele, inesorabile per l'Io , spaventosa....allora che cosa fa?? Trova occupazione, un hobby, un'interesse, la Tv, una canna, una birra, tutto basta evitare di restare solo, li dove la Verità lo attende.....ma tanto prima o poi essa inesorabile arriva, e li , morto l'io, come un uomo in un fiume impetuoso che smette di andare contro corrente e fluisce diventando il fiume stesso.....

tutto cio non implica una cosa corretta è una errata, è la vita così com'è.....si può decidere di vedere o fuggirla, e la distanza tra te ed essa quantifica la sofferenza......

un'abbraccio cara xela sei molto saggia...

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no no no mio, mi fai fare casino, ho risposto ad una domanda di TempoFuoriLuogo immaginandola rivolta ad una vasta porzione di individui... che casino... non è ciò che succede in me quando lo faccio... mi sono forse espresso male ^_^

:D: lo so....lo so...così impari a rispondere per gli altri..... :;)::;): sto scherzando.....essere all'origine ovviamente significa essere nella purezza più assoluta non certo qualcosa da raggiungere....

Non vorrei che si capisse che se la cannabis venisse legalizzata l’italia diventerebbe un paese libero o viceversa, magari fossero questi i problemi del nostro stato…

Non dici affatto delle idiozie, trovo fantastico quello che dici… l’attrito ci deve essere perché nasce in me come nasce in te, poiché è nella nostra natura, ma il problema di fondo non è poi tanto la legalizzazione o meno se ci guardiamo bene… se legalizzando la cannabis si scatenasse un putiferio allora non varrebbe assolutamente la pena farlo, sarebbe giusto lasciare le cose come stanno senz’ombra di dubbio, ma non si può fermare ciò che scorre di nascosto dietro la società, perché magari è nascosto agli occhi di molti ma ben visibile a chi sa dove e cosa guardare.

Vorrei un paese in cui se una coalizione politica va al governo, fa quello che promette durante la campagna elettorale pensando con sincerità ai cittadini (che sia di destra o di sinistra non importa) se poi al potere ci sono degli avvoltoi che pensano solo al proprio interesse, che ci posso fare?, il mondo va avanti lo stesso, mi adatterò, cercherò di non covar rancore perché non porterebbe a nulla… ecco il problema di fondo del nostro paese, ecco la vera libertà (dal punto di vista giuridico e non interiore).

Se poi un giorno la maggioranza del nostro paese decidesse di legalizzare la cannabis per non so quali motivi, allora quella sarebbe una manifestazione della libertà, quindi se viene legalizzata la cannabis (mi fermo su questo tema, ma ci sarebbero tantissime altre cose da dire che scatenerebbero soltanto altra confusione) non è libertà di per sé, ma se c’è liberta allora viene legalizzata la cannabis.

(VERA) Libertà = causa.

Legalizzazione cannabis = effetto.

Per quanto riguarda la seconda parte del tuo discorso: In noi deve sorgere (come in realtà succede) il bivio del “cambiare ciò che è/non cambiare ciò che è”

Mi spiego: se ci fosse solo spazio “all’accettazione di ciò che è” senza il suo opposto vi sarebbe sterilità assoluta, ma in noi quando nasce l’accettazione, la individuiamo subito come sensazione perché la separiamo dalla non-accettazione. Ora, non si deve portare all’esasperazione nessuno degli estremi poiché non ci sarebbe equilibrio, ed allo stesso tempo non si deve esasperare l’equilibrio perché da tanto giusto che può sembrare è comunque un opposto di qualcosa (squilibrio). Il discorso è molto complesso, diciamo che è un continuo movimento della propria posizione psichica che comporta la stabilità nel movimento stesso, in pratica se vedi bianco guarda bene e cerca il nero, se vedi nero guarda bene e cerca il bianco, e poi anche tutti gli altri colori…

gate, gate, paragate, parasamgate, bodhi svaha!

io non credo si parli di cambiare cio che è, o non cambiarlo....ma divederlo così com'è! Poi solo poi si agira su esso e per esso e non per cio che sarà o meglio per cio che dovrebbe essere....

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se vedi davvero non corretto il modo in cui si sta argomentando il tema, allora dev'essere proprio cosi... ma se non si possono fare i paragoni che dici tu, quali altri esempi si possono fare per far capire l'insensatezza del proibizionismo su questa pianta? come posso spiegarti qualcosa se non la paragona a qualcosa che già conosci? come puoi sostenere di sapere alla perfezione ciò che dici sugli scamani in relazione all'uomo moderno?

per me anche loro fuggivano la realtà....cercavano di arrivare a un qualcosa mentre tutto era li, con loro immersi dentro..

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se vedi davvero non corretto il modo in cui si sta argomentando il tema, allora dev'essere proprio cosi... ma se non si possono fare i paragoni che dici tu, quali altri esempi si possono fare per far capire l'insensatezza del proibizionismo su questa pianta? come posso spiegarti qualcosa se non la paragona a qualcosa che già conosci? come puoi sostenere di sapere alla perfezione ciò che dici sugli scamani in relazione all'uomo moderno?

Certo che uno può paragonare...ma io personalemente se discuto di una cosa non ne metto dentro un'altra, per il semplice motivo che non se ne esce. E come parlare di certi problemi con la moglie e dire sempre "ma la mia ex fidanzata non faceva così". Non penso che nelle discussioni in parlamento (spero almeno) tirino in ballo cose altre cose per aver ragione per forza. Io capisco che siete legati a questo tema e volete difenderlo, ma a volte bisogna stare a mio parere sull'argomento. Di questo passo si potrebbe tirare in ballo la coca-cola e via discorrendo. La discussione (in alcuni casi scontro) è diventata tra un inutile "pro e contro" la legalizzazione. Personalmente volevo porre delle domande, le stesse che ha posto Mio...Non ho moltissimo da aggiungere...

Riguardo al tuo sospetto tra gli stati di coscienza di un uomo che eseguiva un rituale in una società del passato e lo stato di coscienza di un ragazzo che semplicemente cerca un'evasione al giorno d'oggi, non so che dirti. Se vuoi ci credi, se no no....Penso di aver letto diverse cose in passato. Aggiungo una cosa importantissima. Oltre ad essere preparati a quello che facevano e in alcuno casi seguiti da una guida (sciamano) il viaggio che alcuni iniziati facevano era assolutamente conscio, in uno stato di presenza totale. Non c'era un perdersi come qualcuno ha affermato (e quindi una fuga), anche se lo stato di coscienza si alterava. Anche qui si può credere o non credere a ciò che dico e contestarlo....Non è un problema...Ho solo affermato -che secondo il mio punto di vista- tante cose messe in ballo per difendere una cosa hanno un peso relativo se non nullo, perchè non reggono il paragone. Si può discutere al presente su fatti, attraverso domande e risposte...Ma anche in questo caso di fatti ce ne sono discordanti...abbiamo libri che affermano una cosa e libri che affermano un'altra, e persone che difendono una cosa e chi un'altra...Penso che la discussione a riguardo sia diventata sterile, perchè oramai ci si è entrati nel vicolo cieco delle proprie convinzioni mentre spesso le domande di Mio vengono sistematicamente ignorate (o quasi). Per quanto riguarda la legalizzazione -ripeto- è un problema che non mi pongo...

Saluti

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si dia il caso che invece è proprio di questo che si parla.

legalizzare.. o meno .

cioè chi è a favore o meno del proibizionismo . e prechè.

io ricordo che quando fumavo le canne ne avevo un leggero senso di benessere un momento piacevole e rilassante..

non mi sembra che in questo chi sia evasione . o fuga o altro . .

per cui non mi sembra che ci siano argomenti validi per la non legalizzazione..

spero che in futuro un ragazzo che vuole prendersi dieci minuti di relax non debba andare da uno spacciatre. tutto qui .

poi se si vuole fare l' eroina il discorso cambia..

ma anche li sarebbe meglio se lo facesse in un ambito controllato e legalizzato ..

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Certo che uno può paragonare...ma io personalemente se discuto di una cosa non ne metto dentro un'altra, per il semplice motivo che non se ne esce. E come parlare di certi problemi con la moglie e dire sempre "ma la mia ex fidanzata non faceva così". Non penso che nelle discussioni in parlamento (spero almeno) tirino in ballo cose altre cose per aver ragione per forza. Io capisco che siete legati a questo tema e volete difenderlo, ma a volte bisogna stare a mio parere sull'argomento. Di questo passo si potrebbe tirare in ballo la coca-cola e via discorrendo. La discussione (in alcuni casi scontro) è diventata tra un inutile "pro e contro" la legalizzazione. Personalmente volevo porre delle domande, le stesse che ha posto Mio...Non ho moltissimo da aggiungere...

Riguardo al tuo sospetto tra gli stati di coscienza di un uomo che eseguiva un rituale in una società del passato e lo stato di coscienza di un ragazzo che semplicemente cerca un'evasione al giorno d'oggi, non so che dirti. Se vuoi ci credi, se no no....Penso di aver letto diverse cose in passato. Aggiungo una cosa importantissima. Oltre ad essere preparati a quello che facevano e in alcuno casi seguiti da una guida (sciamano) il viaggio che alcuni iniziati facevano era assolutamente conscio, in uno stato di presenza totale. Non c'era un perdersi come qualcuno ha affermato (e quindi una fuga), anche se lo stato di coscienza si alterava. Anche qui si può credere o non credere a ciò che dico e contestarlo....Non è un problema...Ho solo affermato -che secondo il mio punto di vista- tante cose messe in ballo per difendere una cosa hanno un peso relativo se non nullo, perchè non reggono il paragone. Si può discutere al presente su fatti, attraverso domande e risposte...Ma anche in questo caso di fatti ce ne sono discordanti...abbiamo libri che affermano una cosa e libri che affermano un'altra, e persone che difendono una cosa e chi un'altra...Penso che la discussione a riguardo sia diventata sterile, perchè oramai ci si è entrati nel vicolo cieco delle proprie convinzioni mentre spesso le domande di Mio vengono sistematicamente ignorate (o quasi). Per quanto riguarda la legalizzazione -ripeto- è un problema che non mi pongo...

Saluti

È divertente perché potremo andare avanti all’infinito…

Ho capito quale nota tu rilevi stonante… ma il fatto è che per forza se si parla di cannabis prima o poi (indirettamente o meno) si arriva al punto in cui la si paragona ad altre sostanza psico attive.

Se parlo della fibra di canapa mi viene de paragonarla al cotone (o altre fibre naturali o sintetico).

Se parlo dell’olio di canapa mi viene da paragonarlo al petrolio (o altre forme di energia simili).

Forse tu hai notato che molti hanno calcato troppo la mano sui paragoni con altre cose simili, e la trovo giusta questo tuo puntalizzazione.

Poi trovo che parlare dei “pro e contro” non è quasi mai inutile perché questo sta alla base di ogni nostra scelta personale o comunitaria.

Esiste chi fa uso di sostanze (alcol, marijuana, cocaina, eroina…) solo per il puro scopo di sballarsi mentre c’è anche, allo stesso tempo, chi usa cocaina (masticando le foglie) perché fa parte della propria cultura, c’è chi usa l’eroina (o altri derivati dell’oppio) a scopo terapeutico…

Se poi ci addentriamo nella religione rasta, i quali adepti accettano gli insegnamenti teologici e morali di Gesù, custoditi dall'antichissima tradizione etiopica ortodossa, che fanno uso di marijuana perché la utilizzano come erba medicinale, ma anche come erba meditativa, apportatrice di saggezza, ausilio alla preghiera. Essi sostengono che l'erba Ganja sia cresciuta sulla tomba del re Salomone, chiamato il Re Saggio, e da esso ne traggono forza. La marijuana è anche associata all'Albero della Vita e della Saggezza che era presente nell'Eden a fianco dell'Albero della conoscenza del bene e del male.

quindi chi fa uso di marijuana non deve avere per forza dei problemi da cui vuole fuggire, come è vero anche il contrario.

Questo topic è un esempio lampante di come una giustizia assoluta non può essere concepita, poiché ci sarà sempre qualcuno che valuta scorretto ciò che questa giustizia assoluta propone.

Se tu valuti che non è importante questo argomento mentre qualche altro utente pensa il contrario, pensi che ci sia chi ha più ragione o meno?

Per quanto riguarda le risposte ignorate, io ho cercato di non ignorarle, magari anche rispondendo indirettamente, ma è così che va, siamo in un forum dove ognuno può rispondere o meno (per un qualsiasi motivo) alle domande poste. E’ difficile trovarsi…

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la meditazione da un punto di vista (psicologico) è come la canna...è un fuggire per ottenere un qualcosa....parlo delle meditazioni per trovare il nirvana, quelle tecniche,,,,,io vivo meditando non mi impongo di meditare, meditare significa essere cio che è.....

ahi ahi, io mi pento di aver parlato in maniera scorretta (indirettamente o meno) del buddismo in passato (o altre religioni in cui si fa uso della meditazione), ma così mio uccidi il buddismo, se davvero credi in ciò che hai affermato allora vorrei che tu fossi il mio maestro, puoi indicarmi qual'è la via?

ovviamente stavo scherzando :abbr: ... scusate per il fuori tema ma me lo volevo concedere :huh:

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io ricordo che quando fumavo le canne ne avevo un leggero senso di benessere un momento piacevole e rilassante..

non mi sembra che in questo chi sia evasione . o fuga o altro . .

per cui non mi sembra che ci siano argomenti validi per la non legalizzazione..

spero che in futuro un ragazzo che vuole prendersi dieci minuti di relax non debba andare da uno spacciatre. tutto qui .

poi se si vuole fare l' eroina il discorso cambia..

ma anche li sarebbe meglio se lo facesse in un ambito controllato e legalizzato ..

riassumendo, la vedo come dici tu leftfield

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