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  1. Vivo un rapporto a distanza da circa quattro anni, pur avendo due caratteri totalmente opposti finora le cose sono andate avanti in maniera accettabile, discrete frequentazioni reciproche presenze epistolare abbastanza continua e quotidiana. Arrivo al dunque: circa 10 giorni fa la mia partner ha avuto una delusione in famiglia di una gravità estrema, il fratello maggiore di 63 anni entrato in rovina dopo anni di brillante carriera. Batteva spesso cassa chiedendo somme consistenti sia alla vecchia mamma (convivente con la mia partner) sia con la mia partner stessa, tutto questo a suo dire per portare avanti l'andamento della sua famiglia. La mia partner si è trovata improvvisamente il fratello crollato in depressione totale, immaginando anche potesse compiere un atto estremo. La scoperta è stata che tutti questi soldi andavano alla moglie la quale sperperava in vestiti e spese varie fino e non pagare l'affitto di casa. Sfratto immediato, lui è andato via da casa distrutto, la mia partner si è fatto in quattro per trovargli un alloggio. Da quel momento, dopo aver ricevuto un messaggio da parte di lei di terribile stanchezza mentale e di richiesta di pace ho avuto solo una telefonata e un messaggio, chiedendo un momento di isolamento. Ormai sono passati 10 giorni, ho avuto solo un messaggio che ribadiva il suo grande dolore specificando la mia importanza nella sua vita. Mi chiedo… È normale tutto questo? Ieri mi ha scritto dicendomi "da lunedì avrò tempo per sentirti". A me sembra un comportamento surreale, ho paura di ricevere questa telefonata, ho paura di avere reazioni verbali violente. E vero che ognuno di noi inconsciamente vorrebbe che il comportamento altrui fosse lo stesso nostro. Io non avrei agito in questo modo, sono tentato di darle addosso pur avendo grande amore nei suoi confronti, direi immenso. Domanda: ci si può isolare con l'uomo amato fino a questi livelli? Per un fratello caduto in disgrazia come mezz'Italia e per la cognata e nipoti scoperti a fregare danaro per i propri comodi. Lo so, è dura, sono molto indeciso se andare in contro a un cordiale congedo oppure riuscire a capire ciò che non capisco e che non avrei mai fatto al posto suo. Io avrei chiesto conforto alla mia donna amata. Grazie
  2. Ciao a tutti ho 25 anni e sono fidanzato da 3 anni, dopo pochi mesi da quando ci siamo fidanzati ho cominciato a perdere quella passione che ci legava all'inizio il che mi ha portato a circa un anno dal fidanzamento a chiederle una pausa, sono però tornato da lei perché credevo che fosse la ragazza della mia vita. Il fatto è che siamo molto diversi, lei è gelosamente ossessiva nei miei confronti, fa continui progetti su una vita assieme, casa, matrimonio, figli. Io invece non provo quasi alcuna gelosia e non ho intenzione nel breve termine di creare una famiglia, do priorità ai miei obiettivi di lavoro e di vita. Penso spesso che non siamo fatti l'uno per l'altra, ma quando mi passa per la testa l'idea di lasciarla non vorrei che lei stia male per questa cosa e mi convinco che lei è la ragazza migliore che possa avere e che devo accettare che le cose siano così. Il problema è che non ho più neanche desiderio nei suoi confronti, provandolo per altre donne. Come affrontare questa situazione? io so che la scelta migliore sarebbe lasciarla ma non trovò il coraggio di farla stare male, di rovinare tutto quello che abbiamo fatto fin adesso
  3. Ciao a tutti,vi scrivo per un disagio che mi attanaglia per tutto o quasi il tempo in cui rimango sveglio.Ho avuto in passato problemi con l'ansia e la depressione non diagnosticati da nessuno comunque ansia sicuro attacchi di panico. Ho avuto una storia che mi ha segnato profondamente. Ad oggi ho una storia con una ragazza straniera. Inizialmente mi facevo sempre domande se fossi innamorato o meno. Un giorno poi e partita per la sua terra e successe una cosa per cui tutto il sentimento usci fuori in una botta avevo paura di perderla e senti tutto l'amore che avevo per lei. Passati i mesi, siamo stati un po' lontani ci siamo visti durante le vacanze natalizie e di nascosto un altro mese per 3 giorni perchè i miei partivano per l'estero e potevamo stare da soli. Ma ahime è stato l'inizio della catastrofe. Sono stato con lei in macchina finchè i miei partivano e non volevo altro che stare con lei. Quando poi i miei se ne sono andati e sono rimasto solo con lei dubbi fisse paura che non fosse la ragazza giusta, e verso l'ultimo giorno anche nausea. Ho pensato pure meglio che mi trovo una italiana come me meno problemi ecc ecc. Da allora ne ho parlato anche con lei, lei un angelo che mi sopporta, il mio io non vuole lasciarla un'altra parte invece mi fa stare male. Nausea, paura di sentirla al telefono preferisco infatti massaggiare su whatsapp. E ho visto in lei tanti difetti che all'inizio non ho proprio visto anzi io vi dirò all'inizio non pensavo mai che una ragazza così bella potesse stare con me invece ora la vedo bruttina. Ma che cavolo? MI sento veramente una schifezza vorrei soltanto cancellare quell'esperienza ad oggi quasi non sento nulla ma ad esempio quando l'altra volta ero sul punto di interrompere la relazione non volevo proprio non riesco a lasciarla non perchè ho paura ma non voglio. Come già detto vorrei amarla come prima di quel mese.Cosa ho? COsa mi è preso? Perchè questa cosa non mi lascia in pace?
  4. Salve a tutti, spero di riuscire a rendere chiaro il mio dilemma per ricevere confronto. Ho 26 anni e sono fidanzata da circa 4 anni con un ragazzo della mia età. Il rapporto non è nato subito, ma ha avuto una fase iniziale di corteggiamento (da parte mia). Quando, dopo un po' di tempo, la frequentazione è diventa assidua e, per così dire, si è ufficializzata, la visione che avevo di lui era di una idealizzazione rosea e perfetta: non potevo chiedere di più alla vita, lui mi amava, io lo amavo e tutto mi sembrava idilliaco. Lui mi ha poi presentato alla sua famiglia: da quel momento per me le cose sono letteralmente "involute". La nostra relazione si è allargata a un rapporto a tre con la madre. A me sembra che lui abbia con sua madre un rapporto patologico perchè dipende materialmente da lei in tutte le faccende di casa e di cura personale e lei è totalmente appagata del suo ruolo di tuttofare per il figlio. Per sua ammissione, la madre ama fare tutto al posto del figlio perchè "le piace comandare", così la sua figura è sempre onnipresente, anche nei discorsi di lui, che dice di aver bisogno di questo attaccamento familiare perchè gli è mancato negli anni di studente fuori sede. La situazione non mi darebbe fastidio se si esaurisse nelle mura domestiche di casa sua, ma purtroppo l'attaccamento per me eccessivo a sua madre si ripercuote nella relazione di coppia: lui vuole che io accetti di stare sempre a casa sua, sere incluse, vuole che io dorma a casa sua, che vada in vacanza con lui e i suoi perchè così può avere tutto il "pacchetto": madre, padre, fratelli e ragazza attorno a lui. Mi sembra di non essere la sua donna ma un'appendice della sua famiglia con cui, occasionalmente, quando lui ha voglia, può fare sesso ed essere coccolato. La madre, per conto suo, dice di considerarmi una figlia, ma dagli unici discorsi che fa con me ho il sospetto che mi ritenga solo un apparato riproduttivo ambulante in grado di darle dei nipoti. Lui mi dice che desidera una vita con me, che vuole sposarmi e avere figli, ma mi chiedo come possa essere un nostro futuro con queste premesse. Non so come affrontare la situazione e fargli capire che sta esagerando; ogni volta che tocco l'argomento lui nega di essere mammone perchè pensa che tutto questo sia normale.
  5. Forse la mia storia è più comune di quanto penso. Esco da una separazione ormai conclusa e ben superata che mi ha dato un bimbo di 5 anni. Un'anno fa ho conosciuto un ragazzo che frequento tutt'oggi. La nostra storia è nata e sta crescendo nel modo più semplice possibile. Lui non ha contatti con il bimbo, ci vediamo infatti nelle mie serate "libere" o quando il piccino dorme. Sono giovane ma pur sempre mamma. Voglio il meglio per mio figlio e se una persona vuole un posticino nella sua vita lo deve fare con amore e sincerità. Il papà fortunatamente è presente ed io non ho alcuna fretta di rimpiazzare la figura maschile nella vita del mio piccolo. Premesso questo, negli ultimi mesi ho notato atteggiamenti contraddittori nel mio ragazzo.. passava dal "parliamo di futuro" al menefreghismo più totale nel giro di pochi giorni. Logicamente ho cercato di capire.. finché mi ha finalmente ammesso (dopo tanto dolore..) di essere spaventato dal mio "pacchetto" sente emozioni forti coinvolgenti e importanti verso di me e sa che nel momento in cui lo ammetterà a se stesso dovrà fare i conti con questa realta per la quale non è pronto..e tutto ciò gli crea dei blocchi! Gli ho ripetuto che non deve sentirsi appesantito da responsabilità che non gli sto dando per il momento.. di concentrarsi su di noi che tutto il resto arriva da solo con naturalezza! Lui si è aperto e finalmente mi ha detto di vivere tutto questo con più sincerità da parte sua. Il problema è che sono combattuta, non so a questo punto quanto possa valere la pena dargli i suoi tempi..convivo con la paura che alla prima realtà piu leggera, sparirà lasciando il vuoto dentro e la delusione per avergli dato tutta la mia comprensione e il mio appoggio. Vorrei capire quale possa essere l'atteggiamento più corretto per proteggere me stessa e quello che credo si stia costruendo. Le emozioni ci sono, i sentimenti anche..manca solo la spensieratezza di una qualsiasi coppia giovane che ha voglia di crescere assieme e di condividere.. Lui mi ha confessato che sperava di riuscire a cambiare invece più la nostra storia prosegue più sente di non essere assolutamente pronto ma l'ultima cosa che vuole è rinunciarci..si sentirebbe a pezzi So che se dovessi chiuderla, lui torna a bussare, ma non so con che sincerità affronterebbe questa pressione voluta!! .. che faccio? Vorrei sparire da tutto..
  6. Mi chiamo Fabio, ho 17 anni, ho sempre passato un'esistenza difficile tra vari problemi e purtroppo non so a chi rivolergmi. La mia ragazza, con cui sono fidanzato da 2 anni e qualche mese, numero piccolo ma relativamente grande, almeno per me, si è confessata con me dicendomi che non ami ama più, e questa cosa mi ha distrutto del tutto. Prima di conoscerla la mia voglia di vivere si era spenta, solo con lei si era riaccesa, e ora si è spenta di nuovo. Abbiamo sempre avuto una relazione sincera e seria, fiducia massima senza tradimenti o cose del genere, nessun eccesso, una vita sessuale sana e tantissimo amore reciproco. Andava tutto perfettamente, ovviamente essendo giovani avevamo in testa mille progetti e mille sogni, i quali stavano cominciando a prender forma piano piano, ma da un giorno all'altro è crollato tutto. Il motivo? Il mio amore per lei era ossessivo, lei era ed è tutt'oggi tutta la mia vita, girava tutto attorno a lei, ne ero totalmente dipendente, e mi rendo conto che sia sbagliato. Vorrei sfogarmi con qualcuno, ma non so con chi. Tutti mi dicono le solite quattro cose che la vita va avanti, ci sono molti amori e che bisogna passarci per diventare forti bla bla bla, ma nessuno sa come io mi senta, tutti credono che sia un ragazzino dato che ho solo 17 anni, quando invece quelli che mi conoscono sanno benissimo che ho la mentalità già da "adulto", e forse è qui che nasce il problema. Io so che lei è la mia donna, lo sa anche lei, ma è confusa, non si rende conto che dalle parole che usa e da come si comporta con me mi ama, non lo vuole vedere, non ci crede. Vorrei parlarne con qualcuno che mi capisca
  7. Salve, Buon pomeriggio a tuttii :) Sono nuova in questo forum e non so ancora bene come muovermi...scrivendo in questo forum mi rivolgo ad una figura specializzata ma anche a tutti coloro che hanno voglia di darmi una mano Mi chiamo Sara , ho 20 anni e da 4 sono fidanzata con un ragazzo che si chiama Lorenzo lui è 2 anni più grande. Tra di noi non ci sono mai stati grandi problemi o comunque siamo sempre riusciti a risolverli.Ora viviamo un relazione a distanza ,da un anno io mi sono trasferita per studiare a 700km da casa. Non è un periodo facilissimo abbiamo orari diversi lui è impegnatissimo per la laurea studia molto e di conseguenza è molto stanco, ma nonostante ciò ho tantissima voglia di vederlo. Ma voglio parlarvi di suo fratello Alessio più grande di lui di qualche anno. Sono molto simili (spesso la gente si confonde) Alessio è un po più alto e ha un naso piu carino a mio parere ...ma se dovessi riscegliere senza dubbio sceglierei ancora una volta Lorenzo che reputo nel complesso molto più bello, ma non posso assolutamente negare che Alessio è altrettanto bello e attraente. Sono qui perché spesso sogno Alessio, lo sognato anche sta notte. 1°sogno: eravamo in camera da letto dei miei genitori io Alessio e Lorenzo, difronte allo specchio io al centro. entrami avevano le mani intorno alla mia schiena ma ad altezze diverse tanto che non si accorgevano che mi stavano abbracciando entrambi. Alessio mi sussurrava : <<E' vero che vuoi piu bene a me??>>. 2°sogno: ero seduta in braccio a lui, davanti alla sua famiglia meno che Lorenzo, ci toccavamo le mani e parlavamo in maniera molto sensuale. Tra l'altro ho sognato alcuni baci. Tra me e Alessio nn c'è nessun tipo di rapporto o meglio parliamo poco ci cambiamo gli auguri a natale pasqua e comlpeanno. Spesso mi sembra che mi guardi e poi distolga lo sgardo ma magari è solo un mia impressione. Cerca di evitami e quasi mai mi tiene in considerazione. Spesso ci incontriamo sono sicura che mi vede ma nn mi saluta , tranne se lo faccio io per prima. Per esempio al suo compleanno gli ho inviato gli auguri su fb con un giorno di ritardo e quindi ho preferito inviargli un messaggio privato, lui nn mi rispondeva se pur in linea poi si e disconnesso e dopo poco anch'io mi sono messa off-line, appena sono off-line mi risponde: ...nessun problema Graziee. In somma mi evita...non so se è vergogna (ma nn credo essendo lui piu grande e molto sicuro di se) se magari mio odia oppure boooh nn so darmi altre spiegazioni ... QUINDI CHIEDO A VOIIII cosa ne pensate?? P.s: Alessio è fidanzato con una ragazza che vive nella mia stessa città con lei si è stretto un rapporto superficiale ma cmq piu profondo di quello che c'è tra me e lui. Lei infatti tempo fa mi parlo di una crisi che stavano attraversando per colpa della lontanaza e qualche distrazione da parte di Alessio. Come avrete capito voglio sapere se sono attratta da lui o se lui lo è da me.....magari a livello inconscio o se c'è qualche altra motivazione che mi sfugge....anche perché questi sogni e questi pensieri mi fanno sentire in colpa nei confronti del mio ragazzo ... GRAZIE IN ANTICIPO
  8. Sono fidanzato da 5 anni e ho un problema. In pratica negli ultimi mesi sento la necessità di una pausa (non so quanto lunga) e di fare nuove esperienze. Quella con cui sto è la mia prima e unica fidanzata e purtroppo, a 28 anni, sta riaffiorando la voglia di fare le esperienze che non ho mai fatto da adolescente, causa una troppa timidezza e insicurezza. Adesso a distanza di anni è come se mi fossi "svegliato xxxxxxxxxxx" forse per la maturità dovuta dall'età, forse per una minima esperienza acquisita con questa ragazza che ho adesso. E come se mi dicessi "guarda che puoi avere tutte quelle che vuoi". I rapporti con lei sono buoni, ma comunque ci sono dei problemi qua e la. Lei è una ragazza diciamo un po' particolare, e nonostante le voglia un bene dell'anima sento che manca qualcosa. Ad esempio il sesso ormai è diventato raro e se ogni tanto provo a farle anche solo una carezza o bacio lei si ritrae, quasi infastidita. Insomma c'è dell'affetto ma, almeno da parte mia, sta quasi diventando un affetto fraterno, mi viene più da proteggerla e curarla come fosse mia figlia piuttosto che fare altro. Ultimamente sto chattando con un paio di ragazze con cui abbiamo pure scambiato delle foto e mi hanno anche chiesto più o meno esplicitamente di uscire. Adesso non so cosa fare, se uscire o meno e soprattutto se e cosa dire alla mia ragazza. Ora, prima di tirare fuori tutti i soliti perbenismi (gli stessi che ultimamente alimentano la mia rabbia interiore) voglio dire che anche lei non è mai stata una santa. Ha avuto molti ex, si sente con degli amici su skype e anche quando stava con me ha avuto qualche piccola "svista". Una volta per vendicarsi di me perché avevamo litigato e si era sentita insultata aveva avuto apposta una mini storia con un ragazzo, poi un'altra volta ad un corso c'era stato un bacio a stampo con un compagno. Lei è stata la baciata e non viceversa.. però… Detto questo c'è da dire che lei mi ha sempre detto tutto, non so se mi ha tenuto nascosto qualcosa di queste "storielle" o meno, non lo saprò mai e sicuramente non voglio indagare adesso. Il problema è che io devo essere sempre il passivo e per natura sono abbastanza calmo, quindi lei non ha paura a dirmi nulla e io alla fine ci sono sempre sorvolato sopra. Il discorso cambia se sono io a tirare fuori qualcosa, so già che mi appenderebbe al muro.. Per la serie: lei può fare tutto io neanche guardarmi intorno. Delle volte lei mi dice quasi serenamente che potrebbe aspettarsi un mio ripensamento, altre volte invece fa delle scenate di gelosia che mi mettono quasi paura. Ormai anche in famiglia mi conoscono tutti e davvero non so cosa potrebbe accadere se la lasciassi.. e questa è la cosa peggiore. Lei si è attaccata a me molto più di quello che era con i suoi ex, e un mio allontanamento non so come potrebbe essere preso. Anche perché so che lei sotto sotto è molto insicura e non so veramente cos'aspettarmi. Io però non la abbandonerei mai e comunque se avesse bisogno di me io ci sarò sempre. Ora, però, non so cosa fare. Sento questa rabbia e irrequietezza che mi spinge a fare qualcosa magari di moralmente non molto corretto, ma non ci posso fare nulla. Magari poi mi prendo solo delle bastonate, ma va bene.. Voglio solo fare esperienze positive o negative che siano. Magari invece capisco che lei è quella giusta. Cosa mi consigliate di fare? Di sicuro non voglio portarmi a letto un'altra a sua insaputa, questo non lo farei mai. Però anche dirle che esco con una della chat, so che non lo accetterebbe mai. O le dico che esco con una mia amica, l'unica che ho che non vedo però quasi mai e lei non conosce, magari è una mezza verità che può funzionare. La cosa più sensata sarebbe lasciarla subito e poi fare queste cose.. ma non vorrei pentirmi e poi ritrovarmi con un pugno di mosche in mano. E' come se prima volessi testare la situazione con qualche uscita "amichevole" e capire se il mio è solo un fuoco di paglia o c'è un malumore serio, patologico sotto. Ho anche un senso di oppressione, perché entrambi andiamo verso i 30 e ormai non si può scherzare più. Ma la volta che si va a convivere è un casino se lei non è quella giusta. Io non riesco, non trovo la forza, di costruire qualcosa che potrebbe non stare in piedi. Delle volte vedo dei fidanzati e mi dico guarda che bel rapporto.. poi vedo io e lei mi vengono in mente tutti i difetti possibili. Cosa posso fare? Con queste due ragazze esco? Cosa dico inizialmente a lei? So che a lungo andare nei fidanzamenti si scende poi a compromessi, quindi magari sono normale e non me ne rendo conto. Oppure, e la cosa mi spaventa, la mia irrequietezza e fondata e dovrei dare uno scossone, che sicuramente non sarà indolore.
  9. Cari utenti, ho letto alcune delle vostre risposte e le ho trovato parecchio interessanti. Per cui ho pensato di invitarvi a collaborare a una mia Ricerca in corso. Sono Dottoranda di Ricerca all'Università di Catania. Si tratterebbe di compilare un questionario (anonimo) che posso spedirvi per email, se volete e se mi scrivete a questo indirizzo: robertalacara@libero.it Sarò felice, eventualmente, di ricevere le vostre proposte. Di solito accolgo volentieri anche i vostri racconti e/o pagine di diario, sia di donne che hanno subito violenza che NON. Se vi va, scrivetemi! Grazie e un saluto a tutti! p.s.: la Ricerca cerca di speigare delle ipotesi circa la scelta del partner. Roberta
  10. Salve a tutti... Per la seconda volta mi accingo a scrivere su questo forum per chiedere aiuto e consigli a tutti voi. Il problema è complesso e, pur dilungandomi, forse non mi sarà possibile esporlo con sufficiente chiarezza. Ad ogni modo, iniziamo. Io conosco questa ragazza da tre anni... E da tre anni ho capito che era speciale. Frequentiamo l'ultimo anno di liceo... Lei è molto timida e di buon cuore... Ho maturato con lei un ottimo rapporto di amicizia, che l'ha fatta diventare la mia migliore amica e la persona più importante della mia vita. Lo stesso vale per lei. Negli ultimi mesi, però, siamo stati soggetti ad un profondo cambiamento. Lei era diventata indispensabile per la mia giornata, ed io per la sua. Non siamo più riusciti a fare a meno dell'altro, ed è subentrato il contatto fisico. Per più di un mese siamo andati avanti a coccole, carezze e bacetti... Ma continuavamo a definirci migliori amici. Era logico che l'amicizia fosse stata superata da un pezzo, eppure lei è sempre sembrata per niente propensa ad ammetterlo. Una settimana fa ho voluto fare il grande passo e piano piano, con dolcezza, l'ho baciata. Era ok, eravamo ufficiosamente insieme ora. Ma dopo 3 giorni di apparente felicitá, lei ammette di essere distrutta dalla cosa. Dice, in primo luogo, che la sua vita, cosi come l'aveva programma lei, avrebbe dovuto essere priva di rapporti sentimentali... Poiché ha scelto un mestiere ( hostess ) che non le permetterà di concedere a se stessa un tale lusso. Io ci sono rimasto male, talmente male che non ho mangiato per tutto il giorno... Abbiamo discusso, ho provato a farle cambiare idea, ma niente. Ho meditato un bel po, solo, lontano dal resto del mondo... Ed ho capito di amare questa ragazza. Si, amare. Allora l'ho detto a lei... Lei ha detto ( e continua a sostenere ) di essere "incapace di amare"... È stata parecchio male per come mi aveva fatto sentire... Non sono mai stato cosi male in vita mia. Ha pianto molto, ed ho pianto anche io... Cosa che non facevo da molto tempo, e mai ho fatto per questo motivo. Lei continuava a dirsi non pronta per intraprendere un rapporto di questo tipo. Oggi, dopo che ho fatto notare a lei che non sarebbe stato possibile tornare come prima, amici, si è buttata a tappeto completamente. Io sono la persona più importante della sua vita e non vuole perdermi. Ma io la amo... E questo suo rifiuto ha generato in me una sensazione di odio-amore nei suoi confronti; Più la amo, più la odio perchè il mio amore non è corrisposto... Più la odio, più odio me stesso perchè faccio stare male la persona che amo. La situazione sembrava essere totalmente in stallo... Ma forse ecco la svolta. Abbiamo optato per una terza via: provare a impegnarci insieme per restare uniti... E per innamorarci. Ma lei non mi promette nulla. Cosa dovrei fare? Ogni consiglio, cosi come ogni qualsivoglia tipo di considerazione sulla faccenda è preziosa! Sto male... sto male come non sono mai stato. "Misere Amantis".

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