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Benessere Economico


Ospite filotea

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Ego, potresti provare a migliorare i tuoi prodotti dialettici mettendoci un jingle (tipo tàttaràtta-tàra-tà..tà).

Non so quanto cambierebbero in qualità, ma provare non costa molto.

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Ego , ma per quale ragione ti da fastidio ammettere che esiste un problema ?.. ne hai paura ?.

continui a difenderti da un principio di realtà .

perchè ?.

se non risolvi prima questo problema la discussione è sterile.

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Ego , ma per quale ragione ti da fastidio ammettere che esiste un problema ?.. ne hai paura ?.

continui a difenderti da un principio di realtà .

perchè ?.

se non risolvi prima questo problema la discussione è sterile.

altrochè se cè un problema!

il problema è che, di fronte a un problema, molte persone (non tutte fortunatamente), pensano solo a frignare e ad aspettare che siano gli altri a risolverlo al posto loro :rolleyes:

vuoi vedere che semmai si riuscisse a risolvere questo di problema, di rimbalzo se ne risolverebbero molti ma molti altri? :Thinking:

è un pò come curare la malattia; se ti cimenti sul sintomo prima o poi ti si ripresenteranno altre manifestazioni; se invece curi il problema alla radice per patologie simili stai tranquillo :ola (4):

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Prendiamo un altro caso, quello di cui si parlava qui:

http://www.psiconline.it/forum/index.php?s...st&p=269080

In questo caso si fa un po' di fatica a capire qual'è la domanda e qual'è l'offerta...

cioè qual'è il "bene" messo sul mercato, chi è il "consumatore" ecc... :Thinking:

cosa devo leggere esattamente di quel topic? :Straight Face:

cmq indipendentemente da chi siano gli attori, cè sempre qualcuno che chiede a qualcun'altro che da. non ci si può fare niente :Batting Eyelashes:

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Il "caso" di mercato è quello nel post linkato. Lo riporto direttamente qui:

... leggo dal Sole 24 Ore:

Viene reintrodotto lo staff leasing. La misura è pensata soprattutto per le aziende di piccole dimensioni che potranno

disporre di competenze professionali a costi contenuti.

Qui chi è che chiede (domanda), chi è che dà (offerta) e qual'è il "prodotto"?

Ah... e come viene determinato il prezzo?

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altrochè se cè un problema!

il problema è che, di fronte a un problema, molte persone (non tutte fortunatamente), pensano solo a frignare e ad aspettare che siano gli altri a risolverlo al posto loro :rolleyes:

vuoi vedere che semmai si riuscisse a risolvere questo di problema, di rimbalzo se ne risolverebbero molti ma molti altri? :Thinking:

è un pò come curare la malattia; se ti cimenti sul sintomo prima o poi ti si ripresenteranno altre manifestazioni; se invece curi il problema alla radice per patologie simili stai tranquillo :ola (4):

e chi pensi che lo possa risolvere.. il poveraccio che non riesce a pagare le bollette ?.

o chi ?.. dai spara..

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e chi pensi che lo possa risolvere.. il poveraccio che non riesce a pagare le bollette ?.

o chi ?.. dai spara..

una mentalità diversa basterebbe per risolvere non solo il problema economico, ma tanti altri problemi legati alla collettività e allo stato in generale :ola (4):

per non andare ot, prendiamo in riferimento il problema micro-economico da te citato (bolletta)

una fabbrica di auto, poveraccia, non ha più entrate sufficienti per coprire le spese, di conseguenza non può più continuare la sua attività.

gli operai che lavoravano li non ch'anno più lavoro, e non se possono paga più le bollette, che fanno?

- operaio problematico: si avvale dei diritti dei lavoratori per pretendere il diritto al mantenimento a vita. si appollaia sui tetti pretendendo che la fabbrica riapra, ignorando il fatto che non ha più le risorse per farlo. nel peggiore dei casi prende in ostaggio un intera città (roma fra tutte :icon_rolleyes: ), ignorando anche in questo caso che macroscopicamente, bloccando per diversi giorni uno dei punti focali dell'economia stessa, non fa altro che ostacolare la pur remotissima possibilità che i suoi desideri si avverano

- operaio risolutivo: una volta realizzato il fatto che materialmente non può avere quello che chiede, invece di passare settimane sul tetto e giornate a intasare le strade, se le passa a cercare un altro lavoro, e quando lo trova si paga le bollette con quello intanto che la situazione si stabilizza.

quale delle due ti sembrebbe più funzionale ora? oppure hai altre alternative? :huh:

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una mentalità diversa basterebbe per risolvere non solo il problema economico, ma tanti altri problemi legati alla collettività e allo stato in generale :ola (4):

per non andare ot, prendiamo in riferimento il problema micro-economico da te citato (bolletta)

una fabbrica di auto, poveraccia, non ha più entrate sufficienti per coprire le spese, di conseguenza non può più continuare la sua attività.

gli operai che lavoravano li non ch'anno più lavoro, e non se possono paga più le bollette, che fanno?

- operaio problematico: si avvale dei diritti dei lavoratori per pretendere il diritto al mantenimento a vita. si appollaia sui tetti pretendendo che la fabbrica riapra, ignorando il fatto che non ha più le risorse per farlo. nel peggiore dei casi prende in ostaggio un intera città (roma fra tutte :icon_rolleyes: ), ignorando anche in questo caso che macroscopicamente, bloccando per diversi giorni uno dei punti focali dell'economia stessa, non fa altro che ostacolare la pur remotissima possibilità che i suoi desideri si avverano

- operaio risolutivo: una volta realizzato il fatto che materialmente non può avere quello che chiede, invece di passare settimane sul tetto e giornate a intasare le strade, se le passa a cercare un altro lavoro, e quando lo trova si paga le bollette con quello intanto che la situazione si stabilizza.

quale delle due ti sembrebbe più funzionale ora? oppure hai altre alternative? :huh:

questo è un insulto .

per me hai superato il limite.

ma sembra di parlare con un bambino di 5 anni.

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sarebbe interessare conoscere la distinzione tra psicologo disoccupato problematico e psicologo disoccupato risolutivo... :Thinking:

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Ego, riprendiamo da qui... prendiamo in riferimento il problema micro-economico da te citato:

una fabbrica di auto, poveraccia, non ha più entrate sufficienti per coprire le spese, di conseguenza non può più continuare la sua attività.

A economia ed estimo (ragioneria?), oltre a insegnarti la storia della domanda e dell'offerta e a farti venir voglia di iscriverti

a psicologia, per caso t'hanno parlato anche di una cosa chiamata "punto di pareggio"? (o "break-even point", per quelli che

glie piace darsi un tono usando espressioni anglofone...).

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questo è un insulto .

per me hai superato il limite.

ma sembra di parlare con un bambino di 5 anni.

un insulto?! :Shocked:

mi sono semplicemente limitato a fare riferimento a dei fatti reali messi in contrapposizione con fatti ideali (non tanto ideali dato che qualcuno che li attua realmente ci sta).

dove avrei insultato a te o chiunque altro? :unsure:

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sarebbe interessare conoscere la distinzione tra psicologo disoccupato problematico e psicologo disoccupato risolutivo... :Thinking:

bè, questa è facile :Big Grin:

lo psicologo disoccupato (come la quasi totalità dei lavoratori autonomi) è un incopentente, quindi è meglio che cambia lavoro.

quello risolutivo è quell'incompetente che si adatta a cose che è in grado di fare (tipo ricerche, elaborazione dati statistici, operatore sociale, somministrazioni e simili).

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Ego, riprendiamo da qui... prendiamo in riferimento il problema micro-economico da te citato:

A economia ed estimo (ragioneria?), oltre a insegnarti la storia della domanda e dell'offerta e a farti venir voglia di iscriverti

a psicologia, per caso t'hanno parlato anche di una cosa chiamata "punto di pareggio"? (o "break-even point", per quelli che

glie piace darsi un tono usando espressioni anglofone...).

no ho fatto il gemoetra alle superiori :Big Grin:

se avessi fatto ragioneria sarei molto più competente in materia no? cmq se me ne hanno parlato non me lo ricordo...

per rispondere ai tuoi interventi precedenti, l'imprenditore risolutivo della fabbrica che chiude, invece di perdere tempo a farsi dare i soldi dallo stato (che magari neanche lui c'ha), se li va a cercare investendo in un altro settore (se gli sono rimasti). se gli sono finiti scenderà al livello dell'operaio e agira di conseguenza :ola (4):

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no ho fatto il gemoetra alle superiori :Big Grin:

se avessi fatto ragioneria sarei molto più competente in materia no? cmq se me ne hanno parlato non me lo ricordo...

per rispondere ai tuoi interventi precedenti, l'imprenditore risolutivo della fabbrica che chiude, invece di perdere tempo a farsi dare i soldi dallo stato (che magari neanche lui c'ha), se li va a cercare investendo in un altro settore (se gli sono rimasti). se gli sono finiti scenderà al livello dell'operaio e agira di conseguenza :ola (4):

Oddio... stai parlando dell'800, vero? :huh:

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Oddio... stai parlando dell'800, vero? :huh:

meno male che te ne rendi conto pure tu :Big Grin:

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meno male che te ne rendi conto pure tu :Big Grin:

Io me ne rendo conto da un po', ma mi rendo conto anche che riguarda solo la facciata dei discorsi che si fanno...

Mentre si dicono 'ste cose, e si confinano le possibilità di soluzioni a quelle che hai ironicamente elencato, si rischia

di perdersi tutto il ventaglio di problematiche e soluzioni che derivano dal fatto di essere nel 2010...

Esempio: considerare il fatto che non siamo più nell'epoca in cui c'era un imprenditore "grande proprietario" ma in

quella in cui ci sono le c.d. "società", secondo me aprirebbe la vista a mondi sconfinati...

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stamattina il Giornale titolava in modo eloquente: italia povera, italiani ricchi. :Big Grin:

se siete interessati ecco una sintesi: http://www.ilgiornale.it/interni/saldi_pae...ge=0-comments=1

ma basta uscire di casa per avere riscontri spiazzanti :Straight Face:

Forse è mutuata da una cosa che dicono spesso gli analisti d'impresa: "Azienda povera, famiglia ricca".

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eh penso di si. se l'azienda di famiglia, una panetteria mettiamo, non fa i scontrini, sulla carta è poverissima, in miseria cme direbbe left e chi per lui :Batting Eyelashes: . ma intanto continua a incassare in nero, e i soldi da spendere, per campare e strafare ce li ha eccome. :Money Eyes:

moltiplica questo per milioni di famiglie, aziende, lavoratori, ed ecco che i conti tornano, o meglio, non i conti no, ma i fatti si :ola (4):

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so che sei abbastanza estraneo alle dinamiche del mondo del lavoro, Ego...

ma ti ricordo che i lavoratori dipendenti le tasse le pagano sulla busta paga, quindi non hanno molto modo di "evadere" o di dicharare quadagni inferiori alla realtà...

così eh! giusto per far chiarezza.

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eh penso di si. se l'azienda di famiglia, una panetteria mettiamo, non fa i scontrini, sulla carta è poverissima, in miseria cme direbbe left e chi per lui :Batting Eyelashes: . ma intanto continua a incassare in nero, e i soldi da spendere, per campare e strafare ce li ha eccome. :Money Eyes:

moltiplica questo per milioni di famiglie, aziende, lavoratori, ed ecco che i conti tornano, o meglio, non i conti no, ma i fatti si :ola (4):

Credo che intendano dire una cosa leggermente diversa, con quel "detto"... ma bisognerebbe capire la differenza che c'è

tra patrimonio societario e patrimonio personale, per comprenderla.

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