Ste 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 Ego, potresti provare a migliorare i tuoi prodotti dialettici mettendoci un jingle (tipo tàttaràtta-tàra-tà..tà). Non so quanto cambierebbero in qualità, ma provare non costa molto. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 Prendiamo un altro caso, quello di cui si parlava qui: http://www.psiconline.it/forum/index.php?s...st&p=269080 In questo caso si fa un po' di fatica a capire qual'è la domanda e qual'è l'offerta... cioè qual'è il "bene" messo sul mercato, chi è il "consumatore" ecc... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 Ego , ma per quale ragione ti da fastidio ammettere che esiste un problema ?.. ne hai paura ?. continui a difenderti da un principio di realtà . perchè ?. se non risolvi prima questo problema la discussione è sterile. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Egocentrum 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 Ego , ma per quale ragione ti da fastidio ammettere che esiste un problema ?.. ne hai paura ?. continui a difenderti da un principio di realtà . perchè ?. se non risolvi prima questo problema la discussione è sterile. altrochè se cè un problema! il problema è che, di fronte a un problema, molte persone (non tutte fortunatamente), pensano solo a frignare e ad aspettare che siano gli altri a risolverlo al posto loro vuoi vedere che semmai si riuscisse a risolvere questo di problema, di rimbalzo se ne risolverebbero molti ma molti altri? è un pò come curare la malattia; se ti cimenti sul sintomo prima o poi ti si ripresenteranno altre manifestazioni; se invece curi il problema alla radice per patologie simili stai tranquillo Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Egocentrum 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 Prendiamo un altro caso, quello di cui si parlava qui: http://www.psiconline.it/forum/index.php?s...st&p=269080 In questo caso si fa un po' di fatica a capire qual'è la domanda e qual'è l'offerta... cioè qual'è il "bene" messo sul mercato, chi è il "consumatore" ecc... cosa devo leggere esattamente di quel topic? cmq indipendentemente da chi siano gli attori, cè sempre qualcuno che chiede a qualcun'altro che da. non ci si può fare niente Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 Il "caso" di mercato è quello nel post linkato. Lo riporto direttamente qui: ... leggo dal Sole 24 Ore: Viene reintrodotto lo staff leasing. La misura è pensata soprattutto per le aziende di piccole dimensioni che potranno disporre di competenze professionali a costi contenuti. Qui chi è che chiede (domanda), chi è che dà (offerta) e qual'è il "prodotto"? Ah... e come viene determinato il prezzo? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 altrochè se cè un problema! il problema è che, di fronte a un problema, molte persone (non tutte fortunatamente), pensano solo a frignare e ad aspettare che siano gli altri a risolverlo al posto loro vuoi vedere che semmai si riuscisse a risolvere questo di problema, di rimbalzo se ne risolverebbero molti ma molti altri? è un pò come curare la malattia; se ti cimenti sul sintomo prima o poi ti si ripresenteranno altre manifestazioni; se invece curi il problema alla radice per patologie simili stai tranquillo e chi pensi che lo possa risolvere.. il poveraccio che non riesce a pagare le bollette ?. o chi ?.. dai spara.. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 + Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 + Quoto. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Egocentrum 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 e chi pensi che lo possa risolvere.. il poveraccio che non riesce a pagare le bollette ?. o chi ?.. dai spara.. una mentalità diversa basterebbe per risolvere non solo il problema economico, ma tanti altri problemi legati alla collettività e allo stato in generale per non andare ot, prendiamo in riferimento il problema micro-economico da te citato (bolletta) una fabbrica di auto, poveraccia, non ha più entrate sufficienti per coprire le spese, di conseguenza non può più continuare la sua attività. gli operai che lavoravano li non ch'anno più lavoro, e non se possono paga più le bollette, che fanno? - operaio problematico: si avvale dei diritti dei lavoratori per pretendere il diritto al mantenimento a vita. si appollaia sui tetti pretendendo che la fabbrica riapra, ignorando il fatto che non ha più le risorse per farlo. nel peggiore dei casi prende in ostaggio un intera città (roma fra tutte ), ignorando anche in questo caso che macroscopicamente, bloccando per diversi giorni uno dei punti focali dell'economia stessa, non fa altro che ostacolare la pur remotissima possibilità che i suoi desideri si avverano - operaio risolutivo: una volta realizzato il fatto che materialmente non può avere quello che chiede, invece di passare settimane sul tetto e giornate a intasare le strade, se le passa a cercare un altro lavoro, e quando lo trova si paga le bollette con quello intanto che la situazione si stabilizza. quale delle due ti sembrebbe più funzionale ora? oppure hai altre alternative? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 Interessante questa distinzione tra problematico e risolutivo. Vale anche per il c.d. "management" dell'eventuale fabbrica di auto che poveraccia ecc ecc? Mi fa venire in mente l'apertura del topic... http://www.psiconline.it/forum/index.php?s...st&p=261926 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 1 gennaio 2010 una mentalità diversa basterebbe per risolvere non solo il problema economico, ma tanti altri problemi legati alla collettività e allo stato in generale per non andare ot, prendiamo in riferimento il problema micro-economico da te citato (bolletta) una fabbrica di auto, poveraccia, non ha più entrate sufficienti per coprire le spese, di conseguenza non può più continuare la sua attività. gli operai che lavoravano li non ch'anno più lavoro, e non se possono paga più le bollette, che fanno? - operaio problematico: si avvale dei diritti dei lavoratori per pretendere il diritto al mantenimento a vita. si appollaia sui tetti pretendendo che la fabbrica riapra, ignorando il fatto che non ha più le risorse per farlo. nel peggiore dei casi prende in ostaggio un intera città (roma fra tutte ), ignorando anche in questo caso che macroscopicamente, bloccando per diversi giorni uno dei punti focali dell'economia stessa, non fa altro che ostacolare la pur remotissima possibilità che i suoi desideri si avverano - operaio risolutivo: una volta realizzato il fatto che materialmente non può avere quello che chiede, invece di passare settimane sul tetto e giornate a intasare le strade, se le passa a cercare un altro lavoro, e quando lo trova si paga le bollette con quello intanto che la situazione si stabilizza. quale delle due ti sembrebbe più funzionale ora? oppure hai altre alternative? questo è un insulto . per me hai superato il limite. ma sembra di parlare con un bambino di 5 anni. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 2 gennaio 2010 sarebbe interessare conoscere la distinzione tra psicologo disoccupato problematico e psicologo disoccupato risolutivo... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 2 gennaio 2010 Ego, riprendiamo da qui... prendiamo in riferimento il problema micro-economico da te citato: una fabbrica di auto, poveraccia, non ha più entrate sufficienti per coprire le spese, di conseguenza non può più continuare la sua attività. A economia ed estimo (ragioneria?), oltre a insegnarti la storia della domanda e dell'offerta e a farti venir voglia di iscriverti a psicologia, per caso t'hanno parlato anche di una cosa chiamata "punto di pareggio"? (o "break-even point", per quelli che glie piace darsi un tono usando espressioni anglofone...). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Egocentrum 0 Share Inserita: 2 gennaio 2010 questo è un insulto . per me hai superato il limite. ma sembra di parlare con un bambino di 5 anni. un insulto?! mi sono semplicemente limitato a fare riferimento a dei fatti reali messi in contrapposizione con fatti ideali (non tanto ideali dato che qualcuno che li attua realmente ci sta). dove avrei insultato a te o chiunque altro? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Egocentrum 0 Share Inserita: 2 gennaio 2010 sarebbe interessare conoscere la distinzione tra psicologo disoccupato problematico e psicologo disoccupato risolutivo... bè, questa è facile lo psicologo disoccupato (come la quasi totalità dei lavoratori autonomi) è un incopentente, quindi è meglio che cambia lavoro. quello risolutivo è quell'incompetente che si adatta a cose che è in grado di fare (tipo ricerche, elaborazione dati statistici, operatore sociale, somministrazioni e simili). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Egocentrum 0 Share Inserita: 2 gennaio 2010 Ego, riprendiamo da qui... prendiamo in riferimento il problema micro-economico da te citato: A economia ed estimo (ragioneria?), oltre a insegnarti la storia della domanda e dell'offerta e a farti venir voglia di iscriverti a psicologia, per caso t'hanno parlato anche di una cosa chiamata "punto di pareggio"? (o "break-even point", per quelli che glie piace darsi un tono usando espressioni anglofone...). no ho fatto il gemoetra alle superiori se avessi fatto ragioneria sarei molto più competente in materia no? cmq se me ne hanno parlato non me lo ricordo... per rispondere ai tuoi interventi precedenti, l'imprenditore risolutivo della fabbrica che chiude, invece di perdere tempo a farsi dare i soldi dallo stato (che magari neanche lui c'ha), se li va a cercare investendo in un altro settore (se gli sono rimasti). se gli sono finiti scenderà al livello dell'operaio e agira di conseguenza Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 2 gennaio 2010 no ho fatto il gemoetra alle superiori se avessi fatto ragioneria sarei molto più competente in materia no? cmq se me ne hanno parlato non me lo ricordo... per rispondere ai tuoi interventi precedenti, l'imprenditore risolutivo della fabbrica che chiude, invece di perdere tempo a farsi dare i soldi dallo stato (che magari neanche lui c'ha), se li va a cercare investendo in un altro settore (se gli sono rimasti). se gli sono finiti scenderà al livello dell'operaio e agira di conseguenza Oddio... stai parlando dell'800, vero? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Egocentrum 0 Share Inserita: 2 gennaio 2010 Oddio... stai parlando dell'800, vero? meno male che te ne rendi conto pure tu Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 2 gennaio 2010 meno male che te ne rendi conto pure tu Io me ne rendo conto da un po', ma mi rendo conto anche che riguarda solo la facciata dei discorsi che si fanno... Mentre si dicono 'ste cose, e si confinano le possibilità di soluzioni a quelle che hai ironicamente elencato, si rischia di perdersi tutto il ventaglio di problematiche e soluzioni che derivano dal fatto di essere nel 2010... Esempio: considerare il fatto che non siamo più nell'epoca in cui c'era un imprenditore "grande proprietario" ma in quella in cui ci sono le c.d. "società", secondo me aprirebbe la vista a mondi sconfinati... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Egocentrum 0 Share Inserita: 3 gennaio 2010 stamattina il Giornale titolava in modo eloquente: italia povera, italiani ricchi. se siete interessati ecco una sintesi: http://www.ilgiornale.it/interni/saldi_pae...ge=0-comments=1 ma basta uscire di casa per avere riscontri spiazzanti Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 3 gennaio 2010 stamattina il Giornale titolava in modo eloquente: italia povera, italiani ricchi. se siete interessati ecco una sintesi: http://www.ilgiornale.it/interni/saldi_pae...ge=0-comments=1 ma basta uscire di casa per avere riscontri spiazzanti Forse è mutuata da una cosa che dicono spesso gli analisti d'impresa: "Azienda povera, famiglia ricca". Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Egocentrum 0 Share Inserita: 4 gennaio 2010 eh penso di si. se l'azienda di famiglia, una panetteria mettiamo, non fa i scontrini, sulla carta è poverissima, in miseria cme direbbe left e chi per lui . ma intanto continua a incassare in nero, e i soldi da spendere, per campare e strafare ce li ha eccome. moltiplica questo per milioni di famiglie, aziende, lavoratori, ed ecco che i conti tornano, o meglio, non i conti no, ma i fatti si Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 4 gennaio 2010 so che sei abbastanza estraneo alle dinamiche del mondo del lavoro, Ego... ma ti ricordo che i lavoratori dipendenti le tasse le pagano sulla busta paga, quindi non hanno molto modo di "evadere" o di dicharare quadagni inferiori alla realtà... così eh! giusto per far chiarezza. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 4 gennaio 2010 eh penso di si. se l'azienda di famiglia, una panetteria mettiamo, non fa i scontrini, sulla carta è poverissima, in miseria cme direbbe left e chi per lui . ma intanto continua a incassare in nero, e i soldi da spendere, per campare e strafare ce li ha eccome. moltiplica questo per milioni di famiglie, aziende, lavoratori, ed ecco che i conti tornano, o meglio, non i conti no, ma i fatti si Credo che intendano dire una cosa leggermente diversa, con quel "detto"... ma bisognerebbe capire la differenza che c'è tra patrimonio societario e patrimonio personale, per comprenderla. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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