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obbiezioni alla psicoanalisi


mio

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No, pensavo, chi obietta l'analisi, spesso, sostiene che l'analista non risolve i problemi immediati e concreti della vita.

Voi che ne pensate?

Visto che si può facilmente obiettare che non è scientifica, come vi ponete di fronte a un tipo di terapia che va a scavare su se stessi, e lascia perdere sintomi, insoddisfazioni, anzi, li può accentuare?

A me l'analisi o la psicoterapia intrigano parecchio, purtroppo non posso farle per una questione economica, però ammetto che, se avessi i soldi, intraprenderei un percorso del genere (soprattutto di analisi) per vedere quali aspetti ignoti saltano fuori di me. In alcuni momenti della mia vita ne avrei anche avuto bisogno, poi però non ho potuto, ma se non avessi avuto problemi economici penso mi ci sarei approcciata ugualmente, anche in assenza di eventuali problemi.

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Eh, infatti, è un percorso che prescinde, secondo me, da eventuali problemi, chiunque vi si può accostare.

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Quindi la ricerca del "dedalo" di viuzze nel quale ti può portare un'analisi non ti spaventa.

Diciamo che avendo una vita sola, se proprio devo sprecarla andando in giro per dedali di viuzze alla ricerca di un nonsoché

preferisco labirinti un po' più interessanti e senza dover chiedere aiuto a Barbapapà.

Se poi ho qualche problema da risolvere (l'ipotesi fatta per la domanda), magari ho proprio altro da fare...

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m m, capito.

Chissà perchè, mi dài l'idea del contrario, ma insomma...

Sei naturalmente un curioso, un indagatore, si vede da come ragioni, poi avrai i tuoi momenti in cui apprezzi i verdi campi.

Ho un transfert nei tuoi confronti, che dovrei indagare.

Chissà, forse la mente razionale mi emoziona... :D:

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m m, capito.

Chissà perchè, mi dài l'idea del contrario, ma insomma...

Sei naturalmente un curioso, un indagatore, si vede da come ragioni, poi avrai i tuoi momenti in cui apprezzi i verdi campi.

Ho un transfert nei tuoi confronti, che dovrei indagare.

Chissà, forse la mente razionale mi emoziona... :D:

( :Batting Eyelashes: )

Il mio avatar ti manda a dire, da un salotto viennese di inizio 1900, che secondo lui il paradigma è da lascivi razionalisti...

Non so cosa intenda dire... a volte è un po' sibillino... però temo che avendo lui uno spirito indagatore, quindi un mix esplosivo

di ragione e intuito, la sua attenzione sia attratta più dal paradigma che da ciò che al suo interno è inconfutabile (le cose

inconfutabili sono, almeno dal punto di vista dell'indagare, di scarso interesse).

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En passant... questa te la volevo raccontare anche se è un po' OT.... è da stamattina che mi frulla per

la testa l'immagine dei los 33 mineros cileni che si vedono arrivare una sonda con dentro un biglietto con

su scritto: "Pensate a cosa potreste fare per peggiorare la situazione"...

:LMAO:

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Capisco di essere particolarmente interessante, proprio per questo t'ho messo lì le "supercazzole".

Però non chiedermi anche di farti da scaletta... sei pesante e io non c'ho il fisique du role dello sherpa.

no, non sei interessante...era per darti un po' di ...come dire....cosiderazione....

io pesante....? Fai te....il bue che dice cornuto all'asino... :Talking Ear Off: parlòar con te e come parlare con la tre cani...colto senza anima...

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no, non sei interessante...era per darti un po' di ...come dire....cosiderazione....

io pesante....? Fai te....il bue che dice cornuto all'asino... :Talking Ear Off: parlòar con te e come parlare con la tre cani...colto senza anima...

Vabbè... guardiamo il lato positivo: se malauguratamente dovessi incappare in uno dei tanti ciuccia-anime malamente camuffati

da anime belle che infestano questa landa desolata, non gli rimarrebbe che ciucciarsi il calzino!

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Ma come siete..ma quanto vi piace beccarvi..peggio dei bimbi piccini..:)))))

i ciuccia-anime sono i dissennatori, quelli di Harry Potter.

Poi Ste c'ha infilato anche i Simpsons, ma via..:))))))

Piuttosto, per le cose serie, ritenete che il transfert esista o meno, che sia un'invenzione dei terapeuti, che sia più un sentimento reale da affrontare nel qui e ora della seduta, oppure son tutte stronzate a-scientifiche, da invasati di primo novecento?

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i ciuccia-anime sono i dissennatori, quelli di Harry Potter.

Ecco dove li avevo già visti. :Thinking:

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Piuttosto, per le cose serie, ritenete che il transfert esista o meno, che sia un'invenzione dei terapeuti, che sia più un sentimento reale da affrontare nel qui e ora della seduta, oppure son tutte stronzate a-scientifiche, da invasati di primo novecento?

Più che a-scientifiche, le definirei scientiste... eccesso nell'altro senso. :huh:

Cioè.. razionalizzare, teorizzare e controllare pure i sentimenti, mi sembra un po' da infoiati della ragione e della scienza.

( :Idea: orpo... ecco perché il tris nonno diceva che il paradigma è da razionalisti!)

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Più che a-scientifiche, le definirei scientiste... eccesso nell'altro senso. :huh:

Cioè.. razionalizzare, teorizzare e controllare pure i sentimenti, mi sembra un po' da infoiati della ragione e della scienza.

( :Idea: orpo... ecco perché il tris nonno diceva che il paradigma è da razionalisti!)

Orpo..beh, sì, direi che a mano a mano che razionalizzi, appunto analisi, i sentimenti incontrollabili sembrano divenire più controllati, da lì anche un maggiore controllo dell'impulsività, questa naturalmente è un'opinione che deriva solo dall'esperienza personale.

Però il desiderio inconscio dovrebbe restare intatto, perchè l'inconscio non è qualcosa di domabile, ed è più un postulato che una realtà.

In seduta però i sentimenti vieni spinto a verbalizzarli e a dare ad essi un significato, mi pare.

Col risultato che divieni molto più razionale non solo nei tuoi confronti, ma anche rispetto ai sentimenti altrui.

Questo è il mio addivenire, a tutt'oggi.

A me serve nel lavoro per "ascoltare" di più, e "controllare" reazioni che potrebbero essere più che legittime, ma controproducenti.

Ad esempio, la rabbia la leggo legittima negli altri, e la vedo manifestarsi anche in un tormentarsi le mani, scrocchiandole, e niente, cerco talvolta di capire un determinato comportamento..ecco, tutto lì, per ora.

Certamente, poi, me lo tengo per me questo atteggiamento, non è che lo manifesti, eh?

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Oh, figo! Vedo che siamo entrati nella parte “tecnica” della cosa… Bene, ne approfitto per fare una domanda molto terra terra, anche scusandomi per la banalità. Ma esattamente, in generale, il transfert, capito cos’è e magari anche come si sviluppa, a che “serve”? :Confused:

No, perchè io una mia idea me la sarei anche fatta però mi sembra troppo antitetica alla causa... diciamo. :unsure:

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Orpo..beh, sì, direi che a mano a mano che razionalizzi, appunto analisi, i sentimenti incontrollabili sembrano divenire più controllati, da lì anche un maggiore controllo dell'impulsività, questa naturalmente è un'opinione che deriva solo dall'esperienza personale.

Però il desiderio inconscio dovrebbe restare intatto, perchè l'inconscio non è qualcosa di domabile, ed è più un postulato che una realtà.

In seduta però i sentimenti vieni spinto a verbalizzarli e a dare ad essi un significato, mi pare.

Col risultato che divieni molto più razionale non solo nei tuoi confronti, ma anche rispetto ai sentimenti altrui.

Questo è il mio addivenire, a tutt'oggi.

A me serve nel lavoro per "ascoltare" di più, e "controllare" reazioni che potrebbero essere più che legittime, ma controproducenti.

Ad esempio, la rabbia la leggo legittima negli altri, e la vedo manifestarsi anche in un tormentarsi le mani, scrocchiandole, e niente, cerco talvolta di capire un determinato comportamento..ecco, tutto lì, per ora.

Certamente, poi, me lo tengo per me questo atteggiamento, non è che lo manifesti, eh?

Più razionale, o più cervellotico? :Thinking:

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dunque,il transfert, o relazione, come lo definiscono alcuni, dovrebbe essere l'insieme dei sentimenti e delle emozioni che il paziente prova nei confronti del suo terapeuta.

Sentimenti anche ambivalenti, di varissima natura,in tutte le loro sfumature.

Il controtransfert è quello che lui prova per te.

Esso viene analizzato, e spesso a me, per esempio, è stato ricondotto a ciò che provavo per alcune figure importanti della mia vita, mio padre, in primis, mia madre, i miei fratelli, mio marito, ecc.

Per esempio, non so, questa forte idealizzazione del terapeuta, il desiderio nei suoi confronti, mi hanno riportato ai sentimenti provati per mio padre, molto forti, recuperati, direi.

Adesso che non c'è più da tanti anni, ho riscoperto molte cose del legame con lui tramite il transfert.

Devo dire che ciò che è avvenuto, pensato in seduta, spesso è ricaduto a sua volta sui miei rapporti o relazioni attuali.

Anche in campo affettivo, non ho remore a dirlo, vi è stato un collegamento molto diretto tra sedute e vita quotidiana.

Spesso ho affibbiato a mio marito, per esempio, ruoli che furono di mia madre, lui ci si fa un sacco di risate quando glielo racconto, e conferma.:)))))

Certo, chi ti vive accanto da tanti anni, vive anche certe modificazioni del tuo atteggiamento e del tuo carattere che sono conseguenti alla terapia, per cui si crea del nuovo che è necessario a sua volta portare in seduta.

Esempio, il marito prima andava via per lavoro, era certo che la moglie sentisse fortemente la sua mancanza, ora si ritrova una moglie indipendente, e necessariamente deve riassicurarsi del suo immutato affetto, succede, sta a lei l'impegno a confermarglielo, a comunicare in modo diverso, ecco.

Cervellotico?

Boh, può darsi, però è anche istruttivo,no?

Basta non diventare troppo ingombranti, insomma alcune cose bisogna tenersele per sè.:))))e viverle spontaneamente!.

Non è che si va a giro con questo attitude, no, si va a giro normalmente!:))))))

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Si è istruttivo.... ma ha tutta l'aria di essere un corso di "soft-skills"... :Worried:

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:Yawn:

Il soft in effetti concilia. :LOL:

(Ciao Giusy!)

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Sono contenta, se vi concilio il sonno, magari anche i miei ragazzini dormissero sui banchi, la mattina.. :LOL:

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Il soft in effetti concilia. :LOL:

(Ciao Giusy!)

sono mancata un pò....ma dalla lunghezza del topic vedo che di obbbbiezioni alla psicoanalisi ne avete parecchie..... :Just Kidding:

(ciao Ste)

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Sono contenta, se vi concilio il sonno, magari anche i miei ragazzini dormissero sui banchi, la mattina.. :LOL:

se, vorrei vedere!!! :Talking Ear Off:

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Sono contenta, se vi concilio il sonno, magari anche i miei ragazzini dormissero sui banchi, la mattina.. :LOL:

No, non sei tu che concili il sonno... :LOL: ...sono le "soft-skills"... diciamo che non "sbigottiscono" molto, va'...

La storia della controproducenza, ad esempio, è un cavallo di battaglia dei soft-skillati per reciproco conferimento, per

cui rientra in quel genere di espressioni che bisogna stare attenti ad usare con parsimonia per non essere confusi...

(purtroppo, sai com'è... l'abuso dell'uso ecc ecc vale anche per le parole ... :Sigh: )

Però, tornando seri... i postulati sembrano concentrare l'origine del "malessere" dentro 'sta cosa che chiamiamo "inconscio",

e la terapia con un risolvere qualcosa da quelle parti... però poi gira e rigira anche partendo da un paradigma siffatto si

finisce sempre al "dealing with the others"... o sembra a me? :Confused:

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