E se ci si innamora dello psicologo?

[EuridiceBrescia 0]

Dagli tu la tua

[juditta 0]

No Judi non hai capito, mi pongo nei panni di Margherita e mi chiedo se avere la mail e continuare ad avere una sorta di cordone ombellicale con lui sia per lei la cosa migliore.

boh.

però del resto io ho la mail del mio psi, il suo numero di cell, l'indirizzo dello studio...e comunque a un certo punto lo dovrò tagliare anch'io sto cordone!

non credo sia la mail l'impedimento!

[fioriblu 0]

Dagli tu la tua

Ce l'ha

[renee 0]

Riciao a tutte le transferate

Avete tutte un rapporto molto personale con il vostro psicologo, come se fosse uno di famiglia. Mi fa sorridere Zazà che lo chiama "Vincenzino" :)

Io non lo sento così vicino, nel senso che penso di essere una delle tante pazienti e a volte ho l'impressione che lui abbia risposte standard per tutti: sembra imperturbabile,

neutrale sempre, io conosco lo psicologo non l'uomo...forse è per questo che il mio transfert è sempre molto superficiale. Non gli racconto cose troppo intime o profonde, e non riesco ad essere totalmente me stessa con lui, nè lui me lo chiede. Non se se sia un bene o un male.

A volte mi fa rabbia, vorrei litigare ma mi freno proprio perchè non sono molto coinvolta nella relazione...

Non so cosa darei per sapere cosa pensano realmente di noi, come gestiscono il loro controtransfert e se si affezionano davvero a qualcuno o sono solo dei gelidi strizzacervelli.

[EuridiceBrescia 0]

Non avevo letto..

mmmh...quoto in parte fioriblu, dall'altra parte potrebbe nascere una relazione normale tra due esseri umani

vado a leggere i post precedenti

[fioriblu 0]

boh.

però del resto io ho la mail del mio psi, il suo numero di cell, l'indirizzo dello studio...e comunque a un certo punto lo dovrò tagliare anch'io sto cordone!

non credo sia la mail l'impedimento!

Il problema non è la mail o il telefono o quant'altro....la mail in questo caso è un mezzo per restare attaccata a lui. Io del mio ho tutti i recapiti: mail, cellulare, telefono di studio, telefono di casa....

[renee 0]

Posso dirti una cosa dura e cruda? Io se fossi il tuo psi la mia mail non te la darei. Per una serie di motivi:perché la mail non ti aiuta nel distacco che inevitanilmente tu dovrai affrontare e per di più dovrai iniziare un percorso con un altro psicoterapeuta, e per iniziare un nuovo percorso devi per forzachiudere questo, altrimenti è come se tu mantenessi due terapie in piedi!!!! Poi magari sbaglio, sono solo una profana. E' ancge vero che tu non saresti più una sua paziente, magari potete diventare amici e quello che mo chiedo è: si può diventare amici del proprio psicologo?

Sono d'accordo. Un giorno o l'altro dovrai pure staccarti da lui, e ritardare il distacco non servirebbe forse a nessuno.

Magari si potesse essere amici del proprio psicologo! Chissà come sono gli amici dei nostri terapeuti....

[EuridiceBrescia 0]

Chiedi e ti sarà dato, in fondo che c'è da perdere, a proposito

ieri mia zia (è una filosofa) mi ha detto una cosa...il filo conduttore di tutti i miei rapporti a rotoli è che

io mi metto sempre lontana e distante dalle cose e dalle persone a cui tengo..partendo da ciò

anche lei mi ha confessato che, sebben tentata da evitare gli affetti, non l'ha mai fatto per paura che l'altra persona si perdesse

non di perderla...ma che si perdesse l'altro senza la costanza della presenza, mi ha fatto riflettere...

[EuridiceBrescia 0]

Margherita, forse hai veramente paura che da terapeutica la relazione diventi normale?

[digi79 0]

Il problema non è la mail o il telefono o quant'altro....la mail in questo caso è un mezzo per restare attaccata a lui. Io del mio ho tutti i recapiti: mail, cellulare, telefono di studio, telefono di casa....

però secondo me non c'entra molto...perchè alla fine avere questa email in un momento così difficile, perchè non è che la terapia di margherita è finita, è lui che se ne va, è un modo per sentire meno l'abandono.

Inoltre avercela adesso le dà un certa sicurezza simbolica che con i ltempo ovviamente perderà di valore, perchè prima o poi dovrà mettere da parte questa figura per lasciare spazio all'altro psicologo, a quel punto la email ce l'avrà ma non le servirà per la terapia ma al massimo per madnare un saluto ogni tanto....

Comunque sia margherita, anche se dovesse essere coem dice fioriblu sarà lui a spiegartelo, mica ti dice un no secco....ti spiegherà le ragioni..ma secondo me non lo farà, te la darà e basta....infondo se volesi potresti rintracciarlo in qualche modo..cosa cambia????

Chiedi e ti sarà dato, in fondo che c'è da perdere, a proposito

ieri mia zia (è una filosofa) mi ha detto una cosa...il filo conduttore di tutti i miei rapporti a rotoli è che

io mi metto sempre lontana e distante dalle cose e dalle persone a cui tengo..partendo da ciò

anche lei mi ha confessato che, sebben tentata da evitare gli affetti, non l'ha mai fatto per paura che l'altra persona si perdesse

non di perderla...ma che si perdesse l'altro senza la costanza della presenza, mi ha fatto riflettere...

interessante...

[EuridiceBrescia 0]

infatti, molto

[fioriblu 0]

Comunque sia margherita, anche se dovesse essere coem dice fioriblu sarà lui a spiegartelo, mica ti dice un no secco....ti spiegherà le ragioni..ma secondo me non lo farà, te la darà e basta....infondo se volesi potresti rintracciarlo in qualche modo..cosa cambia????

Margherita su questo convengo con Digi, se ti dirà di no, lo farà con molta più delicatezza di quanto non abbia fatto io e sono sicura che ti spiegherà i suoi motivi. Poi magari io mi sbaglio, te la darà e basta. Facci sape'

[digi79 0]

Margherita su questo convengo con Digi, se ti dirà di no, lo farà con molta più delicatezza di quanto non abbia fatto io e sono sicura che ti spiegherà i suoi motivi. Poi magari io mi sbaglio, te la darà e basta. Facci sape'

no ma infatti io credo che è giusto darle diversi punti di vista, restando chiaro che comunque sia è meglio che gli dica ciò che sente e che sicuramente lui saprà come risponderle....non sarà una fine crudele margherita...non lo permetterebbe...

[fioriblu 0]

no ma infatti io credo che è giusto darle diversi punti di vista, restando chiaro che comunque sia è meglio che gli dica ciò che sente e che sicuramente lui saprà come risponderle....non sarà una fine crudele margherita...non lo permetterebbe...

Quello che invidio di più al mio psi è il modo di dirmi la verità più crudele con la sensibilità più totale............ancora devo imparare. Mi dispiace se alle volte sembra che io e la sensibilità siamo molto lontane l'una dall'altra

[digi79 0]

Quello che invidio di più al mio psi è il modo di dirmi la verità più crudele con la sensibilità più totale............ancora devo imparare. Mi dispiace se alle volte sembra che io e la sensibilità siamo molto lontane l'una dall'altra

non ho avuto questa impressione...hai solo espresso la tua opinione...se poi qualcuno te la contesta è pure giusto ma non mi sembri così insensibile come ti descrivi...forse sarai diretta, ma non insensibile...

[priscilla 0]

Il problema è proprio questo: se sapessi che non vuole avere più nessun tipo di contatto, nemmeno una mail all'anno, ne sarei distrutta. Quindi devo capire se per me è meglio rischiare o rimanere nell'incertezza. L'ulteriore problema è che lui si trasferisce in un'altra città e presso un'altra struttura di ricerca: forse dovrebbe darmi la mail personale...e temo che sia chiedere troppo :((((((

Ciao Marg....io non chiederei mai la mail al mio psi perchè è uno estremamente rigoroso....non credo me la darebbe mai..nemmeno a terapia finita...insomma, è uno che tiene il lavoro ben distante da sè (è un pò crudo dirselo, ma è così!)....poi io temo troppo i rifiuti...però tu conosci il tuo psi..anche se un pò mi fa pensare che non hai il suo numero di cellulare....mmmmmmmhhh.......Pensando alla mia situazione gli direi" Dottore, non voglio perdere i contatti con lei...come possiamo fare??? Mi può dare un punto di contatto o proprio si renderà da me irreperibile??"..e vedi un pò lui cosa ti propone. Da parte mia, ti dico che io, quando terminerà la psicoterapia non vorrei più rivedere o risentire il mio psi....soprattutto nel caso di persistenza del transfert... Se mi piacerà ancora, rivederlo o risentirlo a terapia finita, vorrebbe dire che "veramente" non mi vuole...non più come paziente..ma come donna..o come amica.....preferisco non rischiare....anche perchè l'amicizia mi pare poco possibile!!!..........Oggi seduta....e sono tristissima anch io.....Pesante pesante...grigio grigio....nonsenso e inutilità...... ......Ti capisco Marg....ma credo che si superi...il tempo medica!!!! Spero!!

[Margherita76 0]

Scusate

[froggy73 0]

Ciao Elli, sei sempre così carina ed educata che alle volte mi dispiace irrompere con il mio cinismo....ma chi te l'ha detto che non dandotela non siano se stessi? Io credo che alle volte(ed io mi ci metto in prima fila) noi speriamo,vogliamo che il nostro sentimento sia ricambiato, che perdiamo di vista la realtà e cioè che quello che proviamo non è esattamente corrisposto nella stessa intensità e nella stessa forma dall'altra parte

almeno per me, io so che il rapporto è sbilanciato, che per quanto lei sia affezionata a me non prova nei miei confronti tutto il bene che io le voglio, ma questo credo sia alla base di un rapporto di questo genere, lo sbilanciamente c'è per forza di cose perchè loro sanno tanto di noi e noi niente, perchè per noi sono un punto di riferimento, qualcuno che ci può aiutare mentre per loro siamo uno dei tanti pazienti che hanno in cura

però tutto questo non significa che loro non possano affezionarsi a noi

certo, ci saranno pazienti che gli sono più o meno simpatici

il medico di margherita potrebbe decidere di non darle la sua mail per tutta quella serie di ragionamenti che fai tu, ma potrebbe anche decidere di dargliela

quello che io credo è che sia importante non è tanto il fatto che lui le dia o meno la sua e-mail quanto il fatto che lei gliela chieda perchè altrimenti poi dovrebbe gestirsi il rimpianto di non averlo fatto e , secondo me, è più facile gestirsi il rimorso per avergliela chiesta ed essersi beccata un no piuttosto che il rimpianto per nopn aver avuto "il coraggio" di esporsi e chiedere.....

[froggy73 0]

A volte mi fa rabbia, vorrei litigare ma mi freno proprio perchè non sono molto coinvolta nella relazione...

Non so cosa darei per sapere cosa pensano realmente di noi, come gestiscono il loro controtransfert e se si affezionano davvero a qualcuno o sono solo dei gelidi strizzacervelli.

forse non sei coinvolta nella relazione perchè non ti lasci andare del tutto, è un cane che si morde la coda

e non credo siano dei gelidi strizzacervelli robotici che danno risposte standard indiscriminatamente a tutti i pazienti

[digi79 0]

Innanzitutto grazie a tutte per l'interessamento

Quello che penso è:

1) la mia terapia con lui non è finita in maniera "naturale"; non siamo giunti alla conclusione che io posso camminare con le mie gambe da sola, senza supporto, ma l'interruzione è stata determinata dal fatto che lui parte.

2) lui non sarà più il mio terapeuta. Il suo posto sarà preso da un altro che mi sta già seguendo e che diventerà il mio unico punto di riferimento.

3) pertanto, la mia richiesta della mail non deriva dal fatto che desideri continuare a fare terapia con lui tramite web: io avrò "il secondo" (col quale peraltro ho un rapporto più disinvolto perchè non provo alcun sentimento per lui) e non starò certo a scrivergli per e-mail le mie paturnie.

4) la mia richiesta sarebbe dovuta più che altro ad una necessità mentale. Ad esempio, quando sono un po' giù di morale o sento l'ansia montare, io penso a loro e mi tranquillizzo. So che sono in quessta città, immagino cosa stiano facendo, so che domattina saranno ad una certa ora nel posto che conosco. So che ci sono, non so a quanti isolati da qui, ma ci sono. E la loro presenza fisica mi fa sentire con loro e, quindi, al sicuro. Io ho loro = sono al sicuro.

partentesi) notate che, ormai, dico "loro": il secondo l'ho accolto, finalmente!

5) Poichè lui si trasferisce all'estero per almeno due anni, nel mio immaginario non saprei più dove porlo. Non solo: saprei che, a priori, qualunque cosa accada, io non potrei raggiungerlo in alcun modo. E' più che altro questo che mi inquieta. Infatti sono certa che la tanto desiderata mail non la usarei se non rarissimamente, anche perchè, con tutta l'intimità possibile, io ho un certo imbarazzo nei suoi confronti. Non lo considero e non lo sento un mio amico e non mi verrebbe mai in mente di scrivergli per sapere come sta o parlare del più e del meno. Ecco, si tratterebbe di cordiali rapporti tra sconosciuti che hanno avuto un intenso rapporto sbilanciato. Rapporti che non so neppure se vorrò che ci siano: se mi imbarazzo come una ladra quando lo incontro nei corridoi quando non dobbiamo incontrarci per la seduta e lo saluto rapidamente, figurarsi se gli scrivo e gli racconto come sta continuando ad andare la mia vita.

6) lui dovrebbe compiere un atto di fiducia nei mie riguardi. Fidarsi e rischiare le conseguenze che potrebbero derivarne. Io posso dimostrargli solo col tempo che non dovrebbe avere nulla da temere, ma il "salto" dovrebbe farlo lui.

7) il cordone ombelicale penso di consumerà col tempo e, comunque, non penso possa essere tagliato prima del tempo: si deve aspettare che si secchi e cada da solo, no? Nel nostro caso è ancora umido e vivo: l'idea di poter avere un contatto può aiutare a fare in modo che il distacco maturi senza traumi.

8) infine, ciasuna di voi avrà i recapiti del prorpio psi quando terminerà la terapia, e loro non cambieranno certo numero di telefono o cambieranno studio per nascindere le tracce. Quando ci si fida non c'è bisogno di nascondersi. Inoltre, se tra tre anni dovessi avere bisogno di aiuto, io non vorrei cercarmi un altro: io vorrei lui.

9) paura che il rapporto diventi "normale"? Non oso neppure pensarci. Io penso che quando c'è dall'altra parte una persona che prova un interessamento un po' più intenso di quello che ci aspetteremmo in una situazione normale ce ne accorgiamo subito. Nel mio caso, so con assoluta certezza che nessuno dei miei sentimenti è ricambiato. Inoltre, penso anche che lui non vorrebbe diventare un mio amico. E perchè, poi? Io sono lavoro, i suoi amici sono altri. Sono solo una paziente, e tale rimarrò sempre. Anche se può nutrire un briciolo di affetto, ha le sue regole, la sua vita oltre il lavoro, e la sua dimensione di affetti, nella quale io non potrò in alcun modo rientrare. Quindi no, non ne ho paura: so che non potrà mai accadere. Inutile dire che, se mi sbagliassi, ne sarei infinitamente felice.

Ora penso questo, domani non so.

Buona notte a tutte e sogni d'oro.

si dovresti chiedergliela....secondo me è fondamentale che tutto avvenga con calma...e che tu riesce a digeerire la lontananza....

[apemaya 0]

Ciao a tutte!

Vi propongo la mia paturnia giornaliera: x vari motivi potrebbe succedere che incontri la psi fuori dal contesto classico, magari in compagnia di amici (miei e/o suoi)... Io e la mia psi siamo coetanee e abbastanza giovani da far ritenere alquanto curioso che ci si saluti in modo formale e dandosi del lei (come facciamo abitualmente), perciò risulterebbe ovvia la curiosità indagatrice dei miei amici... tenete presente che non voglio neanche prendere in considerazione l'idea di mettere al corrente nessuno che vado dallo psicologo...

Che faccio??

[digi79 0]

ciao ape.....pensa che strano il mondo, c'è gente che pagherebbe per avere il tuo problema ma poter incontrare la/lo psi dei suoi sogni, fuori dal setting e addirittura scambiarsi anche qualche parola....

Scherzi a aprte, credo che potresti darle del tu e poi spiegarglielo in seduta....oppure dire ai tuoi amici che è una conoscente e per gentilezza le dai del lei (ok è una cagata!!)...

Io opterei per la prima, anche se c'è il rischio che invece lei continui a darti del lei e i tuoi amici se ne accorgano lostesso....anche se io credo che se dovesse accadere, lei farà in modo da non metterti in imbarazzo...

Vediamo che dicono le altre...

[apemaya 0]

ciao ape.....pensa che strano il mondo, c'è gente che pagherebbe per avere il tuo problema ma poter incontrare la/lo psi dei suoi sogni, fuori dal setting e addirittura scambiarsi anche qualche parola....

Scherzi a aprte, credo che potresti darle del tu e poi spiegarglielo in seduta....oppure dire ai tuoi amici che è una conoscente e per gentilezza le dai del lei (ok è una cagata!!)...

Io opterei per la prima, anche se c'è il rischio che invece lei continui a darti del lei e i tuoi amici se ne accorgano lostesso....anche se io credo che se dovesse accadere, lei farà in modo da non metterti in imbarazzo...

Vediamo che dicono le altre...

beh, a dir la verità anch'io sarei contenta di incontrare la psi fuori dal setting, e magari scambiarci anche due parole... ma da sole, senza orecchie indiscrete e soprattutto curiose!

[digi79 0]

beh, a dir la verità anch'io sarei contenta di incontrare la psi fuori dal setting, e magari scambiarci anche due parole... ma da sole, senza orecchie indiscrete e soprattutto curiose!

ma come mai tanto pudore nell'ammettere che fai psicoterapia? Cioè capisco no sbandierarlo ai quattro venti, però se capita che te frega? Fesso chi giudica!!!!

[apemaya 0]

ma come mai tanto pudore nell'ammettere che fai psicoterapia? Cioè capisco no sbandierarlo ai quattro venti, però se capita che te frega? Fesso chi giudica!!!!

hai ragione, lo so, non c'è nulla di cui vergognarsi, però... forse fa un pò parte del mio modo di essere, far vedere che va sempre tutto bene, che se ci sono dei problemi, me li risolvo per conto mio... o forse davvero la paura di essere giudicata...