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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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Gliel'ho dato alla fine della seduta dopo 3 anni di farneticazioni...che vergogna!

cmq io non so se riuscirei a dare una cosa scritta da me...ho dei diari, a volte faccio dei pensieri e dei legami tra i pensieri che sono sensati e forse anche esplicativi di certe dinamiche ma da qui a farli leggere...mi vergogno troppo!

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Brava!! :Applause:

E lo psi che ha detto?

Per gli scritti, magari potresti provare a portargli qualche piccola riflessione inerente alle cose discusse in seduta, così intanto inizi a vedere che effetto ti fa... a me è servito molto, all'inizio le portavo qualche riga striminzita tipo lista della spesa, poi ci ho preso la mano e dovevo cercare di limitarmi altrimenti rischiavo di passare la seduta a guardare lei che leggeva....

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apemaya però io mi chiedo una cosa: cosi non si rischia di rendere tutto artefatto?

insomma bisognerebbe procedere per "libere" associazioni o almeno io ho capito questo. anche se spesso in realtà gli porto delle riflessioni fatte durante la settimana fuori da li.

non lo so...non credo che gli porterò mai delle cose scritte..mi entusiasma di più parlare e vedere come facciamo assieme i legami tra le cose..la vedo più interattiva come cosa.ed il mio psi mi piace proprio perchè interagisce molto, secondo me utilizza una giusta misura..

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...cmq è strano quando gli ho dato il regalino non soo riuscita per niente a spiegare che si trattava di un gesto affettuoso..come una sorta di grazie. sono stata soltato a girare intorno a tutti i miei dubbi sul fatto che fosse o meno possibile fare dei regali...cmq mi sa che approfondiremo a gennaio anche perchè devo proprio verificare se l'ha letto sto libro...poverini però. anche i compiti per casa.sono messi continuamente alla prova dalle nostre insicurezze.

mi sa che per fare un mestiere del genere ci vuole molta forza interiore..a farsi attraversare così da tutte le emozioni dell'Altro. controllare tutte le proprie reazioni... mamma mia!

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apemaya però io mi chiedo una cosa: cosi non si rischia di rendere tutto artefatto?

insomma bisognerebbe procedere per "libere" associazioni o almeno io ho capito questo. anche se spesso in realtà gli porto delle riflessioni fatte durante la settimana fuori da li.

non lo so...non credo che gli porterò mai delle cose scritte..mi entusiasma di più parlare e vedere come facciamo assieme i legami tra le cose..la vedo più interattiva come cosa.ed il mio psi mi piace proprio perchè interagisce molto, secondo me utilizza una giusta misura..

io soprattutto all'inizio ho portato spesso mie riflessioni scritte tra una seduta e l'altra, le ho anche portato stralci del forum !

Bisognerebbe si procedere x libere associazioni, ma in seduta tutto fa brodo e portare qualcosa di scritto può essere un modo per aggirare delle resistenze, per comunicare delle cose che altrimenti rischierebbero di rimanere non dette.

Credo che alla fine la cosa importante sia dire determinate cose, poi ognuno mette in atto le sue strategie !!

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forse hai ragione...anche se secondo me certe cose vengono fuori soltanto li ed in modo magari velato..decifrabile soltanto da una persona competente.pero in effetti è vero...tutti i mezzi sono buoni per esplicitare delle cose... ma quind DONNA BETTINA sa del forum????? e che ne pensA?

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apemaya però io mi chiedo una cosa: cosi non si rischia di rendere tutto artefatto?

insomma bisognerebbe procedere per "libere" associazioni o almeno io ho capito questo. anche se spesso in realtà gli porto delle riflessioni fatte durante la settimana fuori da li.

non lo so...non credo che gli porterò mai delle cose scritte..mi entusiasma di più parlare e vedere come facciamo assieme i legami tra le cose..la vedo più interattiva come cosa.ed il mio psi mi piace proprio perchè interagisce molto, secondo me utilizza una giusta misura..

artefatto? no, perchè?

Per me scrivere è stato molto utile perchè mi ha permesso di portare in seduta cosa che altrimenti non sarebbero emerse... certo che parlare è più interattivo, però ti dico, per me è stato anche un modo per iniziare degli argomenti che poi analizzavamo a voce... e anche un modo x prendere sicurezza...

poi per carità, ognuno è giusto che proceda come gli è più congeniale e come meglio crede, altrimenti si che diventa un artefatto

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ma quind DONNA BETTINA sa del forum????? e che ne pensA?

Si, le ho detto quasi subito del forum che tra l'altro per me è stato di grande aiuto soprattutto quando ero in uno stato disastroso , nel mezzo della tempesta ormonale provocata dal transfert !! :Pig:

lei si diverte tanto quando le racconto, di alcune utenti parlo come se fossero persone che fanno parte della mia vita quotidiana (e in effetti è proprio così !). Fu anche contenta quando ci fu il raduno e mi diede una mano a smaltire tutta l'ansia che avevo all'epoca !

una volta mi ha anche detto che proprio grazie al forum ho avuto un insight importante... l'unico in 2 anni e mezzo di terapia... dovrò preoccuparmi ?! :Thinking:

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apemaya però io mi chiedo una cosa: cosi non si rischia di rendere tutto artefatto?

insomma bisognerebbe procedere per "libere" associazioni o almeno io ho capito questo. anche se spesso in realtà gli porto delle riflessioni fatte durante la settimana fuori da li.

non lo so...non credo che gli porterò mai delle cose scritte..mi entusiasma di più parlare e vedere come facciamo assieme i legami tra le cose..la vedo più interattiva come cosa.ed il mio psi mi piace proprio perchè interagisce molto, secondo me utilizza una giusta misura..

Io credo di sì Che sia artefatto e che proprio quello sia il vantaggio. Sono arrivata all'idea (oggi almeno, ma le mie idee crollano e si ricostruiscono diverse o uguali ogni giorno) che solo attraverso l'artificio si può cercare di dire qualcosa. La parola spontanea è vuota. E' carica di abitudine, di di luoghi comuni. La spontaneità non esiste. Almeno oggi no.

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Io credo di sì Che sia artefatto e che proprio quello sia il vantaggio. Sono arrivata all'idea (oggi almeno, ma le mie idee crollano e si ricostruiscono diverse o uguali ogni giorno) che solo attraverso l'artificio si può cercare di dire qualcosa. La parola spontanea è vuota. E' carica di abitudine, di di luoghi comuni. La spontaneità non esiste. Almeno oggi no.

Scusami se mi permetto, ma se la mettiamo così l'arbitrarietà sul piano di espressione e contenuto è il fondamento della lingua. Tutta la nostra espressione è un artificio, una convenzione. E proprio questa consapevolezza ogni tanto mi fa ammutolire davanti allo psicoanalista, gliel'ho anche detto: di che dobbiamo parlare se significante e significato sono arbitrari? :Batting Eyelashes: Ora capite quando dico che uno rimette in discussione i fondamenti della vita umana?...

Per tornare in topic, ho passato una giornata tremenda in preda ai peggiori pensieri autolesionistici. Non si può stare male per le parole dello psicoanalista, chiunque egli sia, non così tanto. E non è possibile che ogni volta io debba pensare di interrompere la terapia perché mi sento incompresa...

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Scusami se mi permetto, ma se la mettiamo così l'arbitrarietà sul piano di espressione e contenuto è il fondamento della lingua. Tutta la nostra espressione è un artificio, una convenzione. E proprio questa consapevolezza ogni tanto mi fa ammutolire davanti allo psicoanalista, gliel'ho anche detto: di che dobbiamo parlare se significante e significato sono arbitrari? :Batting Eyelashes: Ora capite quando dico che uno rimette in discussione i fondamenti della vita umana?...

Per tornare in topic, ho passato una giornata tremenda in preda ai peggiori pensieri autolesionistici. Non si può stare male per le parole dello psicoanalista, chiunque egli sia, non così tanto. E non è possibile che ogni volta io debba pensare di interrompere la terapia perché mi sento incompresa...

E' quello che dico. L'artificio c'è sempre. Chissà magari attraverso la ricerca formale (portando l'artificio al massimo) si potrebbe sfondare il muro dell'arbitrarietà.

Per il resto (al di là di questa possibilità che del resto a me non è data) la comprensione mi pare un'illusione. Forse bisognerebbe rinunciarci. E io dovrei smettere di scrivere idiozie. Non mi dare retta. Forse sono solo io che devo rinuciarci. Anzi ci ho rinunciato già. Agli altri va meglio. Ascolta loro.

Un saluto a te e agli altri. Anche se scrivo poco (e mi accorgo che dovrei farlo ancora meno), ogni tanto vi leggo ancora, mi fate compagnia.

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Perché frncs? A me interessa quello che scrivi, mi piace confrontarmi su questi temi.

Non ti parlerò di autostima e bla bla bla, non io. Ma credimi se ti dico che raramente capita di sentire delle riflessioni come le tue, le trovo intelligenti e acute, come coinvolgente trovo la tua sofferenza.

Dai, resta.

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Perché frncs? A me interessa quello che scrivi, mi piace confrontarmi su questi temi.

Non ti parlerò di autostima e bla bla bla, non io. Ma credimi se ti dico che raramente capita di sentire delle riflessioni come le tue, le trovo intelligenti e acute, come coinvolgente trovo la tua sofferenza.

Dai, resta.

Certo che resto. Magari in silenzio ma leggo. E' che a volte mi sembra inutile (e forse colpevole) esporre in pubblico i miei stupidi giochi al massacro. Nelle sparatorie, si sa, si rischia sempre di coinvolgere i passanti innocenti. Poi mi dico che in fondo le mie sparatorie sono fatte con proiettili di gomma, inefficaci e infantili, e che al massimo possono apparire ridicole. E allora scrivo di nuovo.

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Scusami se mi permetto, ma se la mettiamo così l'arbitrarietà sul piano di espressione e contenuto è il fondamento della lingua. Tutta la nostra espressione è un artificio, una convenzione. E proprio questa consapevolezza ogni tanto mi fa ammutolire davanti allo psicoanalista, gliel'ho anche detto: di che dobbiamo parlare se significante e significato sono arbitrari? :Batting Eyelashes: Ora capite quando dico che uno rimette in discussione i fondamenti della vita umana?...

Io credo che sia proprio così e tutto è reso più "altro" da un linguaggio che è tipico costrutto maschile. Il non detto, il sintomo, l'urlo espresso o inespresso non a caso sono tipiche espressioni femminili, quasi a cercare al nostro interno una strada diversa che porti a incontrarci col fuori di noi utilizzando mezzi e codifiche nostre.

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Non restare in silenzio frncs, hai appena dato un importantissimo spunto di riflessione. Questo posto è bello e ricco proprio per questo, perché qui puoi portare i tuoi pensieri più profondi quando hai bisogno di esternarli, ma anche lo scherzo e la lieve ironia che aiutano a superare i momenti difficili, gli stalli delle sedute, le assenze. Sarebbe una perdita per tutte e tutti (ma c'è qualche rappresentante?) non leggerti.

Un abbraccio

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Non restare in silenzio frncs, hai appena dato un importantissimo spunto di riflessione. Questo posto è bello e ricco proprio per questo, perché qui puoi portare i tuoi pensieri più profondi quando hai bisogno di esternarli, ma anche lo scherzo e la lieve ironia che aiutano a superare i momenti difficili, gli stalli delle sedute, le assenze. Sarebbe una perdita per tutte e tutti (ma c'è qualche rappresentante?) non leggerti.

Un abbraccio

Siete gentili a dirlo. In realtà io qui sono un'usurpatrice fin dall'inizio. Non sono mai stata veramente in tema col titolo del topic. Ora sarei tentata di assumere il ruolo della sedotta e abbandonata (sempre dallo psicologo). Ma purtroppo non posso dire di essere stata né sedotta (il mio transfert è stato sempre negativo) né abbandonata (sono io che ho interrotto). QUindi in realtà anche quel ruolo sarebbe usurpato.

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Scusami se mi permetto, ma se la mettiamo così l'arbitrarietà sul piano di espressione e contenuto è il fondamento della lingua. Tutta la nostra espressione è un artificio, una convenzione. E proprio questa consapevolezza ogni tanto mi fa ammutolire davanti allo psicoanalista, gliel'ho anche detto: di che dobbiamo parlare se significante e significato sono arbitrari? :Batting Eyelashes: Ora capite quando dico che uno rimette in discussione i fondamenti della vita umana?...

Per tornare in topic, ho passato una giornata tremenda in preda ai peggiori pensieri autolesionistici. Non si può stare male per le parole dello psicoanalista, chiunque egli sia, non così tanto. E non è possibile che ogni volta io debba pensare di interrompere la terapia perché mi sento incompresa...

E' quello che dico. L'artificio c'è sempre. Chissà magari attraverso la ricerca formale (portando l'artificio al massimo) si potrebbe sfondare il muro dell'arbitrarietà.

Per il resto (al di là di questa possibilità che del resto a me non è data) la comprensione mi pare un'illusione.

ora vi insinuo un dubbio: siete sicure che la cura psicoterapica passi per la "comprensione"? :Raised Eyebrow:

che l'analista o psicoterapeuta vi aiuterà nel momento in cui riuscirà a comprendervi pienamente?

io, più passa il tempo e più mi rendo con che non è così...

ho i miei momenti nei quali non mi sento capita, anzi è un ritornello che ripeto spesso... ma mi rendo sempre più conto che la cura e il cambiamento non passa da li. non è fondamentale che lui comprenda e sia empatico con tutto ciò che provo....semmai è importante che lui porti ME a conoscermi profondamente. a conoscere la me stessa che si nasconde dietro le resistenze, dietro le nevrosi, ecc, ecc

del resto è immaginabile che una persona possa comprendere e immedesimarsi profondamente con i sentimenti di decine di pazienti diversi con problemi e caratteri diversi?

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vogliamo sapere tutto! :icon_surprised:

Ciaooo....bene......in questi giorni non son riuscita a scrivere perciò vi butto là uno stralcio della telenovela, anzi, parto dal finale per rendere il racconto un pò più "film d'autore"

TRA MEZZORETTA VEDO IL MIO PSI FUORI DAL SETTING...PER UN CAFFE'!! Non mi sembra vero....lui mi deve raccontare una sua esperienza...ed io ascolterò :Talking Ear Off: .......Ma come sarà??? Mi mette una certa agitazione....eppure lo conosco da 2 anni!!!

.....Tra l'altro ho 2 occhi a palla perchè ieri sera ho pianto un casino per le solte menate di gelosia per il mio ex :Broken Heart: .....

...che dite, vi racconto anche gli episodi precendenti???

Baciiiiiiiii Vadooooo

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:o: :o: :o:

qui si fa sempre più interessante... :Raised Eyebrow:

...che dite, vi racconto anche gli episodi precendenti???

tutto vogliamo sapere tuttoooooooooooooooooooooooo

episodi precedenti, successivi...tutto!!! :icon_nav1:

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Ciao Marilena, è un piacere rileggerti, ho seguito con grande interesse la tua storia psicoanalitica con la rigida psycho freudiana e non sai che gioia leggere dei tuoi sentimenti nei suoi confronti e della loro positiva evoluzione. Ti auguro il meglio, davvero.

Personalmente stenderei un velo pietoso sul mio stato d'animo, fisico e sulla seduta di oggi. Non c'è niente da fare, io non mi fido e non lo farò mai, mi aspetto sempre una pugnalata alle spalle, mi aspetto di essere abbandonata o, ancora peggio, lasciata in questa melma in eterno. E secondo voi dove sfogherò tutta questa rabbia, questa frustrazione oggi? Sul mio corpo attraverso il cibo, ovviamente. Penso di non dover accettare questo stato di cose, eppure non so come tirarmene fuori...

Ciao Berenice, c'è un passo in un libro di Kundera e che ho sempre ritenuto mi rappresentasse benissimo, che dice:" per lui l'amore non era un prolungamento della sua vita pubblica bensì il suo polo opposto. Significava per lui il desiderio di darsi in balia all'altro. Chi si dà all'altro come un soldato si dà prigioniero, deve prima consegnare tutte le armi. E così privato di ogni difesa, non può fare a meno di chiedersi quando arriverà il colpo. Posso dunque affermare che per Franz l'amore era una continua attesa di un colpo imminente" Ho atteso a lungo il suo colpo imminente e non è arrivato....sono arrivate frustrazioni e "rifiuti", ma accompagnati da parole, sguardi, sorrisi e qualcosa di impapabile tali che non ho potuto considerarli "colpi imminenti", non quelli che mi aspettavo e chissà, che forse andavo cercando per essere riconfermata nel mio trauma, nel ruolo in cui , per difesa, mi ero ben trincerata.....Per dirti, cara Berenice, che ti fiderai, che verrà piano piano, senza che tu possa elaborarlo razionalmente, ti prenderà, quella fiducia di poter essere amata ti si metterà dentro ...

Auguri per tutto anche a te, vedrai che avrai il meglio, davvero! :abbr:

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beata te marilena, ti invidio tanto perchè vedo questo momento ancora così lontano...

non mi ricordo più da quanto sei in terapia... così, per farmi un'idea della tempistica...

buon natale anche da parte mia!

ps. muchacha che fine ha fatto?

Veramente io non mi invidio affatto...nel senso che l'idea di finire, di non vederla più e il dubbio, latente ma insopportabile, di essere dimenticata...insomma non sono ancora arrivata alla fine del mio percorso, sto anzi affrontando il tema più importante e difficile: la separazione, il lutto.....

Comunque sono in terapia sul lettino bisettimanale da tre anni, ai quali devi aggiungere otto mesi di psicoterapia vis a vis...ma come dicono, non c'è una durata standard: dipende da quanto è lungo il percorso e da come si cammina!!!

Buon Natale anche a te!!!

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Oggi ho l'ultima seduta prima delle vacanze. Dire che sono agitata è poco. Ho deciso che farò di tutto per provare a darle il regalo, ma per farlo devo prima costringerla a sconvolgere il setting così come è organizzato. Impresa disperata? Questa è l'idea malsana che ho elaborato stanotte e che di fatto è almeno più sensata di quelle precedenti. Ora stacco, entro in ritiro spirituale per prepararmi. Tra vomito e tachicardia non so come ci arriverò.

Un bacio a tutte

p.s. se non mi sentite più vorrà dire che ha rifiutato il dono

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Un saluto anche da parte mia a MARILENA, che bello sentire queste cose...ci vuole la storia di qualche terapia portata a termine (o che sta per finire) bene!!!

Certo il dover fissare da soli una data per la fine della terapia mi sembra un passo molto maturo da fare...penso che se la psi dovesse chiedermi adesso(per assurdo) una cosa del genere , collasserei all'istante!!! Al massimo prende lei la decisone!!! Io non di certo!!!

Però lo ammetto che dentro di me segretamente sogno di portare a termine sto cavolo di percorso....voglio vivere e camminare da sola!!!

Ciao digi.....sono contenta che ti faccia piacere sentire storie .....a lieto fine :)::(:

Ora vivo meglio, sono più leggera..anche quando ricado, e fatalmente perchè l'analisi non fa miracoli, non fa più male...ecco ho lasciato indietro il disagio di vivere. Ora mi aspetta la separazione, l'addio e per questo non sono ancora pronta...la data devo sceglierla io certo, la responsabilità è la mia ora, nessuno deve scegliere per me......e infatti sono collassata già più volte ...solo che lei mi ha sempre ripreso ! :wub:

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Ciaooo....bene......in questi giorni non son riuscita a scrivere perciò vi butto là uno stralcio della telenovela, anzi, parto dal finale per rendere il racconto un pò più "film d'autore"

TRA MEZZORETTA VEDO IL MIO PSI FUORI DAL SETTING...PER UN CAFFE'!! Non mi sembra vero....lui mi deve raccontare una sua esperienza...ed io ascolterò :Talking Ear Off: .......Ma come sarà??? Mi mette una certa agitazione....eppure lo conosco da 2 anni!!!

.....Tra l'altro ho 2 occhi a palla perchè ieri sera ho pianto un casino per le solte menate di gelosia per il mio ex :Broken Heart: .....

...che dite, vi racconto anche gli episodi precendenti???

Baciiiiiiiii Vadooooo

cosa cosa???????? :fireworks:

Mi sembra un ottimo regalo di Natale!!!

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