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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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l'emozione per me assolutamente ingestibile e incontenibile è l'angoscia. un' angoscia pressante, soffoncante. non vi sto a spiegare i motivi, dicamo solo che non è legata a lutti o cose del genere... ecco faccio di tutto per sfuggire a quell'emozione, per distogliere la mente. e non credo neanche di sbagliare... voi la provate mai l'angoscia? quella non motivata da paure contingenti, quella che ti mette in ginocchio?

per me è il sentimento peggiore in assoluto.

angoscia nel senso di panico ?

non credo mi sia mai capitato di provare qualcosa del genere

più che altro tendo a rimanere distaccata dalle emozioni perchè temo altrimenti di poterne essere preda, di non saperle gestire

ti faccio un esempio banale: quando + di 15 anni morì la sorella di mia madre io decisi di dovermi mostrare forte per permettere a mia madre (e anche a mio padre) di potersi appoggiare a me, temevo che se mi fossi permessa di vivere liberamente quel dolore (che per me era immenso !) sarei stata un peso per i miei, sarei stata una specie di sacco afflosciato portato in giro dal vento

ecco, questo tipo di comportamenti (che io mi sono imposta per un qualche motivo inconscio che ancora non riesco a individuare) hanno fatto si che di fronte a un'emozione troppo forte si azionasse una specie di salvavita che stacca la corrente permettondomi di "isolarmi" in qualche modo

se il salvavita non scatta immediatamente vado in tilt e sto male fisicamente; mi è capitato quest'inverno quando mia nonna era ricoverata in ospedale, la prima volta che l'ho vista, un paio di giorni prima che morisse, dopo esserla andata a trovare avevo la seduta. sono arrivata dalla psi e , prima di entrare, ho vomitato. in pratica scarico sul fisico il surplus di emozioni che altrimenti mi manderebbero in cortocircuito.

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non mi faccio mancare nulla. soprattutto la rabbia negli ultimi tempi... ma voi non vi incazzate mai coi vostri psi? io gli ho fatto certi cazziatoni (in giorni di sindrome premestruale, ok...). credo che questo sia un segno del livello di confidenza raggiunto, prima mi frenavo, avevo timore di mostrare questo lato di me...

io con il tempo ho imparato a dirle tutto quello che non mi piace che fa nei miei confronti. ho scoperto che se non lo facevo rimanevo bloccata, la rabbia mi ribolliva dentro e l'unica che stava male e ne pagava le conseguenze ero io

adesso , anche se con difficoltà, riesco a incazzarmi e dirle quando i suoi comportamenti non mi piacciono. alle volte è capitato che ero solo io ad aver interpretato male un suo comportamento e aver proiettato le mie paure; altre volte invece lei ha ammesso di aver commesso un errore (in questo, come il tuo Juditta, lei è brava perchè non si mette su un piedistallo) . in ogni caso, ogni volta ne abbiamo parlato e certe volte ne sono anche usciti spunti interessanti !

riguardo al piangere... ho scoperto che non mi piace piangere in seduta. prima avevo pure sto blocco (un blocco unico, vedi Fra che non sei sola?). puoi mi son sbloccata, quindi piangere non è un problema in teoria...

però non mi piace! e allora il più delle volte succede che se c'è qualcosa che mi farebbe piangere (anche una cosa che di solito non ha questo "effetto", come racconta zazà) avviene tutta una lotta tra me e me per frenare le lacrime. in realtà quello che mi da fastidio è il non poter esprimere con chiarezza quello che vorrei. se piango mi si spezza la voce e non riesco più a parlare. ma io in quel momento voglio parlare, voglio spiegare quello che provo. così ricaccio indietro le lacrime. non vi so dire se sia una lotta per frenare le emozioni, per razionalizzare... forse invece di spiegare dovrei piangere e basta? ma quello lo posso fare anche da sola a casa mia! non so...

forse c'è un momento per spiegare e uno per "sentire", forse impedendoti di piangere non vuoi soltanto rimanere lucida per poter spiegare, ma vuoi anche svicolare in qualche modo da un'emozione che temi potrebbe essere troppo forte in quel momento

certo, volendo puoi piangere a casa quando ti pare però è anche vero che come riflettere su alcuni argomenti da sola non è la stessa cosa che farlo lì così piangere davanti a lui potrebbe essere diverso dal farlo da sola a casa

visto che il pianto ti viene lì da lui, una volta prova a non controllarti e vedi che succede.... magari è una cazzata e perdi solo tempo , ma magari qualcosa di diverso si potrebbe smuovere......

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mizziga judì...la draghessa non ha perso tempo!!! Prendo appunti...

è vero Juditta..... ma che le hai dato da mangiare a 'sta draghessa, pane e ormoni ?! :Pig:

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angoscia nel senso di panico ?

non credo mi sia mai capitato di provare qualcosa del genere

più che altro tendo a rimanere distaccata dalle emozioni perchè temo altrimenti di poterne essere preda, di non saperle gestire

ti faccio un esempio banale: quando + di 15 anni morì la sorella di mia madre io decisi di dovermi mostrare forte per permettere a mia madre (e anche a mio padre) di potersi appoggiare a me, temevo che se mi fossi permessa di vivere liberamente quel dolore (che per me era immenso !) sarei stata un peso per i miei, sarei stata una specie di sacco afflosciato portato in giro dal vento

ecco, questo tipo di comportamenti (che io mi sono imposta per un qualche motivo inconscio che ancora non riesco a individuare) hanno fatto si che di fronte a un'emozione troppo forte si azionasse una specie di salvavita che stacca la corrente permettondomi di "isolarmi" in qualche modo

se il salvavita non scatta immediatamente vado in tilt e sto male fisicamente; mi è capitato quest'inverno quando mia nonna era ricoverata in ospedale, la prima volta che l'ho vista, un paio di giorni prima che morisse, dopo esserla andata a trovare avevo la seduta. sono arrivata dalla psi e , prima di entrare, ho vomitato. in pratica scarico sul fisico il surplus di emozioni che altrimenti mi manderebbero in cortocircuito.

no l'angoscia è un sentimento "ben definito", diverso dall'ansia (che per quanto mi riguarda assume i connotati di un agitazione frenetica) e del panico che è intriso di paura. l'angoscia è più come una tenaglia che ti serra il petto... e ha connotati più "esistenziali", mi viene da dire.

per il resto credo di aver sperimentato qualcosa di simile poco tempo fa. in occasione di un avvenimento per me emotivamente moolto intenso, mi sentivo psicologicamente "tranquilla", perchè ero preparata ecc...però a un certo punto ho iniziato a sentirmi come se stessi per svenire. credo di aver spostato anch'io sul fisico il surplus di emozioni. non me lo aspettavo, perchè non mi era mai successo...

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io con il tempo ho imparato a dirle tutto quello che non mi piace che fa nei miei confronti. ho scoperto che se non lo facevo rimanevo bloccata, la rabbia mi ribolliva dentro e l'unica che stava male e ne pagava le conseguenze ero io

adesso , anche se con difficoltà, riesco a incazzarmi e dirle quando i suoi comportamenti non mi piacciono. alle volte è capitato che ero solo io ad aver interpretato male un suo comportamento e aver proiettato le mie paure; altre volte invece lei ha ammesso di aver commesso un errore (in questo, come il tuo Juditta, lei è brava perchè non si mette su un piedistallo) . in ogni caso, ogni volta ne abbiamo parlato e certe volte ne sono anche usciti spunti interessanti !

si ma io non mi limito a "parlargli" della mia rabbia, mi arrabbio direttamente con lui, qualche volta gli ho proprio risposto male...certe strigliate s'è beccato, porello. :(:

forse c'è un momento per spiegare e uno per "sentire", forse impedendoti di piangere non vuoi soltanto rimanere lucida per poter spiegare, ma vuoi anche svicolare in qualche modo da un'emozione che temi potrebbe essere troppo forte in quel momento

certo, volendo puoi piangere a casa quando ti pare però è anche vero che come riflettere su alcuni argomenti da sola non è la stessa cosa che farlo lì così piangere davanti a lui potrebbe essere diverso dal farlo da sola a casa

visto che il pianto ti viene lì da lui, una volta prova a non controllarti e vedi che succede.... magari è una cazzata e perdi solo tempo , ma magari qualcosa di diverso si potrebbe smuovere......

a me piangere e basta non serve...

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in occasione di un avvenimento per me emotivamente moolto intenso, mi sentivo psicologicamente "tranquilla", perchè ero preparata ecc...però a un certo punto ho iniziato a sentirmi come se stessi per svenire. credo di aver spostato anch'io sul fisico il surplus di emozioni. non me lo aspettavo, perchè non mi era mai successo...

in questo io sono bravissima

mi capita anche se devo fare qualcosa che proprio non vorrei fare (anche cose banali come un'uscita, un pranzo, una telefonata) . sto male fisicamente, mi viene la nausea

poi appena la situazione si sblocca e io non devo più fare quella determinata cosa, sto subito meglio

anche in questo mi sono ritrovata con woody allen in "io e annie" quando lui a los angeles deve dare non so che premio e inizia a star male con nausea, vomito, febbre. poi appena sa che verrà sostituito nello show ricomincia a mangiare.....

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si ma io non mi limito a "parlargli" della rabbia,mi arrabbio direttamente con lui, qualche volta gli ho proprio risposto male...certe strigliate s'è beccato, porello. :(:

ma io mica le parlo, io la cazzio e le dico che secondo me ha fatto una gran xxxxxxx a dirmi una determinata cosa, magari non strepito e non urlo perchè è un comportamento che difficilmente mi appartiene, ma i cazziatoni glieli faccio

mi piacerebbe riuscire ad esprimere il mio dissenso in questo modo anche al di fuori della terapia

ultimamente qualche volta ci sto riuscendo (e mi sembra una gran conquista per me!!) , ma alle volte continuo a comprimermi e non dir niente logorandomi poi dentro

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in questo io sono bravissima

mi capita anche se devo fare qualcosa che proprio non vorrei fare (anche cose banali come un'uscita, un pranzo, una telefonata) . sto male fisicamente, mi viene la nausea

poi appena la situazione si sblocca e io non devo più fare quella determinata cosa, sto subito meglio

anche in questo mi sono ritrovata con woody allen in "io e annie" quando lui a los angeles deve dare non so che premio e inizia a star male con nausea, vomito, febbre. poi appena sa che verrà sostituito nello show ricomincia a mangiare.....

insomma, tu questa caratteristica già l'avevi, invece a me è successo ultimamente.

come dire...sto proprio migliorando! :icon_confused:

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ma io mica le parlo, io la cazzio e le dico che secondo me ha fatto una gran xxxxxxx a dirmi una determinata cosa, magari non strepito e non urlo perchè è un comportamento che difficilmente mi appartiene, ma i cazziatoni glieli faccio

mi piacerebbe riuscire ad esprimere il mio dissenso in questo modo anche al di fuori della terapia

ultimamente qualche volta ci sto riuscendo (e mi sembra una gran conquista per me!!) , ma alle volte continuo a comprimermi e non dir niente logorandomi poi dentro

se facciamo una "gara di caxxiatoni" penso di vincere io... :Raised Eyebrow::He He:

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a me piangere e basta non serve...

non ti dico di andar lì e piangere per tutta l'ora

dico solo che potresti provare a non controllarti e vedere che succede

magari scopri che ti esce fuori una lacrima e poi continui a parlare

oppure potrebbe succedere qualcosa di diverso

come idea (e sia chiaro che predico bene e razzolo malissimo !! ) controllarsi lì è controproducente

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insomma, tu questa caratteristica già l'avevi, invece a me è successo ultimamente.

come dire...sto proprio migliorando! :icon_confused:

ti eri già trovata nella situazione che ti ha scatenato il malessere o era la prima volta che l'affrontavi ?

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non ti dico di andar lì e piangere per tutta l'ora

dico solo che potresti provare a non controllarti e vedere che succede

magari scopri che ti esce fuori una lacrima e poi continui a parlare

oppure potrebbe succedere qualcosa di diverso

come idea (e sia chiaro che predico bene e razzolo malissimo !! ) controllarsi lì è controproducente

non è che reprimo le lacrime a prescindere... qualche lacrimuccia scende, ci mancherebbe! reprimo i singhiozzi e il pianto incontrollato, perchè mi escono prima ancora che inizi a parlare di certe cose, e mi impediscono proprio di parlare (parlare singhiozzando è impossibile). ma io in quel momento voglio parlare!!!! anche perchè di solito si tratta di cose per me importanti...

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ti eri già trovata nella situazione che ti ha scatenato il malessere o era la prima volta che l'affrontavi ?

direi proprio che era la prima volta! è stato un po' un evento importante...

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direi proprio che era la prima volta! è stato un po' un evento importante...

bhè dai, se era la prima volta che ti capitava l'evento scatenante almeno non puoi dire (con certezza) che si tratti di un peggioramento :icon_confused:

a parte gli scherzi, ne hai parlato con Govanni ?

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bhè dai, se era la prima volta che ti capitava l'evento scatenante almeno non puoi dire (con certezza) che si tratti di un peggioramento :icon_confused:

a parte gli scherzi, ne hai parlato con Govanni ?

chi è govanni? :LMAO:

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a parte gli scherzi quella reazione fisica improvvisa e inaspettata m'ha messo davanti a un mio enorme limite, che non mi ero nemmeno resa conto d'avere...

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a parte gli scherzi quella reazione fisica improvvisa e inaspettata m'ha messo davanti a un mio enorme limite, che non mi ero nemmeno resa conto d'avere...

tanto per non farci mancare niente :icon_confused:

limite superabile o con cui "semplicemente" dovrai imparare a convivere ?

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tanto per non farci mancare niente :icon_confused:

limite superabile o con cui "semplicemente" dovrai imparare a convivere ?

e chi può dirlo? manco ne ero consapevole, come faccio a rispondere?

per adesso non sono ottimista.

e si ne ho parlato con giovanni, sapeva quanto era importante per me questa cosa.

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comunque nel mio caso questa reazione fisica mi ha messo di fronte a qualcosa di importante. per te c'è un "filo conduttore"? riesci a capire cos'è che scatena queste reazioni? oppure è davvero una reazione alle EMOZIONI in generale?

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Cioè stai dicendo che le cose "anormali" non sono vita?

Scusa, forse è la stanchezza ma non ho capito bene l'ultima frase.

Ma tu non provi mai emozioni quando stai lì?

beh.......no non provo emozioni!

Solo li ovviamente.......quando racconto non rivivo nessuna emozione......

e per lui, non lo so!!Forse credo di provarle!!!Effettivamente non capisco se li mi emoziona vederlo!Mi emoziona poi forse dopo (finita la seduta)il ricordo!......è una cosa un po' contorta!Capita veramente raramente che un suo atteggiamento li mi emozioni!

Ma sta cosa non è che mi fa star male eh........!!

Nel senso che io nella mia vita provo tutto quello che dovrei provare felicità,tristezza......e non sono distaccata(come è stato detto) ......

poi forse il fatto di non provare emoaizoni li è forse (penso eh)dato dal fatto che lui non mi da conferme, o se me le da me le da non come io vorrei.Io ho capito che li non è il posto adatto x cercare questo, infatti non soffro piu' x questo........forse adeguarmi a questo ha fatto si che si creasse uno scudo!

Io non riuscirei mai e poi mai a incazz come fa judi.......perchè.......non riuscirei a tirar fuori la rabbia li........cosa che x esempio sul lavoro faccio quando capita che ho una discussione!

Li proprio riesco poco a discutere animatamente.......son sempre confronti (perchè confronti ne abbiamo)sereni e pacati!!

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beh.......no non provo emozioni!

Solo li ovviamente.......quando racconto non rivivo nessuna emozione......

e per lui, non lo so!!Forse credo di provarle!!!Effettivamente non capisco se li mi emoziona vederlo!Mi emoziona poi forse dopo (finita la seduta)il ricordo!......è una cosa un po' contorta!Capita veramente raramente che un suo atteggiamento li mi emozioni!

Ma sta cosa non è che mi fa star male eh........!!

Nel senso che io nella mia vita provo tutto quello che dovrei provare felicità,tristezza......e non sono distaccata(come è stato detto) ......

poi forse il fatto di non provare emoaizoni li è forse (penso eh)dato dal fatto che lui non mi da conferme, o se me le da me le da non come io vorrei.Io ho capito che li non è il posto adatto x cercare questo, infatti non soffro piu' x questo........forse adeguarmi a questo ha fatto si che si creasse uno scudo!

Io non riuscirei mai e poi mai a incazz come fa judi.......perchè.......non riuscirei a tirar fuori la rabbia li........cosa che x esempio sul lavoro faccio quando capita che ho una discussione!

Li proprio riesco poco a discutere animatamente.......son sempre confronti (perchè confronti ne abbiamo)sereni e pacati!!

beh, ma non sono mica un esempio da imitare! nel mio caso l'incacchiatura fa parte del mio carattere. e finchè non la esprimevo inibivo un lato della mia personalità...

il provare emozioni non credo che sia legato alle "conferme". in un certo senso le mie emozioni più forti sono uscite quando di conferme non ne avevo proprio, e anzi nutrivo pure dei dubbi sul suo modo di condurre la terapia.

anche tu una volta ti sei arrabbiata molto per un suo comportamento, anche se non gliel'hai espresso con rabbia... non è un'emozione anche quella?

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Dunque dunque.....

Sono andata a fare il mio sproloquio a mitraglietta: nonostante tutto quello che avevo da raccontare, cioè tutto quello che ho passato ad agosto, sono riuscita a ficcarci anche due sogni :He He:

Ric è stato abbastanza discorsivo, ha cercato anche di darmi dei consigli, non ho avuto la solita sensazione di fare monologhi ma quando sono andata via mi è venuta una specie di depressione perché avrei voluto leggere nel suo volto o nella sua voce un moto di affetto....perchè è stato gentile, comunicativo ma io non so se mi vuole bene e invece vorrei questo coinvolgimento.

Ora io questa cosa devo dire che già me l'aspettavo, infatti durante la pausa estiva non mi è mancato tanto - sembra una contraddizione, lo so - sia perché ero assorbita dai problemi ma anche perchè sentivo meno la pressione della mia richiesta affettiva. In quella pausa potevo adagiarmi nella situazione di sapere di non essere sola ma di non dovermi confrontare settimanalmente con questa voragine che mi porto dentro.

Al ritorno a casa mi sono messa a fare qualche esercizio fisico per reagire, per sfogare e distrarmi (ecco i tentavi di applicare strategie per superare sentimenti dolorosi) ma dopo poco è affiorato potente il buco nero, la mancanza di amore abissale, un minuto di disperazione, il pianto e poi ho cominciato a risalire.....apparentemente.

Perché poi mi sono messa a letto verso le undici e mezza, prestissimo per le mie insane abitudini, ma mi sono svegliata verso le quattro e mezza e subito i pensieri sono andati a questo bisogno di affetto e a come fare per reggerlo.

Ieri avevo chiesto a Ric di rivederci ancora in questa settimana e poi forse anche la prossima fare due sedute.

Lui mi ha accontentata (anche se mi ha dato un orario che è una sfida per me :He He: .......ma non aveva molte altre disponibilità) e io sentivo in quel momento l'utilità di sfogarmi nel racconto dei problemi che sto affrontando e che certo non termineranno a breve.

Tuttavia stanotte sono ritornati per l'ennesima volta i dubbi sul questo terribile risvolto dell'analisi, cioè la continua riproposizione di un bisogno che resta inappagato e con il quale è veramente dura convivere. Il dubbio è se questa cosa mi possa togliere energie di cui invece ho tanto bisogno.....ora è come togliersi le scarpe nel momento in cui devo affrontare una lunga traversata a piedi. Mi sa che dovrò parlare di questo la prossima volta...

Una riflessione che magari non c'entra un tubo ma mi va di dirla: la vita, mi sembra d'inseguirla più che viverla.

Ric stava bene, era abbronzato :sun: e forse leggermente dimagrito, me lo sono guardato per benino mentre si spulciava la sua agenda elettronica per scovare uno spazioper me, mi rendo conto che non è chissà che bell'uomo ma ogne scarraffone.....

Ma anche questo devo riconoscere faceva un po' male perchè proiettavo su di lui il detto Il giardino dl vicino è sempre più verde.....che palle, ragazze, tutti sti pensieri parassiti, che palle!

......non so se ritornare a schiacciare un pisolino, effettivamente cinque ore di sonno son pochine :icon_rolleyes:

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spero che tu stia dormendo, allora!

Ric è stato abbastanza discorsivo, ha cercato anche di darmi dei consigli, non ho avuto la solita sensazione di fare monologhi ma quando sono andata via mi è venuta una specie di depressione perché avrei voluto leggere nel suo volto o nella sua voce un moto di affetto....perchè è stato gentile, comunicativo ma io non so se mi vuole bene e invece vorrei questo coinvolgimento.

Ora io questa cosa devo dire che già me l'aspettavo, infatti durante la pausa estiva non mi è mancato tanto - sembra una contraddizione, lo so - sia perché ero assorbita dai problemi ma anche perchè sentivo meno la pressione della mia richiesta affettiva. In quella pausa potevo adagiarmi nella situazione di sapere di non essere sola ma di non dovermi confrontare settimanalmente con questa voragine che mi porto dentro.

in fondo (anche non in fondo in realtà) ti capisco. la conosco bene anch'io sta voragine...

più o meno di queste cose abbiamo già parlato tanto, ho già detto che secondo me non possiamo aspettarci che l'affetto dello psi riempia questa voragine perchè sarebbe un riempimento "illusorio", una consolazione temporanea e non "risolutiva"... e queste cose già le ho scritte.

però secondo me uno psi, un analista, un terapeuta...un po' si deve dare. insomma se prova affetto perchè tenerselo stretto come se fosse chissà che segreto o informazione top secret?

un po' d'amore può solo fare bene alla terapia. io c'ho messo un tempo lunghissimo a "credere" alle manifestazioni d'affetto di giovanni. come al solito ho bisogno di milioni di conferme perchè non riesco a credere di piacere a qualcuno. e più mi conosce, meno penso sia possibile. per cui la mia fiducia se l'è dovuta sudare...

ora so che mi vuole bene. è un fatto acquisito, non ho più bisogno di conferme! so anche che questo affetto non riempie mica quella voragine là! però è una base di partenza solida per il "lavoro" che stiamo facendo insieme...

per cui penso che gli psi non dovrebbero essere "avari" da questo punto di vista.

ti auguro che Ric si lasci andare un pochino..

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