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Lla psicoterapia consiste nei cambiamenti che produce. In cosa vi sentite diversi?


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Riporto i brani di Jung in cui parla di traslazione (= transfert)

e a cui mi riferivo parlando con Digi

1 ) "Di coloro la cui fissazione prende la forma di traslazione abbiamo già trattato, ma ne abbiamo anche ricordati altri che non stabiliscono alcun legame col terapeuta, ma piuttosto con il proprio inconscio, e vi si rinchiudono come in un bozzolo.In questi casi, l'imago parentale non è trasferita su un oggetto umano, ma rimane una rappresentazione fantastica che esercita la stessa attrazione e produce lo stesso legame indotto dalla traslazione." (Jung, Opere, 16, pag.72)

2) "La grande importanza della traslazione ha spesso dato origine all'errata convinzione che essa sia assolutamente indispensabile alla guarigione,che bisognerebbe per così dire pretenderla dal paziente.Ma un processo del genere non può essere preteso più di quanto avviene per la fede. La fede ha valore soltanto se nasce spontaneamente, per forza propria. Una fede imposta è spasmodica, convulsiva.Chi pensa di dover pretendere la traslazione dimentica che questo fenomeno non è che uno dei fattori terapeutici,così come la stessa parola "traslazione" equivale a "proiezione",un fenomeno questo che è impossibile pretendere.Personalmente io mi rallegro ogni volta che la traslazione ha un decorso benigno o quando non si fa praticamente sentire.In tal caso si è coinvolti assai meno personalmente e ci si può accontentare di altri fattori terapeuticamente efficaci.Tra questi ultimi ha una parte importante la comprensione da parte del paziente, e così pure la sua buona volontà, l'autorità del terapeuta, l'incoraggiamento e così via.."

Jung,Opere, 16, pag.184

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ma almeno tu sei sul lettino, male che vada puoi schiacciare un pisolino...00025015.gif

io come faccio a stare zitta con lui che mi fissa?

e poi è lui che non riesce a stare zitto per primo :D:

ah... guarda che faccina ho trovato:

004009.gif

-_- ma che sta facendo lo psi con la mano che va avanti e dietro?????? <_<:):

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:o: ma che sta facendo lo psi con la mano che va avanti e dietro?????? :):-_-

o mamma sonoproprio fuori, ci sono arrivata adesso: sta scrivendo!!!!! :D:<_<

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Riporto i brani di Jung in cui parla di traslazione (= transfert)

e a cui mi riferivo parlando con Digi

1 ) "Di coloro la cui fissazione prende la forma di traslazione abbiamo già trattato, ma ne abbiamo anche ricordati altri che non stabiliscono alcun legame col terapeuta, ma piuttosto con il proprio inconscio, e vi si rinchiudono come in un bozzolo.In questi casi, l'imago parentale non è trasferita su un oggetto umano, ma rimane una rappresentazione fantastica che esercita la stessa attrazione e produce lo stesso legame indotto dalla traslazione." (Jung, Opere, 16, pag.72)

2) "La grande importanza della traslazione ha spesso dato origine all'errata convinzione che essa sia assolutamente indispensabile alla guarigione,che bisognerebbe per così dire pretenderla dal paziente.Ma un processo del genere non può essere preteso più di quanto avviene per la fede. La fede ha valore soltanto se nasce spontaneamente, per forza propria. Una fede imposta è spasmodica, convulsiva.Chi pensa di dover pretendere la traslazione dimentica che questo fenomeno non è che uno dei fattori terapeutici,così come la stessa parola "traslazione" equivale a "proiezione",un fenomeno questo che è impossibile pretendere.Personalmente io mi rallegro ogni volta che la traslazione ha un decorso benigno o quando non si fa praticamente sentire.In tal caso si è coinvolti assai meno personalmente e ci si può accontentare di altri fattori terapeuticamente efficaci.Tra questi ultimi ha una parte importante la comprensione da parte del paziente, e così pure la sua buona volontà, l'autorità del terapeuta, l'incoraggiamento e così via.."

Jung,Opere, 16, pag.184

ecco Ilaria grazie, io mi ritrovo pienamente in questo:

In tal caso si è coinvolti assai meno personalmente e ci si può accontentare di altri fattori terapeuticamente efficaci.Tra questi ultimi ha una parte importante la comprensione da parte del paziente, e così pure la sua buona volontà, l'autorità del terapeuta, l'incoraggiamento e così via.."

Io sento la psi proprio come una figurache può aiutarmi, io mi fido di lei, e ho molta volontà nell'affrontare la mia situazione, lei stessa mi ha detto che sono molto più avanti di chi comincia per la prima volta una terapia, e io è così che mi sento, mi sento matura rispetto a questo rapporto, inoltre io ho come termine di paragone (e non se se è una coincidenza ma uesto particolare ci accomuna) l'altra psicoterapeuta, verso la quale invece avevo avuto un forte transfert, tanto che le prime saedute con la nuova sono state traumatiche, non riuscivo ad accettare il cambiamento, mentre adesso non ci penso proprio più alla vecchia psi!!!!

Se una terapia è ferma lo si sente, io invece sento che va benissimo, la stessa psi mi ha detto che corro come un treno (in senso positivo) e lei non dice cose così per dire...tanto che a volte siccome ci vado da poco e ancora non mi conosce a pieno, la sento un pò indietro ma proprio nel senso che stiamo scoprendo e analizzando molte cose in contemporanea con la conoscenza....

Secondo me il transfert non è l'unico modo di affrontare la terapia, anzi spesso esso stesso porta delle resistenze che bloccano la terapia, non dico che è meglio non averne, dico solo che ogniuno si rapporta con il proprio psi nel modo in cui questo rapporto riesce a incastrarsi per fa si che il percorso terapeutico sia produttivo....

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ecco Ilaria grazie, io mi ritrovo pienamente in questo:

In tal caso si è coinvolti assai meno personalmente e ci si può accontentare di altri fattori terapeuticamente efficaci.Tra questi ultimi ha una parte importante la comprensione da parte del paziente, e così pure la sua buona volontà, l'autorità del terapeuta, l'incoraggiamento e così via.."

Io sento la psi proprio come una figurache può aiutarmi, io mi fido di lei, e ho molta volontà nell'affrontare la mia situazione, lei stessa mi ha detto che sono molto più avanti di chi comincia per la prima volta una terapia, e io è così che mi sento, mi sento matura rispetto a questo rapporto, inoltre io ho ilcome termine di paragone (e e non sbaglio questa cosa non se se è una coincidenza ma ci accomuna) l'altra psicoterapeuta, verso la quale invece avevo avuto un frote transfert, tanto che le prime saedute con la nuova sono state traumatiche, non riuscivo a d accettare il cambiamento, quand oadesso non ci penso proprio più alla vecchia psi!!!!

Se una terapia è ferma lo si sente, io invecesento che va benissimo, la stessa psi mi ha detto checorro come un treno (in senso pisitivo) e lei non dice cose così per dire...tanto che a volte siccome ci vado da poco e ancoa non mi conosce a pieno, la sento un pò indietro ma propri onel senso che stiam oscoprendo e analizzando molte cose in contemporanea....

Secondo me il transfert non è l'unico modo di affrontare la terapia, anzi spesso esso stesso porta delle resistenze che bloccano la terapia, non dico che è meglio non averne, dico sol oche ogniuno si rapporta con il proprio psi nel modo in cui questo rapporto riesce a incastrarsi per fa si che il percorso terapeutico sia produttivo....

Io credo che il fatto di aver avuto una precedente esperienza molto coinvolgente ha il suo bel peso..mica che può riscattare la stessa roba sempre e comunque...quello che a me dispiace è non aver analizzato quel transfert lì con il mio precedente terapeuta come stanno facendo Arley e Juditta...è come un treno perso che non si ripresenta...poi, vabbè,io con il mio precedente psi ho avuto un'interruzione traumatica, come ho già raccontato e forse questo acuisce il rimpianto e non è privo di effetti sull'attuale analisi..

p.s.anche la mia psi dice vado come un treno, ha proprio usato queste parole !!

Particolarità: la mia analista ha sempre una bottiglia d'acqua grande sul tavolino accanto alle poltrone e durante la seduta si sbevazza un par di bicchieri (emmenomale è acqua!!)...

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Io credo che il fatto di aver avuto una precedente esperienza molto coinvolgente ha il suo bel peso..mica che può riscattare la stessa roba sempre e comunque...quello che a me dispiace è non aver analizzato quel transfert lì con il mio precedente terapeuta come stanno facendo Arley e Juditta...è come un treno perso che non si ripresenta...poi, vabbè,io con il mio precedente psi ho avuto un'interruzione traumatica, come ho già raccontato e forse questo acuisce il rimpianto e non è privo di effetti sull'attuale analisi..

p.s.anche la mia psi dice vado come un treno, ha proprio usato queste parole !!

Particolarità: la mia analista ha sempre una bottiglia d'acqua grande sul tavolino accanto alle poltrone e durante la seduta si sbevazza un par di bicchieri (emmenomale è acqua!!)...

Due coincidenze!!!! Psi precendete con un forte transfert non analizzato e corriamo come un treno!!!!!

Scusa se te lo richiedo Ilaria, sicuramente l'hai già detto altrove, da quanto tempo sei in terapia con questa psicologa? E visto che siamo in tema, dall'inizio quali cambiamenti hai avuto? E rispetto all'altraterapia che hai fatto cs'hai notato di diverso? Sempre che ti vada di rispondere....

P.S.: Particolarità della mia psi: la sua poltrona è leggermente "zoppa" e mentre parla spesso si dondola un pò, non so se mette la poltrona proprio in una posizione particolare per farlo a me dà impressione che lo faccia di proposito! E solo mentre parla lei... <_<

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:o: ma che sta facendo lo psi con la mano che va avanti e dietro?????? :o::ph34r:
o mamma sonoproprio fuori, ci sono arrivata adesso: sta scrivendo!!!!! :B):<_<

:blink: giusy questa cosa andrebbe analizzata!

:):-_-:D:

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:o: giusy questa cosa andrebbe analizzata!

:):-_-:D:

<_< un pò di rispetto per i ritardati!!!!

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più che i ritardata, maliziosa... :):

adesso una persona non può nemmeno capire male che è subito maliziosa!!!! -_-<_<

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adesso una persona non può nemmeno capire male che è subito maliziosa!!!! -_-:innocent:

menomale che hai una psi donna, va! che partivi già malissimo... :D:

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Due coincidenze!!!! Psi precendete con un forte transfert non analizzato e corriamo come un treno!!!!!

Scusa se te lo richiedo Ilaria, sicuramente l'hai già detto altrove, da quanto tempo sei in terapia con questa psicologa? E visto che siamo in tema, dall'inizio quali cambiamenti hai avuto? E rispetto all'altraterapia che hai fatto cs'hai notato di diverso? Sempre che ti vada di rispondere....

P.S.: Particolarità della mia psi: la sua poltrona è leggermente "zoppa" e mentre parla spesso si dondola un pò, non so se mette la poltrona proprio in una posizione particolare per farlo a me dà impressione che lo faccia di proposito! E solo mentre parla lei... :innocent:

Sono in terapia da un annetto..

Il principale cambiamento è...la regressione. ne ho parlato un po' preoccupata con la mia analista perchè mi è sembrato specie nelle relazioni con gli altri di essere molto meno "diplomatica", di riuscire a mantenere molto di meno il distacco, di essere più permalosa, di essere sospettosa.Ho avuto come l'impressione che fosse l'accondiscendenza della mia analista a far emergere queste mie paranoie senza riuscire a dominarle con la riflessione come avevo fatto fino ad oggi.Ma quando le ho raccontato di questa mia sensazione lei ha detto che va bene così...la regressione fa parte del percorso, è uno smantellamento di robaccia che serve mettersi addosso per affrontare il mondo...tuttosommato è proprio un effetto dell'analisi, del fatto che non sono sola e che posso rischiare nella vita confidando nel "contenimento" dell'analista e dell'analisi e che posso permettermi il lusso di esprimere più liberamente le emozioni, specie quelle negative. Poi un'altra cosa che abbiamo affrontato tanto e lungamente è tutta la storia della perdita precoce di mia madre,in particolare l'arresto della mia crescita emotiva a quell'epoca...si sta facendo un lungo lavoro di elaborazione di questa faccenda e richiede tanto tempo perchè venga fuori tutto...

Poi c'è tutta una serie di cambiamenti emotivi verso di lei: all'inizio l'ho "usata" per elaborare tutta la frustazione della precedente terapia e della sua interruzione, della sofferenza che ha provocato l'ennesimo abbandono.Mi ha fatto "esaurire" l'argomento, mi ha dato tutto lo spazio necessario per non avre più quel groppo in gola...Dopo di che è cominciata quella sensazione positiva di libertà che mi lasciava la relazione con lei...cui è seguito un lungo periodo di diffidenza, di distacco, che però lei ha fatto rientrare.In questi ultimi tempi lei sta lavorando molto sulla nostra relazione,mettendola al centro dei nostri discorsi (mentre io la buttavo sempre sull'impersonale:parlavo sempre di me, evitando di accennare a un "noi") cerca di infondermi la fiducia, di darmi l'accoglienza e il calore di cui ho bisogno..e in questo è davvero commovente..Ecco io sono arrivata lì asserragliata in me stessa come in un guscio chiuso e lei ha iniziato a "covarmi " perchè il pulcino possa uscire e iniziare a crescere...e io sto beccando dall'interno quel guscio per uscire..

Di diverso rispetto all'altra analisi c'è tutto... lei mi accoglie, non si scontra frontalmente con me, e in questo mia iuta a non alzare resistenze;l'altro era più ruvido, più "teorico", snocciolava pareri e interpretazioni, giuste, ma senza essere in gioco nella relazione; lei è nella relazione con me,lo sento, mi è vicnissima, accorcia le distanze; l'altro sembrava detenesse la verità, e a me, proprio per questo sembrava forte e affidabile e io mi ci aggrappavo; lei pare pasticciona, sconclusionata, ma è solo se stessa accanto a me, alla pari...mi ha smpre detto che lei non posside la verità che quel che contano sono le mie verità, le mie interpretazioni,ecc...,l'altro era direttivo, era figo e faceva il figo, lei è lì davanti a me con tutte le sue fragilità e dissimula la tecnica che pure c'è...

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Di diverso rispetto all'altra analisi c'è tutto... lei mi accoglie, non si scontra frontalmente con me, e in questo mia iuta a non alzare resistenze;l'altro era più ruvido, più "teorico", snocciolava pareri e interpretazioni, giuste, ma senza essere in gioco nella relazione; lei è nella relazione con me,lo sento, mi è vicnissima, accorcia le distanze; l'altro sembrava detenesse la verità, e a me, proprio per questo sembrava forte e affidabile e io mi ci aggrappavo; lei pare pasticciona, sconclusionata, ma è solo se stessa accanto a me, alla pari...mi ha smpre detto che lei non posside la verità che quel che contano sono le mie verità, le mie interpretazioni,ecc...,l'altro era direttivo, era figo e faceva il figo, lei è lì davanti a me con tutte le sue fragilità e dissimula la tecnica che pure c'è...

ilaria...mi sembra che rispetto a qualche settimana fa, che sembravi molto dubbiosa, ora invece scrivi cose davvero belle sulla tua analista.

questa è una vera e propria dichiarazione d'amore! :innocent:

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ilaria...mi sembra che rispetto a qualche settimana fa, che sembravi molto dubbiosa, ora invece scrivi cose davvero belle sulla tua analista.

questa è una vera e propria dichiarazione d'amore! :innocent:

Ci sono stati dei passi avanti, in effetti..e tutti dovuti a sue iniziative..

E' che è pasticciona persino con le ricevute e i pagamenti: mi ha fatto una fattura per 20 sedute senza scrivere l'importo!!! (gliel'ho dovuta riportare e l'ha completata) e, l'assurdo...mi deve dei soldi..meno male se n'è accorta perchè a me mi rompeva proprio farglielo notare...solo che non ha chiara la cifra totale dei soldi che mi dovrà scalare dalle prossime sedute...Ecco, in questo è poco affidabile: lei "resiste" alle ricevute che mi deve fare e che tra mille errori e ritardi in definitiva mi fa..però questo è un freno...compensato ovviamente dalla sua bravura come analista...però è sempre un freno...

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Ci sono stati dei passi avanti, in effetti..e tutti dovuti a sue iniziative..

E' che è pasticciona persino con le ricevute e i pagamenti: mi ha fatto una fattura per 20 sedute senza scrivere l'importo!!! (gliel'ho dovuta riportare e l'ha completata) e, l'assurdo...mi deve dei soldi..meno male se n'è accorta perchè a me mi rompeva proprio farglielo notare...solo che non ha chiara la cifra totale dei soldi che mi dovrà scalare dalle prossime sedute...Ecco, in questo è poco affidabile: lei "resiste" alle ricevute che mi deve fare e che tra mille errori e ritardi in definitiva mi fa..però questo è un freno...compensato ovviamente dalla sua bravura come analista...però è sempre un freno...

anche il mio psi fa un po' di pasticci con le ricevute :innocent:

mi hai fatto pensare una cosa...probabilmente non mi fiderei così tanto di lui se fosse uno di quelli (e qui ne ho letti più di uno) che non fa ricevuta...

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Sono in terapia da un annetto..

Il principale cambiamento è...la regressione. ne ho parlato un po' preoccupata con la mia analista perchè mi è sembrato specie nelle relazioni con gli altri di essere molto meno "diplomatica", di riuscire a mantenere molto di meno il distacco, di essere più permalosa, di essere sospettosa.Ho avuto come l'impressione che fosse l'accondiscendenza della mia analista a far emergere queste mie paranoie senza riuscire a dominarle con la riflessione come avevo fatto fino ad oggi.Ma quando le ho raccontato di questa mia sensazione lei ha detto che va bene così...la regressione fa parte del percorso, è uno smantellamento di robaccia che serve mettersi addosso per affrontare il mondo...tuttosommato è proprio un effetto dell'analisi, del fatto che non sono sola e che posso rischiare nella vita confidando nel "contenimento" dell'analista e dell'analisi e che posso permettermi il lusso di esprimere più liberamente le emozioni, specie quelle negative. Poi un'altra cosa che abbiamo affrontato tanto e lungamente è tutta la storia della perdita precoce di mia madre,in particolare l'arresto della mia crescita emotiva a quell'epoca...si sta facendo un lungo lavoro di elaborazione di questa faccenda e richiede tanto tempo perchè venga fuori tutto...

Poi c'è tutta una serie di cambiamenti emotivi verso di lei: all'inizio l'ho "usata" per elaborare tutta la frustazione della precedente terapia e della sua interruzione, della sofferenza che ha provocato l'ennesimo abbandono.Mi ha fatto "esaurire" l'argomento, mi ha dato tutto lo spazio necessario per non avre più quel groppo in gola...Dopo di che è cominciata quella sensazione positiva di libertà che mi lasciava la relazione con lei...cui è seguito un lungo periodo di diffidenza, di distacco, che però lei ha fatto rientrare.In questi ultimi tempi lei sta lavorando molto sulla nostra relazione,mettendola al centro dei nostri discorsi (mentre io la buttavo sempre sull'impersonale:parlavo sempre di me, evitando di accennare a un "noi") cerca di infondermi la fiducia, di darmi l'accoglienza e il calore di cui ho bisogno..e in questo è davvero commovente..Ecco io sono arrivata lì asserragliata in me stessa come in un guscio chiuso e lei ha iniziato a "covarmi " perchè il pulcino possa uscire e iniziare a crescere...e io sto beccando dall'interno quel guscio per uscire..

Di diverso rispetto all'altra analisi c'è tutto... lei mi accoglie, non si scontra frontalmente con me, e in questo mia iuta a non alzare resistenze;l'altro era più ruvido, più "teorico", snocciolava pareri e interpretazioni, giuste, ma senza essere in gioco nella relazione; lei è nella relazione con me,lo sento, mi è vicnissima, accorcia le distanze; l'altro sembrava detenesse la verità, e a me, proprio per questo sembrava forte e affidabile e io mi ci aggrappavo; lei pare pasticciona, sconclusionata, ma è solo se stessa accanto a me, alla pari...mi ha smpre detto che lei non posside la verità che quel che contano sono le mie verità, le mie interpretazioni,ecc...,l'altro era direttivo, era figo e faceva il figo, lei è lì davanti a me con tutte le sue fragilità e dissimula la tecnica che pure c'è...

Ilaria nel leggerti mi sono impressioanta di quanto a livello terapeutico siamo simili....Sai anche per me ci sono problemi legati all'abbandono, solo che i onon ho avuto gravi perdite da piccola, forse la nonna, visto che spesso mi faceva da mamma, perderla è stata dura, però non solo, una volta lei mi ha chiesto, così a bruciapelo: "chi ti ha sedotto e abbandonato"?, voleva una risposta secca, così senza pensarci, anche eprchè non c'èuna persona che mi ha abbandonato...e io d'impatto ho pensato a una persone, anche se razionalmente non ha senso, e ne abbiamo aprlato, e continueremo a faro credo...però questo tema dell'abbandono sento mi accompagna da sempre nel mio modo di relazionarmi con le persone, con gli uomini in generale e anche con gli psicologi della mia vita (2 per ora e spero per sempre)...

La prima essendo dell'asl non mi propriamente abbandonato ma quasi, perchè non poteva seguirmi come io avrei voluto, lei stessa mi ha indicato la nuova psi e le prime sedute spesso facevo paragoni e parlavamo dell'altra...è stata dura cambiare e rifidarmi dinuovo...sicuramente in termini di tempo mi ci è voluto meno di te e comunque non sono del tutto aperta con lei, me lo sento....solo che questo distacco d'altra parte mi eprmette di esere me stessa, di dire ciò che sento, senza paura di essere giudicata.....come dicevamo prima con Celina e Datango, anche questo è un modo di relazionarsi, di "trasferire".....

Poi mi ritrovo molto con la descrizione del tuo psi precedente...mooolto simili alla mia ex psicologa. anche lei sicura di sè, una donna bella, sensuale, intrigante, sicura, affidabile, pronta a dirmi come stavano le cose e a dare consigli...i quali però quando non venivano poi segiuti mi facevano sentire terribilmente in difetto e a volte mentivo per non deluderla...insomma alla fine dicevo che stavo bene, in qualche modo mi sono fatta mandare via, senza rendermene conto!!!! E forse è stato meglio così....la nuova psi, invece non mi infonde quella reverenza che aveva l'altra, a volte sembra che le cose non le conosce, salvo poi rendermi conto dopo che lei ci era arrivata prima di me....anche non bellissima, diciamo più "normale", con tutti i suoi difetti fisici e caratteriali che la fanno scendere a un livello alla pari, ma comunque sobria, gentile, modesta, e sicura di sè, in questo non tentenna mai!!!

Riguardo alla regressione non so se ho capito bene, però due sedute fa parlai con la mia psi proprio del fatto che ultimamente mi sento incavolata con il mondo intero....vedo in tutto ipocrisia, superficialità, insensibilità e tendo a scontrarmi facilmente, speicalmente poi con le persone a cui sono maggiormente legata, è come se volessi rompere gli schemi che io stessa mi sono creata, lei mi ha tranquillizzata dicendomi che questa fase è normale, un pò come l'adolescenza (paragone che poi avevo usato io per spiegarle come mi sentivo), in cui si è sempre scontrosi e controtendenza, è solo una fase, prima di diventare "adulti"....

Solo che a volte non mi sopporto nemmeno io!!!! :give_rose:

Riguardo alla fattura anche la mia è impacciata lì, la prima che mi ha fatto dopo 5 sedute che io cercavo di pagarla e lei ogni volta mi rmandava lla prossima, l'ha compilata sulle gambe, un pò impacciata, quasi imbarazzata, mi ha fatto sorridere vederla così ma mai nemmeno per una votla ho pensato di non potermi fidare di lei!!!! E questo mi sta benissimo, mi tengo la mia psi "normale" e ti dirò una cosa, che sto imparando a volerle bene... :Kiss:

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Riporto i brani di Jung in cui parla di traslazione (= transfert)

e a cui mi riferivo parlando con Digi

1 ) "Di coloro la cui fissazione prende la forma di traslazione abbiamo già trattato, ma ne abbiamo anche ricordati altri che non stabiliscono alcun legame col terapeuta, ma piuttosto con il proprio inconscio, e vi si rinchiudono come in un bozzolo.In questi casi, l'imago parentale non è trasferita su un oggetto umano, ma rimane una rappresentazione fantastica che esercita la stessa attrazione e produce lo stesso legame indotto dalla traslazione." (Jung, Opere, 16, pag.72)

2) "La grande importanza della traslazione ha spesso dato origine all'errata convinzione che essa sia assolutamente indispensabile alla guarigione,che bisognerebbe per così dire pretenderla dal paziente.Ma un processo del genere non può essere preteso più di quanto avviene per la fede. La fede ha valore soltanto se nasce spontaneamente, per forza propria. Una fede imposta è spasmodica, convulsiva.Chi pensa di dover pretendere la traslazione dimentica che questo fenomeno non è che uno dei fattori terapeutici,così come la stessa parola "traslazione" equivale a "proiezione",un fenomeno questo che è impossibile pretendere.Personalmente io mi rallegro ogni volta che la traslazione ha un decorso benigno o quando non si fa praticamente sentire.In tal caso si è coinvolti assai meno personalmente e ci si può accontentare di altri fattori terapeuticamente efficaci.Tra questi ultimi ha una parte importante la comprensione da parte del paziente, e così pure la sua buona volontà, l'autorità del terapeuta, l'incoraggiamento e così via.."

Jung,Opere, 16, pag.184

Ciao ilaria, in effetti Jung ad un certo punto del suo lavoro, affermò che, a suo giudizio la traslazione non costituisce una "conditio sine qua non " dell'analisi, anzi a pz costernati e sfiduciati per il fatto di non avere alcuna traslazione Jung assicurò che l'analisi poteva proseguire lo stesso, non vertendo solo su di essa. Ma fu solo una parentesi del suo pensiero.

Più in là egli ritornò del suo parere iniziale e cioè che la traslazione fosse" l'alfa e l'omega" del trattamento analitico.

A proposito del transfert erotizzato Jung sostiene che il carattere illusorio di tale attrazione- amore può nascere da difficoltà a stabilire un contatto e un'armonia emotiva con l'analista; in tal caso il pz quando non scorge nessuna possibilità di costruire un rapporto soddisfacente tenta di colmare la distanza con un sentimento appassionato o una fantasia erotica .

Più intenso è il transfert, più, in seguito alla sua soluzione si libera una quantità di energia corrispondente, che tornerà al pz come un bene prezioso di cui aveva perso il possesso.

La concezione di transfert per Jung perde la dimensione sessuale e parentale e sfuma in un alone di incertezza che lui stesso ammette con onestà...difatti, il suo concetto di rapporto analitico ha un qualcosa di mistico e si realizza nella visione di un individuo che nella fase finale della terapia, raggiunge la strada della libertà individuale con l'emergere dell'inconscio alla coscienza e l'acquisizione di valori morali, sociali ed etici che lo fanno emergere dalla desolazione spirituale.

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Ciao ilaria, in effetti Jung ad un certo punto del suo lavoro, affermò che, a suo giudizio la traslazione non costituisce una "conditio sine qua non " dell'analisi, anzi a pz costernati e sfiduciati per il fatto di non avere alcuna traslazione Jung assicurò che l'analisi poteva proseguire lo stesso, non vertendo solo su di essa. Ma fu solo una parentesi del suo pensiero.

Dici? A me non mi torna.

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Ilaria nel leggerti mi sono impressioanta di quanto a livello terapeutico siamo simili....Sai anche per me ci sono problemi legati all'abbandono, solo che i onon ho avuto gravi perdite da piccola, forse la nonna, visto che spesso mi faceva da mamma, perderla è stata dura, però non solo, una volta lei mi ha chiesto, così a bruciapelo: "chi ti ha sedotto e abbandonato"?, voleva una risposta secca, così senza pensarci, anche eprchè non c'èuna persona che mi ha abbandonato...e io d'impatto ho pensato a una persone, anche se razionalmente non ha senso, e ne abbiamo aprlato, e continueremo a faro credo...però questo tema dell'abbandono sento mi accompagna da sempre nel mio modo di relazionarmi con le persone, con gli uomini in generale e anche con gli psicologi della mia vita (2 per ora e spero per sempre)...

La prima essendo dell'asl non mi propriamente abbandonato ma quasi, perchè non poteva seguirmi come io avrei voluto, lei stessa mi ha indicato la nuova psi e le prime sedute spesso facevo paragoni e parlavamo dell'altra...è stata dura cambiare e rifidarmi dinuovo...sicuramente in termini di tempo mi ci è voluto meno di te e comunque non sono del tutto aperta con lei, me lo sento....solo che questo distacco d'altra parte mi eprmette di esere me stessa, di dire ciò che sento, senza paura di essere giudicata.....come dicevamo prima con Celina e Datango, anche questo è un modo di relazionarsi, di "trasferire".....

Poi mi ritrovo molto con la descrizione del tuo psi precedente...mooolto simili alla mia ex psicologa. anche lei sicura di sè, una donna bella, sensuale, intrigante, sicura, affidabile, pronta a dirmi come stavano le cose e a dare consigli...i quali però quando non venivano poi segiuti mi facevano sentire terribilmente in difetto e a volte mentivo per non deluderla...insomma alla fine dicevo che stavo bene, in qualche modo mi sono fatta mandare via, senza rendermene conto!!!! E forse è stato meglio così....la nuova psi, invece non mi infonde quella reverenza che aveva l'altra, a volte sembra che le cose non le conosce, salvo poi rendermi conto dopo che lei ci era arrivata prima di me....anche non bellissima, diciamo più "normale", con tutti i suoi difetti fisici e caratteriali che la fanno scendere a un livello alla pari, ma comunque sobria, gentile, modesta, e sicura di sè, in questo non tentenna mai!!!

Riguardo alla regressione non so se ho capito bene, però due sedute fa parlai con la mia psi proprio del fatto che ultimamente mi sento incavolata con il mondo intero....vedo in tutto ipocrisia, superficialità, insensibilità e tendo a scontrarmi facilmente, speicalmente poi con le persone a cui sono maggiormente legata, è come se volessi rompere gli schemi che io stessa mi sono creata, lei mi ha tranquillizzata dicendomi che questa fase è normale, un pò come l'adolescenza (paragone che poi avevo usato io per spiegarle come mi sentivo), in cui si è sempre scontrosi e controtendenza, è solo una fase, prima di diventare "adulti"....

Solo che a volte non mi sopporto nemmeno io!!!! :Drooling:

Riguardo alla fattura anche la mia è impacciata lì, la prima che mi ha fatto dopo 5 sedute che io cercavo di pagarla e lei ogni volta mi rmandava lla prossima, l'ha compilata sulle gambe, un pò impacciata, quasi imbarazzata, mi ha fatto sorridere vederla così ma mai nemmeno per una votla ho pensato di non potermi fidare di lei!!!! E questo mi sta benissimo, mi tengo la mia psi "normale" e ti dirò una cosa, che sto imparando a volerle bene... :Shocked:

Intanto mi fa piacere sapere che sia la tua psi, che quello di judy fanno pasticci con le ricevute:io però non vivo bene questa cosa perchè la leggo comunque come una sua resistenza che mi fa sentire a disagio.

Quanto agli psi della asl, non so che ne pensi, digi, ma io mi sono fatta l'idea che lavorare nelle istituzioni richieda di essere fatti in un certo modo.Viste le difficoltà del settore pubblico, la quantità di persone che fanno richiesta, i tempi che hanno a disposizione devono porsi obiettivi e raggiungerli in tempi ragionevoli.Io ho avuto modo di incontrare psicologi asl fuori dal setting, ovvero a scuola per gli incontri sui bambini certificati.Una in particolare che ho conosciuto quest'anno pareva un pitbull.Giustificano il suo comportamento con il fatto che una dose massiccia di determinazione, sicurezza, "ruvidità" sia necessaria quando hai a che fare con famiglie complicate e disagiate che rischiano di danneggiare gravemente i loro figli.

Comunque anche a me il mio expsi mi dava consigli e dritte che a volte io non riuscivo a seguire.Anzi mi metteva in crisi perchè capivo che era giusto quel che mi chiedeva di fare ma io non avevo la motivazione per agire in quel modo, così mi legavo in me stessa tra un senso di dover "ubbidire" e il non sentirmela affatto..Così anch'io mi ritrovavo a "omettere", anche se, devo dire, lui non controllava che io avessi fatto i compiti.

La mia analista non fa così, minimamente, e questo mi dà la libertà di portare in seduta le mie pigrizie, le mie indolenze e negligenze...oppure mi ritrovo a fare cose nella mia vita spontaneamente solo perchè mi ci "ha portato il cuore".

Però io penso che ci sia da chiedersi come mai quelle figure così delineate abbiano esercitato su di noi quel "potere". La mia analista sostiene che ci sia stata una "collusione" tra parti mie e parti del mio terapeuta, un incastro inconscio che vattelappesca..

Quanto alla regressione :anch'io non mi sopporto!! non mi piace per niente sto modo da piantagrane che m'è venuto fuori, e tutta quest'ansia e quest'insicurezza espressa allo stato puro , senza filtri, senza mediazioni...mi sto sulle palle da sola :D:

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e tutta quest'ansia e quest'insicurezza espressa allo stato puro , senza filtri, senza mediazioni...mi sto sulle palle da sola :D:

sono anch'io in questa fase! :Drooling:

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Dici? A me non mi torna.

Documentati bene.

Ma se non hai la voglia di farlo non ha imporanza....Devi stare bene tu ... con il tuo analista e trovare in lui il supporto di cui tu e tutte noi abbiamo bisogno.

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Documentati bene.

Ma se non hai la voglia di farlo non ha imporanza....Devi stare bene tu ... con il tuo analista e trovare in lui il supporto di cui tu e tutte noi abbiamo bisogno.

Che modo poco garbato di esprimersi!

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Che modo poco garbato di esprimersi!

Scusa ma in che cosa sono stata poco garbata? :p:

Non è consentito dissentire dall'opinione di un membro junior , se ci si documenta con attenzione?

Stiamo parlando del pensiero junghiano no di opinioni personali.

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Intanto mi fa piacere sapere che sia la tua psi, che quello di judy fanno pasticci con le ricevute:io però non vivo bene questa cosa perchè la leggo comunque come una sua resistenza che mi fa sentire a disagio.

Quanto agli psi della asl, non so che ne pensi, digi, ma io mi sono fatta l'idea che lavorare nelle istituzioni richieda di essere fatti in un certo modo.Viste le difficoltà del settore pubblico, la quantità di persone che fanno richiesta, i tempi che hanno a disposizione devono porsi obiettivi e raggiungerli in tempi ragionevoli.Io ho avuto modo di incontrare psicologi asl fuori dal setting, ovvero a scuola per gli incontri sui bambini certificati.Una in particolare che ho conosciuto quest'anno pareva un pitbull.Giustificano il suo comportamento con il fatto che una dose massiccia di determinazione, sicurezza, "ruvidità" sia necessaria quando hai a che fare con famiglie complicate e disagiate che rischiano di danneggiare gravemente i loro figli.

Comunque anche a me il mio expsi mi dava consigli e dritte che a volte io non riuscivo a seguire.Anzi mi metteva in crisi perchè capivo che era giusto quel che mi chiedeva di fare ma io non avevo la motivazione per agire in quel modo, così mi legavo in me stessa tra un senso di dover "ubbidire" e il non sentirmela affatto..Così anch'io mi ritrovavo a "omettere", anche se, devo dire, lui non controllava che io avessi fatto i compiti.

La mia analista non fa così, minimamente, e questo mi dà la libertà di portare in seduta le mie pigrizie, le mie indolenze e negligenze...oppure mi ritrovo a fare cose nella mia vita spontaneamente solo perchè mi ci "ha portato il cuore".

Però io penso che ci sia da chiedersi come mai quelle figure così delineate abbiano esercitato su di noi quel "potere". La mia analista sostiene che ci sia stata una "collusione" tra parti mie e parti del mio terapeuta, un incastro inconscio che vattelappesca..

Quanto alla regressione :anch'io non mi sopporto!! non mi piace per niente sto modo da piantagrane che m'è venuto fuori, e tutta quest'ansia e quest'insicurezza espressa allo stato puro , senza filtri, senza mediazioni...mi sto sulle palle da sola :p:

Non ho ben compreso cosa vuoi dire con la resistenza collegata al modo di emettere le fatture degli psi, non avevo mai visto la cosa come collegata al setting in realtà...quindi non sentivo l'imbarazzo e soprattutto l'impaccio da parte sua come qualcosa che avesse a che vedere con me, ma proprio come un suo modo di essere....come dire sono brava a leggere nel pensiero però poi sono una schiappa con le scartoffie!!!! :Kiss:

Riguardo alle asl, bè io non so altrove come funziona, però la psicologa che mi ha seguito è anche ladigirente del servizio di psicologia clinica del mio paese, parliamo di circa 35.000 abitanti, quindi non è che ci sono dieci psicologi a lavorare è lei con a quanto ho potuto vedere un'altra psicologa.

Da quando c'è lei lì quello studio ha cambiato completamente aspetto, partendo dall'arredamento (portato personalmente da casa sua) al personale che deve corrispondere alle sue esigenze, affidabile, serio, gentile e disponibile con i pazienti. Poi ha litigato con mezzo palazzo per poter essere messa su un unico piano in modo che i suoi pazienti non debbano incontrare tutti gli altri degli altri vari uffici dell'asl, insomma per dirti quanto ci tiene...però poi come hai detto tu purtroppo è combattuta fra mille impegni e tanti pazienti....però so che nelle scuola la adorano, è davvero unadonna brillante anche a non volerla guardare con gli occhi della paziente innamorata!!!!

Credo però che come dici tu purtroppo lì vera e propria psicoteapia è impossibile farne, così lei cerca un pò di tirarti su nel migliore dei modi e cercando di essere disponibile quanto più possibile. Quando a gennaio sono tornata a chiederle di iniziare una vera e propria psicoterapia, chiedendole parere e anche il nome di qualche collega, lei ne fu felice, mi disse che secondo lei era una giusta scelta, che io ero in grado di arrivare a capo dei miei problemi e che però dovevo essere consapevole della durezza e l'impegno di una terapia, mi fece capire insomma che lì non la potevo fare e mi pare pure ovvio ma che comunque leisi sarebbe preso l'impegno di trovare la persona giusta per me e che sarebbe stata sempre a mia disposizione....insomma più di così!!!! Mi ricordo che spesso nell'attesa, vedevo gente che parlava con le segretarie e che chiedeva appuntamento e veniva rimandata di mesi e mesi con molta amarezza da parte di tutti, anche da parte mia che sentivo di togliere il posto a qualcuno che aveva più bisogno di me, una volta glielo acennai e lei fu gentilissima spigandomi che toccava a lei l'onere i decidere queste cose e che per lei non c'è un paziente più grave di un altro....insomma potrei parlarne a lungo, credo che in fondo in fondo però se non l'avessi conosciuta io starei molto peggio e quindi a conti fatti, nonostante tutto le devo mltissimo!!!!

Riguardo ai compiti a casa, nemmeno l'altra mia psi mi chiedeva resoconti però ero io che avevo la coda di paglia e come dici tu qui mi sento più libera di protare anche i miei difetti le mie debolezze o incuranze...e poi quando una cosa la faccio è solo perchè l'ho sentita, se sifa come compitino per me vale davvero poco!!!!

Riguardo alla domanda come mai questa donna mi abbia tanto preso, per me credo sia tanto facile quanto brutto da dire: lei ra la mia mamma ideale!!! Alla fine ebbi anche il coraggio di dirglielo in un linguaggio da balbuziente ma aveva capito e come!!!! Lei era una donna decisa, aperta e disponibile all'ascolto, autorevole, sicura di sè e poi soprattutto mi capiva, era cpace di consigliarmi nel modo giusto ma accogiermi in tutti i miei errori, lei insomma era tutto ciò che non è mia madre...e credo se ne rendesse conto, forse per questo a volte manteneva una certa distanza, un certo distacco, sapeva che poteva danneggiarmi....

La nuova psi non è affatto il contrario di mia madre, è diversa ma non il contrario, poi è quasi mia coetanea, non riesco ad associarla a nessuno e forse anche questo è un motivo per cui non c' èstato un transfert così forte come con l'altra psi...

Riguardo al non sopportarsi, ti dirò, sono felice di non essere l'unica!!!! -_-

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Scusa ma in che cosa sono stata poco garbata? :Kiss:

Non è consentito dissentire dall'opinione di un membro junior , se ci si documenta con attenzione?

Stiamo parlando del pensiero junghiano no di opinioni personali.

scusami celina se mi permetto, ma dire "documentati bene" non è dissentire è più come dire "rispondi così perchè non ti sei documentata bene", credo sia questa la parte poco gerbata, poi Ilaria ha detto il suo pensiero postando l'articolo dove appunto si è documentata, tu invece hai risposto dicendo che era quello un pensiero di jung sul quale poi egli si ricredette ma senza apportare nessun documento. Magari se lo avessi fatto, senza dire "documentati" che non è proprio un modo cortese di rivolgersi alle persone che siano membri o che siano utenti, Ilaria avrebbe semplicemente controbattutto o comunque accettato il tuo pensiero.....

non è per difendere nessuno e nemmeno per polemizzare solo che a volte tendi a dire le cose in modo un pò troppo diretto e secondo me non ti accorgi che può risultare offensivo a chi legge... :p:

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