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Lla psicoterapia consiste nei cambiamenti che produce. In cosa vi sentite diversi?


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:friends::rofl:^_^:rofl::LMAO::rofl:

ora però non ti lamentare se si incazza !! ^_^

per me è solo un complimento che sia stato speso del tempo prezioso su google immagini in mio onore...

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ovvio per l'egoista...egoico...

sai mio...io sono una persona molto tollerante. ma ho un limite personale, varcato il quale poi mi rompo di esserlo.

da parte tua più di una volta è partita una parola in più. E poi sono sempre io che intendo male...

ma da qualche giorno ho deciso che forse non sono io a non capire...forse dovresti essere tu a dare più peso a ciò che scrivi. Facile poi dire che ho frainteso. Per una volta assumiti la responsabilità delle tue azioni. Io gli insulti gratuiti non li accetto più...

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Pensavo una cosa.

Io sono entrata in analisi perchè volevo capire come funzionavo, che cosa facevo, perchè ero così, perchè mi succedeva questo e quest'altro.

sto sperimentando aspetti di me che non conoscevo, e ho preso il tutto nel mio stile.

E' tutto molto forte quello che provo. Di tutti i colori. Dal bianco al nero. Al verde di bile. :huh:

non sono cambiata, però qualche idea in più ce l'ho.

Credo che in fondo, a me del terapeuta non me ne freghi un accidente di niente.

ciao, forum, grazie per lo spazio.

Se il tuo psi non ti trasmette fiducia , non ti affidi e te ne freghi, se non riesci a credere che anche mantenendo il tuo "stile" potresti ottenere molto di più di qualche idea in più , la vedo un pò fiacca come relazione terapeutica.... Se sei tu la prima a non crederci che efficacia può avere per te l'analiisi? Lo spazio è sempre aperto quando vuoi.

ho trovato il film dove dice quella frase

http://www.youtube.com/watch?v=uy5hvXBct3o...feature=related

E' Io e Annie uno dei miei film preferiti di sempre...

comunque io non penso che Woody Allen faccia cattiva pubblicità all'analisi.

Non mi sono spiegata. Anche io adoro W. Allen e il sottile intelliggente umorismo dei suoi primi film

Ma purtroppo è diventato un luogo comune, da cui mi dissocio,ma su cui molti profani polemizzano, accoppiare le analisi interminanili ed inefficaci a quello che è il suo modo di vivere e rappresentare il rapporto terapeutico nei suoi film.

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Se il tuo psi non ti trasmette fiducia , non ti affidi e te ne freghi, se non riesci a credere che anche mantenendo il tuo "stile" potresti ottenere molto di più di qualche idea in più , la vedo un pò fiacca come relazione terapeutica.... Se sei tu la prima a non crederci che efficacia può avere per te l'analiisi? Lo spazio è sempre aperto quando vuoi.

Celina tu non conosci sea...e non sei molto in sintonia col suo modo, a volte poetico e a volte scanzonato e autoironico, di raccontare le cose! tutto qui...

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oooh ma come siete andate avantiiiiii!!!!!! :huh:

Volevo dire una cosa riguardo a ciòche ha scritto sea, sono d'accordo con ciò che scrive juditta, il modo di fare terapia di sea e di tutti noi non potrà mai essere uguale ad un altro....ci possono essere dei punti in comune ma poi, ogniuno ha il suo percorso!!!

E poi mi ci ritrovo con lei, anch'io me ne frego della terapista, a me interessa tutto ciò che posso ricavarne dall'analisi!!!! Poi è chiaro che per fare analisi ho bisogno della terapista (non sono per il "faidate" ^_^ ) ma insomma non c'è scritto da nesuna parte che mi ci devo innamorare.....poi è chiaro c'è affetto, o stima ma dov'è scritto che una relazione è fiacca se non ci sono forti sentimenti verso il terapeuta..io ho visto che al contrario qui chi ha confessato e cominciato a vedere il transfert in modo più distaccato ha cominciato a raccogliere i primi frutti!!!! Non perforza si deve fare questo percorso no?

Poi sea è una poetessa e bisogna interpretarla!!!! :;):

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...E poi mi ci ritrovo con lei, anch'io me ne frego della terapista, a me interessa tutto ciò che posso ricavarne dall'analisi!!!....
...non sono cambiata, però qualche idea in più ce l'ho.

Credo che in fondo, a me del terapeuta non me ne freghi un accidente di niente!!!....

Partendo dal assunto che uno psicologo durante lo svolgersi della terapia, favorisce l'emersione di quelle nostre identità sepolte rispecchiandole, volevo chiedervi una cosa sae e digi: se il terapista durante la seduta rispecchia dei nostri modi di essere, per favorire l'emersione e l'integrazione, affermando che di lui non ve ne frega niente, non equivale a dire che non vi interessa di una parte di voi?

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Partendo dal assunto che uno psicologo durante lo svolgersi della terapia, favorisce l'emersione di quelle nostre identità sepolte rispecchiandole, volevo chiedervi una cosa sae e digi: se il terapista durante la seduta rispecchia dei nostri modi di essere, per favorire l'emersione e l'integrazione, affermando che di lui non ve ne frega niente, non equivale a dire che non vi interessa di una parte di voi?

Condivido in pieno la tua opinione. -_- Fregarsene vuol dire rifiutarsi di portare fuori il rimosso.

Ognuno, poi, è libero di ostinarsi a rimanere del suo parere :D: non è necessario litigare :crazy: .

Non è vero comunque che si ottengono maggiori risultati terapeutici in assenza di transfert , fregandosene dello psi e considerandolo riduttivamente uno strumento audio per ascoltare le nostre paranoie.

In ogni caso tra l'innamorarsi perdutamente dello psi e avere un bel rapporto di stima e affettivo,condizioni indispensabili per potersi aprire e affidare, c'è un bel margine di differenza.

Cerchiamo un equilibrio!

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Fregarsene vuol dire rifiutarsi di portare fuori il rimosso.

Ognuno, poi, è libero di ostinarsi a rimanere del suo parere :D: non è necessario litigare :crazy: .

Non è vero comunque che si ottengono maggiori risultati terapeutici in assenza di transfert , fregandosene dello psi e considerandolo riduttivamente uno strumento audio per ascoltare le nostre paranoie.

non so, per come ho inteso io le parole di sea mi sembrava ci fosse un bel po' di ironia....

mi viene da pensare che se ne frega del suo psi nel senso che non si è completamente rimbambita come noi !! -_-

In ogni caso tra l'innamorarsi perdutamente dello psi e avere un bel rapporto di stima e affettivo,condizioni indispensabili per potersi aprire e affidare, c'è un bel margine di differenza.

Cerchiamo un equilibrio!

scusa celina, ma questo non l'ho capito.

lo stai dicendo a sea o a noi (per intenderci quelle rimbambite per lo psi ^_^ ) ?

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Ospite sea

ma infatti, c'è una parte di me ,datango, nel profondo, che dell'analisi non ne vuol sapere.

questo non lo dico io, naturalmente.

dovrei scrivere un mese per raccontarvi i sogni che faccio, ma non mi va. Quelli davvero restano nel setting.

Quel messaggio è il mio paradosso, la mia contraddizione.

come faccio a dire che non me ne frega niente, e al tempo stesso aspettarlo un mese, standomene appiccicata a un forum, girando da un divano all'altro come se fossi fissa in seduta, pensandoci la mattina al risveglio

, fino alla sera. e' il primo pensiero e l'ultimo.

Pare l'Alfa e l'Omega della mia vita. "caro psi, io la odio, ma lei è tutto il mio mondo..,xxxx!" Di lei a me non me ne frega niente!"

c'è grande paura in me. Una grande, stramaledetta paura. Di me?

Odi et amo.

Qua re id faciam fortasse requiris.

Nescio, sed fieri sentio, et excrucior.

diceva così?

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ma infatti, c'è una parte di me ,datango, nel profondo, che dell'analisi non ne vuol sapere.

questo non lo dico io, naturalmente.

dovrei scrivere un mese per raccontarvi i sogni che faccio, ma non mi va. Quelli davvero restano nel setting.

Quel messaggio è il mio paradosso, la mia contraddizione.

come faccio a dire che non me ne frega niente, e al tempo stesso aspettarlo un mese, standomene appiccicata a un forum, girando da un divano all'altro come se fossi fissa in seduta, pensandoci la mattina al risveglio

, fino alla sera. e' il primo pensiero e l'ultimo.

Pare l'Alfa e l'Omega della mia vita. "caro psi, io la odio, ma lei è tutto il mio mondo..,xxxx!" Di lei a me non me ne frega niente!"

c'è grande paura in me. Una grande, stramaledetta paura. Di me?

forse paura di rompere quei precari equilibri che hai avuto fino ad ora e di muoverti su un terreno a te sconosciuto

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sott'acqua,froggy.

sea imparerai a stare anche lì !! 45.gif

a parte gli scherzi, sea, capisco quello che intendi perchè in parte lo sto provando anche io.

tutte le mie certezza, i miei meccanismi ben oliati nel corso di 35 anni di onorata carriera, stanno inceppandosi uno ad uno e la colpa è solo sua (con la mia complicità ovviamente!!)

io sono da una parte terrorizzata per quello che mi sta succedendo; non mi sento semplicemente nuda, mi sento come se mi avesse levato il primo strato di pelle e qualsiasi tocco, anche il più lieve, mi fa sussultare !

dall'altre parte però sono anche molto curiosa di vedere cosa succederà, di provare questa nuova via, di perdere il controllo :huh:, di gettarmi nel regno del non conosciuto succeda quel che succeda !

anche per me lei è il pensiero che mi accompagna lungo tutta la giornata, è sempre lì con me e certe volte vado da lei carica di belle intenzioni e invece le faccio la guerra ! :huh:

non è facile e tutto è estremamente faticoso, ma sono intimamente convinta che tutta questa fatica ci porterà verso una nuova consapevolezza, verso una maggiore coscienza di noi, verso una maggiore serenità !

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Partendo dal assunto che uno psicologo durante lo svolgersi della terapia, favorisce l'emersione di quelle nostre identità sepolte rispecchiandole, volevo chiedervi una cosa sae e digi: se il terapista durante la seduta rispecchia dei nostri modi di essere, per favorire l'emersione e l'integrazione, affermando che di lui non ve ne frega niente, non equivale a dire che non vi interessa di una parte di voi?

Ciao Daniele, allora ci ho pensato la domanda è interessante in effetti ma credo che per risponderti dovrei aspettare ancora un pò di tempo, sono in terapia con questa psi da così troppo poco tempo che mi è difficile capire come si evolevrà il rapporto.

Però, se devo dire quello che provo finora, bè è differenta dal tipo di rapporto che ho avuto on l'altra psi, è più maturo...me ne frego della psi , è un'estremizzazione per me, per direche sono così impegnata in questa cosa che ho messo da parte coinvolgimenti emotivi profondi, ma ho anche scritto che comunque provo stima e affetto per lei, diciamo così:

Se domani mi dovesse dire che non può più seguirmi per suoi motivi personali, io non ci resterei male per lei, non sentirei il senso di abbandono (almeno per ora eh!) ma comunque sarei delusa per me stessa, perchè dovrei ricominciare dacapo perdendo tempo prezioso ....

Poi può anche essere che sia come tu dici però davvero per ora io non lo percepisco così...io non sento una parte di me (coem ha scritto sea) che mi blocca, anzi ioci andrei volentieri tutti i giorni se potessi ma non per incontrare lei ma per parlare di me e cercare di trovare quanto prima il bamdolo della matassa che mi sta soffocando!!!!

Spero si sia capito!!!! :huh:

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Ciao Daniele, allora ci ho pensato la domanda è interessante in effetti ma credo che per risponderti dovrei aspettare ancora un pò di tempo, sono in terapia con questa psi da così troppo poco tempo che mi è difficile capire come si evolevrà il rapporto.

Però, se devo dire quello che provo finora, bè è differenta dal tipo di rapporto che ho avuto on l'altra psi, è più maturo...me ne frego della psi , è un'estremizzazione per me, per direche sono così impegnata in questa cosa che ho messo da parte coinvolgimenti emotivi profondi, ma ho anche scritto che comunque provo stima e affetto per lei, diciamo così:

Se domani mi dovesse dire che non può più seguirmi per suoi motivi personali, io non ci resterei male per lei, non sentirei il senso di abbandono (almeno per ora eh!) ma comunque sarei delusa per me stessa, perchè dovrei ricominciare dacapo perdendo tempo prezioso ....

Poi può anche essere che sia come tu dici però davvero per ora io non lo percepisco così...io non sento una parte di me (coem ha scritto sea) che mi blocca, anzi ioci andrei volentieri tutti i giorni se potessi ma non per incontrare lei ma per parlare di me e cercare di trovare quanto prima il bamdolo della matassa che mi sta soffocando!!!!

Spero si sia capito!!!! :):

Digi, descrivi una situazione nella quale mi ritrovo per moltissimi aspetti anche se per altri è assolutamente diversa. Anch'io la vera "botta" l'avevo presa per il primo psi:nel mio caso si manifestava come ansia per gli appuntamenti, pensiero fisso, quasi ossessivo, dipendenza,gelosia, innamoramento...ecc...

Ora, per l'attuale analista non provo tutto sto coinvolgimento anche se, devo dire, che in questo ultimo periodo le cose stanno nettamente migliorando. All'inizio mi sembrava un grande vantaggio questa libertà emotiva dalla psi, mi consentiva di concentrarmi molto su me stessa, e, non creandomi soggezione, riuscivo ( e riesco) a dire di tutto.Infatti mi dice sempre che io "porto molto cose in seduta" .E tranne una delle ultime volte in cui sono caduta in preda a un mutismo inspiegabile, sono sempre stata molto chiacchierona.Poi però ho verificato che c'era della diffidenza, c'era un freno a mano tirato, un'ombra che bloccava...in effetti per molto tempo è stato come se non avessi sciolto la riserva verso di lei, come se non avesse preso il posto del vecchio analista...non so...non riuscivo a darle credito fino in fondo...Ora è diverso, e solo ora che lei mi è venuta incontro a rompere il mio muro di distanza, ho come l'impressione che la mia analisi sia davvero iniziata.

Io credo che tutto sia transfert, tutto abbia un senso e sia significativo: mica che una relazione terapeutica per essere utile e funzionante deve per forza colorarsi di determinate tinte emotive.Nel mio caso, anche questo distacco, questa mia diffidenza ha un valore importante per quel che riguarda me, come pure lo hanno gli slanci di fiducia e di stima, tanto per non essere ambivalenti :D:

D'altra parte mi pare che fu proprio Jung a non ritenere che la traslazione debba "esserci per forza", e ciò non pregiudica minimamente l'analisi che ha mille rivoli entro i quali scorrere...

La cosa bella dell'analisi ,per me,è che sono a confronto due persone, ciascuna unica e irripetibile e quel che ne viene fuori e assolutamente "tipico" di quelle due persone lì...

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come faccio a dire che non me ne frega niente, e al tempo stesso aspettarlo un mese, standomene appiccicata a un forum, girando da un divano all'altro come se fossi fissa in seduta, pensandoci la mattina al risveglio

, fino alla sera. e' il primo pensiero e l'ultimo.

Pare l'Alfa e l'Omega della mia vita. "caro psi, io la odio, ma lei è tutto il mio mondo..,xxxx!" Di lei a me non me ne frega niente!"

secondo me la cadenza mensile delle tue sedute contribuisce tanto alla tua inquietudine...

c'è grande paura in me. Una grande, stramaledetta paura. Di me?

bella domanda.

anch'io quando mi si blocca il cervello e la lingua, come venerdì...mi chiedo cos'è che mi spaventa così tanto...

booh

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Digi, descrivi una situazione nella quale mi ritrovo per moltissimi aspetti anche se per altri è assolutamente diversa. Anch'io la vera "botta" l'avevo presa per il primo psi:nel mio caso si manifestava come ansia per gli appuntamenti, pensiero fisso, quasi ossessivo, dipendenza,gelosia, innamoramento...ecc...

Ora, per l'attuale analista non provo tutto sto coinvolgimento anche se, devo dire, che in questo ultimo periodo le cose stanno nettamente migliorando. All'inizio mi sembrava un grande vantaggio questa libertà emotiva dalla psi, mi consentiva di concentrarmi molto su me stessa, e, non creandomi soggezione, riuscivo ( e riesco) a dire di tutto.Infatti mi dice sempre che io "porto molto cose in seduta" .E tranne una delle ultime volte in cui sono caduta in preda a un mutismo inspiegabile, sono sempre stata molto chiacchierona.Poi però ho verificato che c'era della diffidenza, c'era un freno a mano tirato, un'ombra che bloccava...in effetti per molto tempo è stato come se non avessi sciolto la riserva verso di lei, come se non avesse preso il posto del vecchio analista...non so...non riuscivo a darle credito fino in fondo...Ora è diverso, e solo ora che lei mi è venuta incontro a rompere il mio muro di distanza, ho come l'impressione che la mia analisi sia davvero iniziata.

Io credo che tutto sia transfert, tutto abbia un senso e sia significativo: mica che una relazione terapeutica per essere utile e funzionante deve per forza colorarsi di determinate tinte emotive.Nel mio caso, anche questo distacco, questa mia diffidenza ha un valore importante per quel che riguarda me, come pure lo hanno gli slanci di fiducia e di stima, tanto per non essere ambivalenti ^_^

D'altra parte mi pare che fu proprio Jung a non ritenere che la traslazione debba "esserci per forza", e ciò non pregiudica minimamente l'analisi che ha mille rivoli entro i quali scorrere...

La cosa bella dell'analisi ,per me,è che sono a confronto due persone, ciascuna unica e irripetibile e quel che ne viene fuori e assolutamente "tipico" di quelle due persone lì...

concordo pienamente su queste frasi ma anche sul discorso generale....

non conoscevo questa cosa di jung, e mi pare anche che la mia sia junghiana (debbo chiedere, prima o poi!!)...

ciao Ilaria... :hi:

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anch'io quando mi si blocca il cervello e la lingua, come venerdì...mi chiedo cos'è che mi spaventa così tanto...

booh

idem per me!!!

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oooh ma come siete andate avantiiiiii!!!!!! <_<

Volevo dire una cosa riguardo a ciòche ha scritto sea, sono d'accordo con ciò che scrive juditta, il modo di fare terapia di sea e di tutti noi non potrà mai essere uguale ad un altro....ci possono essere dei punti in comune ma poi, ogniuno ha il suo percorso!!!

E poi mi ci ritrovo con lei, anch'io me ne frego della terapista, a me interessa tutto ciò che posso ricavarne dall'analisi!!!! Poi è chiaro che per fare analisi ho bisogno della terapista (non sono per il "faidate" :D: ) ma insomma non c'è scritto da nesuna parte che mi ci devo innamorare.....poi è chiaro c'è affetto, o stima ma dov'è scritto che una relazione è fiacca se non ci sono forti sentimenti verso il terapeuta..io ho visto che al contrario qui chi ha confessato e cominciato a vedere il transfert in modo più distaccato ha cominciato a raccogliere i primi frutti!!!! Non perforza si deve fare questo percorso no?

Poi sea è una poetessa e bisogna interpretarla!!!! :):

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Digi, descrivi una situazione nella quale mi ritrovo per moltissimi aspetti anche se per altri è assolutamente diversa. Anch'io la vera "botta" l'avevo presa per il primo psi:nel mio caso si manifestava come ansia per gli appuntamenti, pensiero fisso, quasi ossessivo, dipendenza,gelosia, innamoramento...ecc...

Ora, per l'attuale analista non provo tutto sto coinvolgimento anche se, devo dire, che in questo ultimo periodo le cose stanno nettamente migliorando. All'inizio mi sembrava un grande vantaggio questa libertà emotiva dalla psi, mi consentiva di concentrarmi molto su me stessa, e, non creandomi soggezione, riuscivo ( e riesco) a dire di tutto.Infatti mi dice sempre che io "porto molto cose in seduta" .E tranne una delle ultime volte in cui sono caduta in preda a un mutismo inspiegabile, sono sempre stata molto chiacchierona.Poi però ho verificato che c'era della diffidenza, c'era un freno a mano tirato, un'ombra che bloccava...in effetti per molto tempo è stato come se non avessi sciolto la riserva verso di lei, come se non avesse preso il posto del vecchio analista...non so...non riuscivo a darle credito fino in fondo...Ora è diverso, e solo ora che lei mi è venuta incontro a rompere il mio muro di distanza, ho come l'impressione che la mia analisi sia davvero iniziata.

Io credo che tutto sia transfert, tutto abbia un senso e sia significativo: mica che una relazione terapeutica per essere utile e funzionante deve per forza colorarsi di determinate tinte emotive.Nel mio caso, anche questo distacco, questa mia diffidenza ha un valore importante per quel che riguarda me, come pure lo hanno gli slanci di fiducia e di stima, tanto per non essere ambivalenti -_-

D'altra parte mi pare che fu proprio Jung a non ritenere che la traslazione debba "esserci per forza", e ciò non pregiudica minimamente l'analisi che ha mille rivoli entro i quali scorrere...

La cosa bella dell'analisi ,per me,è che sono a confronto due persone, ciascuna unica e irripetibile e quel che ne viene fuori e assolutamente "tipico" di quelle due persone lì...

Cara digi e cara ilaria, non è per nulla necessario innamorarsi del terapeuta...il transfert può avere tante sfumature, si può anche odiare ; ma se si parla di psicoanalisi non c'è cura se nella figura dell'analista non si proiettano i propri conflitti inconsci, generalmente ripetizioni del passato.Quesi sentimenti trasferali, di qualunque tipo(tranne indifferenza) reclamano una soddisfazione, un ricambio che però nella situazione analitica lo psi dovrà tenere sotto controllo e spesso decisamente frustrare .

Questo trasferire, sempre presente in ogni relazione, del pz nei confronti con l'analista rivela atteggiamenti affettuosi o ostili del pz, la cui elaborazione è proprio il bandolo della matassa che conduce a progressi decisivi nella terapia. .

Vivere il transfert in maniera distaccata e meno nevrotica, è la tappa finale del percorso , perchè vuol dire che l'analista ci ha guidato a prendere contatto con in nostro materiale inconscio e ad integrarlo fino alla maturazione psicologica e all'indipendenza.

Ilaria, il concetto di transfert per Yung è proprio quello che ho appena citato.Per lui l'analista non è un testimone distaccato, bensì compartecipe, con il suo stesso inconscio, del processo di analisi. Il concetto si espande, non resta legato ad un mero ripercorrere il passato, ma il paziente è più attivo nell'analizzarsi e nel prendere contatto con il proprio inconscio che non è tanto il rimosso, quanto una dimensione molto più vasta che coincide con l'individuazione e la autorealizzazione ."DIVENTA CHI TU SEI"

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Ospite sea
secondo me la cadenza mensile delle tue sedute contribuisce tanto alla tua inquietudine...

bella domanda.

anch'io quando mi si blocca il cervello e la lingua, come venerdì...mi chiedo cos'è che mi spaventa così tanto...

booh

E' possibile. lo vedi che non voglio neanche ammetterlo? <_<

Però. forse non importa parlare sempre sempre.

ora che ci penso, forse anche una seduta tutta in silenzio, qualcosa direbbe.

lì non si butta via mai nulla, credo.

judi, mi piace il tuo boooh.

quello proprio mi dà coraggio. :):

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non so, per come ho inteso io le parole di sea mi sembrava ci fosse un bel po' di ironia....

mi viene da pensare che se ne frega del suo psi nel senso che non si è completamente rimbambita come noi !! :):

scusa celina, ma questo non l'ho capito.

lo stai dicendo a sea o a noi (per intenderci quelle rimbambite per lo psi :D: ) ?

Ciao froggy, ma come, se mi avete fatto ammettere tutto....Sappi che tra le due alternative io mi sento molto più vicina a voi rimbambite.....

Juditta mi ha definita saggia, nel suo riassuntino, in effetti mi freno un pò perchè il ciclo più nevrotico del transfert lo ho superato...ora sono più quieta, ma ancora gli occhioni blu <_< del mio analista mi fanno sognare. -_-

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E' possibile. lo vedi che non voglio neanche ammetterlo? <_<

Però. forse non importa parlare sempre sempre.

ora che ci penso, forse anche una seduta tutta in silenzio, qualcosa direbbe.

lì non si butta via mai nulla, credo.

judi, mi piace il tuo boooh.

quello proprio mi dà coraggio. :):

ma almeno tu sei sul lettino, male che vada puoi schiacciare un pisolino...00025015.gif

io come faccio a stare zitta con lui che mi fissa?

e poi è lui che non riesce a stare zitto per primo -_-

ah... guarda che faccina ho trovato:

004009.gif

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Ospite sea

Ma messo in quel modo, il paziente gli fa vedere le scarpe sfondate! <_<

E non se le può neanche ricomprare, perchè i soldi li dà tutti a lui.

O dove le trovi? :):

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