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E se la terapia è in crisi?


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Non direi che si possa definire "giudizio sospeso": il terapeuta non è un giudice che debba emettere sentenze per legge.

E chi glielo dà il diritto di giudicare, ci mancherebbe altro! Non stiamo parlando di un difensore della morale, non è né un prete, né un Catone censore..

E' uno che campa sulle disgrazie altrui, come tutti gli operatori della salute fisica e mentale.

Può decidere invece se prestare la sua attività o meno, e questo dipende dalla sua coscienza e dalla fiducia nelle sue capacità.Sennò i terapeuti dovrebbero accettare come pazienti solo i sani di mente, i medici i pazienti guaribili, gli avvocati gli innocenti, e così via.

Quello che non è sospeso, è il giudizio della società civile nei confronti del terapeuta evasore e del paziente connivente, a dire il vero, ritengo, per soggezione.

Sono due questioni completamente diverse. Il rapporto del professionista con lo Stato non ha niente a che vedere con la relazione terapeutica.

Se un paziente accetta di sborsare soldi in nero, ha la stessa responsabilità morale del terapeuta che non emette ricevuta.

Anche temporalmente l'emissione della ricevuta è post-seduta, e non fa parte di essa.

Quindi tu non ritieni valida nei suoi presupposti la questione posta da questo psi..

E tutta la questione non rinvia forse alla (dai più debolmente percepita) differenza tra moralità convenzionale (rispetto rigido di norme e regolamenti) ed etica autentica (obbedienza incondizionata alla propria coscienza o al proprio demone, non al catechismo né alle leggi dello stato - con l'obbligo implicito di disobbedire alla legge, se la coscienza o il demone la ritengono ingiusta)?

io però penso che tutto faccia parte della relazione terapeutica, non foss'altro perchè la faccenda delle ricevute solleva un putiferio di reazioni emotive che non possono non avere risonanza nella relazione terapeutica:il paziente forse non giudica il suo terapeuta anche in relazione al rapporto di quest'ultimo con lo Stato? Il fatto stesso che in un topic in cui si parla di transfert negativo e di terapia in crisi si riportano le oscillazioni umorali e i dubbi anche in relazione alla faccenda fiscale non è forse indicativo di quanto tale roba incida sulla relazione terapeutica? Hai voglia..

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insomma...

io sono l'unica sfigata che ha lo psi super onesto...

vorrei chiedergli di pagare qualcosa in nero, perché sono impiccata coi soldi, ma d'altra parte non mi va di chiedergli di fare qualcosa che va contro la sua morale.

comunque lo stimo così tanto anche per la sua onestà...

probabilmente se mi avesse proposto lui di pagare in nero l'avrei giudicato male!

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sea ed ilaria....intanto mi congratulo per il livello della discussione. giuro che non sono ironico...ogni tanto mi scappa di esserlo ma non adesso!

c'è un tipo di rapporto medico paziente nel quale un pz che va dal dott. non si sognerebbe mai di chiedere la fattura. e spesso nessuno gliela vuole dare.

c'è un altro tipo di rapporto, quello moderno ospedaliero, in cui molto (quasitutto) è businnes aziendale, fatturati, DRG, managment ecc...

in entrambi i casi i pz sono disposti a passarci sopra,sia sulle non fatture non emesse o sulla mancanza di trattamento "umano", a patto che si guarisca, o si ottengano comunque risultati soddisfacenti.

ma tra psicoterapeuta e pz, purtroppo, tutti gli aspetti della relazione si vanno a collocare in uno spazio in cui tutto ha un significato specifico per lo sviluppo della terapia. avete ragione tutt'e due. forse l'argomento vi ha anche fatto emergere un pò di rabbia nei confronti della categoria...ma la sostanza resta. soprattutto la citazione di ilaria sulla collusione attraverso il canale fiscale, almeno io, la condivido in pieno. il fatto è che un terapeuta è come terapeuta quel che è come persona. e sinceramente anch'io diffiderei di qualcuno che mi si propone comunque con un punto di vista del quale io dovrei avere rispetto e considerazione e poi mi comincia a fare un discorsetto bieco...che finisce senza il rilascio della fattura. idem se sapessi che c'ha l'amante, se si gioca tutto al tavolo di pocker...quel che è come persona è come terapeuta. se fossimo ortopedici sarebbe tutto più semplice.

ora però, come minimo, credo vogliate sapere come mi comporto io......ne faccio sempre una unica alla fine del'anno con il dettaglio degli incontri, ma quando qualche volta mi hanno chiaramente detto che non la volevano...

il mio analista però me l'ha sempre fatta!

sea, però, che campiamo sulle disgrazie degli altri....mi hai fatto ridere ma sei lo stesso una stronza.

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insomma...

io sono l'unica sfigata che ha lo psi super onesto...

vorrei chiedergli di pagare qualcosa in nero, perché sono impiccata coi soldi, ma d'altra parte non mi va di chiedergli di fare qualcosa che va contro la sua morale.

comunque lo stimo così tanto anche per la sua onestà...

probabilmente se mi avesse proposto lui di pagare in nero l'avrei giudicato male!

No no, anche il mio emette la fattura. E sono d'accordo con te e con Ilaria: il terapeuta diventa una figura ideale in cui riporre la propria fiducia incondizionata. Se non facesse fattura o mi avesse proposto di non farla, io non avrei avuto il coraggio di chiedergliela, la mia autostima ne avrebbe sofferto e saremmo partiti col piede sbagliato.

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a me in nero darebbe fastidio..........non lo troverei onesto.......

un conto se ci si accorda......e allora ok........ma molti lo fanno senza chiedere o lo propongono dando per scontato che vada bene..........

non so......... pero' secondo me è importante fidarsi.........se ci si accorda e va bene...allora si è tranquilli e la terapia non è influenzata da sta cosa....se invece non va bene il modo di pagamento sabilito(con o senza fatt.)secondo me poi non si è sereni e la terapia.....ne risente.......poi dipende dall'importanza che ognuno attribusce a questo......

per es.nel mio caso....se fosse tutto in nero.......mi darebbe molto fastidio(x come son fatta io)e la terapia ne sarebbe risentirebbe non poco

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ma Emilio...fai una unica alla fine dell'anno?

ma si paga con la carta di credito?

il mio ne fa una a fine mese.......a fine anno non l'ho mai sentito!

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Ospite sea
Quindi tu non ritieni valida nei suoi presupposti la questione posta da questo psi..

E tutta la questione non rinvia forse alla (dai più debolmente percepita) differenza tra moralità convenzionale (rispetto rigido di norme e regolamenti) ed etica autentica (obbedienza incondizionata alla propria coscienza o al proprio demone, non al catechismo né alle leggi dello stato - con l'obbligo implicito di disobbedire alla legge, se la coscienza o il demone la ritengono ingiusta)?

io però penso che tutto faccia parte della relazione terapeutica, non foss'altro perchè la faccenda delle ricevute solleva un putiferio di reazioni emotive che non possono non avere risonanza nella relazione terapeutica:il paziente forse non giudica il suo terapeuta anche in relazione al rapporto di quest'ultimo con lo Stato? Il fatto stesso che in un topic in cui si parla di transfert negativo e di terapia in crisi si riportano le oscillazioni umorali e i dubbi anche in relazione alla faccenda fiscale non è forse indicativo di quanto tale roba incida sulla relazione terapeutica? Hai voglia..

L'etica autentica, ammesso che esista, non è, a mio parere, obbedire al proprio demone, cioè obbedire ai propri impulsi, così se ritengo che un individuo sia pericoloso per me o per altri che mi interessano, lo elimino, e tutte le altre possibili aberrazioni.

Questo sembra "homo homini lupus".

trovo sempre, purtroppo anche in persone colte, una travisazione di quello che è il senso civico, o più correttamente, coscienza civile.

Non sono le leggi e i regolamenti che determinano la moralità convenzionale, ma è essa stessa che crea le leggi e i regolamenti, che altro non sono che gli strumenti di convivenza civile.

Se si insegnasse in seduta a eludere le regole di convivenza in nome dei propri demoni e della libertà assoluta, non interiore, ma fisica, materiale, sarebbe un bel disastro, non credi?

Gli studi dei terapeuti sarebbero cellule eversive, centri di reclutamento per pazzi, assassini e terroristi, con morale forte e decisa.

Il discorso incide, eccome, sulla relazione.La persona a cui ti rivolgi è per te un esempio, un maestro in senso lato.

'notte, Ilaria, fiuu ..

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Ospite sea
sea ed ilaria....intanto mi congratulo per il livello della discussione. giuro che non sono ironico...ogni tanto mi scappa di esserlo ma non adesso!

c'è un tipo di rapporto medico paziente nel quale un pz che va dal dott. non si sognerebbe mai di chiedere la fattura. e spesso nessuno gliela vuole dare.

c'è un altro tipo di rapporto, quello moderno ospedaliero, in cui molto (quasitutto) è businnes aziendale, fatturati, DRG, managment ecc...

in entrambi i casi i pz sono disposti a passarci sopra,sia sulle non fatture non emesse o sulla mancanza di trattamento "umano", a patto che si guarisca, o si ottengano comunque risultati soddisfacenti.

ma tra psicoterapeuta e pz, purtroppo, tutti gli aspetti della relazione si vanno a collocare in uno spazio in cui tutto ha un significato specifico per lo sviluppo della terapia. avete ragione tutt'e due. forse l'argomento vi ha anche fatto emergere un pò di rabbia nei confronti della categoria...ma la sostanza resta. soprattutto la citazione di ilaria sulla collusione attraverso il canale fiscale, almeno io, la condivido in pieno. il fatto è che un terapeuta è come terapeuta quel che è come persona. e sinceramente anch'io diffiderei di qualcuno che mi si propone comunque con un punto di vista del quale io dovrei avere rispetto e considerazione e poi mi comincia a fare un discorsetto bieco...che finisce senza il rilascio della fattura. idem se sapessi che c'ha l'amante, se si gioca tutto al tavolo di pocker...quel che è come persona è come terapeuta. se fossimo ortopedici sarebbe tutto più semplice.

ora però, come minimo, credo vogliate sapere come mi comporto io......ne faccio sempre una unica alla fine del'anno con il dettaglio degli incontri, ma quando qualche volta mi hanno chiaramente detto che non la volevano...

il mio analista però me l'ha sempre fatta!

sea, però, che campiamo sulle disgrazie degli altri....mi hai fatto ridere ma sei lo stesso una stronza.

Grazie, ricambio il complimento. :D:

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L'etica autentica, ammesso che esista, non è, a mio parere, obbedire al proprio demone, cioè obbedire ai propri impulsi, così se ritengo che un individuo sia pericoloso per me o per altri che mi interessano, lo elimino, e tutte le altre possibili aberrazioni.

Questo sembra "homo homini lupus".

trovo sempre, purtroppo anche in persone colte, una travisazione di quello che è il senso civico, o più correttamente, coscienza civile.

Non sono le leggi e i regolamenti che determinano la moralità convenzionale, ma è essa stessa che crea le leggi e i regolamenti, che altro non sono che gli strumenti di convivenza civile.

Se si insegnasse in seduta a eludere le regole di convivenza in nome dei propri demoni e della libertà assoluta, non interiore, ma fisica, materiale, sarebbe un bel disastro, non credi?

Gli studi dei terapeuti sarebbero cellule eversive, centri di reclutamento per pazzi, assassini e terroristi, con morale forte e decisa.

Il discorso incide, eccome, sulla relazione.La persona a cui ti rivolgi è per te un esempio, un maestro in senso lato.

'notte, Ilaria, fiuu ..

Pensa che Hillmann,in Cent'anni di psicoanalisi e il mondo va sempre peggio ha definito la stanza dell'analisi proprio una cellula rivoluzionaria...

io sono solo molto confusa...

'notte sea, è stato un piacere.. :D:

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Secondo me la questione è diversa da paziente a paziente.

Ed a questo punto, sempre secondo me, un bravo psi dovrebbe avere l'occhio lungo anche in questo capendo da subito chi ha davanti.

E' ovvio che se fai la fattura all'inizio non sbagli, nel senso che se la persona che hai di fronte vorrebbe diversamente al limite lo dice, ma questo non può influire sulla terapia negativamente.

Al contrario, non facendo la fattura dalle prime sedute a mio parere lo psi può trovarsi davanti una persona che ci rimane male e tale azione potrebbe davvero condizionare la terapia. (Difatti Ila tu stessa hai precedentemente bocciato gli altri psi per questo).

Nel tuo caso Ilaria, secondo me, la psi doveva capire che neanche era il caso di proporti di non fare la fattura, avendo visto se vuoi il tuo Super-Io :unsure: .

Questo lo dico ovviamente perché è un dato di fatto che non tutti la rilasciano, anzi, la maggior parte non lo fa.

La tua esperienza comunque mi ha fatto venire in mente una cosa analoga capitata al me con il mio psi...che però non posso raccontare. Sostanzialmente diciamo che il mio psi non ha preso in considerazione le ripercussioni che avrebbero potuto avere certi suoi comportamenti su di me, che sono molto sensibile riguardo determinati argomenti.

Fondamentalmente ha girato il coltello nella piaga...e non so se l'abbia fatto come "terapia d'urto"(che comunque assolutamente non ha funzionato), oppure perché proprio non se n'è reso conto. Sta di fatto che ha sbagliato, e questo ha molto condizionato la terapia per quanto mi riguarda.

Ma il problema è sempre quello, ovvero che io forse pretendo un occhio eccessivamente lungo, e anche se a me certe cose sembrrano palesi..in realtà non lo sono.

Del resto però credo che la bravura del terapeuta sia sopprattutto questa, inquadrare il paziente e comportarsi con lui in base a ciò che riesce ad analizzare fin dalle prime sedute. Tali comportamenti differiscono da paziente a paziente.

Ci vogliono davvero i guanti di velluto ma..del resto stiamo pur sempre parlando della nostra mente, della nostra emotività, dei nostri problemi..perciò non mi sembrano eccessive le precauzioni in generale.

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E' ovvio che se fai la fattura all'inizio non sbagli, nel senso che se la persona che hai di fronte vorrebbe diversamente al limite lo dice.

Trixy, tieni presente che chi si rivolge a un terapeuta ha spesso dei problemi relazionali o di autostima, oppure può provare soggezione nei confronti della figura che ha davanti. Non è detto che sia in grado di dirgli che gradirebbe regolare la questione in modo diverso.

Non sono neanche convinta del fatto che un terapeuta, per quanto navigato, riesca a inquadrare subito una persona e capire se è il caso di proporgli fattura o nero: tutt'al più può capire se il paziente è remissivo/in soggezione, ma comportarsi di conseguenza proponendo una tariffa più bassa senza fattura si chiama manipolazione ed è scorretto.

A mio modesto parere l'unica opzione corretta è emettere fattura sempre e comunque. Se le tariffe correnti sono eccessive e i pazienti latitano, vorrà dire che anche il professionista si adeguerà al mercato, proporrà tariffe più basse e lavorerà di più. Nel mio settore funziona così, diamine, io non voglio pagare le tasse anche per le categorie strapagate che lavorano al nero!!!

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Trixy, tieni presente che chi si rivolge a un terapeuta ha spesso dei problemi relazionali o di autostima, oppure può provare soggezione nei confronti della figura che ha davanti. Non è detto che sia in grado di dirgli che gradirebbe regolare la questione in modo diverso.

Certo, però penso che magari se tale persona appunto non vede il non fare la fattura come qualcosa di così sbagliato..non si fa appunto molti problemi nel dirlo.

Non sono neanche convinta del fatto che un terapeuta, per quanto navigato, riesca a inquadrare subito una persona e capire se è il caso di proporgli fattura o nero: tutt'al più può capire se il paziente è remissivo/in soggezione, ma comportarsi di conseguenza proponendo una tariffa più bassa senza fattura si chiama manipolazione ed è scorretto.

Io penso, forse sbagliando, che un po' si capisca.. certo non alla prima seduta appunto, ma più avanti sì.

O meglio, secondo me si capisce quando la persona è particolarmente rigida sotto certi aspetti o meno.

A mio modesto parere l'unica opzione corretta è emettere fattura sempre e comunque. Se le tariffe correnti sono eccessive e i pazienti latitano, vorrà dire che anche il professionista si adeguerà al mercato, proporrà tariffe più basse e lavorerà di più. Nel mio settore funziona così, diamine, io non voglio pagare le tasse anche per le categorie strapagate che lavorano al nero!!!

Certo certo muchacha, hai ragione, non fraintendermi.

Io ora mi riferivo al discorso del non fare la fattura in base all'influenza che ciò può avere nel rapporto terapeutico, considerando il dato di fatto che purtroppo le fatture spesso non si fanno.

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Chiarisco un attimo il concetto che forse mi sono espressa male, quello che è intendevo dire è:

Il fatto di non fare la fattura può essere, secondo me, deleterio dal punto di vista della terapia(tralasciando ora il resto).

Perché quest'azione può(metto può perchè non per tutti è così) condizionare la successiva opinione che il paziente si farà del terapeuta in senso negativo.

Perciò io (terapeuta), se proprio alcune fatture non le voglio fare, almeno posso aspettare di inquadrare un attimo il soggetto che ho di fronte prima di azzardare proposte o non farla.

Come "presentazione" è davvero pessima, ripeto, per alcuni perchè poi non facciamo gli ipocriti e ammettiavo che molti non si fanno di questi problemi, purtroppo.

Calcola anche che ci sono pazienti che neanche vogliono le fatture perché magari non vogliono far sapere al commercialista che vanno dallo psicologo..

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Calcola anche che ci sono pazienti che neanche vogliono le fatture perché magari non vogliono far sapere al commercialista che vanno dallo psicologo..

'azz, eppure fa tanto figo andare in analisi :abbr:

A parte gli scherzi, Trixy, sì, alla fine la pensiamo allo stesso modo.

Leggero off-topic: mi è appena venuto in mente che non c'è poi tanta differenza tra un commercialista e uno psicoterapeuta. Entrambi vengono a conoscenza di tutti gli affari tuoi, con entrambi ci scappano delle resistenze, ed entrambi te la fanno pagare cara. Senza contare che prima o poi ti viene voglia di mandarli al diavolo tutti e due.

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Leggero off-topic: mi è appena venuto in mente che non c'è poi tanta differenza tra un commercialista e uno psicoterapeuta. Entrambi vengono a conoscenza di tutti gli affari tuoi, con entrambi ci scappano delle resistenze, ed entrambi te la fanno pagare cara. Senza contare che prima o poi ti viene voglia di mandarli al diavolo tutti e due.

Magari già lo sai ma c'è un film sull'argomento :"Confidenze troppo intime"

Lei va dallo psicanalista e confida i suoi problemi più intimi all'uomo che spera la possa aiutare, ma lui fa il consulente fiscale e non ha mai avuto il coraggio di dirle che è entrata nello studio sbagliato sin dalla prima volta.(filmup)

confidenzetroppointime.jpg

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Magari già lo sai ma c'è un film sull'argomento :"Confidenze troppo intime"

Lei va dallo psicanalista e confida i suoi problemi più intimi all'uomo che spera la possa aiutare, ma lui fa il consulente fiscale e non ha mai avuto il coraggio di dirle che è entrata nello studio sbagliato sin dalla prima volta.(filmup)

confidenzetroppointime.jpg

E che cavolo, ti pareva che avessi un'idea originale? :bash:

Grazie per l'indicazione, quasi quasi me lo prendo a noleggio...

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E che cavolo, ti pareva che avessi un'idea originale? :D:

Grazie per l'indicazione, quasi quasi me lo prendo a noleggio...

non potrebbe essere che hai avuto un'idea così "acuta" che altri ci hanno addirittura fatto un film?

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Leggero off-topic: mi è appena venuto in mente che non c'è poi tanta differenza tra un commercialista e uno psicoterapeuta. Entrambi vengono a conoscenza di tutti gli affari tuoi, con entrambi ci scappano delle resistenze, ed entrambi te la fanno pagare cara. Senza contare che prima o poi ti viene voglia di mandarli al diavolo tutti e due.

eheheh :B)::p::D:

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Leggero off-topic: mi è appena venuto in mente che non c'è poi tanta differenza tra un commercialista e uno psicoterapeuta.

Entrambi vengono a conoscenza di tutti gli affari tuoi, con entrambi ci scappano delle resistenze, ed entrambi te la fanno pagare cara. Senza contare che prima o poi ti viene voglia di mandarli al diavolo tutti e due.

:shok:

Allora..aggiorno il topic..

Oggi mi ha "ri-fregata" nel senso che oggi è stata una di quelle sedute che mi fanno pensare di non voler lasciare.

Oltretutto ho anche saputo che la psi che avevo in mente come sostituta non può prendermi per ora..quindi scartata.

Parlando con mia madre sul generale, di lui e della terapia...lei mi ha detto che a suo parere io avrei bisogno di una terapia più psicoanalitica...l'analisi lui, come ho già detto, me l'ha fatta per poco ed ora sostiene che non ne ho più bisogno..tende a darmi più dritte ad un livello comportamentale.

Dritte che spesso non riesco a seguire, o comunque non per molto tempo.

Però il fatto di ricominciare con un altro mi blocca, ogni volta che ci penso.

Questa settimana sicuramente vado al centro e vedo lì com'è la situazione...

A me ancora sembra di non riuscire a risolvere con il suo aiuto...ma sono molto combattuta percui aspetto.

Poi chissà, forse l'altra volta l'ho comunque "scosso", e si impegnerà un pelino di più :Thinking:

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Parlando con mia madre sul generale, di lui e della terapia...lei mi ha detto che a suo parere io avrei bisogno di una terapia più psicoanalitica...l'analisi lui, come ho già detto, me l'ha fatta per poco ed ora sostiene che non ne ho più bisogno..tende a darmi più dritte ad un livello comportamentale.

Dritte che spesso non riesco a seguire, o comunque non per molto tempo.

Ciao Trixy, così a pelle penso che tua madre abbia ragione. Io non sopporto quando il mio psi mi dà suggerimenti pratici: le soluzioni pratiche ai miei problemi il più delle volte le conosco benissimo e so che in teoria non sono neanche impossibili da attuare, ma... ci deve essere qualcos'altro dietro se continuo a preferire farmi del male piuttosto che agire. Immagino che possa essere lo stesso anche per te.

Il problema è che l'analisi è lunga come la novella dello stento, e nel frattempo devi pur vivere...

Però il fatto di ricominciare con un altro mi blocca, ogni volta che ci penso.

Questa settimana sicuramente vado al centro e vedo lì com'è la situazione...

A me ancora sembra di non riuscire a risolvere con il suo aiuto...ma sono molto combattuta percui aspetto.

Poi chissà, forse l'altra volta l'ho comunque "scosso", e si impegnerà un pelino di più :good:

Cerca di non perdere tempo prezioso nell'attesa del suo impegno. Fai bene a considerare il centro: magari conosci qualche altro psi e ti vien voglia di provarlo. Facci sapere cosa fanno in questo centro!

:wacko:

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ma qui non c'era un messaggio di ilaria?

volevo commentarlo...mi aveva colpito!

:wacko:

(sì,l'avevo postato ieri poi ho avuto un'esitazione e l'ho tolto ieri stesso...ma lo rimetto và..bando agli indugi..)

con mucho gusto ho detto alla mia dott le mie perplessità sull'andamento dell'analisi durante quest'inverno..un bilancio che mi lascia insoddisfatta per la centralità assoluta assunta dal tema del lavoro e dai problemi di relazione incontrati ..

le ho detto che se n'è parlato troppo senza cogliere il mio nodo, ma sempre analizzando i fatti e le persone che per me non sono il vero punto...

le ho detto che mi sono sembrate più proficue le sedute dell'anno scorso, per lo meno quel nodo e quel punto centrale erano stati messi a fuoco con più chiarezza e io ho potuto lavorare su di me ...

le ho detto che è stata dato troppo spazio alle mie lagnanze mentre era invece il caso di puntare a sollecitare tutte le energie che pure ci sono in me e che rimangono soffocate dalle mie ragnatele mentali intorno a fatti futili...

che liberazione!

e che peso che era sentirsi sempre assolti...quando invece non mi sembrava che ci fosse niente da assolvere, oppure sentirsi sempre rassicurare quando invece anch'io le mie schifezze le faccio eccome...

lei è stata molto attenta, ha accolto le mie critiche con partecipazione, è stata carina e al tempo stesso ha cercato sia di mettere in luce i nodi "antichi" che i fatti recenti hanno solleticato, sia di arginare la mia tendenza a distruggermi dalle critiche, sia di richiamare l'importanza del "lavoro del lutto", del lavoro sulle emozioni che assorbono energie che non si rendono disponibili fin quando la rabbia e il garbuglio emotivo che certi fatti provocano non sono smaltiti...ha concluso dicendo più o meno che io sono razionale e valuto come perdita di tempo il lavoro sulle emozioni...ma è stata carina, mai un accento critico nelle sue parole ma solo la spiegazione del lavoro svolto,era anche visibilmente dispiaciuta per la mia valutazione così sconsolata e negativa su quest'anno ma io non le ho lasciato spazio più di tanto..

alla fine della seduta voleva accompagnarmi all'uscita...ma io sono riuscita a sgaiattolare...

sono contenta di aver aperto la stura a una serie di critiche sull'analisi che ho sempre soffocato, nelle mie intenzioni avevo mire più ambiziose per questa seduta, ma già questo mi basta se solo è preludio di robe da dire la prossima volta..

io prima di agosto voglio rimettere tutto a posto...ho solo tre sedute di tempo...

lei è brava, e sincera e sa cosa fa...me ne rendo conto e non si tira indietro nè mena il can per l'aia...anzi mi ha esortata a dire con sincerità tutto quello che avevo in gola..è autentica lo sento...

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(sì,l'avevo postato ieri poi ho avuto un'esitazione e l'ho tolto ieri stesso...ma lo rimetto và..bando agli indugi..)

ah magari potessi far sparire io alcuni dei miei messaggi...tipo quando do di matto dopo una notte insonne... :wacko:

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(sì,l'avevo postato ieri poi ho avuto un'esitazione e l'ho tolto ieri stesso...ma lo rimetto và..bando agli indugi..)

con mucho gusto ho detto alla mia dott le mie perplessità sull'andamento dell'analisi durante quest'inverno..un bilancio che mi lascia insoddisfatta per la centralità assoluta assunta dal tema del lavoro e dai problemi di relazione incontrati ..

le ho detto che se n'è parlato troppo senza cogliere il mio nodo, ma sempre analizzando i fatti e le persone che per me non sono il vero punto...

le ho detto che mi sono sembrate più proficue le sedute dell'anno scorso, per lo meno quel nodo e quel punto centrale erano stati messi a fuoco con più chiarezza e io ho potuto lavorare su di me ...

le ho detto che è stata dato troppo spazio alle mie lagnanze mentre era invece il caso di puntare a sollecitare tutte le energie che pure ci sono in me e che rimangono soffocate dalle mie ragnatele mentali intorno a fatti futili...

che liberazione!

e che peso che era sentirsi sempre assolti...quando invece non mi sembrava che ci fosse niente da assolvere, oppure sentirsi sempre rassicurare quando invece anch'io le mie schifezze le faccio eccome...

lei è stata molto attenta, ha accolto le mie critiche con partecipazione, è stata carina e al tempo stesso ha cercato sia di mettere in luce i nodi "antichi" che i fatti recenti hanno solleticato, sia di arginare la mia tendenza a distruggermi dalle critiche, sia di richiamare l'importanza del "lavoro del lutto", del lavoro sulle emozioni che assorbono energie che non si rendono disponibili fin quando la rabbia e il garbuglio emotivo che certi fatti provocano non sono smaltiti...ha concluso dicendo più o meno che io sono razionale e valuto come perdita di tempo il lavoro sulle emozioni...ma è stata carina, mai un accento critico nelle sue parole ma solo la spiegazione del lavoro svolto,era anche visibilmente dispiaciuta per la mia valutazione così sconsolata e negativa su quest'anno ma io non le ho lasciato spazio più di tanto..

alla fine della seduta voleva accompagnarmi all'uscita...ma io sono riuscita a sgaiattolare...

sono contenta di aver aperto la stura a una serie di critiche sull'analisi che ho sempre soffocato, nelle mie intenzioni avevo mire più ambiziose per questa seduta, ma già questo mi basta se solo è preludio di robe da dire la prossima volta..

io prima di agosto voglio rimettere tutto a posto...ho solo tre sedute di tempo...

lei è brava, e sincera e sa cosa fa...me ne rendo conto e non si tira indietro nè mena il can per l'aia...anzi mi ha esortata a dire con sincerità tutto quello che avevo in gola..è autentica lo sento...

mi ha colpito la tua lucidità. sopratutto nel definire gli obiettivi che ti prefiggi con la tua analisi. e nel valutare il percorso fatto finora...

io questa lucidità me la sogno proprio. forse non è importante, forse l'importante è che le idee chiare sul nostro percorso ce le abbia il mio psi...

però a volte durante le sedute, quando non riesco ad esprimermi, a trovare le parole, mi sento proprio una rincoglionita, per dirla tutta!

certo ila che t'ho fatto riesumare il messaggio per scrivere 'ste due stronzate... :wacko:

Modificato: da juditta
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