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E se la terapia è in crisi?


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Ospite sea
perché? c'è un nocciolo?

non so perché ma sta frase mi fa venire un mente una cosa che leggevo tempo fa su come viene rappresentata la psicoterapia nei film (in alcuni film). che sembra si debba arrivare a questo momento della rivelazione (il nocciolo, il segreto, il Trauma con la t maiuscola). e dopo averlo rivelato magicamente è tutto risolto! fine della terapia. titoli di coda.

:B):

Queste sono le MIE immagini.

Le ho create io. Davvero, in seduta, ma su un ricordo e un ambiente del mio passato.

Poi l'analista me le ha rimandate. Belle, no? C'era una volta un paesino medievale, e un muro e un ponte...

E' DAVVERO un film. IL mio. :innocent:

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Ospite sea
a essere capaci di tenere un diario. mai avuto uno in vita mia. mai riuscita. scrivevo una pagina e poi la stracciavo. non ho scritto per anni.

e ora non è diverso. ma (con mia sorpresa) ho scoperto che se dall'altra parte c'è un interlocutore...allora riesco a scrivere. a focalizzare le idee. ed è una cosa che il mio psi sa. quindi, se non è contrario lui (anzi) perché dovrei farmi problemi io?

Capito. Attenta agli interlocutori. Fanno incazzare, a volte.. :innocent:

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C'era una volta un paesino medievale, e un muro e un ponte...

che è? hai fatto anche tu ipnosi regressiva come vuole fare stellina? :innocent:

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Comunque se una terapia, puta caso, dovesse fallire perchè il paziente scappa prima, la responsabilità è del terapeuta.
la " responsabilità " è sempre in primo luogo del paziente..

secondo me è in assoluto non è vera nessuna delle 2 affermazioni nel senso che la "colpa" di una terapia che non va avanti non può essere attribuita di default a uno dei 2 soggetti. la colpa in casi limite può essere solo di uno, ma è più facile che sia di entrambi. magari uno ha più responsabilità dell'altro, ma non credo che sia al 100% attribuibile ad un solo soggetto.

per mia esperienza personale la mia precedente terapia non è andata bene per diversi motivi: sicuramente la psi non era "bravissima", ma soprattutto il suo approccio non era giusto per me. ma poi mi ci sono messa anche io con le mie resistenze, stavo lì, non collaboravo e remavo contro.

Modificato: da froggy73
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Sì, ma se uno pensa che il medico sia un 'incompetente,( o che non sia adatto a sè, comunque) e continua a pensarlo, e ne è convinto, è inutile che stia lì a cercare di dimostrarselo in mille maniere, magari con qualche fantasioso pretesto. Quello che voglio dire è che l' indecisione permanente, il farlo diventare un problema personale, o addirittura un problema di cui uno diventa "responsabile", pare semplicemente l'arte di far del male a se stessi.
Io posso dire con certezza: "Il mondo è pieno di psicologi incompetenti."

Se ritengo che lo sia anche il mio, glielo dico e me ne vado.

Arrivederci e grazie. :innocent:

abbandonare una terapia non è tanto facile

è un po' come chiudere un rapporto sentimentale e, come sai, spesso i rapporti si trascinano per un bel po' di tempo prima che si arrivi alla rottura

questo per dire che ognuno ha i suoi tempi e poi, anche se capisci che la terapia non va, che lo psi non è quello giusto, che tu fai resistenza ecc ecc , in fondo in fondo speri sempre che la situazione migliori, che le cose cambino e allora magari trascini la cosa un po' per le lunghe

Se uno pensa che abbia commesso un errore umano, il discorso non cambia. Mi fido anche se hai sbagliato,oppure non mi fido più, ciao.

Non è che continuo a venire, però vengo con riserva e qui e là..

in questo caso credo che la situazione sia ancora più complessa

se lo psi ha commesso un errore umano e mi ha ferita io sto male

però qui entrano in gioco i sentimenti, non è un semplice discorso di terapia che procede bene/male, di psi competente/incompetente.

qui c'è un rapporto tra 2 persone. lo psi ferisce il paziente. il paziente "perdona" a livello razionale lo psi, ma la ferita continua a bruciare e allora durante le sedute non riesce a lasciarsi andare. ci vuole un po' di tempo perchè lo psi riesca a riguadagnare la fiducia del paziente o perchè il paziente capisca che ormai qualcosa si è rotto

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abbandonare una terapia non è tanto facile

è un po' come chiudere un rapporto sentimentale e, come sai, spesso i rapporti si trascinano per un bel po' di tempo prima che si arrivi alla rottura

questo per dire che ognuno ha i suoi tempi e poi, anche se capisci che la terapia non va, che lo psi non è quello giusto, che tu fai resistenza ecc ecc , in fondo in fondo speri sempre che la situazione migliori, che le cose cambino e allora magari trascini la cosa un po' per le lunghe

io la vivrei molto male. come un vero e proprio fallimento.

e comunque per quanto mi riguarda è DAVVERO un discorso prematuro. mi sentirei un minchiona vera a chiudere alla prima crisi (per quanto pesante)

i dubbi si hanno in amore. come si hanno in terapia.

sennò finiamo per idolatrare lo psi e questo non credo sia utile.

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io la vivrei molto male. come un vero e proprio fallimento.

e comunque per quanto mi riguarda è DAVVERO un discorso prematuro. mi sentirei un minchiona vera a chiudere alla prima crisi (per quanto pesante)

i dubbi si hanno in amore. come si hanno in terapia.

sennò finiamo per idolatrare lo psi e questo non credo sia utile.

Juditta sia chiaro che il mio era un discorso teorico, non riferito al tuo caso specifico !

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Juditta sia chiaro che il mio era un discorso teorico, non riferito al tuo caso specifico !

l'ho capito...

siccome mi si dice "c'hai i dubbi, allora molla la terapia!!"

:innocent: secondo me sea sta cercando di farmi mollare lo psi...per poi prendere il mio posto :B):

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:innocent: secondo me sea sta cercando di farmi mollare lo psi...per poi prendere il mio posto :B):

elementare watson, elementare !! 02.gif

:D:

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judi..........tanto tu lo sai benissimo dentro te che non mollerai!E'qs che conta..........

anche se ci son mille dubbi e domande..........

Anche io sapevo che non avrei mollato all'epoca........lo sentivo ad un livello piu' profondo.........e poi sopra sto livello c'erano tutte la paranoie e dubbi.

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judi..........tanto tu lo sai benissimo dentro te che non mollerai!E'qs che conta..........

anche se ci son mille dubbi e domande..........

Anche io sapevo che non avrei mollato all'epoca........lo sentivo ad un livello piu' profondo.........e poi sopra sto livello c'erano tutte la paranoie e dubbi.

grazie elli!

vedremo come si evolve sta telenovela...domani c'è il prossimo episodio! :innocent:

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Ospite sea
elementare watson, elementare !! 02.gif

:D:

E certo, caro Sherlock. :innocent:

Infatti l'effetto sortito è stato il contrario, come volevasi dimostrare. :B):

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  • 2 weeks later...
Ma io non posso sapere se sono delicata o indelicata... ognuno prende le frasi come meglio crede.. :D:

Esprimo pensieri e idee mie, su un forum pubblico, cerco di rispettarne le regole, se mi riesce, e basta.

Certo sea, appunto è quello che faccio anche io :D:

perché? c'è un nocciolo?

non so perché ma sta frase mi fa venire un mente una cosa che leggevo tempo fa su come viene rappresentata la psicoterapia nei film (in alcuni film). che sembra si debba arrivare a questo momento della rivelazione (il nocciolo, il segreto, il Trauma con la t maiuscola). e dopo averlo rivelato magicamente è tutto risolto! fine della terapia. titoli di coda.

Judi, non sai quante volte mi sono interrogata anche io su 'sta cosa :D:

Che poi non succede solo nei film, ma sono anche veri episodi riportati su libri di psicoanalisi.

In particolare me ne era rimasta impressa una di Freud all'inizio dei suoi studi: donna con una paralisi isterica, sotto ipnosi ricorda un trauma per il quale lei non aveva mai pianto, quindi pianto liberatorio e..taac!Guarita magicamente, ritorna a camminare.

Sai quante volte ho pensato di farmi ipnotizzare? Magari mi ricordo anche io 'sto trauma rimosso..mi ci vorranno poi altri 10 anni di terapia per elaborarlo, ma magari è l'unico modo per guarire davvero.

Comunque il fatto che non hai più scritto qui, Judi, mi fa ben sperare che forse hai risolto le tue difficoltà con lo psi :):

Per quanto mi riguarda ho deciso anche io di dargli tempo..perché sto passando un periodo oserei dire "quasi bello" dopo tanto tempo di tormento continuo.

Non so quanto sia merito suo, quanto mio..

So che sicuramente se ora come ora si sono create determinate situazioni, favorevoli, tutte insieme..non credo sia un caso.

Al caso ci credo fino ad un certo punto.

Voglio sperare di aver avuto i miei buoni meriti, e se li ho avuti è grazie a lui.

Quindi vedo come va..sperando che le cose continuino così.. :D:

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Comunque il fatto che non hai più scritto qui, Judi, mi fa ben sperare che forse hai risolto le tue difficoltà con lo psi :D:

:):

in effetti va meglio...

qui avevo scritto che mi sembrava che lui mi stesse lasciando da sola a gestire la mia angoscia.

ora so che non è così.

ero stata presa dai dubbi perchè non capivo in che direzione stesse andando la terapia. ora ho le idee più chiare, perlomeno un pezzettino del percorso che stiamo facendo mi è più chiaro...

Per quanto mi riguarda ho deciso anche io di dargli tempo..perché sto passando un periodo oserei dire "quasi bello" dopo tanto tempo di tormento continuo.

Non so quanto sia merito suo, quanto mio..

So che sicuramente se ora come ora si sono create determinate situazioni, favorevoli, tutte insieme..non credo sia un caso.

Al caso ci credo fino ad un certo punto.

Voglio sperare di aver avuto i miei buoni meriti, e se li ho avuti è grazie a lui.

Quindi vedo come va..sperando che le cose continuino così.. :D:

che bello sentirti così... di chiunque siano i meriti :D:

come dici giustamente tu, i meriti sono tuoi...ottenuti grazie anche al suo appoggio!

c'è qualche novità positiva per il lavoro?

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  • 2 weeks later...

Buongiorno a tutti.

E' da un po' che ogni tanto leggo i vostri messaggi, che trovo interessanti e anche utili. La mia terapia si inserisce da sempre benissimo in questa rubrica della crisi. Fino a poco tempo fa credevo di dovere per motivi di forza maggiore cambiare città e quindi terapeuta per cui cercavo di non pensarci troppo. Ora che so di poter restare sono assalita dai dubbi.

Comunque mi interesserebbe sapere se a qualcuno di voi capita di sentirsi infastidito dal linguaggio dello psi. Non da quello che dice ma proprio dalle parole che sceglie, da quella specie di gergo tipico. Per intenderci, quando mi sento dire che sono poco "collaborativa" o che le "figure genitoriali" hanno influito su non so cosa o addirittura che dovrei "rendicontare" non so che, io non ce la posso fare. Mi vengono i nervi, giuro. Altro che "collaborativa", mi viene voglia di andarmene via subito. Intanto, nell'attesa di una decisione tanto drastica (tra l'altro temo che parlino tutti così), l'unico vero risultato è che invece di ascoltare quello che dice continuo a sentirmi risuonare le parole incriminate nella testa per tutta la seduta. E magari pure dopo. A voi succede?

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Buongiorno a tutti.

E' da un po' che ogni tanto leggo i vostri messaggi, che trovo interessanti e anche utili. La mia terapia si inserisce da sempre benissimo in questa rubrica della crisi. Fino a poco tempo fa credevo di dovere per motivi di forza maggiore cambiare città e quindi terapeuta per cui cercavo di non pensarci troppo. Ora che so di poter restare sono assalita dai dubbi.

Comunque mi interesserebbe sapere se a qualcuno di voi capita di sentirsi infastidito dal linguaggio dello psi. Non da quello che dice ma proprio dalle parole che sceglie, da quella specie di gergo tipico. Per intenderci, quando mi sento dire che sono poco "collaborativa" o che le "figure genitoriali" hanno influito su non so cosa o addirittura che dovrei "rendicontare" non so che, io non ce la posso fare. Mi vengono i nervi, giuro. Altro che "collaborativa", mi viene voglia di andarmene via subito. Intanto, nell'attesa di una decisione tanto drastica (tra l'altro temo che parlino tutti così), l'unico vero risultato è che invece di ascoltare quello che dice continuo a sentirmi risuonare le parole incriminate nella testa per tutta la seduta. E magari pure dopo. A voi succede?

Ciao frncs, e benvenuta..bè no questo gergo non mi infastidisce...diciamo che alle volte può essere difficle capire esattamente cosa intendono, anche perchè spesso in un linguaggio settoriale, le parole si caricano di sfumature che nella vita di relazione non hanno...però non posso dire che mi dia fastidio, d'altra parte capita a molti: se hanno studiato per anni parlando di figure genitoriali potrebbe non essere facilissimo dire genitori, e comunque non sempre con figure genitoriali uno intende genitori. Concordo con te quando dici che lo farebbero tutti quindi non credo risolveresti niente cambiando psi......però potresti dirglielo e capire insieme cosa esattamente ti da fastidio..Che non capisci quello che ti dice? Pensi che sia un modo per non farsi capire? Un modo per mantenere una distanza?

Prova a farti qualche domanda...

un abbraccio

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Capire capisco. Non è quello. Non è il linguaggio complicato (tra l'altro il suo non lo è quasi mai) a darmi fastidio. Anzi è come se quelle parole fossero il trito e ritrito di un certo gruppo. Come nel caso dei ragazzi che scrivono ke invece di che. O forse non nemmeno questo. Comunque mi scade un po' come punto di riferimento. (E già non parte da grandi altezze). Come se pensassi che un linguaggio settoriale possa essere indice di una mentalità settoriale. Mi viene da chiedermi che ci parlo a fare con uno così, uno che può usare quelle parole lì senza sentirsi ridicolo? Sul momento almeno. Perché poi lo so che l'unica a essere ridicola sono io.

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c'è qualche novità positiva per il lavoro?

Ancora no, però ho fatto un colloquio, e la prossima settimana telefono ad altri. Spero di riuscire a darmi una smossa :ph34r:

Capire capisco. Non è quello. Non è il linguaggio complicato (tra l'altro il suo non lo è quasi mai) a darmi fastidio. Anzi è come se quelle parole fossero il trito e ritrito di un certo gruppo. Come nel caso dei ragazzi che scrivono ke invece di che. O forse non nemmeno questo. Comunque mi scade un po' come punto di riferimento. (E già non parte da grandi altezze). Come se pensassi che un linguaggio settoriale possa essere indice di una mentalità settoriale. Mi viene da chiedermi che ci parlo a fare con uno così, uno che può usare quelle parole lì senza sentirsi ridicolo? Sul momento almeno. Perché poi lo so che l'unica a essere ridicola sono io.

Mi è venuto in mente il film Palombella Rossa, di Moretti, quando lui riprende la giornalista: "Ma come parla lei?!Come parla?!Le parole sono importanti!" :D:

Premesso che io sicuramente ti darò fastidio, perché sono abituata ad usare il "gergo del mestiere", cercherò di evitare ma mi scuso fin da ora per le sviste; comunque secondo me c'è qualcosa sotto questo tuo disagio. Però per capirlo dovresti approfondire tu, prima di tutto, la questione. Se ti sembra così ridicolo probabilmente non hai esperienza, nella tua vita, di persone che lo usano..giusto?

Come se lo attribuissi più alla caricatura di uno psicologo che puoi vedere in tv?

Posso chiederti come mai hai deciso di andare in terapia? E' stata una decisione presa da te o altri ti hanno spinta ad andare?

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Se ti sembra così ridicolo probabilmente non hai esperienza, nella tua vita, di persone che lo usano..giusto?

Come se lo attribuissi più alla caricatura di uno psicologo che puoi vedere in tv?

Posso chiederti come mai hai deciso di andare in terapia? E' stata una decisione presa da te o altri ti hanno spinta ad andare?

In effetti non lo hanno mai usato. Sarà anche quello. Ho difficoltà ad abituarmi alle parole.

Nessuno mi ha spinta (non usano le parole e i sottostanti concetti, figurati se spingono). La decisione, dopo molti rimandi, si è purtroppo imposta da sé. Senza vie d'uscita ho provato anche questa. Forse è comunque qualcosa. Se non altro mi distrae per qualche ora. Anche se a volte mi sembra una distrazione colpevole.

E, mi raccomando, lascia perdere le mie fissazoni e scrivi come vuoi. Che Nannimoretti sia con te.

fr

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sono stato al policlinico ho fatto due colloqui.

alla fine mi hanno assegnato ad uno specializzando .

chi sa che succederà .

che impressione ti ha fatto ?

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e se la terapia è in crisi??? eheheh son dolori...

bene io cm sapete (e se non lo sapete) faccio terapia familiare da febbraio di quest'anno..bene venerdì mattina avevamo la seduta, al termine della quale i miei dicono che vogliono sospendere la terapia...risultato? la psi non sa se per ORA prendermi o no (individualmente)...bene...mmm...cioè male...

cosa dovrei fare io ora?

intanto stamattina abbiamo telefonato alla psi che ci vuole incontrare di nuovo a tutti perchè la scorsa volta non abbiamo ben chiarito i perchè e i percome!!!

ecco...ella serie...i guai non vengono mai da soli...

joker

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