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democrazia in pericolo ?


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scusa, mio, ti faccio solo una domanda, molto semplice perchè non intendo avventurarmi in ambiziosi sofismi: tu torneresti alla dittatura?

il verbo tornare non lo ho usato a caso. Non era democrazia quella, quindi c' è differenza, o no? Ho fatto questa domanda solo perchè da qualche parte bisogna pur partire se si afferma che la democrazia non esiste.

io, mi muovo come una foglia nel fiume....a volte sto bene a volte male, so che non governo l'ambiente che mi circonda...

comunque no, non vi tornerei, ma non mi sento di dire che oggi sia meglio...una dittatura come allora ad oggi sarebbe diversa, molto simile a quello che viviamo oggi...

io affermo che se la democrazia è il concetto secondo il quale il popolo governa, non con la maggioranza ma con l'accordarsi, non esiste, e non può esistere con l'uomo di oggi...

poi se tutti siamo buoni e giusti, non è necessario nemmeno dare un nome al tipo di governo...

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Ma guarda che la definizione che hai riportato non è errata e io non ho detto che è errata: si tratta solo di leggerla

con un po' di attenzione superando quella fase in cui si tende a leggere ciò che si vuole leggere e cercando di capire

cosa invece vuol dire ciò che c'è scritto (è una delle cose più faticose quando si approfondisce qualcosa, questo lo

capisco anche io ma se non s'ha voglia basta dire "non ho voglia io" invece che "non sei capace tu"...).

Per questo suggerivo di incominciare dal chiedersi perché definisce la democrazia come una forma di governo "volta

ad assicurare" e non "che assicura".

io ho già capito cosa vuol dire, tu dici che erro, mostrami dove....io non mi sbatto perchè credo che tu sia in errore e ti ho mostrato dove, cosa che tu no fai....

volta ad assicurare , o che assicura non cambia se non può assicurare nulla a nessuno se la maggioranza è bastarda.

se democraticamente un paese dovrebbe riconosce a tutti il diritto ad eprimersi e alla vita, come in italia dovrebbe fare con i pacs e con le coppie gay che hanno il diritto di essere riconosciute....se in questo paese che sempre per il concetto di democrazia in caso di disaccordo decide la maggioranza, se questa è omofobica....se se se la democrazia è un falso.

e siccome l'uomo non vive d'amore e di accordo ma è bastardo in linea di massima parlare di democrazie e come parlare del nirvana...

e aggiungo che saremo in democrazia quando tutti saranno nel nirvana.

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perchè dovrei impegnarmi a rispondere se tu hai già deciso che chiunque ti risponderà sarà nel torto?

non è questione di poca volontà...però dovresti capire che facendo certe dichiarazioni non è che tu stimoli le persone a risponderti.

(un po' come chi dice "tanto i link non li leggerò"). il confronto è un' altra cosa...

ora l'ho fatto , mi contesti quanto ho scritto.

la domanda è:

quando un governo demopcratico si trova nella situazione che la minoranza chiede un diritto e la maggioranza non glielo vuiole concedere...(cosa di tutti i giorni in tutti i paesi cosidetti democratici) come ci si comporta....

se decide la maggioranza non è democrazia per sua stessa definizione.

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io ho già capito cosa vuol dire, tu dici che erro, mostrami dove....io non mi sbatto perchè credo che tu sia in errore e ti ho mostrato dove, cosa che tu no fai....

volta ad assicurare , o che assicura non cambia se non può assicurare nulla a nessuno se la maggioranza è bastarda.

Non è vero, cambia molto, se la bastardaggine della c.d. "maggioranza" (parola da definire meglio) si fa forza e si nutre

proprio di argomenti del genere per smantellare uno ad uno gli strumenti che in quella forma di governo sono "volti a".

Che non vuol dire che chiunque usi argomenti del genere è automaticamente un bastardo, beninteso, ma non è tanto su

chi è bastardo e chi no che ci interessa discutere (penso, almeno).

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domanda successiva...

una democrazia garantisce stessi diritti a tutti...

siccome garntisce il lavoro è possibile che uno stato che rende possibile "il privato" garantire il lavoro? Se si come?

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domanda successiva...

Non correre, c'è la domanda precedente e ancora prima la "sua stessa definizione" da comprendere meglio.

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ora l'ho fatto , mi contesti quanto ho scritto.

la domanda è:

quando un governo demopcratico si trova nella situazione che la minoranza chiede un diritto e la maggioranza non glielo vuiole concedere...(cosa di tutti i giorni in tutti i paesi cosidetti democratici) come ci si comporta....

se decide la maggioranza non è democrazia per sua stessa definizione.

è uno dei motivi che mettono in dubbio la democraticità del governo attuale...che fa passare la maggior parte delle leggi col voto di fiducia togliendo ogni potere alle camere elette dai cittadini.

ricordiamoci che nel parlamento vota sia la maggioranza che la minoranza. col voto di fiducia la minoranza è estromessa dalle decisioni, perchè si vota tutto il "pacchetto" senza possibilità di fare emendamenti che potrebbero tutelare in parte la volontà delle minoranze.

(se sono stata imprecisa correggetemi, ammetto di non avere le idee totalmente chiare su questo...)

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Non è vero, cambia molto, se la bastardaggine della c.d. "maggioranza" (parola da definire meglio) si fa forza e si nutre

proprio di argomenti del genere per smantellare uno ad uno gli strumenti che in quella forma di governo sono "volti a".

Che non vuol dire che chiunque usi argomenti del genere è automaticamente un bastardo, beninteso, ma non è tanto su

chi è bastardo e chi no che ci interessa discutere (penso, almeno).

aspetta, ma è possibile impedire questo?

se si come?

prendiamo il caso pacs e unioni tra gay ti va.

la maggioranza dice non è un diritto perchè è una malattia mentale (è un esempio ovviamente ma giochiamo con questo)

tu come puoi democraticamente risolvere la cosa.....perchè la maggioranza dice che acconsentendo a questo i giovani sarebbe tentati da questa malattia deviante del sesso...

cosi ci capiamo...

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è uno dei motivi che mettono in dubbio la democraticità del governo attuale...che fa passare la maggior parte delle leggi col voto di fiducia togliendo ogni potere alle camere elette dai cittadini.

ricordiamoci che nel parlamento vota sia la maggioranza che la minoranza. col voto di fiducia la minoranza è estromessa dalle decisioni, perchè si vota tutto il "pacchetto" senza possibilità di fare emendamenti che potrebbero tutelare in parte la volontà delle minoranze.

(se sono stata imprecisa correggetemi, ammetto di non avere le idee totalmente chiare su questo...)

ne so così poco di politica che non potrei correggerti certo io :Straight Face:

la domanda è , si può impedire democraticamente questo....

o l'unica soluzione è essere tutti d'accordo.??

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Non correre, c'è la domanda precedente e ancora prima la "sua stessa definizione" da comprendere meglio.

ok ok , e che me le dimentico .... :icon_confused:

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aspetta, ma è possibile impedire questo?

se si come?

Il primo passo potrebbe essere quello di sforzarsi di non farlo in prima persona, ma prima di passare alle

domande successive (e anche a quello scopo), potrebbe essere utile sforzarsi di capire la definizione che hai

portato e di intendersi un po' sulle parole che usa e che poi sono riutilizzate nelle domande successive, come

appunto "maggioranza".

La nostra ad esempio è ciò che in quella definizione viene detta "democrazia rappresentativa" (non tutte

le democrazie sono uguali, anche se sono "volte a" gli stessi obiettivi, nelle intenzioni). Questo significa che

c'è un popolo, poi c'è una "maggioranza" di voti che esce dalle cabine il giorno delle elezioni, che ha come

risultato (non solo del voto) una "maggioranza" di rappresentanti, che si esprimono in parlamento sulle varie

questioni per cui sono deputati ad esprimersi (che non è "qualunque cosa")... poi potrei tirarla lunga ma mi

fermo qui perché penso che già considerando questi due passaggi da soli popolo->voto nei seggi->voto in

parlamento si capisce qual'è uno dei compromessi con i quali deve fare i conti una democrazia (così come

qualunque altro sistema, in realtà): quello tra rappresentatività e governabilità.

Questo solo per dire che quando si dice "la maggioranza vuole così o cosà" bisogna andarci cauti a dire che

è la volontà della maggioranza del popolo e che se una legge voluta da un governo eletto democraticamente

non passa per qualche motivo significa che si va contro la definizione stessa di democrazia... si va contro una

pericolosa semplificazione di democrazia, forse, soprattutto se la legge in questione è stata bloccata proprio

grazie agli strumenti che nella democrazia sono "volti a" (quelli che gli anglofoni chiamano "checks & balances").

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Allora semplifichiamo al massimo…

Facciamo l’esempio di una democrazia diretta,,,,dove il popolo governi direttamente …

Se la maggioranza, a questo punto effettiva e reale, non concorda con la minoranza che reclama un diritto, cosa si dovrebbe fare in una democrazia perfetta?

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ma perchè dobbiamo parlare di una democrazia diretta irreale? non è più utile capire e analizzare la democrazia che effettivamente c'è?

del resto il topic parlava dei rischi per la democrazia esistente, non è un topic "astratto"...

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Allora semplifichiamo al massimo…

Facciamo l’esempio di una democrazia diretta,,,,dove il popolo governi direttamente …

Se la maggioranza, a questo punto effettiva e reale, non concorda con la minoranza che reclama un diritto, cosa si dovrebbe fare in una democrazia perfetta?

Non sarebbe una democrazia perfetta, sarebbe semmai (e solo idealmente) una democrazia a rappresentatività

perfetta in cui ognuno sulla carta è rappresentante di se stesso. La perfezione riguarderebbe solo una delle

cose caratteristiche della democrazia (la sovranità del popolo), ma a scapito di tante altre, per cui appunto non

sarebbe perfezione.

La semplificazione è diversa ma ha lo stesso errore di fondo, che è quello di ridurre la democrazia a un popolo

sovrano + qualcuno che governa in suo nome (in questo caso si punterebbe a fare coincidere le due cose).

La risposta a "cosa si dovrebbe fare" è, temo: nulla. Nel senso che a quel punto non ci si arriverebbe proprio a

meno che non si tratti di un popolo di 3 persone o poco più.

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ma perchè dobbiamo parlare di una democrazia diretta irreale? non è più utile capire e analizzare la democrazia che effettivamente c'è?

del resto il topic parlava dei rischi per la democrazia esistente, non è un topic "astratto"...

Beh, dai... un giretto ai casi limite estremi può essere utile per poi trovare la "centratura", no?

In questo caso ci siamo mossi sulla linea del compromesso tra rappresentatività e governabilità,

dall'estremo della governabilità massima a quello della rappresentatività massima... entrambi

sono solo ideali, magari nemmeno attuabili nella pratica e un po' pericolosi... Probabile che il

punto "giusto" almeno sotto questo aspetto sia lì in mezzo da qualche e che non sia nemmeno

fisso... Se il ragionamento non è del tutto sballato, ci si potrebbe costruire un sestante. :mellow:

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:pardon:

da sto punto di vista non l'avevo vista...diciamo...

Nemmeno io, ma è a quello che serve ciacoeare oltre che a passare il tempo in attesa della fine del mondo! :D:

PS: Premi sulla firma che ho riesumato... :p:

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posso fare un piccolo ot?

mi è venuta in mente una cosa importantissima che dimostra, in base a quelli che per Ego sono gli indicatori di crisi

per vedere se cè la crisi o meno, io consiglio di... provare ad andare a cena fuori (non andare, solo provare), poi in base ai posti che troverete disponibili, e dove li troverete naturalmente, trarrete le vostre conclusioni :Big Grin:

che la crisi C'E'!

ho le prove!!!!

parlando con amici mi è venuta in mente una "novità" comparsa da qualche mese nei locali della nostra zona.

qualcosa che fino ad uno o due anni fa non s'era mai vista.

la perquisizione

si, la perquisizione! nel senso che i buttafuori tastano le borse di chi vuole entrare per accertarsi che non contengano bottiglie o lattine. ma nemmeno contenitori di plastica (la motivazione non è "la sicurezza"). se hai bevande con te non ti fanno entrare, le devi lasciare fuori.

a parte la legalità e democraticità della cosa...

l'introduzione di questa novità è dovuta al numero sempre maggiore di persone che per risparmiare si portavano da bere da casa!!!!!

ed poi dice che non c'è la crisi...

ps. tra l'altro la prima volta in cui mi sono imbatutta in questa novità, questa estate, mentre ero in coda vedevo quante persone avessero portato con se da bere! davvero tanti.

e li ho proprio pensato "allora non sono solo io ad avere difficoltà economiche"

sinceramente una scena così io non l'avevo mai vista...

Modificato: da juditta
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Cactus, escort, giudici e alzamani? :huh:

te non riesci a campare perchè investi le tue risorse monetarie in queste cose? non cè niente alla quale, in questo momento, non puoi fare a meno?

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quindi che facciamo torniamo indietro? Su questascia caro Ego, potremmo anche tornare a vestirci con le foglie di fico...tanto a che serve vestirsi no? :Raised Eyebrow:

bè, dato che qui si ragiona in termini mantenitivi (ovvero per uno che lavora ne deve mantenere 100), misa che indietro ci stiamo già un bel pezzo :icon_rolleyes:

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dai mio non essere ridicolo 30 anni fa si viveva nel paese delle favole.

oggi la situazione è drammatica.

giusto un paio di mesi fa abbiamo festeggiato i 30 anni che nonni si erano trasferiti a roma.

ebbene, non cè giorno che nonna, quando gli si pigliano le fregole, mi inizia a raccontare che quando è venuta a roma ch'avevano 500 mila lire de debito (30 anni fa, fai te il conto), se ne andava a pulire le case dei ricconi tutti i giorni, pure la domenica (un pò quello che fanno le rumene oggi), con la pioggia e con la grandine (non è che i mezzi di 30 anni fa erano come quelli de oggi), mai fatto una vacanza (infatti se le fa tutte ora le gite dei vecchi, poverella) e tanti altri per me, ma per quasi tutti noi, inimmaginabili sacrifici.

e non te dico quello che ha dovuto passare prima di trasferirsi a roma! ti dico solo una cosa che mi fa mancare l'aria ogni volta che ci penso:

siccome non avevano i soldi per i vestiti, aveva un maglioncino a maniche lunghe, che teneva anche d'estate a lavorare nei campi! io che soffro parecchio il caldo mi sento male solo al pensiero :icon_neutral:

vedi un pò te quale è la situazione più disastrosa....

l'unica cosa di disastroso di questi tempi, è che se vai a offrire a un giovincello le suddette opportunità lavorative, questo te sputa in faccia (me compreso), e preferisce andarsene a intasare strade e occupare università per avere soddisfatti tutti i suoi capricci piuttosto che attivarsi per farlo da solo.

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Grazie grazie.

Spero di non aver offeso ego ma secondo il mio parere lui deve ancora crescere.

Ci sono mamme che pur di vedere i loro figli felici fanno debiti...Io so che tarsmettere questo ai figli potrebbe essere un danno...ma cmq dipende.

Ego invece di scarbocchiere su questo topic può pensare a una possibile soluzione...

non sono offeso non ti preoccupare :ola (4):

non metto bocca su come ognuno debba investire i propri soldi faticosamente guadagnati,

ce la metto, tuttavia, se si viene a negare il fatto che questi soldi non si guadagnano (tanto per dirne una). :icon_rolleyes:

anche io voglio comprarmi una Ducati (esempio), ma se i soldi che potenzialmente posso guadagnare non mi bastano nel breve periodo, mica è colpa di berlusconi o chicchessia :icon_confused:

cmq non ho capito a che soluzione dovrei pensare ^^'

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l'introduzione di questa novità è dovuta al numero sempre maggiore di persone che per risparmiare si portavano da bere da casa!!!!!

ed poi dice che non c'è la crisi...

bè juditta, questa cosa la facevo anch'io quando ch'avevo 15 anni (quando andavo al pub pero, non nelle discoteche più o meno di lusso).

un pò perchè mi giravano le balle a spendere 5 euro per 40cc di birra, un pò perchè la paghetta dei miei era scarsa al tempo per queste cose.

al tempo la crisi non c'era nemmeno nell'immaginario collettivo, e cmq mi sembra anche una cosa sensata da fare, anche perchè adesso un bicchierino di schifezza arriva fino a 25 euro :Shocked:

in ogni caso, andare o non andare nei locali, non mi risulta faccia la differenza per la sopravvivenza, e se questo è un veramente un periodaccio, se ne potrebbe momentaneamente fare a meno no? ogni scelta produce delle conseguenze, ma nessuno li obbliga a farlo... o si? :Thinking:

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te non riesci a campare perchè investi le tue risorse monetarie in queste cose? non cè niente alla quale, in questo momento, non puoi fare a meno?

:huh: Io riesco a campare, altrimenti non sarei qui a risponderti. E non investo risorse monetarie in quelle cose (anche se

un cactus magari non ci starebbe male in salotto... se mi decido a finire di restaurarlo!).

La tua domanda è comunque un po' stramba, se mi permetti... un po' da "rinunciatarista", quasi!

Quando si è di fronte soggetti che fanno grossi investimenti in giudici, alzamani e (aggiungo) tirapiedi, mi parrebbe più naturale

chiedersi se e come questo genere di investimenti influiscono sul benessere generale e dei singoli, invece che chiedersi a cosa

può rinunciare questo o quell'altro...

Poi c'è un'altra domanda che 'sta cosa mi sollazza da tempo... riguarda le decisioni di spesa e i bisogni che le inducono quindi è

un po' più da psicologi... cioè materia più "tua" di altre: ma se uno investe tante risorse (sue o pubbliche) in alzamani e tirapiedi...

può essere che non si senta all'altezza?

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