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CRONACA - VITA QUOTIDIANA - COMMENTI e RIFLESSIONI........


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No, no... Aio. Intanto, quello che piace di più a me lo dico io, per cortesia.

Quello che ho detto in precedenza è solo un requisito, un primo passo, ma

essenziale, non una presa di posizione per una "squola" o per l'altra, per

un approccio o per l'altro. Se non si entra nel merito del conflitto e non lo

si studia, e non si ascoltano le ragioni delle persone coinvolte, qualunque

approccio si scelga è un tirare ad indovinare.

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Io parlo in termini di importanza delle variabili che determinano un comportamento... per uno che sta al caldo nel suo letto il rapporto con la madre puo' essere una variabile decisiva... per uno che vive in condizione precaria come quella irachena la soddisfazione dei bisogni primari diventa la variabile decisiva... ed e' giusto cosi... perche' se io stessi morendo di fame e non avessi alternative che mangiare il mio vicino lo farei... e se non lo facessi sarei un mezzo uomo...

il problema e' appunto quello di creare alternative materiali solide concrete... perche' se la gente non mangia la mente non cambia...

ma la finisci di sfondare porte aperte?

OK, riferisco alla C.R.I.

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ma la finisci di sfondare porte aperte?  

OK, riferisco alla C.R.I.

e allora che senso ha la tua analogia con le dinamiche personali?

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No' date=' no... Aio. Intanto, quello che piace di più a me lo dico io, per cortesia.

???

Quello che ho detto in precedenza è solo un requisito, un primo passo, ma

essenziale, non una presa di posizione per una "squola" o per l'altra, per

un approccio o per l'altro. Se non si entra nel merito del conflitto e non lo

si studia, e non si ascoltano le ragioni delle persone coinvolte, qualunque

approccio si scelga è un tirare ad indovinare.

La Stepsicologia.Ok.

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ma la finisci di sfondare porte aperte?  

OK, riferisco alla C.R.I.

e allora che senso ha la tua analogia con le dinamiche personali?

oh, non ti preoccupare, non ha alcun senso...

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No' date=' no... Aio. Intanto, quello che piace di più a me lo dico io, per cortesia.

???

Quello che ho detto in precedenza è solo un requisito, un primo passo, ma

essenziale, non una presa di posizione per una "squola" o per l'altra, per

un approccio o per l'altro. Se non si entra nel merito del conflitto e non lo

si studia, e non si ascoltano le ragioni delle persone coinvolte, qualunque

approccio si scelga è un tirare ad indovinare.

La Stepsicologia.Ok.

:wink: Magari! Se passa l'idea che si tratta di teorie mie, poi magari

brevetto anche l'acqua calda così faccio i soldi e un po' li mando in

beneficienza (solo una parte, però!).

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:D ecco, sono daccordo, evitiamo di parlare dell'acqua calda...parliamo di psicologia...quella un pò più meno acqua di rose......

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:LOL: Si, ma prima ripassati il significato delle parole e di qualche

concetto basilare. Perché se si inizia a fare un discorso con paroloni

e teorione di alto rango e poi te ne esci con sciocchezze del tipo

"non sono teorie è scienza", e non accetti che ti si faccia notare

l'inconsistenza dell'argomento, allora diventa inutile parlare. Si

può solo annuire. :roll:

Tanto vale vivere. (Riflessione di vita quotidiana :LOL: ).

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Scusa , questo dimostra solo diciamo così , il tuo non aver approfondito i temi di cui parlo.In effetti svicoli sistematicamente e sofisticamente, ma eviti accuratamente di entrare nel merito...mi sembra che eri proprio tu a dire di non prenderla troppo alla larga... :LOL:

io dico così: quando non si ha una conoscenza nel merito si cerca di svicolare con le Stepsicologie...

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:LOL: Allora evito di svicolare e spiegami un po' meglio quel concetto

che hai tirato fuori nel topic sul deja vu. Catechizzami: cosa vuol dire

"queste non sono teorie ma è scienza"? Che messaggio contiene?

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:LOL: Allora evito di svicolare e spiegami un po' meglio quel concetto

che hai tirato fuori nel topic sul deja vu. Catechizzami: cosa vuol dire

"queste non sono teorie ma è scienza"? Che messaggio contiene?

Ti rispondo nell'altro topic. - Dejà vù -

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Ciao, ho letto e risposto. Ora volevo chiederti un altro chiarimento

su cose discusse di recente in questo topic, approfittando della tua

gentilezza :D

Allo... in questi mesi hai martellato talmente tanto sulla coincidenza tra

opposti, contrari etc. etc. che mi avevi praticamente convinto.

Mi stavo per convertire.... :D Poi in questo topic mi salti fuori dicendo

sostenendo ed insistendo sul fatto che il "percorso" (quello dei bisogni)

va fatto al contrario. Ora... io mi converto anche, ma le dissonanze

cognitive fanno male alla salute :cry: , non si potrebbe introdurre un po'

di paletti stabili? O non introdurli proprio?

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beh, se avessi fatto caso che tutti sono convinti che il cibo è un bisogno primario, non mi avresti posto la questione. Come si può non credere che il cibo sia un bisogno primario? Certo non sarò io a dire il contrario...perciò che parlavo di sfondare porte aperte facendo tale affermazione...

ora , il mio discorso è: posto che il cibo è un bisogno primario , come ci arrivi ad averlo? O le pere cadono dall'albero giusto nel luogo dove fortunatamente ti trovi, o te lo vai a cercare...il risultato è lo stesso e gli opposti continuano a coincidere...ma non mi sembra che allo stato piovano pere dal cielo in Palestina, ma bombe, magari a forma di pera.

Allora, visto i risultati finora dell'opera delle diplomazie internazionali e dei continui guerreggiamenti, mi chiedo se abbiamo riflettuto abbastanza sulle dinamiche psicologiche a livello sociale che esistono e che fanno da sottofondo/causa , non solo a quello, ma presumibilmente a tutti i conflitti. Io ritengo che tali processi esistano e siano analoghi ai processi individuali che portano ogni persona ad avere conflitti interiori. In definitiva affermo che se non si sa far pace con se stessi non si riuscirà mai a far pace con l'altro...sia esso l'altro il tuo ex-amico, tuo padre, tua moglie o marito, la nazione con cui sei in guerra, etc. etc.

Certamente non credo che tali indagini possano risolvere a breve termine il conflitto palestinese, ma magari il conflitto che avranno senz'altro tra mille anni si...faccio quest'ipotesi temporale a lungo termine proprio perchè le "resistenze" ad accettare tale tipo di approccio ai conflitti è molto diffuso...: scusami, a partire da te e se vuoi posso mettermici anch'io...come vedi gli opposti coincidono anche in questo caso...

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Allora, visto i risultati finora dell'opera delle diplomazie internazionali e dei continui guerreggiamenti, mi chiedo se abbiamo riflettuto abbastanza sulle dinamiche psicologiche a livello sociale che esistono e che fanno da sottofondo/causa , non solo a quello, ma presumibilmente a tutti i conflitti. Io ritengo che tali processi esistano e siano analoghi ai processi individuali che portano ogni persona ad avere conflitti interiori. In definitiva affermo che se non si sa far pace con se stessi non si riuscirà mai a far pace con l'altro...sia esso l'altro il tuo ex-amico, tuo padre, tua moglie o marito, la nazione con cui sei in guerra, etc. etc.  

o ecco.... finalmente è chiaro... non avevo capito... la chiarezza è la virtù dei forti... ma forse ero io che non avevo capito... in ogni caso: tu parli di conflitti personali e poi di conflitti fra nazioni... il tema è interessante..in che modo una nazione dovrebbe o potrebbe far pace con se stessa?

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finalmente... :wink:

dai pensiamoci un pò su...

in fondo una nazione prima di tutto deve chiarirsi con se stessa, capirsi...un pò come abbiamo fatto noi qui...noi siamo come due parti di una stessa nazione...ma dentro di noi ci sono tante parti che dobbiamo cercare di far andar daccordo tra di loro...dando spazio ad ognuna...

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Il problema è che mentre "l'individuo" esiste la nazione no... è un concetto fluido... peraltro può essere che un singolo si faccia portavoce del volere dell'intera nazione oppure no...

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dicevo: in fondo una nazione prima di tutto deve chiarirsi con se stessa, capirsi...un pò come abbiamo fatto noi qui...noi siamo come due parti di una stessa nazione...ma dentro di noi ci sono tante parti che dobbiamo cercare di far andar daccordo tra di loro...dando spazio ad ognuna...

ogni nazione può essere paragonata ad un singolo individuo...a partire dal fatto che essa è fatta proprio di individui e non, che so, per es. da sedie...esiste un concetto di inconscio collettivo...esistono le varie parti di una società che confluiscono verso il bene dell'intera società...proprio come tutte le parti di noi tendono al bene dell'individuo di cui fanno appunto parte...esiste un senso del gusto/estetico che è proprio di una data nazione rispetto ad un'altra, esiste una storia comune, un destino comune, una lingua, etc, etc, si potrebbero fare tante altre considerazioni di questo tipo...come vedi è possibile vedere una società come se fosse un singolo individuo...

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La seconda parte del tuo messaggio precedente non l'avevo letta...

...esiste un concetto di inconscio collettivo

Ancora non ho ben capito il significato di questa accezione..

esistono le varie parti di una società che confluiscono verso il bene dell'intera società...proprio come tutte le parti di noi tendono al bene dell'individuo di cui fanno appunto parte.

Questo per esempio andrebbe dimostrato.... decisamente...

Aio che pensi del fatto che l'intero è qualcosa di diverso dalla somma delle parti?

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La seconda parte del tuo messaggio precedente non l'avevo letta...
...esiste un concetto di inconscio collettivo

Ancora non ho ben capito il significato di questa accezione..

esistono le varie parti di una società che confluiscono verso il bene dell'intera società...proprio come tutte le parti di noi tendono al bene dell'individuo di cui fanno appunto parte.

Questo per esempio andrebbe dimostrato.... decisamente...

Aio che pensi del fatto che l'intero è qualcosa di diverso dalla somma delle parti?

inconscio collettivo lo discutiamo su dejà vù...pensa un pò a quali ptrebbero essere i processi che ci portano ad a derire "quasi automaticamente" ad una data moda...qualcuno parla di "storicità della fantasia" qualcun'altro di sincronia...qualcun'altro ancora, più recentemente di olografia...

non credo che un individuo vada dimostrato ma percepito....

le strutture sono complesse...bisogna percepire le relazioni tra le parti che ovviamente sono infinitamente superiori alla semplice somma, proprio come essere triste ed allegro nello stesso momento non significa essere triste+allegro ma significa, probabilmente vivere qualcosa di struggente...di più articolato...

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Allora, visto i risultati finora dell'opera delle diplomazie internazionali e dei continui guerreggiamenti, mi chiedo se abbiamo riflettuto abbastanza sulle dinamiche psicologiche a livello sociale che esistono e che fanno da sottofondo/causa , non solo a quello, ma presumibilmente a tutti i conflitti. Io ritengo che tali processi esistano e siano analoghi ai processi individuali che portano  ogni persona ad avere conflitti interiori.

Si, sono sostanzialmente d'accordo.

In definitiva affermo che se non si sa far pace con se stessi non si riuscirà mai a far pace con l'altro...sia esso l'altro il tuo ex-amico, tuo padre, tua moglie o marito, la nazione con cui sei in guerra, etc. etc.

Vabbè... amen.

Certamente non credo che tali indagini possano risolvere a breve termine il conflitto palestinese, ma magari il conflitto che avranno senz'altro tra mille anni si...faccio quest'ipotesi temporale a lungo termine proprio perchè le "resistenze" ad accettare tale tipo di approccio ai conflitti è molto diffuso...: scusami, a partire da te e se vuoi posso mettermici anch'io...come vedi gli opposti coincidono anche in questo caso...

Guarda che stai dicendo le stesse cose che diceva Gesù 2000 anni fa,

e di resistenze ne ha incontrate ma ha anche convinto molte persone.

Che nel frattempo hanno continuato a far guerre, a volte proprio per

diffondere queste idee, questo tipo di approccio. Di sicuro l'indagine dal

punto di vista psicologico sia individuale che collettivo è interessante!

Avoja!

come vedi gli opposti coincidono anche in questo caso...

:LOL: Questo lo mettiamo come 1o comandamento di Ajology. Mi posso

candidare come redattore dei testi? Magari con un piccolo stipendiuzzo...

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Ah ah

mi fai sentire a mio Ajo...logycamente...:)

Il prossimo Step.?

insomma se riusciamo ad andare daccordo tra di noi, potremmo studiarci e cercare di capire come abbiamo fatto...questo ci darà la possibilità di avere una informazione in più...che spetta poi a noi saper utilizzare...ora , tra un'anno, un secolo o...; quelli che si fanno la guerra in fondo sono esseri umani esattamente come noi lo siamo...

a proposito, pensi che la guerra sia un destino ineludibile per gli uomini? e se si, pensi che si possa fare qualcosa per rendere i conflitti "utili" e non pervasivamente distruttivi? Cioè , scusami l'aberrazione, pensi che ci possa essere una guerra che fa meno male? Un pò ne parlavano anche i Futuristi...

P.S.: il nostro rapporto ( tra me e te ) credo sia esemplare ai fini di una possibilità di superamento delle crisi... :LOL:

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inconscio collettivo lo discutiamo su dejà vù...pensa un pò a quali ptrebbero essere i processi che ci portano ad a derire "quasi automaticamente" ad una data moda...

Parlare di atteggiamenti specie specifici o di condizionamento sociale no vero? bisogna sempre chiamare ion ballo qualcosa di indimostrabile... mentre i comportamenti specie specifici e i condizionamenti sociali sono ampiamenti dimostrati...

non credo che un individuo vada dimostrato ma percepito....  

Aio hai presente le illusioni ottiche? per esempio le righe che appaiono di diversa lunghezza e in realtà sono uguali... le percezioni sbagliano.... un metro no... ecco perchè è importante dare un fondamento scientixco a ciò che si dice altrimenti potremmo accettare delle idee semplicemente perchè sono più seducenti... cosi come è più seducente vedere quelle due righe di diversa lunghezza quando in realtà sono uguali...

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inconscio collettivo lo discutiamo su dejà vù...pensa un pò a quali ptrebbero essere i processi che ci portano ad a derire "quasi automaticamente" ad una data moda...

Parlare di atteggiamenti specie specifici o di condizionamento sociale no vero? bisogna sempre chiamare ion ballo qualcosa di indimostrabile... mentre i comportamenti specie specifici e i condizionamenti sociali sono ampiamenti dimostrati...

non credo che un individuo vada dimostrato ma percepito....  

Aio hai presente le illusioni ottiche? per esempio le righe che appaiono di diversa lunghezza e in realtà sono uguali... le percezioni sbagliano.... un metro no... ecco perchè è importante dare un fondamento scientixco a ciò che si dice altrimenti potremmo accettare delle idee semplicemente perchè sono più seducenti... cosi come è più seducente vedere quelle due righe di diversa lunghezza quando in realtà sono uguali...

si, si, i condizionamenti sociali, come no... ma può esserci anche dell'altro oltre il comportamentismo, ci può essere qualche altra cosa che sia scienza?

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pensi che la guerra sia un destino ineludibile per gli uomini? e se si, pensi che si possa fare qualcosa per rendere i conflitti "utili" e non pervasivamente distruttivi? Cioè , scusami l'aberrazione, pensi che ci possa essere una guerra che fa meno male? Un pò ne parlavano anche  i Futuristi...

Tutte le guerre sono anche utili a qualcosa, sia nelle intenzioni che

negli effetti collaterali (spero che questa affermazione non mi faccia

passare per guerrafondaio... è solo una constatazione).

Penso che la guerra e più in generale qualunque tipo di conflitto sia un

rischio intrinseco ed ineliminabile del fatto che gli uomini interagiscono

tra loro. Un po' come la patologia è un rischio intrinseco della fisiologia.

Temo anche che le guerre peggiori e più devastanti (e le cure) siano

caratterizzate dalla presunzione di aver trovato una soluzione finale,

definitiva, a rischi intrinseci come questi, e di volerla imporre.

Per comprendere le crisi/guerre e trovare vie di soluzione, ma anche

per prevenirle, trovo che sia buona pratica guardare anche indietro.

Guardando solo avanti si rifanno sempre gli stessi errori, gli errori

fatti da altri (il che potrebbe essere indizio - non prova - del fatto che

l'inconscio collettivo non esiste).

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Certo.... però và dimostrato con osservazioni ed esperimenti.... sennò perde di valenza... e continueremo a pensare che quelle due linee sono diverse quando in realtà sono della stessa lunghezza...

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