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CRONACA - VITA QUOTIDIANA - COMMENTI e RIFLESSIONI........


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RIFLESSIONI : TRIBUTO AD ANNA.

ANNA POLITKOVSKAYA è per me un idolo ; la mia ammirazione nei suoi confronti è sconfinata!

Mi chiedo:- Io, nelle sue condizioni, avrei avuto il suo stesso coraggio e la sua determinazione?

MAH.......

Cos' è che fa la differenza, in un uomo/donna , nel guardare in faccia la vita, con le sue atrocità e scegliere di testimoniare con coraggio la verità?

Sono forse, queste persone, gli eroi moderni di una società che calpesta i diritti umani e mette a tacere chi non si omologa all' indifferenza e ai misfatti dei poteri forti, ma guarda al più piccolo e al più indifeso, tendendogli una mano?

Perchè lasciamo morire i nostri eroi, soli con il loro pesante fardello?

La storia, non ci ha insegnato niente, l'uomo continua  a perpetuare i suoi errori, ma..... per fortuna che esistono persone come ANNA, che fanno della miseria umana, una condizione quasi divina.  

GRAZIE, Dr Catapulten, che mi offri spunti meravigliosi, su cui riflettere!

Grazie a Te INIS........e della tua sensibilità

Come vedi ho immediatamente ripreso la notizia prima che diventasse di dominio giornalistico......

voglio dire che anche io, come te e come credo tutti noi che scriviamo qui, sono sensibile alla libertà e alla difesa dei più deboli in generale...

Ciao.

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Saronno - Porte aperte martedì 10 ottobre al Centro per l'Obesità dell'ospedale, dalle 14.30 alle 17

Obesity Day: visite gratuite per combattere i chili di troppo

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All’Ospedale di Saronno porte aperte per l’ultima delle tre iniziative in occasione dell’Obesity Day, la VI° giornata nazionale per la prevenzione e la cura del sovrappeso promossa dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica.

Domani, martedì 10 ottobre, sarà infatti la volta dell’apertura al pubblico del Centro per l’Obesità che dalle 14.30 alle 17 accoglierà tutti coloro che vorranno avere informazioni su come smaltire in maniera corretta i “chili di troppo”.

Dopo il successo del convegno sul fitness e della passeggiata nel Parco del Lura, dunque, il Centro per l’Obesità, coordinato dalla dott.ssa Milena Colzani e afferente all’Unità Operativa di Medicina diretta dal dott. Giuseppe Monti, è ancora in prima fila per il quarto anno consecutivo sul fronte di un tema che non è correlato solo a una questione estetica, ma soprattutto allo stato di salute generale della persona. Un’alimentazione sbilanciata e un’attività fisica inesistente con l’aumento di peso che ne deriva, oltre a far crescere di taglia, possono creare le condizioni per una serie di patologie quali problemi cardiovascolari e il diabete.

Scopo ulteriore dell’iniziativa, a cui hanno aderito 140 centri in tutta Italia, è anche quello di far conoscere ai cittadini le strutture che sul territorio possono essere un punto di riferimento per chi desidera essere seguito correttamente nel controllo del peso, evitando diete drastiche e un pericoloso “fai da te”. Proprio come quella dell’Ospedale di piazzale Borella, aperta dal 1998., che eroga tremila prestazioni l’anno tra prime visite, controlli e terapie psicoeducazionali di gruppo (una sorta di supporto psicologico per individuare le origini del comportamento alimentare scorretto e fornire al paziente utili strategie), effettuando in media 12 visite a settimana alle quali si aggiungono i gruppi psicoeducazionali da 10-15 persone.

I pazienti sono per il 60% donne con un’età media intorno ai 50 anni, ma ci sono anche persone al di sotto dei trent’anni e al di sopra dei settanta. Provengono da Saronno e dal Saronnese, ma anche dalla provincia di Como e da quella di Milano.

Il percorso di cura dura dai sei mesi fino a un anno.

«Si tratta di pazienti con problemi di peso (sovrappeso e obesità) – spiega la dottoressa Milena Colzani, coordinatrice dell’iniziativa e responsabile del Centro - che spesso sono anche affetti da sindrome metabolica, cioè hanno problemi concomitanti quali il diabete, il colesterolo alto, la pressione alta. Per questo è importante sottolineare che il Centro lavora in sinergia e a stretto contatto con altre strutture dell’Ospedale e cioè gli Ambulatori del Diabete e quello dell’Ipertensione».

Un dato lombardo su sovrappeso e obesità, che rispecchia quello del territorio, è quello fornito dall'Istat nel 2001: ha problemi di sovrappeso o obesità il 9% della popolazione. Le donne, il 60%, hanno più problemi di peso degli uomini, ma il fenomeno è in aumento per entrambi i sessi.

«Bisogna evitare il "fai da te" – sottolinea la dott.ssa Colzani -, rivolgendosi alle strutture presenti sul territorio e stabilendo con il medico un percorso personalizzato. Bisogna controllare l’alimentazione, ma anche rivedere lo stile di vita. Ad esempio, facendo attività fisica in base alle proprie capacità e possibilità fisiche. Si può seguire la regola dei 10mila passi al giorno (una quarantina di minuti di camminata), circa 5km, oppure andare a ballare. Così si bruciano calorie, ci si diverte e si sta in compagnia».

Lunedi 9 Ottobre 2006

sanita@varesenews.it

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"Mosca – Uccisa una giornalista critica con il Cremlino e con la guerriglia cecena

È Anna Politkovskaya, 48 anni, del quotidiano “Novaya Gazeta”. Un killer vestito in nero l’ha freddata a colpi di pistola nell’ascensore della sua abitazione"

Tranquillo Nello ora ci diranno che dalle indagini risulterà che ad ammazzarla è stato l'amante del cugino del marito, che aveva come amante la moglie del genero, in Italia certe cose non succedono: non ti fanno scrivere, punto. Così non debbono fare la fatica di ammazzarti....è tutto più semplice......

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"Mosca – Uccisa una giornalista critica con il Cremlino e con la guerriglia cecena  

È Anna Politkovskaya, 48 anni, del quotidiano “Novaya Gazeta”. Un killer vestito in nero l’ha freddata a colpi di pistola nell’ascensore della sua abitazione"  

Tranquillo Nello ora ci diranno che dalle indagini risulterà che ad ammazzarla è stato l'amante del cugino del marito, che aveva come amante la moglie del genero, in Italia certe cose non succedono: non ti fanno scrivere, punto. Così non debbono fare la fatica di ammazzarti....è tutto più semplice......

Ciao emiliano,

oggi per radio è stata diffusa la notizia che il Killer era un dilettante.....ovviamente per dire che non gli è stato commissionato il delitto da veri mandanti....ma trattasi di sgarbo attinente a pochezza....pare però che i colleghi di Anna abbiano già stanziato 1 milione di dollari o di Euro, non ricordo bene, per effettuare una propria indagine privata.............tipo quelle che faccio io.

Insomma i colleghi non mollano.............speriamo che i Periti privati abbiano le idonee capacità professionali e possano veramente arrivare ad una risposta da Indipendenti.......

Onore ai giornalisti non corrotti.

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Speriamo anche che i periti non accettino due milioni di dollari per deviare le indagini.....insomma che non succeda quello che spesso succede in Italia....speriamo....

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  • 3 weeks later...

Alla Camera Gardini contro Luxuria per il bagno

27/10/2006

Verso l'ora di pranzo, ecco la scena nel bagno di Montecitorio. Entra Luxuria, sale le scale per arrivare agli spazi riservati al genere femminile. Dietro di lei, ecco Elisabetta Gardini, che salendo le stesse scale sbotta: "Ma allora e' vero che Guadagno usa il bagno delle donne". Bisogni fisiologici effettuati, la deputata azzurra torna alla carica.

"Ma allora e' vero che Guadagno usa il bagno delle donne. Non e' possibile... Non lo si deve permettere...". Ore 14,15 di venerdi' 27 ottobre, bagno delle donne della Camera dei deputati. Sei mesi e passa dall'inizio della legislatura. E scoppia l'alterco vero e proprio. Elisabetta Gardini, ex volto televisivo e deputata di Forza Italia, contro Wladimiro Guadagno detto Luxuria, volto noto del mondo dello spettacolo, oggi deputata del Prc che ha conquistato tante pagine di giornale per la sua sessualita', per il suo essere transessuale.

In tanti, al momento delle elezioni, avevano ironizzato proprio su questo aspetto: Dove andra' a fare la pipi' Luxuria?

Oggi, a sei mesi dall'ingresso dei nuovi eletti a Montecitorio, l'evento si verifica, con tanto di deputata azzurra che alza la voce e sbotta contro le commesse dei bagni. Con tanto di deputata del Prc che chiede di abbassare la voce e di non permettersi di offendere. Con tanto di Gardini che minaccia: "Vado dai questori". Con tanto di Luxuria che replica: "E' la prima volta che mi succede...".

Lunga seduta per il voto sul decreto fiscale che va avanti da stamane. Verso l'ora di pranzo, ecco la scena nel bagno di Montecitorio. Entra Luxuria, sale le scale per arrivare agli spazi riservati al genere femminile. Dietro di lei, ecco Elisabetta Gardini, che salendo le stesse scale sbotta: "Ma allora e' vero che Guadagno usa il bagno delle donne".

Bisogni fisiologici effettuati, la deputata azzurra torna alla carica. Prima sbotta contro le addette alla pulizia: "Ma non vedete, non potete permettere a Guadagno di usare il bagno delle donne". Le povere impiegate, sbigottite, allargano gli occhi e provano a dire: "Ma noi...".

Nulla da fare. Gardini, sempre con tono di voce discretamente elevato, continua a protestare: "Non e' possibile, non e' possibile. Qui si tratta di una cosa fisiologica, non e' una questione psicologica. Si tratta di una cosa fisiologica". Scende le scale, si imbatte in alcuni deputati uomini che escono dai loro servizi e insiste: "Ma avete visto. Guadagno al bagno delle donne".

Poi fuori, in corridoio proprio davanti all'ingresso comune dei bagni, ecco l'incontro tra le due. "Lei non si puo' permettere di alzare la voce. Io non sono entrata nella sua stanza. Io mi riconosco nel genere femminile. Lei non puo' permettersi". No, Gardini non ci sta. E sempre a voce alta ripete: "Non e' possibile. E' una questione fisiologica. Lei non puo' usare il bagno delle donne. Ora vado dai questori", e prende il corridoio. Luxuria la guarda andare e, desolata, osserva: "E' la prima volta che mi capita. Ma io mi riconosco nel genere femminile. E poi, sarebbe imbarazzante per me andare nel bagno degli uomini. Imbarazzante per me e per gli uomini che mi incontrassero". Battaglia "fisiologica", insomma. Che Luxuria conclude cosi': "Sopravvivero' anche a questo".

MA CHE CESSO DEVONO USARE I TRANS?

VOCE AGLI ESPERTI!

Dimmi tu Emiliano 8)

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per inis, oggi sono venuti i lavoratori a casa , stanno riparando ed aggiornando l'esterno , sono tutti americani, no clandestini ma sono di una lentezza unica ed ogni ora di lavoro si prendono mezz'ora di break!! :bash :riso

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Alla Camera Gardini contro Luxuria per il bagno

27/10/2006

Verso l'ora di pranzo, ecco la scena nel bagno di Montecitorio. Entra Luxuria, sale le scale per arrivare agli spazi riservati al genere femminile. Dietro di lei, ecco Elisabetta Gardini, che salendo le stesse scale sbotta: "Ma allora e' vero che Guadagno usa il bagno delle donne". Bisogni fisiologici effettuati, la deputata azzurra torna alla carica.  

"Ma allora e' vero che Guadagno usa il bagno delle donne. Non e' possibile... Non lo si deve permettere...". Ore 14,15 di venerdi' 27 ottobre, bagno delle donne della Camera dei deputati. Sei mesi e passa dall'inizio della legislatura. E scoppia l'alterco vero e proprio. Elisabetta Gardini, ex volto televisivo e deputata di Forza Italia, contro Wladimiro Guadagno detto Luxuria, volto noto del mondo dello spettacolo, oggi deputata del Prc che ha conquistato tante pagine di giornale per la sua sessualita', per il suo essere transessuale.

In tanti, al momento delle elezioni, avevano ironizzato proprio su questo aspetto: Dove andra' a fare la pipi' Luxuria?

Oggi, a sei mesi dall'ingresso dei nuovi eletti a Montecitorio, l'evento si verifica, con tanto di deputata azzurra che alza la voce e sbotta contro le commesse dei bagni. Con tanto di deputata del Prc che chiede di abbassare la voce e di non permettersi di offendere. Con tanto di Gardini che minaccia: "Vado dai questori". Con tanto di Luxuria che replica: "E' la prima volta che mi succede...".

Lunga seduta per il voto sul decreto fiscale che va avanti da stamane. Verso l'ora di pranzo, ecco la scena nel bagno di Montecitorio. Entra Luxuria, sale le scale per arrivare agli spazi riservati al genere femminile. Dietro di lei, ecco Elisabetta Gardini, che salendo le stesse scale sbotta: "Ma allora e' vero che Guadagno usa il bagno delle donne".

Bisogni fisiologici effettuati, la deputata azzurra torna alla carica. Prima sbotta contro le addette alla pulizia: "Ma non vedete, non potete permettere a Guadagno di usare il bagno delle donne". Le povere impiegate, sbigottite, allargano gli occhi e provano a dire: "Ma noi...".

Nulla da fare. Gardini, sempre con tono di voce discretamente elevato, continua a protestare: "Non e' possibile, non e' possibile. Qui si tratta di una cosa fisiologica, non e' una questione psicologica. Si tratta di una cosa fisiologica". Scende le scale, si imbatte in alcuni deputati uomini che escono dai loro servizi e insiste: "Ma avete visto. Guadagno al bagno delle donne".

Poi fuori, in corridoio proprio davanti all'ingresso comune dei bagni, ecco l'incontro tra le due. "Lei non si puo' permettere di alzare la voce. Io non sono entrata nella sua stanza. Io mi riconosco nel genere femminile. Lei non puo' permettersi". No, Gardini non ci sta. E sempre a voce alta ripete: "Non e' possibile. E' una questione fisiologica. Lei non puo' usare il bagno delle donne. Ora vado dai questori", e prende il corridoio. Luxuria la guarda andare e, desolata, osserva: "E' la prima volta che mi capita. Ma io mi riconosco nel genere femminile. E poi, sarebbe imbarazzante per me andare nel bagno degli uomini. Imbarazzante per me e per gli uomini che mi incontrassero". Battaglia "fisiologica", insomma. Che Luxuria conclude cosi': "Sopravvivero' anche a questo".  

MA CHE CESSO DEVONO USARE I TRANS?

VOCE AGLI ESPERTI!

Dimmi tu Emiliano 8)

la gardini è una stronza ignorante razzista del cavolo.bella rappresentante hanno eletti gli italiani.

cose del genere....solo in questo paesucolo :twisted:

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la gardini è una s****a ignorante razzista del cavolo.bella rappresentante hanno eletti gli italiani.  

cose del genere....solo in questo paesucolo  

S ma che vor dì' scusa? se ci sono delle regole vanno rispettate... sennò ognuno fa come vuole e si vive nell'anarchia... se Luxuria ha l'attrezzo deve andare al bagno degli uomini.... e basta...

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la gardini è una s****a ignorante razzista del cavolo.bella rappresentante hanno eletti gli italiani.  

cose del genere....solo in questo paesucolo  

S ma che vor dì' scusa? se ci sono delle regole vanno rispettate... sennò ognuno fa come vuole e si vive nell'anarchia... se Luxuria ha l'attrezzo deve andare al bagno degli uomini.... e basta...

pollicino, per me la questione del bagno è una cretinata. e non ha niente a che vedere con l'atteggiamento della gardini, nè di chiunque altro.

sei troppo intelligente per non esserti reso conto che quella del bagno era solo una scusa, peraltro nemmeno troppo acuta

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Ultimamente mi sento donna

e vado a fare minzione al cesso delle donne

MI PARE GIUSTO PER DIDI E DODI RINDA DINA DINA DINA UMP

DADA UMPA

DADA UMPA

DR. GIRO DI VITE E BULLONE

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pollicino, per me la questione del bagno è una cretinata. e non ha niente a che vedere con l'atteggiamento della gardini, nè di chiunque altro.  

sei troppo intelligente per non esserti reso conto che quella del bagno era solo una scusa, peraltro nemmeno troppo acuta

Hai perfettamente ragione S.... ma l'intelligenza sta appunto nel non offrire scuse a chi non ha niente da dire e cerca di far di tutto per buttarla nel pecoreccio... ecco perchè l'errore è doppio.... errore perchè è andata nel bagno delle donne ed errore perchè ha offerto una scusa a questa qua per fare casino..

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apprezzo molto "andata".

ma se si sente donna non avrà delle difficoltà ad andare nel bagno degli uomini?

e questo non ha a che fare con un pià generalizzato problema(come giustamente ha sostenuto turbo)che ha a che fare con l'identità di genere, con il riconoscimento della stessa?

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Ma nella società le regole le vogliamo o no? mi pare che nella nostra società ci sia già abbastanza caos... se poi creiamo confusione anche sulle cose minime come andare al bagno.... ci sono due cabine, una per maschi e una per donne... chi è riconosciuto dallo stato come maschio va nella cabina apposita e cosi per le donne... non esiste il diritto a "creare confusione"

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Non passa giorno senza che qualche istituto, ente o associazione lanci qualche allarme, monito o pena.

Questa volta è l'Istituto Superiore della Sanità, l'ISS, che ci informa che sta aumentando vertiginosamente il consumo delle sostanze non classificate come stupefacenti, ne sono pertanto perseguibili dalla legge.

Sostanze capaci di dare benessere fisico e cerebrale e di provocare allucinazioni e sogni particolari, nonché di infondere euforia e emozioni "pericolose".

Molte si trovano negli smart shop, sotto forma di bibite energizzanti, erbe, gocce o pillole.

Altre sono disponibili su internet.

Riporto di seguito un articolo tratto da La Stampa :

In realtà sostanze capaci di effetti speciali sono note da sempre e da sempre erboristi, streghe, sciamani ne fanno uso.

Personalmente mi sono state tramandate, e non ne rivelerei il procedimento nemmeno sotto tortura, le ricette per un paio di farmaci in grado di far spiccare il volo, a base di belladonna e camomilla.

La Belladonna è sostanza pericolosissima, un pericoloso veleno, ma chi ne conosce le dosi giuste può ricavarne un aiuto per cadere in un sonno profondo e veramente magico e compiere un viaggio fantastico.

Ciò è ben noto alla tradizione della stregoneria, e si tratta di viaggi assolutamente diversi da quelli che vengono effettuati mediante sostanze stupefacenti, tanto che non vi è alcun effetto collaterale, ma ci si sveglia ripostati, da un sonno profondissimo.

Tuttavia è necessario essere sensibili alla camomilla e non tutti lo sono.

Se volete sapere se lo siete, prendete una bella tisana forte alla camomilla, la sera, e se fate dei sogni un po' strani bè, allora siete predisposti.

È assolutamente da evitare e pericolosissimo giocare con erbe e sostanze naturali, specie velenose come la Belladonna, se non si conoscono a fondo.

Da la Stampa di oggi 31 ottobre 2006:

Nei pronto soccorso arrivano sempre più pazienti con strani sintomi di gravi intossicazioni e spesso rischiano la vita, perché i medici non conoscono i principi attivi delle sostanze che li ha ridotti in quello stato. L'Istituto Superiore di Sanità lancia l'allarme: medici e strutture ospedaliere non sono in grado di far fronte al boom di «bio-tossici». L'emergenza droga è «fuori controllo» nel mondo (il 5% della popolazione globale è tossicodipendente) e in Italia è esploso il consumo di «smart-drugs», pericolosissimi allucinogeni naturali in vendita su Internet e in erboristeria. E contro il dilagare delle droghe (ne abusano in 200 milioni), l'Oms lancia un piano in quattro parti: repressione del narcotraffico, prevenzione, cura e riabilitazione. Negli ultimi 15 anni i sequestri di droga nel mondo sono aumentati del 400%. Ventidue milioni di persone abusano di cocaina, 25 milioni di oppiacei (eroina, morfina e oppio), ma la sostanza più richiesta è la cannabis (160 milioni). E 250 mila persone all'anno muoiono nel mondo per abuso di droghe.

SBALLO FURBO

Intanto lo sballo si fa «furbo», nel senso che passa sempre di più attraverso la via legale, sfuggendo a divieti e controlli. Così cresce il business delle «smart-drugs», definite appunto «droghe furbe» perché fuori dalle classificazioni in vigore. Sono sostanze per lo più di origine vegetale, che si possono acquistare in uno degli oltre 100 negozi specializzati («smart-shop»), via Internet, ma anche, in alcuni casi, in erboristeria.

«Le aziende propongono lo sballo con prodotti naturali ed erboristici, ma ciò che è naturale non sempre è innocuo - avvertono le autorità sanitarie -. Dire che una droga è "buona" perché "bio", è un'ingannevole e criminale forma di marketing». Gli operatori dei pronto soccorso e dei centri antiveleni hanno enormi difficoltà ad individuare e curare le intossicazioni causate dalle smart-drugs. «E' un fenomeno preoccupante, con conseguenze pesantissime - denuncia il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Enrico Geraci, alla Conferenza sulle tossicodipendenze -. Ad aggravare la situazione sono la ridotta conoscenza dei principi attivi alla base di tali sostanze e la difficoltà di diagnosi di queste intossicazioni». Le «smart-drugs» promettono di aumentare le potenzialità cerebrali, nonché di migliorare le performance fisiche e sessuali, suscitando al contempo allucinazioni e perdita di controllo.

SOSTANZE ALLUCINOGENE

Sono composti sia di origine vegetale sia sintetica che contengono vitamine e principi attivi di estratti vegetali (i più diffusi sono l'efedrina, la caffeina, la taurina), ma anche sostanze con caratteristiche allucinogene: arancio amaro, lattuga selvatica, fungo ovolo malefico, ginseng indiano, menta magica, malva branca. Erbe che fumate con una pipa, masticate o bevute producono «paradisi artificiali» tipo Lsd. E si tratta di un universo sterminato di prodotti. Bevande energetiche, pastiglie e droghe cosiddette etniche, etnobotaniche, biodroghe, eco-drugs (semini hawaiani o messicani, assenzio). Etichette «trendy» che nascondono gravissimi rischi. Prodotti venduti, oltre che al naturale, in misture composte (riconoscibili attraverso la dicitura 10X o 15X), che possono rivelarsi estremamente dannose poiché il principio attivo è in quantità concentrata. Il comun denominatore è proprio la «furbizia»: non sono perseguite dalla legge, in quanto non figurano come tali o come principi attivi nelle tabelle degli stupefacenti.

A farne uso sono specialmente studenti sotto esame e uomini tra i 40 e 60 anni alla ricerca di sostanze «simil-viagra». Due i canali attraverso cui si reperiscono più facilmente le «smart-drugs»: Internet e gli smart-shops (110 in Italia). Un canale di spaccio finora sconosciuto ma con un fatturato mondiale di circa un miliardo di dollari l'anno. E «furbi» sono anche i rivenditori. Queste droghe sono spesso commercializzate sotto forma di semi da collezione, profumatori ambientali e incensi. Il loro reale utilizzo, però, è ben diverso.

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hai parlato della belladonna cosa ne pensi della ska maria pastora? non è paragonabile al sogno "lucido" della belladonna, è qualcosa che va molto oltre, spesso si sognano cose di quando avevamo 3-4 anni, ad esempio a me è capitato di sognare di essermi perso in un mercato e di gridare mamma mamma, e poi ripensandoci ho capito che era successo realmente, ma non melo ricordavo assolutamente. E' come se frugasse nella memoria a lungo termine, ma partendo dall' inizio. fantastico.

guidare le persone nel compiere un viaggio mistico è la mia vocazione, io voglio fare lo sciamano. dico sul serio. Io posso farti fare un viaggio introspettivo dentro te stesso che non puoi neanche immaginare, col mio tamburo la mia voce posso portarti davvero lontano.

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hai parlato della belladonna cosa ne pensi della ska maria pastora? non è paragonabile al sogno "lucido" della belladonna, è qualcosa che va molto oltre, spesso si sognano cose di quando avevamo 3-4 anni, ad esempio a me è capitato di sognare di essermi perso in un mercato e di gridare mamma mamma, e poi ripensandoci ho capito che era successo realmente, ma non melo ricordavo assolutamente. E' come se frugasse nella memoria a lungo termine, ma partendo dall' inizio. fantastico.  

guidare le persone nel compiere un viaggio mistico è la mia vocazione, io voglio fare lo sciamano. dico sul serio. Io posso farti fare un viaggio introspettivo dentro te stesso che non puoi neanche immaginare, col mio tamburo la mia voce posso portarti davvero lontano.

lo sciamano....wow :wink:

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uè, tornate di qua... :D

anche a me capita di ricordare particolari frasi, eventi di tanto tempo fa, magari di periodi di cui ricordo poco altro...;ma non durante il sonno...da sveglio. Cioè, per esempio, si presenta l'occasione di lavare delle spigole e mi viene puntualmente in mente una frase che una persona disse in un'occasione simile più di vent'anni fa...sempre quella.

Penso che quando ci capitano cose del genere vuol dire che in quel ricordo c'è ancora un "nodo" da "sciogliere"...

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hai parlato della belladonna cosa ne pensi della ska maria pastora? non è paragonabile al sogno "lucido" della belladonna, è qualcosa che va molto oltre, spesso si sognano cose di quando avevamo 3-4 anni, ad esempio a me è capitato di sognare di essermi perso in un mercato e di gridare mamma mamma, e poi ripensandoci ho capito che era successo realmente, ma non melo ricordavo assolutamente. E' come se frugasse nella memoria a lungo termine, ma partendo dall' inizio. fantastico.  

guidare le persone nel compiere un viaggio mistico è la mia vocazione, io voglio fare lo sciamano. dico sul serio. Io posso farti fare un viaggio introspettivo dentro te stesso che non puoi neanche immaginare, col mio tamburo la mia voce posso portarti davvero lontano.

Il 19 aprile del 1943 esplode l’insurrezione nel ghetto di Varsavia. E’ il giorno in cui si onora la Pasqua ebraica, festa della libertà e di un mondo nuovo, in mezzo a macerie e orrori e follie e totalitarismi di cui si inizia a intravedere la fine.

Lo stesso giorno, nei laboratori svizzeri della Sandoz, un giovane chimico scopre la connessione tra il mondo materiale e il mondo spirituale: un collegamento racchiuso in un’essenza, in cui incappa mentre studia l’ergot e i suoi alcaloidi, il fungo parassita della segale cornuta.L’ergot è un mistero che dall’antica Grecia a oggi non ha perso fascino e potenza. Se ne trovano tracce nei riti di Eleusi, nelle visioni mistiche medioevali, nelle persecuzioni contro le streghe e i poteri delle erbe – quando il trentasettenne Albert Hofmann assorbe involontariamente una goccia della variante B025, è come se sollevasse la coperta sotto la quale è nascosta la storia esoterica degli esseri umani, fatta di essenze e saperi. La conferma la ottiene qualche giorno dopo, “il giorno della bicicletta”, quando assume una dose irrisoria della sostanza, 25 milionesimi di grammo per un viaggio nella mente del pianeta: aggrappato alle visioni indotte dall’alcaloide principale dell’ergot, la dietilamide dell’acido lisergico o LSD, il chimico svizzero si riconnette con la memoria trascendentale dell’umanità, si riappropria di canali non utilizzati da secoli per comunicare con Madre Natura e, tramite lei, con se stesso e l’universo.

Si rende conto di avere tra le mani uno strumento formidabile, in grado di modificare in modo profondo gli stati di coscienza, una sostanza-microscopio le cui lenti sono puntate al cuore dello spirito, una sonda emozionale capace di sprofondare negli abissi dell’estasi e dello stupore, una volta davanti alla verità.

Una sostanza così potente da destrutturare le nostre certezze coatte e il nostro “io” per farci assaporare ciò che abbiamo perso, quando abbiamo deciso di interrompere il rapporto di mistero e devozione che ci legava alle essenze più intime del pianeta. Saperi e conoscenze gettati nel dimenticatoio, culture e tradizioni e segreti bollati come frottole, in una folle corsa al progresso costellato di divieti e proibizioni.

L’acido lisergico è il diritto di esplorare nuovi concetti, nuovi significati, di compenetrare la coscienza e di oltrepassarla, di sperimentare se stessi e le proprie capacità, di ricongiungerci al sacro per rinascere individui nuovi, rinnovati e modificati, il diritto alla conoscenza.

Una farmacologia dell’estasi.

Racconta Eraclito: “… ho bevuto il ciceone/ ho indagato me stesso…” – dall’ergot all’ergot, dalla Grecia del 1500 a.C: all’Europa del XX° secolo, passando di necessità e meraviglia attraverso bisogni spirituali, nuovi umanesimi, sostanze: la scoperta dell’acido lisergico travolge e suggerisce nuove ipotesi, nuove curiosità, nuove esplorazioni.

Hofmann da chimico e scienziato diventa alchimista e etnobotanico, e parte alla ricerca di segni, tracce, passaggi, testimonianze, e durante il suo lungo viaggio incontra le personalità più svariate, da Robert Evan Schultes a Roger Heim, emissari spaziali al posto giusto nel momento giusto: uno per tutti, Gordon Wasson.

Se Albert Hofmann è il sommelier degli dei, Wasson è l’assaggiatore.

Con lui intraprenderà il cammino per arrivare a definire l’essenza dei miti Eleusini, uno dei momenti spirituali e misterici più importanti del mondo classico, riti durante i quali veniva somministrata una bevanda psicoattiva molto potente, capace di alterare gli stati di coscienza delle persone coinvolte, e i nomi più importanti sono Socrate, Platone, Eraclito, Pericle – il sacro kykeon o ciceone, contenitore della pozione magica, in cui verranno trovate tracce di segale cornuta.

Un ciclo che si chiude congiungendo partenza e arrivo, dove la partenza è l’arrivo e viceversa, come in una magica spirale che trova capo e coda, e nel suo vortice passano girano e si inseguono l’ergot, l’acido lisergico, il teonanacatl, la salvia divinorum, e altre decine di piante e essenze enteogene, ognuna interpretata e conosciuta per arrivare in fine a una Eleusi qui-e-ora: “l’istituzione base da cambiare è il cuore dell’individuo”, e a questo tendono gli studi di Albert Hofmann, alla nascita di un nuovo umanesimo, basato sul pacifismo, l’ecologia, il rispetto dell’uomo.

Con Wasson diventa uno dei più importanti emissari del mondo occidentale presso culti e riti antichissimi, e dopo la sintesi chimica della psilocibina, confermata in persona da Maria Sabina, arrivano a incontrare la “hierba Maria”, la “ska Pastora”, la “ska Maria Pastora”: la salvia divinorum, che nell’etimologia popolare mazateca mantiene i riferimenti con la figura di Maria della tradizione cristiana.

“Maria Pastora ti può portare fino a Dio, e questo può spaventare. E’ l’esperienza più simile alla morte che si possa fare”. Il 12 luglio 1961 Gordon wasson sperimenta, primo occidentale documentato, coppie di foglie in un infuso. L’anno successivo lo sciamano Natividad Rosa consegna a Hofmann e Wasson una pianta da portare in Europa. L’alone magico e misterico che circonda i due ricade anche sulla storia botanica della salvia: e ancora oggi sono in molti a pensare che gli esemplari giunti fino ai nostri giorni siano cloni o talee di quella prima pianta.

Mentre l’avanguardia artistica e medica studia e ricerca, e discute di allucinogeni o psichedelici o enteogeni, in discreti salotti ovattati personalità e intellettuali come Aldous Huxley, Humphrey Osmond, Robert Graves, Ernst Junger sperimentano le essenze degli dei in modi esoterici, dalla mescalina ai funghi psilocibinici all’acido lisergico, ricalcando le iniziazioni del passato, moderni alchimisti al riparo da occhi indagatori, carbonari delle essenze e insieme tutori di un sapere da non divulgare a tutti: una setta segreta di psiconauti colti e massoni.

Ma l’impatto devastante dell’LSD non poteva rimanere al chiuso di laboratori e luoghi protetti, e le strade del mondo occidentale vengono invase da cartoncini, zollette, liquidi, cristalli, micropunte, tutti a base di LSD, e al loro seguito si lanciano migliaia di giovani, hippies, freaks, artisti e camionisti, meccanici e intellettuali, psicanalisti hollywoodiani e docenti universitari.

La rivoluzione psichedelica ha vita breve e intensa e non sarebbe potuto essere diversamente: in pochissimo tempo crea e consegna eroi e miti alla storia, personaggi bizzarri e strampalati e geniali e cazzoni, da Ken Kesey e il suo “magic bus” con acid test annesso, a Stanley Owsley III, il miglior fabbricatore di acidi degli Stati Uniti a detta dello stesso Hofmann, nani e buffoni, artisti e inventori, e segna in qualche modo il tentativo di cambiare il mondo partendo da se stessi, mettendosi a nudo di fronte all’universo e i suoi significati.

E se i numi tutelari del segreto sono Albert Hofmann e i circoli esoterico-intellettuali europei, a capo della rivoluzione psichedelica planetaria c’è la trimurti di Harvard, i “mad doctors” Timothy Leary, Ralph Metzner e Richard Alpert, e dietro di loro Allen Ginsberg, Jerry Garcia, i Beatles e Terence McKenna: e lo sfondo che unisce cielo e terra sono i cinquecentomila di Woodstock.

“Tune in, turn on, drop out”: un’epopea selvaggia e passionale di autosperimentazioni, con la cultura della droga in primo piano, attenta come non mai a trovare e appropriarsi di nuovi serpenti da cavalcare, perché una volta introdotto l’acido, niente sarà più come prima. Allargare l’area della propria coscienza diventa l’obiettivo più importante di un’intera generazione.

Un’esplosione di colori, suoni, viaggi, visioni, curiosità, arte e rivolta, con tutti i sensi sollecitati e coinvolti, come se le antenne e l’energia dei giovani avessero trovato la presa giusta in cui infilarsi per connettersi con le vibrazioni del pianeta.

“La rivoluzione non è un pranzo di gala”, lo abbiamo imparato, ma questa avrebbe potuto esserlo. Dopo i fasti e le stravaganze e gli eccessi, lascia anche sul terreno disarcionamenti micidiali, cervelli bruciati, processioni in India nel tentativo di ricomporre anima e neuroni e voli planetari interrotti bruscamente. Gli hippies sono stati i bianchi privi di avidità delle profezie indiane, “la reincarnazioni degli indiani caduti”, e come gli Hopi sono stati sterminati ma non sconfitti: armati di sogni, amore e LSD hanno assaltato il cielo e qualcuno è rimasto tra le nuvole, agganciato per sempre a visioni ineffabili.

Tra viaggi e terapie psichiatriche, in mezzo a lotte furenti e magnifiche esperienze, incomprensioni e sostenitori accaniti, a 70 anni dalla sua scoperta l’acido lisergico è più vivo che mai, e la rinascita psichedelica di fine secolo non fa che dimostrarlo. Una rinascita e non una rivoluzione, dai toni più morbidi e liquidi, che tenta di recuperare storia e errori per non ripeterli, dai teknival ai trance-party fino agli psiconauti domestici e alla riscoperta di sostanze come il DMT o la mescalina e l’ayahuasca e i funghi psilocibinici, tutti tesi alla ricerca dell’enteogeno perfetto. Un “bambino difficile” che continua a dare fastidio nel suo tentativo di diventare un “bambino di speranza”, e un papà ancora vivo e vegeto: l’augurio migliore che possiamo portare al prossimo compleanno, il centesimo, del gentile alchimista svizzero.

Per festeggiare degnamente questa lunga avventura, la Gaia Media Foundation, con sede a Basilea, città di liberi pensatori e illuminati cervelli, organizza un simposio dal titolo “LSD: tre lettere che cambiarono il mondo”, dal 13 al 15 gennaio 2006. Tre giorni di riflessioni, i cui temi principali sono racchiusi benissimo dai titoli degli incontri: “From the plants of the Gods to LSD”, “The Ecstatic Adventure” e “New dimensions of consciousness”.

Una panoramica sulle questioni e le soluzioni che sono discusse da anni, tutte legate in qualche modo alla scoperta di Albert Hofmann, e i cui relatori, tanto per fare dei nomi, sono personaggi quali Ralph Metzner, Stanislav Grof, Jonathan Ott, Alex Grey, Alexander T. Shulgin, Carl P: Ruck, John Dunbar e Eric Burdon, oltre a Albert Hofmann, naturalmente. “La realtà è magica quanto la magia è reale”: happy birthday, mister Hofmann, messaggero di una nuova speranza che dimora in noi fin dalla nascita – la risposta alla vita è l’uomo, con i suoi bisogni spirituali, le sue potenzialità, i suoi desideri, i suoi sogni.

Grazie per avercelo ricordato.

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Il giovane chimico era il signor Albert Hoffman.

padre.

un grande.

un grande uomo.

un grande fabbro....nel senso di colui che apre le porte.

è stato carino incontrarlo anche qui

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PARLANDO DI RIFIUTI E DI BIOENERGIE :

Come si fa a definire fonte rinnovabile il processo di combustione dei rifiuti? Contro questo paradosso sono state consegnate oggi ai Presidenti di Camera e Senato quasi 30 mila firme da Greenpeace e dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero per chiedere l´abolizione del sussidio agli inceneritori. La produzione elettrica da incenerimento dei rifiuti è sussidiata, infatti, sia attraverso i costi di smaltimento che grazie agli incentivi che dovrebbero essere riservati alle fonti rinnovabili di energia, prive di emissioni inquinanti.

"Nei rifiuti è presente sia una componente organica, le cui emissioni di CO2 sono considerate nulle, che una componente di plastiche che invece è una fonte fossile a tutti gli effetti in quanto derivata dal petrolio, le cui emissioni vanno conteggiate" spiega Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace. "Dai dati ufficiali che annualmente vengono presentati alla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici, risulta che a parità di energia prodotta i termovalorizzatori emettono più anidride carbonica rispetto alla media della produzione elettrica. Così gli incentivi che dovrebbero essere dedicati alle fonti rinnovabili - che hanno emissioni nulle di CO2 - vengono spesi per aumentarle".

Per la produzione netta di un kilowattora da rifiuti si emettono infatti circa 940 grammi di anidride carbonica, contro i 530 della media nazionale (che comprende anche la quota da rinnovabili) e i 650 della sola componente termoelettrica. Si tratta di emissioni più elevate di quelle delle fonti fossili: un impianto tradizionale a carbone emette circa 900 grammi di CO2 per kWh e uno a gas a ciclo combinato circa 370.

"L´Italia, in ritardo rispetto allo sviluppo delle nuove fonti rinnovabili - eolico, solare, biomasse - e in gravi difficoltà per rispettare gli impegni di Kyoto, dovrebbe semmai tassare e non incentivare gli impianti di incenerimento, favorendo invece il riciclaggio ed il compostaggio" ricorda Rossano Ercolini, della Rete Nazionale Rifiuti zero.

Da una tonnellata di rifiuti si producono circa 700 kWh e si ricevono mediamente circa 70 euro di incentivi per la produzione di elettricità. Ma una tonnellata di rifiuti incenerita emette circa 0,8 tonnellate di CO2 e riceve pure gli incentivi: se gli impianti dovessero acquistare sul mercato i permessi di emissione, dovrebbero pagare una cifra di 10-15 euro per tonnellata.

QUANTA CO2 SI EMETTE PER PRODURRE UN KILOWATTORA?

940 grammi da incenerimento rifiuti solidi urbani Italia 900 grammi da impianto tradizionale a carbone 800 grammi da impianti a "carbone pulito" 720 grammi da olio combustibile 650 grammi valore medio Italia 2004 impianti termoelettrici (media da fonti fossili) 530 grammi valore medio Italia 2004 (tutte le fonti) 500 grammi da gas da impianto tradizionale 370 grammi da gas da impianto a ciclo combinato 0 grammi da eolico 0 grammi da solare fotovoltaico 0 grammi da biomasse

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Rifletto sulla vita

Rifletto sull'impossibilità di non ossidare il morale

Rifletto sui milioni di donne

Rifletto e non mi illumino

Rifletto e sono fermo

Rifletto e devo continuare............

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MA LA FOTO DEGLI AVATAR CHE FINE HANNO FATTO ?

Si può sapere o è un segreto di stato?

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GIOVANISSIME E VIOLENTATE DA PERSONE "SICURE"Tracciato l'identikit delle donne italiane che subiscono la "violenza sessuale inattesa": la più diffusa e preoccupante ROMA, 25 NOVEMBRE - Sono giovanissime, appartengono al ceto sociale medio-basso, vengono violentate in posti che esse ritengono 'sicurì (casa

propria, casa altrui o in auto), da amici, conoscenti, fidanzati o ex fidanzati. Non denunciano quasi mai l'accaduto e come reazione si chiudono in se stesse diventando aggressive, fredde e sfiduciate.

Questo l'identikit delle giovani donne italiane che subiscono la cosiddetta «violenza sessuale inattesa» che, secondo l'ultima indagine Istat, non solo è la più diffusa in Italia, ma è anche quella che sta aumentando in modo preoccupante.

I dati dell'indagine, presentata oggi a Roma dalla ricercatrice Istat Laura Sabadini durante l'incontro «Violenza contro le donne: tolleranza zero», mettono in evidenza altre allarmanti verità. Sono 714 mila (il 4 per cento della popolazione femminile), infatti, le donne italiane che hanno subito violenza sessuale, o tentativi di stupro, almeno una volta nel corso della

loro vita. E sono 185 mila quelle che hanno subito questo tipo di violenze negli ultimi tre anni. Questi dati sono stati raccolti grazie ad un questionario anonimo sottoposto dall'Istat a 50 mila famiglie ed in particolare a 20 mila donne dai 14 a 59 anni.

«Solo il 20 per cento dei casi di violenza sessuale è stato denunciato all'autorità giudiziaria -ha spiegato la ricercatrice- e ciò dimostra quanto sia grande e preoccupante il sommerso che questa indagine ha in parte rivelato. Un'altra cosa importante è che la violenza sessuale non è, come si potrebbe pensare, violenza di strada. La violenza ad opera di persone estranee e che avviene per la strada rappresenta, infatti, solo il 22 per cento sul totale delle violenze. Nella parte restante, vi è una grossa percentuale, oltre il 50 per cento dei casi, che riguarda ragazze giovanissime violentate da amici, conoscenti, fidanzati od ex fidanzati».

«Noi abbiamo denominato questo tipo di violenza, 'violenza inattesà -ha proseguito Laura Sabadini- una delle forme più diffuse e meno conosciute che esistano nel nostro paese. Queste giovani ragazze, che appartengono nella

maggioranza dei casi al ceto sociale medio-basso o basso, si sentono oltre che violentate anche tradite. La ripercussione psicologica le porta ad essere aggressive, fredde e sfiduciate. La violenza, inoltre, avviene in luoghi che difficilmente possono essere considerati 'insicurì e ad opera di persone di cui, nella norma, ci si fida».

«Un altro importante risultato -ha detto ancora la ricercatrice- è stato raggiunto catalogando le esperienze delle 700 mila donne che hanno sperimentato questo orribile abuso. La violenza sessuale è stata, dunque, divisa in quattro categorie: violenza inattesa (riguarda il 60 per cento dei casi, la subiscono le giovanissime in casa propria, in casa di amici o in auto); violenza sessuale sul

lavoro (riguarda l'11 per cento dei casi, la subiscono soprattutto le donne 'impiegate' ad opera di superiori e colleghi).

Ed ancora: violenza di strada (riguarda il 22 per cento dei casi, la subiscono giovani donne ad opera di balordi, drogati, emarginati) e, infine, violenza in famiglia (che riguarda il 7,5 per cento delle violenze, anche se si stima sia in realtà una percentuale molto superiore praticamente impossibile da scoprire e da evidenziare)». «Un'altra forma di violenza - ha spiegato ancora Laura Sabadini - è il 'ricatto sessuale' sui posti di lavoro. Sono 366 mila le donne che

hanno subito un ricatto di tipo sessuale per ottenere il posto di lavoro e 239 mila quelle che lo hanno subito per progredire in carriera o mantenere il posto».

«Le prime rappresentano il 3 per cento delle donne che lavorano o che hanno avuto un lavoro in passato e le seconde rappresentano il 2 per cento delle donne che lavorano o hanno lavorato. Negli ultimi tre anni, inoltre, sono state 114 mila quelle 'ricattatè per accedere ad un posto di lavoro ed 88 mila quelle 'ricattatè con la minaccia di perdere il posto o perdere una promozione».

«Nella fascia delle donne 'ricattatè per non perdere il posto o per fare carriera -ha sottolineato Laura Sabadini- le più esposte sono le impiegate e le meno esposte le operaie. Per l'accesso al lavoro, invece, sono ricattate più le libere professioniste e le imprenditrici essendo queste, tutti i giorni, obbligate a 'riconquistarè il lavoro affidatogli da un cliente e quindi trovandosi in

una posizione estremamente fragile. Questi dati penso debbano far meditare, non solo le donne, ma anche gli uomini. Tutti, infatti, siamo coinvolti moralmente nella lotta a questo terribile fenomeno che dovrà essere debellato anche con l'aiuto dei legislatori - ha dichiarato Marcella Lucidi, membro della Commissione Giustizia della Camera - Noi, infatti, dobbiamo cercare all'interno

dell'ordinamento delle forme di tutela là dove questa tutela non c'è ancora».

«Dobbiamo sostenere ed incoraggiare ogni risorsa positiva che esiste sul territorio - ha detto ancora la parlamentare - e la realizzazione di progetti di sostegno e di affermazione dei diritti delle donne. Primo tra tutti, dobbiamo far sì che chi compie la violenza, sia essa sessuale, fisica o psicologica, soprattutto se perpetrata in famiglia, venga immediatamente allontanato dalla

casa in cui abita la vittima. Se il padre resta nella casa dove violentava la figlia lo picchiava la moglie, le denunce non arriveranno mai ed il fenomeno resterà sommerso ancora per molto tempo».

Tina Leonzi, presidente del Movimento Italiano Casalinghe, ha sostenuto che «per cercare di combattere fattivamente il terribile fenomeno della violenza alle donne, le associazioni dovrebbero cercare di muoversi nella prospettiva di una educazione diversa per le nuove generazioni. Un'educazione ed una cultura basata sulla stima e sul rispetto delle persone in quanto tali e della donna in particolare. Dobbiamo far seguire a tutte le parole di oggi, azioni concrete. Dobbiamo tener sempre presente che il fenomeno esiste ed è molto più diffuso e sommerso di quanto si possa pensare».

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