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Pensi di essere vittima di Mobbing?


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sì, tra noi accademici... :D: oh, io mi ci metto solo un po' nei panni, mica ho i superpoteri! cerco di rispondere come posso e per quello che a me pare il necessario... non posso nascondere che quando leggo di queste cose mi monta una rabbia che dovrei chiedere consiglio a Eviix per restar calma... :rolleyes:

Mi immagino la risposta: iscriviti a facebook. -_-

Oh, accademicamente parlando m'è venuta in mente un'idea per un semplice test tipo cartina tornasole, per fare una

prima grossolana distinzione tra quelle che possono essere "semplici" molestie sessuali o qualcosa in più.

Il test è questo: "A fronte delle molestie sessuali ti chiedi 'oddio, come farò a pagare il mutuo'?",

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marò... a quest' ora di notte :sweat:

va be' , scrivo ancora due righe, sperando di non spararne :icon_confused:

intanto direi che le molestie sessuali non sono di certo solo fisiche anzi, a livello psicologico hanno pure il difetto di non essere così rapidamente riconoscibili... poi comunque non mi sentirei di mettermi a pesare cosa sia peggio o più difficile o più grave o roba così che è abbastanza forviante ( preferisco a fuorviante :Straight Face: ) e pure una roba brutta... so che non intendevi quello ma volevo dirlo ugualmente.

detto ciò, per tornare al caso, quel che avviene si realizza nel contesto lavorativo in cui l' aguzzino trova tutti gli strumenti che gli vengono forniti dal ruolo e dall' ambito... ed è anche questo aspetto, volendo non l' unico, che secondo me fa la differenza rispetto alle molestie che vengono messe in atto altrove... per questo parlavo anche dello stalking... avevo letto qualcosa a riguardo, sempre di Ege ma non mi ricordo bene come fungeva... :icon_confused:

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marò... a quest' ora di notte :sweat:

va be' , scrivo ancora due righe, sperando di non spararne :icon_confused:

intanto direi che le molestie sessuali non sono di certo solo fisiche anzi, a livello psicologico hanno pure il difetto di non essere così rapidamente riconoscibili... poi comunque non mi sentirei di mettermi a pesare cosa sia peggio o più difficile o più grave o roba così che è abbastanza forviante ( preferisco a fuorviante :Straight Face: ) e pure una roba brutta... so che non intendevi quello ma volevo dirlo ugualmente.

detto ciò, per tornare al caso, quel che avviene si realizza nel contesto lavorativo in cui l' aguzzino trova tutti gli strumenti che gli vengono forniti dal ruolo e dall' ambito... ed è anche questo aspetto, volendo non l' unico, che secondo me fa la differenza rispetto alle molestie che vengono messe in atto altrove... per questo parlavo anche dello stalking... avevo letto qualcosa a riguardo, sempre di Ege ma non mi ricordo bene come fungeva... :icon_confused:

più o meno quello che penso io...

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avevo scritto un messaggio ma me lo sono perso... :icon_confused: più o meno dicevo che:

però non so se siano conciliabili onestamente, o se sia un' aggravante o cosa... :icon_confused:

penso che se sono stati commessi più reati siano tutti perseguibili... no?

la mia è un'ipotesi, non sono un legale...

sempre nell'ambito dell'ipotesi, immagino che se fosse dimostrabile sia più semplice ottenere una condanna per lo stalking, piuttosto che per le molestie sessuali che manco sono riconosciute come reato... ( -_- )

questo per quanto riguarda la sfera delle molestie sessuali. riguardo agli aspetti legali del mobbing non ho proprio idea...

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quel che avviene si realizza nel contesto lavorativo in cui l' aguzzino trova tutti gli strumenti che gli vengono forniti dal ruolo e dall' ambito... ed è anche questo aspetto, volendo non l' unico, che secondo me fa la differenza rispetto alle molestie che vengono messe in atto altrove...

Era precisamente il senso del "test": con i soli atti sessuali fisici, dialettici o psicologici è difficile colpire la capacità di pagare un mutuo...

ci vuole qualche altro strumento per prendere di mira un bersaglio del genere o anche solo per colpirlo preterintenzionalmente(-chespiralidoso).

E anche del contenuto del link sul doppio mobbing, nel senso che gli "strumenti" forniti da un ruolo sono, purtroppo, anche le persone con

le loro reazioni (sottolineo che intendo "reazioni" e non "intenzioni").

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Ecco, perfetto… colgo questa specie di assist involontario per far due parole sulla questione dell’ intenzionalità… mi ci arrovello su questa cosa, pare che non sia neppure tanto facile da capire o magari, è anche probabile che non mi sappia spiegare… fresca una litigata in questi giorni proprio sulle “intenzioni”. Cioè, io credo sommariamente che le azioni rispetto a qualcosa sono oggettive e bisogna essere consapevoli di ciò che possono scatenare o a conti fatti saperne prendere atto indipendentemente dalla propria intenzionalità o dalla premeditazione del “risultato”. Questa cosa delle intenzioni, secondo me è assolutamente forviante, in molti ambiti, perché non vale molto a livello di indagine e assolutamente nulla a livello di scusante… se c’ è una cosa che proprio non riesco a mandar giù è “ io non avevo intenzione di “ no, tu mi devi dare conto del fatto che hai compiuto, poi se ti prendi un po’ di responsabilità e magari sei disposto a ravvederti, allora ne parliamo… perché altrimenti, questa cosa della non intenzionalità serve a giustificare un po’ tutto e comunque non si dispone del siero della verità… Me la prendo perché è diventata una moda per fare il proprio comodo e spacciarla per libertà. Ma vaff…! Scusate lo sfogo. :blush:

p.s. con questo non metto in dubbio i parametri delle attenuanti o delle aggravanti previste dalla legge… :D:

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Questa cosa delle intenzioni, secondo me è assolutamente forviante, in molti ambiti, perché non vale molto a livello di indagine e assolutamente nulla a livello di scusante… se c’ è una cosa che proprio non riesco a mandar giù è “ io non avevo intenzione di “ no, tu mi devi dare conto del fatto che hai compiuto, poi se ti prendi un po’ di responsabilità e magari sei disposto a ravvederti, allora ne parliamo… perché altrimenti, questa cosa della non intenzionalità serve a giustificare un po’ tutto e comunque non si dispone del siero della verità… Me la prendo perché è diventata una moda per fare il proprio comodo e spacciarla per libertà. Ma vaff…! Scusate lo sfogo. :blush:

potresti aprire un topic sul'argomento... :D:

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Sì ma non è che abbia le idee poi tanto chiare anch’ io… mi sento un po’ disorientata a dirla tutta…

mi sembra un paradosso perché per contro, rispetto a chi propina la tesi della non intenzionalità dall’ altro con lo stesso metodo si apre un’ indagine sulle intenzioni scartando completamente l’ oggetto proprio della questione. A me pare un’ assurdità eppure succede così spesso… pcchè? Poi non so quali siano le motivazioni e non credo sia utile neanche ricercarne… forse sarebbe solo il caso di riportare nella loro originaria importanza le parole, i fatti , le azioni e basta, senza spendersi in arzigogolii mentali che riguardano l’ altro perché fino in fondo non ci è neanche dato di sapere… e un po’ mi verrebbe anche da dire “ e chi se ne fotte?” senza contare che anche a voler indagare quell’ aspetto, non serve a nulla farlo con quel metodo perché ci si può basare sui fatti o al limite chiedere. ok, la smetto. :Rolling Eyes:

scusa Alceo... ho divagato un attimo :blush:

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Sì ma non è che abbia le idee poi tanto chiare anch’ io… mi sento un po’ disorientata a dirla tutta…

mi sembra un paradosso perché per contro, rispetto a chi propina la tesi della non intenzionalità dall’ altro con lo stesso metodo si apre un’ indagine sulle intenzioni scartando completamente l’ oggetto proprio della questione. A me pare un’ assurdità eppure succede così spesso… pcchè? Poi non so quali siano le motivazioni e non credo sia utile neanche ricercarne… forse sarebbe solo il caso di riportare nella loro originaria importanza le parole, i fatti , le azioni e basta, senza spendersi in arzigogolii mentali che riguardano l’ altro perché fino in fondo non ci è neanche dato di sapere… e un po’ mi verrebbe anche da dire “ e chi se ne fotte?” senza contare che anche a voler indagare quell’ aspetto, non serve a nulla farlo con quel metodo perché ci si può basare sui fatti o al limite chiedere. ok, la smetto. :Rolling Eyes: :

io invece sono una polla, che appena mi dicono che non avevano intenzione mi passa subito l'incavolatura...

ci casco sempre! :LMAO: altro che psicoterapia, ci vorrebbe un miracolo... :Praying:

fine ot

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C'è però anche il problema complementare, quello in cui a non voler sentir ragioni è il beneintenzionato e non c'è modo di dirgli

"capisco e apprezzo le buone intenzioni, ma... grazie no" che sembra di fargli un torto, se ne ha a male e si incazza. :help:

Anche nei corteggiamenti non graditi, ad esempio...

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tipo la ciliegina sulla torta... ma il fatto è che queste dinamiche sono note negli ambienti di lavoro ma pure fuori sono poi sempre le stesse... non so bene se sia nato prima l’ uovo o la gallina ma per quanto ne so, sono piuttosto sicura su dove uova e galline trovino terreno fertile, magari è proprio una coltura… :icon_confused: evito infantili giochi di parole con cultura. ( Ma solo perché ora non mi verrebbe bene ). 815782.gif

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Salve a tutti, spero di non interrompere nessuna discussione.

Sono un nuovo iscritto e mi farebbe piacere un parere sulla mia situazione lavorativa per aiutarmi a capire le possibili soluzioni. Cercherò di essere il più obiettivo possibile, anche se non è facile quando ci si sente un pò vittime..

Lavoro in una grossa azienda informatica di Milano da circa un anno e mezzo. Rispetto alla mia precedente esperienza ho affrontato tematiche nuove subito ad un certo livello, in progetti grossi e spesso 'incasinati'. Il rapporto con il mio capo-progetto a tal proposito è stato molto buono fino a circa 6 mesi fa, poi qualcosa è cambiato..il progetto principale che avevo (e ho tuttora) aveva difficoltà a concludersi, anche perchè presentava alla nascita grosse lacune che io e lui abbiamo ereditato. Ci siamo coperti le spalle a vicenda.

Poi il cliente ha cominciato a fare pressioni e ha aperto, come si suol dire, 'la caccia alle streghe'. Da qui in poi è cambiato tutto.

Il mio capo-progetto ha iniziato prima a ignorarmi e poi ad andarmi addosso in tutti i modi possibili, spulciando in qualunque mia attività, alla ricerca del baco o dell' errore. Questo netto cambio di atteggiamento mi ha molto spaesato e non sono stato capace di capire bene quello che stava succedendo.

Al contrario, sentendomi in parte responsabile delle difficoltà, anche se sottolineo che per il mio skill in materia ho fatto miracoli, ho continuato a lavorare come un matto, sperando che il mio impegno e serietà potessero essere apprezzati. Nulla da fare.

Nei mesi successivi le criticità del progetto sono via via svanite, sono diventato sempre più sicuro del mio ruolo e delle mie attività. Sono certo di essere una buona risorsa e i miei eventuali piccoli errori rientrano assolutamente nella routine quotidiana di un' attività lavorativa vissuta ad alti ritmi e ad alte pressioni.

Ma l' atteggiamento del mio responsabile non è cambiato. Anzi va sempre peggiorando in quanto l' ostilità nei miei confronti si è adesso estesa anche agli altri capi progetto che tralatro con me hanno poco a che fare!! Ho la certezza che lui trami e mi screditi alla mie spalle e ciò comporta ad oggi una situazione molto complicata da gestire per me, perchè mi sento sempre più isolato e impotente.

Negli ultimi giorni mi chiedo sempre più spesso come poter reagire senza compromettere maggiormente la mia situazione.

Se approfittare della prima occasione per 'sbroccare' e urlare in faccia questa situazione insostenibile..ma forse darei quello che si cerca..

Se andare dalla responsabile di area, e farle capire che da mesi sono messo nelle peggiori condizioni per produrre al meglio e con serenità..ma mi sentirei un pò umiliato..e poi ormai i capi-progetto sono un gruppetto a se, si coprono tra di loro, e per proteggersi l' uno con l' altro non esiterebbero a cercare di far fuori una risorsa..non sarei credibile davanti ad un gruppo di 3 persone compatto.

Oppure chiedere semplicemente dei chiarimenti, anche se chi si comporta così sa benissimo cosa fa...

Mi piacerebbe avere qualche consiglio, perchè non so veramente che pesci prendere.

Grazie e scusate se mi sono dilungato

Leo

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Ciao, capiti bene... In quegli ambienti per tenersi fuori dalle rogne è essenziale disimpegnarsi, cioè fare il contrario di quello che

hai fatto tu. Tirarsi fuori dalle rogne una volta finitici è invece un po' più complesso... ci vuole un po' di fortuna, tipo ritrovarsi vicino

un collega che si impegna facendoti da parafulmine, e progressivamente defilarsi, magari puntandogli il dito contro al bisogno (tipo

quando si vede una rogna in arrivo, per deviarla verso di lui).

In che ambito lavori? Telecomunicazioni?

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Ciao,

si ci hai preso, sono in quel ramo.

Ti ringrazio per la risposta, dalla quale desumo che di queste dinamiche un pò te ne intendi..

Ma non riuscirei mai a ripagare con la stessa moneta un altra persona che tralaltro non sarebbe quella colpevole di questa situazione. Non è un comportamento che mi piace. Non credo significhi essere fessi.

La competizione e l' aggressività fanno parte di certi ambienti di lavoro e bisogna essre capaci di gestirli ma buttare fango sulla gente che lavora per pararsi il sedere è un atto forse non troppo raro, ma troppo viscido per i miei gusti..

Quello che mi chiedo è quale sia la tecnica migliore per cercare di capire se è possibile uscire per me da questa situazione prima che sia del tutto ingiustamente compromessa.

Ripeto che ad oggi non ci sono appigli tecnici su cui agire perchè sono sicuro delle attività che svolgo.

La verità è che se prima avevo dei dubbi dovuti alla mia fase di fisiologica formazione tecnica, adesso ne ho la certezza: la mancanza di sicurezza e di padronanza con cui il mio referente vive giornalmente il suo ruolo lo ha portato a escogitare questo meccanismo di difesa: screditare la risorsa che lavora con lui più a stretto contatto.

Sarà dura ma spero che il detto che tutti i nodi vengono al pettine (prima o poi) alla lunga si verifichi e che permetta di scoprire la vera origine delle lacune

Leo

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Un pochino me ne intendo, si, anche se un po' mi nauseano e per questo sto cercando di tornare ad occuparmii delle cose che più

mi piacciono e mi competono nella speranza che tornino a valere, prima o poi (al momento sto implementando l'SCTP... lo conosci?)

Personalmente apprezzo molto il tuo atteggiamento, e so che sotto sotto è molto apprezzato da tante persone dell'ambiente anche se

poco fanno per proteggerlo e incentivarlo... Il guaio è che allo stato attuale l'ambiente (come tanti altri) è un po' compromesso da anni

di "politica" in senso aziendale che ha disseminato qua e là una miriade di insulsi capetti come quelli che descrivi, e di loro tirapiedi... se

poi ci aggiungi che ora sentono l'acqua che gli bagna i piedi perché appunto i nodi stanno venendo al pettine...

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E si, credo che hai ragione, il modello aziendale (perlomeno quello italiano) fa si di favorire l' aggressività ed il partitismo alla meritocrazia, con conseguente impoverimento della qualità della gestione delle risorse e della qualità del lavoro stesso.

Sono cose che in parte ti aspetti, ma solo in parte..

Per quanto mi riguarda, sono sempre più convinto che l' unica soluzione sia quella di far presente il tutto alla responsabile e far si che questa situazione sia perlomeno gestita alla luce del sole. Sperando di non rimetterci la pelle, ovviamente..... :;):

P.S. Si conosco il protocollo, anche se non ci ho lavorato..

Grazie per la risposta

Leo

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E' la cosa formalmente più giusta da fare, anche perché in teoria sarebbero problemi suoi più che tuoi.

Preparati a tenere botta però, perché questo "passo" di solito è determinante... a seconda di come reagisce

il chi di dovere del caso, la situazione può risolversi velocemente oppure degenerare.

Un consiglio: tieni nota, fatti un diario di bordo in cui verbalizzare i colloqui verbali che hai con superori e colleghi,

conserva le comunicazioni scritte (mail e affini), anche quelle che ti possono sembrare irrilevanti... non si sa mai...

In bocca al lupo!

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  • 1 month later...

Salve,

sono nuovo del forum, mi sono deciso oggi a guardare su internet se c'era un forum che trattasse di questo argomento, ed è così che ho trovato voi.

Lavoro in una grande azienda aeronautica italiana già da molti anni, 23 per la precisione ed è dagli anni novanta che soffro di depressione, patologia che poi negli anni si è trasformata.

Alcune volte anni fa ho pensato al mobbing quando si è cominciato a parlarne, perchè prima non c'era e quindi si doveva sopportare tutto quello che avveniva nell'ufficio e stavolta mi sono deciso a fare qualcosa, almeno parlarne con voi.

Non che ora sia cambiato, perchè bisogna ogni giorno sopportare quello che accade in ufficio.

Sono diversi anni che mi sento messo da parte, non ricevo email, se non qualcuna saltuariamente per fare qualche piccolo lavoretto.

Oltre a questo devo sopportare tutto il giorno gli scherzi e le denigrazioni che vengono fatti ai miei colleghi, io generalmente non sono l'obiettivo di queste battute, ma per me sono veramente fastidiose. Inoltre pensare di lavorare sentendo sempre queste persone che parlano ad alta voce è veramente difficile sia per la concentrazione che per la serenità.

Ormai da diverso tempo vivo in un ufficio in cui queste persone fanno il bello e il cattivo tempo senza nessun riguardo per le persone che vivono con loro nell'ufficio, tanto più che considerano gli altri o stupidi o ecc. ecc. e allora non vedo perchè io li debba ascoltare forzatamente in una posizione in cui generalmente rimango in silenzio.

Molte volte mi è venuta la voglia di dire qualcosa riguardo il loro comportamento ma poi mi sono sempre tirato indietro, ne ho parlato con qualche mio collega, che tra l'altro condivide la mia opinione, ma nessuno fa niente, e come se sia una condizione così consolidata che nessuno dice niente, per paura di inimicarsi i colleghi, cosa che per altro è anche una paura mia.

Ormai, veramente non ce la faccio proprio più, è una condizione che non sopporto proprio più, il solo pensare che ancora per molti anni dovrò sopportare questa situazione mi ha fatto venire strane idee in testa.

Molte volte rimango a casa in mutua perchè davvero non ce la faccio ad andare a lavoro.

Volevo sapere inoltre se ci sono i termini per una azione legale o comunque per una mia reazione a questa situazione che ormai è diventata davvero pesante.

Adesso stavo comunque pensando di andare a parlarne con il mio responsabile, e menzionargli comunque la parola Mobbing, per questo però dovrei sapere da voi seè una parola che posso menzionare, dopo che avrete letto la mia richiesta di aiuto.

Vi ringrazio Cordialmente

Per la vostra disponibilità e per la vostra voglia di aiutare persone come me che hanno bisogno di persone come voi.

Aemme

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Sono diversi anni che mi sento messo da parte, non ricevo email, se non qualcuna saltuariamente per fare qualche piccolo lavoretto.

Oltre a questo devo sopportare tutto il giorno gli scherzi e le denigrazioni che vengono fatti ai miei colleghi, io generalmente non sono l'obiettivo di queste battute, ma per me sono veramente fastidiose. Inoltre pensare di lavorare sentendo sempre queste persone che parlano ad alta voce è veramente difficile sia per la concentrazione che per la serenità.

Scusa, non capisco... se non hai granché da fare e gli scherzi e le denigrazioni sono diretti ad altri, dov'è il problema? :huh:

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Scusa, non capisco... se non hai granché da fare e gli scherzi e le denigrazioni sono diretti ad altri, dov'è il problema? :huh:

Il problema è che mi sento messo da parte e devo cercare di inventarmi qualcosa per far passare la giornata oltre che non sentirmi utile ai fini del tempo passato nell'ambiente di lavoro.

Per quanto riguarda invece le battute e le denigrazioni si è vero non sono rivolte a me ma molte volte mi infastidiscono perchè non le trovo giuste e perchè penso che non sia un buon atteggiamento da imparare e visto che ci devo passare la giornata non ho più nessuna intenzione di sentire e vedere quisti comportamenti.

Inoltre passano l'intera giornata a parlare ad alta voce disturbando tutta la parte dell'ufficio in cui sono io, oltre a parlare ad alta voce si aggiungono anche strani versi.

Penso inoltre che l'unico fine per cui lo facciano, sia quello di disturbare.

Ah dimenticavo, il loro responsabile non gli ha mai detto niente, si vede che per lui va bene così.

Pensi che non ci sia nessun elemento che possa far pensare ad una sorta di mobbing?

Grazie della risposta

Aemme

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Pensi che non ci sia nessun elemento che possa far pensare ad una sorta di mobbing?

Si: il non aver niente da fare. Però non è così automatico che lo sia. Potrebbe essere un elemento di un quadro di mobbing

(il c.d. "svuotamento delle mansioni"), così come potrebbe essere uno degli effetti del proprio modo di adattarsi ad un ambiente

di lavoro disorganizzato e non particolarmente sereno (il c.d. "stare lontano dai guai").

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Ciao a tutti.

Scrivo perchè ho un problema in azienda che mi ha allontanato dal lavoro per un lungo periodo di malattia.

Ho sempre contestato i comportamenti scorretti del presidente della cooperativa sociale onlus dove lavoro.

Quell'uomo ha preso diverse denunce e non solo mie. Una ad esempio perchè faceva sempre il pieno alla sua auto privata dalla cisterna della cooperativa (facciamo trasporto disabili).

Lui e la moglie (segretaria) gestiscono tutto e quando prendono di mira una persona la riprendono anche per iscritto per ogni piccolo sbaglio.

Poi dovendomici relazionare per il mio lavoro, fanno di tutto per renderti la vita impossibile. Fai bianco e ti dicono di fare nero, fai nero e ti dicono che non va bene lo stesso e si inventano fatti non accaduti distorcendo la verità per farmi un richiamo.

Se volete poi faccio esempi, ma si allunga molto il discorso.

Ho scritto un'anamnesi di 6 pagine stringando ed eliminando alcuni episodi che secondo me erano comunque importanti.

Comunque loro per sistema assegnano i turni agli autisti badando di fare in modo che quelli più scomodi vadano ai dipendenti scomodi. Quando i turni che assegnano (turni di guida) non coprono le 40 ore settimanali, a fine mese ti trovi le ore mancanti decurtate dalle ferie o permessi. Mi sono ritrovato la voce permessi residui in busta a -70 ore e oltre e ancora non mi facevano fare le ore da ccnl e mi decurtavano il netto dalla busta paga come trattenute per ore non lavorate. Poi mi cambiavano le ore di ingresso o uscita andando a modificarle dal computer e li ho denunciati, ma a loro non hanno dato truffa al dipendente e la multa (una cosa ridicola tipo 50 euro) l'hanno fatta pagare all'azienda.

Adesso ho il sospetto che lo stiano rifacendo, ma da un anno non ci danno più i fogli delle marcature insieme alla busta paga. Anche se me le segno tutte, se non ho quelle stampate da loro faccio fatica a fare un controllo certo di quello che mi fanno alle spalle.

Ho chiesto a voce di riceverne copia e non mi hanno ascoltato. Allora l'ho chiesto per iscritto aggiungendo che volevo avere copia anche dei moduli di richiesta ferie e permessi da me compilati per fare i conteggi di quante sono le ore decurtate illecitamente, ma non mi hanno risposto per iscritto e a voce mi anno detto che loro sono pagati per fare altre cose. Ho appeso in bacheca la legge 196/03 sul trattamento dei dati personali e li hanno tolti in poche ore dicendo che non posso permetermi di farlo. Poi una volta spiegato che quella è la bacheca dei lavoratori e che io ho il diritto di affissione, hanno detto che li avevano staccati per leggere (seee come no!). Alla fine visto che se li dovevano leggere gli ho detto che divevano farlo senza staccarli dalla bacheca, hanno detto che li hanno staccati per fare le fotocopie. (maestri di arrampicata sugli specchi) Poi dopo che avevo messo in chiaro che l'avevo appesa sulla bacheca dei lavoratori in veste di autista, mi hanno fatto trovare insieme al mio foglio di servizio del giorno successivo una legge sull'affissione sindacale che non ci azzecca niente perchè già il giorno prima era chiarissimo che il sindacato non c'entrava. Lo stupido mi ha anche telefonato per dire "hai visto che non puoi appendere le cose nella bacheca del sindacato?". Proprio un cretino.

Poi lasciamo perdere le denunce di appropriazione indebita, truffa aggravata continuata, falso in bilancio e firto che si è preso quando lavorava ed era socio alla trevi e lenoir. Pare che per far ritirare le denunce suo padre appena andato in pensione si sia bruciato tutta la liquidazione. Che persona spregevole il mio capo... mi fanno schifo lui e sua moglie e la morosa di suo figlio che hanno fatto venire a lavorare li per mandare le marcature dal commercialista e darci le buste paga in mano. (lol ce n'era proprio bisogno!) e suo figlio non lavora più li perchè quando l'ha fatto ci sono state polemiche sul fatto che non può assumere altri famigliari oltre a quelli che ci sono già e pure su quello che ha percepito che pare sia una cifra esagerata!

A ottobre devo andare in una clinica a milano sperando che mi certifichino il disagio... io non ce la faccio più, mi sono rovinato gli ultimi 7 anni per lavorare li... Per avere un po' di serenità non voglio aspettare la pensione quando magari anche quel poco di salute che ho adesso se ne sarà andata. (ho già dei problemi a causa di un incidente sul lavoro).

Fra l'altro da quando lavoro li nei periodi di maggior contrasto ho avuto sanguinamenti durante la defecazione e gli esami che ho fatto non hanno evidenziato nulla di anomalo. Poi ho spesso tremori e irrigidimento dei muscoli del collo con successivi dolori e da 4 anni ho cominciato ad avere alopecie permanenti che ho curato solo ultimamente perchè quando il problema si è mostrato in maniera evidente sono andato da uno specialista che dopo una biopsia mi ha detto che il danno non era più recuperabile, ma si poteva solo arginare.

Ho una gran voglia di giustizia, ma in italia costa troppo e non posso permettermela a meno di rinunciare a una buona parte di benessere che mi sono creato con gli anni di lavoro. A questo punto vale la pena o mi farei un dispetto da solo?

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Ciao Mago, purtroppo credo di conoscere abbastanza bene l’ ambiente che descrivi. Il fatto è che questa gente utilizza l’ espediente della cooperativa per ricavarne ogni genere di beneficio derivante ma di fatto la considera e la gestisce come un’ azienda, la propria. Questo, a mio avviso, è il problema che innesca una serie di conseguenze concatenate a scapito dei lavoratori, salvo immanicati o parenti.

Intanto, per la questione del cedolino, la parte inerente le ore lavorate, possono anche non darla di loro iniziativa ma è fatto loro obbligo di consegna, nel momento in cui il dipendente ne faccia richiesta esplicita. Ti consiglio di scrivere, tenere una copia e trasmettere la richiesta a mezzo raccomandata e già che ci sei, nella lettera scrivi anche il numero della raccomandata…a scanso di equivoci. Per quanto riguarda le ore contrattuali, sono obbligati a rispettarle, salvo diverse disposizioni comunque concordate in forma scritta con il dipendente. Se dovessero propinarti cose tipo il regolamento interno, in cui fossero descritte condizioni diverse (in senso peggiorativo), poi anche comunicare loro di usarlo come carta igienica, anche se al momento dell’ assunzione lo avessi sottoscritto perché non ha valore legale, quindi anche se è firmato, sempre illegale rimane. Per quanto riguarda le ore che vengono indicate nella voce permessi o non lavorate, (la differenza delle 40 ore se non ho capito male), non possono farlo in modo arbitrario,assolutamente, quindi se non hai sottoscritto nessuna richiesta ti devono dei soldi e pagheranno le sanzioni perché a questo punto, le comunicazioni del libro unico del lavoro sono falsate. Sarà una bella gatta da pelare per loro…ma cavoli loro.

Ti faccio qualche domanda per cercare di capire meglio alcuni aspetti. Tu sei socio lavoratore, giusto? Quanti soci ha la coop.? Ci sono altre persone che lamentano la tua situazione e che nel caso, sarebbero disposte a prendere qualche provvedimento insieme a te? Che contratto ti hanno fatto? Cosa vi fanno usare per monitorare entrata e uscita? sei iscritto ad un sindacato?

Scusa per l’ interrogatorio… :):

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