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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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e non mi deve rompere le scatole con gelosie, progetti, fughe d'amore

e altre xxxxxxx da vita di coppia

Ma dove li trovi questi uomini che rompono le scatole con gelosie, progetti e fughe d'amore? ma magari!!!

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ciao eccomi qua!

beh, sono riuscita a parlare... non so se ho detto tutto, sono un po' svuotata, fatico anche a ricordare cosa ho detto. ho improvvisato, parlando un po' a ruota libera. ho detto un po' delle cose che ho scritto qui, poi altro.

pensavo che sarei stata emotiva, invece sono riuscita a parlare abbastanza tranquillamente...

lui sa accogliere le critiche in una maniera davvero serena, fossero tutti così... certo precisando che riteneva di aver condotto le sedute davvero bene... che paraculo, ma tutti a me? dice che sta seduta è da incorniciare...boh!

in realtà io non so stilare un bilancio. non so cosa ho raccolto oggi... sicuramente il fatto di aver parlato mi fa sentire più leggera, son contenta di averlo fatto anche se non so cosa cambierà...

va bene così.

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digi!!!! se ti avessi davant inizierei a baciarti dalla felicità.... oh baci sulla guancia eh! ancora non passo all'altra sponda... ma se continua con sto passo con gli uomini un pensiero lo faccio..baubahabahb!!! ok torniamo a noi!!!

ma quante sei gajarda????? mille io dire...mille mila!

sono orgogliosa di te!

di tua sorella lo sono molto meno.... non voglio aumentare la tua rabbia nei confronti di tua sorella.. ma voglio dirti... perchè invece questa rabbia non la sfoghi? non pensi di averla tenuta a bada per troppo tempo? scaricala...non so... urlando in spiaggia di notte??? rompendo piccoli pezzettini di carta per tutto il giorno? sfasciando qualcosa? bah ci sono molti modi....

davvero mi si è accapponata la pelle leggendo le tue parole... ma come hai ben analizzato tu, tua sorella se la sta facendo sotto... vedere una digi così forte la minaccia.... e ha una paura tremenda che le possa rubare il posto... quel posto sul trono che ha guadagnato (forse faticosamente anche lei, non so, queste sono cose che sapete voi in famiglia)... ma ora vedersi minacciata da una persona che non faceva altro che buttarsi addosso colpe che non aveva, deve farle un certo effetto... il fatto che ne abbia parlato con la tua migliore amica, potrebbe dire davvero che forse voleva proprio dirtele quelle cose, e immaginava te al posto della tua amica... non a caso ha scelto la persona di cui tu ti fidi di più... probabilmente non lo ha fatto perchè sapeva che comunque te le avrebbe riferite, ma forse perchè davvero ha immedesimato lei a te, senza correre il rischio dello "scontro diretto" che sicuramente sa che le farebbe molto male...

che dirti... la paura c'è e so cosa vuol dire.... ma cerca di goderti questi momenti, fanne tesoro... io ci sto provando e sembra che alla fine diano i loro frutti...

comuqnue rimango sempre più sbalordita di quanto il nostro cammino, seppur individuale, coincide in moltissime cose, specie nei periodi si e nei periodi no....

ti auguro buone vacanze... e stai tranquilla....

ps. ho scritto di getto e l'ora mi impedisce di tenere gli occhi aperti per rileggere il tutto.... ah una cosa, spero che la mia "euforia" e ironia della prima parte del post non ti infastidisca... spesso mi rendo conto che il mio umorismo non viene capito (la psi dice che in effetti è molto particolare, bah!).... se ho scelto joker come nick un motivo ci sarà, no psi!!!

pps. un abbraccione a juditta...volevo scriverlo e l'ho scritto....

saluti a tutte!!!

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in realtà io non so stilare un bilancio. non so cosa ho raccolto oggi... sicuramente il fatto di aver parlato mi fa sentire più leggera, son contenta di averlo fatto anche se non so cosa cambierà...

ciao Juditta, l'importante è che ora tu stia meglio !

credo che la cosa più importante sia il riuscire a tirare fuori, anche le critiche, già questa è una gran conquista

adesso poi hai una bella pausa davanti a te, ne puoi approfittare per riposare e prenderti una vacanza anche mentale dalla terapia

poi quando tornerai sarai più tranquilla e avrai anche una maggiore lucidità nel valutare la situazione e nel decidere il da farsi

la cosa più improtante è che sei riuscita a tirare fuori quello che ti faceva star male e che puoi andare in vacanza senza questo macigno sullo stomaco !!

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hai ragione, sono più serena...

quello che apprezzo in giovanni è l'umiltà, unita alla paraculaggine certo...insomma: è un umile parlaculo! :He He:

comunque ho apprezzato il fatto che mi abbia detto che le critiche servono anche a lui, a capire dove può aver sbagliato... ha ammesso che il fornirmi risposte razionali può essere stata una sua reazione "di difesa" (non ha usato questo termine, ma il senso era quello) di fronte alla mia angoscia. un reazione umana, anche dettata dal desiderio di aiutarmi a lenirla in qualche maniera...

a me piace questa sua onestà, questa capacità di non mettersi sempre dalla parte del "giusto", relegando me al "sbagliato"

si sa mettere in gioco.

lui pensa che sia una cosa positiva che gli abbia fatto quelle critiche e in quel modo soprattutto, perchè sono riuscita a parlare in maniera serena, non ferita o astiosa...e mi ha chiesto se penso di riuscire a portare anche fuori di li questa capacità. io gli ho risposto (e lo penso ancora) che il problema, nella vita "reale" è che le persone di fronte a una critica, anche espressa in maniera serena, reagiscono immediatamente con la chiusura, mettendosi sulla difensiva. ho concluso che forse non ho molta fiducia nelle persone...

vabbè poi il discorso è proseguito...

a fine seduta ero moscia, spossata...come se fossi uscita da una trance... che strana seduta! poi ci siamo salutati per le vacanze e mi sono intascata il mio bacio sulla guancia :He He:!

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sono contenta, parto serena... ho parlato con giovanni e ho fatto una telefonata a un amico.

son felice perchè invece di lasciarmi guidare dal melodramma, come avrei fatto una volta, ho agito in modo di preservare dei rapporti a cui tengo.

ecco: questo è un passo avanti.

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hai ragione, sono più serena...

quello che apprezzo in giovanni è l'umiltà, unita alla paraculaggine certo...insomma: è un umile parlaculo! :He He:

comunque ho apprezzato il fatto che mi abbia detto che le critiche servono anche a lui, a capire dove può aver sbagliato... ha ammesso che il fornirmi risposte razionali può essere stata una sua reazione "di difesa" (non ha usato questo termine, ma il senso era quello) di fronte alla mia angoscia. un reazione umana, anche dettata dal desiderio di aiutarmi a lenirla in qualche maniera...

a me piace questa sua onestà, questa capacità di non mettersi sempre dalla parte del "giusto", relegando me al "sbagliato"

si sa mettere in gioco.

lui pensa che sia una cosa positiva che gli abbia fatto quelle critiche e in quel modo soprattutto, perchè sono riuscita a parlare in maniera serena, non ferita o astiosa...e mi ha chiesto se penso di riuscire a portare anche fuori di li questa capacità. io gli ho risposto (e lo penso ancora) che il problema, nella vita "reale" è che le persone di fronte a una critica, anche espressa in maniera serena, reagiscono immediatamente con la chiusura, mettendosi sulla difensiva. ho concluso che forse non ho molta fiducia nelle persone...

vabbè poi il discorso è proseguito...

a fine seduta ero moscia, spossata...come se fossi uscita da una trance... che strana seduta! poi ci siamo salutati per le vacanze e mi sono intascata il mio bacio sulla guancia :He He: !

Nella vita reale le persone reagiscono alle critiche con l'aggressività e aggredendo feriscono...e mica che noi andiamo in giro a cercarci sempre occasioni di sofferenza...

Certo, c'è da dire che se ci feriscono è perchè toccano un'antica ferita...ma mica che uno c'ha sempre voglia di star lì a buttare sangue fintanto che la ferita non si è rimarginata..

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Ma dove li trovi questi uomini che rompono le scatole con gelosie, progetti e fughe d'amore? ma magari!!!

a me è capitato più o meno così, ma il prezzo è stato la mia stessa vita...non so cosa sia meglio.

Certo, se sono vicini mi lamento che non ho spazio, se sono lontani mi lamento che mi mancano,

la mia vita affettiva è un'insofferenza continua...

Sto capendo in questi giorni che nei confronti dell'amore e delle relazioni spesso sono io in torto

forse devo accettare di essere così capricciosa e passare da una storia ad un'ltra fino a quando

non cabio testa, cioè divertirmi e vivere questi xxxx di 20 anni come purtroppo non ho fatto, invece

di fare la santa medievale criticona e un po' stronza...

Voglio anche io essere baciata, però non da un fidanzato, dev'essere un bacio speciale da una persona speciale!!!

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Nella vita reale le persone reagiscono alle critiche con l'aggressività e aggredendo feriscono...e mica che noi andiamo in giro a cercarci sempre occasioni di sofferenza...

Certo, c'è da dire che se ci feriscono è perchè toccano un'antica ferita...ma mica che uno c'ha sempre voglia di star lì a buttare sangue fintanto che la ferita non si è rimarginata..

hai ragione, ma continuo a interrogarmi su quanto il nostro cambiamento può influire su chi ci circonda...

in tutta onestà, quante volte le nostre critiche (pur basandosi su presupposti di ragione) escono già in maniera aggressiva, astiosa, denigratoria...preparando il terreno alla reazione altrettanto aggressiva?

quante volte io stessa sono stata recriminatoria?

ieri so di non esserlo stata. forse è una strada percorribile, forse è una strada utile a selezionare le persone con le quali si può avere un rapporto vero da quelle con le quali il dialogo è impossibile...

lo stesso amico al quale ho telefonato oggi, si è beccato mille mie recriminazioni in passato. e anche stavolta la situazione era propizia... ma questa volta mi son detta "io gli voglio bene a 'sta persona, c'è il modo di volergliene così com'è? anche se a volte il suo carattere così diverso dal mio gli fa fare cose che mi feriscono? lui non mi vuole ferire, è solo diverso da me. e siccome ha tanti lati che invece mi piacciono..."

questa è una lezione grande che ho imparato quest'anno, che a volte l'essere feriti da un comportamento altrui è solo un problema nostro. direi il più delle volte. e sta a noi decidere come reagire, troncando rapporti che non meritano...e conservando i rapporti che ci danno qualcosa.

oh magari detta così pare una minchiata ed era chiaro a tutti tranne che a me...

c'ho messo più di 30 anni e quasi due anni di terapia per capirla...ma sta minchiata mi sta cambiando la vita! o almeno il modo di vivere i rapporti umani...

dite che lo posso definire un "insight"? (questa riflessione l'ho voluta scrivere per recuperarla e proporla a giovanni a settembre)

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a volte l'essere feriti da un comportamento altrui è solo un problema nostro. direi il più delle volte.

sì, concordo...ne senso che l'essere feriti di oggi è una riedizione di un'antica ferita.

Io per ora ho capito che ciò che mi ferisce sono:

- le persone che rilevano come inadeguata qualcosa che ho fatto, o sto facendo...

richiamano le critiche feroci subite a piccola e che alimentano un'attitudine autocritica altrettanto feroce.

- le persone che invadono i miei spazi privati.. o verbalmente con domande intrusive, l' esperessione di pareri non richiesti, il coinvolgimento arbitrario in faccende che non mi riguardano... o anche materialmente non rispettando i limiti di luogo e di ora ( il segretario scolastico che telefona il 6 agosto ne è un esempio)

che richiamano la prepotenza irrispettosa, invadente e intrusiva delle parole e degli atti del mio parentado che disconosceva di fatto il diritto a una mia vita personale e disconfermava ogni mio passo compiuto verso l'autonomia.

per dirne due

e sta a noi decidere come reagire,

questo mi è davvero difficile .. se forzo la tua espressione virandola verso il suo senso stretto: io di fronte a un'aggressione altrui non mi sento in grado di operare una scelta in merito alla reazione...sul momento scivolo nella dinamica...se vengo accusata mi giustifico, se vengo aggredita mi sento colpevolizzata dall'aggressore

il "tonema" mi condiziona, sul momento...è che tanto chi accusa quanto chi aggredisce svolgono una funzione paterna in quel momento e io in un istante rimango invischiata ...la mia dott dice di non avere fretta...di compiacermi di certe reazioni avute e di darmi tempo...

è che volte non so chi voglio essere, quale reazione vorrei avere... che immagine di me, tra quelle che mi sfilano nella testa e che recitano le possibili reazioni, è quella più giusta, più adatta a me, più adeguata alla situazione...

troncando rapporti che non meritano...e conservando i rapporti che ci danno qualcosa.

fatto. ma non ho conservato granchè...

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A me non manca, cioè non mi cambia nulla in definitiva, sia che c'è sia che non c'è....sto sempre ugualmente impelagata nei miei casini.

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Ciao ragazze, un saluto al volo :ola (2):

giorni fa son dovuta partire di fretta e poi pensavo che avrei potuto collegarmi facilmente ma così non è.

Avete scritto cose interessanti in questi giorni ma non ho il tempo di commentare.

è un periodo davvero difficile per me e avrei tanto voluto avere enzo vicino....

non è tempo di analisi, questo, quindi forse è meglio che c'è la pausa :icon_rolleyes:

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:10: Ciaoooooo ragazze...son tornata.............hei ma vi credevo tutte in ferie!!!!

Vi ho letto ogni tanto, quando riuscivo ad acchiappare qualche "linea volante"..ma ora devo riaggiornarmi e mi ci vorrà tempo.....è che sono impegnatissima in questo periodo...

Devo dire che son stata abbastanza bene senza psicoterapia, senza sedute e senza l'amato psi, tanto che ho dubbi sulla ripresa....mi chiedo quanto effetto placebo ci sia e quanta dipendenza.....senza ovviamente nulla togliere all'efficacia della terapia...mah, comunque un abbraccio a tutte..... :abbr:

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mi collego al volo da un internet point..

questo mi è davvero difficile .. se forzo la tua espressione virandola verso il suo senso stretto: io di fronte a un'aggressione altrui non mi sento in grado di operare una scelta in merito alla reazione...sul momento scivolo nella dinamica...se vengo accusata mi giustifico, se vengo aggredita mi sento colpevolizzata dall'aggressore

il "tonema" mi condiziona, sul momento...è che tanto chi accusa quanto chi aggredisce svolgono una funzione paterna in quel momento e io in un istante rimango invischiata ...la mia dott dice di non avere fretta...di compiacermi di certe reazioni avute e di darmi tempo...

è che volte non so chi voglio essere, quale reazione vorrei avere... che immagine di me, tra quelle che mi sfilano nella testa e che recitano le possibili reazioni, è quella più giusta, più adatta a me, più adeguata alla situazione...

le cose che mi feriscono di più spesso più che "aggressioni" sono disattenzioni... non sentire qualcuno vicino, in un momento difficile...o non sentirlo come io vorrei...

sto lottando molto con me stessa per crescere da questo punto di vista. condivido con te il dubbio, spesso fatico a "uscire da me stessa", dalle mie dinamiche, per capire quale sia la reazione più adeguata, ma anche solo per capire se ho ragione a sentirmi ferita, o se sto facendo tutto io... è ancora una strada tutta in salita.

riguardo le aggressioni, anche quelle ricevute ultimamente, mio accorgo di essere molto meno vulnerabile e ne sono contenta. e spesso non reagisco perchè proprio non ne vale la pena...facendo così un grosso smacco a chi pensava di riuscire a provocarmi! :;):

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Ciao ragazze, un saluto al volo :ola (2):

giorni fa son dovuta partire di fretta e poi pensavo che avrei potuto collegarmi facilmente ma così non è.

Avete scritto cose interessanti in questi giorni ma non ho il tempo di commentare.

è un periodo davvero difficile per me e avrei tanto voluto avere enzo vicino....

non è tempo di analisi, questo, quindi forse è meglio che c'è la pausa :icon_rolleyes:

ti mando un abbraccio ! 08.gif

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:10: Ciaoooooo ragazze...son tornata.............hei ma vi credevo tutte in ferie!!!!

Vi ho letto ogni tanto, quando riuscivo ad acchiappare qualche "linea volante"..ma ora devo riaggiornarmi e mi ci vorrà tempo.....è che sono impegnatissima in questo periodo...

Devo dire che son stata abbastanza bene senza psicoterapia, senza sedute e senza l'amato psi, tanto che ho dubbi sulla ripresa....mi chiedo quanto effetto placebo ci sia e quanta dipendenza.....senza ovviamente nulla togliere all'efficacia della terapia...mah, comunque un abbraccio a tutte..... :abbr:

ciao priscilla, ben tornata !! 34.gif

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hai ragione, ma continuo a interrogarmi su quanto il nostro cambiamento può influire su chi ci circonda...

in tutta onestà, quante volte le nostre critiche (pur basandosi su presupposti di ragione) escono già in maniera aggressiva, astiosa, denigratoria...preparando il terreno alla reazione altrettanto aggressiva?

è vero, mi sono resa conto che spesso mi è capitato di fare una critica e caricarla di un astio che era sproporzionato rispetto alla situazione. questo accadeva spesso perchè la critica arrivava dopo una serie di vessazioni subite e non comunicate per cui quella crittica racchiudeva in sè una serie di situazioni prececdenti spiacevoli

adesso quello che sto provando a fare (e che in parte mi riesce) è comunicare subito se c'è qualcosa che non va , che mi ferisce senza aspettare che la misura sia colma. in questo modo riesco a dire le cose in maneira più pacata. ovviamente questo non lo faccio con tutti, ma solo con le persone con cui ho piacere di stabilire un contatto più vero. con le altre abbozzo, faccio finta di neinte, me ne frego o smetto di frequentarle perchè non ne vale la pena

a volte l'essere feriti da un comportamento altrui è solo un problema nostro. direi il più delle volte.

quoto e sono d'accordo con te

spesso i comportamente degli altri non hanno nessuna valenza negativa, siamo noi a dargliela leggendoli alla luce di quello che ci ha ferito nel passato, delle nostre paure

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approfitto di questi momenti di calma per scrivere a proposito di un argomento che avete affrontato qualche settimana fa , ma su cui non ero riuscita a scrivere: il rapporto col proprio padre

rispetto alle vostre situazioni, la mia è decisamente diversa: non ho minimamente idealizzato la figura paterna e non sono stata "vittima" del suo giudizio, anzi, direi quasi che è successo il contrario nel senso che ho spesso considerato mio padre non forte e mi sono sentita "in dovere" di fare io le sue veci. proprio nelle ultime sedute stavo parlando con donna bettina della morte di mia zia (la sorella di mia madre) che c'è stata 16 anni fa. andando a riprendere il diario che avevo scritto all'epoca è venuto fuori che non solo avevo cercato di mostrarmi forte con mia madre in modo da farla appoggiare a me, ma avevo fatto la stessa cazzata con mio padre nonostante sarebbe stato molto più logico che fosse stato lui, in quanto uomo, adulto e capofamiglia, a sorreggere la famiglia in quel momento di dolore

ovviamente vi lascio solo immaginare le conseguenze devistanti su di me per una scelta del genere, non sono mai riuscita a lasciarmi andare con mia madre, ho fatto una fatica enorme a mantenere il controllo e non vivere il dolore insieme a mia madre ha fatto male a entrambe !!

cmq questo solo per fare un esempio di quello che è il mio rapporto con mio padre

tra lui e mia madre la figura più forte è quella di mia madre, quella da cui io dipendo di più e il cui giudizio mi influenza di più. sono semrpe stata scissa tra 2 opposte situazioni: da una parte piacerle e dall'altra ribellarmi alle sue "imposizioni di velluto", quelle richieste fatte non in maniera esplicita, ma che hanno il potere di farmi sentire in colpa

detto così pare che i miei siano una specie di mostri, ma non è così, mi vogliono sicuramente bene e hanno cercato di dimostrarmelo nel modo in cui loro conoscono. purtroppo questo modo non coincide con quello che avrei probabilmente voluto io e da questo sono nati un po' di scombussolamenti che ora sto cercando di risistemare con la terapia

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cmq questo solo per fare un esempio di quello che è il mio rapporto con mio padre

tra lui e mia madre la figura più forte è quella di mia madre, quella da cui io dipendo di più e il cui giudizio mi influenza di più. sono semrpe stata scissa tra 2 opposte situazioni: da una parte piacerle e dall'altra ribellarmi alle sue "imposizioni di velluto", quelle richieste fatte non in maniera esplicita, ma che hanno il potere di farmi sentire in colpa

quelle imposizioni di velluto sono tutto un programma, sono una faccenda terrificante: legano di più di pesanti catene d'acciao...

la mia dott. disse che le donne hanno "la fantasia" dell'uomo forte, solido, protettivo e cercano sto mito per tutta la vita lamentandosi di quei pappamolle che si ritrovano per compagni... mentre nell'animo maschile ci sono fragilità grandiose e traballamenti impensabili...forse sono le donne ad essere più "toste": ovvio che ha accennato a un modo comune di pensare con tutti i limiti delle generalizzazioni....ma non c'è da stupirsi se il potere delle volte lo tengono queste figure capaci di esercitare imposizioni di velluto...

Una domanda campata in aria: la tua mamma è esile, nella norma o robusta?

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Ilaria che piacere qualcuno sul forum !!

mamma è di coprporatura normale ...... come mai questa domanda ? mi incuriosisce.....

credi ci sia una correlazione tra tipo fisico e tipo caratteriale ?

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cmq, anche con tutti i limiti delle generalizzazioni, credo che la tua psi abbia ragione: l'uomo tende a dare l'immagine di figura forte però credo che alla fin fine le donne siano quelle più toste nel senso che riescono a rimanere salde anche nelle avversità mentre per l'uomo è diverso, è più forte nella società , ma in famiglia spesso e volentieri è la donna ad essere il reale pilastro (anche se magari l'uomo non lo sa !!)

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