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E se la terapia è in crisi?


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aggiungo ...che non serve a tutti....voi a volte sembrate dire questo...

qua non stiamo parlando di questo.

trixy ha dei dubbi e lapina ha detto che il problema è la dipendenza dallo psi...

siccome il problema di Trixy sarebbe la bulimia,invece...

qui non si sta cercando di convincere nessuno ad andare in terapia. Trixy è già in terapia!

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qua non stiamo parlando di questo.

trixy ha dei dubbi e lapina ha detto che il problema è la dipendenza dallo psi...

siccome il problema di Trixy sarebbe la bulimia,invece...

qui non si sta cercando di convincere nessuno ad andare in terapia. Trixy è già in terapia!

ok,. tu sai per certo che cio che dice Lapina è errato....

io so, non cito la fonte, perchè non mi interessa darmi del conoscitore di grandi menti, che a volte i pazienti incosciamente se pur guariti manifestano sintomi precedenti per non smettere la terapia...

come la mettiamo?

il tuo psi ti ha parlato anche di questo....chiediglielo ,...vedrai cosa ti dice!

non ti arrabbiare però...se sta a parla!

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guarda che sei allucinante...

Diversa non allucinante ^_^

voi
:o:
ma non pretendete di convincerci che avete ragione voi...solo sulla base di pregiudizi!

ma tu l' hai capito il senso dei forum? possibile che tutto ciò che sia diverso dal tuo pensiero lo avverti come tentativo di convincerti? quì nessuno vuol convincere nessuno... come è possibile tutto questo timore di essere condizionata? fai tutto da sola, non so se te ne rendi conto... mi auguro di si... e ora ti do un consiglio, usala quella testina per capire perchè reagisci così, nessuno ti sta attaccando! nessuno ti sta convincendo!

mi fido quando lui mi spiega come funziona la terapia!

ma il tuo cervello non deve essere annullato solo perchè ti fidi... conserva sempre quel margine di dubbio.. non è mancanza di fiducia ma capacità di capire piuttosto che, considerata la fonte attendibile, prendere tutto ciò che da esso proviene come oro colato.

Perché tu se un medico di prescrive un medicinale...sai come funziona quella cura, o ti fidi della parola del tuo medico?

corpo umano e mente sono due cose molto diverse... del corpo umano si conosce struttura e funzione, è tangibile, dimostrabile.... è così e basta. Della mente... come ti spieghi che esistano milioni di teorie...

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Diversa non allucinante ^_^

:o:

ma tu l' hai capito il senso dei forum? possibile che tutto ciò che sia diverso dal tuo pensiero lo avverti come tentativo di convincerti? quì nessuno vuol convincere nessuno... come è possibile tutto questo timore di essere condizionata? fai tutto da sola, non so se te ne rendi conto... mi auguro di si... e ora ti do un consiglio, usala quella testina

a questa parola ho smesso di leggere. Ed esco dalla conversazione...

ciao

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Saluti a tutti, volevo inserirmi anch'io ....cara trixi non è certo obbligatorio prendere dei medicinali e io ti auguro di farcela senza, sicuramente ne verrai fuori...però perchè tanta ostilità? Io ho avuto e ho tuttora un rapporto malsano con il cibo, due anni fa ho cominciato a perdere peso molto velocemente (sedici chili in tre mesi), e nonostante la psicoterapia e miglioramenti nella mia situazione personale (esterna a me voglio dire), l'unica cosa che ha fermato la china sono stati degli antidepressivi, li ho presi per poco tempo, hanno curato il sintomo certo, ma se non mi fossi fermata non avrei potuto neanche dedicarmi alle cause.

Riguardo la dipendenza: non sono certo un'esperta e l'essere una paziente mi rende, se possibile, ancora più confusa, ma penso che tutti siamo dipendenti da bambini , ci affranchiamo dai nostri genitori, pensiamo di poterci staccare e camminare da soli solo quando abbiamo accumulato sufficiente fiducia in noi stessi.....la psicoterapia ripercorre il tutto correggendo un percorso reale che evidentemente non è andato troppo bene, ripercorrendo ci troviamo a dover fronteggiare la dipendenza e solo dopo l'autonomia, il distacco, la separazione...Dice una mia psi amica: non si rinasce se non si muore , non c'è indipendenza se non c'è dipendenza..

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lapina ha detto che il problema è la dipendenza dallo psi...

siccome il problema di Trixy sarebbe la bulimia,invece...

e la bulimia cos'è se non dipendenza???

secondo me tutto parte dalla dipendenza, pure il suo problema... per questo motivo non mi sono meravigliata del fatto che lo psicologo le abbia consigliato di realizzarsi con il lavoro... probabilmente ha individuato in lei una persona capace che non crede nelle sue capacità e quale modo migliore per farglielo capire se non mettendola alla prova???

Sempre secondo me

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a questa parola ho smesso di leggere. Ed esco dalla conversazione...

ciao

a conferma del fatto.....

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a conferma del fatto.....

che con la maleducazione non si ottiene nulla!

vai ad offendere qualcun' altro, se non hai argomenti più significativi da proporre!

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che con la maleducazione non si ottiene nulla!

vai ad offendere qualcun' altro, se non hai argomenti più significativi da proporre!

^_^

come al solito vedi solo ciò che vuoi vedere... magari la prossima volta leggi la frase per intero..

ma immagino sia più facile fare la vittima sperando che qualcuno venga in tuo soccorso...

salvati.

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anzi va...io sarò una testina...ma te sei proprio una testa di xxxx!

risponditi da sola

che con la maleducazione non si ottiene nulla!

vai ad offendere qualcun' altro, se non hai argomenti più significativi da proporre!

e ora basta che mi sta crescendo la cresta

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Trixi,

ma il tuo psi perchè pensa che trovare un lavoro sia la "cura" sufficiente per far sparire i tuoi sintomi? Io chiederei il perchè di questo nesso...lavoro-guarigione

Te lo chiedo perchè, al contrario, quando ero disoccupata e con un mucchio di problemi pratici e dicevo al mio psi che se avessi avuto un lavoro la mia situazione si sarebbe pressochè risolta lui sosteneva che la disoccupazione e la difficoltà che avevo a trovare un lavoro erano il simbolo di altre difficoltà, di disagi "intrapersonali" per dirla nel modo in cui si esprimeva lui.

ora, è un dato di fatto che ogni storia è a sè, che ciò che è un problema per uno può essere una soluzione per un altro perchè diversi sono i vissuti, e pertanto non si possono estrarre dalle esperienze assiomi validi universalmente...però sicccome "da che parte guardi il mondo tutto dipende" io al tuo psi questa domanda gliela farei prprio perchè ho sentito affermare l'esatto contrario...

p.s. il topic è molto interessante e sarebbe un peccato buttarlo al macero delle polemiche...

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:huh:

come al solito vedi solo ciò che vuoi vedere... magari la prossima volta leggi la frase per intero..

ma immagino sia più facile fare la vittima sperando che qualcuno venga in tuo soccorso...

salvati.

ennesima dimostrazione che tu usi le offese invece degli argomenti...

E non sentirti tanto figa per avermi fatto perdere le staffe.

ribadisco che per me sei una testa di.

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mi scuso con Trixy, ilaria e gli altri che sono intervenuti qui senza offendere.

ma a me che qualcuno mi dica di usare la testina e poi pretenda pure di avere ragione...

io non ho paura di litigare apertamente. come non ho paura di dire apertamente ciò che penso.

sono convinta che lapina disprezzi la psicoterapia e gli psicologi. Niente di male in tutto ciò...Se lei avesse le palle di dirlo apertamente, invece di nascondersi dietro le parole, prima, e di iniziare a offendere, dopo.

Credi che mi faccia problemi a mandarti dove hai fatto di tutto per essere mandata?

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Dice che mi sono "analizzata" abbastanza, nel senso che ho elaborato sufficientemente il mio passato.

Ciao Trixy,

ho ripensato al tuo post nel frattempo e mi è rimasta impressa la frase che ho citato: per me, tradotto in altre parole, significa "Con gli strumenti a mia disposizione non posso fare altro per te."

A suo modo, anche se poteva essere più esplicito, è stato onesto.

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Ciao Trixy,

ho ripensato al tuo post nel frattempo e mi è rimasta impressa la frase che ho citato: per me, tradotto in altre parole, significa "Con gli strumenti a mia disposizione non posso fare altro per te."

A suo modo, anche se poteva essere più esplicito, è stato onesto.

interessante...

o anche "con gli strumenti che Trixy ha adesso a disposizione può fare ciò che le serve per superare la difficoltà".

Tuttavia rimane un nodo: come mai psi e pz la vedono in maniera diversa? Non si dice generalmente che quando una psicoterapia è finita pz e psi si "preparano al congedo" di comune accordo? Qui manca il comune accordo, in ogni caso...

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"con gli strumenti che Trixy ha adesso a disposizione può fare ciò che le serve per superare la difficoltà".

esatto, la psicoterapia ha tirato fuori tutto ciò che Trixy non vedeva e ora sta a lei giocarsi le carte che sono state poste sul tavolo..

Tuttavia rimane un nodo: come mai psi e pz la vedono in maniera diversa? Non si dice generalmente che quando una psicoterapia è finita pz e psi si "preparano al congedo" di comune accordo? Qui manca il comune accordo, in ogni caso...

Forse dipende dal tipo di persona che si ha di fronte.. credo che lo psicologo usi delle strategie diverse a seconda di chi si trova di fronte.. e mi sembra ovvio... ognuno ha una sua sensibilità..

Anche il far soffrire... secondo me è un modo per far reagire...

D'altronde è consuetudine che se non siamo messi nella condizione di fare una cosa molto probabilmente lasciamo perdere...

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Ilaria, da come ne abbiamo parlato, lui punta molto sul fatto che io comunque sono una persona che, in realtà, cerca molto l'indipendenza. Ed è vero che non vedo l'ora di trovarmi un lavoro per essere economicamente indipendente.

Evidentemente secondo lui il dipendere ancora dai miei mi condiziona troppo. Il che è vero.

Nel senso che magari so anche che ciò comporta un rendere conto a loro di ciò che faccio, anche se io credo che questo in realtà non cesserà con il lavoro..cioè, le loro aspettative resteranno importanti comunque per me. E mi sentirò comunque condizionata da loro, credo. Lavoricchio, ma non abbastanza per potermi staccare del tutto, in passato ho lavorato e spesso mi sono sempre pagata le vacanze da sola, non ho mai chiesto più del necessario e convivo con il mio compagno. Cioè, non sono una che non ha mai fatto nulla.

Il fatto è che io un lavoro fisso neanche l'ho cercato ancora, perchè sto finendo adesso gli studi ed ho deciso di cercarlo dopo.

Muchacha..ma io vorrei che me lo dicesse un attimino più esplicitamente..e magari mi indirissasse da qualcun'altro.

Comunque non c'avevo pensato a questa cosa..forse è vero, forse aspetta che sia io a staccarmi..però perchè dirmi che il problema sta tutto nell'indipendenza economica?E quindi lasciarmi così, "sospesa", ad aspettare di vedere cosa accadrà poi? se aveva ragione oppure no..?

Mi spiace molto per la discussione che si è creata...

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Io ho interrotto la terapia quando pensavo di riuscire a camminare da sola..

Quando sono stata bene ho aspettato un po' e poi ho interrotto.

Perchè però, allora ho riniziato a stare male?

Io ho pensato fosse un periodo, ho aspettato ma peggioravo..

quindi ho pensato che forse avevo sbagliato, forse non ero pronta.

Torno da lui ma le cose continuano a peggiorare, e lui mi dice che è un periodo e che con il lavoro passerà..

Se pensasse che devo imparare a cavarmela da sola perchè non mi mette gli incontri ogni 15 giorni?

Non so, potrebbe essere un modo di fare, percarità...brutale, ma magari utile (della serie ti metto nelle condizioni che o vai avanti o..), ma allora dovrebbe farlo bene.

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Sì..ma..sono figlia di due..psichiatri.. :huh:

Allora mi arrendo :(:

Ma mi riprendo subito :;): Se dici che non parli con i tuoi genitori, per lo più qualificati, di questo tuo problema che certo non è da sottovalutare, significa che non hai un rapporto molto aperto con loro e che probabilmente non ti fidi pienamente di loro e di conseguenza dei loro metodi.

Lungi da me l'idea di convincerti a fare qualcosa che non desideri, mi limito a raccontarti la mia esperienza. Soffro - o forse devo dire "soffrivo - di depressione più o meno dall'età dell'adolescenza, con tutti i problemi che ciò ha comportato sul mio carattere. Per ignoranza prima, per resistenze e pregiudizi poi, ci ho messo quasi 20 anni a rivolgermi a un bravo psichiatra che, con i soli psicofarmaci, mi ha letteralmente rimessa al mondo: e nota bene, avevo un fidanzato, un appartamento dove vivevo sola e poi con la mia dolce metà, e un lavoro che mi piaceva. Ma non era vita. Sono stata ottimamente per qualche anno, mi sono sposata e ho avuto due bambini. Per vari motivi ho avuto una ricaduta e ho sono passata a un nuovo psichiatra che non sapevo fosse anche psicoterapeuta (non avevo fiducia nella psicoterapia e non prevedevo di sottopormici). Insieme abbiamo intrapreso questo tentativo che mi sta dando tante soddisfazioni, concordando però di proseguire la terapia farmacologica, perché in attesa del cambiamento profondo dovevo pur vivere.

Pur con i tanti grattacapi del transfert, non finirò mai di ringraziarlo per quello che sta facendo per me.

Morale: per quel poco che ho capito, e almeno per il caso che mi riguarda, i farmaci da soli servono a curare i sintomi immediati. Da soli costituiscono solo un palliativo e un pretesto per non affrontare il problema. La psicoterapia da sola (e ripeto: almeno nel mio caso) sarebbe stata un lavoro troppo lungo che mi avrebbe solo sfiduciato aumentando il problema. Farmaci + psicoterapia = intervento completo.

C'è chi ce la fa con i soli farmaci, chi supera i problemi con la sola psicoterapia. Io so solo che purtroppo ho sprecato 20 anni - praticamente la mia gioventù - e non rimpiangerò mai abbastanza il tempo perduto.

Se pensi che il tuo attuale terapeuta non sia più in grado di aiutarti, il mio consiglio è: rivolgiti a uno psichiatra qualificato come psicoterapeuta e senti cosa ti propone, esponendogli eventualmente i tuoi dubbi rispetto ai farmaci.

Un bacio

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"sospesa", ad aspettare di vedere cosa accadrà poi? se aveva ragione oppure no..?

non pensare che lo stia facendo per vedere cosa acccade, per vedere se aveva ragione lui oppure no... non vederti come un esperimento nelle sue mani.. sei tu Trixy, nessun altro, fidati di lui che ti ha detto di fidarti di te stessa, coraggio!

Mi è venuta in mente un pensiero carino scrivendo queste cose... se probabilmente dovessimo imparare a camminare ora non ne saremo capaci come lo siamo stati quando avevamo uno/due anni.. perchè siamo pervasi dai pensieri negativi e tutto ci sembra impossibile..

Un abbraccio.

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interessante...

o anche "con gli strumenti che Trixy ha adesso a disposizione può fare ciò che le serve per superare la difficoltà".

Tuttavia rimane un nodo: come mai psi e pz la vedono in maniera diversa? Non si dice generalmente che quando una psicoterapia è finita pz e psi si "preparano al congedo" di comune accordo? Qui manca il comune accordo, in ogni caso...

O ancora "con gli strumenti che Trixy ha adesso a disposizione _secondo me_ può fare ciò che le serve per superare la difficoltà".

Ma un terapeuta non è onnipotente né una terapia è altrettanto valida per tutti.

È qui il punto. Trixy si è staccata per un po' ed è riuscita a muoversi con le proprie gambe, in altri termini: la volontà ce l'ha messa, ma evidentemente non è stato sufficiente. Se Trixy sente di aver bisogno di lui e lui non è in grado di aiutarla, è chiaro che deve rivolgersi a qualcun altro. Se io voglio comprare uno scooter è inutile che mi rivolga a un biciclettaio: lui può darmi le ruote ma il motore devo cercarlo da un'altra parte, e a nulla serve che lui mi dica che posso benissimo pedalare, no?

Se lei non si sente pronta - e ricordo a costo di essere pedante che in passato si è sentita pronta ed è stata capace di spiccare il volo - può voler dire solo una cosa: non è pronta. Se il problema è di dipendenza, e se è un problema tale da impedirle il distacco, va affrontato anche quello ma la sola volontà non basta.

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Muchacha..ma io vorrei che me lo dicesse un attimino più esplicitamente..e magari mi indirissasse da qualcun'altro.

Comunque non c'avevo pensato a questa cosa..forse è vero, forse aspetta che sia io a staccarmi..però perchè dirmi che il problema sta tutto nell'indipendenza economica?E quindi lasciarmi così, "sospesa", ad aspettare di vedere cosa accadrà poi? se aveva ragione oppure no..?

Mi spiace molto per la discussione che si è creata...

Non dispiacerti, Trixy: la discussione è nata perché l'argomento interessa e ciascuno ha la sua visione del problema.

Io penso questo: anche un terapeuta è un essere umano con le proprie debolezze. Neanche per loro è facile ammettere un insuccesso. E nel caso vostro, la sua terapia non ha avuto il successo sperato né lui è in grado di aiutarti _come vorresti tu_. Per quanto lo riguarda, sei pronta = puoi andare. Dove, sta a te deciderlo. Lui non può dirtelo perché per lui non hai bisogno d'altro se non di cambiare stile di vita.

A mio modesto parere il capitolo con il tuo attuale terapeuta è concluso. Tocca a te decidere se mettere in pratica il suo consiglio oppure rivolgerti a qualcun altro.

Vai stellina, prendi il coraggio a due mani e vedi un po' cosa puoi fare, ma non contare più su di lui.

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Grazie di avermi raccontato la tua esperienza muchacha :huh:

Sì...dovrei forse informarmi un po' comunque perchè a quanto sapevo in caso di disturbi alimentari i farmaci non so quanto facciano effetto. A me spaventa molto anche l'idea di dipendere dal farmaco..non so, devo pensarci bene.

Lavinia, in realtà io non credo che lui mi stia mettendo alla prova, cioè io veramente penso che lui si stia semplicemente sbagliando..ma che probabilmente sia convinto di ciò che dice...lo spero :)

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