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obbiezioni alla psicoanalisi


mio

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vorrei anche precisare che io mi sento lontana dalla posizione di Lightning.

diciamo che in lei sento una "fede" nella psicoanalisi, o nel proprio analista, che io onestamente non ho... poi magari mi sbaglio, è SOLO una mia sensazione. anche in passato da certi racconti, diciamo che io certi comportamenti non li avrei mai accettati...per come sono fatta io.

il mio percorso psicoterapico, più che il percorso della cieca fiducia, è il percorso del dubbio continuo, e non ho continuato per un atto di fede, ma perchè ho potuto constatare che mi stava effettivamente aiutando.

pragmatica al 100%, da questo punto di vista!

p.s. guarda che non hai affatto bisogno di giustificarti, nè di dare spiegazioni, nè tu nè chiunque decida di intraprendere una terapia. In realtà, in questo topic si è cercato di distinguere abbastanza di netto tra terapia e teoria. Davvero, rispetto alla prima, non è determinante nè interessante ai fini della discussione, direi persino forviante. Se non controproducente...

(qualcuno mi fermi... :chair: )

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prendiamo proprio come hai formulato la cosa.

"c'è chi porta gli psicotici dall'esorcista..."

Quando uno è psicotico? Perchè è psicotico? ( non sono domande tendenziose, è solo per cercare di fare un ragionamento)

"solo 5 casi su 1000 che si rivolgono all'esorcista non sono riconducibili a patologie di altro tipo"

quindi certamente, dati gli studi effettuati, 1000 sono psicotici e solo 5 su 1000 lo sono ma di altro tipo. Ma "di altro tipo" rispetto a quale patologia ? e soprattutto, come è stato effettuato questo tipo di valutazione?

ma risparmiaci.. per pietà.

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ma se uno non lo è non lo è!

insomma, vi è così difficile credere/accettare che io mio approccio alla psicoanalisi non sia di ritenerla valida a prescindere?

Se devo essere sincero: un po' si. Probabilmente dipende da come ti poni quando se ne parla...

ecco, questa medicina chi la dovrebbe prescrivere? sulla base di una diagnosi? se si, a chi ti rivolgeresti per questa diagnosi?

e la mia è una domanda vera, non tendenziosa...

perchè si, è molto stimolante parlare della supercazzola... però c'è anche la vita quotidiana, e forse è facile parlare quando non si è mai entrati in contatto con situazioni di "malessere psicologico" (proprio o di familiari) ma quando succede una scelta bisogna farla... io ho fatto la mia, per i motivi di cui sopra. vorrei capire che scelta farebbe chi non crede nella validità della psicoanalisi.

Chi non crede nella psicanalisi presumo che proverebbe altre strade... se c'è una cosa che non manca a questo mondo è la varietà di approcci

e soluzioni per problemi fumosi e la questione che poni non la formulerei in termini di "quale alternativa alla psicanalisi?"... piuttosto la formulerei

in termini di "come districarsi in questo dedalo?". Quindi più che una scelta, preferirei dei criteri di valutazione (in un dedalo sono più utili...).

Per la questione della "diagnosi" e delle "medicine", penso a un neurologo o qualcosa del genere... confidando che me la faccia se ha elementi

per farmela e non solo per accontentarmi (rischio che permane qualunque strada scegli, temo)...

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Ti ho già risparmiato, Lefty. Che ingrato... :cray:

ransie, mi domandavo ma la vostra ( tua e di ste ) paura della psicoanalisi deriva da pura ignoranza della materia o da pregiudizi aprioristici ?

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p.s. guarda che non hai affatto bisogno di giustificarti, nè di dare spiegazioni, nè tu nè chiunque decida di intraprendere una terapia. In realtà, in questo topic si è cercato di distinguere abbastanza di netto tra terapia e teoria. Davvero, rispetto alla prima, non è determinante nè interessante ai fini della discussione, direi persino forviante. Se non controproducente...

(qualcuno mi fermi... :chair: )

mica lo facevo per te...non darti troppa importanza.

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ransie, mi domandavo ma la vostra ( tua e di ste ) paura della psicoanalisi deriva da pura ignoranza della materia o da pregiudizi aprioristici ?

no, deriva da irrisolutezze irrisolte non analizzate :Rolling Eyes:

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e la tua paura a metterla in dubbio invece da cosa deriva?

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Se devo essere sincero: un po' si. Probabilmente dipende da come ti poni quando se ne parla...

posso affermare con abbastanza sicurezza che questa sensazione dipende da un tuo pregiudizio piuttosto che da ciò che scrivo.

non starò più a cercare di smentirti... proprio perchè tutto ciò che scrivo viene letto attraverso la lente del pregiudizio.

alla fine, è un problema tuo... credo che altre persone alla lettura di questo topic si possano fare un' idea diversa dalla tua.

Chi non crede nella psicanalisi presumo che proverebbe altre strade... se c'è una cosa che non manca a questo mondo è la varietà di approcci

e soluzioni per problemi fumosi e la questione che poni non la formulerei in termini di "quale alternativa alla psicanalisi?"... piuttosto la formulerei

in termini di "come districarsi in questo dedalo?". Quindi più che una scelta, preferirei dei criteri di valutazione (in un dedalo sono più utili...).

Per la questione della "diagnosi" e delle "medicine", penso a un neurologo o qualcosa del genere... confidando che me la faccia se ha elementi

per farmela e non solo per accontentarmi (rischio che permane qualunque strada scegli, temo)...

e se il neurologo ti dicesse: quello che "hai" non ricade nel mio ambito di intervento. ti consiglio un colloquio con uno psichiatra?

"come districarsi in questo dedalo" invece è un problema che riconosco. sia come paziente che come familiare di persone che hanno avuto problemi psicologici... spesso si va a culo, e non dovrebbe essere così.

se il discorso lo mettiamo su questo piano, con me sfondi una porta aperta, posso solo darti ragione

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no, deriva da irrisolutezze irrisolte non analizzate :Rolling Eyes:

la mia era una domanda seria, gradirei una risposta a tono e in argomento.

per il cazzeggio c' è " coccole e carezze "

grazie.

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e se il neurologo ti dicesse: quello che "hai" non ricade nel mio ambito di intervento. ti consiglio un colloquio con uno psichiatra?

Se mi dicesse così andrei da un altro neurologo. Se invece mi dicesse che le indagini che ha fatto sembrano escludere patologie di qualche

tipo da lui riconosciute e che magari potrebbe aiutarmi un colloquio con uno psichiatra o uno psicologo di qualche tipo, valuterei la cosa.

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ransie, mi domandavo ma la vostra ( tua e di ste ) paura della psicoanalisi deriva da pura ignoranza della materia o da pregiudizi aprioristici ?

personalemente non ho paura. :unknw:

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prendiamo proprio come hai formulato la cosa.

"c'è chi porta gli psicotici dall'esorcista..."

Quando uno è psicotico? Perchè è psicotico? ( non sono domande tendenziose, è solo per cercare di fare un ragionamento)

"solo 5 casi su 1000 che si rivolgono all'esorcista non sono riconducibili a patologie di altro tipo"

quindi certamente, dati gli studi effettuati, 1000 sono psicotici e solo 5 su 1000 lo sono ma di altro tipo. Ma "di altro tipo" rispetto a quale patologia ? e soprattutto, come è stato effettuato questo tipo di valutazione?

ti ho già risposto. se non leggi oppure leggi solo ciò che ti fa comodo... non posso farci nulla e ho finito di sprecare il mio tempo con te.

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la mia era una domanda seria, gradirei una risposta a tono e in argomento.

per il cazzeggio c' è " coccole e carezze "

grazie.

Oh... capisco che la cosa delle cose irrisolte che necessitano di essere analizzate possa sembrare una ca22ata... ma non dare la colpa a me!

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Se mi dicesse così andrei da un altro neurologo. Se invece mi dicesse che le indagini che ha fatto sembrano escludere patologie di qualche

tipo da lui riconosciute e che magari potrebbe aiutarmi un colloquio con uno psichiatra o uno psicologo di qualche tipo, valuterei la cosa.

il problema è che generalmente siamo responsabili per noi stessi della nostra salute, dobbiamo essere anche noi in grado di valutare o capire da chi andare.

finchè c' è capacità di intendere e di volere.

esempio ti rovesci acqua bollente su un braccio e ti ustioni vai al pronto soccorso oppure no ?

tuo figlio cade e sbatte la testa cosa fai ?.

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mica lo facevo per te...non darti troppa importanza.

mica pensavo lo facessi "per me"... :huh:

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personalemente non ho paura. :unknw:

ok allora affronta l' argomento con un po piu' di elasticità , cercando di capire e valutare anche quello che scrivono gli altri.

invece di agitare forcone e torcia .

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ti ho già risposto. se non leggi oppure leggi solo ciò che ti fa comodo... non posso farci nulla e ho finito di sprecare il mio tempo con te.

se hai tempo e modo, potrei solo sapere dove per favore?

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ok allora affronta l' argomento con un po piu' di elasticità , cercando di capire e valutare anche quello che scrivono gli altri.

ti assicuro che lo sto già facendo.

(Il forcone non l' ho in dotazione, io ho solo la scopa.) 25.gif

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ti assicuro che lo sto già facendo.

(Il forcone non l' ho in dotazione, io ho solo la scopa.) 25.gif

vedremo.

vorrei sapere cosa pensi dei manicomi dell' 800 e dei sistemi di cura del malato psichico prima dell' avvento della moderna psicoanalisi .

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"come districarsi in questo dedalo" invece è un problema che riconosco. sia come paziente che come familiare di persone che hanno avuto problemi psicologici... spesso si va a culo, e non dovrebbe essere così.

se il discorso lo mettiamo su questo piano, con me sfondi una porta aperta, posso solo darti ragione

Su questo piano, domande come "cosa si intende per 'validi'?" riferite ai presupposti delle teorie su cui si fondano in vari approcci sono

domande centrali, non certo "supercazzole", "scagliarsi contro" chi li ritiene validi, "aver paura della tal teoria", e cose del genere.

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c' è anche chi, operato in ottimi ospedali, si è ritrovato con una forbice nello stomaco.

questo non fa immaginare di mandare nel campo della fede l' intero mondo ospedaliero nazionale.

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quoto left, e aggiungo anche che il "problema dedalo", non è solo una questione di validità, ma più spesso di organizzazione, gestione e comunicazione.

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