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obbiezioni alla psicoanalisi


mio

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Però messa così dà l'impressione davvero di essere 'na roba da "iniziati"... :Raised Eyebrow:

In un certo senso lo è: i più iniziano una psicoanalisi (o psicoterapia) con aspettative infondate ed eccessive, è un po' come entrare in un negozio per comprare un vestito da sera e capire che in fondo sta più comodo in jeans e scarpe da ginnastica. Il valore autentico dell'acquisto, in questo caso, non consiste tanto nell'oggetto che ci si porta a casa quanto nella comprensione delle proprie esigenze effettive. Ma questo all'inizio non lo si sa, e se lo si sapesse ci si rivolgerebbe a qualcuno che ti vende il vestito da sera senza fare troppe storie.

La psicoanalisi (o la psicoterapia) poi è solo uno dei tanti modi di mettere in luce questo aspetto. Si basa su una serie di principi di partenza ma poi parte per la tangente e segue percorsi imprevedibili a seconda delle figure coinvolte. Non esistono regole ufficiali e inconfutabili proprio perché le variabili in gioco sono troppe: si tratta di dare una parvenza di organizzazione al caos attraverso un incontro umano interattivo.

Per affidarsi alla psicoanalisi, secondo me, ci vuole una sorta di atto di fede, e forse il problema è proprio questo.

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E qualcuno che invece non è mai stato in analisi che spiegherebbe per quale motivo è scettico?

Se intendi "perché ha un atteggiamento scettico", la risposta era questa:

In ogni caso, rimane il fatto che si parlava della psicanalisi (o psicologia, boh?) anche come teoria esplicativa, non solo in ottica terapia...

Cioè... se si tratta solo di sviluppare metodi di terapia, è una cosa che riguarda solo terapeuti e chi si rivolge liberamente a loro, ma nel

momento in cui si ha l'ambizione (o la pretesa) di fornire teorie esplicative sull'uomo, è una cosa che riguarda l'uomo (soprattutto se poi

vengono usate come base per decidere come agire sull'uomo, in ambiti extra-lettino, cosa che viene fatta molto molto spesso).

Se invece intendi "cosa non convince", beh... in ottica "terapia" la cosa non mi riguarda, mentre in ottica "esplicativa" non mi convince la

sostanziale assenza di dubbio.

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Se intendi "perché ha un atteggiamento scettico", la risposta era questa:

Cioè... se si tratta solo di sviluppare metodi di terapia, è una cosa che riguarda solo terapeuti e chi si rivolge liberamente a loro, ma nel

momento in cui si ha l'ambizione (o la pretesa) di fornire teorie esplicative sull'uomo, è una cosa che riguarda l'uomo (soprattutto se poi

vengono usate come base per decidere come agire sull'uomo, in ambiti extra-lettino, cosa che viene fatta molto molto spesso).

Se invece intendi "cosa non convince", beh... in ottica "terapia" la cosa non mi riguarda, mentre in ottica "esplicativa" non mi convince la

sostanziale assenza di dubbio.

Beh, io intendevo "anche qualcun altro" :Batting Eyelashes:

Non che non accolga le tue obiezioni, anche se ci capisco poco (problema mio, per carità), ma è ovvio che se a dialogare siamo sempre i soliti due o tre il dibattito si arena.

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Per affidarsi alla psicoanalisi, secondo me, ci vuole una sorta di atto di fede, e forse il problema è proprio questo.

O magari invece che essere il problema è il "principio attivo" della cura, a volte...

Non è sarcasmo, eh! Se così fosse non ci vedrei nulla di male, in ottica "terapia" (in ottica esplicativa qualche dubbio l'avrei...).

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Voglio dire:

c'è qualche anlizzato/analizzando che vuole spiegare in cosa consiste l'analisi, quali aspetti ha trovato benefici e quali limiti ha eventualmente incontrato?

E qualcuno che invece non è mai stato in analisi che spiegherebbe per quale motivo è scettico?

Però, perdonami Muchacha, credo che non siano in discussione le motivazioni che portano qualcuno ad andare o a fare a meno dello psicologo, psicoterapeuta, psichiatra ecc…

Cioè, secondo me, la cosa interessante della conversazione è l’ apertura alla possibilità di poterne parlare mettendo in discussione gli argomenti e le posizioni a sostegno di una teoria “blindata”( in quanto blindata prima di tutto, il che sarebbe già sufficiente, direi) che più che convalidarla servono a trincerarla… ma potrebbe valere per qualunque argomento o teoria che non ammetta spiragli…

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Voglio dire:

c'è qualche anlizzato/analizzando che vuole spiegare in cosa consiste l'analisi, quali aspetti ha trovato benefici e quali limiti ha eventualmente incontrato?

E qualcuno che invece non è mai stato in analisi che spiegherebbe per quale motivo è scettico?

Niente, tu metti a disposizione un libero flusso di pensieri, anche se il famoso "dire tutto " è un paradosso, perchè inattuabile.

L'analista lo interpreta, legge le tue parole, te ne dà una chiave di lettura, ti dà delle indicazioni.

le interpretazioni portano una sorta di perturbazioni, di decostruzioni, attivano un processo che porta a una consapevolezza e a un cambiamento.

Più o meno è questo, poi ci sono senz'altro molte altre cose..

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è proprio come ha detto lightening...

aggiungo in un'atmosfera di silenzio (sia fisico che emotivo) dell'analista ed assoluta asetticità

in un setting rigido ed immutabile...a livello tale che l'analista ti saluta sempre nello stesso modo, si muove sempre nello stesso modo,

fuori dal contesto terapeutico non ti caga, non ti parla, non cambia espressione, non trapela nulla di lui e della sua vita...

io faccio parte del club di chi non tollera il setting

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Se così fosse non ci vedrei nulla di male, in ottica "terapia" (in ottica esplicativa qualche dubbio l'avrei...).

Però… mi sentirei di dire che stando all’ enunciato, qualche ricaduta pure sulla terapia dovrà pur esserci, come dire, diventa inevitabile. In fondo risponde a quel tipo di esigenza, anzi, guai a non assecondarla e forse non si assisterebbe a tanto asserragliamento... ipotizzo. :icon_confused:

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Però, perdonami Muchacha, credo che non siano in discussione le motivazioni che portano qualcuno ad andare o a fare a meno dello psicologo, psicoterapeuta, psichiatra ecc…

Cioè, secondo me, la cosa interessante della conversazione è l’ apertura alla possibilità di poterne parlare mettendo in discussione gli argomenti e le posizioni a sostegno di una teoria “blindata”( in quanto blindata prima di tutto, il che sarebbe già sufficiente, direi) che più che convalidarla servono a trincerarla… ma potrebbe valere per qualunque argomento o teoria che non ammetta spiragli…

epperò questa teoria bisognerebbe conoscerla, e con conoscerla intendo più che dando una leggiucchiata su wiki (che tra l'altro è tutto meno che infallibile)

per questo io non so che apporto portare alla discussione se la vogliamo impostare così. faccio una psicoterapia ma della teoria conosco poco, quel poco che più o meno è un bagaglio culturale condiviso da molti, cose studiate un milione di anni fa nel programma di filosofia (!) addirittura

(tra l'altro mi sovviene ora in mente di un mio amico che si è laureato in filosofia con una tesi su freud...)

quindi le cose che so "veramente", e non riportando cose lette e magari pure non capite pienamente, sono quelle che ho sperimentato nel mio percorso. l'unico modo per non parlare a vanvera... quindi non prendere questo approccio come qualcosa da iniziati! intendo dire che se avessi una laurea in psicologia, o comunque studi e letture approfondite in quel campo, probabilmente non sentirei il bisogno di tirare in ballo la mia esperienza personale.

tra l'altro, appunto prendendo la definizione di wiki, la psicoanalisi è una teoria e una prassi terapeutica. quindi parlare di questo suo aspetto, non è improprio... secondo me.

detto questo io non faccio psicoanalisi ma una psicoterapia con uno psicoterapeuta sistemico-relazionale che segue l'approccio (e qui scusate la mia ignoranza perchè non sono sicura dei termini che uso) di Rogers.

quindi forse in questo topic non ho nulla da dire..o da dare.

quindi, boh...che sto scrivendo a fare? parole in libertà! :LMAO: ciao :mellow:

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è proprio come ha detto lightening...

aggiungo in un'atmosfera di silenzio (sia fisico che emotivo) dell'analista ed assoluta asetticità

in un setting rigido ed immutabile...a livello tale che l'analista ti saluta sempre nello stesso modo, si muove sempre nello stesso modo,

fuori dal contesto terapeutico non ti caga, non ti parla, non cambia espressione, non trapela nulla di lui e della sua vita...

io faccio parte del club di chi non tollera il setting

Proprio oggi leggevo che c'è chi sostiene che l'analista sarebbe bene fosse considerato una funzione, più che una persona, tutto si gioca sul qui e ora all'interno di quel contesto, del setting analitico, parimenti però l'analista tiene conto di e analizza il suo contro-transfert.

Tutto si gioca su sentimenti "reali", che consentono lo svolgersi dell'analisi.

Il setting ne è la cornice, ma vi è un "quadro" più ampio.

Altro paradosso fondamentale dell'analisi è che si tratta di una relazione intima e privata tra due sconosciuti, ed è pur sempre, nonostante la funzione dell'analista, leggevo secondo un altro punto di vista, un'esperienza esistenziale tra due persone in carne e ossa

La figura dell'analista è però "senza memoria, nè desiderio", all'interno del setting.

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epperò questa teoria bisognerebbe conoscerla, e con conoscerla intendo più che dando una leggiucchiata su wiki (che tra l'altro è tutto meno che infallibile)

per questo io non so che apporto portare alla discussione se la vogliamo impostare così. faccio una psicoterapia ma della teoria conosco poco, quel poco che più o meno è un bagaglio culturale condiviso da molti, cose studiate un milione di anni fa nel programma di filosofia (!) addirittura

(tra l'altro mi sovviene ora in mente di un mio amico che si è laureato in filosofia con una tesi su freud...)

quindi le cose che so "veramente", e non riportando cose lette e magari pure non capite pienamente, sono quelle che ho sperimentato nel mio percorso. l'unico modo per non parlare a vanvera... quindi non prendere questo approccio come qualcosa da iniziati! intendo dire che se avessi una laurea in psicologia, o comunque studi e letture approfondite in quel campo, probabilmente non sentirei il bisogno di tirare in ballo la mia esperienza personale.

tra l'altro, appunto prendendo la definizione di wiki, la psicoanalisi è una teoria e una prassi terapeutica. quindi parlare di questo suo aspetto, non è improprio... secondo me.

detto questo io non faccio psicoanalisi ma una psicoterapia con uno psicoterapeuta sistemico-relazionale che segue l'approccio (e qui scusate la mia ignoranza perchè non sono sicura dei termini che uso) di Rogers.

quindi forse in questo topic non ho nulla da dire..o da dare.

quindi, boh...che sto scrivendo a fare? parole in libertà! :LMAO: ciao :mellow:

Si può parlare di tutto anche senza una conoscenza approfondita di quel campo!

Io parlo da mesi in un salotto virtuale di psicoterapeuti, e qualche buono spunto di discussione l'ho sempre trovato! :icon_biggrin:

Ci sono lacaniani, rogersiani, freudiani, junghiani...:)))))

Ovviamente loro sanno scendere al mio livello, e qualche altra volta provo ad elevarmi al loro, stando attenta a non risultare pesante e a limitarmi a prendere spunto, commentare, chiedere, chiarire, portare il mio contributo, qualche volta scherzare, così.

E' molto divertente!

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Però, perdonami Muchacha, credo che non siano in discussione le motivazioni che portano qualcuno ad andare o a fare a meno dello psicologo, psicoterapeuta, psichiatra ecc…

Cioè, secondo me, la cosa interessante della conversazione è l’ apertura alla possibilità di poterne parlare mettendo in discussione gli argomenti e le posizioni a sostegno di una teoria “blindata”( in quanto blindata prima di tutto, il che sarebbe già sufficiente, direi) che più che convalidarla servono a trincerarla… ma potrebbe valere per qualunque argomento o teoria che non ammetta spiragli…

Certo. Ransie. Il fatto è che stiamo facendo un discorso puramente teorico che io non sono in grado di seguire, semplicemente perché non considero la psicoanalisi come una teoria né blindata né altro. Non per niente la storia della psicoanalisi è piena di allievi che sconfessano i maestri o che ne evolvono il pensiero, sempre sulla base di intuizioni dettate dal proprio vissuto.

Non è che non trovi interessanti o validi i vostri spunti, semplicemente non riesco ad applicarli a quel poco che ho vissuto sulla mia pelle.

A rileggere tutti gli interventi del topic, mi sembra che la discussione proceda più che altro tra quelli che non hanno mai fatto analisi e che sinceramente non ho capito cosa ne pensino. Gli "iniziati", come li chiama Ste, intervengono sporadicamente ma alla fine un punto d'incontro non si trova perché gli uni e gli altri parlano lingue diverse. E' per questo che speravo di sentire qualche voce nuova.

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Certo. Ransie. Il fatto è che stiamo facendo un discorso puramente teorico che io non sono in grado di seguire, semplicemente perché non considero la psicoanalisi come una teoria né blindata né altro.

Tu no, però viene presentata come teoria... o meglio: vengono presentate come teorie, si afferma che purtroppo non sono falsificabili ma forse lo

saranno in futuro, e poi vengono portate prove a conferma di ognuna di esse. Poi se ne calano le implicazioni nella pratica.

Di una cosa del genere, non hai nemmeno bisogno di sapere di che cosa parla la teoria per esprimere qualche serio dubbio... cioè... potrebbe essere

una teoria di psicanalisi, sociologia, economia, astronomia, fisica, matematica... di qualsiasi cosa, e il serio dubbio sarebbe sempre lo stesso: il dubbio

che vengano scambiate per "prove a conferma di", quelle che invece sono "prove lette alla luce di". Non è una schiocchezzuola: son peri per pari...

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certo esiste una parte di società che resta scettica rispetto alla psicoanalisi .

come in certi paesi ancora si è convinti che le foto rubino l' anima.. cosa peraltro scientificamente indimostrabile .

è una scelta culturale.

pero' fortunatamente viviamo in un paese civile per cui al di la delle scelte personali la psicoterapia non solo è prevista come cura ma se ne ha anche diritto presso i centri asl e ospedali.

e molti psicofarmaci il paziente puo' ottenerli senza pagare.

in piu' se vuoi un porto d' armi devi anche sottoporti ad un colloquio con uno psicoterapeuta presso un centro asl.

quindi si puo' obbiettare quanto si vuole all' infinito ma resta li la psicoanalisi, non si muove.

fatevene una ragione.

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Di fronte alla speciosità di certi argomenti verrebbe voglia veramente di riesumare Lombroso… :icon_confused:

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Di fronte alla speciosità di certi argomenti verrebbe voglia veramente di riesumare Lombroso… :icon_confused:

appunto.. mi riferivo a qualcosa del genere anche nel post precedente.

non accorgersi dell' importanza della ricerca intorno alla psiche umana è imbarazzante .

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appunto.. mi riferivo a qualcosa del genere anche nel post precedente.

guarda che era ironica la cosa... lobotomia.gif

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guarda che era ironica la cosa... lobotomia.gif

non importa . il senso era azzeccato.

perchè le teorie di Lombroso sono appunto l' alternativa all' approccio psicoanalitico.

preferirei parlare di Basaglia .

oggi come oggi.

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ah, dimenticavo... Left, visto che ti vedo sulla via della consueta posizione "a priori", fammi almeno il favore di quotare da dove prendi le informazioni che intendi contraddire. Tipo, la presunta abolizione della psicoterapia ad esempio. Grazie in anticipo, so che lo farai, perchè non ho nessuna voglia di mettermi lì a smentirti tutte le volte che hai bisogno di un pretesto per le tue perorazioni. Divertiti, ma senza il mio aiuto, ari-grazie. ciaonine.gif

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certo esiste una parte di società che resta scettica rispetto alla psicoanalisi .

come in certi paesi ancora si è convinti che le foto rubino l' anima.. cosa peraltro scientificamente indimostrabile .

è una scelta culturale.

pero' fortunatamente viviamo in un paese civile per cui al di la delle scelte personali la psicoterapia non solo è prevista come cura ma se ne ha anche diritto presso i centri asl e ospedali.

e molti psicofarmaci il paziente puo' ottenerli senza pagare.

in piu' se vuoi un porto d' armi devi anche sottoporti ad un colloquio con uno psicoterapeuta presso un centro asl.

quindi si puo' obbiettare quanto si vuole all' infinito ma resta li la psicoanalisi, non si muove.

fatevene una ragione.

Vedresti bene anche, chessò... i test psicoattitudinali per svolgere funzioni importanti?

Ti tranquillizzerebbe ad esempio sapere che uno per essere ammesso in magistratura deve superare un esame di valutazione di questo genere?

Era un argomento d'attualità di pochi anni fa, se ricordi.

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Vedresti bene anche, chessò... i test psicoattitudinali per svolgere funzioni importanti?

Ti tranquillizzerebbe ad esempio sapere che uno per essere ammesso in magistratura deve superare un esame di valutazione di questo genere?

Era un argomento d'attualità di pochi anni fa, se ricordi.

C'è una differenza abissale tra i test attitudinali di cui parli e la psicoanalisi, lo ammetterai. Secondo te qual è?

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ah, dimenticavo... Left, visto che ti vedo sulla via della consueta posizione "a priori", fammi almeno il favore di quotare da dove prendi le informazioni che intendi contraddire. Tipo, la presunta abolizione della psicoterapia ad esempio. Grazie in anticipo, so che lo farai, perchè non ho nessuna voglia di mettermi lì a smentirti tutte le volte che hai bisogno di un pretesto per le tue perorazioni. Divertiti, ma senza il mio aiuto, ari-grazie. ciaonine.gif

La "presunta abolizione della psicoterapia" mi è sfuggita. Dov'è che se ne parla...?

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C'è una differenza abissale tra i test attitudinali di cui parli e la psicoanalisi, lo ammetterai. Secondo te qual è?

Quella tra "prima" e "dopo".

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La "presunta abolizione della psicoterapia" mi è sfuggita. Dov'è che se ne parla...?

non ti è sfuggita, non c'è. Per questo ho scritto:

ah, dimenticavo... Left, visto che ti vedo sulla via della consueta posizione "a priori", fammi almeno il favore di quotare da dove prendi le informazioni che intendi contraddire. Tipo, la presunta abolizione della psicoterapia ad esempio. Grazie in anticipo, so che lo farai, perchè non ho nessuna voglia di mettermi lì a smentirti tutte le volte che hai bisogno di un pretesto per le tue perorazioni. Divertiti, ma senza il mio aiuto, ari-grazie. ciaonine.gif

perchè, appunto, non ho nessuna intenzione di dar seguito a speculazioni autoreferenziali e aprioristiche che possono servire come pezza d' appoggio ad altrettanti pretesti aprioristici e autoreferenziali.

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