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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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:Hmmmph:

cos'è quella faccina li? :(:

non ti arrabbiare con me anche tu che in questi giorni qualsiasi cosa scriva faccio incazzare qualcuno... :Worried:

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cos'è quella faccina li? :(:

non ti arrabbiare con me anche tu che in questi giorni qualsiasi cosa scriva faccio incazzare qualcuno... :Worried:

no è che sono d'accordo con te quando dici che è meglio lasciare i lavoro dell'analista all'analista....

Credo che tutte queste letture se mirate a capire le nostre terapie e soprattutto i nostri psi possono essere dannose...se poi sono per puro spirito d'apprendimento è un altro conto....ma ho la sensazione che non sia così per molte qui...

Ovviamente la mia faccina era scherzosa e questo solo un parere, poi ognuno è libero di leggere e dire ciò che gli pare....

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no è che sono d'accordo con te quando dici che è meglio lasciare i lavoro dell'analista all'analista....

Credo che tutte queste letture se mirate a capire le nostre terapie e soprattutto i nostri psi possono essere dannose...se poi sono per puro spirito d'apprendimento è un altro conto....ma ho la sensazione che non sia così per molte qui...

Ovviamente la mia faccina era scherzosa e questo solo un parere, poi ognuno è libero di leggere e dire ciò che gli pare....

vabbè dai lasciami portare un po' di acqua al mio mulino...intendo dire che spesso sono stati riportati testi sulla psicanalisi "ortodossa" nei quali io non mi ritrovavo minimamente...leggendo qui ho avuto la conferma che certi approcci "fisici" (non sessuali!!!) non sono un iniziativa "privata" di psicologi outsider...ma che c'è anche questo nell'ambito della psicoterapia!

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vabbè dai lasciami portare un po' di acqua al mio mulino...intendo dire che spesso sono stati riportati testi sulla psicanalisi "ortodossa" nei quali io non mi ritrovavo minimamente...leggendo qui ho avuto la conferma che certi approcci "fisici" (non sessuali!!!) non sono un iniziativa "privata" di psicologi outsider...ma che c'è anche questo nell'ambito della psicoterapia!

si io credo che questo sia giusto, però credo anche che noi da pazienti non possiamo sapere se i nostri psi poi sono così glaciali o siamo noi a percepirli così , se magari cambiano (sicuramente non completamente) atteggiamneto a seconda dei pazienti...D'altronde non sarebbe strano, anche noi non è che siamo sempre uguali con tutte le perosne con cui ci approcciamo, il rapporto terapeutico non credo che sfugga a questa differenziazione di persone e caratteri...

Per esempio io di fronte a uno psi che mi mette le mani nelle mutande sarei scappata anche se fosse in buona fede....e lilith invece è ancora lì...questo fa capire che gli approcci possono anche cambiare a seconda del tipo di paziente e della sua domanda rispetto alla terapia!!!

Ben venga che i freudiano non restino ancorati all'ortodossia e viceversa per altri psi, questo è garanzia di sensibilità che va al di fuori dei libri studiati...

L'improtante sono i risultati!!!!

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no, no le mani nelle mutande lasciamole perdere per carità! nel libro si parla di contatti non-sessuali...c'è anche un capitolo sugli "scivoloni" dei terapeuti...

io comunque ho chiesto a qualcuno che ne sa più di me...e visite psichiatriche di quel tipo non gli risultano proprio!!!!

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si io credo che questo sia giusto, però credo anche che noi da pazienti non possiamo sapere se i nostri psi poi sono così glaciali o siamo noi a percepirli così

del resto io mi sono confrontata con i vostri esempi rispetto al quale il mio psi risultava molto molto atipico...e non ho perso fiducia in lui per questo! ora, casualmente, ho scoperto che c'è tutto un dibattito sulla questione del contatto fisico...

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Quando si parla di approcci fisici all'interno di un contesto psicoterapeutico, non posso fare a meno di pensare allo shiatsu, a cui mi sono sottoposta un paio di volte ma che, probabilmente, non faceva al mio caso.

Da ignorante in materia, non posso dire quali affinità ci sono tra le due tecniche, però secondo me molte volte si intersecano, soprattutto nello shiatsu e possono essere usate contemporaneamente.

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del resto io mi sono confrontata con i vostri esempi rispetto al quale il mio psi risultava molto molto atipico...e non ho perso fiducia in lui per questo! ora, casualmente, ho scoperto che c'è tutto un dibattito sulla questione del contatto fisico...

Giustamente!!....Mi sono chiesta leggendo i vostri interventi perchè tutte andiamo cercando qua e là motivazioni, giustificazioni, spiegazioni....in fondo, forse, è più "sano" l'atteggiamento di Digi, la sua, fondamentalmente è una modalità DI FIDUCIA...Io stessa non smetto di farmi domande...forse, effettivamente, alcune modalità dei nostri psi non ci stanno del tutto bene, ed allora ci chiediamo se è un problema nostro, loro o della "scienza". Rispondendo a Zazà sotto "mentite spoglie" mi sono accorta proprio di aver citato la psicoterapia come una scienza NON ESATTA. Mi sono ricordata di aver letto da qualche parte che i successi dell'analisi ancora non si capiscono...sembra che derivino da una sorta di miscuglio tra capacità del terapeuta, empatia tra i due, setting, mediazioni varie, ecc ecc...allora in quest' ottica è dunque giusto farsi delle domande...ma poi mi dico: questi terapeuti non possono certo (credo per loro formazione e personalità) modificarsi a seconda delle nostre richieste...dunque allora che fare??? Cambiare psicoanalista...oppure certe risposte alle nostre domande servono solo a farci dire "AAAAAnvedi che non pretendevo troppo???"

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del resto io mi sono confrontata con i vostri esempi rispetto al quale il mio psi risultava molto molto atipico...e non ho perso fiducia in lui per questo! ora, casualmente, ho scoperto che c'è tutto un dibattito sulla questione del contatto fisico...

ma comunque ripeto non contesto nulla, dicevo solo il mio pensiero rispetto al dibattito approccio fisico si , approccio fisico no! (a parte l'approccio sessuale, ineffetti l'esempi odi lilit era un pò estremo ma era per far capire il mio punto di vista)!

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Giustamente!!....Mi sono chiesta leggendo i vostri interventi perchè tutte andiamo cercando qua e là motivazioni, giustificazioni, spiegazioni....in fondo, forse, è più "sano" l'atteggiamento di Digi, la sua, fondamentalmente è una modalità DI FIDUCIA...Io stessa non smetto di farmi domande...forse, effettivamente, alcune modalità dei nostri psi non ci stanno del tutto bene, ed allora ci chiediamo se è un problema nostro, loro o della "scienza". Rispondendo a Zazà sotto "mentite spoglie" mi sono accorta proprio di aver citato la psicoterapia come una scienza NON ESATTA. Mi sono ricordata di aver letto da qualche parte che i successi dell'analisi ancora non si capiscono...sembra che derivino da una sorta di miscuglio tra capacità del terapeuta, empatia tra i due, setting, mediazioni varie, ecc ecc...allora in quest' ottica è dunque giusto farsi delle domande...ma poi mi dico: questi terapeuti non possono certo (credo per loro formazione e personalità) modificarsi a seconda delle nostre richieste...dunque allora che fare??? Cambiare psicoanalista...oppure certe risposte alle nostre domande servono solo a farci dire "AAAAAnvedi che non pretendevo troppo???"

secondo me dipende solo dal paziente. lo senti se quella terapia ti sta muovendo qualcosa. e se una persona non si trova con un terapeuta troppo rigido ha anche il diritto di cambiare. mi viene in mente muchacha, che andò qualche mese da un gelido freudiano, per poi scappare a gambe levate... non è mica detto che la si imbrocchi al primo colpo (ne sai qualcosa anche tu mi pare...)

un altro estratto:

Orlandini (1984) osserva che in taluni casi i principi dell’astinenza e della neutralità dell’analista sono stati interpretati in modo così letterale e rigido da suggerire “una immagine inconscia dei confini come un filo dell’alta tensione che delimita un territorio e fulmina chi si avvicina”. Non è quindi il caso di lamentarsi o sorprendersi se molti pazienti abbandonano la terapia con analisti troppo preoccupati della purezza del setting, sentendosi da questi trascurati e trattati come cose…

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hai ragione priscilla, questo punto fondamentale l'avevo dimenticato (semplice dimenticanza o lapsus ? :Thinking: )

e questo non vale solo nei rapporti sentimentali, ma anche in quelli amicali

il rapporto medico-paziente, asettico e professionale senza alcun tipo di coinvolgimento sentimentale, senza nessun attaccamento o affetto io l'ho richiesto appena iniziata la terapia e ho combattuto tanto per evitare che i sentimenti entrassero nel rapporto, ma non c'è stato verso di tenerli fuori per cui, forte del detto "se non puoi combatterli, fatteli amici" adesso il mio affetto per la psi (e tutto quello che questo comporta <_<) è diventato parte integrante della mia terapia..... vediamo un po' che succede !!

diverso rispetto gli altri rapporti: qui nell'inizio è già implicita la fine....

....ed io sono troppo abbandonica!!...non mi fa star bene pensare che di dover subire un'altra "FINE"........."Stare a vedere quello che potrà succedere" mi sa tanto di R I S C H I O!!

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Giustamente!!....Mi sono chiesta leggendo i vostri interventi perchè tutte andiamo cercando qua e là motivazioni, giustificazioni, spiegazioni....in fondo, forse, è più "sano" l'atteggiamento di Digi, la sua, fondamentalmente è una modalità DI FIDUCIA...Io stessa non smetto di farmi domande...forse, effettivamente, alcune modalità dei nostri psi non ci stanno del tutto bene, ed allora ci chiediamo se è un problema nostro, loro o della "scienza". Rispondendo a Zazà sotto "mentite spoglie" mi sono accorta proprio di aver citato la psicoterapia come una scienza NON ESATTA. Mi sono ricordata di aver letto da qualche parte che i successi dell'analisi ancora non si capiscono...sembra che derivino da una sorta di miscuglio tra capacità del terapeuta, empatia tra i due, setting, mediazioni varie, ecc ecc...allora in quest' ottica è dunque giusto farsi delle domande...ma poi mi dico: questi terapeuti non possono certo (credo per loro formazione e personalità) modificarsi a seconda delle nostre richieste...dunque allora che fare??? Cambiare psicoanalista...oppure certe risposte alle nostre domande servono solo a farci dire "AAAAAnvedi che non pretendevo troppo???"

interessanti spunti priscilla...infatti io sono arrivata alla conclusione che la psicoterapia è una cosa per niente definibile, perchè ognuno ha il suo percorso e ognuno ...come dissi tempo fa ci sono troppi elementi che devono coincidere affinchè il paziente possa ottenere i famosi "risultati"..Per dirla con un esempio magario lo psi di juditta chea me tanto mi garba da ciò che lei mi racconta, magari fosse stato il mio psi non avrei ottenuto gli stessi risultati che ho ottenuto con la mia attuale, o forse li avrei ottenuti meglio o prima o più tardi...insomma, il fine ultimo è quello di andar lì e mettersi in discussione e con noi tutto quello che ci sta attorno, quindi quale miglior modo di cominciare a mettersi in discussione se non quello di cominciare dal nostro "adorato " psi?????

l'importante credo è poi parlare con loro e dire sempre tutto e non nacondersi dietro a questi dibattiti da forum....questo volevo dire prima...ma non era riferito a nessuna in particolare....

Una volta la mia psi mi disse che stavo attaccando tutto ciò che mi circondava....e come era vero!!! Lo faccio ancora adesso....e lei mi disse che era giusto che attaccassi anche lei, che lei era lì pronta ad accogliere qualsiasi critica....o contestazione che avessi voluto farle...e infatti ne approfittai per dirle qualcosa che non mi era andata a genio...

ecco la parte che mi è servita è stata proprio la possibilità di potermi ribellare...

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...e infatti ne approfittai per dirle qualcosa che non mi era andata a genio...

ecco la parte che mi è servita è stata proprio la possibilità di potermi ribellare...

io a giovanni ho dato dello sstronzo...

e il bello è che lui ne è stato entusiasta! :blink:

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secondo me dipende solo dal paziente. lo senti se quella terapia ti sta muovendo qualcosa. e se una persona non si trova con un terapeuta troppo rigido ha anche il diritto di cambiare. mi viene in mente muchacha, che andò qualche mese da un gelido freudiano, per poi scappare a gambe levate... non è mica detto che la si imbrocchi al primo colpo (ne sai qualcosa anche tu mi pare...)

Sì, certo,ma mi vien anche da dire: QUANTO è LECITO TENTARE DI FORZARE LA MANO AL PROPRIO PSICOANALISTA??

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Hai ragione, Digi, mi hai in parte risposto....se poi le richieste vengono però intese come "bisogni patologici" da psicoanalisti poco elastici?...ad esempio, a me sta un pò sulle palle la stretta di mano iniziale e finale...un saluto troppo distaccato, preferirei solo un saluto verbale....e gliel ho detto ma lui continua a tendermi la mano...poi la storia del LEI...può anche darsi che poi abbia ragione lui,io sono la "patologica"...così però vado in palla......

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Hai ragione, Digi, mi hai in parte risposto....se poi le richieste vengono però intese come "bisogni patologici" da psicoanalisti poco elastici?...ad esempio, a me sta un pò sulle palle la stretta di mano iniziale e finale...un saluto troppo distaccato, preferirei solo un saluto verbale....e gliel ho detto ma lui continua a tendermi la mano...poi la storia del LEI...può anche darsi che poi abbia ragione lui,io sono la "patologica"...così però vado in palla......

Infatti il punto è quanto poi è giusto o no accontentare le nostre richieste di modifica del setting da loro impostato...tutto sta sempre in quanto noi siamo disposti a sacrificare certe cose rispetto ad altre e quanto loro possono e sono disposti a venirci incontro...l'insieme di tutti questi elementi determina i rapporti buoni, non buoni,ottimi, andabili con i nostri psi...insomma esattamente come ogni altro rapporto...ci sono i lati buoni e quelli negativi, l'importante è che ci sia una buoan media!!! ^_^

Magari sto dicendo tutte queste cose per non ammettere che vorrei qualcosa di diverso dalla mia psi, chi lo sa!!! :Talking Ear Off: Negazione???? tutto è possibile!!! :icon_rolleyes:

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Forzare la mano all'analista no...lui ha un metodo in cui crede, se il metodo non ci soddisfa è il caso di cambiare. Il vero problema è costituito dal fatto che ognuno di noi, all'interno dei propri problemi, è abituato a un determinato tipo d'approccio...a chi sta bene la freddezza e il distacco, a chi sta bene il coinvolgimento emotivo. Esiste una regola? Qualcuno ha detto poco fa che Freud non era poi così freudiano nell'approccio terapeutico...è poi possibile delineare un rapporto GIUSTO analista-analizzato, giusto per metodologia, soprattutto per il modo di mantenere le distanze (o non mantenerle affatto)?

Può essere messo in discussione il ruolo di non coinvolgimento personale, l'asetticità dell'analista? (Invitato a tener fuori dall'analisi la sua vita, i suoi problemi, soprattutto QUEI LATI DEL VISSUTO CHE POTREBBERO AVVICINARLO ALL'ANALIZZATO...).

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Sì, certo,ma mi vien anche da dire: QUANTO è LECITO TENTARE DI FORZARE LA MANO AL PROPRIO PSICOANALISTA??

secondo me è lecito fare tutto ciò che ti senti di fare. anche cercare di forzare la mano.

lui reagirà al tuo tentativo in base al suo orientamento, alla sua elasticità, ai tuoi bisogni...

tu devi essere spontanea.

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si anche io quoto turbo e anche juditta....infatti il lato buono e poi anche quello che ci aiuta è che lì dentro noi ci possiamo permettere (quasi) tutto...semmai è lo psi che deve preoccuparsi di essere sempre all'altezza!!!!!! :p:

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piccola riflessione. quello che secondo me può "ostacolare" ,intralciare, complicare la terapia non è tanto il leggere libri (che poi io di solito evito ma è una scelta mia) o condividere esperienze e riflessioni...piuttosto è lo sfogare qui una parte di rabbia, di frustrazione, che andrebbe buttata nella terapia durante le sedute.

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piccola riflessione. quello che secondo me può "ostacolare" ,intralciare, complicare la terapia non è tanto il leggere libri (che poi io di solito evito ma è una scelta mia) o condividere esperienze e riflessioni...piuttosto è lo sfogare qui una parte di rabbia, di frustrazione, che andrebbe buttata nella terapia durante le sedute.

si ma infatti io credo che il problema sia usare il forum come valvola di sfogo, non solo di rabbia ma in generale di quei sentimenti che ci è dfficile comunicare agli psi...può anche succedere che leggere libri o confrontarsi su un forum produca l'effetto contrario, cioè stimolare a parlarne con gli psi..è tutto molto personale!!! Ad esempio elli che ha preferito staccare perchè si sentiva influenzata e io credo che ha fatto bene!!!

Io leggo dei libri di psicologia ma non per fare confronti con il metodo d'analisi adottato dalla mia psi, l'ho fatto in passato ma adesso non più...diciamo che questo argomenti mi ha sempre affascinato ma ho ben capito che fare terapia non ha niente a che vedere con i libri teorici, molto meglio è un libro autobiografico su persone che hanno fatto analisi ad esempio...o appunto confrontarsi su un forum!!!!

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OTciao zazàriella..OT

io non ho nulla da dichiarare oggi...razzolo nei meandri neanche troppo profondi della mia capoccia e

resto pur sempre autistica ed evitante, non c'è rimedio

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OTciao zazàriella..OT

OT ciao euridiceeeee :ola (2):

IT fai attenzione a Peynet.....tempo fa ho scritto proprio qui qualcosa al riguardo, ciao ciao

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