nomemodificato 0 Share Inserita: 26 luglio 2009 Comunque dai quindic'anni in su a noi genitori i figli ci fanno cascare le braccia comunque. Un'abulìa terrificante..a volte. Ma per tutto. Provate a proporre anche una vacanza. Vi risponderanno picche. So che non c'entra col topic, ma c'è un'età in cui sembrano non aver voglia di nulla, a meno che non gli squilli il cellulare. Hanno voglia solo di ciabattare qua e là, dormire fino a mezzogiorno e fare spallucce e sbuffi vari. Sono l'anticamera dei nè-nè. Sono i no-no. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tex- 0 Share Inserita: 26 luglio 2009 cmq, se i figli fanno il loro dovere ,sono educati , aiutano in casa ,vanno bene a scuola nn vedo nessun problema a soddisfare le loro esigenze. ad una certa eta' ce' sempre il quid pro quo e mantenere le promesse e' essenziale nel loro sviluppo mentale. almeno cosi' ho sempre fatto io con i miei ragazzi che adesso sono indipendenti da me . Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 26 luglio 2009 E' molto bello quello che dici: mantenere le promesse. Farne di mantenibili, anche. Essere chiari, limpidi. Mi piace, l'educazione dei figli è un campo di prova strepitoso, per un adulto. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tex- 0 Share Inserita: 26 luglio 2009 secondo me e' imperativo me lo insegna tantissimi anni d'esperienza con i suoi pro e contro. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 26 luglio 2009 E' un banco strepitoso, ma difficile. Chi ha avuto molta libertà da ragazza, come me, e tende a darla, si trova spesso nei dubbi. Io non avevo divieti, e a volte mi pare che la mia pulzella li richieda, invece. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tex- 0 Share Inserita: 26 luglio 2009 io invece sono stato libero dall'eta' di 14 anni e sapevo cosa si va' incontro nella vita. ho dato tanta liberta' ai miei ragazzi ma solo dopo essere stato convinto della loro maturita'. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 27 luglio 2009 Io non avevo divieti, e a volte mi pare che la mia pulzella li richieda, invece. Interessante... Ad esempio? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 Sì, in questo senso: vuole essere seguita, o per lo meno ho avuto l'impressione, anche se lei è una ragazzina molto autonoma e riservata per quanto riguarda i suoi problemi e pensieri. Si risente o si meraviglia se i genitori non si preoccupano di dov'è o con chi è. Se gli fai il bellissimo discorso " io ho piena fiducia in te", non è mica soddisfatta Poi c'è un altro discorso, ma ora vado un po' a ruota libera. Non è che non avevamo divieti, non ce ne fregava nulla dei divieti, era un divertimento averli. Mia madre imparò suo malgrado a dormire e a svegliarsi un minuto alle tre del mattino per controllare il nostro rientro.( eravamo tre) Lo imparò suo malgrado, perchè alle litigate gli dicemmo smetti di fare tanto casino. A quell'età, 16 anni, noi avevamo il gusto di trasgredire, si era sempre fuori di casa, perchè a casa di nostro non c'era niente. Ora hanno casa a disposizione, telefoni, messenger, scaricano film, e sky,e l'x-box e l'ADSL, e qui,e là, e che fanno? Sto qui e vegeto.Chi me lo fa fare di allontanarmi? A volte noi genitori ci ritroviamo a dire ai nostri ragazzi: "ma vai, vai, fai" gli diamo le pedate nel sedere per smuoverli. Se ne parlava stamani guarda. Che differenza...uno scarto generazionale notevole. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
datango 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 (modificato) Per chi vuole approfondire questo argomento, che secondo me ha molto a che fare con il nichilismo, c'è una lettura interessante che vi consiglio: L'ospite inquietante p.s.: Ho corretto cio avevo scritto in preda alla dislessia del lunedì Modificato: 27 luglio 2009 da datango Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 27 luglio 2009 Sì, in questo senso: vuole essere seguita, o per lo meno ho avuto l'impressione, anche se lei è una ragazzina molto autonoma e riservata per quanto riguarda i suoi problemi e pensieri. Si risente o si meraviglia se i genitori non si preoccupano di dov'è o con chi è. Se gli fai il bellissimo discorso " io ho piena fiducia in te", non è mica soddisfatta Poi c'è un altro discorso, ma ora vado un po' a ruota libera. Non è che non avevamo divieti, non ce ne fregava nulla dei divieti, era un divertimento averli. Mia madre imparò suo malgrado a dormire e a svegliarsi un minuto alle tre del mattino per controllare il nostro rientro.( eravamo tre) Lo imparò suo malgrado, perchè alle litigate gli dicemmo smetti di fare tanto casino. A quell'età, 16 anni, noi avevamo il gusto di trasgredire, si era sempre fuori di casa, perchè a casa di nostro non c'era niente. Ora hanno casa a disposizione, telefoni, messenger, scaricano film, e sky,e l'x-box e l'ADSL, e qui,e là, e che fanno? Sto qui e vegeto.Chi me lo fa fare di allontanarmi? A volte noi genitori ci ritroviamo a dire ai nostri ragazzi: "ma vai, vai, fai" gli diamo le pedate nel sedere per smuoverli. Se ne parlava stamani guarda. Che differenza...uno scarto generazionale notevole. Da come la racconti, sembra quasi che stiano richiamandovi all'ordine. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 E' così. Solo che come singole famiglie, è difficile offrire un modello al di fuori di quello che siamo. E se quello che siamo, è visto come poco attraente, boh? Soprattutto, non si sa se vedono la fatica per arrivare dove siamo, ( a zero)affrontando magari una scuola più difficile, che bocciava. Poi sai, non siamo tutti uguali.. si va da una relativa tranquillità familiare, intesa più in senso affettivo che economico, a delle situazioni instabili..per esempio bimbi che convivono col marito della mamma, o con la moglie di babbo.. a volte c'è poca fiducia nella famiglia, intesa come unione di due persone Certe volte ho la sensazione che non siamo riusciti a instillare l'orgoglio, inteso come voglia di dimostrare che si vale qualcosa, non agli altri, ma a se stessi.. Boh, poi è un argomento così complesso.. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 27 luglio 2009 Ma l'orgoglio non è una cosa che si instilla, è una cosa che si tira fuori. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 Ma l'orgoglio non è una cosa che si instilla, è una cosa che si tira fuori. è una cosa che si tira fuori se qualcuno ci ha insegnato a farlo... non si nasce mica imparati!!! comunque è sempre una mia opinione... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nomemodificato 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 Generazioni di insegnanti hanno tentato di instillarlo.. ( Provengo da una famiglia di insegnanti ) " Sei un ragazzo intelligente, ma se studiassi, dico, dove potresti arrivare..." Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 27 luglio 2009 La formula magica è "Ha le capacità ma non si applica" (ho fatto un ventennio abbondante di scuole... ). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 io non parlavo dell'orgoglio 'scolastico', parlavo dell'orgoglio in generale... l'orgoglio si tira fuori quando si pensa di valere più di quello che ci considerano gli altri o di poter fare di più rispetto a quello che abbiamo fatto. La scuola è un discorso a se'... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 27 luglio 2009 io non parlavo dell'orgoglio 'scolastico', parlavo dell'orgoglio in generale... l'orgoglio si tira fuori quando si pensa di valere più di quello che ci considerano gli altri o di poter fare di più rispetto a quello che abbiamo fatto. Beh, se qualcuno ti dice " Sei un ragazzo intelligente, ma se studiassi, dico, dove potresti arrivare..." è proprio a dimostrare di valere qualcosa in più o di poter fare di più che ti sprona, no? (Non ti insegna niente, però ti sprona). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 27 luglio 2009 Torniamo a parlare dell'altro dei due "né", cioè il lavoro? Qualcuno di voi conosce la figura del "capitano foraggioso"? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zazà 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 La formula magica è "Ha le capacità ma non si applica" (ho fatto un ventennio abbondante di scuole... ). Beh, se qualcuno ti dice " Sei un ragazzo intelligente, ma se studiassi, dico, dove potresti arrivare..." è proprio a dimostrare di valere qualcosa in più o di poter fare di più che ti sprona, no? (Non ti insegna niente, però ti sprona). Io ho sempre pensato che la formula magica fosse una frase jolly quando l'insegnante non sapeva che dire. Me l'hanno sempre detta e non mi ha spronato perchè non ci credevo. Forse erano sinceri quando lo dicevano, oggi non saprei dirlo, forse ero resa sorda dalla mancanza di stima in me stessa. Quindi credo di capire bene cosa intende Stanca, a me nessuno l'ha insegnato semmai il contrario. Ma non credo che sia solo questo il problema dei nè-nè. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
zazà 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 Qualcuno di voi conosce la figura del "capitano foraggioso"? Non lo conosco, ma sembra un grande imbroglione. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 27 luglio 2009 Non lo conosco, ma sembra un grande imbroglione. Punti di vista... secondo me si, è un grande imbroglione, ma dal punto di vista suo e dei suoi sottoposti è probabile che venga visto come uno che si assume le sue responsabilità. E' una figura molto diffusa, in tante sfere. E' quel genere di "capitano", cioè di persona che ricopre un qualche ruolo di responsabilità, che sostituisce le responsabilità proprie del suo ruolo con il foraggiamento della ciurma, o di parte di essa. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 Io ho sempre pensato che la formula magica fosse una frase jolly quando l'insegnante non sapeva che dire. Me l'hanno sempre detta e non mi ha spronato perchè non ci credevo. Forse erano sinceri quando lo dicevano, oggi non saprei dirlo, forse ero resa sorda dalla mancanza di stima in me stessa. Quindi credo di capire bene cosa intende Stanca, a me nessuno l'ha insegnato semmai il contrario. Ma non credo che sia solo questo il problema dei nè-nè. era proprio quello che intendevo io... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 Punti di vista... secondo me si, è un grande imbroglione, ma dal punto di vista suo e dei suoi sottoposti è probabile che venga visto come uno che si assume le sue responsabilità. E' una figura molto diffusa, in tante sfere. E' quel genere di "capitano", cioè di persona che ricopre un qualche ruolo di responsabilità, che sostituisce le responsabilità proprie del suo ruolo con il foraggiamento della ciurma, o di parte di essa. ok... credo di avere il capitano foraggioso tutti giorni davanti agli occhi!!! il tipo mi è ben noto!!! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 27 luglio 2009 ok... credo di avere il capitano foraggioso tutti giorni davanti agli occhi!!! il tipo mi è ben noto!!! Oh, che cu.lo che c'abbiamo! Ne abbiamo giusto giusto uno da usare come cavia! Sono così rari... Guarda la ciurma, tu che puoi... che atteggiamenti assume? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stancadiguerra 0 Share Inserita: 27 luglio 2009 la ciurma è strana... quando gira le spalle gliene dice di tutti i colori ma poi fa tutto quello che dice... non per servilismo, ma perchè ci sa fare, sa chiedere, sa ottenere... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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