datango

:abb

Ciao Lorella, io ho fatto una terapia proprio al fine di riconoscere i miei confini personali e non farli oltepassare dagli altri senza il mio permesso.... :chair...se voi ne parliamo!!

Benvenuta :star

Hai un bel labirinto......... Benvenuto :D

Benvenuta! :D

Ciao Digi, come dice Summer facendo uscire quello che ha sedimentato in noi per anni può avere diverse forme allo stato attuale. Tu l'hai raccontato a tuo marito perchè ti sei sentita appoggiata da lui in quel momento aveva una forma, ora che l'hai raccontato qui ti sei sentita appogiata da noi, pensi abbia la stessa forma o il tempo l'ha modificato? :?: . Io non ho subito violenze sessuali, ho subito violenze fisiche e morali da parte di mio padre che mi aggrediva e da parte di mia madre che mi iperproteggeva. Loro vedevano in me una persona debole, forse vedevano quella parte di loro che avevano allontanato "la loro debolezza" , ti racconto un episodio (uno dei tanti): durante un litigio con mio fratello gli ho detto schernendolo "mi fai una pippa" nel senso romano non mi fai paura, sfortunatamente questa frase è stata colta da mio padre come un esortazione omosessuale (in lui latente) e ha pensato bene di ricacciarmela in gola dandomi un pugno in faccia. Dopo il trattamento dei miei genitori, la mia vita si è svolta più o meno così: io ero il timido e introverso, e ognuno poteva dire e fare di me quello che più o meno voleva. Ho fatto una terapia per non far invadere il mio spazio personale, quando mi sento aggredito o manipolato in qualsiasi modo, il mio stomaco mi lancia delle fitte, reagisco uso la possibilità che ho di comunicare la mia presenza parlando con loro e il confine che hanno attraversato si rende visibile all'occhio dell'aggressore e fanno un passo indietro, il mal di stomaco passa. Credo di aver in parte recuperato quello che anni di soprusi ingoiati era stato allontanato da me, quando sono in situazioni in cui avverto la possibile aggressione, non tento più di fuggire ora fugge chi non ha la possibilità di avere un confronto civile con me. La mia attuale compagna, mi ha raccontato che ha subito un aggressione, una sera mentre tornava da un locale, un uomo ha tentato di violentarla mentre stava rientrando in macchina; è riuscita a divincolarsi e a scappare.... Lei è riuscita a fuggire, ora soffre di ipertensione e ogni piccola cosa la fa saltare di paura. Le sono accanto crecando di farle riconoscere che il mondo è fatto da persone che non hanno niente a che vedere con la nostra natura, ma è fatto anche di cose per cui vale la pena non fuggire. Un abbraccio Daniele

Ciao rossovulcano, benvenuta e bel avatar che simboleggia per te la farfalla?? :?:

diventare adulti....è una convinzione, ciascuno ha la sua. secondo me la più grande sapienza è data dalla mancanza di coscienza, quindi i bambini sono più grandi di noi, noi ci avviamo più o meno lentamente alla morte Chi si avvicina meno lentamente alla morte è colui che rinchiude la sua energia fino a farla cessare. Altri se ne accorgono prima e lentamente si avviano, partecipando alla grande danza della vita, alla morte, in tutte e due i casi non c'è un meglio e un peggio...secondo me.

strano che a volte teniamo più al nostro cancro che alla sua cura :shock:

Uelaaa Mio, focoso come i tuoi quadri :D , però Arancia Meccanica è un film che Kubrik ha fatto proprio per questo, la violenza non può essere riconosciuta tramite un altra violenza, ma come dici tu con la libertà data dalla verità, e la libertà deve essere avvertita non minacciata. Non credi?

Già egoista :? ; credo che lo sarei stato non interessandomi al suo malessere Digi, ma questa magari è una mia convinzione, magari per non sentire di essere stato forse inutile. Fatto sta che quando hai paranoie nei confronti della tua compagna, secondo il mio parere è meglio che fai marcia indietro dall'essere Lancillotto che salva la principessa dal drago, perchè magari quel drago adesso è nella tua testa. Si Digi il mondo è fatto anche da tante persone che perpretano abusi di varia natura, che limitano la liberta di essere, che nonstante il nostro puntare il dito continuano ad esistere. Forse andrebbero presi ed educati alla vita e alla libertà prima, forse siamo noi stessi è creare la situazione per cui ci sia qualcuno su cui puntare il dito. Forse non ho voglia di giudicare il padre della ragazza di Alessio, forse avrei solo voglia di parlargli per riconoscere in lui quello che sento come una violazione di libertà, avrei il coraggio di farlo questo sai Digi.

Ciao Alessio come stai tu? ti ha raccontato lei l'esperienza di sua spontanea volontà?; ti domando questo perchè leggendo quello che stai passando, ha risuonato in me una mia esperienza, fatta all'eta di 28 anni (ora ne ho 34) con una ragazza di 19, te la racconto magari trovi qualche spunto che se vuoi possiamo approfondire insieme. Stavo con lei da tre mesi, tutto bello e lei molto affettuosa, una sera nell'incontrarmi con mio fratello e i miei amici (tra cui c'erà la sorella di lei) ho avvertito in lei un forte disagio. In un altra occasione in cui eravamo ad un ristorante ed eravamo seduti vicino a persone sconosciute (più grandi di noi) lei si è trovata molto a suo agio e si è subito dimostrata aperta verso di loro. Sapevo di lei, che usciva da una storia con un ragazzo che la maltrattava e con il quale condivideva un interesse, la droga. Saranno stati questi episodi o i preconcetti che aveveo verso il suo passato, fatto stà che un giorno ho avuto una sensazione spiacevole, ho sentito che lei stava nascondendo qualcosa e che con me fingeva serenità. Io penso che a volte è meglio l'ignoranza.... Un giorno ero scosso, la sono andata a prendere a casa a sua insaputa, avevo la sensazione paranoica che nella casa ci fosse anche il suo ex e lei stava insieme a lui nell'atto di drogarsi, lei è uscita e siamo andati a fare un giro in macchina. Ho messo subito in chiaro che avvertivo in lei un qualcosa che mi faceva stare male e lei mi confido questo...a 15 anni, tramite l'amicizia una compagna di scuola, conobbe degli uomini sui trentanni, affascinata dall'esperienza di entrare in contatto con il mondo degli "adulti", acconsenti ad andare con loro e la sua amica nella loro bella villa . :!: Ok qui chi ha lo stomaco debole sarebbe bene non continui. :!: Una volta arrivati nella villa, questi ragazzi gli proposero di annusare una polvere che rende più "fighi" degli altri, la cocaina; dopo averla sniffata, lei mi racconto tra le lacrime, che hanno cominciato a giocare con lei e la sua "amica", nel senso che le hanno stuprate in ogni maniera. :shock: Questa cosa è continuata per tanto tempo, anche con altri amici di questi "amici". Lei poi si è fidanzata con un rappresentante della forza pubblica, che le forniva la droga (quel fidanzato di cui ho parlato sopra) e che un bel giorno duranta una scampagnata in toscana, in una villa di un amico di lui, ha pensato bene di farla andare a letto con il padrone di casa per sdebitarsi della sua accoglienza......... :shock: Tutto questo che mi aveva detto non l'aveva mai confessato a nessuno, aveva cercato di renderlo nella sua mente un ricordo, una cosa non così brutta da vivere. La mia convinzione era che lei continuava con il dorgarsi e magari aveva preso anche a spacciare, nel momento in cui ho sentito tutto questo, ho avuto credo un esaurimento nervoso, la notte seguente non ho dormito ed ero in preda alla paranoia che tutto questo poteva in qualche modo colpire me o la mia famiglia. Il giorno dopo l'ho chiamata e le ho detto che non potevo più stare con lei , prima e dopo mi sono consultato con tante persone per cercare una soluzione per "salvarla" della sua vita, quello che mi è stato ripetuto più volte è che se lei non riconosceva la sua situazione io potevo ben poco. Adesso la incontro ogni tanto quando, vado a ballare, lei lavora come cameriera ai tavoli, cerco di starle vicino per farle sentire che non la rifiuto come persona, non so se possa essere utile a lei quanto a me. La tua storia è diversa e forse la compassione che provo non è del tutto giustificata, però ti consiglio di parlane, parlane con me, parlane con le persone del forum, parlane con la polizia, parlane con psicologi, parlane con i tuoi familiari. Ti consiglio anche un altra cosa, prova a ritrovare la serenità e non farti confondere dai mille pensieri che ti balenano nella testa, cerca di respirare e prova a considerare che come ogni cosa ha un inizio, avrà anche una fine. Un abbraccio Daniele

Caro Mio, non hai bisogno di scusarti, .... eppoi hai fatto dei quadri proprio belli , bella l'arte è un po inutile e un po indispensabile, io faccio acqerelli da un paio di anni, quando dipingo e sono ispirato a farlo entro in una dimensione in cui mi fondo con il foglio, forse raggiungendo questa dimensione nel quotidiano ci fonderemo con il tutto, secondo te sarebbe possibile?

Be no :roll: !, non essenzialmente, io intendo il tutto, come un qualcosa di infinito, credo non sia definibile perchè cambia sempre, una infinitesima parte di questo tutto siamo noi. Come un grande grande cane, su cui noi pulci ci attachiamo e facciamo il nostro per farlo grattare, il cane senza di noi credo camperebbe lo stesso, quindi siamo utili, magari grattandosi mette in moto un qualche meccanismo. Questa riflessione mi da lo spunto per riflettere che ha volte pensiamo di essere indispensabili o che qualcosa ci è indispensabile per la vita...perlappunto lo pensiamo....

grazie..... :oops: rispetto comunque la mia parte femminile che può essere rappresentata dalla farfalla :D

Credo che volersi far rappresentare da una farfalla come avatar, possa essere possibile anche ad un uomo, per me simboleggia il cambiamento e la leggiadria nell'affrontare la vita

Ciao Mio, oggi ho fatto una riflessione in base a questo tema, ed è la seguente: noi siamo, volenti o nolenti, consapevoli o inconsapevoli, parte del cambiamento del tutto. Che ne pensi??

A tex, ma fa un po come te pare ; credo però che sia utile portare avanti la conversazione, evitando di trarre conclusioni che limitino la comprensione di quello che riguarda l'argomento proposto, non credi?

Rispondendo a Tex e S@ra se voi amate sentirvi puliti facendovi la doccia ogni giorno, buon per voi , però annusare qualcosa e giudicare se puzza o profuma, credo sia questione di punti di vista, come tante altre cose che non sto ad elencare. Il risultato della ricerca condotta in Inghilterra è comunque interessante, e dovrebbe darci spunti su cui riflettere. Io non ho conoscenze mediche nel campo del epidermide,quindi non stò a giudicare quante doccie al giorno possiamo fare, o quali e quanti saponi adoperare per mantenere questo famoso PH allo stato ottimale, (uff che stress ) , secondo me l'importante è accettare che noi nella realta puzziamo/odoriamo di essere umano in maniera naturale.

Ciao Ugo, io non sono un esperto di sogni, però qualcosa l'ho letta (la danza della realta - di Alejandro Jodorowsky) e ne ho anche parlato con il mio terapista. I sogni che fai, credo siano un messaggio che proviene dal tuo io profondo, a me capitano sogni che definiscono lucidi, ovvero sogni che sembrano reali e nei quali puoi interagire. Ne ho scritto uno sul forum http://www.psiconline.it/forum/viewtopic.p...t=4642&start=45 se ti va puoi descrivermi quello che sogni e come riesci ad interagire in essi?

Quoto giovanni e il suo modo di vedere la depressione, e aggiungo che con la depressione si ottengono spesso più attenzione e vantaggi, che dal non essere depressi. Aggiungo anche che adesso, nel momento in cui mi sento a contatto con la vita reale come mai ero stato prima, ho spesso la gastrite , però so che anche questo dolore come è iniziato in qualche modo finirà

Digi ieri sono andato all'uni ammazza quanti regazzetti vestiti straaaani . Ho chiesto per l'esame di ammissione, mi hanno detto che più che n esame è un test psicoattitudinale, 28€ euri da versare a luglio quando esce il bando e i primi di settembre ci sta l'esame. Se po' fa :!:

Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrot

Ciao Alessandro, credo che luridume e sporcizia migliorino l'umore, pensa a quando facciamo un peto, in compagnia scatta l'ilarità da soli (almeno io si) ci crogioliamo nel sentirne l'odore di cio che abbiamo prodotto :shock: . Io credo che sia relativa al sentire meglio i propri confini personale, nonchè quelli delgi altri, ci aiuta a rendere più reale quello che è, l'olfatto fa la sua parte. Che te ne pare della mia fetida teoria :?: :D . Strano è che lo studio l'abbiano fatto gli Inglesi , forse da troppi additati come persone allergiche al sapone :twisted:

Anche il mio :shock: