datango

Secondo me Mio, è perchè esiste la convinzione di essere sorretti da una corazza, nel momento in cui accogliamo un messaggio sia che provenga dalla nostra essenza sia che provenga da una fonte esterna, abbiamo paura che possa minare la stabilità di quella corazza e di conseguenza di quello che crediamo di essere. Nel momento in cui realizziamo che tutto questo sforzo che produciamo nel voler mantenere intatta la corazza è inutile, ci sarà una vera apertura al nuovo.

Per essere di un altro pianeta scrivi bene in italiano, per la capacità di comprensione della lettura, secondo me devi ancora lavorarci un poco :down . Grazie per il consiglio, valuterò la possibilità di farlo nuovamente. Confermo che secondo me sei sul sito giusto, accorgitene. Salut :ciao

ag|gres|si|vi|tà s.f.inv. CO 1a l’essere aggressivo, tendenza ad aggredire: l’a. di un animale 1b estens., desiderio o tendenza all’autoaffermazione: un lavoro che richiede a.; il suo gioco mostra notevole a. 2 TS psic., etol., impulso che provoca comportamenti minacciosi o violenti 3 TS sport, nel pugilato: capacità di effettuare attacchi efficaci 4 TS med., capacità di invasione di un microrganismo in rapporto ai poteri difensivi dell’ospite. Per fortuna l'evoluzione umana ci ha donato la capacita di riconoscerla.

Sei di Roma Ste?, sei vuoi ci possiamo incontrare e parlare a quattrocchi , così mettiamo anche il contraddittorio fisico in mezzo, potrebbe aiutare a non essere sadici oltre a comprendere che la persona che hai difronte non è li per convincerti di qualcosa, ma è li per parlare di qualcosa, è li per condividere esperienze, e li per esserti amica. Non esistono esperienze giuste o sbagliate, secondo me esiste semplicemente l'esperienza, questa confrontandola nella relazione aiuta a comprendere se siamo imprigionati dalle nostre convinzioni, prigione che limita la nostra liberta di essere. P.s.: Sai Ste la cosa più ironica è che ti chiami come un mio fratello con cui non riesco a stabilire un dialogo. :abb

ciao mio, ti risponderò faxandoti l'UNICO 2007? :wink:

Cari Tex e Templare, dato che siamo su un forum di psicologia, io credo siamo qui per parlare delle dinamiche psicologiche. Se voi volete parlare di cose che per me esulano da questo contesto, anche in maniera aggressiva, cercando di annichilire il prossimo(parlo di Tex e Mr. terza persona STE), per continuare ad alimentare la vostra convinzione, siete liberi di farlo. Io daltronde sono libero di non rispondervi. Vi lascio con una domanda, provate felicità o gratificazione nel giudicare gli altri? P.S. Si secondo me siete nel sito giusto, anche se credo non ve ne siete ancora accorti.

CiaO fauno, dato che colgo in te un' ansia ecologica, ti consiglio di vederti il DVD "una scomoda verità" uscito da poco, il messaggio che trasmette il film è il seguente: non ci sarà un problema idrico in futuro anzi ci sarà acqua in abbondanza :riso (è isterico il riso), grazie all'effetto serra provocato da un immissione di quantita eccessive di anidride carbonica nell'atomosfera (chi la produce :roll: ? ahhh noi mi pare :twisted: ) capiterà che ....opla!! :sole scioglimento dei poli (nord e sud) tipo calippo al sole, da cui acqua molto alta a Venezia, blocco della corrente del golfo, nuova era glaciale :shock: (qual'è la 4° 5° bohh) Dopo averlo visto è probabile ti verrà in mente di andare a lavorare (se lavori) a piedi anche se dista 20 km. Buona passeggiata.... :riso :green

Tex, perchè pensi di essere spaventoso :shock: ?

Cara Templare, io parlo proprio di questo, del fatto che per sentirsi felici bisogna guardare nel portafogli e vedere se ti puoi permettere una pizza (questo è un eufemismo naturalmente, perche le nostre necessità sono spesso più costose). Quello che ti vorrei chiedere e questo: perchè ti sei ritrovata a pensare che un precario non ha la possibilità di essere felice?. Di quale scala di valori vuoi parlare? di quella di questo sig. Maslov o di quella che la società odierna, con i suoi insegnamenti manopolativi ha creato nella tua mente? Non credi che la tua situazione attuale è così perchè hai condotto una vita che ti ha portato fino a questo punto? Nel momento in cui facevi delle scelte, in quel momento pensavi fossero giuste o le hai prese perchè condizionata da agenti esterni? Secondo me andare troppo lontano con i discorsi sulla società attuale, (adesso sono crudo) ci serve per spararci il solito filmetto che è colpa degli altri. Secondo me il più grande e anomalo conflitto è decisamenten più vicino, sta nella nostra mente ed è contro le nostre convinzioni. cosa ne pensate a riguardo? (in questo momento mi rivolgo anche a TEX lamericano) La convinzione che un uomo non possa avere come simbolo una farfalla credo in te ora sia sfumata . Per me la farfalla è simbolo di volonta di cambiamento (hai visto "il silenzio degli innocenti" :shock: ) e della necessità di aria salubre per campare :D (le farfalle volano solo dove non c'e troppa anidride carbonica) Un abbraccio mascolino Templ

Ciao Faffy, io penso che non hai commesso sbagli, non hai semplicemente espresso quello che pensavi su un diaro. Se questa persona legge il tuo diario personale, magari è lei a fare qualcosa di poco educato, non credi?

Grazie a te per i tuoi spunti su cui riflettere. :abb

Be si Kali, il discorso secondo me (oltre alla presenza di una tua reale volontà come chiede Verbena) è che dovresti realizzare che lo psicologo è li per te, per appoggiarti e contenere quello che la tua mente non riesce a delineare. Non si tratta di coraggio, dire quello che è il tuo pensiero è semplicemente utile a conoscerne la sua natura e la sua verità. Puoi continuare a vivere ugualmente se non lo esprimi credo....anche se credo con meno consapevolezza delle tue possibilità.... Che ne pensi?

Ciao dea ; Perchè non gli chiedi anche se ti indirizza verso una terapeuta donna, magari con lei hai meno resistenze. Comunque anche io ho provato resistenze quando ho fatto le prime sedute, questo perchè mi era stato consigliato dalla mia ex (psicologa anche lei, ) e avevo paura che raccontando a lui le mie ombre, le avrebbe poi trasferite a lei (al momento eravamo ancora insieme ) Fortunatamente ho incontrato un terapeuta per me valido (esistono anche quelli che per te non lo sono), ora mi sento libero di sfruttare appieno la possibilità che ho di appoggiarmi a lui e riconoscere le mie ombre.

Se non hai capito quello che ho scritto non è solo un mio problema Templare, io provero a spiegarmi meglio :oops: , a te consiglio di provare a leggere più attentamente vuoi? Secondo me non faceva a cazzotti perchè: in India ero convinto (come ho scritto nel tread) che "andare al mare a fare windsurf' date=' eppoi la sera al ristorante eppoi in discoteca" fosse l'unico modo per essere felici in una vacanza, poi ho elaborato quello che è successo in quel viaggio e non la penso più così ADESSO. Adesso ti consiglio anche di farlo un viaggio in India, perchè oltre a conoscere dei luoghi e culture interessanti, potresti visitare dei luoghi dentro di te inesplorati.

Carissima Templare, l'intervento di ste è una bufala per gettare discredito su quello che avevo scritto (al momento del suo intervento io e lui avevamo una specie di confronto epistolare in corso, credo di aver stimolato in lui un aggressività che l'ha portato ha scrivere quelle falsità ? ), Per quel che riguarda il discorso delle prediche fatte da chi ha una condizione di vita migliore, credo tu non abbia letto il mio intervento, dato che l'episodio che a me è capitato realmente, racconta il contrario di quello che asserisci .

Ciao Lili68, benvenuta tra noi. :hallo

Tragico è che una ragazza è morta, il motivo è l'aggressività, non solo dell'assassina ma anche della vittima, le due hanno litigato per una spinta :shock:. Vanessa Russo è di un quartiere di Roma, Fidene, nel quale la legge del più forte può aver formato il suo carattere. Doina è una prostituta rumena e la sua è l'aggressività di un popolo ridotto alla fame, non è diverso da quella che si respira in quartieri poveri di uno stato "civile". Mi chiedo se l'indignazione e la rabbia sarebbero state le stesse se a morire fosse stata Doina?

Io credo che la nostra idea di noi "il me" esiste nella mente, nel momento in cui abbiamo necessità di individuare e dare forma a quello che sentiamo. Individuare i nostri confini fisici, ad esempio, non è scontato, avete mai provato e chiudere gli occhi e, immaginativamente parlando, osservare ogni vostro dettaglio fisico dai piedi alla testa? Relazionandoci con l'esterno possiamo realizzare se quello che pensiamo sia il nostro "me" esista o sia solo una convinzione irreale.

ehm...boh...:oops: vista la domanda mi sa che non lo sono... ok, ognuno ha le sue caratteristiche, non siamo tutti uguali ma ogni tanto ci sono dei comportamente comuni...o mi sbaglio? Ciao Luna, io credo che tu non sia standard , come non lo è nessuno daltronde. Il bello è proprio questo, che ciascuno di noi ha la sua particolarità sia fisica che mentale, doverla catalogare o standardizzare è una necessità utile solo a formare delle convinzioni; convinzioni utili per inserirci in una società che le impongono, inutili per il nostro equilibrio psicofisico. Noi siamo, questo è l'importante. :ok2

Ok ma nel momento che la ferita riconosci dov'è e che ti fa male, che fai??

:grazie :pace