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E se ci si innamora dello psicologo?


ARLEY

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com'è il rapporto con i vostri padri?

bella domanda (ma brutto argomento...)!

direi che fino ai 20 anni suonati un rapporto non c'era... per carità, vivevamo tutti sotto lo stesso tetto, però quando mi trovavo nella stessa stanza con lui mi sentivo agitata, sotto giudizio, così di solito preferivo evitare ed andare in un'altra stanza... di solito mi rivolgeva la parola solo per sgridarmi o farmi osservazione... c'è sempre stata l'intermediazione di mia madre nel rapporto con lui. Inutile specificare che non mi hai mai detto ti volgio bene (se per questo neppure mia madre), o un bacio o un abbraccio... Se per qualche motivo dovevo telefonargli, cercavo in tutti i modi di evitarlo e se non ci riuscivo mi costava molta fatica farlo. Anche quando mi accompagnava a scuola in macchina, erano 10 minuti di spine...

Non mi ha mai detto brava, se facevo qualcosa bene diceva che avevo solo fatto il mio dovere.

Se prendevo un brutto voto diceva che se continuavo così da grande avrei potuto solo lavare le scale (o pulire i cessi, a seconda dei casi)...

Se prendevo un bel voto, chiedeva solo se altri evevano preso un voto migliore.

Spesso si lamentava del fatto che i suoi colleghi si vantavano dei successi dei figli, e lui non poteva mai fare altrettanto.

Ho sempre pensato che per lui noi fossimo una delusione, un qualcosa di venuto male che gli toccava comunque tenersi, che se avesse potuto avrebbe fatto subito a cambio con i figli di qualcun altro (per lui tutti erano migliori di noi), magari mia cugina, per la quale era prodigo di interessi... per lui, dagli altri noi avevamo solo da imparare. (...e poi ho problemi con l'amabilità personale e l'autostima... ma pensa t'è!!)

E' stato mio marito molti anni dopo a farmi capire che tutto sommato lui mi voleva bene, che c'erano cose che lo dimostravano, che probabilmente era solo incapace di dimostrarlo, che tutta quella durezza proabilmente era solo l'unico modo che conosceva per spronarci...

Ora le cose vanno meglio, riusciamo ad avere una conversazione quasi alla pari (sempre che non sia xxxxxxxxxxx x qualche motivo, allora conversazione non ce nè, punto). Mai un gesto d'affetto, per carità, ma ora mi suonerebbe stonato, quasi ridicolo, perciò meglio così.

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Ciao digi........son contenta che sei riuscita a parlarne con lei.......

sei riuscita a parlare del problema.......e del vs rapporto/transfer......

Gioietta...poi ti rispondo con piu' calma.....

rivedo un po il mio psi in certe frasi della tua..........

bello quando racconti della sensazione dell'abbraccio.........so cosa intendi perchè l'ho provata piu' volte ultimamente e ha in quel momento 'riempito' un vuoto.

Anche io come te,ascolto solo lo psi,e se mio marito mi dice le stesse cose......penso siano dett per consolarmi .......

Ti abbraccio digi......piccola!

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grazie ragazze, mi avete fatto riflettere molto...leggendovi mi ci ritrovo in parte in ciò che dite e per altri versi per niente....ma soprattutto mi rendo conto di quanti invece per me sia stato tutto molto complicato....

Mio padre per me è sempre stato uno xxxxx sadico che a volte ho odiato con tutta me stessa ma solo alle sue spalle...quando ce l'avevo di fronte io mi mettevo a zerbino e rimuovevo ogni sentimento negativo....oggi è ancora così!!!! Dalla psi mi sfogo spesso, parlo di quante di quelle volte mi ha fatto soffrire, per lui è sempre tutto o nero o bianco e se lui decide che è nero, tutti quelli che la pensano diversamente sono dei deficienti.....e se sei suo figlio peggio, ti rinnega all'istante!!! Potre raccontare decine di episodi ma la verità è che mi vergogno profondamente di lui e forse mettere nero su bianco quanto mi ha ferito entra troppo in contrapposizione con la mia voglia di idealizzarlo.....

A differenza di quanto dice apemaya, mio padre non è perfetto, la verità è che è un rompicoglioni e che sta sulle scatole a chi lo conosce bene, mentre è simpaticissimo a chi si ferma in superficie.....io che lo conosco bene, spesso preferisco mettere da parte gli aspetti "sadici" per soffermarmi alla facciata!!!

Mai un complimento, mai una carezza, mai comprensione, mai mi ha difeso, nememno quando ce n'era davvero bisogno, e non si è mai accorto del fatto che eravamo bambine e non robot!!!!

Ancora oggi mi fa rabbia quando s'incazza con mio figlio perchè non sa guidare la bici.....dice "ma come si fa"? E io scema che gli ricordo che non si nasce adulti e che sbagliare fa parte del percorso che ci prota a imparare delle cose che da adulti sembrano ovvie....

Quando eravamo piccole ci portava a lavorare, a me e mia sorella, mai una gratificazione, e se per caso mi lamentavo dicendo che i miei amici invece ricevevano regali lui mi puniva arrabbiandosi a tal punto che a votle mi facevo la pipì addosso...sapete cosa dissi alla psi relativamente a questo, le prime volte che ne parlavamo? "però non mi ha mai picchiato"!!!! E certo che bravo papino....che cieca che sono!

Eppure non riesco a odiarlo per molto e lo giustifico, so che la sua infanzia è stata infelice, si può dire che non l'ha vissuta e forse per questo la rifiuta così tanto!!!!

Poi però c'eèra un altor aspetto, quello peggiore, quello che ti legava indissolubilmente.....e che mi ha rovinato l'esistenza per anni....se voleva che io facessi o non facessi qualcosa basta che me la buttava lì sottoforma di mezzo consiglio e che succedeva? Se facevo di testa mia s'incazzava o mi faceva sentire una nullità a seconda dei casi....se invece facevo come diceva lui mi "premiava" dicendomi che avevo fatto la cosa giusta! Punto!

Praticamente per avere un pò di finto-affetto, barattavo me stessa e lo faccio oggi ancora e ancora e ancora!!!

Mia madre poi era succube di lui proprio come me, quindi niente intermediazione, tuttalpiù evitava di dirgli alcune cose facendomi però il lavaggio del cervello che se l'avesse saputo mio padre lo avrei deluso per sempre!!!!

Io non riesco proprio a staccarmi da questo meccanismo perverso, m isento come quelle moglie che vengono picchiate dal marito e che alla prima occasione credono nel loro cambiamento e li perdonano per poi subire ancora e guai a chi si permette di parlarne male!!!

E' come se fossi ferma alla ricerca di lui, della sua approvazione, del suo consenso, che è ormai ovvio non avrò mai!!!!

Il guaio è che invecchiando è diventato più "buono" o forse si è solo adeguato ai tempi che cambiano e certe cose le ho completamente rimosse, posso ricordare gli episodi ma solo ultimamente sto riuscendo a entrare in contatto con ciò che provavo da piccola....

insomma è un macello, i sentimenti che ho per lui sono davvero contrastanti per stare tutti assieme nella stessa testa....da piccola facevo un sogno ricorrente che ho analizzato on la psi, praticamente desideravo che mio padre morisse, forse era l'unico modo per riuscire a vivere io....oggi non è cambiato molto, solo che da adulta mi censuro questi pensieri e non li accetto ma probabilmente se accadesse davvero una parte di me si sentirebbe appagata.....e questo mi turba molto....

Ho sempre sognato che lui mi abbracciasse e mi dicesse che mi vuole bene ma se accadesse davvero credo mi spiazzerebbe troppo...non riesco a immaginarmelo diverso di com'è....

Proprio ieri mi chiese se stessi ancora facendo psicoterapia (premetto che lui non sa di che si tratta, credo che di base la mai famiglia crede che io vado lì a "sfogarmi" su cose frivole), io con un'imbarazzo tangibile gli ho risposto di si, gli ho detto che siccome vedevo i risultati continuavo ad andare, ma dentro di me mi attanagliavano i sensi di colpa....credo che abbia capito che non volevo che mi domandasse nulla (in questo i miei sono molto discreti, chiedono ma non s'impicciano), così ha taglaito corto, dicendo che dovevo fare come sentivo.....e io subito a domandarmi se fosse sicnero, se invece non lo dicesse per non aggravare la situazione ecc., però devo dire che ha avuto molto più tatto di mia madre che invece mi disse "però ricordati che se non sei tu a volerne uscire è inutile andare lì a parlare, tanto tu che problemi hai"???? Fanculo....

Ecco mio padre a volte è più bravo a dire le cose, mia madre invece quello che pensa dice....e io lo idealizzo anche per questo....

Credo che non si capsica veramente quanto tutto questo mi abbia distrutto la vita....dopotutto è impossibile raccontare 30 anni di dolore nascosto in un post su un forum....

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giusy le tue parole mi hanno toccato particolarmente... e non nascondo che mi hai fatto commuovere... nelle tue parole si legge proprio tutta la sofferenza che stai provando...e credo che la terapia ti stia davvero portando al nocciolo della questione...insomma continua così perchè stai andando nella direzione giusta... tanto dolore ne è la conferma...

credo davvero che tutte le bambine idealizzino i loro padri... e io ho fatto lo stesso.... solo in terapia me ne sono resa conto...e mi sono resa conto anche del fatto che io tento di seguire le orme di mio padre...e in questo mi domando: quanto veramente faccio ciò che devo fare per un mio appagamento e benessere e quanto lo faccio perchè "così piaccio a papà"... non sono riuscita a capirlo ancora fino in fondo, anche se credo di non ingannarmi... ma l'idealizzare un padre porta conseguenze un pò, come dire, distruttive...

continua a scrivere perchè si vede che hai molto da dire...

un abbraccio fortissimo...

joker

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per lui è sempre tutto o nero o bianco e se lui decide che è nero, tutti quelli che la pensano diversamente sono dei deficienti.....e se sei suo figlio peggio, ti rinnega all'istante!!!

A differenza di quanto dice apemaya, mio padre non è perfetto, la verità è che è un rompicoglioni e che sta sulle scatole a chi lo conosce bene, mentre è simpaticissimo a chi si ferma in superficie.....

Mai un complimento, mai una carezza, mai comprensione, mai mi ha difeso, nememno quando ce n'era davvero bisogno, e non si è mai accorto del fatto che eravamo bambine e non robot!!!!

Poi però c'eèra un altor aspetto, quello peggiore, quello che ti legava indissolubilmente.....e che mi ha rovinato l'esistenza per anni....se voleva che io facessi o non facessi qualcosa basta che me la buttava lì sottoforma di mezzo consiglio e che succedeva? Se facevo di testa mia s'incazzava o mi faceva sentire una nullità a seconda dei casi....se invece facevo come diceva lui mi "premiava" dicendomi che avevo fatto la cosa giusta! Punto!

Praticamente per avere un pò di finto-affetto, barattavo me stessa e lo faccio oggi ancora e ancora e ancora!!!

E' come se fossi ferma alla ricerca di lui, della sua approvazione, del suo consenso, che è ormai ovvio non avrò mai!!!!

da piccola facevo un sogno ricorrente che ho analizzato on la psi, praticamente desideravo che mio padre morisse, forse era l'unico modo per riuscire a vivere io....oggi non è cambiato molto, solo che da adulta mi censuro questi pensieri e non li accetto ma probabilmente se accadesse davvero una parte di me si sentirebbe appagata.....e questo mi turba molto....

Ho sempre sognato che lui mi abbracciasse e mi dicesse che mi vuole bene ma se accadesse davvero credo mi spiazzerebbe troppo...non riesco a immaginarmelo diverso di com'è....

Credo che non si capsica veramente quanto tutto questo mi abbia distrutto la vita....dopotutto è impossibile raccontare 30 anni di dolore nascosto in un post su un forum....

ho quotato le frasi che mi hanno maggiormente colpita del tuo post, digi.

Innanzi tutto ho avuto la stessa sensazione di impotenza nel rendere 30 anni di dolore in un post su un forum... capisco benissimo... e capisco anche che a vederci da fuori sembriamo una famiglia normale... qual'è il problema?

probabilmente hai confuso il mio intervento con quello di stancadiguerra, io non ho mai detto nè pensato che mio padre fosse perfetto, anche il mio è un rompicoglioni colossale, sempre pronto a dimostrare quanto la sappia più lunga degli altri.. poi certo, il bianco e il nero... idem come sopra... lui divide le persone in 2 categorie: quella degli eletti (pochissimissimi) che lui stima e che tutto quello che dicono lo prende per buono, e quella degli imbecilli (più o meno tutti gli altri, ovviamente compresi noi della famiglia).

e poi il barattare le proprie decisioni per l'affetto... conosco benissimo... mio padre in questi casi diceva sempre: o fate così (come diceva lui) o fate come volete, arrangiatevi. che tradotto voleva dire se fate diversamente da come dico io di voi non me ne frega più niente, me ne lavo le mani.

e anche io sognavo che l'unico modo x uscire da quella situazione era che morisse, e che mia madre si risposasse con uno dolce, gentile, con la barba (chissà il perchè della barba, boh!)

sulle dimostrazioni d'affetto ora ho detto nel mio post

Il comportamento di mia madre invece era diverso dalla tua, la sua intermediazione era più un filtro, verso di noi per evitare che ci rimanessimo troppo male, per "proteggerci", verso di lui per evitare che sapesse cose che era meglio non sapesse.

Sarebbe interessante anche parlare delle madri, ma questo è un altro capitolo...

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grazie ragazze, mi avete fatto riflettere molto...leggendovi mi ci ritrovo in parte in ciò che dite e per altri versi per niente....ma soprattutto mi rendo conto di quanti invece per me sia stato tutto molto complicato....

Mio padre per me è sempre stato uno xxxxx sadico che a volte ho odiato con tutta me stessa ma solo alle sue spalle...quando ce l'avevo di fronte io mi mettevo a zerbino e rimuovevo ogni sentimento negativo....oggi è ancora così!!!! Dalla psi mi sfogo spesso, parlo di quante di quelle volte mi ha fatto soffrire, per lui è sempre tutto o nero o bianco e se lui decide che è nero, tutti quelli che la pensano diversamente sono dei deficienti.....e se sei suo figlio peggio, ti rinnega all'istante!!! Potre raccontare decine di episodi ma la verità è che mi vergogno profondamente di lui e forse mettere nero su bianco quanto mi ha ferito entra troppo in contrapposizione con la mia voglia di idealizzarlo.....

A differenza di quanto dice apemaya, mio padre non è perfetto, la verità è che è un rompicoglioni e che sta sulle scatole a chi lo conosce bene, mentre è simpaticissimo a chi si ferma in superficie.....io che lo conosco bene, spesso preferisco mettere da parte gli aspetti "sadici" per soffermarmi alla facciata!!!

Mai un complimento, mai una carezza, mai comprensione, mai mi ha difeso, nememno quando ce n'era davvero bisogno, e non si è mai accorto del fatto che eravamo bambine e non robot!!!!

Ancora oggi mi fa rabbia quando s'incazza con mio figlio perchè non sa guidare la bici.....dice "ma come si fa"? E io scema che gli ricordo che non si nasce adulti e che sbagliare fa parte del percorso che ci prota a imparare delle cose che da adulti sembrano ovvie....

Quando eravamo piccole ci portava a lavorare, a me e mia sorella, mai una gratificazione, e se per caso mi lamentavo dicendo che i miei amici invece ricevevano regali lui mi puniva arrabbiandosi a tal punto che a votle mi facevo la pipì addosso...sapete cosa dissi alla psi relativamente a questo, le prime volte che ne parlavamo? "però non mi ha mai picchiato"!!!! E certo che bravo papino....che cieca che sono!

Eppure non riesco a odiarlo per molto e lo giustifico, so che la sua infanzia è stata infelice, si può dire che non l'ha vissuta e forse per questo la rifiuta così tanto!!!!

Poi però c'eèra un altor aspetto, quello peggiore, quello che ti legava indissolubilmente.....e che mi ha rovinato l'esistenza per anni....se voleva che io facessi o non facessi qualcosa basta che me la buttava lì sottoforma di mezzo consiglio e che succedeva? Se facevo di testa mia s'incazzava o mi faceva sentire una nullità a seconda dei casi....se invece facevo come diceva lui mi "premiava" dicendomi che avevo fatto la cosa giusta! Punto!

Praticamente per avere un pò di finto-affetto, barattavo me stessa e lo faccio oggi ancora e ancora e ancora!!!

Mia madre poi era succube di lui proprio come me, quindi niente intermediazione, tuttalpiù evitava di dirgli alcune cose facendomi però il lavaggio del cervello che se l'avesse saputo mio padre lo avrei deluso per sempre!!!!

Io non riesco proprio a staccarmi da questo meccanismo perverso, m isento come quelle moglie che vengono picchiate dal marito e che alla prima occasione credono nel loro cambiamento e li perdonano per poi subire ancora e guai a chi si permette di parlarne male!!!

E' come se fossi ferma alla ricerca di lui, della sua approvazione, del suo consenso, che è ormai ovvio non avrò mai!!!!

Il guaio è che invecchiando è diventato più "buono" o forse si è solo adeguato ai tempi che cambiano e certe cose le ho completamente rimosse, posso ricordare gli episodi ma solo ultimamente sto riuscendo a entrare in contatto con ciò che provavo da piccola....

insomma è un macello, i sentimenti che ho per lui sono davvero contrastanti per stare tutti assieme nella stessa testa....da piccola facevo un sogno ricorrente che ho analizzato on la psi, praticamente desideravo che mio padre morisse, forse era l'unico modo per riuscire a vivere io....oggi non è cambiato molto, solo che da adulta mi censuro questi pensieri e non li accetto ma probabilmente se accadesse davvero una parte di me si sentirebbe appagata.....e questo mi turba molto....

Ho sempre sognato che lui mi abbracciasse e mi dicesse che mi vuole bene ma se accadesse davvero credo mi spiazzerebbe troppo...non riesco a immaginarmelo diverso di com'è....

Proprio ieri mi chiese se stessi ancora facendo psicoterapia (premetto che lui non sa di che si tratta, credo che di base la mai famiglia crede che io vado lì a "sfogarmi" su cose frivole), io con un'imbarazzo tangibile gli ho risposto di si, gli ho detto che siccome vedevo i risultati continuavo ad andare, ma dentro di me mi attanagliavano i sensi di colpa....credo che abbia capito che non volevo che mi domandasse nulla (in questo i miei sono molto discreti, chiedono ma non s'impicciano), così ha taglaito corto, dicendo che dovevo fare come sentivo.....e io subito a domandarmi se fosse sicnero, se invece non lo dicesse per non aggravare la situazione ecc., però devo dire che ha avuto molto più tatto di mia madre che invece mi disse "però ricordati che se non sei tu a volerne uscire è inutile andare lì a parlare, tanto tu che problemi hai"???? Fanculo....

Ecco mio padre a volte è più bravo a dire le cose, mia madre invece quello che pensa dice....e io lo idealizzo anche per questo....

Credo che non si capsica veramente quanto tutto questo mi abbia distrutto la vita....dopotutto è impossibile raccontare 30 anni di dolore nascosto in un post su un forum....

digi... un intervento sentito il tuo e ha emozionato anche me... io sto ancora scavando, sto ancora cercando di capire ma in fin dei conti penso che tanto di quello che sto soffrendo ora è colpa mia nel senso che alle mancanze di mio padre avrei potuto rispondere in maniera diversa, sono io che non sono stata in grado di 'impormi' e dire la mia e dire 'basta, quello che ho raggiunto va bene per me, mi spiace se te pensi che io sia di più ma per me va bene così'. L'atteggiamento di mio padre non mi ha reso 'indipendente', nel senso che spronandomi a fare sempre di più è come se avesse scelto lui la strada migliore per me e io l'ho pedissequamente percorsa senza battere ciglio... ora il mio non sapere dove sono, come ci sono arrivata, dove voglio a ndare e soprattutto che strada prendere sono conseguenza di questo... io non ho mai imparato a camminare con i miei piedi, non ho mai fatto scelte e soprattutto non ho mai chiesto nulla... ho solo camminato lungo il percorso che mi veniva indicato senza fare domande... non so neanche se questo c'entri qualcosa... mamma mia come sto male... penso che non ci riuscirò mai a riportare la mia vita in una sfera di 'normalità'

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io non ho mai imparato a camminare con i miei piedi, non ho mai fatto scelte e soprattutto non ho mai chiesto nulla... ho solo camminato lungo il percorso che mi veniva indicato senza fare domande...

anche in questo mi ci ritrovo parecchio...

si perchè se ho sempre pensato che per mio padre fossi una nullità in grado di combinare nulla nella vita, ho comunque imparato che per avere un pò di affetto l'unico sistema che avevo era quello di fare la brava bambina ubbidiente. Tanto da sola avrei combinato poco e non avrei avuto l'affetto (o meglio non sarei stata accettata) da mio padre. E poi c'era mia madre, che mi ha sempre indicato la strada da seguire, non so se per evitarmi errori e quindi di soffrire, o semplicemente perrchè anche lei pensava che se avessi deciso da sola sicuramente avrei sbagliato. E poi c'era mia sorella, che reagiva alla situazione in modo opposto a me, ribellandosi a tutto e tutti, dando parecchi problemi e preoccupazioni, così a me veniva richiesto di non aggiungerne di ulteriori (...almeno tu non....!) quante volte me lo hanno ripetuto...

E così cosa ho fatto? Ho fatto quello che si aspettavano da me... la brava bambina ubbidiente che non da problemi e fa tutto quello che le si dice di fare...

anche perchè poi non dimentichiamo che c'erano il giudizio e la colpa... due ingredienti essenziali della mia famiglia...

queste dinamiche le ho sempre più o meno viste e riconosciute, non è stata una scoperta fatta con la psicoterapia, con la psicoterapia ho scorperto invece di avere un valore anche io, che le scelte che facevo potevano essere giuste o sbagliate ma che questo lo potevo stabilire solo io, non ci sono cose giuste o sbagliate in assoluto... e ora sto cercando di prendere le distanze da tutto questo, a non giocare più a questo gioco se non mi sta più bene... che gli altri non cambiano il loro atteggiamento nei mie confronti, soprattutto se a loro fa comodo così... però posso farlo io...

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papà........

papà adesso non c'è piu'........non posso piu' parlare,ridere,con lui...

non posso piu' abbracciarlo...

Io stravedevo per papà..Ma il mio rapporto verso lui non è stato sereno!

Io volevo a tutti i costi la sua approvazione,volevo senirmi dire brava!

lui forse questo non me lo ha dato......cioè lui sottolineava sempre che scievo male,o che ero meno brava degli altri.......

Questo ha scatenato in me un meccanismo nevrotico di confronto,con il conseguente risultato di non sentirmi mai all'altezza o uguale agli altri.......

Ma io comunque ammiro papà, forse se lui non mi avrebbe detto qs cose non mi sarei stata stimolata,e mi sarei chiusa...........nel mio mando per paura!

Invece...........la voglia di dimostrare mi ha fatto ottenere tante cose........

Ma adesso...........adesso non riesco ad uscire da qs meccanismo.......e mi fa stare molto male.......ovviamente l'argomento è oggetto di analisi,ma io ho una grossa difficoltà a parlare di papà...mi sento terribilmente in colpa..........nn voglio puntare il dito su di lui,

Lui adesso non c'è piu'..........e mi manca tanto lo stesso,mi manca da morire,e lo penso contantemente!

Digi il tuo intervento è veramente toccante.....non sono molto lucida per risponderti........si legge tutto il tuo star male,continua a parlarne con la psi........perchè x 'risolvere' dobbiamo passare da tutto qs star male!!Bacio

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anche in questo mi ci ritrovo parecchio...

si perchè se ho sempre pensato che per mio padre fossi una nullità in grado di combinare nulla nella vita, ho comunque imparato che per avere un pò di affetto l'unico sistema che avevo era quello di fare la brava bambina ubbidiente. Tanto da sola avrei combinato poco e non avrei avuto l'affetto (o meglio non sarei stata accettata) da mio padre. E poi c'era mia madre, che mi ha sempre indicato la strada da seguire, non so se per evitarmi errori e quindi di soffrire, o semplicemente perrchè anche lei pensava che se avessi deciso da sola sicuramente avrei sbagliato. E poi c'era mia sorella, che reagiva alla situazione in modo opposto a me, ribellandosi a tutto e tutti, dando parecchi problemi e preoccupazioni, così a me veniva richiesto di non aggiungerne di ulteriori (...almeno tu non....!) quante volte me lo hanno ripetuto...

E così cosa ho fatto? Ho fatto quello che si aspettavano da me... la brava bambina ubbidiente che non da problemi e fa tutto quello che le si dice di fare...

anche perchè poi non dimentichiamo che c'erano il giudizio e la colpa... due ingredienti essenziali della mia famiglia...

non quoto tutte ma in quello che dite ritrovo piccoli frammenti di me.....in particolare in questo meccanismo descritto da ape con un'agravante (se così si può definire) io facevo la brava bambina ma nello stesso tempo anche la perdente, si perchè poi nel meccanismo familiare c'era anche il rapporto con mia sorella, il suo arrancare verso mio padre come me e la nostra competizione spietata che solo oggi mi spiego tante cose....

Il problema è che lei aveva il ruolo della vincente e io pensando così di far esaudire un pò tutti, ero la perdente, quella che non si vive la propria vita, quella che vorrebbe fare delle cose ma non le fa per non far sentire la sorella perdente e che allo stesso tempo annaspa nel tentativo di tenere conento un sadico (cosa alquanto impossibile) se non alimentando il mio masochismo....fino a farmi male davvero anche fisicamente con la bulimia.....che ha avuto tante funzioni, fra cui anche quella di dimostrare al mondo intero che ero la perdente che però vinceva nel tentativo di non modificare mai le dimamiche famigliari che si erano venute a formare....anche oggi mi è difficile vincere il meccanismo e cercare di pensare con la mia testa....la verità è che ho capito che non so ancora chi sono e cosa voglio davvero....tanto è radicato in me il meccanismo dell'accontenta tutti....

Stancadiguerra è vero dipende da noi ma non è colpa nostra.....io non me la voglio prendere questa colpa, ci hanno contribuito anche gli altri....ma è vero che adesso solo io posso cercare di riprendermi la mia vita, almeno da questo momento in poi, quel che è stato purtroppo è perso....anche questo ancora mi è difficile sopportarlo....

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Stancadiguerra è vero dipende da noi ma non è colpa nostra.....io non me la voglio prendere questa colpa, ci hanno contribuito anche gli altri....ma è vero che adesso solo io posso cercare di riprendermi la mia vita, almeno da questo momento in poi, quel che è stato purtroppo è perso....anche questo ancora mi è difficile sopportarlo....

sai digi... forse è vero che la colpa non è mia ma a dire il vero non mi sento neanche di incolpare lui... non so, è così complicato è che ora ci si mette in mezzo anche il mio essere genitore e ho una paura immensa di sbagliare... chissà quanti dei miei atteggiamenti fatti in buona fede sono sbagliati per mio figlio!!!??

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...la spartizione dei ruoli tra sorelle! questa per me è il tema più difficile... ci sto lavorando... però è più complicato... mia sorella non sta bene, soffre di disturbi alimentari e/o depressione, perciò per certi versi è più complicato, uscire dai soliti ruoli mi fa sentire in colpa xè credo che smuovere certi vecchi equilibri possa crearle ulteriori problemi... e poi servo da supporto a mia madre che è davvero molto preoccupata per mia sorella... da per scontato che per me vada e sia andato sempre tutto bene... e che ovviamente le necessità di mia sorella che non sta bene vengano prima di tutto... e questo mi sta bene, però...

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ora ci si mette in mezzo anche il mio essere genitore e ho una paura immensa di sbagliare... chissà quanti dei miei atteggiamenti fatti in buona fede sono sbagliati per mio figlio!!!??

ecco un altro bell'argomento tosto! ...il prossimo della lista da affrontare con la psi... io di figli non ne ho ancora, ma stavamo valutando di metterlo in cantiere a breve, però... però ho il terrore di non essere in grado di essere una buona madre, di rifare gli stessi errori dei miei, ecc... e poi ci si mette anche mia madre a ripetermi fino alla nausea di pensarci molto bene prima di fare un figlio, che con quello che ha dovuto passare lei se potesse tornare indietro di figli non ne rifarebbe più (ehm, ovviamente dentro di me la ringrazio x la consierazione...)

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digi ho letto e dalle tue parole traspare tutta la sofferenza e mi dispiace per te !

però capisco anche che stai lavorando sodo e toccando "il grumo" primordiale: posso immaginare il dolore e la sofferenza che provi ora in terapia, ma almeno è finalizzata ad uno scopo

io ora non riesco a scrivere su mio padre, non ho la giusta lucidità, ma direi che la mia situazione è molto diversa rispetto alle vostre: nessun padre idealizzato, semmai il contrario.....

se il mio neurone rientra dalle ferie, lunedì scrivo qualcosa ! ^_^

intanto un abbraccio a tutte, buona seduta a chi ce l'ha e buon week end ! 72.gif

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I padri...

Anch'io credo di non aver idealizzato mio padre.Piuttosto l'ho subito, come un ostaggio subisce un sequestro.Parte della mia vita è stata sequestrata da mio padre, dalla sua depressione, dalla cupezza della sua vedovanza.

E' stato difficile essere adolescente con un padre cupo e severo come famiglia.

E il fatto che fosse un militare non ha facilitato le cose, e che fosse un militare scontento di esserlo ma condizionato dall'istituzione le ha complicate ulteriormente.La mia vita a dodici anni s'è scissa: quella mostrata a mio padre, quella realmente vissuta, di nascosto.

Il fatto è che era un uomo pieno di qualità, intelligente, sensibile, ma rigido e moralista, letteralmente imbrigliato nel senso del dovere.E la sua tristezza e i suoi tormenti , la sua nevrosi e il suo affetto nevrotico per me grondavano di umana fragilità che manco potevi odiarlo più di tanto. E farsi carico del dolore di quell'uomo per una bambina che aveva perduto la propria mamma e doveva imparare a crescere è stata un' impresa impossibile.

Comunque oggi ricordo mio padre come una figura tragica ma grondante di umanità; sotto la patologia c'era una persona di valore che non è riuscito ad apprezzare se stesso e la sua vita.

Il mio problema è quello di aver assorbito tutto quel nero per anni, in un contesto privo di altre vibrazioni emotive e affettive. Mi devo aggrappare con tutte le forze alla mia parte vitale per tentare di reagire e contrastare, sovvertire un ordine delle cose che rischio di ripetere.

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sai digi... forse è vero che la colpa non è mia ma a dire il vero non mi sento neanche di incolpare lui... non so, è così complicato è che ora ci si mette in mezzo anche il mio essere genitore e ho una paura immensa di sbagliare... chissà quanti dei miei atteggiamenti fatti in buona fede sono sbagliati per mio figlio!!!??

stanca, anche io ho un figlio e anche io temo di fare e faccio continuamente errori, io non recrimino gli errori a mio padre e miamadre, io gli recrimino l'incomunicabilità, la mancanza di amore, e il non mettersi in discussione, mio padre figurati è convinto di essere un padre modello....la psi mi dice sempre che il mio obiettivo non deve essere quello di essere un genitore perfetto (è utopia) ma quello di poter essere i ngrado di riconoscere gli eventuali errori e di accogliere sempre mio figlio, comunque egli sia....ovviamente a parole è facile, nella realtà è tutto più complicato....mio figlio poi ha dovuto subire la mai depressione nei primi anni di vita, povero...a volte penso che se lo proterà dietro ma almeno io quando vorrà sarò pronta a parlarne, a spiegare a cercare di mettere riapro se posso.....con i miei tutto ciò è impossibile....in questo già siamo diverse da loro.....già il fatto che ci mettiamo in discussione in analisi....

digi ho letto e dalle tue parole traspare tutta la sofferenza e mi dispiace per te !

però capisco anche che stai lavorando sodo e toccando "il grumo" primordiale: posso immaginare il dolore e la sofferenza che provi ora in terapia, ma almeno è finalizzata ad uno scopo

io ora non riesco a scrivere su mio padre, non ho la giusta lucidità, ma direi che la mia situazione è molto diversa rispetto alle vostre: nessun padre idealizzato, semmai il contrario.....

se il mio neurone rientra dalle ferie, lunedì scrivo qualcosa ! ^_^

intanto un abbraccio a tutte, buona seduta a chi ce l'ha e buon week end ! 72.gif

aspettando il neurone ti saluto.... ^_^ , mi interessa vedere un altro tipo di approccio verso il proprio padre...che non sia quello dell'idealizzazione!!!

A presto...buon w.e. a tutte....e grazie per la condivisione! :Four Leaf Clover:

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Ciao a tutte....non è un buon periodo per me, faccio del mio meglio per partecipare anche se poco.

Forza Digi, continua così, sei la meglio guagliona del Far East! :winner

Vabbè, già che mi trovo parlerò anche di mia madre, anche perchè mi risulta difficile scindere il discorso.

Nemmeno io ho idealizzato mio padre, anzi. Piuttosto ho subito un'immagine di lui filtrata da mia madre. Perchè, come spesso capita, il rapporto con lui era meno intimo.

Ma questo è avvenuto durante la pubertà e l'adolescenza, periodo durante il quale lei mi ha coinvolto maggiormente nel conflitto coniugale (eterno, dato che non si sono separati :Raised Eyebrow: ), mettendomi a conoscenza di tanti suoi veri o presunti dolori provocati dal marito carnefice, avaro, menefreghista e chi più ne ha più ne metta. Solo verso i 18 anni qualche amico mi ha fatto notare che mio padre tanto tirchio non era ed ho iniziato ad uscire dalla sfera d'influenza di mia madre.

Invece, quando ero proprio piccola, ricordo (tutti in famiglia se lo ricordano :Raised Eyebrow: ) di aver avuto una fase edipica pazzesca, volevo stare sempre con lui e mia madre ostacolava questa cosa (molto più avanti nel tempo ho saputo da quale trauma è partito tutto questo suo atteggiamento di odio verso gli uomini).

Credo anche che mi sia stato vicino molto più di mia madre in tante cose, come giocare, andare a mare, seguirmi nella scuola (ma ho sempre fatto i compiti da sola), accompagnarmi alle feste o al lunapark. Non ricordo episodi simili con mia madre. Quando uscivo con lei ero io che andavo al suo seguito e non ricordo una volta che mi abbia messo a letto lei. Ma per altri versi, soprattutto quello fisico, era affettuosissima, lo è tuttora, una donna molto carnale e in questo quasi animalesca. E sicuramente molto più affascinante e stimolante anche se in modo indiretto.

Ricordo che alle elementari avevo vergogna di loro, li vedevo diversi da genitori dei miei compagni e non ricordo bene perchè. Oggi vedo la cosa con occhio diverso e più benevolo, credo che io avessi bisogno di conformarmi all'ambiente e invece loro, benchè comunque abbastanza conformati, si distinguevano per un certo carattere molto forte.....insomma, secondo me si notavano, io li notavo!

Quello che più critico di mio padre è un certo narcisismo fanciullesco e la mancanza di nerbo in tante situazioni, spesso è sembrata più mia madre l'uomo di casa, a tratti i ruoli sembravano invertiti.

Ad entrambi rimprovero massimamente di non aver instillato a noi figli fiducia in sè stessi, perchè sono stati per certi versi iperprotettivi e perchè ci hanno trattato sempre, in maniera davvero molto sottile, come dei deficienti, incapaci di pensare e fare bene in autonomia. In questo sono assolutamente complici.

Io oggi mi sento di dire che ho dei genitori bellissimi e malattissi, bellissimi perchè pieni di grande vitalità e dotati di alcuni tratti particolari, in un certo senso creativi. Malatissimi perchè sono stati genitori "distratti" e profondamente nevrotici, simbiotici nei nostri riguardi e hanno fatto spesso confusione nei ruoli, in un certo senso trasformando i figli nei loro genitori, davvero completamente folli..........e sappiate che non lo dico solo io in quanto figlia.....è un'opinione diffusa :He He:

Potrei dire di più ma ora non ce la faccio proprio. :Four Leaf Clover:

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scusate io mi intometto in questo topic sempre con i piedi pesantissimi....

ho scritto di getto questo pensiero... e vorrei condividerlo con voi che con i vostri psi ne avete viste di tutti i colori... in sintesi la psi, martedì, ultima seduta prima delle vacanze mi ha detto che ci rivedremo direttamente a settembre, poichè mi trova meglio, e crede che sia giunto il momento di allentare un pò...ovviamente anch'io durante la settimana meditavo su queta cosa, ma il fatto che lo pensasse anche lei, anzi che me lo dicesse prima lei mi ha spiazzato...e io mi sono affrettata a risentirmi male ovviamente... vi lascio lo scritto.... se qualcuno può aiutarmi se c'è passato.... grazie mille...e scusate l'intromissione...

24-07-09

Ancora una notte mi ritrovo ad essere ciò che non vorrei….gonfia, troppo riempita per poter pensare… pensare a te che sei lontano…e a te che non vuoi abbandonarmi ma solo lasciarmi camminare con le mie gambe….

La sensazione è stata quella di abbandono, cara mia psi, ed è per questo che io, nel silenzio della mia solitudine e frustrazione, mi sono nascosta a mangiare..risolvendo i problemi seguendo la soluzione che mi risulta più facile… mi sono affrettata a stare di nuovo male probabilmente per dimostrarle che io ho ancora bisogno di lei. Eppure è strano, proprio in questi giorni meditavo sul fatto che ora le cose vanno un po’ meglio, alla fine in terapia ci diciamo sempre le stesse cose, non ha quasi senso vedersi tutte le settimane… ma se glielo avessi detto io sarebbe stato diverso; certo sarei rimasta di stucco nel sentire conferma nelle sue parole.. ma così, vedendo che lei ha preso l’iniziativa, mi sono sentita… abbandonata… ci ho riflettuto e sono arrivata a questa conclusione quasi all’improvviso, anzi è stato proprio così… da giorni mi chiedevo come mai avessi reagito in questo modo, abbuffandomi ovvio e non uscendo di casa… poi un giorno mentre ero in bagno, mi è balzata in mente la parola “abbandono”..eccola là, di nuovo nella mia vita… ora dovrò fare tutto un lavoro di razionalizzazione per riuscire a conficcarmi in testa che lei non mi sta abbandonando, che lei non mi trova stupida, che lei non mi dimenticherà facilmente… ho da sempre avuto l’ossessione di dover piacere alla gente…se non è così non mi do pace… non posso pensare quindi che la persona che più mi conosce in assoluto presto si dimenticherà di me, perché avrà un’altra paziente da seguire… non mi piace l’idea… affatto… vorrei essere la sua miglior paziente e per questo sono sicura che non mi farò viva prima di settembre, quando lei ha deciso di rivederci…

E fino a quel giorno come starò? Dovrò impegnarmi per stare per forza bene…. Da domani ad esempio… ho due giorni di recupero…. per poi rimettermi in carreggiata e ricominciare da capo…

joker

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........ ma così, vedendo che lei ha preso l’iniziativa, mi sono sentita… abbandonata… ci ho riflettuto e sono arrivata a questa conclusione quasi all’improvviso, anzi è stato proprio così… da giorni mi chiedevo come mai avessi reagito in questo modo, abbuffandomi ovvio e non uscendo di casa… poi un giorno mentre ero in bagno, mi è balzata in mente la parola “abbandono”..eccola là, di nuovo nella mia vita… ...

Jok, non ho belle parole razionali per risollevarti, o meglio, le avrei ma non credo tanto nella loro utilità.

Impegnati per non affossarti, non cedere al ricatto interiore, ma esprimi il tuo dolore, ti senti abbandonata e questo è, non c'è bisogno di costruirvi intorno corollari tipo che lei si dimenticherà di te ecc ecc.

Io ho vissuto le pause in modo diverso, non mi sentivo abbandonata, ho raccontato in lungo e largo che razza di rapporto particolare avevo col mio vecchio psi. Ma comunque inizialmente mi sentivo persa, quasi come se mi togliessero l'ossigeno, pensa te :Raised Eyebrow: non mi abboffavo ma avevo pensieri ossessivi debilitanti.

Oggi vivo la questione diversamente. Col nuovo psi, al di là della bella razionalità, ho tante fantasie di abbandono ma in fondo le reggo egregiamente rispetto al passato.

Che dirti? forse una magra consolazione ma vedrai che man mano che il tempo passa soffrirai sempre meno per queste brevi separazioni e un giorno non le vivrai come tali.

Le interruzioni sono anche un banco di prova che portano alla luce cose interiori che altrimenti non avrebbero occasione di venir fuori. Oggi ci hai messo due giorni di abbuffate per identificare il sentimento, più in là lo sentirai direttamente senza dover prima reagire compulsivamente.....si spera che ancora più in là questo sentimento si riduca notevolmente.

ah!....e poi finiscila di scusarti, sei nel topic giusto, perchè senti d'intrometterti? prenditi lo spazio che è tuo di diritto. :Rose:

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grazie zazà...le tue parole mi hanno confortato...davvero dico.... le ho avvertite come una mano sulla mia spalla.... grazie...forse era davvero ciò di cui avevo bisogno... ne ho parlato con mia sorella ma sono rimasta molto fredda... lei è riuscita solo a dirmi "brava, sono contenta per te", idem mia madre... ma non sono state in grado di rassicurarmi...anzi nelle loro parole ho trovato la mia rassegnazione... non so nemmeno come spiegarla questa cosa.... non pensavo di soffrire così, davvero... forse non mi ero resa ancora conto quanto fossi legata alla psi... e ovviamente le paure che io ho da sempre abbandono-rifiuto sono emerse completamente.... gliene dovrò parlare quando ci rivedremo... immagino già la sua faccia... :)

grazie di nuovo zazà.... sei stata davvero importante!

joker...

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grazie zazà...le tue parole mi hanno confortato...davvero dico.... le ho avvertite come una mano sulla mia spalla.... grazie...forse era davvero ciò di cui avevo bisogno... ne ho parlato con mia sorella ma sono rimasta molto fredda... lei è riuscita solo a dirmi "brava, sono contenta per te", idem mia madre... ma non sono state in grado di rassicurarmi...anzi nelle loro parole ho trovato la mia rassegnazione... non so nemmeno come spiegarla questa cosa.... non pensavo di soffrire così, davvero... forse non mi ero resa ancora conto quanto fossi legata alla psi... e ovviamente le paure che io ho da sempre abbandono-rifiuto sono emerse completamente.... gliene dovrò parlare quando ci rivedremo... immagino già la sua faccia... :)

grazie di nuovo zazà.... sei stata davvero importante!

joker...

Grazie Jok, sono davvero felice di esserti stata d'aiuto :Batting Eyelashes:

Non ti stupire delle risposte dei tuoi familiari, in un certo senso siete sulla stessa barca, quindi è improbabile che loro propongano un modo nuovo, più positivo, di reagire ai sentimenti dolorosi, anzi forse potrai essere tu ad introdurre, un giorno, nuove modalità di risposta perchè vai in analisi, quindi hai maggiori capacità di elaborazione e trasformazione dei sentimenti. :Rose:

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venerdì seduta catastrofica... o meglio non catastrofica in se' anzi, catastrofica per il mio umore di mer.da... sto ancora subendo le conseguenze. Lei dice che è come se avessi subito un lutto ma non lo voglio riconoscere, non lo voglio elaborare anzi sto cercando di rimuoverlo... mah non so che dire so solo che mi sembra di stare sempre peggio e soprattutto non vedo vie d'uscita ancora una seduta prima della pausa estiva e mi toccherà 'subire' tutto da sola...

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mamma mia quanto sto male... oggi è stata una giornata d'inferno. Vorrei che questa non fosse la mia vita... vorrei svegliarmi e capire che è stato solo un brutto sogno.

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scusate io mi intometto in questo topic sempre con i piedi pesantissimi....

ho scritto di getto questo pensiero... e vorrei condividerlo con voi che con i vostri psi ne avete viste di tutti i colori... in sintesi la psi, martedì, ultima seduta prima delle vacanze mi ha detto che ci rivedremo direttamente a settembre, poichè mi trova meglio, e crede che sia giunto il momento di allentare un pò...ovviamente anch'io durante la settimana meditavo su queta cosa, ma il fatto che lo pensasse anche lei, anzi che me lo dicesse prima lei mi ha spiazzato...e io mi sono affrettata a risentirmi male ovviamente... vi lascio lo scritto.... se qualcuno può aiutarmi se c'è passato.... grazie mille...e scusate l'intromissione...

24-07-09

Ancora una notte mi ritrovo ad essere ciò che non vorrei….gonfia, troppo riempita per poter pensare… pensare a te che sei lontano…e a te che non vuoi abbandonarmi ma solo lasciarmi camminare con le mie gambe….

La sensazione è stata quella di abbandono, cara mia psi, ed è per questo che io, nel silenzio della mia solitudine e frustrazione, mi sono nascosta a mangiare..risolvendo i problemi seguendo la soluzione che mi risulta più facile… mi sono affrettata a stare di nuovo male probabilmente per dimostrarle che io ho ancora bisogno di lei. Eppure è strano, proprio in questi giorni meditavo sul fatto che ora le cose vanno un po’ meglio, alla fine in terapia ci diciamo sempre le stesse cose, non ha quasi senso vedersi tutte le settimane… ma se glielo avessi detto io sarebbe stato diverso; certo sarei rimasta di stucco nel sentire conferma nelle sue parole.. ma così, vedendo che lei ha preso l’iniziativa, mi sono sentita… abbandonata… ci ho riflettuto e sono arrivata a questa conclusione quasi all’improvviso, anzi è stato proprio così… da giorni mi chiedevo come mai avessi reagito in questo modo, abbuffandomi ovvio e non uscendo di casa… poi un giorno mentre ero in bagno, mi è balzata in mente la parola “abbandono”..eccola là, di nuovo nella mia vita… ora dovrò fare tutto un lavoro di razionalizzazione per riuscire a conficcarmi in testa che lei non mi sta abbandonando, che lei non mi trova stupida, che lei non mi dimenticherà facilmente… ho da sempre avuto l’ossessione di dover piacere alla gente…se non è così non mi do pace… non posso pensare quindi che la persona che più mi conosce in assoluto presto si dimenticherà di me, perché avrà un’altra paziente da seguire… non mi piace l’idea… affatto… vorrei essere la sua miglior paziente e per questo sono sicura che non mi farò viva prima di settembre, quando lei ha deciso di rivederci…

E fino a quel giorno come starò? Dovrò impegnarmi per stare per forza bene…. Da domani ad esempio… ho due giorni di recupero…. per poi rimettermi in carreggiata e ricominciare da capo…

joker

ciao jokerina, rispondo un pò in ritardo credo ma voglio farlo lostesso....anche se in effetti zazà ha praticametne detto tutto....volevo aggiungere che ti capsico profondamente, l'abbandono, il rifiuto, il dover piacere a tutti è una cosa che come sai ci accomuna, per cui ti capisco e poi l'anno scorso anche la mia psi mi ha "lasciato" per un mese (tutto agosto) e anche io l'ho vissuta coem un abbandono, poi ne parlammo...di base è vero che tu senti questo sentimento, perchè lo ritrovi dentro di te, ma ovviamente non è ciò che la psi voleva trasmetterti.....quest'anno la mia psi ad esempio mi ha detto che si assenterà solo la settiaman di ferragosto e questo mi ha confortato perchè è un periodaccio ma sono consapevole che non è che non si è fatte le ferie per seguire me....ma dentor di me credo un pò lo desidero, dentro di me probabilmente voglio anche sperarlo....ovvio che mi sento stupida ed egoista per questo ma tant'è....

Credo che questo tuo mssaggio l odevi conservare e riproporre alla spi quando vi rivedrete, quello dell'abbandono è un sentimento che io porto spesso alla psi, tanto che all'inizio lei mi ha chiesto più volte se non ci fosse un episodio particolare che mi aveva fatto sentire abbandonata....oggi posso dire che l'abbandono è solo il riassunto di uan serie di "dolori" dovuto a piccoli e tanti episodi che hanno costellato la mia infanzia....episodi in cui non si teneva conto della sensibilità di una bambina che se ne stava in silenzio senza parlare, anche quando avrebbe voluto piangere e disperarsi.....se non è abbandono questo!!!!

Credo che anche tu dovresti concentrarsi più su queste cose se ci riesci, sul significato dei tuoi sentimenti, cercando di darne la vera origine, il transfert serve proprio a questo dopotutto...e come ti ha dtto zazà pian piano imparerai a riconoscere questi sentimenti senza passare dall'abbuffata....

Un abbraccio forte forte....

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Ciao a tutte....non è un buon periodo per me, faccio del mio meglio per partecipare anche se poco.

Forza Digi, continua così, sei la meglio guagliona del Far East! :winner

Vabbè, già che mi trovo parlerò anche di mia madre, anche perchè mi risulta difficile scindere il discorso.

Nemmeno io ho idealizzato mio padre, anzi. Piuttosto ho subito un'immagine di lui filtrata da mia madre. Perchè, come spesso capita, il rapporto con lui era meno intimo.

Ma questo è avvenuto durante la pubertà e l'adolescenza, periodo durante il quale lei mi ha coinvolto maggiormente nel conflitto coniugale (eterno, dato che non si sono separati :Raised Eyebrow: ), mettendomi a conoscenza di tanti suoi veri o presunti dolori provocati dal marito carnefice, avaro, menefreghista e chi più ne ha più ne metta. Solo verso i 18 anni qualche amico mi ha fatto notare che mio padre tanto tirchio non era ed ho iniziato ad uscire dalla sfera d'influenza di mia madre.

Invece, quando ero proprio piccola, ricordo (tutti in famiglia se lo ricordano :Raised Eyebrow: ) di aver avuto una fase edipica pazzesca, volevo stare sempre con lui e mia madre ostacolava questa cosa (molto più avanti nel tempo ho saputo da quale trauma è partito tutto questo suo atteggiamento di odio verso gli uomini).

Credo anche che mi sia stato vicino molto più di mia madre in tante cose, come giocare, andare a mare, seguirmi nella scuola (ma ho sempre fatto i compiti da sola), accompagnarmi alle feste o al lunapark. Non ricordo episodi simili con mia madre. Quando uscivo con lei ero io che andavo al suo seguito e non ricordo una volta che mi abbia messo a letto lei. Ma per altri versi, soprattutto quello fisico, era affettuosissima, lo è tuttora, una donna molto carnale e in questo quasi animalesca. E sicuramente molto più affascinante e stimolante anche se in modo indiretto.

Ricordo che alle elementari avevo vergogna di loro, li vedevo diversi da genitori dei miei compagni e non ricordo bene perchè. Oggi vedo la cosa con occhio diverso e più benevolo, credo che io avessi bisogno di conformarmi all'ambiente e invece loro, benchè comunque abbastanza conformati, si distinguevano per un certo carattere molto forte.....insomma, secondo me si notavano, io li notavo!

Quello che più critico di mio padre è un certo narcisismo fanciullesco e la mancanza di nerbo in tante situazioni, spesso è sembrata più mia madre l'uomo di casa, a tratti i ruoli sembravano invertiti.

Ad entrambi rimprovero massimamente di non aver instillato a noi figli fiducia in sè stessi, perchè sono stati per certi versi iperprotettivi e perchè ci hanno trattato sempre, in maniera davvero molto sottile, come dei deficienti, incapaci di pensare e fare bene in autonomia. In questo sono assolutamente complici.

Io oggi mi sento di dire che ho dei genitori bellissimi e malattissi, bellissimi perchè pieni di grande vitalità e dotati di alcuni tratti particolari, in un certo senso creativi. Malatissimi perchè sono stati genitori "distratti" e profondamente nevrotici, simbiotici nei nostri riguardi e hanno fatto spesso confusione nei ruoli, in un certo senso trasformando i figli nei loro genitori, davvero completamente folli..........e sappiate che non lo dico solo io in quanto figlia.....è un'opinione diffusa :He He:

Potrei dire di più ma ora non ce la faccio proprio. :Four Leaf Clover:

mi spiace per il cattivo periodo, mi sa che l'estate ci "nguaia" a tutti...grazie per l'incoraggiamento!!!!

Leggendo dei tuoi genitori mi sono resa conto di quanto due situazioni completamente opposte possano comunque essere sbagliate....

Mia mdre non è mai stata, nemmeno lontanamente l'uomo di casa, loro si amano molto e non litigano quasi mai, tanne quelle volte in cui mio padre s'incazza con mia madre per cretinate facendola passare per una cretina e facendole abbassare l'autostima tanto che poi è impacciata in tutto e lui se ne lamenta pure!!!! :Raised Eyebrow:

Ma a parte questi episodi a cui forse lei è abituata, si vede che si amano e questa loro complicità(che è anche stata per alcuni versi u nbuon esempio, non lo nego) spesso non lasciava via di scampo a noi figlie....se ci aggiungiamo il fatto che l'affetto lo si vedeva con il binocolo, (mio padre dice che il bene si vede dalle cose materiali e guai a contraddirlo) praticamente avevamo un muro di gomma davanti....

Così mi ritrovo a trent'anni con dei genitori che hanno pensato al futuro "economico" deille proprie figlie (per quello che potevano), che a Natale non scordano mai di firmarci un assegno ma che poi dimenticano la data del mio compleanno e se mi danno gli auguri è con una cento euro in mano....lo so che qualcuno potrebbe dire " e ti lamenti pure"...o forse me lo dico io, per giustificarli, per giudicarmi una volta di più....e sentirmi quella che dissacra la "famigliola perfetta"....infatti mia sorella non lo fa, per lei siamo fortunatissime e se io sono depressa e bulimica è perchè ho un carattere debole e troppo sensibile....solo ultimamente mi sto rendendo conto di tante cose però, fino a un paio d'anni fa anche io proteggevo la mia famiglia anche se dentro di me si ribellava tutto....oggi quando vedo delle famiglie troppo unite, delle sorelle che sembrano gemelle indivisibili, penso che sia tutta una falsità....ovviamente faccio di tutta l'erba un fascio, perchè non riesco ancora ad affrontare la MIA realtà!!!

La cosa che più odiavo di mia madre era il suo vedere tutto o bianco o nero, divide il mondo in buoni e cattivi ecc. e mi sono accorta solo ora che lo faccio anche io con loro....mio padre non lo rieesco a vedere come un buon padre per certi aspetti e xxxxx per altri, no !!!! O lo idealizzo alla follia o lo odio alla follia!!! Niente mezzi termini.....credo che qualcosa cambierà quando riuscirò ad amalgamare i due aspetti.....e a vederlo semplicemente come un "uomo qualunque"!!!

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stanca che succede?

Le ferie degli psi lasciano l'amaro in bocca a tutti noi a quanto pare....coraggio....

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