Psicologia News n. 52 - 31.1.2002
- LA VITA IN GIOCO? - Il gioco d'azzardo tra divertimento e problema
- Patologie del linguaggio e scienze cognitive
- PSICHIATRIA DELLA SALUTE AZIENDALE E MOBBING - Studi sui disturbi mentali in ambito lavorativo
- I mille volti del piacere
- WAGNER O LA MUSICA DEGLI AFFETTI
- LE PAROLE DEI TEST - Aspetti espressivi nei test di valutazione del linguaggio
- Semplicità
- Mollare le redini
LA VITA IN GIOCO? - Il gioco d'azzardo tra divertimento e problema
pp. 192, Euro 16,00 (L. 30.980), Cod. 231.1.1 Collana: Clinica delle dipendenze e dei comportamenti di abuso, diretta da Alfio Lucchini, ISBN 88-464-3376-9
Franco Angeli Editore
I giochi da casinò,
ma anche il lotto, il superenalotto, le scommesse alle corse dei cavalli, i
videopoker e le slot-machine sono giochi d'azzardo: comportano infatti che venga
messo in palio denaro in modo irreversibile su un evento il cui esito è
in misura preponderante da attribuirsi al caso.
Di fatto il gioco d'azzardo è praticato dalla quasi totalità degli
italiani e, negli anni recenti, ha conosciuto un'accelerazione nella sua diffusione
che lo ha reso sempre più capillare, accessibile ed allettante. Anche
questo volume esce in contemporanea all'introduzione di un nuovo gioco nel nostro
Paese, il bingo, che darà agli italiani un'ulteriore opportunità
di tentare la fortuna.
Nella maggior parte dei casi il gioco d'azzardo e le scommesse sono una gradevole
forma di divertimento praticata occasionalmente nel tempo libero, spesso in
compagnia, e senza alcuna conseguenza sfavorevole. In alcuni casi può
trasformarsi in un comportamento distruttivo, che sfugge al controllo del giocatore,
diventando una vera e propria dipendenza e causando problemi psicologici, familiari
e sociali gravi e simili a quelli generati dalla dipendenza da sostanze stupefacenti.
Il volume prende spunto da un convegno - tenutosi a Varese nel marzo 2001 con
larga partecipazione di esperti ed operatori di servizi pubblici e privati italiani
e stranieri - di approfondimento della tematica dell'approccio al paziente dipendente
da gioco d'azzardo. Un ideale percorso accompagna il lettore nel prendere contatto
con questa patologia complessa ed articolata mediante un inquadramento istituzionale,
filosofico, psicodiagnostico, neurobiologico e sociologico attraverso note essenziali
ma esaurienti di A. Lucchini, M. Tosi, G. Lavanco, V. Marino, G.P. Guelfi, M.
Croce e L. Varveri.
I successivi contributi di D. Capitanucci, C. Guerreschi, R. De Luca, T. Carlevaro,
A. Sani, L. Sanicola e S. Bosio arricchiscono il volume con alcune esperienze
concrete relative all'elaborazione di un sistema di intervento territoriale,
al trattamento individuale e di gruppo in Italia e all'estero, ad esperienze
di prevenzione e all'approccio di rete.
Non mancano alcune "vissute" testimonianze di giocatori eccessivi
in trattamento, oltre a contributi presentati da alcuni partecipanti al convegno
che offrono spunti di riflessione e ipotesi su possibili strade da percorrere.
Il volume fornisce una rassegna di base sulla problematica della dipendenza
da gioco che sarà certamente utile a tutti quegli operatori che vogliano
avvicinarsi per la prima volta a questa complessa patologia emergente.
Daniela Capitanucci è
psicologa psicoterapeuta e coordina il progetto sulla dipendenza da gioco d'azzardo
presso l'A.S.L. di Varese.
Vincenzo Marino è medico psicoterapeuta e dirige il Dipartimento delle
Dipendenze dell'A.S.L. di Varese.
Antonino Pennisi, Rosalia Cavalieri (a cura di)
Patologie del linguaggio e scienze cognitive
Percorsi, pp. 488, Euro 36,00 (L. 69.706), ISBN-88-15-08457-6
Il Mulino Editore
Le scienze cognitive hanno dato vita negli ultimi vent'anni ad una vera rivoluzione nello studio della mente umana. E' al loro interno che è maturato l'interesse per le patologie linguistiche, come test decisivo per convalidare o smentire i modelli teorici sul funzionamento delle procedure cognitive. Ma lo studio delle patologie della comunicazione vanta una storia antichissima, solo da poco riscoperta dalla linguistica e dalla filosofia del linguaggio. Il volume vuole offrire una panoramica esauriente sui rapporti tra questa storia e le attuali tecniche d'analisi praticate nelle scienze del linguaggio. Le patologie sensoriali (sordità, cieco-sordità), cerebrali (il vasto gruppo delle afasie) e psichiche (la schizofasia e i linguaggi della schizofrenia e della paranoia), vengono sottoposte ad indagini con una pluralità di metodi e approcci teorici da specialisti appartenenti a differenti aree della filosofia del linguaggio e della mente.
I curatori
Antonino Pennisi è ordinario di Filosofia del linguaggio e direttore
del Dipartimento di Scienze cognitive presso il CdL in "Tecnologie dell'istruzione
e della comunicazione" nella Facoltà di Scienze della Formazione
dell'Università di Messina, dove ha fondato e tiene attualmente il primo
insegnamento universitario di "Psicopatologia del linguaggio". E'
autore dei volumi "Le lingue mutole. Le patologie del linguaggio fra teoria
e storia" (La Nuova Italia Scientifica, 1994) e "Psicopatologia del
linguaggio" (Carocci, 1998). Rosalia Cavalieri è ricercatrice di
Filosofia del linguaggio e incaricata di "Linguistica generale" e
di "Lingua dei segni" nella stessa Facoltà. E' autrice dei
volumi "Linguaggio, coscienza, azione. Il caso Bergson" (Herder, 1998)
e "Linguaggio e filosofia della mente in H. Bergson" (Laterza, 1999).
Sergio De Risio (a cura
di)
PSICHIATRIA DELLA SALUTE AZIENDALE E MOBBING - Studi sui disturbi mentali
in ambito lavorativo
pp. 128, € 14,50 (L. 28.076), Cod. 1240.189 Collana: Serie di Psicologia,
ISBN 88-464-3440-4
Franco Angeli Editore
Il fenomeno patologico
del mobbing, di recente messo in luce, si riferisce ad un particolare comportamento
di sistematica aggressione psicologica in ambito lavorativo, cui può
seguire nel soggetto interessato una forma di disturbo mentale per lo più
di natura depressiva, o di reazione ansiosa da stress o, ancora, di disturbo
paranoideo della personalità: casi che richiedono una valutazione assai
delicata e competenze plurime, da quella psichiatrica in senso stretto, a quella
medica in ambito lavorativo, a quella medico-legale.
Gli autori di questo volume sviluppano una analogia tra complessità della
organizzazione cerebrale-psichica nella persona e complessità della organizzazione
di qualsivoglia tipo di azienda, posto che abbia uno scopo o una serie di scopi
precisi ed opportunamente perseguiti. Questa prospettiva rende a sua volta possibile
l'analogia tra il concetto di salute mentale e quello, neoformato, di salute
aziendale, e la definizione e il trattamento delle patologie relative.
Oltre al mobbing, sono evidenziati altri tipi di disfunzionalità aziendale
che si riflettono sia sui singoli lavoratori implicati nella organizzazione
dell'azienda, sia sui livelli produttivi della medesima, sia infine sulla qualità
delle relazioni interpersonali e sui principi strutturali che orientano la divisione
e gerarchizzazione delle funzioni lavorative
Scritti di: Fabio Papalia,
Osvaldo Mattei, Francesco Vinci, Valentina Faia, Marco Sarchiapone, Sergio De
Risio, Daniela Marchetti, Rita Gabrieli, Marianna Mazza, Emanuele Barbarino
Sergio De Risio, psicoanalista, membro associato della SPI, psichiatra, direttore
dell'Istituto di Psichiatria e Psicologia dell'Università Cattolica di
Roma. Si occupa in particolare dei rapporti tra la disciplina psichiatrica in
senso stretto e il più vasto campo degli aspetti psico-sociali che i
disturbi mentali possono comportare; è inoltre interessato alle conseguenze
etiche ed estetiche della concezione psicoanalitica.
Abraham Giorgio
I mille volti del piacere
272 p., Euro 16,60
Saggi
Mondadori, ISBN: 88-04-50348-3
All'origine del libro di Abraham c'è un paradosso: il piacere è spesso più difficile da comprendere ed affrontare del dolore. Quando è percepito come eccessivamente intenso e duraturo, il piacere ispira diffidenza e provoca spesso sensi di colpa influendo nella vita quotidiana di ognuno di noi. Attraverso un percorso che conduce il lettore ad esplorare gli effetti del dolore e del piacere nella vita sessuale, nelle relazioni familiari, nell'alimentazione, nel sonno, nei sogni, Abraham indaga un pianeta per molti versi ancora sconosciuto.
Giuseppe Sinopoli - A cura di Pietro Bria e Sandro Cappelletto
WAGNER O LA MUSICA DEGLI AFFETTI
pp. 96, € 13,00 (L. 25.172), Cod. 2001.23 Collana: Varie, ISBN 88-464-3336-X
Franco Angeli Editore
Richard Wagner era una
stella fissa nell'orizzonte interpretativo di Giuseppe Sinopoli. Per il suo
pensiero e per la sua passione di direttore, quella musica rappresentava un
confronto continuo, dove le competenze del musicista incontravano quelle del
medico, dello studioso del mito, dell'intellettuale libero.
I testi qui raccolti raccontano la vastità delle relazioni, dei nessi,
degli affetti che Sinopoli sapeva riconoscere e suscitare "leggendo"
Wagner e affrontando la questione attualissima della messa in scena delle sue
opere, del rapporto tra idea musicale e sua rappresentazione.
Strauss e Puccini sono i compositori indagati nella conversazione con Carmelo
Di Gennaro. L'ultima intervista, concessa un mese prima della scomparsa, di
un artista di cui amiamo la memoria e sentiamo la mancanza.
Giuseppe Sinopoli (Venezia
1946-Berlino 2001), compositore, medico, archeologo, è stato direttore
principale dell'Orchestra di Santa Cecilia a Roma, della Philharmonia di Londra,
della Staatskapelle di Dresda. Nell'estate del 2000 ha diretto - primo italiano
a ricevere questo incarico - L'anello del Nibelungo di Wagner al Festival di
Bayreuth.
Pietro Bria, professore di Igiene Mentale presso l'Università Cattolica
del "Sacro Cuore" di Roma e membro della Società Psicoanalitica
Italiana. Dirige il Sevizio di consultazione psichiatrica presso il Policlinico
Gemelli di Roma. Ha curato presso l'editore Einaudi l'opera di Ignacio Matte
Blanco.
Sandro Cappelletto, scrittore e critico musicale, è accademico dell'Accademia
Filarmonica Romana e vice-direttore artistico della Scuola di Musica di Fiesole.
Tra le sue pubblicazioni, La voce perduta, prima biografia di Carlo Broschi
Farinelli. Collabora ai quotidiani La Stampa e Le Monde.
Laura Amerio, Ignazio Grattagliano
LE PAROLE DEI TEST - Aspetti espressivi nei test di valutazione del linguaggio
pp. 128, € 14,46 (L. 28.000), Cod. 1240.180 , Collana: Serie di psicologia,
ISBN 88-464-3295-9
Franco Angeli Editore
La somministrazione di
un test è un evento che fa interagire due persone, lo psicologo ed il
paziente: in questo particolare contesto interpersonale, il codice linguistico
è dettato dal test e dalle sue esigenze, sia esplicite che implicite.
Le parole dei test non sono quelle della vita corrente. E questo può
creare serie difficoltà quando il test è costruito per valutare
l'abilità linguistico-espressiva del paziente: uno strumento tecnico,
di laboratorio, può dare un quadro del modo con cui il soggetto si esprime
nella sua esistenza? Non si corre il rischio di trovare tutt'altro rispetto
a ciò che si cerca?
Il quesito non è ozioso: basti pensare ai risvolti medico-legali, psichiatrico-forensi
e criminologici collegati, ad esempio, con la valutazione delle verbalizzazioni
di un minore in sede processuale, con il danno della funzione linguistica susseguente
a trauma cerebrale ecc.
Il libro - rivolto non solo agli psicologi ed ai medici ma a quanti si interessano,
a qualunque titolo, di studi linguistici - tenta di dare una risposta a questa
domanda: ad una preliminare analisi teorica della comunicazione linguistica
e dei suoi disturbi, si aggiunge una parte sperimentale comprendente l'esame
di alcune migliaia di risposte al subtest definizione vocaboli delle scale Wechsler
e WAIS.
Laura Amerio, psicologa,
ricercatrice confermata presso la Sezione di Criminologia e psichiatria forense
del Dipartimento di medicina interna e medicina pubblica dell'Università
di Bari, insegna Psicodiagnostica ed Elementi di psicologia presso la Scuola
di specializzazione in criminologia clinica della medesima Università,
oltre a Criminologia e difesa sociale nell'ambito del Corso integrato di medicina
legale presso il Corso di Laurea in Medicina e chirurgia dell'Università
di Bari. Si occupa prevalentemente di psicodiagnostica ed ha al suo attivo una
casistica di oltre un migliaio di test proiettivi e di livello.
Ignazio Grattagliano, psicologo e psicoterapeuta, è specialista in Criminologia
clinica. Collabora da anni, sia sul piano dell'attività clinica che sul
piano scientifico, con la Sezione di criminologia e psichiatria forense del
Dipartimento di medicina interna e medicina pubblica dell'Università
di Bari. E' docente presso la Scuola di specializzazione in criminologia clinica
dell'Università di Bari. Possiede una consistente esperienza peritale,
relativa prevalentemente ad affido di minori, abusi, conflittualità di
coppia.
De Bono Edward
Semplicità
322 p., Euro 8,50
Saggi paperback n. 14
Sperling Paperback, ISBN: 88-8274-325-X
Siamo tutti consapevoli di quanto il progresso abbia aumentato vertiginosamente la "complessità" del nostro mondo a tutti i livelli: culturale, scientifico, tecnologico, sociale. Siamo un po' meno consapevoli che spesso tanta complessità è superflua: per citare un esempio banale, utilizziamo solo un decimo delle funzioni di cui sono dotati i più comuni videoregistratori. E' allora necessario semplificare il nostro modo di pensare e agire, se vogliamo raggiungere efficienza e soprattutto efficacia in ogni attività.
Doyle Laura
Mollare le redini
traduzione di Martinotti M.
288 p., Euro 10,50
Salani, ISBN: 88-8451-108-9
Come milioni di donne Laura Doyle voleva che il suo matrimonio funzionasse meglio. Ma quando provò a rendere il marito più romantico, più presente e più ambizioso, egli si allontanò, e lei rimase sola ed esausta. Decise di smettere di dirgli sempre cosa fare e come farlo. Avvenne il miracolo. "Mollare le redini" insegna alle donne come: rinunciare a controllo e responsabilità non necessarie; esprimere da un lato i propri bisogni, dall'altro rispettare le scelte del marito; resistere alla tentazione di criticare, minimizzare e respingere il proprio marito; fidarsi del marito sotto ogni aspetto del matrimonio, da quello sessuale a quello finanziario... e tutto il resto.