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PSICOLOGIA NEWS n.140 - 4.12.2003

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on . Postato in News libri e riviste | Letto 1045 volte

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  • Posso guardare la TV? Come dare una risposta consapevole ai nostri bambini
  • Fantasie di bullismo. I racconti di bulli e vittime al test proiettivo dell'abuso infantile
  • I Disturbi di Personalità. Modelli e trattamento. Stati mentali, metarappresentazione, cicli interpersonali
  • Psicologia dell'emergenza
  • Barratt Impulsiveness Scale v11 (BIS). IL TEST PER LA MISURAZIONE DELL'IMPULSIVITA'
  • Lettere a Fabiola. Anoressia, bulimia, obesità: le donne si raccontano
  • Per una teoria della pratica Con Tre studi di etnologia cabila
  • Le ali di Icaro
  • Gioco di squadra. Come un gruppo di lavoro può diventare una squadra eccellente
  • Quando i numeri ingannano. Imparare a vivere con l'incertezza
  • Psicologia della maternità
  • Dissociative Experiences Scale (DES). IL TEST PER LA MISURAZIONE DEL LIVELLO E DEL TIPO DI ESPERIENZA DISSOCIATIVA
  • L'arte di comunicare
  • Gelosia L'altra faccia dell'amore
  • Pedofilia. Un approccio multiprospettico

D'Alessio Maria
Posso guardare la TV? Come dare una risposta consapevole ai nostri bambini
2003, Collana: Le Comete - Per capirsi di piu' e aiutare chi ci sta accanto, pagine: 192
Prezzo: € 16,00
Editore: Franco Angeli

Contributi: Galasso Alfredo, Noferi Gianfranco
Classificazione: Famiglia, figli, anziani - Psicologia dello sviluppo e dell'educazione - Sociologia della comunicazione, del linguaggio, dei mass media, dei consumi e del tempo libero, della cultura visiva e della moda
Posso guardare la TV? Vuol dire che il bambino chiede al genitore, all'insegnante e alla società in cui vive se è questa la TV che hanno pensato per lui.
Posso guardare la TV? Vuol dire che:
- il bambino è umiliato dai programmi rozzi e volgari;
- il bambino è danneggiato dalla visione di scene violente in TV;
- il bambino è imbrogliato dai programmi stupidi e insulsi.
Posso guardare la TV? Vuol dire anche:
- che i bambini traggono piacere dai racconti che vedono in TV;
- si incuriosiscono a scoprire realtà nuove;
- aggiungono le esperienze che vedono in TV a quelle che fanno nella realtà quotidiana.
La controversa questione su bambini e TV è affrontata in questo volume alla luce di studi scientifici e di osservazioni sistematiche di bambini intenti a guardare la televisione. Solo in questo modo si può riflettere sui due aspetti fondamentali che riguardano sia il bambino che i programmi specifici. Si tratta di vedere da una parte il bambino come persona più competente e ricca di quanto la nostra cultura "pratichi" nella quotidianità educativa e dall'altra riconoscere in modo accurato gli effetti del mezzo televisivo.
Il volume presenta le prove di situazioni difficili, ambigue o pericolose in TV. Ma presenta anche i risultati di ricerche su indici comportamentali manifestati dai bambini mentre guardano la televisione: dove e come guardano, quali e quanti movimenti accompagnano la visione, cosa comprendano e infine se preferiscono come protagonisti i cartoni o gli umani.
Basterebbe poco, in fondo, per divertire e stimolare cognitivamente i nostri figli: conoscere meglio lo sviluppo infantile ed evitare quella superficialità che porta addirittura alla strumentalizzazione disinvolta dei bambini nei programmi per gli adulti!
La prefazione di Alfredo Galasso inquadra il tema più ampio dei diritti della persona bambino nell'attuale ordinamento giuridico.

Maria D'Alessio è professore ordinario ed insegna Ecologia dello sviluppo presso la Facoltà di Psicologia 1 dell'Università di Roma "La Sapienza". Collabora con istituzioni pubbliche sui temi della formazione e dell'educazione (Rai, Ministero di grazia e giustizia, Ministero della sanità). La sua attività di ricerca riguarda i bambini e la rappresentazione sociale dell'infanzia.

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Castorina Salvatore
Fantasie di bullismo. I racconti di bulli e vittime al test proiettivo dell'abuso infantile
2003, Collana: Serie di psicologia, pagine: 144
Prezzo: € 15,00
Editore: Franco Angeli Editore: Franco Angeli

La proiezione realizzata nell'invenzione di racconti, stimolati da un Test Proiettivo dell'Abuso Infantile, può aiutare i bambini con storia di bullismo ad esprimere in modo indiretto ciò che direttamente s'impediscono di ammettere e non possono comunicare per vergogna o per la legge omertosa del silenzio.
Il passaggio dalla dipendenza all'indipendenza diviene, soprattutto per le vittime, sinonimo di squilibrio. Il bambino non può coltivare la stima nel suo valore perché non ha occhi che lo guardano per qualche sua colpa o difetto. Le reazioni aggressive della vittima sono un richiamo ad essere ascoltata, ma provocano soltanto ulteriori risposte punitive. I temi della rivincita e della vendetta sono particolarmente presenti nel gruppo delle vittime/bulli, in cui l'aggressività ed i conflitti familiari hanno un'espressione più immediata e scoperta.
Nel libro si delinea un'immagine di bullo meno sicuro ed autoaffermativo dello stereotipo che lascia esplicitamente trasparire. La violenza subita in famiglia, spesso negata nelle risposte ai questionari, è riconosciuta come l'esercizio di un potere sadico ed ingiusto. La rabbia e l'identificazione con l'aggressore ristabiliscono l'equilibrio interno minacciato, anche se appare la precarietà del compromesso raggiunto.
Nei racconti dei bambini appaiono quartieri caotici, madri nevrotiche ed aggressive, padri svalutati e maneschi ed insegnanti a volte impotenti ad affrontare le aggressività e le violenze fra coetanei.
L'ampia descrizione delle fantasie dei bambini rende il libro uno strumento utile di comprensione dinamica per psicologi, insegnanti, educatori ed operatori dei servizi che si occupano delle problematiche relazionate al bullismo

Salvatore Castorina è psicoanalista della Società Italiana di Psicoanalisi, insegna Psicologia dinamica presso il Corso di Laurea interfacoltà di Scienze e Tecniche psicologiche e Psicologia generale presso il Corso di Laurea in Filosofia della Facoltà di Lettere dell'Università di Catania. Ha pubblicato lavori sul disagio psichico connesso all'emigrazione, sull'abuso sui minori e sulle psicodinamiche del delirio.

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Giancarlo Dimaggio Antonio Semerari
I Disturbi di Personalità. Modelli e trattamento. Stati mentali, metarappresentazione, cicli interpersonali
2003, Collana: Scienze della mente, Pagine 480
Prezzo: € 30,00
Editore: Laterza

Un contributo alla riflessione sulla clinica dei Disturbi della Personalità elaborato dal Terzo Centro di Psicoterapia Cognitiva di Roma. Il volume, diviso in due parti, presenta, nella prima, i Disturbi di Personalità scomposti nelle loro componenti fondamentali e i modelli che spiegano come tali componenti, interagendo fra loro, mantengano la patologia. Nella seconda, formula un modello di trattamento in grado di interrompere questi circuiti disfunzionali.
Indice: Prefazione di Giancarlo Dimaggio e Antonio Semerari - Parte prima - I. Il mantenimento dei Disturbi di Personalità: un modello di Giancarlo Dimaggio e Antonio Semerari - II. Metarappresentazione e psicopatologia di Maurizio Falcone, Massimo Marraffa e Antonino Carcione - III. Linee generali di trattamento dei Disturbi di Personalità di Laura Conti e Antonio Semerari - Parte seconda - IV. Il Disturbo Borderline di Personalità: il modello di Donatella Fiore e Antonio Semerari - V. Il Disturbo Borderline di Personalità: la terapia di Igor Pontalti e Antonio Semerari - VI. Il Disturbo Narcisistico di Personalità: la malattia della grande vita di Giancarlo Dimaggio, Daniela Petrilli, Donatella Fiore e Serena Mancioppi - VII. La psicoterapia della personalità narcisistica di Giancarlo Dimaggio, Donatella Fiore, Daniela Petrilli e Serena Mancioppi - VIII. Il Disturbo Dipendente di Personalità. Modello clinico di Antonino Carcione e Laura Conti - IX. Paziente ideale o paziente difficile? Il trattamento del Disturbo Dipendente di Personalità di Antonino Carcione - X. Il Disturbo Evitante di Personalità: il dolore di non appartenere di Michele Procacci e Raffaele Popolo - XI. Il trattamento del Disturbo Evitante di Personalità di Michele Procacci, Daniela Petrilli e Giancarlo Dimaggio - XII. Il Modello del Disturbo Paranoide di Personalità di Giuseppe Nicolò e Maria Sveva Nobile - XIII. Il Trattamento del Disturbo Paranoide di Personalità di Giuseppe Nicolò - Bibliografia - Gli autori di questo libro e del Terzo Centro di Psicoterapia Cognitiva, Roma

Antonio Semerari, psichiatra e psicoterapeuta, è didatta della Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva, della Scuola di psicoterapia cognitiva e dell’Associazione di Psicologia Cognitiva. Tra le sue pubblicazioni, I processi cognitivi nella relazione terapeutica (Roma 1991), Psicoterapia cognitiva del paziente grave (a cura di, Milano 1999).
Giancarlo Dimaggio, psichiatra e psicoterapeuta, è didatta della Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva, docente della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Cognitiva dell’Associazione di Psicologia Cognitiva. Sta curando, con Hubert Hermans, il volume The Dialogical Self in Psychotherapy. È membro dell’editorial board del “Journal of Constructivist Psychology”

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De Felice Franco , Colaninno Claudia
Psicologia dell'emergenza
2003, Collana: Sussidi di psicologia. Strumenti per lo studio, la ricerca, la didattica - diretta da Loredano Matteo Lorenzetti, Pagine: 128
Prezzo: € 12,00
Editore: Franco Angeli

Alla luce degli eventi traumatici che hanno finora colpito l'umanità e considerando l'attuale clima di attenzione rivolto al perpetrarsi dei recenti accadimenti catastrofici, si può comprendere il motivo per cui si ripropone l'urgenza di intervenire in maniera strutturata a sostegno delle problematiche psicologiche che coinvolgono le persone colpite.
Vero è che di fronte alla distruzione reale di spazi urbani e ambientali, in senso lato, e alla loro ricostruzione, insieme a quella dei rapporti economici e commerciali, pensare alla ricostruzione della vita di chi è stato coinvolto spesso sembra secondario.
Espropriato dello spazio, del tempo, dei legami familiari, dei propri oggetti e del loro significato simbolico, del proprio ruolo, delle proprie abitudini e sicurezze, l'individuo si trova a dover prendere possesso, forzatamente, di una nuova realtà psicologica e a mettere in atto un processo di adattamento ad una situazione che ha cancellato tutti i propri segni di riconoscimento. L'impatto è forte e ciò che era stato fino ad un attimo prima si fa memoria di un'altra vita, che improvvisamente non c'è più, e che dall'attimo successivo richiede una riorganizzazione a livello individuale e probabilmente anche comunitario e collettivo.
L'uomo ha smarrito ogni rapporto con tutto quanto rappresentava il suo spazio privato ed è costretto a mettere in atto meccanismi di adattamento ad una realtà che appare subito anonima e spersonalizzante. Ora la nuova identità sociale sarà quella del "terremotato", del "sopravvissuto", della "vittima", del "superstite".
Il presente lavoro intende analizzare l'intervento psicologico degli operatori delle professioni di aiuto, in setting non strutturati, come quelli delle situazioni di emergenza. Da qui la certezza che non sia sufficiente prestare un servizio circoscritto all'emergenza ma sia necessario coinvolgere figure professionali adeguatamente preparate a sostenere e accompagnare chiunque sia a rischio verso la ricostruzione.
Non si può sottovalutare il significato profondo che un'esperienza traumatica può avere nella sua interezza, dato che la percezione dell'esistere, dell'essere ancora, nonostante tutto, continua a coesistere con i meccanismi difensivi propri di ognuno, al fine di sopravvivere.
L'analisi porterà a sostenere che un evento traumatico può rappresentare una nuova fase della propria storia esistenziale, una "occasione" che, al di là delle esperienze drammatiche e degli effetti distruttivi prodotti, può costituire una grossa chance per darsi quel senso che la vita richiede. Come si vedrà, i concetti esposti troveranno riscontro nell'intuizione che ha portato a considerare la Logoterapia, ovvero la "cura per mezzo del significato", come un possibile intervento nelle situazioni di emergenza.
La Psicologia dell'Emergenza (in tutti i suoi risvolti applicativi) e la Logoterapia (nella poliedrica sfaccettatura degli assunti clinici e antropologici) si incontrano, infatti, in un campo rimasto ancora del tutto inesplorato. Nella radicata tradizione degli interventi sulla crisi e della psicotraumatologia in generale emerge la prospettiva di una nuova psicoterapia.

Franco De Felice è docente di Psicologia di comunità all'Università degli Studi di Urbino. Da anni impegnato in Italia e in paesi in via di sviluppo come cooperatore sociale e nella programmazione e supervisione di servizi socio sanitari, con particolare riferimento a persone traumatizzate, disturbati psichici e malati terminali, ha svolto ricerche e sperimentato modelli terapeutici nell'ambito della malattia mentale, del dolore cronico e dell'handicap. Per i nostri tipi ha già pubblicato Il trattamento psicologico delle demenze (2002).
Claudia Colaninno , psicologa, master in Esperto di Psychological Disaster Management, riconosciuto dalla SIPEM, è da anni impegnata nello studio della Logoterapia presso l'Università Pontificia Salesiana. Attualmente collabora con il Servizio di Psicologia dell'Ospedale Pediatrico "Giovanni XXIII" di Bari.

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Barratt Impulsiveness Scale v11 (BIS)
IL TEST PER LA MISURAZIONE DELL'IMPULSIVITA'

Prezzo: € 96.00
Editore: Cryteria Software

Tempo di somministrazione: 5/7 minuti
Il questionario è rivolto a soggetti di età superiore ai 14 anni.
Contenuto del CD-ROM:
Manuale per l'utilizzo del software
Guida alla compilazione
Modulo per la somministrazione stampabile a piacere

La BIS di E.S. Barratt e M.S. Stanford, giunta alla versione 11 nel 1995, è uno strumento molto diffuso nell’ambito della ricerca ed è probabilmente il più utilizzato per la valutazione dell’impulsività.
La Scala è particolarmente indicata per lo studio dei rapporti fra impulsività e patologia psichiatrica, è utilizzata in ambito clinico, anche per valutare i cambiamenti dell’impulsività nel quadro clinico.
Valuta l’“impulsività” intesa come mancanza di controllo sui pensieri e comportamenti. La scala considera tre tipi di impulsività:
Impulsività motoria;
Impulsività senza pianificazione
Impulsività attentiva.

Gli item sono stati posizionati in un elenco che consente sia la veloce consultazione che l'immediata compilazione. Grazie a una serie di caselle selezionabili si ottiene il valore riportato sul modulo compilato dal soggetto
E' possibile inserire o comporre una relazione (o esito) della lunghezza diuna pagina di testo pieno (A4). Modificabile, archiviabile, consultabile a piacere.
La possibilità di consultare tutti i grafici dell'archivio, sia in modalità "singola scheda" che in modalità "elenco", rende questo software adatto alla ricerca e allo studio. Tutte le parti consultabili sono stampabili in forma di elenchi, appunto per agevolare il confronto dei dati.

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Aba Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia, la bulimia, i disordini alimentari e l'obesità , Bergamin Francesco , Bosi Beatrice
Lettere a Fabiola. Anoressia, bulimia, obesità: le donne si raccontano
2003, Collana: Self-help, pagine: 112
Prezzo: € 12,00
Editore: Franco Angeli

- Quando una semplice dieta diventa un disturbo del comportamento alimentare?
- Perché rivolgere una domanda d'aiuto ad un'associazione come l'ABA?
- Come uscire dalla sofferenza anoressico-bulimica?
- Se un nostro familiare presenta un disturbo del comportamento alimentare, come possiamo aiutarlo?
Queste e altre sono le domande delle numerose lettere che quotidianamente riceviamo all'ABA. Attraverso una policromia di voci e testimonianze, Lettere a Fabiola ricostruisce, in una sorta di percorso ideale, l'iter che segue chi si rivolge all'ABA a causa della sofferenza che il sintomo anoressico-bulimico comporta.
Questo libro nasce con l'intento di permettere a chi ha sempre pensato di essere solo, di prendere coraggio e di raccontarsi, restituendo al soggetto la parola per troppo tempo alienata dalla centralità del corpo.
A tredici anni da Tutto il pane del mondo , il libro di Fabiola de Clercq che ha sancito il riconoscimento della sofferenza anoressico-bulimica, questo volume si propone da un lato come materiale prezioso per chi si avvicina alla comprensione del disagio anoressico-bulimico, dall'altro come un nuovo strumento per sostenere all'esterno, nell'ambito di un più ampio discorso sociale, l'approccio dell'ABA, che ha nella psicoanalisi il fulcro del proprio orientamento.

Fabiola De Clercq , fondatrice e presidente dell'ABA, è nata a Bruxelles e vive in Italia dal 1959. È madre di due figli. Dal 1992 vive a Milano, dove lavora dedicandosi quotidianamente all'attività dell'ABA. Ha pubblicato Tutto il pane del mondo (Bompiani, 1990); Donne invisibili (Bompiani, 1995) e Fame d'amore (Bur Saggi, 2002)

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Bourdieu Pierre
Per una teoria della pratica Con Tre studi di etnologia cabila
2003, Collana : Culture e società, pagine : 352
Prezzo : € 27,00
Editore: Raffaello Cortina

Tradotta per la prima volta in italiano, quest’opera di Pierre Bourdieu, figura centrale della cultura del XX secolo, segna una tappa fondamentale nella tradizione delle scienze sociali. A una prima parte più descrittiva, dedicata allo studio etnografico della società cabila (Algeria) – l’etica cabila dell’onore, l’organizzazione dello spazio, i sistemi di parentela – corrisponde una seconda parte più ricca di spunti teorici e metodologici. Il riferimento costante agli studi sul campo e la profondità filosofica di Per una teoria della pratica ne fanno un prezioso strumento di riflessione per sociologi, antropologi e storici impegnati nello studio delle società contemporanee.

Pierre Bourdieu (1930- 2002), sociologo, ha insegnato all’Ecole pratique des hautes études e al Collège de France. Tra le sue pubblicazioni "Risposte. Per un’antropologia riflessiva" (Bollati Boringhieri, 1992), "La distinzione. Critica sociale del gusto" (il Mulino, 2001), "Il mestiere di scienziato" (Feltrinelli).

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Paola Carbone
Le ali di Icaro
2003, Collana «Saggi. Psicologia»
Prezzo: € 19,00
Editore: Bollati Boringhieri

L'incidente è la più frequente causa di morte in adolescenza, eppure, nonostante la gravità del fenomeno, le dinamiche psicologiche che lo sostengono vengono generalmente sottovalutate. Scopo del libro è richiamare l'attenzione sull'incidente come l'«agito» attraverso cui molti adolescenti segnalano un disagio che andrebbe di volta in volta esplorato. Il tema è affrontato da un punto di vista psicoanalitico, ma le interpretazioni che l'autrice propone coniugano la ricchezza qualitativa di questa prospettiva con i riscontri quantitativi della ricerca. Uno studio su ragazzi ricoverati per incidenti mostra, da un lato, la varietà delle costellazioni psicologiche che differenziano ogni adolescente e ogni incidente, ma dall'altro evidenzia indicatori di rischio su cui fondare interventi preventivi mirati. Il problema della prevenzione è il filo conduttore di tutto il libro; l'autrice analizza i preconcetti che ne limitano l'efficacia e, nel proporre esperienze e modelli di intervento, sottolinea l'importanza di ripensare le azioni preventive sulla base di riferimenti teorico-clinici fondati e adeguati alle particolari caratteristiche dell'adolescenza.

Paola Carbone, psichiatra e psicoanalista, insegna Rischio psicopatologico in adolescenza e Colloquio clinico con l'adolescente nella Facoltà di Psicologia 2 dell'Università «La Sapienza» di Roma; è docente della Scuola di specializzazione in Psicoterapia dell'adolescenza dell'Arpad (Associazione romana per la psicoterapia dell'adolescenza) e socio fondatore della Cooperativa sociale «Rifornimento in volo».

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Quaglino G.P., Cortese C.G.
Gioco di squadra Come un gruppo di lavoro può diventare una squadra eccellente
2003, Collana : Individuo gruppo organizzazione, pagine: 160
Prezzo: € 14,80
Editore: Raffaello Cortina

Quando un gruppo di lavoro riesce a esprimere accordo e collaborazione, avendo successo nei risultati che si prefigge, mostra di possedere la competenza del gioco di squadra. Ma benché i gruppi di lavoro nei diversi ambiti siano una realtà diffusa, non si può dire che tale competenza sia radicata e consolidata. Il volume si propone di offrire una riflessione su questo tema che da un lato focalizzi gli elementi in causa nelle situazioni in cui si tratta di costruire condivisione e consenso e dall’altro suggerisca regole e principi che rappresentino un riferimento di metodo nell’analisi dei problemi così come nella ricerca di soluzioni e nella presa di decisioni.

Gian Piero Quaglino insegna Psicologia della formazione presso l’Università di Torino. Nella collana Individuo Gruppo Organizzazione ha pubblicato "Gruppo di lavoro, lavoro di gruppo" (con S. Casagrande e A. Castellano, 1992), "Psicodinamica della vita organizzativa" (1996) e ha curato "Leadership" (2000).
Claudio G. Cortese insegna presso il dipartimento di Psicologia dell' Università di Torino.

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Gigerenzer G.
Quando i numeri ingannano. Imparare a vivere con l'incertezza
2003, Collana : Scienza e idee, pagine : 376
Prezzo : € 25,50
Editore: Raffaello Cortina

Partite in automobile per un lungo viaggio: siete davvero sicuri di non incappare in qualche incidente? E quel test per una data malattia è risultato positivo: siete inesorabilmente condannati? La nostra vita non si svolge sempre nel chiaro mattino delle certezze bensì nel “crepuscolo delle probabilità”. Ma il calcolo delle probabilità è lo strumento principale per mettere ordine nelle nostre credenze e soppesare i rischi delle nostre stesse azioni. Questo testo di Gigerenzer insegna l’arte del “rischio calcolato”, dalla medicina al diritto alle assicurazioni, in un mondo in cui, come diceva Benjamin Franklin, “di certo ci restano solo la morte e le tasse”.

Gerd Gigerenzer, scienziato cognitivista, lavora al Max Planck Institut di Berlino. Ha insegnato in numerose università, tra cui l’Università di Chicago, l’Università della Virginia e la Stanford University.

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Alda SCOPESI Paola VITERBORI
Psicologia della maternità
2003, Collana: Le Bussole, pagine128
Prezzo: € 8.50
Editore:Carocci

Diventare madre è un evento cruciale nella vita di una donna, spesso fondamentale per lo sviluppo e la maturazione personale. Il volume analizza l’esperienza della maternità, dal momento in cui viene “pensata” dalla donna alla delicata fase del primo contatto con il bambino. In particolare, sono descritte le pratiche di assistenza e il succedersi delle varie fasi: il desiderio e la scelta della maternità, la gravidanza e il parto, il puerperio e la formazione del primo legame con il figlio.

Alda Scopesi insegna Psicologia dello sviluppo e Teorie e tecniche di osservazione del comportamento infantile e adulto all'Università di Genova.
Paola Viterbori è dottore di ricerca in psicologia e titolare di assegno di ricerca presso l'Università di Genova.

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Dissociative Experiences Scale (DES)
IL TEST PER LA MISURAZIONE DEL LIVELLO E DEL TIPO DI ESPERIENZA DISSOCIATIVA

Prezzo: € 96.00
Editore: Cryteria Software

Tempo di somministrazione: 10 minuti
Il questionario è rivolto a soggetti adulti
Contenuto del CD-ROM:
- Manuale per l'utilizzo del software
- Guida alla compilazione
- Modulo per la somministrazione stampabile a piacere

La DES di E.B. Bernstein e F.W. Putnam è una scala di autovalutazione, di rapida compilazione ed elaborazione, che misura il livello e il tipo di esperienza dissociativa presente senza entrare nel merito della diagnosi.
E' di facile comprensione e le domande sono poste in maniera tale da non implicare un giudizio negativo, da non stigmatizzare, coloro che forniscono risposte positive. La scala contiene una serie di esperienze dissociative, alcune delle quali rientrano fra le esperienze normali, di cui il soggetto deve indicare la frequenza con cui le ha sperimentate.
La DES ha mostrato un'elevata consistenza interna e una buona affidabilità al test-retest; anche la validità è risultata di ottimo livello.
E' stata messa a punto come strumento per la valutazione della presenza di esperienze dissociative, della loro gravità e del tipo di esperienze dissociative presenti.

Gli item sono stati posizionati in un elenco che consente sia la veloce consultazione che l'immediata compilazione grazie a una interfaccia secondaria che consente l'inserimento dei valori attraverso il tastierino numerico.
E' possibile inserire o comporre una relazione (o esito) della lunghezza di una pagina di testo pieno (A4). Modificabile, archiviabile, consultabile a piacere.
La possibilità di consultare tutti i grafici dell'archivio, sia in modalità "singola scheda" che in modalità "elenco", rende questo software adatto alla ricerca e allo studio. Tutte le parti consultabili sono stampabili in forma di elenchi, appunto per agevolare il confronto dei dati.

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Majello Carlo
L'arte di comunicare
2003, 26 ed., Collana: Trend/Le guide in un mondo che cambia, ISBN: 88-204-9077-3, Pagine: 160, Figure: 32
Prezzo: € 13,00
Editore: Franco Angeli - Milano

L'arte di comunicare è un libro originale ed efficace per chi vuole imparare a vendere le proprie idee. Come parlare in pubblico? Come scrivere una lettera o un comunicato per la stampa? Semplice: basta applicare le tecniche illustrate da Carlo Majello in questo libro per ottenere il consenso e la simpatia di chi ci ascolta e di chi legge i nostri scritti.
Le tecniche psico-sociologiche descritte nel volume sono spiegate con tanta semplicità e maestria da renderlo un prezioso manuale di studio e di successo, sia nel nostro Paese che all'estero: attualmente il volume è tradotto in varie lingue.
Questo libro si rivolge ai liberi professionisti ed alle segretarie d'azienda, ai venditori ed ai dirigenti: dà a tutti ed a ciascuno consigli pratici su come conquistare l'attenzione della gente e motivarla all'azione, attraverso efficaci metodi di comunicazione orali, scritti e visivi.

Carlo Majello è stato tra i pionieri delle relazioni pubbliche in Europa. Maestro di comunicazioni moderne, è stato consulente di organizzazioni pubbliche e private per le quali organizza campagne per armonizzare i rapporti di lavoro e migliorare l'immagine aziendale, nelle relazioni esterne con la pubblica opinione. Conferenziere, in Italia e all'estero, ha tenuto corsi e seminari presso centri di formazione manageriale, tra cui la Scuola superiore della pubblica amministrazione, sulle tecniche per "vendere" le proprie idee in maniera efficace e produttiva. Scrittore, giornalista, pubblicista, ha collaborato con i massimi quotidiani e con la Rai, ed è stato autore di molti libri di successo, alcuni tradotti in varie lingue.

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Willy Pasini
Gelosia. L'altra faccia dell'amore
2003, Collana Saggi, pagine: 240
Prezzo: € 16,00
Editore: Mondadori

Perché a volte non sappiamo resistere alla tentazione di controllare di nascosto sul cellulare del nostro partner le chiamate, anche se non abbiamo motivo di dubitare della sua fedeltà? Come mai cambiamo improvvisamente umore se ci parla con entusiasmo di un nuovo collega?
Perché la gelosia, al contrario di quanto si crede, non nasce da un comportamento o da un gesto sospetto della persona amata, e nemmeno dalla certezza del suo tradimento, ma è un sentimento che ciascuno di noi sperimenta fin dalla prima infanzia, quando l'amore per la madre è sempre accompagnato dalla paura di perderla e, quindi, dalla gelosia nei confronti di chi (il padre o i fratelli) potrebbe sottrarcela. Il successivo, graduale distacco dalla famiglia e il conseguente rafforzamento dell'autostima consentono in genere di vivere in modo più libero e maturo le emozioni e le relazioni affettive. In molti casi, però, tale processo fallisce, e la vita amorosa adulta ne risulta compromessa.
Willy Pasini analizza il sentimento della gelosia in ogni suo aspetto alla luce della sua esperienza clinica e di consulenza sessuologica. E non mancano le indicazioni terapeutiche, i consigli teorici e i suggerimenti pratici, tutti ispirati a un principio fondamentale: poiché il bisogno di essere amati e la paura dell'abbandono sono sempre presenti nel cuore di ogni uomo e di ogni donna, la gelosia non deve essere negata ma, al contrario, confessata apertamente e "educata".
Un divertente test in trenta domande permette al lettore di verificare direttamente se e quanto è geloso.
Willy Pasini è professore di psichiatria e di psicologia medica presso l'università di Ginevra. Oltre a numerosi articoli su riviste specializzate, ha scritto libri di successo, tradotti in numerosi paesi. Da Mondadori ha pubblicato: Intimità (1990), La qualità dei sentimenti (1991), Volersi bene, volersi male (1993), Il cibo e l'amore (1994), A che cosa serve la coppia (1995), I tempi del cuore (1996), Desiderare il desiderio (1997), La vita è semplice (1998), L'autostima (2001), I nuovi comportamenti amorosi (2002) e, con Donata Francescato, Il coraggio di cambiare (1999).

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Coluccia Anna , Calvanese Ernesto
Pedofilia. Un approccio multiprospettico
2003, Collana: Politiche e servizi sociali, pagine: 208
Prezzo: € 17,00
Editore: Franco Angeli

Contributi: Gaetani Marco
Il volume presenta al lettore una lettura multiprospettica della questione-pedofilia, ponendosi quale obiettivo prioritario quello di offrire una esplorazione del tema che vada oltre il pregiudizio. Gli Autori procedono quindi ex negativo, vale a dire assumendo come dato di partenza la inquietante proteiformità del fenomeno oggetto della loro analisi, interrogandosi metodologicamente sul suo inafferrabile profilo di fenomeno sociale ancora vivente, e come tale riottoso ad essere intrappolato in gabbie ermeneutiche rigide e solo nominalmente "infallibili".
Dopo aver richiamato le radici storico-culturali della pratica pedofila, sottolineandone la intrinseca diversità rispetto al fenomeno contemporaneo, vengono illustrati gli apporti definitori offerti alla questione della pedofilia dal sapere psichiatrico. Un capitolo è poi appositamente dedicato alla percezione sociale del problema, con l'analisi dei più diffusi stereotipi e pregiudizi che si contendono il ruolo di facile strumento per una comprensione corriva del fenomeno-pedofilia.
L'indagine sulla percezione sociale del fenomeno trova nel contesto scolastico un suo campione di riferimento particolarmente rappresentativo, e sapere che cosa pensano gli insegnanti o gli studenti del pedofilo e della pedofilia si dimostra operazione conoscitiva non fine a se stessa, divenendo anzi vera e propria azione di intervento culturale dotata di un suo feedback efficace, contribuendo se non altro a donare un'altra prospettiva di riferimento a chi potenzialmente debba fronteggiare il problema "sul campo".
Altro utile strumento di una ermeneutica che si propone di essere adeguata al suo oggetto e quindi non astratta, infine, il capitolo riguardante l'epidemiologia della violenza sessuale sui minori secondo la diagnosi ufficiale offerta dalle statistiche giudiziarie penali.

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