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PSICOLOGIA NEWS n.310 - 7.6.2007

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  • Il gesto che racconta. Setting analitico e Gioco della Sabbia
  • Narciso a tavola. L'anoressia nervosa nel maschio
  • Introduzione alla psicologia dello sviluppo
  • Processi archetipici in psicoterapia
  • Intelligenza socio-emotiva. Cos'è, come si misura, come svilupparla
  • Psicoterapia cognitiva dell'infanzia e dell'adolescenza
  • Clinica del trauma e della dissociazione
  • La psichiatria fetale
  • Scrivere per pensare. La ritrascrizione dell'esperienza tra promozione della salute e ricerca
  • L'attaccamento disorganizzato. Gli effetti dei traumi e delle separazioni
  • Il no positivo. Come negoziare un accordo senza rinunciare ai propri obiettivi

Antonietta Donfrancesco, Michele Angelo Venier
Il gesto che racconta. Setting analitico e Gioco della Sabbia
2007, pagine: 260
Prezzo: € 20.00
Editore: Magi

Che cosa ha comportato l’introduzione del Gioco della Sabbia negli schemi tradizionali che da sempre hanno dato ordine alla relazione analitica? La trasformazione del setting ha stimolato una più acuta attenzione a certi temi classici, rinnovati dallo «spiazzamento» che porta a concepire il Gioco della Sabbia come uno strumento preverbale, da poter utilizzare all’interno di uno spazio codificato. Estraneo al setting tradizionale e invadente per la sua visibilità, il Gioco della Sabbia ha provocato riflessioni e confronti su tematiche condivise da chiunque si rivolga con interesse alla vita più segreta della psiche. I temi trattati nel volume, che raccoglie contributi di alcuni analisti junghiani, riguardano la funzione del setting, i primi incontri, l’elaborazione del controtransfert, la ridefinizione di «agito» e dell’ascolto analitico, il processo simbolico, l’attenzione al corpo del paziente e a quello del terapeuta, la relazione con i sogni. Due contributi presentano il punto di vista più attuale delle neuroscienze sulla memoria e relativamente alla percezione dell’altro, nonché la teoria di Wilma Bucci del Codice Multiplo, per l’osservazione della comunicazione emotiva del paziente. Il Gioco della Sabbia è stato introdotto da Dora Kalff, analista allieva di Jung. Gli elementi che costituiscono il Gioco della Sabbia sono: un contenitore dalle dimensioni standard che contiene sabbia, e un insieme di oggetti vari, dalle miniature che riproducono elementi della vita quotidiana, a elementi naturali (sassi, conchiglie, animali, acqua) a elementi «astratti» quali colori, paste lavorabili, ecc. Nel contenitore possono essere costruite scene con gli oggetti disponibili, ma anche solo con la sabbia, a scelta libera. Metodica molto duttile e ricca, il Gioco della Sabbia ha avuto nel tempo varie interpretazioni e usi, anche estranei alla terapia analitica.

Antonietta Donfrancesco, psicoterapeuta, analista junghiana, membro ordinario dell’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (aipa), dell’International Association for Analytical Psychology (iaap) e del Laboratorio Analitico delle Immagini (lai), di cui attualmente è consigliere. Ha lavorato nel campo dell’handicap infantile, sviluppando ricerche ed esperienze su temi quali la formazione simbolica in relazione al corpo e alla sfera emotiva; si è poi specializzata nella terapia con adulti. Ha pubblicato articoli su riviste del settore come «Rivista di Psicologia Analitica», «Anima» e «The Journal of Analytical Psychology». Nell’ambito dei suoi interessi interculturali ha curato la traduzione e l’edizione italiana di due volumi dello psicoterapeuta giapponese H. Kawai (2004, 2007). Ha contribuito con suoi scritti a volumi collettanei fra cui Giochi antichi, parole nuove. Il Gioco della Sabbia nel campo analitico (2002). Vive e lavora privatamente a Roma.
Michele Angelo Venier, analista junghiano, psicoterapeuta, membro ordinario dell’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (aipa), dell’International Association for Analytical Psychology (iaap) e del Laboratorio Analitico delle Immagini (lai) di cui attualmente è segretario. Ha compiuto anche studi di composizione musicale informatica. Ha operato nel campo della cura e riabilitazione psichiatrica prima e dopo la legge 180, occupandosi anche di epidemiologia psichiatrica, di ricerca e razionalizzazione psicofarmacologica, di psicologia del diabete e di psicologia delle organizzazioni, ambiti nei quali ha ricoperto anche incarichi di formazione in Italia e all’estero. Ha pubblicato vari articoli su riviste specializzate, il volume Stagioni (1977) e il capitolo «Vedendo parole ascoltando immagini. Primi incontri e prime sabbie» nel libro collettaneo Giochi antichi, parole nuove. Il Gioco della Sabbia nel campo analitico (2002). Lavora privatamente a Porcia (pn) e Udine.

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Luigi Enrico Zappa
Narciso a tavola. L'anoressia nervosa nel maschio
2007, Collana: Varie, pagine: 144
Prezzo: € 14,50
Editore: Franco Angeli

Questo volume raccoglie i contributi presentati al I Convegno Nazionale sull'anoressia maschile, organizzato a Monza nel gennaio del 2005, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca con il supporto della Fondazione Maria Bianca Corno di Monza.
La scarsità degli studi sull'argomento da un lato - dovuta con buona probabilità all'indice epidemiologico della malattia - e, dall'altro, l'incremento dei casi di anoressia maschile a cui si assiste in questi ultimi anni, hanno indotto terapeuti e ricercatori ad interrogarsi sulle caratteristiche psicopatologiche di questo disturbo, sulla manifestazione clinica nelle sue differenze di genere, sulle possibilità di trattamento in ambito ambulatoriale, residenziale o semiresidenziale (centro diurno) e, infine, sul ruolo della famiglia e delle dinamiche relazionali in cui sono coinvolti genitori e pazienti.
Da queste premesse è scaturito il dialogo tra diversi esperti di salute mentale, di cui questo volume vuole essere testimonianza.
Per le sue caratteristiche, il testo si rivolge in particolare ad un pubblico di specialisti (medici, psichiatri e psicologi), ma anche a quanti si devono confrontare a vario titolo con il problema dell'anoressia nervosa maschile, nel suo manifestarsi in età evolutiva o in età adulta.

Luigi Enrico Zappa, medico psichiatra, dirige il Centro per i disturbi del comportamento alimentare del Dipartimento di salute mentale dell'A.O. San Gerardo di Monza - Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Docente della Scuola di specializzazione in Psicologia clinica e della Scuola di specialità in Psichiatria dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, coordina l'attività di ricerca sull'anoressia nervosa presso la Fondazione Maria Bianca Corno di Monza.

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Fabio Carbonari
Introduzione alla psicologia dello sviluppo
2007, pagine: 104
Prezzo: €12.00
Editore: Magi

Una rapida guida di riferimento alle principali teorie inerenti la psicologia dello sviluppo. Senza pretese di esaustività, il lettore viene guidato in un percorso organico di avvicinamento a una materia piuttosto complessa. Pur essendo unico e ben definito l’oggetto di studio, l’essere umano in evoluzione, molteplici sono gli approcci conoscitivi e quindi le metodologie di investigazione e i linguaggi descrittivi. Comportamentismo, cognitivismo, psicoanalisi, neuroscienze cognitive, approccio evoluzionista, quello ecologico... data l’articolazione della mente umana, questa non può essere descritta da un’unica teoria - la quale risulterebbe riduttiva - ma si può tentare di spiegarla tramite la ricerca di sinergie tra punti di vista e approcci diversi. Tale articolazione non significa, quindi, conflittualità interna alla disciplina psicologica, quanto capacità di render conto della complessità umana. In tal senso il libro fornisce al lettore gli strumenti per avvicinare e comprendere i processi evolutivi nelle loro specificità e la persona nella sua globalità.

Fabio Carbonari, psicologo, consulente grafologo, professore a contratto di Metodologia della consulenza grafologica professionale (Master interfacoltà) e di Psicologia dello Sviluppo Cognitivo (Facoltà di Scienze della Formazione) all’Università degli Studi di Urbino. Collabora con l’Istituto Grafologico «Girolamo Moretti» di Urbino ed è consulente tecnico d’Ufficio del Tribunale per i Minorenni delle Marche. Autore di numerosi articoli pubblicati sulle riviste specializzate.

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Nathan Schwartz-Salant, Murray Stein
Processi archetipici in psicoterapia
2007, pagine: 256
Prezzo: € 22.00
Editore: Magi

Quando, in un modo o nell’altro, qualcosa nella vita non funziona, sono sempre gli archetipi a essere chiamati in causa. Depositari di modelli di comportamento, forme tipiche, originarie ed ereditarie di esperienze psichiche ricorrenti, gli archetipi possono riportare, per così dire, sulla strada giusta. Il complesso rapporto tra analista e paziente è fondamentalmente ispirato e condizionato dal processo archetipico, in quanto la psiche di entrambi è ispirata e condizionata dagli archetipi.
Dove si rivolge la forza vitale del paziente? In quale direzione tentano di portarlo le sue energie originarie? In che modo l’analista riesce ad allinearsi all’archetipo in questione?
In questa raccolta di saggi sulle dinamiche archetipiche nel corso della psicoterapia, gli autori affrontano i processi archetipici non solo nell’ottica junghiana, ma anche negli altri indirizzi psicoterapeutici (Winnicott, Balint, ecc...), con incursioni nei nuovi ambiti di ricerca psicoanalitica, come per esempio quello sul sistema affettivo archetipico di Stewart.

Nathan Schwartz-Salant, analista junghiano formatosi all’Istituto C.G. Jung di Zurigo, svolge la sua attività professionale a New York. Autore di Narcisismo e trasformazione del carattere, Borderline: visione e trattamento e di numerosi scritti di carattere clinico, è presidente della Salant Foundation e direttore del Center for Analytical Perspectives (cap).
Murray Stein, già presidente dell’International Association for Analytical Psychology (iaap), membro della Chicago Society of Jungian Analysts, è impegnato nella pratica clinica privata. Curatore di Jungian Analysis, co-curatore di Jung’s Challenge to Contemporary Religion, è autore de In Midlife e Jung’s Treatment of Christianity: The Psychotherapy of a Religious Tradition.
Entrambi sono curatori della collana Chiron Clinical Series, della quale per i tipi delle Edizioni Magi sono stati già pubblicati Il maschile e il femminile cent’anni dopo, Il corpo in analisi, I sogni in analisi e Transfert e controtransfert.

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Manuela Franco, Laura Tappatà
Intelligenza socio-emotiva. Cos'è, come si misura, come svilupparla
2007, pagine: 176
Prezzo: € 16,50
Editore: Carocci

Perché alcune persone godono di maggiore benessere psicologico e riescono a mantenerlo? Perché alcune persone riescono a raggiungere gli obiettivi che si prefiggono e altre no? Il presente testo si propone di rispondere a questi interrogativi fondamentali, evidenziando l’importanza dell’intelligenza socio-emotiva. Il lavoro è strutturato in una prima parte teorica, in cui viene presa in considerazione l’evoluzione storica del concetto di intelligenza, dalle teorie classiche ai principali modelli teorici dell’intelligenza emotiva, e in una seconda parte in cui sono trattati i campi di applicazione dell’intelligenza socio-emotiva. Il raggiungimento del benessere fisiologico e psicologico e il miglioramento della performance scolastica e lavorativa presuppongono infatti lo sviluppo di una competenza socio-emotiva. Il testo è rivolto a tutti coloro che operano in ambito lavorativo, scolastico e socio-educativo.

Manuela Franco. Psicologa del lavoro e delle organizzazioni, esperta in mediazione dei conflitti, e consulente nell’ambito delle risorse umane, collabora con la cattedra di Psicologia della personalità della facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano.
Laura Tappatà. Insegna Psicologia generale presso il corso di laurea in Scienze della formazione primaria della facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica, sede di Milano e Brescia. Collabora con la cattedra di Psicologia della personalità della facoltà di Psicologia della stessa università.

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Lorenza Isola , Francesco Mancini (a cura di)
Psicoterapia cognitiva dell'infanzia e dell'adolescenza
2007, Collana: Serie di psicologia - Textbook, pagine: 480, figg. 10
Prezzo: € 38,00
Editore: Franco Angeli

Punto di riferimento fondamentale per studenti e terapeuti, questo nuova edizione - quasi integralmente rieditata - del manuale sulla psicoterapia dell'infanzia e dell'adolescenza si fonda su alcuni punti salienti:
- la convinzione che le difficoltà psicopatologiche dell'infanzia e dell'adolescenza debbano essere inquadrate in una prospettiva temporale che tenga cioè in massima considerazione sia la fase dello sviluppo in cui si trova il paziente, sia l'evoluzione del processo psicopatologico;
- l'idea che il meccanismo patologico sia regolato da meccanismi ricorsivi sia interpersonali, sia intrapersonali. I primi coinvolgono innanzitutto il paziente e le figure d'attaccamento ma anche la famiglia allargata, i coetanei e, in generale, il sistema scuola. I secondi legano in una spirale viziosa stati mentali, capacità cognitive, stati emotivo-affettivi, condotte e atteggiamenti. Il risultato di tali meccanismi è il rafforzamento, l'aggravamento e l'ampliamento delle funzioni cognitive;
- l'importanza attribuita alle esperienze di attaccamento, alle emozioni e, in generale, a come il paziente e le persone intorno a lui interpretano, valutano e gestiscono i momenti di sofferenza, le difficoltà del paziente stesso e le sue richieste d'aiuto.
Si è cercato, nella parte clinica, di mantenere le classificazioni del DSM IV e di seguire uno schema analogo per tutti i disturbi con notizie di ordine generale, fattori di rischio, disfunzioni cognitive, meccanismi ricorsivi, modalità di assessment, strategia e tecniche di intervento. Nella scelta degli interventi, ci si è attenuti il più possibile ai protocolli che risultano di comprovata efficacia.

Lorenza Isola, psicologa, psicoterapeuta, didatta e responsabile del Gruppo per l'età evolutiva presso la Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitiva, APC e SPC. È socio didatta della Società italiana di terapia cognitiva e comportamentale. Dal 1979 lavora nel Servizio sanitario nazionale nell'area della età evolutiva. Si è occupata dell'apporto del cognitivismo clinico al lavoro psicologico nei servizi pubblici in generale e dell'età evolutiva in particolare (con S. Pallini, Lo psicologo clinico nei servizi, Angeli, 1997).
Francesco Mancini, medico, specialista in neuropsichiatria infantile, psicoterapeuta. Dirige la Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitiva dell'APC e della SPC. Ha curato diversi volumi, tra i quali, con A. Semerari, La teoria dei costrutti personali, Angeli, 1985. È autore di numerose ricerche pubblicate presso riviste internazionali, in particolare sul disturbo ossessivo-compulsivo e sulla relazione fra senso di colpa e processi cognitivi.

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Philip M. Bromberg
Clinica del trauma e della dissociazione
2007, Collana: Psicologia clinica e Psicoterapia, Pagine: 322
Prezzo: € 27,50
Editore: Raffaello Cortina

Considerato uno degli autori più importanti della psicoanalisi contemporanea, Bromberg presenta qui le sue riflessioni sulla moderna teoria clinica.
Le sue intuizioni aprono la strada a un modo innovativo di intendere il processo dissociativo come intrinseco al processo terapeutico: è l’emergere improvviso del mondo relazionale del paziente a rendere possibile un’esperienza analitica più profonda e proficuamente terapeutica.
Proponendo una nuova visione relazionale del processo clinico, il volume è destinato a diventare un classico della letteratura sul rapporto terapeutico.

Philip M. Bromberg insegna Psicologia clinica all New York University.

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Marie-José Soubieux , Michel Solué
La psichiatria fetale
2007, Collana: Serie di psicologia - Textbook, pagine: 112
Prezzo: € 15,00
Editore: Franco Angeli

Un manuale introduttivo per una disciplina che sta assumendo sempre più rilievo nella pratica di differenti professioni sanitarie.
Se fino a non più di qualche decennio fa, per mancanza di strumenti di ricerca, la psichiatria infantile limitava il suo campo di studio a ciò che avveniva e si osservava dopo la nascita, oggi deve tener conto anche del periodo prenatale della vita e dei problemi psicologici ad esso connessi.
Dall'interazione biologica triadica (madre, placenta, feto) ai risvolti psicologici legati all'ecografia ed agli altri esami sul feto, dalle problematiche connesse alla decisione di interruzione terapeutica di gravidanza ai maltrattamenti al feto: un testo fondamentale per avere quella formazione specifica per affrontare con competenza tutte le situazioni a rischio.
Grazie all'interesse crescente per la prima infanzia e per la gravidanza, nonché allo sviluppo delle tecniche bio-mediche e strumentali di indagine, il feto, insieme alla coppia genitoriale, sta assumendo un posto sempre più importante. Numerose, infatti, e spesso all'origine di decisioni molto sofferte, sono le occasioni in cui gli operatori socio-sanitari sono chiamati ad intervenire per complicazioni della gravidanza: individuazione di un'anomalia fetale, interruzione di gravidanza per motivi terapeutici, morte in utero o gravidanza a rischio con precedenti aborti o parti prematuri, sono tutte situazioni che richiedono la presenza, accanto al medico specialista, di un operatore "psi" dotato di formazione specifica.
In questo libro, gli autori, entrambi pedo-psichiatri di formazione psicoanalitica, ci presentano la sintesi di quindici anni del loro lavoro all'interno di un'équipe specialistica di altissimo livello che, di fronte alle questioni sanitarie più impegnative della gravidanza, ha saputo prendere in considerazione anche aspetti fondamentali per la psichiatria infantile e la psicologia clinica dell'età evolutiva come la qualità delle interazioni durante la gravidanza stessa e le diverse rappresentazioni che nel corso del periodo prenatale coinvolgono i genitori, gli operatori e il feto stesso.

Marie-José Soubieux lavora come psichiatra e psicoanalista presso il Servizio medico-pedagogico per l'infanzia e il Centro di medicina fetale e diagnostica prenatale dell'Istituto di puericultura e di perinatologia di Parigi.
Michel Soulé membro titolare della Società psicoanalitica di Parigi, già psichiatra del Centro di medicina fetale e diagnostica prenatale dell'Istituto di puericultura e di perinatologia di Parigi, è professore onorario di Psichiatria infantile all'Università Paris V.

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Luigi Solano (a cura di)
Scrivere per pensare. La ritrascrizione dell'esperienza tra promozione della salute e ricerca
2007, Collana: Psicoterapie, pagine: 144
Prezzo: € 15,00
Editore: Franco Angeli

L'ipotesi traumatica della patologia, fortemente presente nel primo Freud, ha trovato una recente rivalutazione in diversi ambiti della psicologia, dalla psicoanalisi alle neuroscienze. Su questa base James Pennebaker, attualmente direttore del Dipartimento di Psicologia dell'Università del Texas di Austin, ha sviluppato una ventina di anni fa la proposta di scrivere come su una pagina di diario i pensieri e le emozioni connesse all'esperienza più traumatica della propria vita, ripetendo l'esperienza per 3-4 giorni.
I risultati sono stati superiori alle aspettative: centinaia di lavori scientifici effettuati in diverse parti del mondo hanno documentato un effetto benefico della "tecnica della scrittura" sull'utilizzo dei servizi sanitari, sulla funzione immunitaria, sul successo accademico, sul decorso della gravidanza. Focalizzando le istruzioni su condizioni specifiche sono stati ottenuti risultati positivi in diverse patologie somatiche (asma, artrite, infezione da HIV, diabete) e sulla durata e la qualità della degenza dopo interventi chirurgici.
L'entusiasmo suscitato da questi risultati e dal buon rapporto costi/benefici ha portato ad estendere le applicazioni in modo a volte indiscriminato, e a valutazioni altrettanto indiscriminate, con il rischio di porre in dubbio l'efficacia della tecnica. Questo volume vuole invece tentare una messa a punto di quali indicazioni ottimali per questo tipo di intervento emergano dai dati a seconda del contesto, delle condizioni cliniche, delle caratteristiche individuali dei soggetti. Vengono altresì riportati tentativi di adattare le istruzioni e le modalità di applicazione a personalità e situazioni particolari.
Nel corso della trattazione si cerca inoltre di svolgere alcune riflessioni sulle possibili ricadute teoriche dei dati inerenti la tecnica della scrittura - frutto di studi empirici caratterizzati da un rigore difficilmente raggiungibile in ambiti più complessi - per la psicoterapia e l'intervento psicologico più in generale.

Luigi Solano, professore associato presso la Facoltà di Psicologia 1 dell'Università di Roma "La Sapienza", tiene insegnamenti inerenti la Psicosomatica presso i corsi di laurea e la Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute. È membro della Società Psicoanalitica Italiana. La sua ricerca tende a coniugare una ispirazione prevalentemente psicoanalitica con un approccio di tipo empirico. Una sintesi della sua produzione scientifica, oltre che nel presente lavoro, si può trovare nei volumi Tra Mente e Corpo, come si costruisce la salute (Milano, 2001) e Una Base più Sicura, esperienze di collaborazione diretta tra medici e psicologi (Roma, 2003).

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Judith Solomon, Carol George (a cura di)
L'attaccamento disorganizzato. Gli effetti dei traumi e delle separazioni
2007, Collana "Prismi", pagine: 408
Prezzo: € 32,00
Editore: Il Mulino

Il concetto di "attaccamento disorganizzato" si è rivelato, all'interno delle classificazioni della teoria dell'attaccamento, un costrutto di grande portata conoscitiva, suscitando notevole interesse sia nella comunità scientifica sia nel mondo della pratica clinica. Ne è stata particolarmente apprezzata la capacità di fornire da un lato una spiegazione teorica dall'altro le linee guida di trattamento dei disturbi dovuti a relazioni traumatiche con le figure di cura. Il volume, che presenta una serie di contributi dei maggiori studiosi in questo ambito di ricerca, offre un quadro completo e approfondito dell'attaccamento disorganizzato, di cui vengono illustrate la natura, l'eziologia, le conseguenze sociali e cognitive, le ricadute sui bambini (anche su gruppi "atipici") e le applicazioni cliniche.

Judith Solomon è ricercatrice nel Judith Wallerstein Center for the Family in Transition a Corte Madera, California.
Carol George insegna Psicologia nel Mills College di Oakland, California.

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William Ury
Il no positivo. Come negoziare un accordo senza rinunciare ai propri obiettivi
2007, Collana: Saggi, pagine: 272
Prezzo: € 14.60
Editore: Corbaccio

No è forse la parola più importante ed efficace in ogni lingua. Ogni giorno ci troviamo di fronte alla necessità di dire No: nel lavoro, a casa, nella comunità in cui viviamo, e questo semplicemente perché No è la parola che dobbiamo usare per proteggere noi stessi e per salvaguardare tutto ciò che è importante per noi. Ma, come è noto a tutti, un No sbagliato può incrinare i rapporti con persone a cui teniamo o a cui siamo legati e può pregiudicare situazioni a noi favorevoli.
Leggendo questo libro imparerete che il No positivo non esprime solo un rifiuto, ma comporta anche l’apertura verso il punto di vista dell’altro e la disponibilità a trovare una soluzione negoziale senza perdere di vista i vostro obiettivi. William Ury unisce esempi tratti dalla sua esperienza professionale in ambito internazionale ad altri tratti dalla vita quotidiana e famigliare, per dimostrare che un No positivo vale molto di più di un Sì espresso senza convinzione e contro i nostri interessi.

William Ury dirige il Global Negotiation Project presso l’Università di Harvard e opera da trent’anni come mediatore in ambito aziendale e politico. Insieme a Roger Fisher e Bruce Patton, è autore dell'Arte del Negoziato pubblicato da Corbaccio.

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