Integrazione in una nuova nazione (010689)
Aurora, 29 anni
Gentile dottore,sono mamma di una bimba di tre anni avuta dal mio precedente matrimonio. Essendomi innamorata di un uomo che vive a Londra, entrambi sentiamo l'esigenza di convivere e di formare una nuova famiglia, sogno realizzabile solo se fossi io a cambiare nazione, considerato il suo lavoro e la sua posizione sociale. Siamo fermamente convinti che il nostro sia un grande amore, ma la felicità di mia figlia è la cosa più importante per me, per tale motivo le chiedo se sarebbe uno shock insuperabile per lei cambiare nazione, lingua, cultura.(sono inoltre a conoscenza di corsi per l'integrazione) Rovinerei la sua vita?? Vivo di mia figlia, per mia figlia, abbiamo sempre vissuto 24ore al di insieme.Il mio compagno è fiducioso, ma come mamma sono assalita da innumerevoli dubbi e paure. La prego mi consigli, morirei al pensiero di farla soffrire per una mia scelta sbagliata. Sarei disposta a rinunciare a questo immenso amore. Prima di essere donna, sono madre. La ringrazio anticipatamente.
Non è facile avere
delle sicurezze nella situazione prospettata.
La prima sicurezza dovrebbe riporla nel suo rapporto con il nuovo compagno,
i sentimenti devono essere chiari e ben "solidi" per fare cambiamenti
così importanti.
La seconda sicurezza dovrebbe essere riposta nella nuova situazione sociale:
cambiare nazione rappresenta uno sradicamento ma si può sopravvivere
adattandosi al nuovo contesto.
Sua figlia potrebbe affrontare bene questo genere di ambientamento nella premessa
che lei continui a fornirle presenza e attenzione, in dosi abbondanti.
Quindi, lo shock sarebbe relativo e superabile. Inoltre, occorre prevedere per
sua figlia la possibilità di vedere il padre.
I sogni sono importanti, per noi e i nostri figli ma dobbiamo sempre garantire
una realtà affettiva ben concreta e accessibile.
( risponde il dott. Luca Vignati )
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