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Integrazione in una nuova nazione (010689)

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on . Postato in Adolescenza | Letto 685 volte

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Aurora, 29 anni

Gentile dottore,sono mamma di una bimba di tre anni avuta dal mio precedente matrimonio. Essendomi innamorata di un uomo che vive a Londra, entrambi sentiamo l'esigenza di convivere e di formare una nuova famiglia, sogno realizzabile solo se fossi io a cambiare nazione, considerato il suo lavoro e la sua posizione sociale. Siamo fermamente convinti che il nostro sia un grande amore, ma la felicità di mia figlia è la cosa più importante per me, per tale motivo le chiedo se sarebbe uno shock insuperabile per lei cambiare nazione, lingua, cultura.(sono inoltre a conoscenza di corsi per l'integrazione) Rovinerei la sua vita?? Vivo di mia figlia, per mia figlia, abbiamo sempre vissuto 24ore al di insieme.Il mio compagno è fiducioso, ma come mamma sono assalita da innumerevoli dubbi e paure. La prego mi consigli, morirei al pensiero di farla soffrire per una mia scelta sbagliata. Sarei disposta a rinunciare a questo immenso amore. Prima di essere donna, sono madre. La ringrazio anticipatamente.

Non è facile avere delle sicurezze nella situazione prospettata.
La prima sicurezza dovrebbe riporla nel suo rapporto con il nuovo compagno, i sentimenti devono essere chiari e ben "solidi" per fare cambiamenti così importanti.
La seconda sicurezza dovrebbe essere riposta nella nuova situazione sociale: cambiare nazione rappresenta uno sradicamento ma si può sopravvivere adattandosi al nuovo contesto.
Sua figlia potrebbe affrontare bene questo genere di ambientamento nella premessa che lei continui a fornirle presenza e attenzione, in dosi abbondanti.
Quindi, lo shock sarebbe relativo e superabile. Inoltre, occorre prevedere per sua figlia la possibilità di vedere il padre.
I sogni sono importanti, per noi e i nostri figli ma dobbiamo sempre garantire una realtà affettiva ben concreta e accessibile.

( risponde il dott. Luca Vignati )

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