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Depressione (102455)

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on . Postato in Depressione | Letto 404 volte

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Asia 23

Sto male. La verità è che sto male: non è la prima volta che vi scrivo, ma non ho mai ricevuto risposte. Educazione rigida e il perfezionismo per evitare che la gente parli tanto hanno resa ormai nevrotica (ordinata, ostinata e parsimoniosa). Mia madre affetta da disturbi psicologici latenti e in una forma così leggera da non farli sembrare, mi ha rovinata facendomi diventare ansiosa, mi ha insegnato ad usare una maschera con gli altri, a non spendere soldi inutili, a essere perfetta pretendendo da me più del massimo: mi ha plagiata, io sono sua succube e ha trasmesso a me la sua patologia; mio padre troppo assente e debole per provi un freno. Io sola, sola con mille problemi, calma fuori e con qualcuno che si dispera e urla all'interno, ma non viene ascoltato. Soffro di crisi di panico, mi alzo insoddisfatta della mia vita, vado avanti per inerzia seppure studentessa brillante e giornalista in erba. Vivo di preoccupazioni soprattutto per i miei genitori: mio padre cardiopatico di recente ha subito un'operazione a cuore aperto, mia madre affetta da lieve depressione. Rapporto controverso con mia madre, peggiorato nel tempo: ho scoperto che mi riempiva e mi riempie di menzogne e mette su il muso per qualsiasi cosa, portandomi ad essere ansiosa come sono: un momento la odio e quello dopo mi sento in colpa. Mio padre un bel rapporto, ma parliamo solo di studio e giornale. Sono iscritta ad una facoltà che mi piace, ma che trovo inutile e senza prospettive. Fidanzata da anni, riverso sul rapporto tutte le angosce, i problemi, le urla che vorrei dare, ma non posso. Sto male e non so come uscirne. Esperti sarebbero esosi e io non voglio che i miei sappiano di questo: la cosa è privata e mia. Sos

Cara Asia, comprendo che rivolgersi a uno psicoterapeuta privato comporti una spesa, ma credo che ne varrebbe la pena. Da quello che scrivi suppongo che molto del tuo disagio abbia origine nel rapporto con tua madre, la quale, certo senza volere, ha contribuito a creare in te una scarsa autostima. Il passato però non ci segna per sempre! Si può voltare pagina e ricominciare. Si può ricostruire un sè forte, una nuova Asia che non corrisponda più agli stereotipi che gli altri (e purtroppo kei stessa) hanno di lei. In bocca al lupo.

(risponde La dott.ssa Giacomina Rienzo)

Pubblicato in data 23/06/07

 

 

 

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